Sari Group (Gruppo Made): senza confini per un’edilizia tutta in famiglia

Sari Group

La rivendita Sari Group, che fa parte di Gruppo Made, spazia dai materiali al noleggio, dal real estate allo smaltimento e riciclo delle macerie, dalle finiture fino a ferramenta, logistica ed estrazione di inerti.

Sari Group è una maxi-rivendita, di proprietà della famiglia Sazzani, che si trova in provincia di Varese, con base a Germignaga, a due passi dal Lago Maggiore e a pochi chilometri dal confine svizzero.

L’azienda conta su due punti vendita e un’offerta a 360 gradi. Dalla produzione di materiale per la costruzione (con cave e impianti), alla rivendita di attrezzature per l’edilizia, alle finiture di interni, al real estate, fino allo smaltimento e al riciclo degli inerti, che danno vita a un nuovo materiale. Un circolo virtuoso, perfetto esempio per il settore edile.

L’attività multispecializzata di Sari Group è in continua evoluzione. Come la famiglia Sazzani, testimonia Pietro, che assieme al papà Egidio, alla mamma Valeria e ai fratelli Umberto e Paola è titolare dell’azienda.

Il punto vendita Germignaga (Varese)
Il punto vendita a Germignaga (Varese)

Dallo scavo, fino al tetto, dalle finiture all’arredamento: Sari Group offre un servizio a 360 gradi. Come è nata l’azienda?

Sari Group è nata all’inizio degli anni Settanta grazie alla dedizione e allo spirito di mio padre Egidio. Sari è l’unione delle iniziali dei cognomi di mio papà (Sazzani) e mia mamma (Rigamonti). La società inizialmente si occupava di scavi e movimento terra.

Poi, negli anni, seguendo le esigenze del mercato, si sono aggiunte diverse attività: nel 1993 la prima rivendita di materiali edili, nel 2002 il primo impianto di calcestruzzo, nel 2005 ci siamo trasferiti nella nuova sede di Germignaga.

Nel 2009 è nata l’impresa di costruzioni Sari General Contractor. Nel 2010 abbiamo inaugurato il secondo impianto di calcestruzzo, nel 2011 la seconda cava a Balocco, in provincia di Vercelli, e nel 2016 siamo entrati nel mondo della gestione dei rifiuti con l’acquisizione del centro recupero a Besnate.

Infine nel 2020 abbiamo aperto la Sari Real Estate per l’intermediazione immobiliare. Oggi il gruppo conta sette sedi: sei in provincia di Varese, una in provincia di Vercelli.

Abbiamo 50 dipendenti e il nostro claim «Edilizia a 360 gradi» riassume il nostro business: dagli scavi alla fornitura, agli aggregati e calcestruzzo, per passare all’edilizia pesante e alle finiture, fino alla casa.

Nonostante la crescita, la nostra rimane una realtà a conduzione familiare: ognuno di noi è specialista nei diversi rami di attività, ma la coesione di fondo rimane.

Quali sono i vostri servizi principali?

La fornitura di aggregati naturali dalle nostre cave, gli scavi e le demolizioni, la fornitura di calcestruzzo.

Tutto questo ci permette di essere in cantiere dall’inizio, aprendoci poi la strada alla fornitura di materiali edili fino alle finiture.

Il real estate ci permette di mettere in atto sinergie con tutti i nostri servizi. Insomma, siamo protagonisti nella maggior parte delle operazioni.

Che territorio coprite?

La nostra realtà si sviluppa unicamente in provincia di Varese, nello specifico nel Centronord. La morfologia del territorio è particolare e la capillarità delle nostre sedi ci permette di essere molto presenti e attivi. Poi, abbiamo la cava in provincia di Vercelli.

Avete più punti vendita, come sono strutturati?

Ogni sede ha un responsabile che fa capo alla proprietà: la nostra presenza è costante e si crea una gestione schematica.

La rivendita di Germignaga è la nostra base storica e quella più fornita, abbiamo materiali e mezzi per l’edilizia pesante, le finiture, un piccolo showroom, la fornitura di aggregati naturali e da riciclo, il deposito dei materiali per le nostre cave, produciamo calcestruzzo e abbiamo la piazzola di messa in riserva per il materiale.

All’interno di questa sede, di 18 mila metri quadrati, lavorano 12 persone tra impiegati, magazzinieri e autisti, tutti formati per guidare il cliente, che sia impresario o privato, nell’acquisto e nelle scelte dei prodotti. Il rapporto umano di qualità per noi è fondamentale.

Come si compone la vostra clientela?

Il 70% è composto da imprese medio-piccole, oltre a quelle medio-grandi che vengono da fuori per lavorare sul territorio, e il 25% da privati.

Quali servizi di consulenza offrite?

Offriamo al meglio i classici servizi: il nostro personale è preparato, ha esperienza e competenza. Inoltre, i nostri dipendenti vengono formati attraverso corsi appositi, con fornitori e partner, per consulenze in prevendita, assistenza durante la vendita e anche per il post.

Fra i tanti segmenti dei quali vi occupate, quale è in crescita e quale in calo?

Il 2024 è stato molto positivo, tutti i nostri settori chiuderanno in crescita, con un incremento dal 7 al 10%.

