L’emergenza coronavirus ha impattato sulla vostra attività?
Certamente l’emergenza sanitaria ha avuto un impatto anche per noi, influenzando pesantemente il nostro lavoro come quello di molti, sia per i lunghi periodi di chiusura forzata dei negozi sia per le difficoltà generali della maggioranza dei comparti. Ma non siamo mai stati fermi. Abbiamo approfittato per fare riorganizzazione interna, per portare a termine un’importante acquisizione e siamo riusciti comunque a compensare almeno in parte le vendite con la modalità di lavoro da remoto, anche grazie a una app che abbiamo appositamente messo a punto per far fronte alla situazione.
Nel corso del 2020 ci sono state iniziative particolari?
Nel 2020 le nuove iniziative sono state molte e su più fronti, particolarmente nel mercato domestico. Siamo orgogliosi di poter dire che tutte si stanno dimostrando efficaci e di successo. Lo scorso anno abbiamo infatti riorganizzato la nostra proposta commerciale secondo delle vere e proprie divisioni specializzate, distinguendo tra le proposte di materiali e servizi edili rivolte alle imprese di costruzione, con l’insegna Centroedile Milano; le attività dedicate al mondo delle finiture e agli studi di architettura con l’insegna Centroedile Home; i prodotti e servizi per il bricolage e il fai-da-te, con la divisione Centroedile Creatu. A livello di punti vendita, a luglio scorso abbiamo inaugurato un nuovo negozio a insegna Creatu che ha subito avuto un riscontro estremamente positivo da parte del pubblico e, nonostante il periodo difficile per via delle limitazioni di vendita, sta continuando a darci grandi soddisfazioni. Infine, a dicembre abbiamo finalizzato l’acquisizione di Spaberg, aggiungendo così altri tre punti vendita al nostro Gruppo, tutti nell’area della città metropolitana di Milano, che per noi rappresenta un’area geografica assolutamente prioritaria.
Come si è chiuso il 2020?
Bene, compatibilmente con la situazione pandemica. Ritengo che l’andamento delle vendite del 2020 non possa assumere in sé un valore significativo delle reali potenzialità del Gruppo Centroedile, perché è stato influenzato negativamente dall’emergenza sanitaria, ma siamo riusciti a compensare in parte gli effetti negativi sul fatturato grazie a una attenta gestione dei margini, a un generale contenimento dei costi e a una oculata gestione dei crediti commerciali, fattore questo particolarmente cruciale. Tutte queste azioni hanno permesso al Gruppo di conseguire nel 2020 un risultato positivo, tenuto anche conto di un aumento percentuale della marginalità delle vendite.
Come sta andando il 2021 e quali risultati vi aspettate da quest’anno in termini di business?
Anche il 2021 sta andando bene. Confidiamo che con la campagna vaccinale, finalmente prossima ad andare a regime, e la conseguente progressiva normalizzazione delle attività economiche, si verifichi un rimbalzo della domanda e un conseguente incremento del giro d’affari che auspichiamo possa essere, al termine dell’esercizio in corso, maggiore di quello registrato negli anni precedenti e raggiungere un fatturato superiore ai 50 milioni di euro.
In generale, quali prospettive intravedete per il mercato dell’edilizia nel prossimo futuro?
Sperando di poter presto tornare a ragionare al netto della pandemia, ritengo che il settore delle costruzioni possa guardare al futuro con ottimismo. Andremo incontro a nuovi scenari operativi spinti da incentivi fiscali, nuove politiche e nuove risorse. Allo stesso tempo, non possiamo non tener conto che purtroppo interi settori di attività sono stati colpiti drammaticamente dal crollo della domanda (turismo, alberghiero, ristorazione, trasporti aerei, cultura). A questo si aggiunge il fatto che la maggior digitalizzazione di tanti settori e il lavoro da casa stanno ridisegnando i modelli organizzativi nei settori terziari, e di conseguenza il rapporto tra superficie e addetto. Tuttavia gli incentivi attivati con il superbonus hanno sulla carta potenziali enormi. Quindi, la vera scommessa del prossimo futuro consisterà in cosa, come e quanto di quel potenziale diventerà mercato. La costruzione del meccanismo che sta alla base degli incentivi richiederà nuove competenze e nuove capacità operative da parte degli operatori di tutta la filiera: si dovrà fare un salto qualitativo, anche nei risultati e nella dimostrazione degli stessi e la parte finanziaria e contrattuale attrarrà nuovi operatori. Come Gruppo quindi già da parecchi mesi stiamo analizzando con estrema attenzione lo scenario, organizzandoci con strutture tecniche specifiche interne, con continue e approfondite sessioni di studio che ci hanno dato l’opportunità di divenire un punto di riferimento per tanti clienti, indipendentemente che siano professionisti, privati o imprese. In sintesi quindi prevediamo un prossimo futuro complesso ma che, se ben interpretato e affrontato con la mentalità e la struttura corretta, possa essere ricco di opportunità e soddisfazioni.
