Riprende a crescere il numero di manifestazioni fieristiche (il 42,30% dei quartieri coinvolti nell’indagine ha ospitato più rassegne e il 38,48% ha registrato stazionarietà evidenziando la tenuta del sistema).
La trentunesima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico condotta dall’Osservatorio congiunturale di AEFI per il periodo ottobre-dicembre 2016 indica un quadro complessivo positivo, confermando l’andamento del trimestre precedente e un miglioramento rispetto al corrispondente periodo del 2015. L’evoluzione del comparto e l’avvio della ripresa delineata nei trimestri precedenti, è confermata dalle aspettative fiduciose degli associati per il 2017 che sembrano indicare che il periodo più difficile sia passato e lasciano spazio a una nuova situazione di crescita.
L’indagine qualitativa, che ha coinvolto 26 poli fieristici italiani associati Aefi, mostra attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all’analisi, un trend positivo per tutti gli indicatori considerati: numero di manifestazioni, espositori e visitatori complessivi, superficie occupata e fatturato totale. Diminuiscono in particolare le situazioni di stazionarietà a favore di un maggior ottimismo. Il saldo pari al +23%, uguale a quello di fine 2015, è particolarmente significativo se confrontato con quello del trimestre precedente (+8%).
In decisa crescita il numero degli espositori: il 57,71% dei 26 associati che hanno partecipato all’indagine hanno infatti segnato un aumento, nonostante una componente importante di coloro che hanno registrato una contrazione (30,76%).
Il saldo del +27% – risultato della differenza tra coloro che prevedono un aumento e coloro che prevedono una diminuzione – conferma l’andamento positivo sul trimestre precedente, e migliora rispetto a fine 2015 (+23%). Dall’analisi della provenienza degli espositori, emergono in ripresa gli italiani e gli europei, entrambi con un saldo del +27%, rispetto alla crescita meno dinamica degli stranieri extra Ue che fanno registrare un saldo del +12% . Come conseguenza dell’aumento del numero di manifestazioni e degli espositori, cresce anche la superficie occupata: il 61,55% dei partecipanti all’indagine registra un incremento. Il saldo, pari al +31%, migliora sia rispetto al trimestre precedente, quando si attestava a +23%, che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+19%).
Il maggiore contributo alla superficie complessiva occupata proviene dagli espositori italiani, con un saldo del +27%, seguiti dagli europei con un saldo del +23%. Le aree occupate dagli espositori stranieri registrano invece un saldo del +12%. Particolarmente positivi i dati relativi ai flussi di visitatori: in aumento per il 61,56% degli intervistati, invariato per il 11,57% e diminuito per il 26,91%. Il saldo del +42%, al netto della componente stazionaria, è leggermente inferiore rispetto a fine settembre 2016, ma in miglioramento rispetto alla chiusura 2015 (+35%).
Lo spaccato dei visitatori evidenzia un incremento sostenuto degli europei, con un saldo del +38%, seguiti dagli italiani (saldo +31%) e dai visitatori provenienti dai Paesi extra UE che registrano un saldo pari al +23%.