Misurare l’impatto ambientale di un serramento analizzandone il Life Cycle Assessment dalla selezione delle materie prime fino allo smaltimento: è l’obiettivo della borsa di studio istituita dal Politecnico di Torino grazie a Navello.
La proposta di tesi, pubblicata dal Diati (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture) è coordinata degli ingegneri Isabella Bianco e Davide Blengini, membri dell’Lca Research Group del Politecnico.
La più longeva azienda italiana di finestre in legno – fondata a Dogliani (CN) nel 1824 festeggia i 200 anni di attività – fa così un ulteriore passo verso la riduzione dell’impatto ambientale, dopo essere stata tra le prime realtà del settore ad aderire alla Due Diligence contro il taglio illegale delle foreste.
La sostenibilità come pilastro aziendale
«Navello ha fatto della sostenibilità uno dei pilastri dell’identità aziendale» sottolinea Francesco Navello «Con l’aiuto del Politecnico di Torino vogliamo valutare in maniera approfondita l’impatto ambientale dei serramenti in legno, che sappiamo già essere molto basso, per realizzare buone pratiche che ci aiutino a ridurlo ulteriormente».
L’impronta ecologica delle finestre in legno verrà inoltre confrontata con le prestazioni ambientali di quelle in alluminio e Pvc, anche prendendo in esame gli studi già pubblicati su questi prodotti.
L’analisi del Life Cycle Assessment commissionata da Navello diventa quindi, in prospettiva, un’ulteriore garanzia di trasparenza nei confronti del consumatore, nonché uno strumento utile per l’azienda ai fini della definizione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Epd), che definirà in maniera chiara e verificata il profilo green di ogni serramento e accessorio in catalogo.
Finestre, portoncini di primo ingresso, persiane e scuretti in legno vengono peraltro realizzati da Navello interamente in Italia, negli stabilimenti in provincia di Cuneo, utilizzando legnami provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile, vernici all’acqua prive di solventi e colle atossiche.