Vida ha puntato per tempo su materiali e soluzioni green (anche per il Pnrr). E ha avviato un centro di recupero per rifiuti da cantiere.
Dal 2006 Vida è il punto di riferimento nella provincia di Brescia per chi cerca competenza tecnica nelle costruzioni, senza trascurare l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.
È noto, infatti, che il settore edile può, e deve, giocare un ruolo da protagonista nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, indispensabili per garantire risorse naturali e sicurezza ambientale alle future generazioni.
Con i suoi sei punti vendita nel territorio bresciano, grazie alla recente acquisizione del magazzino di San Felice del Benaco, Vida copre capillarmente tutta la provincia, in particolar modo la zona del lago di Garda.
«Una zona molto attiva», spiega il titolare, Michele Labellottini. «Nonostante ci sia molta concorrenza, c’è sempre un buon bagaglio di lavoro, anche grazie all’hotellerie e le seconde case legate al turismo estero».
Il claim di Vida è «Ecosoluzioni per edilizia»: quali caratteristiche vi rendono un’azienda sostenibile?
Noi di Vida abbiamo scelto la sostenibilità già in tempi non sospetti. Da sempre ci siamo distinti, in tutta la provincia di Brescia, come una rivendita molto tecnica: siamo partiti con il commercio di prodotti chimici speciali per applicazioni edili, ma ci siamo subito spostati su prodotti naturali e per la bioedilizia.
Un’altra caratteristica che ci rende più sostenibili è l’autoproduzione di energia con impianti fotovoltaici sui nostri capannoni principali, come quello di Vobarno (Brescia), il nostro magazzino più grande, che fa anche da logistica per gli altri punti vendita, dove abbiamo installato un impianto di 70 Kw. Un altro impianto si trova nel magazzino di Iseo.
Poi, ed è una novità importante per la sostenibilità e che richiama il termine ecosoluzioni, abbiamo finalmente avviato un centro di recupero per rifiuti da cantiere, dopo due anni di preparazioni burocratiche.
Come funziona?
Non è solo per i rifiuti da demolizione, ma proprio per tutti i rifiuti da cantiere come plastiche, legno, bituminose, cartongesso, lane, e ci permette di dare ai nostri clienti un servizio a 360 gradi, dalla vendita di un prodotto al suo ultimo smaltimento.
Per rendere possibile questo progetto, non solo abbiamo predisposto un servizio di container e camion con scavabili che consegniamo direttamente in cantiere, ma anche un tecnico competente per eseguire le analisi dei rifiuti e compilare gli appositi formulari. Siamo proprio noi, infine, a portarli successivamente da uno smaltitore.
Perché avete pensato di introdurre prodotti particolarmente attenti alle esigenze ambientali?
Siamo sempre stati una rivendita molto tecnica, specializzata e, devo dire, siamo sempre stati lungimiranti: abbiamo da subito inserito prodotti bio, prodotti tecnici per l’isolamento termico e acustico, ancora molto prima dell’arrivo dei bonus. Sicuramente negli ultimi anni c’è stato un incremento importante nella richiesta di queste soluzioni, legato ai bonus edilizi.
Un’altra nostra intuizione è stata sull’importanza della logistica, quindi di avere tutto il materiale a terra perché, a mio giudizio, più si va avanti e meno le imprese edili saranno organizzate per fare magazzino. Quindi, è veramente importante che un magazzino edile sia un magazzino a tutti gli effetti.
A conferma di ciò, durante il superbonus 110%, avendo fatto molte scorte, siamo riusciti a rifornire di materiali isolanti persino altre rivendite della zona.
Che cosa vi ha spinto a scegliere un’impronta green per la vostra attività?
A mio giudizio, non bisogna mai sedersi e tornare sui propri passi ma bisogna guardare avanti. Perciò, noi siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti e nuove tecnologie, per differenziarci dal mercato e, soprattutto, per dare ai nostri clienti soluzioni che possano far risparmiare tempo e che li differenzino a loro volta.
Sono convinto che un cliente acculturato e formato prenda di conseguenza scelte acculturate e lungimiranti. È la nostra filosofia per crescere come azienda, ma anche per far crescere il nostro cliente con noi.
Quali sono, invece, i prodotti sostenibili attualmente più richiesti? E quali soddisfazioni vi danno a livello di business?
