Unicmi a Delrio: gli scandali hanno bloccato gli appalti

Gli scandali hanno paralizzato gli appalti. Così Unicmi ha scritto al ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio. La vacanza dei vertici del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, secondo l’Unione delle industrie delle costruzioni metalliche, blocca l’operatività e sta privando molte aziende dei documenti necessari ai sensi di legge per partecipare a gare e commesse. «Unicmi ha già avuto occasione di esprimerle la propria fiducia nelle intenzioni riformatrici che, all’atto del suo insediamento, ha annunciato per il settore delle costruzioni», scrive Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi. «La nostra associazione, che rappresenta oltre 500 aziende operanti nel settore delle costruzioni e infrastrutture, ha dal canto suo denunciato più volte lo stallo che perdura da anni, legislativo e normativo, in un comparto che invece ha bisogno, per rilanciarsi, di scelte coraggiose e riformatrici. Pur consapevole delle numerose questioni sicuramente già poste alla Sua attenzione, mi permetto di segnalarne una in particolare, che per molte aziende (non solo del settore merceologico di Unicmi) sta rivestendo carattere di crescente urgenza, e che riguarda il massimo organo tecnico consultivo dello Stato nel campo delle costruzioni: la vacanza della Presidenza, con conseguente limitata operatività del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e delle attività tecniche del Servizio Tecnico Centrale. Risulta infatti che molti provvedimenti, la cui istruttoria tecnica è già positivamente conclusa dal Servizio Tecnico Centrale e che rivestono grande importanza per gli operatori economici cui sono destinati, non possano essere finalizzati a causa della vacanza nel ruolo di Presidente del Consiglio Superiore dei LL.PP., titolare della responsabilità finale dei provvedimenti stessi. Risulta altresì che tale perdurante vacanza nel ruolo di Presidente del Consiglio Superiore dei LL.PP. non renda possibile la piena operatività della struttura, con l’effettuazione delle istruttorie tecniche di propria competenza, delle ispezioni, etc., causando ulteriori ritardi nell’emanazione di fondamentali provvedimenti autorizzativi, necessari per l’espletamento delle attività di prove e controlli sulle costruzioni o per la commercializzazione di materiali e prodotti da costruzioni, resi particolarmente insostenibili dalla nota difficile congiuntura economica».

Graziano Delrio quando era sindaco di Reggio Emilia
Graziano Delrio quando era sindaco di Reggio Emilia

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