Speciale Laterizi: i produttori scoprono le loro strategie

YouTrade ha chiesto a un panel di grandi aziende del settore dei laterizi quali sono le previsioni per il 2023, ma anche le loro sensazioni sul trend per il mercato edilizio. Senza di anticipare le loro mosse per i mesi a venire. Ecco quali sono…

Puntare tutto sulla qualità

ALBERTO LIBERO
Responsabile Vendite Italia di Terreal Italia

alberto-libero-terrealDomanda. Il freno ai bonus deciso dal governo sta influenzando il mercato?
Risposta. Sicuramente gli ultimi due anni sono stati trainati dagli incentivi e abbiamo avuto ancora a inizio anno un proseguimento dei lavori non finiti nel corso del 2022. Oggi si vede un rallentamento, soprattutto nei prodotti di copertura, che nel corso del 2022 erano stati i più richiesti per le ristrutturazioni dei tetti. Riscontriamo, invece, che molti progetti, soprattutto in ambito pubblico, sviluppati con i professionisti negli anni precedenti, negli ultimi mesi hanno avuto un’accelerazione evidentemente collegati agli stanziamenti del Pnrr.
D. Come sta andando il mercato del nuovo e quello della ristrutturazione?
R. È sempre il mercato della ristrutturazione quello che fa da traino. Spero che quello del nuovo riprenda, anche se dubito che riuscirà a compensare il calo fisiologico della ristrutturazione nei prossimi anni.
D. Caratteristiche tecniche e plus dei vostri prodotti o sistemi? 
R. Siamo un’azienda che offre soluzioni tecniche. Dialoghiamo costantemente con i professionisti per individuare la soluzione migliore, sia dal punto di vista tecnico che funzionale per i loro progetti. Nelle coperture spingiamo i nostri clienti a proporre non singoli prodotti, ma soluzione di sistema, dove il pacchetto deve lavorare funzionalmente. Non possiamo tralasciare mai l’aspetto tecnico che deve dare valore all’aspetto estetico. Nel rivestimento di facciate vogliamo valorizzare al massimo la nostra storia per metterla al servizio dei nostri clienti. Sistemi come il Terracoat (sistema prefabbricato di cappotto rivestito in faccia a vista ) o soluzioni come Cotto al Cubo (concetto di involucro in terracotta) confermano questa visione.
D. Avrete novità a breve?
R. Entro la fine dell’anno presenteremo una nuova tegola e alcune colorazioni moderne sulle coperture, nel faccia a vista ogni giorno cerchiamo di soddisfare i nostri clienti con nuove soluzioni. Quest’anno per il nostro Gruppo è un anno particolare in quanto si concluderà la vendita al Gruppo Wienerberger. Siamo ansiosi di iniziare questo nuovo progetto che sono convinto ci darà ancor più slancio verso quei concetti di sicurezza, soddisfazione del cliente e efficienza energetica che il Gruppo ha sempre perseguito.
D. Nonostante il prezzo dell’energia sia in discesa, perché quelli dei laterizi non diminuiscono?
R. Lo shock energetico degli ultimi anni ha avuto due tipi di ripercussioni: una di breve termine, legata al repertino aumento dei costi che ha richiesto un adeguamento dei prezzi di vendita, e una medio-lungo termine, legata alla sostenibilità dei business più energivori. In un mondo che punta alla decarbonizzazione e all’indipendenza dai combustibili fossili occorre investire risorse cospicue per trovare soluzioni alternative. La visione del futuro per le aziende del nostro settore è cambiata profondamente, ed è colma di sfide ancora tutte da giocare. Occorre cogliere questo cambio di prospettiva.
D. Quali sono le vostre previsioni per il 2023 e 2024?
R. Meno quantità più qualità: il mercato è in fase di calo sia per l’anno in corso sia per il 2024. Noi ci vogliamo concentrare nella ricerca di ancora migliore qualità nel servizio ai nostri clienti, nell’offrire soluzioni tecniche ed estetiche, per lavorare in sicurezza negli stabilimenti di produzione ma anche nei cantieri che quotidianamente utilizzano le nostre soluzioni.

