Rivendite Canton Ticino: Gehri, il trend si chiama comfort

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Alle domande di YouTrade rispondono Andrea, Manuela e Deborah Gehri

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Secondo l’Indice costruzioni di Credit Suisse e della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori il 2022 è stato un anno caratterizzato da una attività edilizia stabilmente elevata. Siete d’accordo? Qual è la situazione ora in
Svizzera e nello specifico in Canton Ticino?

Il 2022 si è rivelato effettivamente un anno con un’elevata attività edilizia, che ha sicuramente beneficiato del rimbalzo a seguito delle restrizioni dovute alla pandemia. Tuttavia, il 2022 è stato caratterizzato anche dallo scoppio del conflitto bellico tra Russia e Ucraina scatenando la crisi energetica e di reperimento di materie prime, che hanno fortemente impattato sulle condizioni economiche della zona euro.

A seguito di questo, si è alimentata la spirale inflazionistica, i tassi ipotecari hanno spiccato il volo e il potere d’acquisto dei consumatori ha subito una contrazione importante. La situazione in Svizzera è quindi caratterizzata dall’incertezza nel settore delle costruzioni e, in particolare, in Ticino ci stiamo confrontando con una contrazione della domanda che determinerà un andamento probabilmente meno vigoroso per il 2023.

Che cosa prevedete?

Il 2023, secondo lo sviluppo che avranno le vicende geopolitiche, è attualmente difficile da prevedere. Sicuramente l’incertezza che regna a livello globale determina una certa prudenza negli investimenti e nella visione a breve-medio termine. La Svizzera e, con essa il Ticino, hanno comunque dimostrato di poter superare periodi di difficoltà con estrema efficienza. La fiducia, quindi, non deve venire a meno.

I costi di produzione esplodono a causa degli aumenti dei costi di molti materiali da costruzione e dell’energia: come si sta evolvendo la situazione in Svizzera e quali ripercussioni sta avendo sulla vostra attività?

In particolare i costi delle materie prime, quelli legate alla logistica e ai trasporti sono evoluti in poco tempo, rendendo meno vantaggioso la costruzione in generale. Gli aumenti delle materie, unite a quelle energetiche e ai trasporti, hanno impattato nel 2022 con una percentuale di rincaro tra il 6 e 10%, seconda la regione. Il franco forte, cresciuto ulteriormente nel 2022, ha in parte drenato e alleviato i costi delle materie provenienti dall’estero. Anche per questi motivi l’attività legata alla costruzione risulterà meno vigorosa nel 2023 e susciterà minor interesse sia per gli investitori istituzionali che per quelli privati.

La formazione professionale è uno dei fattori di successo su cui può contare l’edilizia svizzera, ma nel settore si avverte sempre più una carenza generale di manodopera. È una situazione che riguarda anche il Canton Ticino?

La Svizzera può contare su un sistema di formazione professionale unico, di grande efficienza, invidiatoci dal mondo intero. Il sistema di formazione duale, ossia quello che permette la formazione attraverso un apprendistato costituisce un’eccellenza di cui andar fieri.

La carenza di manodopera è, da un lato da ricondurre alla perdita di velocità nell’ambito demografico, dall’uscita dal mercato del lavoro dei cosiddetti baby boomer che nei prossimi otto-dieci anni abbandoneranno il lavoro per raggiunti limiti d’età, e da un mercato del lavoro che vieppiù diverrà competitivo per accaparrarsi le risorse rimaste.

Il settore della costruzione e dell’artigianato fa capo a manodopera frontaliera che favorisce il reperimento della stessa all’estero e pertanto, fintanto questa possibilità sarà garantita e verrà loro concessa la possibilità di formarsi in Ticino, avremo delle opportunità migliori rispetto ad altre regioni.

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Parliamo di sostenibilità: quanto il tema è percepito nel vostro business quotidiano?

Quello della sostenibilità, inteso come responsabilità sociale d’impresa, è diventato un tema importante ormai in tutti i settori economici. Per quanto ci concerne abbiamo da sempre avuto un approccio attivo, seppur inizialmente inconsapevole e non dettato da mode o imposto da regole scritte, con una particolare attenzione alle buone pratiche in tutti e tre gli ambiti fondamentali della sostenibilità: economico, ambientale e sociale.

Nel 2019 il Consiglio di Stato del Canton Ticino, su proposta della Divisione dell’economia, ha dato mandato alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) di realizzare uno studio sul tema al fine di definire degli indicatori per l’utilizzo pratico nell’applicazione concreta quale criterio nell’ambito dell’aggiudicazione delle commesse pubbliche.

Allo scopo di promuovere un’economia inclusiva, ecologica ed equa, in collaborazione con la Camera di Commercio del Canton Ticino, di cui il direttore della Gehri, Andrea Gehri è presidente, già dal 2022 le aziende hanno iniziato a produrre il proprio Rapporto di Sostenibilità e la nostra azienda è stata la prima del settore. Un esercizio assai lungo e articolato che ci ha fatto però comprendere di quanto fossimo già virtuosi, e che il processo legato alle buone pratiche debba essere curato e mantenuto, ma anche dinamicizzato attraverso la creazione e implementazione di nuove pratiche.

In Svizzera ci sono incentivi come i bonus italiani per riqualificare? Se sì, funzionano?

