Novità per lo smaltimento dei rifiuti introdotte nel D.Lgs. 49/2014. Tra le norme, c’è anche l’inclusione dei cosiddetti Dual Use nei Raee domestici. La famiglia dei Raee racchiude tutti i rifiuti derivanti dai piccoli e grandi elettrodomestici una volta giunti al termine del loro ciclo di vita: devono essere raccolti separatamente a seconda del Raggruppamento al quale appartengono (R1-Freddo e Clima; R2-Grandi Bianchi; R3-Tv e Monitor; R4–Piccoli Elettrodomestici; R5-sorgenti Luminose) ma anche a seconda del soggetto che li ha utilizzati.
La normativa, tuttavia, attribuisce oneri e competenze diverse a seconda che si tratti di Raee domestici o professionali: i primi sono quei rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzati comunemente dai nuclei domestici. I secondo, sono i rifiuti provenienti da apparecchiature destinate ad attività amministrative ed economiche, la cui fornitura sia quantitativamente importante o le cui caratteristiche siano di uso esclusivo professionale; vale a dire, apparecchiature che non possono essere impiegate normalmente in casa.
La distinzione tra domestici e professionali non è sempre così netta. Ci sono aziende specializzate esclusivamente nella produzione di apparecchi professionali (quali ad esempio cucine professionali, lavatrici e lavastoviglie per comunità ecc.). In altri casi, gli stessi prodotti possono essere impiegati indifferentemente dalle utenze domestiche e da quelle professionali: si tratta dei cosiddetti Dual Use. Guardando al mondo delle tecnologie alimentari, esempi di questo tipo possono essere: le macchine per il caffè, i frullatori, le macchine per il ghiaccio o le affettatrici.
Oltre alla diversa modalità di utilizzo, la distinzione tra Raee domestico e professionale va a coinvolgere anche il sistema di finanziamento per le operazioni di raccolta, trasporto e trattamento.
Per i rifiuti domestici infatti, non si registra nessun attore in forma individuale ma da parte di tutti i produttori l’adesione a un Sistema Collettivo, incaricato di gestire le AEE immesse sul mercato una volta giunte a fine vita. Questo modello generazionale è stato creato per finanziare la raccolta e il trattamento dei rifiuti e si basa sulle quote di mercato dei Produttori presenti sul mercato. Invece, i produttori di Raee professionali hanno deciso di rispondere agli obblighi con scelte che a volte hanno privilegiato l’adesione a un Sistema Collettivo e altre volte la gestione in maniera autonoma.
Per quando riguarda i Dual Use, la nuova normativa consente l’assimilazione per analogia di un qualsiasi rifiuto di apparecchiatura professionale, che per natura e quantità può essere considerata analoga a un’altra originata dai nuclei domestici. Grazie a questo principio, tutti i Dual Use, anche quelli pericolosi, possono essere conferiti presso un Centro di Raccolta autorizzato. Questo significa anche che i rivenditori sono tenuti a effettuare il ritiro gratuito di tali Raee, anche se provengano da utilizzatori professionali.
Sulla base dei principi precedentemente illustrati, anche per chi produce apparecchiature Dual Use vige l’obbligo di inserire le proprie apparecchiature nel Registro AEE nella tipologia domestica.