La crisi morde e nelle piazze italiane tornano a sfilare i lavoratori delle costruzioni, con lo slogan «In lotta per il futuro». I sindacati di categoria Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil hanno organizzato per giovedì 27 novembre una giornata nazionale di mobilitazione del settore, con scioperi, sit-in, presidi e manifestazioni di protesta in tutte le regioni italiane. «In questi sei anni di crisi drammatica sono andati in fumo 800mila posti di lavoro, c’è stato un calo del 47% di investimenti in opere pubbliche, e si registra una pericolosa crescita di lavoro irregolare e nero, delle false partite Iva, dell’illegalità e delle infiltrazioni mafiose negli appalti», spiegano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella. «Di fronte a questa situazione i governi che si sono succeduti non hanno proposto nulla per rilanciare il settore, che è tornato ai livelli di 30 anni fa». Le organizzazioni sindacali chiedono un nuovo modello di sviluppo, basato sulla qualità dell’impresa, del lavoro e dei prodotti, sulla sostenibilità ambientale ed il risparmio energetico, sulla messa in sicurezza dai rischi naturali, sull’abbandono della cementificazione selvaggia, sul recupero del patrimonio esistente e sulla riqualificazione urbana.