Modulo fotovoltaico tra le novità

DARIO MANTOVANELLI
Responsabile commercial excellence di Wienerberger

dario-mantovanelli-wienerbergerDomanda. Il freno ai bonus deciso dal governo sta influenzando il mercato?
Risposta. Dal punto di vista dei prodotti, i materiali che i clienti stanno continuando a chiedere sono in linea con le richieste dell’ultimo biennio, con un trend verso soluzioni innovative e dotate di Certificazioni Ambientali. Su questo ultimo punto i Cam hanno sicuramente generato un circolo virtuoso, che pone sempre maggiore attenzione all’economia circolare in edilizia. Per quanto riguarda più in generale questa fase post-bonus, il cambio repentino delle strategie del Governo nei confronti del settore edile ha destabilizzato un po’ tutta la filiera e ha intaccato negativamente anche la fiducia dei consumatori, già meno incentivati rispetto al passato all’acquisto di nuovi immobili a causa del continuo aumento dei tassi d’interesse dei mutui.
D. Come sta andando il mercato del nuovo e quello della ristrutturazione?
R. L’intero comparto, sia il nuovo che quello delle ristrutturazioni, sta segnando una flessione rispetto allo scorso anno. Ma era normale aspettarselo a valle del contesto davvero particolare del 2022. Sul lato delle nuove costruzioni vediamo comunque molti studi di progettazione attivi nella fase di sviluppo di nuove operazioni immobiliari, che è decisamente un buon segnale. Per quanto riguarda il mercato delle ristrutturazioni, sarebbe auspicabile poter contare quanto prima su un nuovo pacchetto di incentivi fiscali, che garantiscano però continuità su un orizzonte medio-lungo.
D. Quali sono le caratteristiche tecniche e plus dei vostri prodotti-sistemi?
R. L’attenzione posta dai Cam alla sostenibilità ambientale stimola l’acquisto di prodotti come il laterizi Porotherm, accompagnati dalla dichiarazione ambientale Epd. Sul lato dell’innovazione, registriamo un aumento di interesse verso le nostre soluzioni monostrato rettificate Bio Plan che, oltre a garantire ottime prestazioni termiche invernali, consentono all’involucro di raggiungere un’elevata efficienza anche in regime estivo, grazie alla loro elevata massa. Questo elemento sta diventando sempre più importante in fase di progettazione, viste le torride estati che stanno colpendo il nostro Paese anno dopo anno.
D. Ci sono novità a breve?
R. La più grande novità è rappresentata dal processo di acquisizione di Terreal, che è tuttora al vaglio delle autorità Antitrust dei vari Paesi coinvolti. Unendo le forze di Wienerberger e Terreal potremmo presentarci sul mercato come interlocutore unico per l’involucro, dalle coperture alle murature. A proposito di coperture, altra grande novità di quest’anno è il fotovoltaico Wevolt. Il nostro obiettivo è quello, da un lato, di permettere ai progettisti di realizzare edifici energeticamente efficienti con le nostre soluzioni per l’involucro e, dall’altro, di poter fornire un modulo fotovoltaico di design che consenta di ottenere questo fabbisogno da fonti rinnovabili.
D. Nonostante il prezzo dell’energia sia in discesa il costo dei laterizi non diminuisce. Perché?
R. Purtroppo, questa equazione rischia di essere fuorviante: l’energia rappresenta sicuramente un costo importante nella produzione dei laterizi, ma non l’unico. Bisogna tenere in considerazione altri importanti fattori, primo tra tutti la transizione ecologica. L’Europa sta chiedendo ai Paesi membri di puntare sulla decarbonizzazione e nel prossimo futuro saranno sempre più stringenti le normative in tal senso. Per questo motivo la nostra azienda sta affrontando extra costi importanti che, anche se non vengono ancora riconosciuti del tutto dal Mercato, saranno fondamentali per il prossimo futuro. Un esempio: Wienerberger già oggi acquista l’energia elettrica per tutti gli stabilimenti italiani da un fornitore che garantisce il 100% della produzione da fonti rinnovabili. Inoltre, il processo di decarbonizzazione dei nostri impianti produttivi sta richiedendo, e continuerà a richiedere nei prossimi anni, ingenti investimenti in termini di Ricerca & Sviluppo, come mai prima d’ora. Ma c’è dell’altro: non dimentichiamoci che nell’ultimo anno il nostro Paese ha affrontato (e continua ad affrontare) un’inflazione come non si registrava da decenni, con conseguente aumento dei costi a tutti i livelli, dai servizi offerti dai nostri fornitori a quelli per il personale. Ultimo, ma non meno importante, da segnalare le difficoltà nell’adeguare la nostra capacità produttiva tra il picco di richieste del 2022 e l’attuale calo, con conseguenti inefficienze. Insomma, un quadro complesso con molteplici fattori in concomitanza.
D. Quali sono le vostre previsioni per il 2023 e 2024?
R. Davvero difficile fare previsioni per il 2024, anche perché lo storico di cui disponiamo per fare analisi è quanto mai anomalo: dal 2020 abbiamo prima affrontato quasi un biennio di pandemia, a cui si è poi sovrapposto un anno e mezzo di superbonus. Comunque, determinanti per il mercato del 2024 saranno le scelte del Governo: abbiamo uno stock immobiliare tra i più vetusti in Europa, ed è davvero difficile immaginare che possa essere efficientato esclusivamente con investimenti dei singoli privati. Se vogliamo decarbonizzare il nostro Paese e spingere il nostro settore, c’è un forte bisogno di incentivi chiari e stabili nel tempo.

