Il consumatore è sempre più attento al concetto di sostenibilità. E, guardando il trend da un altro punto di vista, si può dedurre che un’impresa attenta ai temi della salvaguardia dell’ambiente ha delle chance in più per vincere sul mercato. Specialmente se abbina l’anima green alla qualità del prodotto. È il caso di Braga, un’azienda partita nel 1974 dai componenti per le porte e oggi un gruppo di aziende che formano una filiera diretta con 600 dipendenti e che esporta in tutto il mondo.
Le porte di Braga, infatti, hanno la particolarità di essere aperte all’innovazione, al design e, allo stesso tempo, all’attenzione per ambiente. Dalla sede centrale di Casalmaggiore (Cremona), dove si effettuano le fasi principali del ciclo lavorativo e la produzione della gamma completa dei prodotti finiti, l’azienda coordina le attività di realizzazione dei supporti in legno listellare delle proprie filiali dislocate in Slovacchia, Polonia e Ungheria, mentre a Brugnera (Pordenone) sono realizzati particolari tipologie di profili in legno. Senza dimenticare la divisione contract con base a Breda di Piave (Treviso), dove Braga progetta e realizza architetture d’interno chiavi in mano.
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La passione per il legno, sottolinea l’azienda, è fatta anche di rispetto per l’ambiente e del suo ciclo naturale. Gli alberi sono il principio e la fine di tutto il processo produttivo.
La policy aziendale prevede tagli selezionati, piantumazioni programmate e riciclo dei materiali, che permettono di creare prodotti di qualità nel rispetto della natura e dell’ambiente. Il legno utilizzato per realizzare i prodotti è sostituito in natura piantando nuovi alberi e gli scarti di lavorazione di legno vergine, privi di colle o agenti estranei, sono utilizzati sia come fonte alternativa per la produzione di calore e sia come materia prima per la produzione di biocombustibile (pellet).
Accanto alla sensibilità per l’ambiente, l’altro aspetto che caratterizza la produzione è il design, che spesso fa leva su soluzioni tecniche che facilitano l’integrazione delle porte negli ambienti più diversi, dalle porte resistenti al fuoco per gli ambienti pubblici, alle soluzioni più raffinate per il residenziale o gli uffici di rappresentanza.
Il catalogo dell’azienda cremonese comprende sia porte complete, divise in 12 linee di prodotto, sia i singoli elementi come telaio, pannelli tamburati o intelaiati e coprifili. La gamma di finiture possono essere scelte all’interno delle collezioni che comprendono sia laminato sia legno, ma c’è anche la possibilità di aggiungere personalizzazioni nel caso in cui il progetto lo richieda. Non mancano le porte scorrevoli per interno ed esterno muro e rasomuro.
La proposta di Braga, inoltre, non trascura l’aspetto sicurezza: l’azienda, per esempio, ha acquisito certificazioni di resistenza al fuoco sia per il mercato italiano (Ei) che per molti mercati esteri come Nord America (Ul), Golfo Persico (Bm Trada) e Gran Bretagna (British Standard).
Giuseppe Braga: «Così soddisfiamo le richieste del mercato»
«In futuro l’obiettivo di Braga sarà quello di crescere sempre più all’estero per mantenere alti i livelli produttivi e di fatturato». Giuseppe Braga, presidente del gruppo specializzato in porte, spiega a YouTrade le strategie per i prossimi anni e quelle che hanno portato l’azienda al successo.
Avete presentato delle novità di recente?
Non c’è una novità di prodotto vera e propria. Negli ultimi anni ci siamo aperti alla produzione di porte tagliafuoco destinate all’hotellerie, conseguendo numerose certificazioni sia per il mercato interno che per i paesi esteri. Invece, per quanto riguarda le porte per interni senza dubbio negli ultimi anni c’è stato un progressivo incremento delle richieste delle soluzioni in laminato. Una tendenza che si è affermata dal 2008 circa, a cui Braga ha risposto mantenendo elevati standard di qualità, impiegando alla base la stessa materia prima utilizzata per le porte in legno massello, proveniente dalle foreste certificate di proprietà dell’azienda.
E a livello di design e colori, quali sono i principali trend?
In linea con le attuali tendenze dell’interior design, negli ultimi anni i colori chiari hanno soppiantato le essenze tendenti al noce e al marrone. Il 60-70% delle porte vendute oggi sono bianche o in palissandro chiaro, tonalità in grado di abbinarsi alla perfezione con gli arredamenti moderni, che prediligono appunto colori più chiari.
Ci sono differenze tra Italia ed estero?
Non abbiamo un approccio standard su tutti i mercati perché ogni Paese ha richieste diverse, che derivano da un differente modo di concepire l’elemento porta. Inizialmente Braga è nata come azienda produttrice di semilavorati. Negli anni la produzione si è evoluta fino a fornire oggi anche porte complete. In Italia forniamo principalmente i componenti alle falegnamerie: le richieste maggiori riguardano soluzioni in laminato lisce, senza un particolare design. All’estero invece approcciamo il mercato andando direttamente in cantiere, studiando soluzioni ad hoc in base alle esigenze del costruttore o del progettista, in maniera abbastanza flessibile.
Come avviene dunque la distribuzione dei vostri prodotti?
In Italia, in ogni regione abbiamo un deposito con tutti i prodotti Braga, visibili anche online sul nostro sito. Ogni deposito ha un suo magazzino per gestire in pronta consegna le forniture sul mercato. Il nostro principale target di riferimento sono le falegnamerie che comprano i componenti, costruiscono la porta finita e la propongono in cantiere. Per i mercati esteri il discorso è diverso: ogni Paese ha un approccio differente, ma spesso è Braga stessa a proporre i propri prodotti in cantiere, operando come fornitore diretto.
Parliamo del mercato: come sta andando rispetto al 2019 e al 2020?
Pur rimanendo fermi un mese e mezzo a causa del lockdown, il 2020 è stato un anno positivo, che ci ha visto mantenere volumi di produzione e fatturato molto alti. Prendendo il 2019 come anno di riferimento, Braga ha registrato un considerevole aumento di richieste. Al momento la forte carenza di materie prime non ci consente di marciare alla velocità desiderata: l’azienda ha una capacità produttiva che si aggira intorno alle 3 mila porte al giorno, ma al momento riusciamo a gestire la produzione e le consegne solo in parte. Tuttavia, al netto di questo imprevisto che sta colpendo in maniera generalizzata tutto il mercato, prevediamo di chiudere l’anno con una crescita intorno al 15-20%.
Che strategie avete per il futuro?
Stiamo puntando sempre più sull’internazionalizzazione. L’Italia rimane un mercato di riferimento in grado di darci continue soddisfazioni ma, a differenza di alcuni mercati esteri in grande espansione, si sta saturando. Quindi, per il futuro l’obiettivo di Braga sarà quello di crescere sempre più all’estero per mantenere alti i livelli produttivi e di fatturato.