È possibile assicurare efficienza energetica e comfort abitativo a basso impatto ambientale a 4 mila metri? Sì, visto che LEAPrus 3912 è il primo hotel ecosostenibile sulle pendici del monte Elbrus, la montagna più alta del Caucaso (5.642 metri). Progettato dallo studio italiano LEAPfactory, l’hotel è stato studiato nei minimi dettagli: dalla forma, tre corpi tubolari che sembrano stazioni base spaziali, per evitare cumuli di neve sulla superficie e quindi ridurre gli interventi di manutenzione, alla scocca esterna coibentata e realizzata in legno e materiali di riciclo dotati di certificazione ecologica. Infatti, i 139 metri quadrati dell’hotel sono stati completamente isolati con un materiale sottile multistrato, Actis triso super 10.
Il risultato è che la struttura ricettiva, costituita da moduli completamente prefabbricati in Italia e assemblati in loco, 19 nella zona giorno e notte e 13 adibiti ai servizi igienici e al sofisticato impianto per la produzione di energia, è stata progettata in modo da riprendere alcuni concetti della casa passiva, che combina isolamento termico e sistema di ricircolo dell’aria interna. Non solo, per le bassissime temperature esterne è stato scelto un riscaldamento a pavimento, mentre per ridurre i consumi energetici dell’illuminazione è stato applicato un sistema a led. L’impianto idrico-sanitario si affida a un sistema di fusione della neve, e a un depuratore delle acque reflue. Certo, il fabbisogno energetico è comunque garantito un impianto ibrido autonomo, che però integra le fonti utilizzate, con un parco di accumulo ecologico al sodio, e per ridurre i consumi energetici dell’illuminazione è stato applicato un sistema a led. L’aspettativa di durabilità di LEAPrus 3912, che ha 49 posti letto soggiorno, ristorante, cucina, reception ed alloggio per gli addetti, è di circa 50 anni.