Migliorare l’ambiente scolastico? Parte l’iniziativa di Samsung Smart Thinking, progetto che unisce il pensiero computazionale al design thinking, realizzata in collaborazione con LAGO. Smart Thinking invita le classi a sviluppare idee innovative e tradurle in oggetti, manufatti o servizi utili alla scuola, da produrre in maniera sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale.
Dopo la sorse edizione dedicata allo Smart Coding, nata per esplorare il concetto di pensiero computazionale e che ha coinvolto circa 800 scuole in tutta Italia, quest’anno il progetto è stato esteso anche alle scuole superiori, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le competenze del pensiero computazionale, attraverso la metodologia del design thinking: si parte da un “problema” e risolve attraverso la creazione di “cose” tangibili utili alla comunità.
“Anche quest’anno ci stiamo impegnando a fondo per promuovere in Italia iniziative che sostengano in modo concreto l’evoluzione dell’apprendimento in chiave digitale. Sono infatti sempre più numerosi i Paesi in Europa che stanno rinnovando il sistema scolastico, introducendo il pensiero computazionale e il coding tra le materie scolastiche, allineando così i percorsi di studio alle competenze richieste dal mercato. Smart Thinking rientra proprio all’interno di questa strategia, condivisa anche dal MIUR, proponendosi di stimolare i nostri ragazzi a sviluppare attitudini al problem solving e al pensiero creativo che potranno applicare con successo nello studio, così come nel lavoro e nella vita e, al contempo, di migliorare l’ambiente scolastico attraverso la realizzazione di oggetti utili per la vita in classe” ha dichiarato Mario Levratto, Head of Marketing & External Relations, Samsung Electronics Italia.
Ma cos’è il Design Thinking? Un tipo di processo creativo che pone alla base di ogni progetto il tentativo di rispondere ad una necessità umana. L’utente, attraverso osservazioni e ricerche, decide se un prodotto debba esistere o meno, dando un perché ad ogni oggetto creato. Alla base del processo di Design Thinking ci sono quattro fasi: definizione del problema, analisi delle opzioni, test e creazione.
Oltre 1.700 classi in tutta Italia si sono candidate per aderire all’iniziativa. Un team composto da educatori specializzati affiancherà le classi coinvolte, supportandole nell’implementazione dei progetti da realizzare. Le tre classi che presenteranno i lavori più interessanti riceveranno in dotazione la tecnologia Samsung per l’educazione e con i designer LAGO progetteranno una composizione con cui arredare la scuola.
“Vogliamo creare spazi che favoriscano l’educazione alla bellezza e la passione per la vita. Crediamo fortemente che un ambiente di qualità possa influenzare l’educazione in maniera positiva ed allo stesso tempo possa questo essere un investimento sul futuro per far uscire dalle scuole persone culturalmente oneste, consapevoli e pronte per affrontare la vita con entusiasmo”, afferma Daniele Lago, Amministratore Delegato e Head of Design di LAGO
Con Smart Thinking, sarà chiesto alle classi di indagare un aspetto del pensiero computazionale non ancora affrontato nella scuola italiana: sviluppare idee innovative generate da esigenze specifiche e tradurle in oggetti, manufatti o servizi “incentrati sulla persona” di alta qualità estetica, sostenibili e utili alla comunità scolastica. Gli studenti acquisiranno così competenze trasversali quali il collaborative learning, il problem solving e il decision making, maturando empatia, capacità di ricerca e sperimentazione, spirito di iniziativa ed esercitando inoltre doti di manualità, comunicazione e sintesi.
L’iniziativa Smart Thinking può essere considerata anche un valido strumento per il Rapporto di Autovalutazione di Istituto introdotto con la riforma della Buona Scuola dell’attuale Governo. In particolare, può aiutare gli istituti partecipanti a valutare i seguenti indicatori del rapporto:
• Competenze chiave e di cittadinanza
• Ambiente di apprendimento – clima scolastico
• Attività di inclusione
• Gruppi di lavoro degli insegnanti
• Confronto tra insegnanti
• Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie