Slitta l’adeguamento a livelli più alti di efficienza negli edifici. A deciderlo è stato il Senato, che ha votato a favore di un emendamento approvato dalla Commissione affari costituzionali nell’ambito del cosiddetto Milleproroghe. Il testo approvato concede 12 mesi in più per adeguarsi al provvedimento, che era stato istituito dal decreto legislativo 3 marzo 2011 (Attuazione della direttiva 2009/28/ce sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili). Il provvedimento rinviato riguarda l’adeguamento ai nuovi livelli di utilizzo di fonti rinnovabili nel caso di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti. La proposta di modifica in Parlamento è stata presentata dalla Lega in merito agli obblighi per i nuovi edifici o gli edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti. In questo modo è stata fatta slittare una delle date chiave inserite nel testo. Il provvedimento, in particolare, prevede che dal 2017 i consumi di energia termica debbano essere coperti da fonti rinnovabili per il 50% (attualmente il tetto è il 20%), e avrebbero dovuto passare al 35% dall’inizio di quest’anno. L’emendamento fa slittare l’obbligo al 2015.