Come intervenire sulla struttura in cemento armato di un capannone a volta in latero-cemento, se per installare dei macchinari bisogna ricollocare e ripristinare alcuni pilastri? È successo in un mobilificio di proprietà Alpi a Fermignano vicino a Pesaro. La struttura, realizzata negli anni 70’ è formata da più corpi, separati tra loro da un semplice giunto di costruzione di qualche millimetro, e si sviluppa per un unico piano fuori terra con copertura a volta in latero-cemento gettato in opera con tiranti.
La conseguenza dello spostamento del pilastro si ha un aumento della luce della trave e quindi un aumento delle azioni flettenti in appoggio, in corrispondenza del nuovo pilastro, e nella mezzeria della campata che risulta accorciata ed adiacente al nuovo pilastro.
La trave è stata rinforzata con un’armatura inferiore aggiuntiva con getto di betoncino colabile Exocem G2 per far fronte all’aumento della flessione in mezzeria, mentre si è scelto il sistema Frcm (Fiber Reinforced Cementitious Matrix) con Ruregold Xp Calcestruzzo di Ruredil in configurazione a U per far fronte all’aumento del taglio nella zona adiacente all’appoggio. Il pilastro è stato rinforzato con applicazione del sistema RureGold Xp Calcestruzzo.
La scelta delle malte e del sistema Frcm è stata fatta tenendo presente la necessità di non modificare il già elevato carico di incendio esistente per la presenza del legname, stante il fatto che i sistemi Frcm, costituiti dall’accoppiamento di una rete di fibra a elevate prestazioni e di una matrice inorganica stabilizzata impiegata con la funzione di adesivo, a differenza degli Frp con resine epossidiche, sono classificati come reazione al fuoco di classe A2.