Quali sono le sfide principali che un multipoint delle vostre dimensioni deve affrontare e quali iniziative state mettendo in atto per fronteggiarle?
Programmare sfide sempre più ambiziose e rivalutare periodicamente il proprio percorso professionale, evitando di adagiarsi sui progressi consolidati è il nostro punto di vista, per rendere stimolante il lavoro di tutti i giorni e, soprattutto, per compiere passi in avanti nel nostro settore. Abbiamo intrapreso una strategia di marketing differenziata, molto online con siti e social, e grande supporto nei punti vendita con volantini e materiale pop.
Quali sono i vostri principali punti di forza?
L’esperienza e il costante aggiornamento professionale sono da sempre punti di forza del nostro Gruppo. La competenza è sempre una priorità e si traduce nella capacità di fornire ai clienti un vero e proprio servizio di consulenza e orientamento tra i prodotti, le attrezzature, gli utensili e le tecniche, facilitando la scelta verso le soluzioni più adatte, insegnando le corrette modalità di utilizzo a garanzia di una reale soddisfazione del risultato finale. Nei nostri punti vendita lavorano complessivamente oltre 150 tecnici esperti e appassionati del loro lavoro, che rappresentano sicuramente un grande punto di forza e un tratto distintivo della nostra realtà.
Quali zone geografiche servite e in quali territori mirate ad acquisire nuovi punti vendita?
Il nostro Gruppo è uno dei più importanti operatori italiani della grande distribuzione specializzata dell’edilizia, settore in cui rappresenta la realtà leader in Lombardia. Con le insegne Centroedile, Centroedile Home, Creatu, Caracalla, Spaberg abbiamo un totale di 17 punti vendita diffusi tra Milano, Como, Lecco e Monza Brianza. All’estero il Gruppo è attualmente presente con l’insegna Idalia, inaugurata a San Paolo in Brasile nel 2019. Sia nel mercato domestico che in quello estero stiamo valutando possibili espansioni, sia per acquisizione che con apertura di nuovi punti vendita.
Nel prossimo futuro, come valutate possibili sinergie con altri multipoint e/o aggregazioni in termini di fusioni o reti d’imprese?
Alla ripresa delle attività economiche dopo l’emergenza covid, per fronteggiare la crisi e restare competitivi in un mercato dominato da molti concorrenti, è sempre più importante aver chiaro il proprio posizionamento e dove si vuole andare, riconfigurando la propria catena del valore, sia dal lato qualitativo del prodotto e servizio offerto, sia dal lato dell’inserimento in filiere più ampie. È necessario adottare criteri di organizzazione e collaborazione con i fornitori per poter essere sempre più competitivi sul mercato.
Bonus fiscali e superbonus 110% sono i protagonisti del mercato delle costruzioni: come vi siete attrezzati per rispondere alle richieste dei clienti?
Abbiamo creato un ufficio tecnico all’interno dell’azienda, con competenze professionali sia in edilizia che fiscali, a supporto di tutte le nostre filiali e al servizio di coloro che necessitano di consulenza. Abbiamo comunicato questo servizio anche al consumatore finale, sia sui nostri siti che sui nostri social, oltre a tutte le nostre filiali con materiale cartaceo e brochure.
Tra gli altri temi caldi del mondo delle costruzioni c’è quello della sostenibilità: avete messo in atto delle iniziative particolari per dare spazio a questo mercato?
Siamo consapevoli che il tema della sostenibilità ambientale sarà sempre più centrale ed è destinato a diventare un prerequisito imprescindibile per ogni attività economica del futuro. È sicuramente un aspetto che tocca la nostra sensibilità e sul quale abbiamo intenzione di misurarci sempre più. I nostri tecnici hanno da tempo competenze solide a riguardo e sono ben aggiornati in relazione alle più innovative ed efficienti soluzioni di bio-edilizia ed eco-sostenibilità, che fanno parte delle proposte del nostro assortimento.
Come si compone in percentuale la vostra clientela e quale tipologia di cliente incide di più sul fatturato?
