San Marco amplia la storica linea di igienizzanti e idropitture antimuffa con Combat 9000 e Combat 1000.
Le due soluzioni si inseriscono all’interno del sistema Combat, un ciclo completo che consente di fermare la proliferazione della muffa in soli tre step: dall’eliminazione delle spore con lo specifico detergente Combat 222, all’igienizzazione per prevenirne il ritorno con Combat 333, fino alla finitura con prodotti mirati.
Combat 9000 è un’idropittura superlavabile che può essere declinata anche nelle tinte più intense, conferendo carattere a ogni stanza. La sua tecnologia formulativa a base di resina etilenica, a odore e VOC contenuti, offre svariati vantaggi, tra cui spiccano un’ottima copertura e una resistenza superiore all’abrasione a umido.
Combat 1000 è invece un prodotto traspirante destinato a spazi più esposti al rischio di proliferazione di muffe come bagni e cantine. Questa idropittura, a basso contenuto di composti organici volatili, protegge il film secco dalla formazione delle spore, offrendo al contempo un’alta resa. Si distingue inoltre per l’elevata opacità e l’ottimale punto di bianco, permettendo di realizzare finiture uniformi dall’ottimo impatto estetico.
Combat 1000
Entrambe le nuove proposte sono testate secondo la norma UNI EN 15457, che stabilisce i metodi per mettere alla prova la resistenza di pitture e vernici alla comparsa di funghi.
Il packaging, completamente rinnovato e frutto di un restyling che interessa l’intera gamma San Marco, rende infine più chiare le caratteristiche del prodotto, dando ordine alle informazioni che lo caratterizzano e mettendo in luce i suoi plus.
Nuova edizione record di quella che è diventata la Bibbia per tutta la filiera dell’edilizia: I Bilanci delle Costruzioni. La pubblicazione realizzata da Virginia Gambino Editore tocca la stratosferica cifra di 3.367 conti di aziende. Non solo: nella nuova edizione, riservata agli abbonati, sono stati introdotti due nuovi settori, che portano a 37 gli ambiti analizzati. Le novità riguardano gli installatori di lattoneria e le imprese di demolizione. Ma è tutto il ciclopico lavoro del Centro Studi YouTrade a essere il vero protagonista, con tabelle grafici, classifiche delle imprese. A cui si aggiungono le interviste (con le previsioni per il 2025) delle associazioni di settore.
I Bilanci delle Costruzioni, che arriva alla foliazione-monstre di 488 pagine, è uno strumento di lavoro per chi opera nella filiera dell’edilizia: riporta non solo i fatturati delle imprese oggetto dell’analisi, ma anche i parametri finanziari, che accendono una luce su quella che è la reale performance delle società. Dati che sono utili non solo per comprendere fino in fondo l’andamento della propria azienda, ma anche quella della concorrenza. Insomma, una pubblicazione che non si può perdere. E che, in questa edizione, registra il momento d’oro dell’edilizia: dopo la crescita del 25,1% registrata nel 2021, quella del 23,2% nel 2022, per il 2023 ha visto un aumento del giro d’affari del 6,9%.
Tra le imprese, sono state 939 le aziende di distribuzione di materiali, e 33 i gruppi e consorzi sotto la lente del Centro Studi YouTrade, a cui si aggiungono le cinque della Gdo/Gds. E 769 sono le aziende, con ricavi pari quasi 61 miliardi di euro, dei produttori di materiali, a cui si aggiungono le 634 società di progettazione ingegneristica, general contractor e studi di architettura,272 imprese di costruzione, 15 di demolizione, 227 società di gestione immobiliare e sette imprese di servizi per condomini, 466 installatori di lattoneria.
Mystone Pietra Ligure di Marazzi è un gres fine porcellanato effetto pietra per applicazioni indoor e outdoor, ispirato all’ardesia.
Le cromie riflettono le sfumature naturali dei minerali e spaziano dai toni più freddi Bianco e Antracite ai più caldi Beige e Cenere.
Grazie alla Premium Technology 3D Ink, le superfici sono estremamente realistiche e tattili, perfette per progetti in&out che creano una continuità tra interni ed esterni.
Disponibile nella versione 20 mm per applicazioni outdoor, Mystone Pietra Ligure permette di estendere gli ambienti verso l’esterno, creando una simbiosi tra architettura e natura.
Mystone Pietra Ligure è disponibile nei formati 120×120 – 75×150 – 60×120 – 75×75 – 60×60.
Il superbonus ha moltiplicato l’applicazione del cappottotermico su condomini e villette. E la direttiva Case green potrebbe dare un nuovo impulso a questa soluzione. Che, però, non sempre è utilizzata a regola d’arte. Con risultati pessimi.
A partire da settembre 2021 Enea pubblica con cadenza mensile i dati relativi all’utilizzo del superbonus su base nazionale e regionale. In pratica viene riportato l’ammontare del numero dei cantieri, quanti sono gli investimenti e quanti di questi cantieri sono stati portati a termine.
Superbonus: i dati Enea
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L’ingegneria acustica mette a disposizione i sistemi di calcolo dell’impatto sonoro all’esterno oppure all’interno degli edifici. Serve anche a valutare il potere fonoisolante dei materiali.
Cos’è l’ingegneria acustica e perché è importante?
L’ingegneria acustica si occupa dei rumori aerei (voci, rumori esterni), di quelli di calpestio (impattivi), oppure prodotti dagli impianti e i rumori trasmessi attraverso le strutture edilizie (rumore per via solida).
Le grandezze che definiscono la capacità di una struttura di abbattere il rumore aereo sono l’isolamento acustico e fonoisolante.
Nello specifico, l’isolamento acustico (D) rappresenta la differenza dei livelli di rumore misurati nella stanza sorgente e nella stanza ricevente e dipende dalle caratteristiche delle stanze dove vengono effettuate le misure.
Il potere fonoisolante (R), èuna caratteristica intrinseca della struttura, indipendente dalle caratteristiche dei locali.