La riqualifica professionale in Svizzera riveste un’importanza strategica. Sempre più persone, chi per motivi di salute, chi per ragioni legate all’evoluzione delle professioni medesime, necessitano di venir riqualificate e/o di venir istruite in settori in continua evoluzione tecnologica.

Poter riqualificare il personale risponde pure all’esigenza, sempre più marcata, di trovare soluzioni all’uscita dal mercato della generazione dei baby boomers che, lasceranno un vuoto difficilmente colmabile dalle generazioni X e Z. Quindi, la riqualifica costituisce un pilastro sul quale sempre più bisognerà puntare per colmare l’insufficienza di personale in taluni settori economici, e la Svizzera è sicuramente in prima linea.

Come vanno le vostre relazioni commerciali con l’Italia? Sul totale dei vostri acquisti quanta parte riguarda fornitori italiani?

Le nostre relazioni commerciali con l’Italia sono da sempre molto strette e lo dimostra il fatto che sul totale della merce acquistata per il nostro core business, la cifra degli acquisti in euro è di poco superiore a quella degli acquisti in franchi svizzeri.

Nella provincia di Modena, più precisamente a Sassuolo, sorge infatti il più importante comprensorio a livello non solo nazionale, ma anche internazionale per la produzione di piastrelle e materiale ceramico da rivestimento.

Proprio in questa zona operano i nostri principali partner commerciali, come Graniti Fiandre o Atlas. In modo analogo, la zona del veronese può essere considerata come distretto industriale del marmo e della pietra naturale, luogo in cui numerose aziende concentrano gli acquisti di pietra naturale provenienti da ogni angolo del mondo, ed è lì che solitamente noi andiamo a scegliere e selezionare lastre e blocchi di materiale.

Sono intervenute novità nella vostra azienda nell’ultimo anno?

Nell’ultimo trimestre del 2021 abbiamo terminato con fierezza un grande lavoro di rinnovo e ristrutturazione degli stabili che ci ha permesso di dotarci di un performante impianto fotovoltaico e di rendere gli spazi dei collaboratori più confortevoli. È poi seguito l’adeguamento e l’ottimizzazione dei flussi di lavoro. Nel corso del 2022 ci si è concentrati sui materiali in showroom, che oltre a essere adeguati annualmente, questa volta sono stati oggetto di un importante restyling. Per il 2023 i progetti non mancano.

Stiamo infatti studiando di modificare i nostri uffici dedicati consulenza alla vendita e ricevimento per crearne dei moderni e pratici open space, dove tutti gli attori siano assieme e possano così comunicare tra loro in maniera più facile. Un progetto molto impegnativo, ma anche entusiasmante, sarà Rivequello di stravolgere e rinnovare uno dei nostri due showroom dedicato alla pietra naturale, per trasformarlo in uno spazio fruibile, oltre che come spazio espositivo, anche come sala conferenze. Importanti sfide ci attendono anche quest’anno.

 Quali sono i prodotti più richiesti e quali sono invece in calo?

La parola d’ordine per rivestire un ambiente domestico è: comfort. In tal senso, oltre alle tendenze più stabili e durevoli legate ai colori neutri, di facile abbinamento, siano essi dai toni caldi o dai toni freddi a seconda del gusto, si aggiungono elementi della natura. Decori sobri, piastrelle in basso rilievo o in 3D, come anche stampate a tema botanical.

Si parla sempre più spesso di pareti che si differenzino dalle altre, e che si sposino con materiali come la pietra naturale. In questo avvicinamento a un ambiente naturale, la pietra potrebbe tornare protagonista del nuovo anno. Dai dettagli organici al lusso con superfici lucide in gres porcellanato effetto marmo o lastre di marmo vere e proprie, riscaldate con abbinamenti colorati.

Il tutto cercando di creare un perfetto equilibrio di elementi per vivere la casa come una coccola avvolgente. Un momentaneo calo potrebbe essere invece attribuito al mosaico vetroso, perfetto per rivestire superfici irregolari e curve, zone umide e bagnate, ma non solo. Considerato che anche il mondo dei rivestimenti è ormai strettamente legato alle mode, siamo certi si tratti solo di una questione di tempo: la moda è ciclica e il mosaico è e rimarrà un prodotto di estrema eleganza, versatilità e raffinatezza.

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Ragione sociale completa: GEHRI RIVESTIMENTI SA
Anno di fondazione: 1970
Sede legale: Lugano – Svizzera
Sito internet: www.gehri.swiss
Email: info@gehri.swiss
Numero punti vendita: 1
Indirizzi punti vendita: Via Chiosso 12 – 6948 Porza (Lugano)
Numero showroom: 1
Magazzino: 1600 mq coperti; 1500 mq scoperti
Titolare: Andrea Gehri
Responsabile ufficio acquisti: Deborah Gehri
Fatturato 2022: 15,5 milioni CHF
Principali marchi trattati: Graniti Fiandre, Sapienstone, Active Surfaces, Porcelaingres, Atlas Concorde, AtlasPlan, Gigacer, Ceramiche Coem, Quarella, Bisazza, Sicis, Cosentino Servizi: consulenza showroom (pietre naturali, pietre artificiali, gres porcellanato, mosaici), consulenza tecnica, taglio e trasformazione materiali, servizio di posa con personale proprio, servizio post vendita, magazzino/punto vendita diretto.

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