Il prelievo in magazzino è una delle fasi fondamentali. La corretta esecuzione consente ai processi a valle (per esempio, la produzione) di non essere interrotti per ritardi o mancanza di materiale, oppure al cliente di ricevere quanto ordinato, nelle corrette condizioni nei tempi prestabiliti.
Il prelievo in magazzino è solitamente l’operazione che richiede più lavoro e di conseguenza è una delle voci di costo più impattanti nei magazzini dove le attività vengono realizzate prevalentemente in modo manuale (Tompkins, J.A., White, J.A., Bozer, Y.A., Frazelle, E.H. and Tanchoco, J.M.A., Facilities Planning, 2003, John Wiley &Sons).
Per questo motivo l’attività di picking viene considerata come quella a cui dare maggiore priorità per ottenere dei miglioramenti della produttività e un innalzamento del livello di servizio del cliente.
L’attività di prelievo può essere effettuata manualmente, con l’operatore che va alla merce, oppure con l’ausilio di automazioni, con la merce che va all’operatore (per esempio, magazzini verticali, automatici). In quest’ultima situazione numerose sono le soluzioni ad oggi sviluppate, come:
• Autonomous Mobile Robots (Amrs): carrelli automatizzati che si muovono autonomamente nel magazzino per trasportare gli articoli solitamente un una postazione di prelievo
• Bracci robotici utilizzati per prelevare articoli da scaffalature o bin grazie a sistemi di visione tridimensionale
• Sistemi Shuttle Automatizzati: carrelli meccanizzati (shuttle) che si muovono su binari per recuperare e spostare le unità di stoccaggio
La prossima sfida di magazzino sembra essere quella dell’adozione di robot androidi in grado di muoversi autonomamente nel magazzino.
I loro ruolo sarà quello di essere impiegati per lavori ripetitivi, faticosi o in ambienti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle persone (zone con materiali chimici o in ambienti con temperature particolari, si pensi a zone di stoccaggio destinate ai surgelati).
I robot sono in grado di orientarsi nello spazio e adattarsi a qualsiasi ambiente. Non sono necessari interventi infrastrutturali per la loro installazione. Essendo, inoltre, dei bipedi umanoidi essi saranno in grado di muoversi come un essere umano negli spazi angusti.
Gli sviluppatori oggi affermano che i robot nella logistica non andranno a eliminare posti di lavoro, bensì andranno a collocarsi per colmare ruoli in aree dove in tale settore è difficile trovare lavoratori.
Le soluzioni presentate in recenti fiere si chiamano:
• Atlas, realizzato dalla Boston Dynamics
• Digit, realizzato dalla Agility Robotics
• Figure, prodotto dalla Figure AI
• Optimus, presentato da Tesla
Dal momento che il loro costo, secondo Elon Musk, sarà presto inferiore a quello di un’autovettura, in pochi anni nelle aziende si potranno vedere queste tecnologie operare autonomamente nei magazzini mentre faranno il prelievo.
A oggi i robot umanoidi spostano solo casse, ma si ritiene che tra non molto saranno in grado di prelevare un oggetto posto all’interno di un contenitore riempito alla rinfusa con oggetti diversi.