Queste due grandezze sono legate tra loro da relazioni matematiche. D’altro canto, per definire quanto una struttura isola dal rumore di calpestio è stato introdotto il livello (L), che caratterizza il suono percepito al piano sottostante o laterale una volta che viene attivata la macchina normalizzata da calpestio sul solaio in esame.
Bande di frequenza
Tutti i parametri acustici finora presentati (D, R, L) vengono calcolati, o misurati, per specifiche bande di frequenza.
Tuttavia, per poter definire con un unico valore la prestazione acustica di un componente edilizio sono stati introdotti gli indici di valutazione (indicati con pedice w) che mediano i valori definiti alle singole frequenze.
Generalmente, questi indici vengono utilizzati per confrontare tra loro, o con i valori di legge, le prestazioni di una struttura.
La misurazione delle caratteristiche acustiche di un elemento architettonico posato in opera fornisce risultati sensibilmente differenti rispetto alle misurazioni in laboratorio.
Questo a causa delle differenze nell’accortezza della posa tra laboratorio e cantiere, oltre che della geometria del provino spesso diversa rispetto alla dimensione reale dell’oggetto posato.
Quindi, una partizione posta in opera ha in genere un potere fonoisolante inferiore rispetto alla stessa struttura misurata in laboratorio.
Per differenziare questi due tipi di misure si utilizza, per le misurazioni in opera, un apice e le si definisce con il termine apparente.
Propagazione del suono
Indice del potere fonoisolante apparente
L’indice del potere fonoisolante apparente caratterizza la capacità di un elemento divisorio (parete o solaio), posto in opera tra due locali, di abbattere il rumore.
Tale indice tiene conto, oltre che delle caratteristiche di fonoisolamento intrinseche dell’elemento divisorio, anche di tutti i percorsi di trasmissione sonora laterale.
Per il calcolo dell’indice di potere fonoisolante si utilizza la legge della massa, secondo la quale il potere fonoisolante di una parete piana, omogenea e isotropa, aumenta di 6 dB ogni volta che la massa areica raddoppia, considerando una determinata frequenza e un preciso angolo di incidenza del suono.
Ciò significa che maggiore è la frequenza incidente, maggiore è il livello di isolamento acustico.
Di seguito si riporta la formula Cen per il calcolo dell’Rw, valida per strutture di base monolitiche con m’ > 150 kg/m2:
Rw= 37,5 + log(m’) – 44 (dB)
Altre possibili formule di calcolo sono:
Francia (valida per partizioni con m’ < 150 kg/m2): Rw = 13,3 log (m’) + 12;
Gran Bretagna (valida per partizioni con m’ > 100 kg/m2): Rw = 21,6 log (m’) – 2,3;
Italia (valida per partizioni in laterizio con 80<m’<400 kg/m2): Rw = 16 log (m’) + 7
Il calcolo dell’incremento del potere fonoisolante dato dagli strati addizionali si calcola in relazione alla frequenza di risonanza e si basa:
sulla rigidità dinamica per strati addizionali direttamente connessi alla struttura di base:
sullo spessore dell’intercapedine per strati addizionali non connessi alla struttura di base:
Il contributo dello strato addizionale è quindi pari a:
∆Rw = 74,4 – 20*log (f0) – Rw/2
R’w= Rw+ ∆Rw– k
Dove k sono i contributi delle trasmissioni laterali e dirette di connessione al giunto, già accennati ai paragrafi precedenti.
Il livello di rumore da calpestio normalizzato sul tempo di riverberazione
Il livello di rumore da calpestio normalizzato sul tempo di riverberazione è da intendersi come un valore massimo: minore è, maggiore sarà la capacità del solaio di smorzare il rumore.
L’nw= Lnw,eq– ∆Lw+ k
Lnw,eq= 164 – 35*Log(m’)
∆Lw= 30 + Log(f/fo) + 3
f0 = 160√(s’/m’)
Dove:
Lnw,eq è il livello di rumore da calpestio equivalente riferito al solaio “nudo”, privo dello strato di pavimento galleggiante [dB];
∆Lw è relativo alla riduzione dei rumori di calpestio dovuto alla presenza di pavimento galleggiante o rivestimento resiliente [dB];
K èla correzione da apportare per la presenza di trasmissione laterale di rumore [dB].
Isolamento acustico di facciata normalizzato sul tempo di riverberazione
L’isolamento acustico di facciata normalizzato sul tempo di riverberazione caratterizza la capacità della facciata di una specifica stanza di abbattere il rumore proveniente dall’esterno.
Tale indice dipende dal potere fonoisolante apparente della facciata, dalla sua forma esterna e dalle dimensioni dell’ambiente in esame.
D2m,nT,w = R‘w+ ∆Lfs+ 10*log(V/T0)
Dove:
R’w è l’indice di valutazione del potere fonoisolante apparente della facciata [dB];
∆Lfs è il termine correttivo che quantifica l’influenza delle caratteristiche della facciata [dB];
V è il volume interno del locale considerato [m3];
T0 èil tempo di riverberazione di riferimento, assunto pari a 0,5 s.
Dopo aver illustrato le modalità di calcolo delle prestazioni acustiche di partizioni verticali e orizzontali, si riportano alcuni accorgimenti da adottare per dimensionare elementi tecnologici prestazionali.
Innanzitutto, bisogna tenere conto che la capacità di una partizione di isolare dai rumori aerei si basa su due concetti fondamentali:
più aumenta la massa di una partizione, più la partizione isola dal rumore secondo la Legge della Massa, già citata in precedenza
a parità di massa, una parete composta da differenti strati (sia massivi che porosi) isola meglio di una parete monolitica, secondo la teoria della massa-molla-massa
Quest’ultima affermazione permette di capire come le pareti leggere, realizzate con lastre di gesso e materiale fibroso, possano raggiungere elevate prestazioni di fonoisolamento, nonostante la massa limitata.
Questo perché il materiale fibroso nell’intercapedine si comporta come uno smorzatore, dissipando energia acustica (in calore).
Posa della guaina sottoporrete nel caso in cui venisse realizzato un solo m’aspetto (in questo caso il Fonostop Duo deve essere del tipo doppio strato)
Inoltre, occorre considerare che la legge della massa segue un andamento logaritmico, quindi per masse ridotte, modesti incrementi della massa comportano elevati incrementi del potere fonoisolante, mentre in presenza di elevate masse, un sostanziale aumento comporta un minimo incremento del potere fonoisolante.
Per limitare le trasmissioni laterali del rumore ènecessario desolidarizzare la struttura interessata dalle partizioni laterali, interponendo appositi strati di materiale resiliente che riducono al minimo la trasmissione delle vibrazioni.
Un tipico esempio è rappresentato dal pavimento galleggiante, sistema che prevede: la realizzazione di un piano di posa sul solaio, la posa, senza continuità, di uno strato di materiale elastico-smorzante e la gettata di un massetto di calcestruzzo che costituisce una massa galleggiante sulla molla, rappresentata dal materiale isolante.
Un bonus per chi pianifica la propria pubblicità su riviste come YouTrade, YouBuild, Condominio Sostenibile e Certificato, Lattoneria, comprese le versioni online. L’articolo 57 bis del decreto legge n 50/2017 prevede un credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali, con un aumento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti dell’anno precedente per imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che vogliono pubblicare sulla stampa periodica.
Il credito d’imposta riguarda l’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni sui giornali quotidiani e periodici, cartacei o digitali, purché registrati presso il Tribunale o il Registro degli Operatori di Comunicazione (Roc) e dotati di un direttore responsabile. Insomma, il bonus non riguarda i blog o chi si affida agli influencer.
Il bonus consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati nel 2025. Il credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, tramite il modello F24. Ma, attenzione, il tetto delle risorse stanziate dal governo per il 2025 si limita a 30 milioni di euro. E se le richieste supereranno questo plafond la dotazione finanziaria disponibile sarà ripartita proporzionalmente tra tutti i richiedenti.
Per ottenere il bonus le aziende devono presentare la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta contenente i dati sull’investimento pubblicitario effettuato nell’anno precedente e quelli effettuati o programmati per il 2025. Le richieste in formato digitale devono essere inviate dal 1 marzo al 31 marzo 2025, al dipartimento per l’Informazione e l’Editoria attraverso il servizio online dell’Agenzia delle Entrate. Per ottenere il credito d’imposta il prossimo anno dal 9 gennaio al 9 febbraio i beneficiari dovranno poi presentare la dichiarazione finale che testimoni il valore effettivo degli investimenti pubblicitari realizzati nel 2025.
Pista ciclabile Idroscalo Milano realizzata con
i.dro Drain colorato
Secondo l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio sono quasi 57 milioni le presenze cicloturistiche nel 2023, il 6,7% delle presenze complessive registrate in Italia, con una crescita del 4% rispetto al 2019. Legambiente stima in oltre 5,5 miliardi il valore economico generato complessivamente dal comparto cicloturistico nel 2023 (Rapporto “Viaggiare con la bici 2024: 4° Rapporto sul cicloturismo).
Investire sulle piste ciclabili e sulla mobilità lenta e sostenibile è dunque un’opportunità di sviluppo per le amministrazioni comunali e per il ripensamento del sistema infrastrutturale italiano.
Attualmente, l’Italia dispone di circa 6.000 km di piste ciclabili nei capoluoghi italiani. Tuttavia, per allinearsi agli standard europei, sarebbe necessario raggiungere 21.000 km di piste ciclabili entro il 2030. Per sostenere questo sviluppo, sono stati stanziati fondi significativi: il PNRR prevede un investimento di 466 milioni di euro, mentre il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha destinato 400 milioni di euro per il periodo 2021-2026 alla realizzazione di 1.235 km di ciclovie turistiche, con l’obiettivo di completare i lavori entro giugno 2026.
Heidelberg Materials ha sviluppato una soluzione innovativa per la mobilità sostenibile: i.idro DRAIN, un calcestruzzo specifico per pavimentazioni continue che, grazie ad una accurata selezione degli aggregati e all’azione del legante cementizio, raggiunge un’altissima capacità drenante, 100 volte superiore a quella di un terreno naturale, che permette di rispettare il ciclo naturale dell’acqua.
Con i.idro DRAIN si possono realizzare pavimentazioni dedicate alla mobilità lenta e sostenibile laddove assumono molta importanza gli aspetti architettonici, legati alla compatibilità paesaggistica, e funzionali, connessi alla regolarità, all’aderenza, alla drenabilità che condiziona la loro sicurezza e percorribilità.
Un aspetto particolarmente rilevante è quello delle proprietà termiche delle pavimentazioni. Le superfici realizzate con il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN consentono un’importante riduzione del calore nel periodo estivo, contribuendo alla mitigazione dell’isola di calore urbana: fino a 30° in meno rispetto ad una normale pavimentazione in asfalto che, al contrario, può raggiungere oltre 60°C nelle giornate estive più calde.
Grazie alla colorazione chiara tipica del cemento, le superfici realizzate con i.idro DRAIN sono caratterizzate da un Indice di Riflettanza Solare (SRI, Solar Reflectance Index) elevato, sempre maggiore di 29, valore minimo stabilito dai CAM per le superfici esterne. Sono quindi capaci di riflettere una frazione maggiore di radiazione solare e tendono a rimanere più fresche. In particolare, il valore di SRI è pari a 33 per i.idro DRAIN grigio e 46 per i.idro DRAIN bianco.
Grazie alla formula “chiavi in mano” Heidelberg Materials va oltre la fornitura del materiale, affiancando progettisti e imprese in ogni fase: dalla collaborazione nella fase progettuale alla scelta dei mix design più adatto, dalla finitura superficiale fino alla posa in opera con tecnici specializzati e appositamente formati delle pavimentazioni in cantiere, grazie ad i.build, la business unit di Heidelberg Materials specializzata nella posa di pavimentazioni, che nel 2024 ha posato oltre 500 pavimentazioni drenanti in tutta Italia.
