Ha riaperto le porte ieri, domenica 8 dicembre 2024, in occasione dei festeggiamenti per l’Immacolata Concezione, la cattedrale di Notre-Dame de Paris, colpita da un grave incendio il 15 aprile 2019. 

Mapei ha partecipato al progetto di restauro collaborando con le due imprese esecutrici Lefèvre e CCR (gruppo BALAS), che hanno vinto le gare d’appalto lanciate dall’istituto pubblico Rebâtir Notre-Dame de Paris, ente committente.

L’azienda ha messo in pratica le proprie conoscenze e competenze più avanzate nel campo del rinforzo strutturale e fornito soluzioni per il restauro delle volte del transetto, dei due bracci del transetto e della navata (Lefèvre) oltre che del coro (CCR).

I lavori di ricostruzione delle volte hanno avuto inizio durante la primavera 2022, dopo la formazione di muratori e scalpellini sul corretto utilizzo della soluzione scelta da parte di Mapei.

Con l’obiettivo di ripristinare la situazione precedente all’incendio, per il restauro della cattedrale è stata utilizzata una malta premiscelata, a base di calce idraulica naturale (NHL) ed Eco-Pozzolana, fornita da Mapei e rinforzata con la rete di fibra di vetro.

Mapei-Notre-Dame-2-Credit-Mapei-France
@Mapei France

«Questo intervento strutturale, agendo come un vero e proprio guscio, restituisce alle volte in muratura la loro originaria forma e resistenza, mitigando gli effetti di futuri movimenti ed evitando fratture nei giunti con le adiacenti zone ricostruite. Il ricorso alle tecnologie più innovative è di grande aiuto perché un progetto sul patrimonio non è per questo un progetto fuori dal suo tempo», dichiara Thomas Briac, ingegnere addetto ai lavori dell’azienda Lefèvre.

La soluzione, specificatamente sviluppata per il consolidamento di opere storiche, e approvata da una équipe di tre architetti specializzati in monumenti storici e responsabili del progetto: Philippe Villeneuve, Rémi Fromont e Pascal Prunet con la collaborazione, per le strutture, dell’architetto italiano Carlo Blasi.

La soluzione proposta da Mapei è stata oggetto di un anno di test, con numerosi esperimenti condotti in laboratorio e in situ, prima di essere definitivamente approvata dai tre architetti.

«È stata molto apprezzata la lunga esperienza che Mapei può vantare relativamente alle malte impiegate nei lavori di restauro e consolidamento. Mapei è stata in grado di dimostrare che i suoi materiali erano stati testati, sottoposti a varie prove e possedevano anche certificazioni relative alle loro resistenze», ha dichiarato Carlo Blasi, consulente per la direzione dei lavori di rinforzo strutturale della Cattedrale di Notre Dame.

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