A Reggio Emilia l’ospedale del futuro è targato Schüco

Un ospedale caratterizzato da un’elevata complessità architettonica e tecnologica: il nuovo Centro Oncoematologico di Reggio Emilia (Core) è una sintesi tra qualità formale e flessibilità funzionale per offrire spazi ospitali ed allo stesso tempo fortemente evoluti. Perché se la medicina contemporanea, sempre più specialistica, si basa sull’impiego di strumenti sofisticati distribuiti in percorsi di cura multidisciplinari, le attività di assistenza e cura necessitano invece di ambienti accoglienti e confortevoli. Progettato da Binini Partners l’edificio ottimizza i complessi aspetti tecnici, tecnologici e organizzativi all’interno di un’architettura dai volumi lineari e compatti, vincitrice del Premio Cneto (Centro Nazionale per la edilizia e tecnica ospedaliera) 2015.

Lungo i prospetti, alle massive strutture angolari rivestite in laterizio faccia a vista, memori della tradizione costruttiva locale, si alternano leggere e performanti superfici trasparenti, realizzate con sistemi Schüco FW 60+ HI per facciate continue. La razionale scansione ortogonale dell’involucro è articolata in partizioni vetrate di grande dimensione, concepite per offrire il massimo apporto luminoso agli ambienti interni, impostate sopra specchiature opache in vetro smaltato che celano gli strati termoisolanti dei parapetti, utili a migliorare il comfort di utenti e personale. Le forme articolate dell’involucro trasparente del basamento e il regolare disegno delle facciate ai piani superiori sono realizzati con lo stesso sistema di rivestimento a montanti e traversi ad alte prestazioni.

Il nuovo Centro Oncoematologico di Reggio Emilia
Il nuovo Centro Oncoematologico di Reggio Emilia

 

Poiché il sistema a montanti e traversi Schüco ha una minima sezione visibile dei profili in alluminio (60 millimetri) e quindi si presta alla realizzazione di superfici di ampie dimensioni, con reticoli di ampiezza fino a 6 metri, con la possibilità di alternare vetrate fisse e serramenti apribili, buona parte della struttura, dalla hall d’ingresso alle camere di degenza, agli ambulatori agli uffici alle torri di servizio all’esterno è costruita con questo sistema. Che consente di anche abbattimento acustico normalizzato di 45 dB e un isolamento termico globale di facciata pari a 1,20 W/m2K (Ucw).

Dotate di apertura ad anta/ribalta, le finestre si sviluppano da un’altezza di 80 centimetri dal pavimento fino al controsoffitto, amplificando notevolmente la luminosità dei locali. I serramenti permettono sia aperture manuali delle ante con limitatore, per le esigenze dei degenti, sia aperture totali per la manutenzione e la pulizia da parte di operatori. Date le rilevanti dimensioni (1,95 x 2,25 metri), la movimentazione delle finestre è stata affidata a un meccanismo manuale a manovella, proposto per i carichi elevati.

Le tende esterne a lamelle, con ancoraggi puntuali direttamente ai montanti di facciata, proteggono gli spazi interni dal surriscaldamento estivo, evitando la formazione di ponti termici e offrendo ai fruitori un maggiore comfort ambientale. Sotto il profilo della sicurezza antincendio, le facciate si distinguono per la speciale struttura con resistenza al fuoco EI60 a livello del parapetto (secondo Circolare 5043 VVF), mentre l’intero edificio dispone del sistema di evacuazione di fumo e calore Schüco EFC.

Dettaglio della copertura vetrata
Dettaglio della copertura vetrata

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