Vantaggi calcestruzzo drenante i.idro DRAIN
Dal punto di vista funzionale i.idro DRAIN offre un sistema alternativo per la gestione delle acque meteoriche, favorendo il drenaggio naturale e l’invarianza idraulica. Dal punto di vista economico, una riduzione dei costi di manutenzione, maggiore durabilità, una minore incidenza dei costi legati alla captazione e gestione delle acque meteoriche.
Inoltre le pavimentazioni in calcestruzzo, essendo per loro natura chiare, hanno maggiore luminanza rispetto all’asfalto, dunque, soprattutto in ambiente urbano, consentono di ottimizzare le spese di illuminazione sia come costi di installazione (meno punti luce) che come gestione (lampade meno potenti). Specialmente nelle grandi città questa scelta comporterebbe, in poco tempo, significativi risparmi.
L’utilizzo di un calcestruzzo drenante i.idro DRAIN, infine, oltre ad andare incontro alle richieste di molti Capitolati e di operatività di cantiere, esalta i risultati estetici della pavimentazione, garantendo una elevata permeabilità all’acqua e le necessarie resistenze meccaniche.
Grazie alle sue proprietà e alla certificazione EPD, il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN si distingue come scelta ideale per progetti in cui la selezione dei materiali riveste un ruolo chiave nel green procurement, nelle gare d’appalto pubbliche e nei protocolli di sostenibilità edilizia, tra cui LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), GBC Italia, ITACA, DGNB e BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method).
Le tendenze outdoor del 2025 saranno cozy. Comfort è la parola chiave, il nuovo lusso, il trend imposto dai millenials e dalla gen Z: terrazzi, giardini e balconi dovranno essere non solo l’estensione della casa, ma templi dedicati al riposo, all’assoluto relax e al benessere, specialmente se sostenibile, un vero break dalla frenetica quotidianità.
Largo, quindi, alla progettazione di oasi verdi dove respirare ossigeno, nelle quali immergersi per rigenerarsi, con un arredamento ecologico e commestibile, poiché negli anni Venti il green dedicato alla cucina è l’elemento imprenscindibile.
Barbecue e cucine all’aperto
È un fiorire di barbecue e collezioni di piani cottura all’aperto.
Come i barbecue di Palazzetti, che ha creato la nuova linea In Giardino, poiché anche la griglia deve avere il suo regno, per divertirsi in compagnia.
Oreste, la work station outdoor di Palazzetti della linea In Giardino
Così come K-Garden di Ernestomeda, studiata con lo scopo di ridisegnare e progettare nuovi spazi di convivialità en plein air. La loro nuova collezione è un’evoluzione del progetto K-Lab, cucina dal design raffinato e dall’anima tecnica, caratterizzata da banchi di lavoro attrezzati che connotano un ambiente efficiente e informale. Nonostante mantenga le stesse caratteristiche estetiche, si è arricchita di postazioni multifunzionali, composte da piastre, griglie, ma anche barbecue, sia elettrico che a gas.
Joe Bastianich è diventato il nuovo volto di Fògher, sponsorizzando un nuovo capitolo per l’azienda che da gennaio 2025 lancia una nuova linea di cucine per esterno.
Joe Bastianich è diventato il nuovo volto di Fògher
Oppure c’è Àtria, realizzata interamente in acciaio inox, che la rende adatta a qualsiasi contesto outdoor.
Vasi e fioriere di design
Spazio anche a vasi rigogliosi di essenze sul balcone, ma anche piante da frutto in giardini verticali o in spaziose fioriere per chi gode di ampie terrazze.
Orti botanici, fiori e piante nei giardini sono infatti un must: prodotti sani e a chilometro zero per imbandire e decorare la tavola, ed extra ricambio di ossigeno 365 giorni all’anno sono il vero privilegio di oggi.
Ethimo e Studio Pepe hanno disegnato apposta una nuova linea di vasi per valorizzare la bellezza della natura e decorare l’outdoor. Si tratta di Innesti, esemplari delicati nelle cromie, eleganti e accoglienti nelle forme, che rivelano un affascinante incontro tra materia e natura.
Realizzata in cemento alleggerito, la linea si compone di tre modelli dai profili morbidi, ciascuno può vivere singolarmente oppure dare vita a diverse configurazioni, così da accogliere le più differenti composizioni di piante e fioriture, e arredare spazi outdoor di qualsiasi dimensione.
Arredamento per esterni e illuminazione
Anche l’occhio però vuole la sua parte: l’arredamento, estensione dell’indoor, muta forma. La plastica lascia il posto a materiali moderni e naturali come il legno, il bambù nel suo grande ritorno, ma anche laminato, acciaio e semplice pvc, duraturi e inscalfibili.
Come Vis-à-Vis, il sistema di chaise lounge proposto da Kreoo che sostengono sedute di relax e poggiatesta in lino.
Keir, collezione di sedute in marmo by Kreeo
Oppure la nuova linea Wellness Therapy di Alberto Apostoli e Varaschin, che presentano una chaise longue multisensoriale e multifunzionale.
Ma non solo: comodità ed estetica convivono nella Gentleman disegnata da Gian Paolo Venier – Studio Otto, fresca, moderna e senza tempo.
The Gentleman di Fabio Valentini
Tra le alternative l’arredamento di Musola che con la nuova collezione Boira e il Divano Baga è arrivato anche a Parigi.
Rubelli ha presentato una poltrona tessile d’eccellenza, mentre le scelte di Ethimo sono molteplici, per dedicare il giusto spazio a relax e convivialità, magari nello scenografico nido Hut, della collezione Swing, oppure l’intramontabile scelta di mobili fra comfort e tessuti pregiati Elisir, che si adatta a tutti i tipi di outdoor.
Rafael, nuova collezione di mobili outdoor di Ethimo composta da materiali naturaliTavolo Patio di Ethimo
La collezione Keir, firmata da Enzo Berti è proprio per stare all’aria aperta: comprende coffee table in differenti forme e configurazioni e sedute liberamente posizionabili nello spazio, in indoor o outdoor.