Fiduciosi per il futuro

ALESSANDRO ANDREUCCI
Responsabile marketing di T2D

alessandro-andreucci-t2dDomanda. Il freno ai bonus deciso dal governo sta influenzando il mercato?
Risposta. Il settore dell’edilizia nel 2023 sta registrando una contrazione piuttosto marcata, dovuta principalmente a tre fattori: il freno ai bonus, il rincaro dei materiali da costruzione e, non ultimo, le politiche delle banche centrali e i conseguenti effetti sugli interessi e sui mutui. In questo scenario non positivo dal punto di vista strettamente numerico abbiamo comunque riscontrato un mercato più maturo, sempre più incline a sistemi costruttivi di qualità e dalle elevate performance tecniche.
D. Come sta andando il mercato del nuovo e quello della ristrutturazione?
R. Gli incentivi degli ultimi anni hanno portato a una importante crescita delle ristrutturazioni con consumi ingenti di cappotti termici utili all’ottenimento del risparmio energetico. Allo stesso tempo, però, hanno permesso di operare con demolizione ricostruzione per ottenere non solo una migliore classe energetica, ma soprattutto un edificio sicuro, efficiente e architettonicamente più gradevole. Per quanto riguarda il mercato delle nuove costruzioni, l’asticella si sta alzando sempre più verso una migliore qualità del costruito.
D. Quali sono le caratteristiche tecniche e i plus dei vostri prodotti?
R. Partiamo innanzitutto dalla natura di tutti i nostri prodotti che sono in laterizio, un materiale unico in termini di sicurezza, durabilità, prestazioni e sostenibilità. La linea T2D Specialties è la più completa ed evoluta gamma di sistemi costruttivi in laterizio con elevatissime prestazioni strutturali, termiche e acustiche. Il supporto che forniamo, dalla fase di progettazione fino al termine del cantiere, costituisce la chiave che ne sta decretando il successo.
D. Avrete novità a breve?
R. Le novità non saranno focalizzate solo sulla gamma, ma anche sul fronte dei servizi integrati al prodotto. In più, stiamo lavorando su un sistema parete completo.
D. Perché, se il prezzo dell’energia scende, non cala anche il prezzo dei laterizi?
R. Anche se la tendenza si è invertita rispetto agli ultimi due anni, i costi energetici sono ben lontani da quelli precedenti e gli oneri diretti e sussidiari alla produzione assai più alti di quelli a cui si era abituati. In T2D lavoriamo alla valorizzazione del prodotto, progettando e realizzando sistemi costruttivi migliori rispetto alle soluzioni alternative, più completi, più duraturi, sicuri e prestazionali. Inoltre, il percorso intrapreso verso la massima sostenibilità nel processo produttivo e nel prodotto comporta inevitabilmente dei costi maggiori.
D. Quali previsioni per il 2023 e 2024?
R. In questo periodo storico fare previsioni risulta assai difficile, anche perché gli ultimi anni ci hanno insegnato che gli scenari possono mutare repentinamente nel giro di pochissime settimane. La fiammata legata agli incentivi ha comunque messo in evidenza i limiti di molti prodotti. Pertanto, ci aspettiamo che sistemi costruttivi a valore aggiunto come le Linee T2D Specialties possano continuare il loro trend positivo.

