Risponde Renzo Venier, Ceo di Scaldaquore
Domanda. L’edizione di Klimahouse di quest’anno ha rispettato le vostre aspettative?
Risposta. È stata la prima volta che abbiamo partecipato in presenza alla fiera. L’anno scorso abbiamo preso parte alla versione digitale, quindi non avendo un termine di paragone, possiamo dire di essere rimasti abbastanza soddisfatti. Parlando con i colleghi degli altri stand, effettivamente hanno notato una minore affluenza.
D. Parliamo dei prodotti che avete esposto allo stand: che cosa avete portato?
R. Siamo nati come azienda che fa propria l’idea di riscaldare le case in maniera pulita tramite pannelli radianti a infrarossi: non scaldano l’aria, ma tutti i corpi solidi presenti nella stanza. Quest’anno oltre alle personalizzazioni dei pannelli, abbiamo presentato la prima sauna a pannelli radianti, che raggiunge temperature fino ai 55 gradi, totalmente diversa rispetto alla sauna a infrarossi tradizionale. Una soluzione da provare per il benessere del corpo.
D. Che tipo di visitatori avete registrato?
R. Prevalentemente studi di progettazione, architetti, aziende di costruzione, anche del mondo horeca.
D. Qual è, tra i prodotti, quello che ha destato maggiore interesse?
R. I due prodotti più interessanti sono stati la sauna e lo specchio radiante. Quest’ultimo, in particolare, è in grado di irraggiare calore negli spazi senza scaldare l’aria colpendo direttamente corpi e pareti. In questo modo un pannello 120×60 centimetri può scaldare una stanza fino a 40 metri quadrati.
D. Come mai avete scelto il nome Scaldaquore?
R. Ci piaceva far passare l’idea di scaldare gli ambienti con il cuore: quindi passione e rispetto dell’ambiente, ma anche utilizzo della tecnologia a infrarossi. I pannelli radianti Scaldaquore trasformano l’energia elettrica in onde elettromagnetiche nello spettro IR, le stesse che emettiamo noi esseri umani, garantendo un riscaldamento per irraggiamento del tutto identico a quello naturale del sole.
