Può l’Eps essere sostenibile? Una domanda a cui Rexpol, azienda di Santa Maria di Sala (Venezia) specializzata da oltre 55 anni nella produzione di manufatti in polistirene espanso sinterizzato risponde affermativamente, portando ad esempio il ruolo pionieristico nell’ottenimento nel lontano 2015 dell’etichetta ambientale Epd per i suoi principali prodotti e l’avvio di una piattaforma autorizzata per il trattamento e il riciclo di imballaggi in Eps post-consumo.
Un’attenzione all’ambiente che si somma alla ricerca costante di soluzioni innovative adatte a soddisfare le esigenze di un mercato delle costruzioni in continua evoluzione, come spiega a YouTrade l’amministratore delegato dell’azienda, Romeo Tonello.
Domanda. Rexpol ha una lunga esperienza nella lavorazione del polistirolo. Quando è iniziata l’attività?
Risposta. Rexpol, specializzata nella produzione di articoli in polistirene espanso sinterizzato, è l’azienda capogruppo di RexpolGroup. Abbiamo iniziato più di 55 anni fa, quando questo materiale era utilizzato solo nel settore imballaggio. Siamo partiti da zero in maniera pionieristica con macchinari fatti in casa che ci inventavamo di volta in volta. Negli anni successivi altre aziende sono entrate nella filiera dell’espanso iniziando così l’industrializzazione dell’Eps con macchinari più o meno all’avanguardia. Noi abbiamo continuato a progettare all’interno dell’azienda i macchinari e le attrezzature più funzionali alle specifiche esigenze con l’obiettivo di differenziarci e di garantire l’innovazione e la qualità dei prodotti.
D. Quali sono oggi le vostre produzioni?
R. Siamo interessati a tutto ciò che gira intorno al mondo dell’Eps cercando di non essere dispersivi, ma di concentrarci sulle esigenze del mercato. Operiamo nel settore imballaggi, che in questo momento sta soffrendo poiché il mercato si sta indirizzando verso materiali alternativi alla plastica, e nel settore edile che in questo momento è molto attivo, grazie al superbonus 110%, e sta manifestando grande interesse per tutti i prodotti che costituiscono il nostro «Sistema Casa»: lastre per l’isolamento a cappotto, soluzioni per l’isolamento termico e l’impermeabilizzazione di coperture civili ed industriali, sistemi costruttivi per la realizzazione di edifici sismoresistenti, soluzioni per l’adeguamento e il miglioramento sismico del patrimonio immobiliare esistente e pannelli per il riscaldamento e raffrescamento del pavimento.
D. C’è differenza tra polistirolo e polistirene?
R. No, polistirolo è la vecchia nomenclatura che ancora oggi viene usata impropriamente. La dicitura esatta è Eps, acronimo di polistirene espanso sinterizzato.
D. Quali sono i vostri prodotti di punta?
R. Se intendiamo quelli più venduti, sono senz’altro quelli collegati ai sistemi a cappotto e alle soluzioni per le coperture tradizionali. Se invece intendiamo i prodotti a cui l’azienda è più interessata e a cui crede maggiormente per uno sviluppo futuro e più qualificato, sono il sistema a cappotto intonacato spideREX K8, il cappotto per l’adeguamento e miglioramento sismico sismaREX, il sistema costruttivo per edifici sismoresistenti ICF REXconcrete e il pannello per impianti radianti a pavimento SpideREX.
D. Quali sono i vantaggi del sistema di isolamento a cappotto spideRex K8?
R. È un sistema innovativo, un kit costituito da una speciale lastra termoisolante in Eps con una rete tridimensionale in polipropilene porta-intonaco applicata. Il sistema permette la spruzzatura meccanizzata di intonaci mantenendo lo spessore uniforme e calibrato: a differenza dei cappotti tradizionali, il cui rasante che ricopre le lastre isolanti ha uno spessore di soli 5-6 mm, la rete tridimensionale di spideREX K8 garantisce uno spessore calibrato di intonaco di almeno 25 millimetri che abbraccia l’edificio senza interruzioni. Lo spessore dell’intonaco, unito alla capacità isolante dell’Eps, offre altissime prestazioni tra cui un aumento della resistenza meccanica in caso di grandine o di urti accidentali, un maggior sfasamento termico, che rappresenta una caratteristica molto importante nei climi più caldi, e un miglioramento acustico dato dall’effetto massa-molla-massa con un abbattimento fino a 7 dB della rumorosità esterna.
