Saint Gobain: tante novità a bassa emissione di CO2

L’azienda punta a incrementare il tasso di sostenibilità senza rinunciare al lancio di materiali più performanti. Come Gyproc Wallboard Eco 13: una nuova generazione di lastre progettate per l’ambiente e a vantaggio dell’applicatore.

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Antonio Radaelli, Marketing director Saint-Gobain Italia

È stato un anno ricco di lanci e innovazioni per Saint-Gobain Italia, leader dell’edilizia sostenibile, che culmina con la presenza al Made Expo con due grandi stand (vedi box) e una proficua collaborazione con l’importante studio di architettura Marco Piva.

Con l’ambizioso obiettivo della carbon neutrality entro il 2050, Saint-Gobain offre il più ampio portafoglio di soluzioni multi materiali per la costruzione moderna, prodotte per il 90% in Italia.

Le parole d’ordine sono, quindi, innovazione e sostenibilità, aspetti che hanno caratterizzato anche le nuove soluzioni presentate quest’anno.

«L’innovazione dei prodotti per costruzioni e la sostenibilità sono la nostra sfida quotidiana. Quando sviluppiamo nuove soluzioni, oltre alle performance e alla facilità di lavorazione, poniamo la massima attenzione alla possibilità di integrare materiali di recupero per contenere le emissioni di Co2 e supportare un’economia circolare», spiega Antonio Radaelli, Marketing Director di Saint-Gobain Italia.

Riciclo

Lo scorso maggio l’azienda ha lanciato il prodotto Gyproc Wallboard Eco 13: una nuova generazione di lastre progettate per l’ambiente e a vantaggio dell’applicatore.

La tecnologia utilizzata per produrre la nuova lastra Gyproc Wallboard Eco 13 consiste in un nuovo processo produttivo, che tiene conto dell’intero ciclo di vita della lastra, con l’obiettivo di limitare il consumo di risorse naturali, favorire l’utilizzo di materie seconde, estendere la loro durata e promuoverne il riciclo.

Il nucleo in gesso ottimizzato è stato studiato per ottenere uguali performance a più basso consumo per l’ambiente e a vantaggio dell’applicatore, tra cui efficienza energetica del processo produttivo (-12%), ridotte emissioni di Co2 in fase di produzione e trasporto (-11%), ridotto utilizzo di risorse non rinnovabili (-15%), ridotto consumo di acqua (-12%) e minor peso, nello specifico 3 tonnellate in meno per carico completo, che si traducono in una riduzione dell’11% di emissioni di Co2.

Oltre 130 chilogrammi in meno sollevati dall’applicatore per ogni pallet di lastre installato.

Weberpaint-saint-gobain

Le prestazioni

Le prestazioni tecniche della Gyproc Wallboard Eco 13 garantiscono un eccellente isolamento acustico e resistenza al fuoco, e ancora un’ottima lavorabilità in termini di facilità di taglio, adesione della carta e flessibilità.

Grazie alla sua conformazione, aiuta a ridurre i tempi di lavoro e a risparmiare nei costi di trasporto. La lastra è conforme ai protocolli ambientali Cam e ha ottenuto la certificazione Eurofins Indoor Air Comfort Gold.

La nuova lastra Gyproc Wallboard Eco 13, insieme a Gyproc DuraGyp Eco Activ’Air con il 35% di contenuto di riciclato, il valore più alto sul mercato, si inserisce all’interno di un più ampio progetto di Saint-Gobain, con l’obiettivo di sviluppare un’economia a bassa emissione di carbonio per preservare il bene comune, contribuendo allo sviluppo responsabile e sostenibile.

Nuovo impianto

A settembre è stato inaugurato il nuovo impianto per la produzione di colorati per interni e rivestimenti per esterni a Fiorano Modenese, su cui l’azienda ha scelto di puntare con un investimento che rientra nella volontà di integrare sempre di più all’interno della propria offerta materiali e soluzioni tecnologicamente avanzati e in ottica di risparmio energetico.

Il sito di Fiorano Modenese, quindi, è tornato a essere uno stabilimento produttivo proprio per realizzare le due nuove linee di finiture targate Saint-Gobain: weberpaint, la gamma di idropitture per interni studiata per incontrare le necessità di professionisti e privati, e le finiture per esterno webercote, in grado di adattarsi ai diversi materiali costruttivi e utilizzi.

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Nuovo impianto Saint-Gobain a Fiorano Modenese destinato alla produzione di colorati per interni e rivestimenti per esterni

Circolarità

In termini di sostenibilità, il progetto relativo all’impianto di Fiorano Modenese vede un sistema di recupero delle acque di lavaggio durante il processo produttivo per essere successivamente riutilizzate nel ciclo successivo, che genera un risparmio idrico che si attesta a più del 50% dell’acqua impiegata.

I trasporti generano una riduzione del 30% di emissioni di Co2, grazie alla ridistribuzione dei volumi di produzione tra i siti del Sud Italia e del Centronord. Inoltre, sono utilizzati imballi in plastica realizzati con una percentuale di materiale riciclato che può raggiungere il 30%.