Sempre l’onda della sostenibilità guida la progettazione, alternando lo stile funzionale e minimal a quello colorato e boho (parola che deriva dall’insieme dei vocaboli bohémien e homeless, nel senso di anticonformista), con palette e texture monocromatiche dai colori naturali. Verde scuro, arancione, sabbia, blu cobalto e terracotta sono protagonisti indiscussi. I materiali sono morbidi: velluto, canapa, cotone e bouclé amplificano il senso di comfort.
Nel ritorno alle origini, tecnologia e funzionalità restano però al centro, per garantire il massimo del benessere: luci naturali, calde e soffuse, pannelli solari e verande high tech, oltre che a cucine e barbecue per l’esterno a emissioni zero, insieme a pavimentazioni in materiali ecologici.
Disegnata da Simone Cagnazzo per Liu Jo Living, la nuova collezione Aperitivo ad esempio celebra l’arte e la tradizione dell’aperitivo italiano, con mille colori. Composta da due tavolini tondi con struttura in acciaio inossidabile nero, questa collezione è concepita per accompagnare e valorizzare l’atmosfera conviviale fatta di momenti speciali con amici e famiglia.
I tavolini da aperitivo di Liu Jo
Per illuminare, Rossini Group, che ha la luce nel Dna, propone tutto quello che serve per poter arredare con la luce il proprio esterno: applique, faretti da incasso, lampade e anche soluzioni particolari.
Lampade per esterno Tratto by Unopiù
Martinelli Luce è specializzato anche in lampade a sospensione per esterno, dalle soluzioni colorate a quelle minimal e industrial, fino a onirici globi che illuminano soffusamente l’atmosfera.
Ethimo e Luca Nichetto creano nuove ispirazioni décor per illuminare e caratterizzare gli spazi esterni, tra know-how tradizionale e design contemporaneo. Come Lustra, la nuova lampada da terra, lavorata in ferro battuto, materiale reinventato, tra sperimentazione e innovazione, per personalizzare e arricchire gli spazi abitativi di oggi, per arredare l’outdoor, conservando quel caratteristico e affascinante aspetto ornato.
Etimo Lustra
Pavimenti per esterni
Il pavimento è anch’esso un elemento fondamentale.
Il lato avvolgente della pietra lo mostra Nereidi, la collezione di Energieker, che riproduce un’eleganza discreta e sofisticata, mentre Marmi Imperiali e Intarsi Tagina rappresentano una soluzione di lusso per professionisti che desiderano creare ambienti unici. Per pareti rilassanti, invece, Tiempo di Ragno ha la soluzione giusta.
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Il pavimento di Nereidi
Il pavimento di Nereidi
Tiempo di Ragno
Tiempo di Ragno
Orti e spa all’aperto
La ricchezza della natura può essere ricreata anche nel proprio giardino, che può diventare una vera e propria oasi di benessere con un arredamento curato e distensivo, con divani dai morbidi cuscini e grandi tavolate per avocare a sé gli affetti, insieme a cucine funzionali e di design e barbecue per alimentare la passione per la cucina, con frutti e ortaggi coltivati a chilometro zero.
Coltivare la terra con le proprie mani, poi, è una delle tendenze outdoor 2025: un’attività sana, soddisfacente e a costo quasi zero. Un regalo per noi e per il pianeta, dove tutto si può fare tra digitalizzazione e piante sostenibili, resistenti alla siccità, ma anche utilizzando materiali di riciclo per la coltivazione e l’arredamento.
Insomma, il giardino diventa un’esperienza nella quale immergersi per rilassarsi, meditare e riconnettersi con la natura tramite verde, acqua, suoni e luci.
Un santuario per corpo e mente, un luogo per rilassarsi dove ricreare e costruire anche piccole spa, docce emozionali e piscine dove distendersi nel periodo estivo, godendo dei benefici delle essenze.
La piscinariscaldata può essere inoltre dotata di colonne doccia dalle linee raffinate e discrete, come quelle della collezione Outdoor di Gessi che trasferisce open air l’idea di design dell’azienda.
Le docce di Gessi
Terrazze e balconi
Tra le tendenze outdoor 2025 più recenti, l’esterno diventa prolungamento dell’interno. Un secondo salotto dove poter respirare aria fresca e lasciarsi accarezzare dalla brezza ricreata dalle piante, dal pavimento fino al tetto.
Ad esempio, la pergola bioclimatica Kedry Skylifedi Ke, insieme alla collezione Kedry Prime, con la chiusura a vetrate Line Glass, è in grado di trasformare gli spazi esterni in veri e propri ambienti da vivere a tempo pieno.
Le verande Ke
Il mobilio, in casa come fuori, segue tendenze sostenibili, eco compatibili e innovative, ma anche lussuose, di qualità e veloci nel montaggio.
Gli stili per le terrazze e balconi si dividono fra il semplice e lineare e il ritorno del bohémien, che sembrava surclassato, e oggi è al top delle tendenze, con colori, texture e stili che ricordano terre lontane e orientali, tra l’allegro e il gitano.
Le poltroncine Ginger di Unopiù
Amache, poltrone a sospensione e divisori da parete la fanno da padrone per creare un’atmosfera di comfort e relax.
Multipor ExSal Therm è un sistema unico di Xella che svolge una duplice funzione di risanamento e isolamento per murature degradate da efflorescenze saline e umidità di risalita. Leggero e traspirante, è totalmente ecocompatibile.
Umidità di risalita ed efflorescenze saline sono un problema che si presenta frequentemente nelle murature di costruzioni datate e negli edifici storici, oltre che nei casi di ristrutturazione di costruzioni agricole o industriali convertite in edifici residenziali.
I sali, filtrando nelle murature, lasciano uno strato visibile bianco, cristallino e lanuginoso all’interno, aumentando il rischio di formazione di crepe e muffe che danneggiano la struttura architettonica, mettendo a rischio anche la salute dei residenti.
