Siniat, il massimo è a secco

Integrazione dell’architettura nel contesto ambientale circostante. E massimizzazione di comfort abitativo ed energetico. Il doppio obiettivo è stato raggiunto nell’intervento residenziale al Parco Bellaria, a Salerno zona Sala Abbagnano. Un intervento di grande pregio residenziale, realizzato da Ads Costruzioni su un progetto che ha previsto ampie finestrature e integrazione di verde su ogni livello dell’edificio. Ma anche scelte di alto profilo in termini di compatibilità ambientale e comfort abitativo. In questo contesto, l’individuazione dei sistemi costruttivi a secco Siniat e di isolanti in lana di legno è stata ritenuta indispensabile per realizzare un intervento totalmente green, caratterizzato da prodotti riciclabili e con un contenuto di materiali riutilizzati superiore a qualunque altra soluzione oggi disponibile sul mercato (oltre al 30% per ciascun componente del sistema).

 

salerno siniat
Parco Bellaria, il complesso residenziale in costruzione sulla collina di Sala Abbagnano, sul golfo di Salerno
render progetto siniat
Render di progetto

 

Secondo i progettisti, Domenico Maria Manzione, Francesco Rizzo e Gabriele Sorrentino, di Ghelos Studio Architettura, «il vincolo paesaggistico e l’idea fondante del progetto ponevano attenzione sia agli aspetti compositivi che tecnologici. Quindi, nell’ottica delle scelte compositive, i prodotti Siniat hanno sicuramente consentito una più semplice previsione della realizzabilità di alcune forme, data la versatilità costruttiva, mentre quelli tecnologici hanno permesso di raggiungere elevatissime performance, massimizzando i risultati di efficienza energetica e comfort abitativo». Le pareti perimetrali a secco, per esempio, sono state realizzate con sistema Siniat AquaBoard+Solidtex e hanno consentito il raggiungimento dei migliori livelli di termoisolamento e fonoisolamento attualmente disponibili sul mercato, nonché l’integrazione di sistemi di ventilazione e ricambio dell’aria.

 

progettisti siniat a secco
Da sinistra i progettisti: Francesco Rizzo, Gabriele Sorrentino e Domenico Maria Manzione

 

«In passato avevamo utilizzato sistemi a secco per interno o esterno, ma non in maniera massiva e strutturale», aggiungono i progettisti. «Come studio di progettazione ne abbiamo promosso l’uso esclusivamente in casi limitati agli interni e al rivestimento di porzioni di manufatti esterni in struttura metallica. Ma in visita presso il Klimahouse di Bolzano, ci siamo resi conto delle potenzialità del prodotto di Siniat. La garanzia dell’alta resistenza meccanica ha costituito uno dei principali punti a favore. Questa, non solo rispondeva alle necessità tecnologiche, ma anche al bisogno di garantire con fermezza l’affidabilità del sistema a secco rispetto allo scetticismo dell’utente medio».

Le caratteristiche

AquaBoard di Siniat è il primo sistema a secco da esterno validato e proposto al mercato italiano con lastre a base gesso, che offre una vasta gamma di vantaggi prestazionali, di gestione del cantiere e ambientali. Consente, quindi, di soddisfare anche le più esigenti specifiche di progetto, grazie all’eccezionale resistenza all’acqua (assorbimento <3% dopo due ore di immersione) della lastra stessa. All’interno degli edifici, invece, sono state usate soluzioni Solidtex, sistema che coniuga i vantaggi dei sistemi a secco (leggerezza, minimo ingombro, velocità di realizzazione, estetica, pulizia e facilità di gestione in fase di cantiere, prestazioni termiche ed acustiche, sismiche) con la solidità comunemente attribuita ai sistemi costruttivi tradizionali.

