Ritardi nell’allestimento degli ordini e nelle consegne, errori nella gestione dei documenti cartacei, nei prelievi, nel monitoraggio delle giacenze e nel tracciamento delle operazioni: questi le inefficienze più ricorrenti nella gestione delle attività di magazzino. I WMS, le applicazioni IT per la logistica e il magazzino, possono aiutare a individuare i punti critici in cui gli sprechi si verificano.
Al Global Logistics & Manufacturing Summit, Kube Sistemi ha fatto il punto proprio su queste tematiche. Andrea Pasotti, responsabile di Ricerca presso il CSMT dell’Università di Brescia, partendo dalla descrizione di alcuni casi reali, ha chiarito, ad esempio, che per comprendere le inefficienze interne alla gestione logistica di un’azienda è necessario fare luce su un importante aspetto: lo spreco, spesso inconsapevole, di tempo e risorse.
Più nel dettaglio, secondo la trattazione gli sprechi in azienda sono in genere riconducibili a queste sette tipologie: produzione di elementi difettosi, step di processo non necessari o rilavorazioni, produzione di elementi in eccesso rispetto alla domanda, movimenti non necessari di cose o persone, trasporto di elementi non necessario, mantenimento di uno stock superiore al minimo necessario, tempi morti tra step di un processo.
Il monitoraggio è dunque essenziale per crescere in efficienza, attraverso la misurazione delle performance. I WMS, grazie alla gestione e controllo di tutte le attività, consentono di tracciare e sulla misurare tutte le operazioni verso una logistica più “lean”, snella.
“Massimizzare il valore in logistica significa eliminare gli sprechi – sostiene Enrico Vitale, AD di Kube Sistemi – cioè tutte quelle attività che ostacolano il flusso dei materiali e delle informazioni e che possono essere evitate senza ricadute negative sulle prestazioni aziendali. È questa oggi la direzione in cui si muovono le tecnologie applicate alla logistica, offrendo alle aziende un’opportunità unica per elevare da subito e con poco sforzo i propri risultati”.