Esiste nella gestione dei magazzini un collegamento diretto tra l’automazione-digitalizzazione dei processi e la flessibilità operativa. Automazione e digitalizzazione sono due fenomeni che spesso entrano a far parte del prefisso «e» (electronic) usato nelle parole tradizionali, come e-logistics o e-business. Si tratta di tutte quelle innovazioni che migliorano le attività grazie all’utilizzo di sistemi automatici in grado di compiere delle azioni senza l’ausilio di un operatore (automazione) e in grado di raccogliere e trasferire dati gestiti in formato digitale (quando un dato è presente in forma di bit). Automazione e digitalizzazione sono portatori di innovazione e l’innovazione stessa viene realizzata attraverso l’adozione di automatismi digitali. Esiste, poi, la flessibilità, intesa come la capacità di cambiare velocemente le attività o i processi svolti. Spesso le piccole e medie imprese dichiarano che è proprio la flessibilità una delle caratteristiche chiave della loro competitività. Un magazzino flessibile viene inteso come un ambiente in cui le procedure si adattano rapidamente a delle nuove esigenze.
Spesso, però, la flessibilità genera costi, legati a reazioni veloci e non pianificate e che per questo possono essere anche inefficienti. Un altro aspetto è quello che flessibilità e automazione-digitalizzazione sono in qualche modo collegati tra di loro. Il grafico mette in evidenza come oggi sia impensabile l’ottenimento di una massima flessibilità con dispositivi tecnologici che richiedono almeno una programmazione. In un magazzino, per esempio, oggi non esiste un robot antropomorfo in grado di prendere velocemente un oggetto tra molti, differenti per forma, dimensioni e peso e posti in modo casuale. L’uomo fa ancora la differenza. Per contro, laddove si sia in presenza di attività ripetitive, processi consolidati con un alto livello di standardizzazione allora l’automazione può effettivamente sostituire l’uomo. Nella progettazione di un magazzino è necessario trovare il giusto compromesso, quel punto posto sulla linea obliqua, ovvero è necessario trovare l’automazione in grado di massimizzare la flessibilità. Il ruolo delle innovazioni in digitalizzazione e automazione è quello di spostare la linea obliqua più in alto, così da essere in grado di raggiungere una maggiore flessibilità. La progettazione di un nuovo magazzino deve partire, quindi, dalla consapevolezza che sarà necessario trovare un compromesso tra questi due aspetti, fattori chiave per rispondere adeguatamente al mercato.
Andrea Payaro, docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)