Il settore che va meglio e sul quale abbiamo maggiori aspettative è quello del riciclo dei rifiuti: nonostante sia nato da poco, si sta evolvendo in maniera interessante. Non abbiamo registrato nessun calo, ma l’edilizia pesante è un po’ ferma.

Come è gestito il servizio di logistica?

Cerchiamo di ottimizzarla per rendere gli spostamenti snelli ed economici, con un occhio di riguardo per l’ambiente. Siamo dotati di un parco macchine attrezzato con oltre 60 mezzi tra camion, bilici e furgoni. Soddisfiamo sia esigenze che tempistiche.

La rivendita dispone di un efficiente servizio di logistica
La rivendita dispone di un efficiente servizio di logistica

Una buona impresa, per funzionare, deve essere ambidestra: siete proprietari di una cava di inerti, di un centro di riciclaggio e arrivate anche al real estate. Come si sono evoluti questi business e come fate a mantenerli con target elevati?

Volontà ed esigenza sono sempre andate a braccetto. Negli anni è stato naturale ampliarci, espanderci, evolverci, specialmente dopo la grande crisi del settore nel 2008.

Ci siamo resi conto che dovevamo diversificarci e specializzarci, creando più sinergie per poter sopravvivere: è importante cercare di creare legami fra i vari settori, fra noi e l’utente finale.

Questo fa una grande differenza. Recepiamo le esigenze del mercato e riusciamo ad assolverle, l’input nel nostro caso arriva da più parti.

Il noleggio è un segmento che si sta facendo spazio nel mercato, quanto incide sul vostro business?

Abbiamo iniziato 12 anni fa, ma non incide tantissimo.

Pnrr: quali previsioni sui lavori?

Abbiamo già emesso dei preventivi e preso degli accordi: c’è richiesta per le infrastrutture, quali opere ferroviarie, edifici pubblici e genio civile come alvei, fiumi, torrenti, sistemazione idrogeologica del territorio.

Aspettiamo di vedere l’evolversi di questi progetti, ma sicuramente il Pnrr è ben diverso dal superbonus 110%, dove siamo stati molto cauti.

La sostenibilità è una tematica importante oggi: quali iniziative avete messo in campo?

In primis abbiamo preso in carico con più consapevolezza la gestione dei rifiuti, dove cerchiamo di lavorare quanto più possibile in ottica di economia circolare, utilizzando sempre più aggregati riciclati e meno naturali.

Stiamo lavorando per certificare gli aggregati da riciclo e quindi il nostro calcestruzzo.

Ad aprile abbiamo deciso di dismettere il combustibile fossile, realizzando in azienda un impianto solare da 200 Kw. Inoltre, i nostri macchinari ben presto non saranno più a gasolio ma elettrici.

In quest’ottica prestiamo particolare attenzione alle tendenze di mercato e ai prodotti che vendiamo. La sostenibilità è un argomento sicuramente molto sentito nelle nuove generazioni.

Lavoriamo per far passare il concetto che dobbiamo tutelare il nostro pianeta e di conseguenza la nostra salute, anche se nel nostro settore il fattore economico molte volte è troppo determinante.

Il riciclo dei rifiuti è un problema per molti imprenditori, come è nata l’idea del vostro centro di recupero?

L’idea del centro di recupero è nata 20 anni fa, attuata solamente nel 2016, quando abbiamo ritirato una società preposta per poter sviluppare i nostri progetti.

Tra scavi e demolizioni, per noi è stato fondamentale possedere delle aree dove conferire il materiale. Alla fine siamo clienti di noi stessi.

Estendere il progetto ai clienti è stato un plus: chi smaltisce, compra anche. Si tratta di un vero e proprio circolo virtuoso.

Tante attività da seguire oggi richiedono un’avanzata tecnologia: com’è organizzata in questo senso la vostra azienda?

Il nostro gestionale è efficiente e all’avanguardia, ma abbiamo sempre avuto attenzione alla presenza e al rapporto umano, vivendo quanto più possibile il territorio.

La formazione è altrettanto importante, quali le azioni volte in tal senso?

Lavoriamo sulla formazione interna ed esterna. La prima riguarda il personale, gestita internamente dal nostro ingegnere Luca Bollini, addetto alla qualità, sicurezza e ambiente.

Per la preparazione tecnica, in partnership con i nostri fornitori, portiamo avanti corsi di formazione presso di noi o presso le loro sedi, inclusi anche i webinar.

Per quanto riguarda la formazione alla clientela, si svolge quasi esclusivamente in partnership con i fornitori: cerchiamo di coinvolgere tutti a 360 gradi.

È fondamentale far investire il giusto tempo al cliente, per instillare una corretta conoscenza dei prodotti e dei processi, sapendolo coinvolgere.

Avete un sogno nel cassetto per il futuro?

Mantenere l’armonia e la coesione nella nostra azienda-famiglia.

Fate parte del Gruppo Made, quando e come vi siete avvicinati e quali sono i benefici?

Siamo entrati in Made come aderenti nel 2007. Una necessità per essere ancor di più al centro della scena, per essere al corrente di quello che accade nel mercato.

È un’esperienza positiva e arricchente, ci ha permesso di conoscere persone, di creare sinergie. Tutte cose che da soli non saremmo riusciti a fare.

Come si chiuderà il 2024 e quali sono le previsioni per il 2025?

Il 2024 si chiude in crescita, con +710%. Per il 2025 non mi aspetto scossoni, ma stabilità.

di Alice Fugazza

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