I prodotti isolanti la fanno ancora da padrone, anche se una grandissima fetta di mercato è data da tutti i prodotti per il ripristino, il rinforzo strutturale e il restauro, sia conservativo che di efficientamento energetico e acustico.
In questo senso il Pnrr sicuramente ci darà una mano. E tengo moltissimo a sottolineare che il Pnrr non è un’opportunità adatta a tutti i magazzini, perché occorre una tracciabilità di filiera, una puntuale documentazione da dare al cliente ogni qual volta ritira un prodotto, che deve essere conforme ai Cam o con Epd, o diversamente certificato.
Noi siamo assolutamente pronti e formati su queste procedure, tant’è che abbiamo strutturato un ufficio apposta per tutti i nostri clienti che fanno Pnrr, per poter dar loro tutta l’assistenza necessaria.
Questa è una tipologia di prodotti che dà buone soddisfazioni e un buon ritorno economico.
Dopo quattro anni molto particolari per il mercato e per le rivendite, adesso all’orizzonte si vede un po’ di calo, per cui bisogna cercare nuove fette di mercato ed essere presenti in tutti i segmenti del nostro settore, per continuare a sviluppare il business.
Anche per questo motivo noi facciamo tanta formazione, sia per i nostri clienti che per tutte le persone che lavorano per la nostra azienda.
Quante ore dedicate alla formazione?
I nostri tecnici fanno almeno una ventina di ore di formazione al mese. In più, facciamo continuamente corsi e incontri con i nostri clienti, un servizio sempre più gradito e che ha permesso anche alle nuove generazioni che si affacciano nel nostro settore di comprendere l’importanza di una corretta formazione, perché possono specializzarsi nelle diverse fette di mercato: dal secco, a essere installatori professionisti, a fare corsi di formazione presso i nostri formatori che li certificano.
Il nostro cliente, insomma, ci vede come un punto di riferimento anche per la formazione.
Come è composta la vostra clientela?
Da imprese edili di tutte le dimensioni, da quelle grandi e strutturate fino al singolo artigiano. Vengono da noi anche parecchi privati, perché abbiamo uno showroom importante, con tintometro, colore e ferramenta.
Altra cosa molto importante, quasi tutti i nostri meeting di formazione sono rivolti esclusivamente ai progettisti.
Abbiamo un database con una sessantina di studi di progettazione della provincia di Brescia che ci chiamano continuamente per fare consulenza e formazione.
Può fare un ritratto del cliente sostenibile?
Certamente. Faccio una premessa: la vendita del prodotto sostenibile parte dalla progettazione.
Quindi, il cliente sostenibile spesso è un progettista attento alla sostenibilità dei materiali, che farà capitolati e progetti inserendo questa tipologia di prodotti. Proprio da qui parte il volano che fa vendere e distribuire i prodotti sostenibili per tutta la filiera.
Poi, c’è il cliente privato. Tanti privati, infatti, ci chiedono quale sia il materiale migliore, ci domandano come noi costruiremmo la nostra casa, quindi si fidano della nostra esperienza.
Aggiungo che il cliente sostenibile è tendenzialmente abbastanza giovane, però il punto di partenza è sempre lo studio di progettazione.
Capita che qualcuno si rivolga a voi proprio perché in cerca di una consulenza più green rispetto a quella offerta dai vostri concorrenti?
Assolutamente sì. Come già accennato, la nostra azienda è molto conosciuta in provincia per essere molto tecnica e specializzata.
Il nostro cliente sa che quando si rivolge a noi per un problema o semplicemente con una domanda esce con una risposta puntuale, che accontenta sia il cliente privato, sia l’impresa che il progettista.
Siamo conosciuti proprio per questa nostra caratteristica e lo dimostra anche il nostro continuo dialogo con i progettisti che ci chiamano per avere il nostro punto di vista.
Invece, quando la sostenibilità non è richiesta esplicitamente, come riuscite a sensibilizzare il cliente?
Cerchiamo sempre di stimolare i nostri interlocutori con la formazione. I nostri consulenti non sono dei semplici venditori, ma tecnici, geometri che seguono il cliente in tutto e per tutto.
Spieghiamo l’importanza della sostenibilità e del prodotto green, che sicuramente anche grazie ai Cam stanno diventando pane comune.
