Un freno all’import di ceramica cinese, prodotta sottocosto. Sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea è stato pubblicato il Regolamento della Commissione Ue che proroga i dazi sulle importazioni di piastrelle di ceramica cinesi. La norma, finalizzata a ripristinare condizioni di corretta competizione sui mercati europei, ha prodotto a partire dal 2011 una riduzione del 77% delle importazioni di ceramica dalla Cina.
Il regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale conferma il livello dei dazi già in vigore (oscillanti tra il 30,6% ed il 69,7% a seconda del comportamento tenuto degli esportatori cinesi durante l’istruttoria) e la durata di cinque anni delle misure, portando la nuova scadenza a novembre 2022.
Confindustria Ceramica, unitamente alla Cet, la Federazione Europea dei produttori di piastrelle di ceramica, ha avviato l’azione ed ha attivamente partecipato a tutte le fasi dell’istruttoria, apprezzando le conclusioni dell’inchiesta, condotta con grande scrupolo e durata oltre un anno, che hanno confermato il rischio di recrudescenza del dumping delle importazioni cinesi e di grave danno per le imprese ceramiche europee, che non avrebbero avuto certi penalizzazioni qualora le misure in scadenza non fossero state rinnovate.
Le risultanze dell’indagine della Commissione hanno confermato le evidenze e gli argomenti presentati dall’industria ceramica comunitaria, validando in particolare la persistenza del dumping da parte degli esportatori cinesi, che si aggiunge ad una impressionante sovra capacità produttiva, pari a quattro volte la produzione comunitaria. Inoltre, diversi altri Paesi hanno introdotto misure di salvaguardia commerciale sulle esportazione dalla Cina, misure che avrebbero potuto reindirizzare tali flussi commerciali verso il mercato europeo, qualora i dazi antidumping non fossero stati prorogati.
«Questo è un provvedimento fondamentale per l’industria ceramica italiana ed europea, perchè consente di allineare le necessarie condizioni di Fair Trade sul mercato comunitario tra tutte le imprese che qui operano», secondo Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica. «La proroga della misura consentirà, in questa fase di ingenti investimenti in nuovi impianti e tecnologie da parte dell’industria ceramica italiana, di avere certezza del quadro di riferimento, affrontando con maggiore fiducia le crescenti sfide competitive sui mercati internazionali».