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Nuove linee colorati Weber resistente a muffe e finghi

Nuove linee di colorati

La linea weberpaint si compone di idropitture versatili e sostenibili per interni che, attraverso il sistema tintometrico webercolorlook, consente di tinteggiare gli ambienti in 1950 diverse colorazioni.

Dalle tinte per cartongesso, alle pitture traspiranti che prevengono muffe e funghi fino a quelle ad alta copertura, i colori weberpaint sono progettati e concepiti per incontrare le esigenze relative alle differenti soluzioni di applicazione.

Progetto piemonte realizzato con gamma Webercote
Progetto piemonte realizzato con gamma Webercote

La linea webercote è invece composta da rivestimenti per esterni pensati per ottenere texture omogenee in linea con le tendenze dell’architettura contemporanea grazie a una granulometria fino a 1,2 millimetri o 1,5 millimetri, in base al diverso prodotto scelto (Trama 1.2 o Trama 1.5).

Particolarmente indicate per la copertura di sistemi a cappotto e nuove facciate ad alta efficienza energetica, le nuove soluzioni webercote sono caratterizzate da consumi ridotti ed eccellente scorrevolezza e lavorabilità.

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Progetto Toscana realizzato con gamma Webercote

Disponibili sia per soluzioni a base organiche, sia a base silossanici e acrilsilossanici, i nuovi rivestimenti sono traspiranti e idrorepellenti e favoriscono la fuoriuscita dell’umidità verso l’esterno dell’edificio, impedendo al tempo stesso la formazione di alghe, muffe e altri microrganismi che nel tempo deteriorano l’aspetto della facciata.

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Progetto in veneto realizzato con gamma Webercote

Questi prodotti sono disponibili in 242 colori e garantiscono di mantenere a lungo l’intensità delle tinte della facciata, contribuendo, in tal modo, a ridurre le spese di manutenzione dell’immobile.

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Gaetano Terrasini, Ceo di Saint-Gobain Italia

«Sappiamo che il settore delle costruzioni rappresenta quasi il 40% delle emissioni annue di Co2 a livello mondiale, di cui il 27% legate alla gestione annuale degli edifici e il 13% legato alla produzione, al trasporto e all’installazione dei materiali per la costruzione, ciò che viene definito embodied carbon degli edifici.

Per questo abbiamo studiato nuove soluzioni sempre più a basso impatto ambientale, che contribuiscono a un profondo cambiamento del settore, verso la strada che conduce a una neutralità delle emissioni di carbonio», sottolinea Gaetano Terrasini, Ceo di Saint-Gobain Italia.

Alternative green

I prodotti della neonata gamma newlife puntano proprio a questo: webercol Ultragres newlife e weberplan MR81 newlife utilizzano leganti alternativi al cemento portland e contribuiscono attivamente alla riduzione di emissioni di Co2 a parità di prestazioni.

I leganti sono ottenuti da materiali riciclati o sottoprodotti di altre produzioni industriali (nel caso di webercol Ultragres newlife composti dal 99% di materiale riciclato) e opportunamente bilanciati tra loro con l’innovativa tecnologia newlife binder technology per ottenere caratteristiche equiparabili al cemento.

Massetto weber a basso impatto ambientale

«I prodotti della gamma newlife sono altamente performanti e sostenibili: weberplan MR81 newlife è un massetto a consistenza terra umida a presa normale e asciugamento rapido, a lavorabilità migliorata per applicazioni in interno, e la colla webercol Ultragres newlife è un adesivo a deformabilità migliorata ed alta capacità bagnante per la posa di ceramica, marmo, pietre naturali in interno ed esterno», aggiunge Radaelli.

L’innovazione, però, non si ferma, e i laboratori Saint-Gobain continuano nella ricerca di nuovi leganti e di un bilanciamento in grado di ottenere performance sempre migliori, concretizzando il proprio impegno per un futuro sostenibile in linea con la ragione d’essere del Gruppo: «Making the world a better home».

Il vetro sostenibile

Un altro passo in questa direzione è stato l’avvio della produzione a Pisa del vetro Oraè, il primo vetro al mondo a basse emissioni di carbonio.

Tutto il team di Ricerca e Sviluppo e della produzione di Saint-Gobain ha lavorato molto per sviluppare una matrice di composizione del vetro che garantisca un basso contenuto di Co2, mantenendo inalterate le prestazioni tecniche, la qualità e l’aspetto estetico del vetro Planiclear standard.

Impianto Saint-Gobain-glass-a-Pisa
Impianto Saint-Gobain glass a Pisa

«Gli elementi che ci permettono di ridurre le emissioni di Co2 durante la produzione è senza dubbio l’incremento dell’utilizzo del cullet (rottame di vetro) fino al 64%, con un contributo significativo del rottame di recupero dei nostri clienti. Creare una sinergia con i nostri clienti per il recupero del vetro garantisce un circolo virtuoso, primo passo verso una vera economia circolare alla base dell’edilizia sostenibile del futuro», commenta Radaelli.

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Impianto Saint-Gobain glass a Pisa

Tutta l’energia elettrica utilizzata durante la produzione di Oraè, sia in fase di produzione sia in fase di trasformazione, è certificata verde o autoprodotta dal nuovo impianto Orc del sito di Pisa, che recupera il calore dei fumi del forno.

di Paolo Caliari

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