Utilizzo dei sottoprodotti nelle imprese ceramiche. È il titolo del seminario tenuto sugli aspetti normativi, operativi e ambientali della nuova Determina 16604/2017 della Regione Emilia-Romagna. La normativa individua le caratteristiche e le possibilità di utilizzo di quattro sottoprodotti del processo produttivo ceramico: polveri e impasti di ceramica cruda, polveri da ceramica cotta, formati (integri o frammenti) ceramici crudi e cotti. Le imprese che producono questi residui da produzione possono ora iscriversi nell’elenco regionale dei sottoprodotti e operare il loro utilizzo al posto di materie prime vergini in un regime amministrativo semplificato.
La disciplina ambientale individua come sottoprodotti i residui di un processo produttivo, non generati intenzionalmente, che possono essere utilizzati nello stesso o in un diverso processo di produzione o di utilizzo da parte del produttore o di un terzo. Il regime dei sottoprodotti presenta l’indubbio vantaggio di favorire il riutilizzo di scarti produttivi dissociando la crescita economica dalla produzione di rifiuti e riducendo il consumo di materie prime. Il settore ceramico opera di fatto da molti anni in questa direzione attuando in modo continuativo il riutilizzo di ingenti quantità di materiali di scarto. Queste operazioni avvengono in gran parte nel regime rifiuti.
Dal punto di vista operativo, l’iscrizione nell’elenco è volontaria e a istanza dell’impresa: alla domanda di iscrizione l’impresa presenta una relazione tecnica che illustra le caratteristiche della sostanza, il processo produttivo da cui origina, l’impianto o l’attività di destinazione, le modalità di gestione (movimentazione deposito) comprovante il rispetto di tutti i requisiti previsti per la qualifica come sottoprodotto. All’impresa iscritta viene rilasciato un attestato di iscrizione che può accompagnare il trasporto del sottoprodotto. Il documento attesta che il processo produttivo di origine del materiale è iscritto nell’Elenco regionale dei sottoprodotti. Alle imprese iscritte nell’Elenco è chiesto di presentare un report annuale con le informazioni sui sottoprodotti originati dal proprio processo.
All’incontro, sono intervenuti Gianluca Rusconi e Giuseppe Vischetti di Confindustria Emilia Romagna, Cristina Govoni e Leonardo Palumbo della Regione Emilia-Romagna e Marco Ranuzzi e Simona Righi di Arpae Modena. Le indicazioni operative sono state fornite, per Confindustria Ceramica, da Claudio Medici e Graziano Busani. Ha concluso i lavori Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna.