T2D è protagonista di un’iniziativa didattica con un l’istituto umbro Cocchi-Aosta di Todi (Perugia). Ragazzi in visita nello stabilimento hanno partecipato anche a un laboratorio per insegnare attività e tecnologie dell’industria.
«Guarda le cose come se le vedessi per la prima volta, con gli occhi di un bambino, fresco di meraviglia», raccomandava l’artista statunitense Joseph Cornell. E di meraviglia sono stati colmi gli occhi dei 250 ragazzi della scuola secondaria di primo grado Cocchi-Aosta di Todi (Perugia), varcando le porte dello stabilimento umbro di T2D, principale produttore di laterizi in Italia, per l’iniziativa di formazione del percorso «Argilla e movimento», ideato dall’azienda in collaborazione con l’Ecomuseo dell’Argilla Munlab di Cambiano (Torino).
Porte aperte
L’iniziativa didattica si è sviluppata nell’arco di quattro mattinate, dal 22 al 25 ottobre, e ha coinvolto ragazzi tra i dieci e gli undici anni di nove classi diverse dell’istituto tudertino.
«Questo evento non vuole essere un’iniziativa una tantum, ma desideriamo protrarla nel tempo. Siamo abituati ad aprire le porte dei nostri stabilimenti a figure legate al mondo professionale, come rivendite, progettisti, imprese, università e scuole di geometri. Adesso vogliamo coinvolgere anche i ragazzi più giovani», afferma Alessandro Andreucci, responsabile marketing dell’azienda.
«Vogliamo mostrare ai più giovani come un’azienda moderna possa essere un luogo sicuro, accogliente, pulito e vivibile, e avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro. In questa società, dove tutto è digitale, dove si è persa la manualità nel fare le cose, gli studenti possono contemplare mestieri che possiamo definire tradizionali.
Intendiamo inoltre favorire una maggiore conoscenza sulla produzione dei laterizi e mostrare il know how, le tecnologie dell’industria 4.0 e soprattutto la sostenibilità, sia dei prodotti che relativa alla gestione degli stabilimenti», spiega il manager.
Manufatti di argilla
Alla riscoperta della manualità è legato anche il laboratorio che ha concluso la visita allo stabilimento produttivo, in cui i ragazzi sono stati chiamati a realizzare dei manufatti con l’argilla.
Con la manipolazione dell’argilla gli studenti hanno interagito con terra, acqua e fuoco, i tre elementi naturali alla base della produzione del laterizio. Liberando la propria fantasia, ogni ragazzo ha creato la sua piccola opera d’arte.
I manufatti, realizzati in argilla cruda, verranno successivamente cotti nei forni dell’azienda, per poi essere trasferiti presso l’istituto scolastico e mostrati all’interno di una installazione.
L’installazione, chiamata Biomuro, trae spunto dalla ricerca dell’architetto Cesario Carena, che ha declinato l’idea dei gabbioni di contenimento fatti con reti elettrosaldate e riempiti di pietre in un’opera di design in cui la struttura di rete elettrosaldata ingloba manufatti di terracotta, laterizi di scarto riciclati dalla produzione industriale, piccole piante resistenti che colonizzano la struttura, uova nido di terracotta che accolgono uccelli.
In questo caso il Biomuro , progettato ad hoc per lo stabilimento T2D di Todi, accoglierà tutte le opere dei ragazzi senza soluzione di continuità, ampliandosi nel tempo grazie dal contributo delle classi che si susseguiranno nell’esperienza creativa con l’argilla.
Un mattone speciale
Ma l’iniziativa Argilla e movimento non si esaurisce qui. Oltre al percorso intitolato «Un altro mattone», che ha coinvolto i ragazzi delle prime classi delle scuole secondarie di primo grado, T2D e Munlab hanno previsto altri due progetti che saranno programmati nella prossima primavera: «Un altro paesaggio» e «Un altro materiale».
Il percorso «Un altro paesaggio», dedicato alle seconde classi, si concentrerà sulla zona della cava e il suo rapporto con il territorio circostante.
«Questo percorso vuole portare gli studenti a riflettere su come l’industria può contribuire alla trasformazione positiva del territorio», spiega Andreucci.