Relativamente al 2020 la nostra clientela è rappresentata per circa l’80% da imprese, che incidono maggiormente sul nostro fatturato e per il 20% da privati.
Quali servizi pre e/o post vendita offrite ai vostri clienti?
Abbiamo un servizio di noleggio attrezzature per l’edilizia, l’idraulica, il giardinaggio, la pulizia e la climatizzazione grazie a un rapporto di stretta collaborazione con la società Hss- Nolo: un servizio esclusivo, offerto unicamente da Centroedile Milano, presente in cinque filiali. Ci occupiamo, inoltre, del recupero e trasporto delle macerie o messa in riserva, con mezzi autorizzati e nel rigoroso rispetto di tutte le procedure e normative di legge. Abbiamo punti di raccolta presenti in cinque filiali grazie alla partnership con la consociata Centroedile Servizi. Facciamo formazione e consulenza qualificata sulle nuove tecniche di costruzione e ristrutturazione e sulla miglior resa dei materiali e delle attrezzature in relazione ai bisogni. Infine forniamo assistenza tecnico/commerciale per la stesura di preventivi, capitolati e gestione delle pratiche amministrative.
Qual è la sensazione in merito alla pressione della Gdo in termini di concorrenza sul vostro business?
La parte più simile alla Gdo si sviluppa con il brand Creatu che, in questo periodo di covid, ci ha dato molte soddisfazioni. Primo, perché la maggior parte dei nostri punti vendita sono al centro della città. Secondo, perché il nostro personale è molto specializzato e preparato e quindi in grado di offrire un supporto realeal consumatore che ha bisogno di un consiglio. Terzo, perché siamo in grado, insieme alle imprese nostre clienti, di dare un servizio completo chiavi in mano.
L’e-commerce è un «concorrente» da temere o cavalcare?
Per ora non stiamo pensando all’e-commerce, potremmo sicuramente valutarlo per un futuro prossimo.
Negozio digitale e negozio fisico si confondono sempre di più: come state rispondendo alle esigenze di una distribuzione sempre più omnicanale?
Per ora ci concentriamo nel consolidare le nostre ultime acquisizioni e pensare a quelle future.
Sul fronte logistico avete introdotto delle novità?
Cerchiamo di ottimizzare costantemente ogni aspetto logistico, consapevoli dell’importanza che questo ambito riveste per la nostra clientela. I nostri punti vendita sono tutti dislocati in posizioni strategiche e dotati di ampi spazi, quindi facilmente raggiungibili e fruibili. Inoltre, con l’apertura alle 6,30 del mattino abbiamo voluto facilitare alle imprese l’accesso alle vie del centro. La novità più importante che abbiamo introdotto su questo fronte è comunque la creazione della nostra app, che consente di ordinare da remoto e ritirare successivamente o scegliere comodamente la consegna in cantiere.
Avete sviluppato nuove iniziative di marketing, promozione, comunicazione?
L’evoluzione del mondo digitale ci ha portato a dover affrontare un cambiamento radicale del paradigma di marketing e comunicazione, che vede la relazione e l’interazione al centro di uno scambio di messaggi bilaterali altamente personalizzati e costanti. Quotidianamente comunichiamo sul sito e i social le nostre attività sempre in via di sviluppo, logicamente tenendo ferme le altre leve del marketing mix. Il marketing non è un processo lineare ma circolare, in cui ascolto e comprensione dei bisogni e delle forze che agiscono sui mercati, progettazione dei modelli di vendita e servizi sono in grado di rispondere alle nuove opportunità individuate, che si integrano e cambiano continuamente.
Con il covid la formazione si è spostata online: avete sfruttato gli strumenti a disposizione per attività di aggiornamento professionale, sia in azienda che per i vostri clienti?
Molti dipendenti hanno e stanno lavorando in smart working, perfettamente collegati con i sistemi informativi e a rotazione. I punti vendita sono sempre stati aperti e, con tutte le misure di sicurezza adeguate, stanno tenendo botta ai momenti difficili, che mi auguro possano finire presto.
LA SCHEDA
- Ragione sociale completa: CENTROEDILE MILANO SRL
• Sito internet: www.centroedile.com
• Email: info@centroedilemilano.com
• Sede legale: Via Solferino San Martino, 3 – 31100 Treviso
• Numero punti vendita materiali edili: 17
• Numero showroom: 4
• Anno di fondazione: 1981
• Titolare: Andrea Santini
• Fatturato 2020: 38 milioni di euro
• Gruppo d’acquisto d’appartenenza: Edintesa
• Categorie di prodotti trattate: edilizia, home design, fai da te