Un edificio in vetro che ricorda il disegno di sei petali: questa è la Maison de la Paix di Ginevra, un progetto architettonico avveniristico, situato nel cuore del Campus de la Paix che vede la partecipazione di Stahlbau Pichler.
La Maison de la Paix rappresenta una piattaforma mondiale per le questioni legate alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo e nasce per accogliere i dipartimenti di ricerca e amministrazione dell’IHEID, oltre a un campus per 850 studenti e le sedi di tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centro per il controllo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L’edificio ospiterà infine altre organizzazioni, un auditorium, una biblioteca, una caffetteria, aule e sale per seminari.
L’edificio si divide in sei petali riposti su un unico basamento, costituiti da acciaio S355. Le linee curve del vetro che riveste le facciate, e le differenze di altezza di ogni petalo, creano una struttura elegante, che prende vita man mano che il visitatore si muove intorno ad esso. Oltre ai sei ppetali, la struttura, realizzata da Stahlbau Pichler si compone di cemento armato in lastre fondato su una struttura tubolare, rinforzato da travi visibili sulla facciata a forma di croce.
Sempre Stahlbau Pichler si è occupata della realizzazione degli oltre 15.000 mq di facciate in acciaio a doppia pelle. Lo strato interno è dotato di vetro triplo ad elevate prestazioni, che garantisce protezione termica massima, e un sistema automatico che gestisce la quantità ideale di sole negli uffici, nonché un ottimale irradiamento del calore. Un secondo strato di doppio vetro, separato dal primo strato da una passerella per la manutenzione, offre uno schermo acustico supplementare e protezione dall’inquinamento della ferrovia e della città. Il sistema di facciate proposto da Stahlbau Pichler è in grado di resistere ai carichi di progetto, proteggere l’edificio dall’ambiente esterno, assicurare la protezione dal fuoco in diverse forme e le sue prestazioni durano nel tempo conferendo all’edificio un determinato valore estetico nel rispetto della sua funzionalità.
All’ingresso principale, una sporgenza di 21 metri è stata realizzata grazie ad un traliccio ad arco posto nella facciata del primo petalo. Nella sala principale, un’imponente struttura tridimensionale poggia su sei colonne consentendo panorami sconfinati. Infine, i 37 metri di luce libera che coprono le scale sotto il quarto petalo, hanno richiesto un traliccio ad arco nella facciata del petalo. La molteplicità delle curve all’interno dell’edificio, in assenza di un unico muro rettilineo, crea stanze originali e suggestive. Gli ambienti più suggestivi sono l’auditorium Ivan Pictet, la scala a chiocciola nell’atrio del primo petalo e la le connessioni curve tra i due livelli della libreria.