Mancano pochi mesi alla scadenza del progetto RetroKit, ma i suoi promotori hanno già centrato in parte l’obiettivo grazie a test condotti sul campo. Infatti, il fine dell’iniziativa finanziata dall’Unione Europea era quello di realizzare una serie di strumenti modulari, una sorta di kit appunto, per rendere le attività di ristrutturazione più efficaci e veloci. Già perché il retrofitting, ossia adeguamento degli edifici, tanto auspicabile per modernizzare il patrimonio immobiliare è spesso ostacolato da barriere sociali, tecnologiche, industriali ed economiche. Riuscire a sviluppare e poi applicare moduli prefabbricati polifunzionali, modulari, a basso costo e facili da installare moduli prefabbricati contribuirebbe ad aumentare il numero delle opere di retrofitting e quindi anche a rispettare gli impegni presi per la riduzione dei consumi energetici. Si tratta di una piattaforma completa e scalabile per la gestione di tutte le problematiche legate alla ristrutturazione edile: un sistema di supporto decisionale a proprietari, architetti e istituzioni, quindi sia agli specialisti del settore sia agli utenti non professionisti, che consente di identificare le attività di ristrutturazione necessarie, i relativi costi e il rendimento dell’investimento.