La zona di estrazione della materia prima del sito produttivo T2D di Todi è infatti inglobata all’interno di un’oasi naturale che si estende per oltre 60 ettari. All’interno di quest’area, tra boschi e colline, è possibile incontrare anche diverse specie animali al libero pascolo.
«Nella cava di Todi c’è una gestione rispettosa nei confronti della natura circostante, con attività di ripristino ambientale periodico della zona di escavo della materia prima. In più, dietro questa cava, sono stati installati anche impianti fotovoltaici per un incrementare l’utilizzo di energie rinnovabili».
Il terzo format, «Un altro materiale», è invece dedicato alle classi terze delle scuole primarie di secondo grado e prevede un percorso più tecnico, con visite più approfondite sui materiali e i processi produttivi.
«Per noi è molto importante far conoscere da vicino la nostra realtà, i principi che guidano le nostre attività quotidiane e il senso di appartenenza nei confronti del territorio, inteso sia come natura sia come comunità locale, nel segno di una sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale», dichiara Andreucci.
Feedback positivo
«Abbiamo ricevuto feedback assolutamente positivi da parte dei docenti dell’istituto scolastico Cocchi-Aosta e proprio sulla base di questo riscontro vogliamo allargare questa iniziativa alle altre scuole dell’Umbria e delle regioni in cui siamo presenti con i nostri stabilimenti», racconta il responsabile marketing di T2D.
«In Piemonte, dove siamo già attivi da anni con questa attività di formazione insieme all’Ecomuseo Munlab, vorremmo crescere ancora di più. Il loro supporto è stato fondamentale per esportare il progetto didattico Argilla in movimento da Cambiano (Torino) a Todi, fino a toccare in futuro anche Gabbro (Livorno) e Masserano (Biella)».
Con questa attività T2D continua a coltivare il suo impegno verso la formazione, finora rivolta in particolar modo al target professionale.
Nel 2024 l’azienda ha realizzato oltre 30 eventi con crediti formativi per i progettisti e oltre 120 eventi con le imprese, sia in azienda che direttamente in cantiere, e con i rivenditori.
T2D collabora da sempre con il mondo accademico e con il consorzio Poroton, veicolando anche le competenze dei maggiori esponenti ed esperti del settore del mondo dei laterizi.
Così Munlab racconta T2D
«Ringrazio T2D per averci coinvolto in questo bel progetto di didattica incentrata sull’esperienza diretta dell’argilla. È stimolante esportare le nostre competenze ormai ventennali in un nuovo contesto e un’opportunità preziosa per avviare nuove progettazioni: l’entusiasmo mostrato dai ragazzi e dai docenti ci incoraggia.
Lo stabilimento T2D di Todi è una realtà dinamica e innovativa, accogliente e disponibile a sperimentare il coinvolgimento di studenti e abitanti nell’esplorazione creativa di un materiale e del suo ciclo produttivo», commenta Elena Carena, direttrice del Munlab Ecomuseo dell’Argilla, aderente alla Rete degli Ecomusei del Piemonte e alla Rete degli Ecomusei Italiani.
Nato nel 2001 per volontà dell’Associazione La Fornace Spazio Permanente, attiva dal 1993 negli spazi dismessi della Fornace Carena di Cambiano (Torino), Munlab – Ecomuseo dell’Argilla prende il suo nome da mun, parola che in piemontese indica il mattone.
Fin dalla sua fondazione l’obiettivo dell’ecomuseo è stato quello di raccontare la comunità di Cambiano e dei lavoratori di fornace, gli edifici dismessi e l’ex cava di argilla della Fornace Carena, e la realtà di un materiale come l’argilla, attraverso l’arte e il design.
Così gli spazi della produzione della fornace sono diventati fucine creative di idee e sperimentazioni.
Inoltre, Munlab organizza numerose attività didattiche pensate per diverse età, dai più piccoli che frequentano l’ultimo anno del nido fino agli studenti dell’università.
Dal 2023 il Munlab ha il supporto di T2D, in sintonia con l’obiettivo aziendale di proporre formazione e informazione per diffondere la cultura dell’argilla e del costruire di qualità.
di Veronica Monaco