Per risolvere in maniera efficace le problematiche legate all’umidità di risalita e al degrado causato dalle efflorescenze saline, Xella ha messo a punto Multipor ExSal Therm, un sistema costituito da pannello termoisolante specifico e malta, che unisce molteplici vantaggi.
Taglio del pannello Multipor ExSal Therm
Oltre a regolare l’umidità e l’assorbimento dei sali disciolti, il pannello Multipor ExSal Therm consente di realizzare una protezione termica di elevata qualità. Con un unico prodotto, dunque, è possibile desalinizzare la muratura e ottenere un isolamento termico ottimale, anche in condizioni critiche.
Applicato sulla superficie interna delle pareti, il sistema Multipor ExSal Therm, grazie alla sua elevata permeabilità al vapore e capillarità, assorbe l’umidità rilasciandola nell’aria ed è in grado di catturare i sali che rimangono nel pannello tramite sedimenti presenti nei pori.
Preparazione della malta per l’applicazione del pannello Multipor ExSal Therm
Particolarmente indicato per edifici vincolati dai beni culturali, storici o vecchie costruzioni, Multipor ExSal Therm può essere applicato direttamente a parete, non richiede cicli di intonacatura e lunghi periodi di essiccamento.
Inoltre, il pannello è classificato come materiale incombustibile e, anche alle temperature più elevate, non rilascia vapori o fumi nocivi.
Infine, tale soluzione permette di intervenire con lavori di risanamento anche su porzioni di fabbricati e solitamente non richiede l’impiego di ponteggi esterni, rendendo più economica la gestione del cantiere.
Applicazione del pannello Multipor
Come tutti i pannelli della gamma Multipor, questo prodotto è realizzato con materie prime completamente naturali come sabbia, calce, acqua, una piccola percentuale di cemento e additivi porizzanti.
Questa composizione rende Multipor ExSal Therm estremamente leggero, salubre e totalmente ecocompatibile.
Il pannello presenta un eccellente bilancio ecologico, validato da certificati, è privo di sostanze nocive e non rilascia emissioni dannose per la salute, risultando particolarmente salubre e idoneo per chi soffre di allergie.
Design e prestazioni si fondono nell’innovativo pannello da sottocopertura Fibrotek Flat di Fibrotubi, che garantisce efficienza e qualità senza compromessi.
Pronta per essere lanciata sul mercato nel 2025, la novità si abbina alla copertura primaria realizzata con la lastra modulare Fibrograf.
Fibrograf cottage montagna
Fibrotek Flat è l’ulteriore versione dei pannelli termoisolanti per tetti Fibrotek, che contribuisce ad aumentare le prestazioni di isolamento della copertura grazie alle caratteristiche date dal pannello in poliuretano disponibile in diversi spessori.
Il rivestimento in alluminio goffrato del pannello assicura inoltre l’impermeabilità contro acqua e agenti esterni, mentre la banda in lamiera preforata, disposta longitudinalmente, conferisce maggiore rigidità al pannello e diventa un punto di ancoraggio ideale per la lastra da copertura Fibrograf.
Applicazione al pannello termoisolante Fibrotek Flat delle lastre Fibrograf
Fibrograf è la nuova soluzione modulare per tetti di Fibrotubi, che garantisce un’elevata tenuta all’acqua, impermeabilità e una copertura senza fissaggi a vista.
La sua estetica contemporanea valorizza ogni progetto, conferendo alla copertura un aspetto elegante e moderno.
Installazione Fibrograf in complesso residenziale
La banda pre-forata sul lato sinistro della lastra permette un fissaggio rapido e sicuro, mentre le piegature sulla parte superiore e inferiore garantiscono un ancoraggio preciso e stabile.
Questo sistema innovativo offre una texture di copertura, che richiama l’eleganza dei rivestimenti tradizionali tipo aggraffato, combinando al contempo i vantaggi della modularità.
La modularità del sistema, data appunto dall’abbinamento di due sole lastre Fibrograf nelle misure S e L, e l’effetto tipo aggraffato realizzato in fase di produzione, elimina di fatto la necessità di costose e lunghe profilature in cantiere.
Eclisse offre diverse tipologie di kit diporte acustiche per l’abbattimento dei rumori. Le porte sono studiate per aperture a scomparsa con o senza stipiti, oppure scorrevoli: consentono una riduzione dei suoni fino a 38 dB.
Oltre a pareti e soffitti, anche l’isolamento acustico dell’elemento porta concorre a creare un ambiente tranquillo e privo di disturbi. Per questo Eclisse ha studiato nuove soluzioni per porte insonorizzate adatte a soddisfare diverse esigenze di stile.
Le soluzioni, disponibili sia per porte scorrevoli che a battente, comprendono un kit completo di componenti in grado di garantire elevate performance di abbattimento acustico.
Porte acustiche
Più comfort
Le porte acustiche sono progettate specificatamente per attenuare i rumori e le onde sonore tra le stanze, rendendole ideali per contesti residenziali o commerciali.
Nelle strutture ricettive, come gli alberghi, sono cruciali per assicurare il massimo comfort agli ospiti. In casa, invece, una porta che offre isolamento acustico può aiutare a contenere i rumori provenienti da una stanza, per esempio un ambiente dedicato alla musica e allo svago.
Porte acustiche a scomparsa con stipiti
Eclisse offre diverse tipologie di kit per l’abbattimento acustico.
Quello per porte a scomparsa con stipiti consente un abbattimento acustico pari a 38 dB e comprende un pannello porta fonoisolante da 40 millimetri di spessore, con finiture noce tanganika semilavorato o laccato Ral a richiesta.
Il kit comprende, inoltre, stipiti e coprifili con lavorazioni specifiche, due coppie di magneti che tengono la porta in chiusura, guarnizioni e dossi da applicare in fase di posa, disponibili in bianco e nero.
Infine, completano il kit paraspifferi dedicati, che si attivano all’aprirsi e chiudersi della porta.
Il kit per porte a scomparsa con stipiti è compatibile con i controtelai Eclisse Unico, Luce ed Ewoluto.
