Dopo un anno e mezzo di trattative è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale edili. Prevede una razionalizzazione del sistema degli enti bilaterali, per puntare a una riduzione dei costi. Nel contratto, siglato da Ance, Associazioni cooperative e sindacati nazionali edili si contemplano anche la ristrutturazione dell’istituto dell’anzianità della professionalità edile, che assumerà carattere nazionale, un calmiere dei costi contrattuali, considerato il contesto economico: l’aumento è di 40 euro più 8 euro in previdenza complementare. Infine, c’è l’incremento della flessibilità dell’utilizzo dei rapporti di lavoro, portando al 40% i contratti a tempo determinato. «Dopo una lunghissima e difficile trattativa che ci ha impegnato per molti mesi abbiamo raggiunto un importante accordo che è frutto dello sforzo comune di garantire un futuro migliore al settore dell’edilizia», ha commentato il presidente Ance, Paolo Buzzetti.