Proind: ecco che cosa faremo dopo il coronavirus

«Una cosa così non si era mai vista», esclama Massimiliano Settili, socio di Proind, che YouTrade ha raggiunto telefonicamente in Australia dove l’azienda di Opera (Milano) ha uno dei suoi mercati più vivaci. «Spero che questo momento trovi presto una soluzione, anche se credo che l’edilizia vedrà una lenta ripartenza».
Domanda. Come avete affrontato il problema coronavirus in Proind?
Risposta. Abbiamo lavorato fin quando è stato possibile, tenendo gli uffici aperto nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Poi, dopo il decreto della Presidenza del consiglio, che ha imposto lo stop alle attività, non abbiamo potuto fare altro che chiudere. Fino all’ultimo momento abbiamo comunque affrontato la situazione con estrema prontezza.
D. Quando pensate di poter riaprire?
R. Dopo Pasqua ci auguriamo di poter riaprire l’attività, a meno di ulteriori sviluppi.
D. Ora lei si trova in Australia: come stanno affrontando il problema a Melbourne?
R. Fin dall’inizio l’Australia ha affrontato il problema con estrema serietà. Qui il virus è arrivato un po’ dopo gli altri Paesi, quindi il governo ha potuto seguire l’esempio di altre nazioni disponendo da subito misure restrittive e di contenimento. Sono stati chiusi tutti i luoghi di aggregazione, hanno obbligato le persone a rispettare la social distance e a indossare mascherine e guanti. Le aziende però non hanno chiuso, gli uffici sono rimasti aperti, anche se con meno personale per poter rispettare le distanze di sicurezza. Grazie a queste misure il virus si è diffuso in maniera limitata e ci sono pochi contagi.
D. A suo avviso quali sono gli scenari che ci aspettano nel settore dell’edilizia a breve-medio termine?
R. Credo che in edilizia ci sarà una ripartenza lenta. La situazione va affrontata con estrema serietà, dobbiamo tenere alto il livello di controllo ed evitare nuovi focolai. Molto dipenderà da come il governo gestirà la riapertura, ma credo che le cose andranno un po’ per le lunghe e la ripartenza sarà graduale. Poi, dipende sempre dal buon senso della persone e degli operatori.
D. Quali sono le iniziative per la ripartenza della Proind?
R. Ci siamo mossi in particolare sui mercati esteri, soprattutto con la Cina e l’Australia, che per noi rappresentano aree molto attive. Sono molto in dubbio, invece, su come ripartirà l’azienda in Italia, dove sicuramente subiremo dei rallentamenti.


D. Ci sono prodotti su cui punterete di più?
R. Gli impermeabilizzati Xypex, che si basano su una tecnologia che prevede la cristallizzazione del calcestruzzo, sono prodotti che vanno sempre molto bene e stanno trovando la loro strada anche in Italia. I prodotti impermeabilizzanti hanno sempre grande richiesta, soprattutto i teli bentonitici e tutti i prodotti connessi. Poi, continueremo a puntare sui disarmanti, che sono sempre stati il nostro cavallo di battaglia e sui quali siamo costantemente al lavoro per ottimizzare le formule.
D. Quali sono i plus dei prodotti Xypex?
R. I prodotti Xypex, di cui Proind è distributore esclusivo per l’Italia, è prodotta da 40 anni dall’azienda canadese Xypex Chemical Corporation. Si tratta sostanzialmente di additivi, che consentono l’impermeabilizzazione del calcestruzzo mediante cristallizzazione. Rispetto ai teli bentonitici, questi prodotti riducono notevolmente i tempi in cantiere: basta aggiungere l’additivo nell’impasto e il calcestruzzo risulta impermeabile, garantendo un risultato perenne. Teli, membrane e altri sistemi, pur essendo ben collaudati, richiedono invece tempi di applicazione più lunghi, e l’impiego di squadre di posa specializzate.
D. Avete messo in campo iniziative per i rivenditori?
R. Certamente, con Xypex stiamo facendo un buon lavoro, cercando di ampliare il network dei rivenditori. Abbiamo organizzato dei roadshow in cui i prodotti Xypex sono stati presentati ai clienti dei punti vendita, con delle dimostrazioni dal vivo, seguite da aperitivo e networking. Questi eventi hanno riscosso molto successo e ci hanno portato ottimi risultati.

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