Ma, ripeto, la formazione è fondamentale, perché persone formate e acculturate fanno scelte intelligenti e ragionate.
I costi di questi prodotti sono ancora percepiti come un ostacolo?
Ormai i concetti di risparmio energetico, dei plus offerti da un prodotto di qualità superiore, sono recepiti dagli attori della filiera.
Poi, purtroppo, non sempre si riesce a tenere un prezzo adeguato perché la concorrenza sul mercato c’è, e nei momenti di calo riaffiora il problema dell’abbassamento dei prezzi. Però, se si viaggia con una struttura di un certo tipo e si dà un servizio impeccabile, si riesce a fare la differenza.
Anche i fornitori oggi hanno fatto passi da gigante sulla sostenibilità perché hanno dovuto trasformarsi e adeguarsi alla richiesta di maggiore rispetto dell’ambiente. È una crescita che stiamo facendo insieme.
Quindi, secondo Lei quanto, a oggi, il mercato è maturo rispetto all’uso di soluzioni sostenibili?
Siamo agli inizi. Però il mercato corre, e corre veloce. Secondo me, la velocità del nostro settore negli ultimi cinque anni ha preso una crescita esponenziale che non si fermerà, perché anche la tecnologia incalza.
Ci sono ancora grandi margini di crescita ma a mio avviso la strada è tracciata. Il futuro è questo.
I produttori vi supportano sufficientemente?
Premetto che anche sul fronte della produzione, negli ultimi anni c’è stata una selezione, come per le rivendite: ci sono quelle tecniche, che fanno formazione e sono sul pezzo e la stessa identica cosa vale anche per i fornitori.
Quelli che hanno capito questo cambiamento ci aiutano, ci danno gli strumenti, fanno formazione insieme a noi.
Personalmente, io non scelgo il prodotto, ma il fornitore: deve andare alla nostra stessa velocità e avere il nostro stesso obiettivo, per creare sinergie vincenti e continuare a creare la strada della sostenibilità.
Quali sono gli strumenti e le azioni vincenti?
Un esempio concreto di supporto che riceviamo dai nostri fornitori sono i quaderni tecnici sul restauro, il rinforzo strutturale, sui prodotti naturali; per quanto riguarda i Cam, ricevere già tutto un sistema di schede tecniche e certificazioni che rispecchino le richieste.
Altro esempio, sugli isolanti, offrire un’ampia proposta di materiali di varie tipologie, sempre accompagnate dai Cam, schede tecniche e certificazioni sempre chiare e disponibili, in modo da poter aiutare il nostro cliente.
Ma non solo: per esempio, con Heidelberg Materials, grazie alle loro iniziative per i rivenditori partner abbiamo visitato il loro stabilimento di Rezzato e conosciuto da vicino tutte le azioni per rendere la loro produzione più sostenibile.
Quale sarà, secondo lei, il trend dei prodotti sostenibili per l’edilizia nel prossimo futuro?
La strada è già tracciata. Sicuramente cresceranno e saranno sempre più presenti nella rivendita edile.
Per le ditte più grandi tra un paio di anni sarà obbligatorio redigere il bilancio di sostenibilità. Noi ci stiamo già muovendo, anche se non è ancora obbligatorio nel nostro settore però riteniamo sia molto importante perché oltre ai prodotti, anche le aziende devono diventare sostenibili.
Sono convinto che la mia azienda sia un punto di riferimento della provincia di Brescia ma anche al di fuori, perché noi seguiamo i nostri clienti ovunque, per quanto riguarda prodotti tecnici, sostenibili e sostenibilità in generale.
Vida, identikit di un multipoint ecosostenibile
Vida è un multipoint con sei punti vendita, tutti nella provincia di Brescia.
Il magazzino di Vobarno è quello più grande, serve da centro logistico anche per gli altri cinque punti vendita, e ospita anche il centro di sagomatura ferro per cementi armati.
La sede legale, con magazzino edile e sala mostra, è a Provaglio d’Iseo.
Questi due magazzini sono stati muniti di impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia elettrica. Gli altri punti sono a Idro, Gavardo, Toscolano Maderno.
I punti vendita di Vobarno, Toscolano, Provaglio e San Felice ospitano anche il centro colore. L’ultima acquisizione è stata il magazzino di San Felice del Benaco.
di Valentina Anghinoni