 

sistema a secco solidtex
L’applicazione del sistema Solidtex è ideale per ottenere la massima resistenza meccanica ed un elevato isolamento acustico in ingombro ridotto, mentre il sistema AquaBoard soddisfa le più elevate specifiche progettuali in esterno

 

«AquaBoard ha offerto maggiori garanzie in termini di resistenza all’umidità e all’acqua a differenza delle lastre in cemento proposte in altri sistemi che avevano bisogno di essere impermeabilizzate», è la testimonianza dell’ingegner Alessandro De Stefano, proprietario della Ads Costruzioni. «Solidtex ha fatto la differenza nella nostra scelta per l’elevata resistenza: ha evitato sottostrutture in alluminio di rinforzo per i punti più sollecitati. L’elevato peso specifico ha favorito il calcolo termico in clima mediterraneo. Le notevoli caratteristiche meccaniche rendono l’involucro più sicuro all’effrazione».

Elevati requisiti

Grazie alla tecnologia Hdc (High Density Crystallisation) e a una densità superiore ai 1200 kg/m3, Solidtex è una lastra di gesso rivestito che combina le massime prestazioni di resistenza meccanica, isolamento acustico, resistenza al fuoco e all’umidità, in sistemi di ingombro ridotto, che soddisfano i più esigenti requisiti progettuali. Nello specifico, per il complesso del Parco Bellaria è stata realizzata una separazione tra alloggi con una soluzione Solidtex antieffrazione RC2 a 5 lastre con potere fonoisolante Rw=71 dB e un ingombro inferiore ai 22 centimetri, oltre a una soluzione divisoria tra ambienti con due lastre per lato, che offre la massima libertà nella sospensione di carichi: è testata per la sospensione fino a 320 chilogrammi per punto di fissaggio già su una singola lastra, o fino a 620 chilogrammi su sistemi a doppia lastra.

Facilità d’uso

Importante è stata anche la facilità d’uso dei materiali. «In generale l’uso del secco in cantiere consente maggiore pulizia, l’eliminazione degli intonaci è determinante in tal senso», spiega l’ingegner De Stefano di Ads Costruzioni. Come conferma l’architetto Manzione (Ghelos Stuido): «L’uso di Solidtex e AquaBoard nella gestione del cantiere ha avuto risvolti molto positivi sia in termini temporali che organizzativi. La facilità di esecuzione e la maneggevolezza delle lastre ed accessori di montaggio ha dato la possibilità di realizzare lavorazioni di dettaglio per le quali sarebbe stato necessario più tempo e diverse maestranze».

Effetto green

L’aspetto che riguarda l’impatto ambientale è stato un altro tra i criteri guida: «Abbiamo scelto di minimizzare la massa compositiva degli edifici, frammentare i corpi con piani orizzontali e caratterizzare le sagome con livelli verticali posti a diverse profondità e trattati con cromie differenti che accentuassero il rapporto tra pieni e vuoti», aggiungono i progettisti. «Un altro aspetto fortemente motivante ha riguardato la visione sostenibile della Siniat. La riciclabilità al 100% dei prodotti scelti e l’esclusivo servizio di recupero e riciclo PregyGreenService sono stati il lasciapassare di maggior peso. Il valore di questo parametro ha inciso sia dal punto di vista ecologico sia in ambito commerciale poiché tutto lo sfrido delle lavorazioni poteva essere facilmente riciclato tramite il servizio PregyGreenService di Siniat, invece che smaltito in discarica, con costi  maggiorati».

Tutte le soluzioni Siniat, oltre a essere 100% riciclabili, contengono oltre il 30% di contenuto di riciclato all’interno della stessa lastra, sono complete di Epd (dichiarazione ambientale di prodotto), possono essere smaltite grazie al PregyGreenService, il servizio di recupero e riciclo scarti a base gesso e sono le uniche lastre certificate livello Bronze Cradle to Cradle in Italia. Un percorso facile e concreto per il raggiungimento del punteggio o della percentuale massima negli eventuali protocolli ambientali da seguire. Scegliendo Siniat, quindi, il progettista ha la certezza di perseguire il progetto di sostenibilità ai più alti livelli.


