Restructura 2016 Torino: tutte le novità nell’intervista a Fulvia Ramello

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Foto: ©Daniele Bottallo

Dal 24 al 27 novembre all’Oval Lingotto Fiere di Torino, tutto è pronto per Restructura 2016, il salone dedicato alla riqualificazione, al recupero e alla ristrutturazione. Giunta alla sua 29esima edizione, Restructura si attesta come uno dei principali appuntamenti fieristici in cui trovare innovative soluzioni per il recupero dell’esistente, il ripristino del patrimonio edilizio secondo logiche economicamente sostenibili, rispettose dell’ambiente e che permettano un maggior risparmio energetico.

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Fulvia Ramello

Ne parliamo con la responsabile della manifestazione, Fulvia Ramello.

Quali novità caratterizzeranno l’edizione 2016 di Restructura?
Restructura ha incominciato, qualche anno fa, un percorso di profondo rinnovamento con l’obiettivo di diventare sempre più una piattaforma di dialogo tra tutti gli operatori della filiera. E i risultati sono innegabili. Nel tempo abbiamo focalizzato sempre di più l’attenzione sul riuso degli spazi, tema di grande attualità, collegato al ripensamento funzionale delle aree urbane e alle nuove visioni urbanistiche rivolte alla valorizzazione e al riutilizzo del costruito esistente.

Qualche numero sulla fiera: numeri espositori, area espositiva e visitatori attesi?
Dare numeri in anticipo è sempre difficile: sicuramente alla luce del grande interesse che stiamo riscontrando in questa fase di preparazione, crediamo che si possa contare su un risultato superiore a quello dello scorso anno. Nel 2016 stanno entrando in gioco molti nuovi partner, tra cui Youtrade, e diversi espositori che tornano a prendere parte alla manifestazione dopo un certo periodo. Sono segnali più che incoraggianti.

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Foto: ©Daniele Bottallo

A Restructura 2016 ci saranno anche due nuovi focus: Smart City e Smart Building ed edifici in legno. Come si configureranno le due nuove aree e perché avete deciso di aggiungere questi due settori? Cosa vi troveranno i visitatori?
Le due nuove aree nascono con l’idea di proporre a pubblico e addetti ai lavori elementi che siano un passo avanti, cercando di anticipare le future tendenze che oggi sono già tema di dibattito. Si tratta di due ambiti in forte crescita, anche per numero di operatori, ed è giusto che trovino spazio in un appuntamento come Restructura.

Recupero, ristrutturazione, riqualificazione sono le tre macro-aree a cui è dedicata la manifestazione fieristica: quanto questi tre settori sono cresciuti nel tempo e quali sono, secondo la vostra esperienza, le tendenze che si configureranno nei prossimi anni?
Credo che l’ambito realmente cresciuto sia un quarto ancora, che è la somma dei precedenti: il riuso, cioè il ripensamento e la rifunzionalizzazione di spazi, magari destinati in precedenza a usi diversi, che attraverso un processo che unisce recupero, ristrutturazione e riqualificazione, tornino a un nuovo utilizzo. Da questo punto di vista la nostra manifestazione ha sede in una città particolare, perché Torino negli ultimi venti anni ha fatto del riuso uno dei capisaldi del progetto di trasformazione urbana. E credo che sarà proprio questo il punto di vista che ispirerà anche altri contesti urbani.

Rispetto a questi settori cosa troveranno i visitatori?
Come sempre Restructura seleziona con attenzione gli espositori per offrire quel giusto mix interessante sia per gli addetti ai lavori, sia per il grande pubblico.

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Foto: ©Daniele Bottallo

Nel programma di eventi collaterali, quali sono quelli a cui non bisognerebbe mancare?
Sicuramente i Restructour, che sono molto particolari. Quest’anno poi il calendario di workshop e convegni sarà particolarmente ricco. Infine credo che sia importante segnalare la presenza di Village 24, realizzato in collaborazione con il Gruppo Sole24ore.

Cosa sono i Restructour e come funzionano?
Sono delle vere e proprie visite guidate, ma per addetti ai lavori. Ogni anno insieme all’Ordine degli Architetti portiamo dei gruppi ristretti di professionisti alla scoperta di quei cantieri o di quei restauri particolari, impegnativi o unici nel loro ambito, approfondendone gli aspetti tecnici, dai materiali utilizzati fino alle tecniche di recupero. Si tratta sempre di luoghi particolari, normalmente non accessibili al grande pubblico. Due per tutti: l’intercapedine della Mole Antonelliana e la cupola del Duomo di Torino oggetto di un lungo e complesso restauro dopo il disastroso incendio del 1997.

Per le modalità di partecipazione ai Restructour e maggiori informazioni sulla fiera, visitare il sito www.restructura.com

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