Porte acustiche senza stipiti
Il kit per porte scorrevoli acustiche senza stipiti consente invece un abbattimento acustico pari a 34 dB e comprende un pannello porta fonoisolante da 40 millimetri, fornito di serie con le lavorazioni necessarie per l’applicazione degli accessori e disponibile con finitura grezza con primer o laccata opaca nei colori Ral.
Le guarnizioni acustiche, in bianco e in nero, sigillano superiormente e verticalmente la porta, mentre i paraspifferi sono inseriti nelle fresate del pannello porta e sono regolabili in discesa, in salita e in inclinazione, per offrire una pressione omogenea su tutta la lunghezza.
Si alzano e si abbassano a ogni apertura e chiusura della porta. Questo kit è compatibile con i controtelai Eclisse Syntesis Line e Luce.
Porte acustiche battenti filomuro
Per finire, Eclisse propone anche un kit per porte battenti filomuro acustiche, che consente un abbattimento acustico pari a 33 dB e comprende un pannello porta fonoisolante da 45 millimetri. Il pannello è disponibile grezzo con primer o laccato opaco nei colori Ral.
Le guarnizioni acustiche sono da applicare in fase di posa. Anche in questo caso il paraspiffero è inserito nella fresata inferiore del pannello. Questo kit è compatibile con i telai Eclisse Syntesis Line battente.
Le piastrelle fonoassorbenti Isolspace Skin Wall sono moduli quadrati, tridimensionali e componibili in grado di assorbire il riverbero, posizionabili a piacere come tessere. E sono progettate con materiali sostenibili.
Come dimostrano diversi studi, l’esposizione costante a un ambiente rumoroso provoca danni psichici e uditivi. Intervenire sull’acustica della casa è quindi essenziale per stare bene e ritrovare il giusto relax psicofisico.
Con Isolspace Skin Wall il comfort va di pari passo con l’estetica. Le piastrelle fonoassorbenti Isolspace Skin Wall di Tecnasfalti sono moduli quadrati, tridimensionali e componibili in grado di assorbire il riverbero.
Isolspace Skin wall oblique
Posizionabili alle pareti come tessere di un puzzle, possono essere disposte in maniera personalizzata secondo l’effetto estetico desiderato, rivestendo la parete intera in stile boiserie, oppure coprendo porzioni più piccole, come la testata del letto o il rivestimento di una porta, con geometrie uniche.
La palette dei colori offre infinite possibilità, mentre le linee geometriche in rilievo riflettono la luce, offrendo un effetto cangiante.
Isolspace Skin boiserie
I pannelli Isolspace Skin sono progettati con materiali sostenibili. Grazie alla tecnologia IsolFibtec Stl, fibra derivante da Pet riciclato e studiata per ottenere elevate prestazioni acustiche, questi rivestimenti rispettano anche l’ambiente, riducendo le emissioni nocive e salvaguardando la qualità dell’aria indoor.
Isolspace Skin è disponibile in molteplici soluzioni: oltre ai pannelli Wall per le pareti, può essere scelto nella versione da inserire nelle controsoffittature (Up), appeso in parallelo al soffitto (Ceiling) o perpendicolare a esso (Baffle). Sono invece autoportanti le soluzioni Desk e Stand, ideali per separare gli spazi in modo funzionale ed estetico.
La combinazione dei moduli permette di creare pattern unici
Isolspace e Isolspace Skin sono le linee per la fonocorrezione di design di Tecnasfalti, storico marchio di prodotti per l’isolamento acustico in edilizia.
Vantano una proposta ampia e distintiva di soluzioni che coniugano prestazioni acustiche e dimensione decorativa, trasformando i rivestimenti fonoassorbenti in veri protagonisti degli ambienti domestici.
Condominio storico ad Aosta riqualificato dallo studio DMG associati, passato dalla classe energetica E alla A1
Un grande condominio ad Aosta, costruito negli anni Trenta e classificato come edificio di pregio storico e architettonico, è stato completamente riqualificato grazie al superbonus, con un salto di ben quattro classi energetiche (dalla E alla A1).
I progettisti hanno scelto Isotec XL di Brianza Plastica, pannello per l’isolamento termico ventilato composito con anima in poliuretano espanso, ricoperto su entrambe le facce da una lamina di alluminio goffrato, che protegge il materiale e realizza una seconda impermeabilizzazione.
I progettisti dello studio DgmAssociati che si sono occupati del progetto hanno previsto interventi sinergici su tutto l’involucro, con il cappotto termico in facciata, la sostituzione dei serramenti e degli oscuranti esterni, la sostituzione delle caldaie e la realizzazione di un efficace isolamento ventilato in copertura con il sistema ventilato Isotec XL di Brianza Plastica.
«La soluzione isolante proposta da Brianza Plastica consente di ridurre il numero degli strati che compongono il pacchetto tetto, con l’immediato vantaggio di semplificare le lavorazioni di posa, riducendo i passaggi e le probabilità di errore, ottimizzando tempi e costi», spiega Camillo Dujany, ingegnere dello studio Dgm Associati.
«Con Isotec si posa un solo prodotto, evitando di dover movimentare e posare in successione la barriera vapore, la listellatura di contenimento dei pannelli isolanti, il manto impermeabile e i correntini porta tegole sopra il pannello isolante, con la sicurezza di un prodotto preassemblato, che non affida la sua qualità alla perizia dei posatori, ma accompagna l’installazione, richiedendo pochi semplici accorgimenti».
Isotec XL ha permesso di realizzare un efficace isolamento ventilato in copertura.
Correntino metallico
Il tetto a padiglione, costituito da grandi falde regolari e articolato in tre corpi simmetrici, presentava una superficie importante in termini di estensione e una stratigrafia, priva di isolamento, formata da una soletta in laterocemento su cui erano posate le vecchie tegole, ormai ammalorate e poco funzionali.
