Salotto con VMC FIV
Salotto con VMC FIV

Fiv ha messo a punto la tecnologia del riscaldamento radiante e grazie ad essa una temperatura di mandata a 35 gradi fa risparmiare 0,46 tonnellate all’anno di anidride carbonica. E un’ulteriore potenziale riduzione si ottiene con il controllo della climatizzazione ambiente.

Riscaldare la casa, ottenere più comfort e ridurre il consumo energetico: un obiettivo possibile grazie alla nuova tecnologia costruttiva a sistema radiante.

Nella Ue, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico totale e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Il sistema di riscaldamento e raffreddamento radiante offre una grande opportunità per ridurre la nostra impronta di carbonio sul pianeta.

Quando bruciamo combustibili fossili per riscaldare e raffreddare i nostri edifici, produciamo emissioni di carbonio. Insieme ad altri gas serra, le emissioni di anidride carbonica sono la causa primaria del riscaldamento globale, che a sua volta ha un impatto distruttivo sul nostro pianeta.

Per rallentare il cambiamento climatico e minimizzarne gli effetti, dobbiamo ridurre le emissioni di carbonio. E per ridurre le emissioni di carbonio, oltre a scegliere il miglior generatore di energia, è necessaria una corretta progettazione di un sistema radiante, come FivPav.

Ambientazione FivPav
Ambientazione FivPav

I vantaggi del sistema di riscaldamento radiante

Impostando la temperatura di mandata a 35 gradi è possibile risparmiare altre 0,46 tonnellate all’anno di CO2.

Un ulteriore potenziale risparmio di CO2, pari a 0,29 tonnellate all’anno, è offerto dal controllo della temperatura ambiente, ancora più efficiente con la possibilità di avere un controllo remoto con il Fiv Touch wi-fi.

Complessivamente, l’intero sistema di riscaldamento ha un potenziale risparmio di CO2 fino a 3,45 tonnellate all’anno. Il risparmio di CO2 non deve precludere il comfort all’interno dell’abitazione.

Sistema FivPav Fiv
Sistema FivPav Fiv

Gestire l’umidità

Un parametro fondamentale di cui va tenuto conto è l’umidità. L’umidità relativa raccomandata all’interno di un edificio dovrebbe essere compresa tra il 50% e il 60% e riuscire a mantenerla all’interno di questi limiti diventa essenziale per la qualità dell’aria interna.

È importante anche immettere aria fresca dall’esterno, in maniera controllata, per eliminare l’aria umida, specialmente da bagni e cucine.

Questo vale anche per edifici moderni con finestre ermetiche o senza finestre, dove una buona ventilazione rimane cruciale. Una corretta ventilazione è essenziale per minimizzare l’umidità negli edifici.

di Franco Saro

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui