Le pitture e le vernici per edilizia scontano lo stallo del settore. Ma le ristrutturazioni aiutano: ogni anno si utilizzano 500 milioni di litri, con un giro d’affari complessivo di poco inferiore a 1,2 miliardi di euro. Il problema è la frammentazione dei produttori: circa 600 imprese, spesso mini.
NANI A COLORI
Il mercato del colore (pitture e vernici) in Italia è fortemente frammentato e le principali stime indicano circa 600 aziende attive in questo settore, con dimensioni variabili dalle grandi multinazionali a piccole imprese locali. Molto difficile la stima del numero di dipintori e applicatori: si tratta per lo più di microaziende, spesso artigiane.
Secondo dati Assovernici, il volume italiano di mercato di pitture e vernici in ogni caso è il terzo d’Europa, dopo Germania e Francia, e ha un volume di assorbimento complessivo di poco inferiore ai 500 milioni di litri, con un giro d’affari complessivo di poco inferiore a 1,2 miliardi di euro.Il solo mercato della pittura delle pareti interne, sempre secondo stime Assovernici, vale oltre 320 milioni di litri e un giro d’affari superiore a 500 milioni di euro. È un mercato in leggerissima crescita in termini quantitativi, ma estremamente competitivo e territorialmente frammentato, anche se presenta una buona concentrazione dal punto di vista della produzione.
Infatti, le analisi di bilancio delle prime dieci imprese produttrici analizzate dal Centro Studi YouTrade, relativamente ai bilanci 2016 e 2017, fanno segnare una leggera flessione del giro d’affari delle prime venti aziende (-1,0%), ma con andamenti estremamente diversificati se riferiti alle singole aziende.
Le prime dieci aziende per dimensione rappresentano una quota di mercato pari al 43%, mentre se si allargano i valori di rilevazione alle imprese con fatturato superiore a 2 milioni di euro di valore della produzione, la soglia sale al 49%.
Dal punto di vista dimensionale le migliori performance le fanno registrare le imprese con fatturato intorno ai 50 milioni di euro, mentre le imprese con fatturati superiori hanno presentato nel 2017 una flessione media del 2,4%, e quelle tra 5 e 50 milioni di euro invece seguono l’andamento delle grandi, con una flessione analoga, apri al 2,4% medio.
Una buona performance invece emerge dai piccoli produttori, quelli con fatturato al di sotto dei 5 milioni di euro, che evidenziano una crescita media del giro d’affari del 4,8%, segno che la territorialità dei mercati e la prossimità continuano ad essere un valore aggiunto non solo per i distributori ma anche per i produttori.
IL COLORE DEI SOLDI
Il tema della costruzione del valore rimane in ogni caso il tema centrale oggi per l’affermazione sul mercato, in un momento nel quale l’economia non garantisce un traino autonomo ai vari settori.Il mercato delle pitture, delle vernici e del colore è un mercato che da sempre segue gli andamenti economici e è legato non solo agli investimenti, ma anche alle disponibilità dei singoli e delle famiglie in rapporto al rinnovo edilizio.
Aumentare il valore percepito in termini di qualità dei materiali, facilità di manutenzione e soprattutto di tipologia di pigmenti utilizzati e di colori è una delle strade che sta premiando alcuni produttori e che anche all’estero rappresenta una delle motivazioni principali per
la creazione di corner all’interno delle grandi catene di distribuzione.
Con la progressiva concentrazione del mercato distributivo anche il settore del colore potrebbe beneficiare di una migliore capacità di penetrazione nel mercato, soprattutto per aumentare l’efficienza nella filiera prodotto-distribuzione-scelta-applicazione.
Proteggere e abbellire sono due concetti molto vicini all’utente finale e dunque è nel rapporto con il potenziale cliente che va trovata la chiave di incremento del mercato.
Marketing, dunque, ma dato che si tratta di un sistema (produzione distribuzione-
scelta-applicazione) e non solo di un prodotto, la strada è assolutamente quella del co-marketing.
Il colore nella nostra vita è sempre presente. Ne siamo costantemente circondati e, fin da quando iniziamo a distinguere tinte e sfumature, cioè dai due-tre mesi di vita in poi, associamo ai colori preferenze e atteggiamenti indotti da ciò che le tonalità comunicano. Così se amiamo la natura il verde diventa il nostro colore preferito, ma se apprezziamo
il mare e il cielo saranno il blu e l’azzurro a rappresentare per noi la sfumatura preferita. Allo stesso modo il colore nelle arti visive è una componente fondamentale del processo artistico, attraverso il quale l’artista cerca di esprimere un suo punto di vista, un concetto, un’esperienza.
I colori li usiamo in tanti modi, anche per sottolineare certi momenti della nostra vita, da chi ha una fifa blu a chi racconta la sua giornata nera, da chi è verde di invidia a chi va in bianco o a chi vede invece tutto rosa. Insomma, il colore è legato a uno dei nostri sensi più
importanti ed è evidente che occupi nella nostra vita un’importanza così rilevante.
Tanto che la tecnologia per riprodurlo ha cercato, fin dagli albori delle moderne pratiche fotografiche e cinematografiche, di catturarlo nella sua essenza. Così fin dai primi anni del secolo scorso, quando la fotografia iniziò a trovare le tecniche di riproduzione del colore, ai primi anni Cinquanta, quando i film iniziarono a non essere girati più in bianco e nero, con tecniche via via più sofisticate, ha rappresentato una sfida, mai un punto di arrivo.
SENZA FINE
Allo stesso modo potremmo dire che il colore ha rappresentato, per le città e per il mondo delle costruzioni, spesso un modo di evidenziare, sottolineare o valorizzare un bene o un’area.
Le case colorate di Burano, nella laguna veneziana, come quelle in legno dei
Paesi del Nord Europa e del Mar Baltico in particolare, utilizzano le tinte sia per distinguere le abitazioni, ma anche per integrarle in paesaggi, che diventano di maggior valore proprio per la presenza del colore.
Il colore è dunque abbellimento, ma non solo. Nelle più recenti elaborazioni e innovazioni le vernici per esterni, per esempio, consentono di difendere i muri perimetrali dalle intemperie e dagli scambi termici. In architettura il colore è un elemento essenziale e indivisibile, perché non può esistere un prodotto architettonico o edilizio privo di colore.
Anche se nel passato il colore è dipeso molto spesso dalla natura specifica dei materiali utilizzati. Oggi il ruolo di una tinteggiatura nelle architetture e nelle costruzioni non è più
marginale e non è più relegato, o non può più esserlo, alle fasi finali di lavoro, quando l’edificio è già stato realizzato e si deve decidere, secondo gusti e opinioni dei soggetti coinvolti, la tonalità finale.
Il colore è un passaggio fondamentale in un disegno architettonico e lo è fin dalle fasi di progettazione, così come lo è anche in quelle di recupero e restauro, sia nella dimensione esterna che in quella interna. D’altronde l’etimologia della parola colorare è coprire,
nascondere, celare, mascherare, occultare. Dunque il colore è un rivestimento che copre, nasconde, cela e maschera, ma può anche essere un modo di comunicare e di rappresentare, e i significati possono essere molteplici.
NON SOLO ABBELLIMENTO
Dunque, il colore è tutto fuorché un fattore di semplice protezione e abbellimento.Per questo motivo i trend attesi per il futuro dai vari osservatori internazionali sul settore sono positivi e vedono crescite attese medie annue variabili, comprese tra +1,5% fino a +4%, rispettivamente su scala europea e globale. Nel 2018 il mercato mondiale del commercio di pitture e vernici ha rappresentato un valore di scambio pari a 38,4 miliardi di euro, con mercati in forte crescita come l’India (+13,8%) e molti Paesi del Nord Europa, come Olanda, Polonia, Francia e Germania, tutti con crescite superiori al 7%. Tuttavia, in questo scenario, l’Italia che beneficia di un buon successo sul mercato estero, in particolare con le esportazioni verso la Germania (194 milioni di euro), la Spagna (153 milioni di euro), la Francia (148 milioni di euro), la Polonia (135 milioni di euro) e la Russia (112 milioni di euro), sul mercato interno non presenta dinamiche particolarmente vivaci.
Anzi, risultano ancora fortemente agganciate al trend economico nazionale. Nell’Outlook for 2019 European Coatings Market pubblicato sul sito coatingsworld.com si legge che, dopo un periodo di costi crescenti, i prezzi delle materie prime per i prodotti legati la mercato del colore e dei rivestimenti dovrebbero diminuire in futuro, offrendo l’opportunità di realizzare migliori margini sia alle aziende di produzione che ai distributori.
Una buona notizia potenziale in un mercato che in questi anni in Italia (come evidenziano i dati di bilancio dei principali produttori) purtroppo ha sofferto troppo l’andamento dei settori dell’edilizia e dell’automotive (due settori strategici per il settore del colore).
SANTO PROTETTORE
Quando parliamo di pitture, vernici e rivestimenti, infatti, è utile ricordare che sono prodotti progettati per la protezione, ma la proprietà principale di un rivestimento è protettiva, mentre le vernici sono anche progettate per il colore e l’appeal visivo e possono essere divise in base alla resina utilizzata (acrilica, alchidica, epossidica, poliuretanica, poliestere) o per tecnologia (a base d’acqua, a base di solventi).
In termini di applicazioni, vernici e rivestimenti rientrano in tre grandi categorie: prodotti per l’edilizia e l’architettura, rivestimenti industriali, prodotti speciali e i prodotti architettonici costituiscono il segmento più ampio del mercato, pari a circa il 45% del totale. Si tratta di prodotti destinati ad edifici e includono sia le vernici interne che quelle esterne.
Approssimativamente, il 90% di tutti i rivestimenti architettonici sono ora a base acquosa, con il resto a base solvente. Le vernici a base d’acqua sono utilizzate dalla maggior parte
dei dipintori professionisti e dagli utenti fai-da-te, in quanto più facili da applicare e mantenere nel tempo. I rivestimenti industriali rappresentano il 40% del mercato e sono utilizzati in settori molto specifici, da quello aerospaziale all’automobilistico, da beni di consumo alle costruzioni navali e nelle infrastrutture.
Sono soluzioni in grado di prevenire la corrosione e proteggere contro la contaminazione microbica, mentre i prodotti speciali infine coinvolgono pitture da utilizzare in contesti molto particolari, come le pitture marine che prevengono ruggine e cirripedi su navi e banchine e tutte le vernici utilizzate per marcare le corsie stradali, i parcheggi e le superfici aeroportuali.
Interessante articolo! Grazie per aver condiviso queste info. Articolo da condividere su Linkedin se possibile!