Per massimizzare le prestazioni di isolamento termico della copertura, i progettisti hanno scelto Isotec XL, pannello composito con anima in poliuretano espanso, ricoperto su entrambe le facce da una lamina di alluminio goffrato che protegge il pannello stesso, realizzando una seconda impermeabilizzazione.
Inoltre, nel pannello è integrato un correntino metallico asolato che permette di accogliere e sostenere qualsiasi tipo di rivestimento (coppi, tegole, pietre naturali, ma anche lastre ed elementi metallici) e, al tempo stesso, distanziando il manto di copertura dall’isolante, forma la camera di ventilazione, entro cui si attiva il movimento dell’aria, contribuendo a migliorare la termoregolazione dell’edificio.
Alto isolamento termico ventilato
Realizzato in poliuretano espanso, con un λD di 0,022 W/m2K, Isotec offre un’ottima protezione già a partire dagli spessori più contenuti.
In questa opera, l’isolante è stato scelto nello spessore di 120 millimetri, ottenendo, a opera finita, una trasmittanza U=0,165 W/m2K e uno sfasamento di 11 ore e 28 minuti.
La soluzione è versatile e si può applicare a qualsiasi tipologia di struttura portante, continua o discontinua, lasciando massima libertà nella scelta del manto di copertura.
Isotec accoglie tutte le tipologie di rivestimento, sia discontinuo come tegole o coppi, che continuo come lastre metalliche o fibrocementizie.
Nel caso del condominio ad Aosta i progettisti hanno optato, anche in considerazione dei vincoli della Sovrintendenza, per tegole in cemento della stessa tipologia di quelle preesistenti.
Facile posa
Il pannello Isotec XL èordinato nel passo coerente con la lunghezza degli elementi di copertura e in fase di posa non resta altro che seguire le semplici indicazioni previste dal sistema, riducendo il rischio di errore.
«Apprezziamo particolarmente il pannello Isotec perché agevola molto il lavoro in cantiere, ottimizzando le operazioni. Con la posa di un solo prodotto si realizza sia lo strato isolante, sia la sottostruttura per la ventilazione e l’appoggio delle tegole», spiega Nello Balliu, titolare della ditta Balliu di Cossato (Biella) che si è occupata dell’installazione.
La proprietà di seconda impermeabilizzazione del pannello Isotec permette di procedere speditamente, senza dover movimentare teli protettivi in corso di posa.
Inoltre, per tagliare o sagomare i pannelli, per esempio per la posa in corrispondenza dei corpi emergenti o a bordo della falda, si utilizzano strumenti normalmente presenti in cantiere, quali il flessibile a disco o il segaccio a lama rigida per la sola parte schiumata.
I pannelli Isotec XL sono configurati a battenti contrapposti sui lati lunghi e a coda di rondine sui lati corti per facilitare il perfetto accostamento longitudinale e tra file consecutive.
Una volta avvicinati e posizionati i pannelli, i punti di contatto sono sigillati con schiuma poliuretanica e nastro di alluminio butilico previsti dal sistema, offrendo un’ottimale continuità di isolamento, privo di ponti termici.
La scheda
Tipologia: edificio residenziale, condominio Intervento: efficientamento energetico con superbonus 110% Ubicazione: Aosta Progetto: Ingegnere Camillo Dujany – Dgm Associati Impresa: Balliu Isolamento copertura: Isotec XL di Brianza Plastica, spessore 120 millimetri, passo 330 millimetri Superficie isolata: 1000 metri quadrati Rivestimento di copertura: tegole in cemento Miglioramento energetico: da classe E a classe A1
In un condominio di Vallerano, in provincia di Viterbo, il pannello termoisolante PoliisoEdda 80 millimetri di Ediltec è stato scelto per l’installazione del cappotto termico, migliorando significativamente le prestazioni energetiche e consentendo un notevole risparmio in bolletta.
Grazie all’impiego di PoliisoEd è stato inoltre possibile beneficiare della detrazione fiscale, garantita dal rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (Cam) per l’isolante.
Il progetto è stato realizzato dalla ditta Impresa Edile Patrizi di Vallerano, con il supporto dell’architetto Enrico Paolocci e dell’ingegnere Vincenzo Viccari. La fornitura dei materiali è stata curata dalla ditta Orsolini Amedeo di Vignanello (Viterbo).
il pannello poliiso ed di ediltec utilizzato per la realizzazione del cappotto termico nel condominio di Valerano (Viterbo).
Tra i prodotti più apprezzati di Ediltec, il pannello termoisolante PoliisoEd si distingue per la sua versatilità nelle applicazioni di isolamento a cappotto (Etics).
Composto da poliuretano espanso rigido (Pir) a celle chiuse, di colore giallo, PoliisoEd è progettato per offrire un’eccellente performance termica e meccanica.
I pannelli sono rivestiti con velovetro saturato mineralizzato e sono disponibili in dimensioni standard di 600 x 1200 millimetri e spessori che variano da 30 a 160 millimetri.
PoliisoEd è testato per garantire un’ottima aderenza a vari tipi di collanti e rasanti, assicurando una lunga durata dell’installazione.
La sua applicabilità è molto ampia, trovando impiego sia su edifici nuovi che in fase di ristrutturazione.
È adatto a supporti edili continui e resistenti, come murature in laterizio, calcestruzzo, tufo, legno per esterni e pannelli da costruzione leggeri.
I pannelli offrono valori di conducibilità termica λD che vanno da 0,027 W/mK per spessori fino a 70 millimetri a 0,025 W/mK per spessori superiori a 100 millimetri, rispettando le normative europee En 13165 e con una resistenza alla compressione ≥ 150 kPa.
La scheda
Progetto: riqualificazione energetica condominio residenziale Sede: Vallerano (Viterbo) Superficie complessiva: 2600 mq Committente: Condominio via Giovanni XXIII Progettisti: Arch. Enrico Paolocci, Ing. Vincenzo Viccari Impresa esecutrice: Impresa Edile Patrizi, Vallerano (Viterbo) Rivendita: Orsolini Amedeo di Vignanello (Viterbo) Tipo di isolamento: Poliiso ED, spessore 80 millimetri