Fondamentale il servizio assistenza

Il ruolo di Mas, il distributore che ha contribuito alla realizzazione dell’opera compiuta, è stato rilevante. Mas ha fatto in modo che l’architetto e i progettisti, frequentassero i punti vendita avendo la possibilità di entrare in contatto diretto con la produzione, potendo percepire, toccare e vedere il prodotto. Mas cerca di incentivare la promozione di nuovi prodotti più innovativi anche organizzando seminari, tavole rotonde, open day, coinvolgendo le associazioni di categoria come ingegneri, architetti, geometri, amministratori di condominio e le istituzioni. «Il nostro obiettivo quindi non è stato offrire il minimo prezzo al cliente, ma quello di creare un percorso paritario, di fiducia, duraturo nel tempo, con la collaborazione costante dei dirigenti dei funzionari commerciali e con i rappresentanti, cercando insieme nuove soluzioni tecniche e prestazionali al fine di soddisfare al meglio le esigenze del committente a valle», spiega l’ingegnere Michele Tiano, Product Manager Sistemi a Secco di Mas.

 

Michele Tiano

 

Domanda. Come valutate l’assistenza pre-vendita Siniat?

Risposta. L’assistenza pre-vendita fornita da Siniat attraverso i funzionari tecnico-commerciali e l’istruttore tecnico è stata fondamentale per chiarire e sciogliere ogni dubbio al cliente. È risultato essenziale, infatti, la realizzazione in cantiere di campioni che simulavano le soluzioni tecniche proposte.

 

showroom mas siniat
Angolo Siniat&Promat presso il nuovo showroom di Mas

 

D. È stata prevista anche un’assistenza post-vendita Siniat? La considera un’arma vincente per la diffusione di prodotti speciali per l’edilizia?

R. I funzionari tecnici e commerciali Siniat hanno visitato periodicamente il cantiere, verificando la qualità dei prodotti e l’uso delle materie prime, controllando tutto il ciclo esecutivo dei sistemi costruttivi a secco, il rispetto delle normative e delle certificazioni, al fine di garantire ai nostri clienti il massimo della qualità dei prodotti e del rispetto dell’ambiente. La presenza assidua che abbiamo garantito al cliente è stata assolutamente un’arma vincente che ci ha favorito rispetto alla concorrenza.

D. A vostra volta avete fornito un’assistenza e pre e post-vendita al cliente grazie al supporto Siniat?

R. Il team tecnico di Mas, assieme a quello Siniat, ha assistito il Project Design Team e Coop Edil RG sia in fase di progettazione che in fase costruttiva, fornendo consultazioni tecniche, dettagli Cad e supporto in cantiere, al fine di risolvere tutte le specifiche criticità di progetto e garantire una collaborazione a 360 gradi.

D. Sono state registrate difficoltà nella distribuzione dei materiali?

R. Nella distribuzione dei materiali necessari per avere l’opera compiuta a regola d’arte non abbiamo registrato alcun tipo di problema né a livello di qualità intrinseca dei prodotti, garantita sempre per ogni lotto di porduzione consegnato, né a livello tempistico.

D. Che cosa significa essere specializzati nella distribuzione di sistemi a secco?

R. L’edilizia è un settore nel quale l’innovazione è costante e, in certi casi, anche molto rapida. Di conseguenza, per il successo del sistema a secco è stata fondamentale la stretta collaborazione fra produttore e distributore in tutti gli ambiti interessati al processo di commercializzazione e distribuzione. Per questa ragione sostengo da tempo che, nel mondo della distribuzione, serve un cambio di mentalità: solo attraverso il dialogo fra chi produce e chi opera sul territorio si possono costruire strategie vincenti anche rispetto ai canali scelti per mettersi in contatto con i clienti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui