Un importante passo in avanti. Si può definire così il decreto attuativo firmato dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e dal presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa. Arrivano così il decreto ministeriale e le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni. È un passo importante perché permette di usufruire del cosiddetto Sismabonus (che arriva fino all’85%), gli incentivi fiscali previsti nella legge di Stabilità 2017 che necessitavano, per poter essere usufruiti, dei parametri su cui misurare gli interventi. «Quella di oggi è una novità assoluta, molto importante. Il contenuto di queste linee guida rientra nel progetto di Casa Italia che lanciammo con il Presidente Renzi e su cui anche il Presidente Gentiloni insiste molto. È un passaggio di prevenzione e di cura del nostro territorio», ha detto Delrio. «Oggi parliamo non di ricostruzione, ma di un provvedimento molto atteso che dà il via alla stagione strutturale e organica della prevenzione. Il sismabonus è stato introdotto dalla legge di Stabilità, e al pari degli ecobonus, i cittadini avranno a disposizione uno strumento per ottenere la diminuzione del rischio sismico degli edifici». Secondo Delrio, «Questa è una pubblicità progresso: metti in sicurezza la tua casa. Dobbiamo impedire a tutti i costi di dover piangere i morti e di impiegare il nostro denaro in ricostruzione, anziché nella prevenzione. Il nostro Paese è un paese fragile, questa è la verità, e non ci dobbiamo nascondere. Questa fragilità non deve diventare però un pericolo per le persone, deve diventare uno stimolo a intervenire, vista la sismicità del nostro territorio, sulla elevata vulnerabilità del nostro patrimonio edilizio».
Che cosa prevede il decreto
Dal punto di vista dei contenuti tecnici, le linee guida sono uno strumento di semplificazione che permettono di dare attuazione alla Legge di Bilancio 2017, senza richiedere strumenti e concetti diversi da quelli già utilizzati dai professionisti nell’applicazione delle norme. Affrontano, con un nuovo approccio, il tema della classificazione del rischio sismico delle costruzioni esistenti coniugando il rispetto del valore della salvaguardia della vita umana (mediante i livelli di sicurezza previsti dalla Vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni) e la considerazione delle possibili perdite economiche e delle perdite sociali (in base a robuste stime convenzionali basate anche sui dati della Ricostruzione post Sisma Abruzzo 2009).
Sono previste Otto classi di rischio sismico per valutare le costruzioni. Le linee guida consentono, appunto, di attribuire a un edificio una specifica classe di rischio, mediante un unico parametro che tiene conto sia della sicurezza sia degli aspetti economici.
Per attivare i benefici fiscali occorre quindi fare riferimento alla classificazione prevista dalle nuove Linee guida, con le quali si attribuisce ad un edificio una specifica Classe di rischio sismico. Sono state individuate otto classi di rischio sismico: da A+ (meno rischio), ad A, B, C, D, E, F e G (più rischio).
Scarica qui il documento con le specifiche delle classi di rischio.Classi Rischio Sismico e Sismabonus – slide