D. È sicuro anche contro il fuoco?
R. Certo, il sistema spideREX K8 è sicuro anche contro gli incendi. Ha ottenuto la massima classificazione in B-S1-D0 che rappresenta la migliore euroclasse ottenibile dai sistemi a cappotto con isolanti di origine organica. Inoltre, per sopperire alla mancanza di una norma relativa alla propagazione del fuoco in facciata, abbiamo eseguito tutti i test di prova su larga scala presso istituti accreditati ottenendo l’idoneità per l’utilizzo in facciata in quanto è dimostrato che in presenza di un incendio spideREX K8 evita la propagazione del fuoco in facciata.
D. E per quanto riguarda l’antisismica?
R. Presso il Dipartimento delle Costruzioni e Scienza dei Materiali dell’Università di Padova sono in corso studi e test per la verifica dell’antiribaltamento di pareti isolate con spideREX K8. Questo ci permettere di aggiungere un ulteriore e importate plus a quelli già esistenti nel sistema. Inoltre abbiamo messo a punto e brevettato un nuovo sistema di cassero isolante sismaREX per l’adeguamento sismico degli edifici che sarà ufficialmente presentato al Klimahouse di Bolzano 2023, assieme all’innovativo cassero brevettato ICF REXconcrete per nuove costruzioni sismoresistenti. Questo si differenzia da tutti gli altri sistemi per la praticità e la sua impronta ecologica.
D. Quali sono le caratteristiche e i vantaggi dello SpideRex a pavimento?
R. SpideREX è un kit costituito da una griglia stampata in polipropilene che, grazie all’innovativa e brevettata geometria delle bugne e della base del supporto, può essere incollato direttamente sul pavimento o su un pannello isolante di vari spessori e densità, trattenendo stabilmente nella corretta posizione le tubazioni dell’impianto di riscaldamento radiante. A differenza dei pannelli bugnati comunemente impiegati, con SpideREX i tubi risultano completamente annegati nel massetto di spessore ridotto, agevolando l’omogenea trasmissione del calore con conseguente abbassamento dell’inerzia termica del pavimento.
D. In quali applicazioni è consigliato?
R. Il sistema è adatto sia per le nuove costruzioni sia per le ristrutturazioni, dove è particolarmente indicato quando è necessario contenere gli spessori del pacchetto o si voglia, qualora non si possa alzarsi, rimuovere il pavimento esistente. È possibile applicare la griglia pre-incollata SpideREX direttamente sul pavimento pulito, realizzando un sistema radiante in modo semplice ed efficace.
D. E per quanto riguarda tetto e fondazioni avete prodotti particolari?
R. Il nostro «Sistema Casa» denominato RexpolHouse prevede soluzioni che partendo dalle fondazioni arrivano fino al tetto, per un progetto completo. Pertanto non possono mancare i prodotti di alleggerimento e di isolamento di fondazioni e di platee.
D. Tutta questa innovazione presuppone un grande investimento in ricerca e sviluppo. Come siete organizzati?
R. La ricerca e sviluppo è nel Dna dell’azienda. Molte risorse vengono spese ogni anno nei vari progetti, che normalmente si sviluppano su un arco temporale di almeno due anni. I vari progetti nascono da richieste del mercato che non trovano adeguate risposte nei prodotti commerciali esistenti. Il nostro lavoro inizia coinvolgendo la struttura tecnico commerciale interna e professionisti esterni al fine di focalizzare gli obbiettivi da raggiungere, per poi passare alla progettazione e alla realizzazione dei prototipi e la loro messa in opera. Una volta stabilità l’idoneità e la fattibilità del progetto si passa alla caratterizzazione delle prestazioni presso istituti accreditati o centri universitari. Acquisiti i risultati si esegue una pre-serie da testare e da presentare sul mercato: in funzione del successo che potrà avere l’invenzione, partirà il processo di industrializzazione della produzione. Gli oltre 40 brevetti depositati in questi anni di attività rappresentano al meglio la nostra continua attività di ricerca e di sviluppo. Dato che alcuni di questi si sono rilevati di grande successo, continueremo a prestare la massima attenzione alle esigenze del mercato.
D. Parliamo di rivenditori di materiali edili. Come dovrebbero proporre le soluzioni di risparmio energetico ai clienti?
R. Per proporre sul mercato le nuove soluzioni per il risparmio energetico la conoscenza e la formazione tecnica dei venditori è fondamentale. Negli ultimi anni, tra covid e superbonus 110% è stato molto difficile dedicare del tempo alla formazione. La rimodulazione del superbonus metterà fine all’euforia degli ultimi due anni, dove gran parte degli attori del mercato edile hanno dimostrato maggior interesse verso la reperibilità dei materiali rispetto alla qualità degli stessi. In altre parole si dovrebbe ritornare a una sana normalità. Questo ci darà la possibilità di dedicare più tempo alla formazione delle strutture commerciali dei nostri rivenditori di materiali edili che quotidianamente devono offrire le migliori soluzioni alle esigenze dei loro clienti. Per questo per il 2023 abbiamo in programma un’importante campagna di promozione dei nostri prodotti e sistemi che prevede tra le varie azioni, anche seminari formativi online o in presenza, nonché attività dirette presso i punti vendita dei nostri rivenditori.
D. Ci sono differenti richieste di soluzioni in base alle diverse aree geografiche?
R. Sì, questo è dovuto essenzialmente ai diversi sistemi costruttivi che si sono radicati con il tempo nei territori per tradizione, cultura e condizioni climatiche. Nel Nord Italia si utilizzano alti spessori di isolamento per fronteggiare il clima rigido, mentre le richieste provenienti dal Sud Italia manifestano l’esigenza di migliorare lo sfasamento termico con soluzioni più massive. Anche se il nostro Paese ha caratteristiche molto diverse sia dal punto climatico che da quello sismico, siamo in grado di offrire un pacchetto di soluzioni che si adattano perfettamente alle esigenze delle singole Regioni.
D. Come avete reagito all’aumento dei costi di produzione?
R. I costi di produzione sono aumentati per l’impennata del prezzo dell’energia e degli aumenti delle materie prime ma, nonostante questo la domanda ha superato l’offerta saturando le nostre produzioni. Questa situazione, purtroppo, ha permesso a produttori stranieri di consegnare materiali anche di scarsa qualità. Le conseguenze dell’impiego di questi prodotti saranno visibili fra qualche anno, tanto che si sta già pensando a sistemi per il recupero dei cappotti degradati non eseguiti a regola d’arte.
D. Quali sono gli obiettivi che desiderate raggiungere nel 2023?
R. Desideriamo portare avanti i nostri prodotti più innovativi e creare una filiera di qualità lavorando sulla formazione con corsi di certificazione delle aziende che installano i sistemi Rexpol. Nonostante i nostri prodotti siano molto facili da posare, essendo diversi dai sistemi tradizionali, possono creare difficoltà iniziali. Per questo nei primi giorni di cantiere inviamo sempre un incaricato per coordinare le fasi iniziali.
D. Quali sono le vostre previsioni per il prossimo anno?
R. Ci aspettiamo una concorrenza più agguerrita. Tutte le aziende si sono organizzate in questo periodo di forte richiesta con una capacità produttiva più alta, che cercheranno di mantenere anche per il futuro. Gli ordini continueranno anche per tutto il 2023 ma le quantità non saranno più quelle degli anni precedenti. Per questo è necessario orientarsi verso nuovi mercati, contando sulla qualità e sull’innovazione dei nostri prodotti per essere diversi dai nostri competitor.
D. Le aziende sono tante: come orientarsi nella scelta delle proposte commerciali?
R. I rivenditori devono puntare sul servizio, sulla qualità e sull’innovazione di prodotto; il prezzo è sicuramente importante ma non è l’unica discriminante. Scegliere aziende con cui si possa instaurare un rapporto continuativo di partnership, con cui fare anche presidio territoriale. Questa è la scelta giusta e vincente.