È stata una delle costruzioni più ammirate alla Greenbuild International Conference and Expo, la manifestazione dedicata alla bioedilizia. Sarà che negli Stati Uniti sono abituati alle case prefabbricate, anche quando si tratta di ville a due piani con tante camere da letto, ma Unity Home combina design, ingegneria, alte prestazioni e sostenibilità a costi contenuti. Infatti, è stata costruita in conformità dei requisiti Leed Platinum Homes versione 4 a un costo per metro quadrato di circa 400 euro, comprese le lastre di cemento armato, con l’obiettivo è quello di abbassarlo a 370 euro entro il 2016. Che cos’ha di diverso dalle strutture prefabbricate tradizionali? La metodologia battezzata montage elaborata da Tedd Benson, che prevede una pianificazione precisa fin nei mimi dettagli di ogni fase dalla programmazione al montaggio, all’installazione. Il concetto alla base è quello dell’aggregazione di elementi modulari in un insieme, grazie a dei modelli di progettazione replicabili e a una selezione di materiali assemblabili pre-ingegnerizzati. L’involucro e i serramenti la rendono una casa passiva sigillata, ma con la ventilazione meccanica per avere il 0.6 ACH50, ossia la misura standard di Air changes per hour (il ricambio di aria) capace di raggiungere un indice Home Energy Rating System (Hers) tale da rendere il net- zero energy un obiettivo ragionevole.
Il team di progettazione, 30 persone tra cui specialisti di risparmio energetico, sostenibilità e tecnologie costruttive, ha creato un grande archivio delle materie prime, delle sostanze chimiche potenzialmente nocive, completo di valutazioni scientifiche per ottimizzare la selezione dei prodotti. Poi, il passaggio da teoria a pratica si concretizza con strumenti di architettura e ingegneria digitali e macchine a controllo numerico che eseguono la maggior parte dei lavori di falegnameria con tagli di precisione. Così l’azienda ha sviluppato un sistema di fabbricazione e di montaggio ibrido che massimizza l’efficienza, la produttività e il controllo della produzione, per ridurre il lavoro di assemblaggio in loco e i tempi di costruzione. Da una parte moduli completi di cucina, bagni, lavanderia e stanza caldaia sono stati predisposti e pre-assemblati, compresi armadi, elettrodomestici, infissi e finiture. Il resto invece, pavimenti, pareti, tetto, finestre e porte sono stati costruiti e spediti completi di cavi, guaina, materiale anticalpestio e isolante, finiture interne ed esterne.
La struttura è stata montata in tre giorni, mentre per finire la casa ci è voluto un mese. Unity Homes è grande circa 500 metri quadrati ha tre camere da letto, due bagni e quando verrà spostata da Washington, luogo dell’esposizione, alla sua sede permanente nel New Hampshire, conterrà la più grande concentrazione di prodotti edili e arredi Cradle to Cradle (C2C) riuniti in un solo edificio. Dai pannelli isolanti Greenfiber Cel-Pak con cellulosa composta all’85% da fibre di carta riciclata, ai serramenti Huber Engineered Woods Zip per pareti e coperture che creano un involucro a tenuta d’aria 0,6 Ach50, alle finestre Intus a triplo vetro non plastificato Pvc (uPvc), ai sistemi di ventilazione meccanica controllata e recupero di calore Zehnder Comfosystems CA 200 con un tasso di efficienza certificato al 92% dal Passive House Institute, ai controsoffiitti Icestone. Persino i pannelli fotovoltaici SunPower dotati di un contatore e app, sono prodotti con un approccio che valorizza gli ecosistemi e i cicli biologici della natura, e infatti sono gli unici nella loro categoria merceologica ad aver ottenuto la certificazione C2C. Chi l’ha ideata afferma con orgoglio che si tratta di una casa costruita in 30 giorni fatta per durare 300 anni, chi l’ha vista invece ne sottolinea il costo sostenibile e accessibile.