Un nuovo marchio dopo il bollino Epd

MICHELE DESTRO
Head of Research and Development di Stabila

michele-destro-stabilaDomanda. La frenata ai bonus decisa dal governo pesa sul mercato?
Risposta. La situazione che si è determinata dall’accumulo dei diversi bonus e dal forte impatto, in tutti i sensi, del superbonus, andava e va certamente riordinata. Il settore dell’edilizia ha necessità di provvedimenti di lungo respiro, di programmazione e certezze (principi che valgono in generale). Di sicuro, finora la gestione di tali incentivi è stata a dir poco negativa, un continuo affastellarsi di provvedimenti spesso contraddittori fra loro, con scadenze troppo ravvicinate e incoerenti con la capacità di produzione della filiera che hanno contribuito a esasperarne tutti i componenti (dalle quotazioni di materiali e servizi alla manodopera, così come al costo del credito), un avanti-indietro fino allo stop improvviso del cosiddetto 110%, con le ben note conseguenze, tra le altre, dei crediti incagliati. Tutto ciò sta influenzando in maniera negativa il mercato, oltre al resto.
D. Come sta andando il mercato, tra nuovo e ristrutturazione?
R. La nostra azienda opera nel settore dei laterizi strutturali con prodotti e sistemi di costruzione rivolti principalmente al settore del nuovo, dove si registrano forti diminuzioni in particolare nell’avvio di iniziative immobiliari. Il settore paga il sommarsi di effetti negativi quali il forte aumento dei tassi d’interesse, con le inevitabili ricadute sul costo dei mutui e sull’accessibilità ai finanziamenti, e dell’inflazione, mai così alta da molti anni, in aggiunta ai problemi generali dovuti alle tensioni geopolitiche e alla crisi energetica.
D. Quali sono le caratteristiche e plus dei vostri prodotti o sistemi?
R. La sostenibilità del laterizio Stabila è ormai un benchmark per l’intero settore. La mission rivolta alla riduzione dell’impronta ambientale, che è un principio imprescindibile che regola l’intero iter industriale a garanzia di un prodotto non solo di prima categoria, ma di assoluto prim’ordine. L’attenzione ai controlli, sempre puntuali e verificati da enti di controllo esterni, rappresenta un ulteriore plus del laterizio Stabila, che si traduce in attestazioni (in alcuni casi un unicum) e prestazioni certificate per una qualità costruttiva che è un’eccellenza riconosciuta nel mondo delle costruzioni.
D. Avrete novità a breve?
R. Stabila è stato il primo produttore di laterizi strutturali, in Italia, a conseguire la prestigiosa Certificazione Epd (Environmental Product Declaration). Questo importante risultato segna la nostra volontà nel perseguire il concetto di sostenibilità in toto, sia nella gestione delle nostre attività, produzione e non solo, sia nell’approccio alle innovazioni di prodotto. Con soddisfazione, il prossimo mese di settembre vedrà il debutto del nostro nuovo marchio, sintesi del molto lavoro che ha portato all’unione dei due storici consorzi tecnici di qualità presenti in Italia, Poroton e Alveolater. Di conseguenza rinnoveremo la documentazione tecnica, il sito web e il catalogo. D’altro canto, prosegue la partnership commerciale creata dalla nostra divisione commerciale Nuova Laterpoint, con progetti di implementazione che si concretizzeranno il prossimo anno.
D. Quali sono le vostre previsioni per il 2023 e 2024?
R. Il mercato del 2023 segnerà una riduzione significativa. È molto difficile fare previsioni sensate in presenza di criticità così importanti e dopo quanto successo negli ultimi due anni, in particolare nello scorso anno che sarà certamente ricordato come un periodo folle, irripetibile in tutti i sensi, ma che ci ha lasciato in eredità una forte incertezza. Di certo, il settore attende un riordino complessivo e un rilancio stavolta ordinato degli incentivi, in linea con le necessità di rinnovo e riqualificazione del tessuto abitativo.

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