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Nominato il Cda di BigMat Holding

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In occasione dell’assemblea BigMat che si è tenuta a Napoli lo scorso 23 giugno, è stato nominato il CdA di BMH Spa (BigMat Holding). Nel dettaglio sono stati nominati: Chiara Cuscunà (Presidente del Consiglio di Amministrazione), Rocco Alfano, Andrea Cattaneo, Fernando Cislaghi e Michelangelo Pesciarelli.

Costituita a marzo 2023, BigMat Holding è una società per azioni con capitale sociale di 2,6 milioni di euro è partecipata da BigMat per il 20% e da 74 soci del Gruppo che hanno scelto volontariamente di aderire (le adesioni sono possibili fino al 31 dicembre 2023). 

La società si occuperà di operare sul mercato facendo da supporto ai soci BigMat che vogliono acquisire magazzini, che vogliono estendere la loro attività in nuove province, che farà da catalizzatrice di interessi in occasioni di passaggi generazionali e/o cessioni di azienda da parte di soci BigMat e non solo…

«Quello di dare vita a una holding è un progetto che esiste già da tempo in risposta a una esigenza latente dei soci. Il progetto si è poi concretizzato a marzo di quest’anno e offre ai soci BigMat l’opportunità di avere alle spalle un potente strumento societario in grado di permettere agli imprenditori di affrontare serenamente le fasi cruciali della vita delle loro aziende», afferma la presidente di BigMat Holding Chiara Cuscunà

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Una novità importante nel panorama italiano, mutuata da quanto già fatto in Francia e in Spagna. «In Francia la holding è attiva già da una decina di anni. Il taglio medio delle rivendite è più grande, tenendo conto che ogni socio fattura in media 12 milioni di euro. Grazie al maggiore capitale sociale la holding francese è già riuscita a portare a termine diverse operazioni di acquisizione con dei buoni ritorni economici», spiega Cuscunà. «L’esperienza spagnola è ancora diversa: ci sono moltissimi soci di taglio medio più piccolo, con fatturati intorno ai 2 milioni di euro, che insieme hanno rilevato la piattaforma distributiva di Saint Gobain costituendo delle basi logistiche».

«Nel mercato italiano BigMat Holding è una assoluta novità e un rafforzamento dei discorsi di aggregazione che vale molto più dei semplici accordi sugli acquisti», afferma il consigliere Fernando Cislaghi.«Ormai è chiarissimo, soprattutto nel Nord, che i grandi multipoint stanno cambiando gli equilibri. La costituzione di una holding con potenza finanziaria con grande patrimonio di esperienza nel settore vuole dare una risposta all’aggressività territoriale di queste realtà sul mercato e vuole nel contempo tutelare ed assistere i soci BigMat, sia in fase di cessione aziendale sia in fase di acquisizione e crescita». 

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Insomma un’attività a tutto campo che punta a non rimanere passiva in questa fase di razionalizzazione nel settore della distribuzione edile. Sempre curando gli interessi del Gruppo BigMat.

La rivendita Fratelli Trotta (Finale Ligure) adotta il marchio Living Made e amplia il reparto colore

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In occasione dell’open day organizzato da Fratelli Trotta di Finale Ligure, YouTrade ha incontrato Mario Trotta, amministratore delegato del punto vendita della località turistica ligure, che recentemente ha aderito al Gruppo Made adottando il marchio Living Made.

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Obiettivo? Riposizionarsi nel settore delle finiture d’interni in collaborazione con i marchi storici distribuiti come Mapei e Cromology.

All’iniziativa dei Fratelli Trotta hanno aderito un centinaio di clienti suddivisi fra professionisti e piccole imprese artigiane clienti che hanno partecipato alla mattinata di formazione dedicata alle finiture.

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Il 4 luglio si è quindi festeggiato l’ampliamento del reparto Colore come ulteriore step di specializzazione in un settore che sta dando molta soddisfazione al rivenditore di Finale Ligure con una crescita interessante anche in termini di fatturato.

Ora quando si accede al punto vendita si notano le insegne Made Living che sottolineano ancor più i servizi che Trotta fornisce alle imprese artigiane della provincia.

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Fra i marchi che si possono trovare da Trotta spiccano Mapei, Cromology, Fassa Bortolo, Marazzi, Vaga, Velux. Ricordiamo anche che negli anni, Mario Trotta ha diversificato l’attività e ora Trotta vuol dire materiali edili, finiture e anche brico.

Appuntamento nel 2024 con la quinta edizione di GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo

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Dal 18 al 20 aprile 2024 a Piacenza Expo si terrà la quinta edizione della mostra-convegno GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days, la manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione ma anche alla demolizione delle strutture in cemento armato, al trasporto e al riciclaggio degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti.

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«Una delle novità del GIC 2024, sarà certamente la prima edizione degli IDRA-Italian Demolition & Recycling Awards, durante la quale verranno premiate quelle imprese e quei professionisti italiani che si saranno messi particolarmente in luce negli ultimi 18 mesi nello specifico settore, così come l’organizzazione di un convegno dedicato alle gru edili, essendo queste principalmente utilizzate per il sollevamento del conglomerato cementizio, ma anche di casseforme e di tutto il materiale necessario per la costruzione (ma anche la demolizione) delle strutture in cemento armato», racconta Fabio Potestà, direttore della Mediapoint & Exhibitions, organizzatrice del GIC. 

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Il convegno sulle gru edili, si andrà ad aggiungere a quelli tradizionalmente organizzati dalle varie Associazioni di categoria. «Molte delle oltre 60 tra Associazioni di Categoria e Istituzioni che da sempre sostengono il GIC, sono state contattate per il rinnovo del proprio patrocinio e, tra quelle che ci hanno già riconfermato il loro sostegno, evidenziamo la ANEPLA-Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei e Affini, che ci ha tempestivamente rinnovato la sua affiliazione, essendo il calcestruzzo composto per l’80% da inerti».

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Tra i convegni non mancherà anche quello dedicato alla costruzione e manutenzione delle piste aeroportuali ad uso sia civile che militare al quale hanno sempre partecipato i massimi esperti del settore appartenenti al mondo universitario, alle società di gestione aeroportuale, nonché i più alti rappresentanti delle Autorità di gestione infrastrutturale degli aeroporti militari dell’Aeronautica Militare e degli aeroporti civili dell’ENAC.

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Da non perdere anche la consegna degli ICTA-Italian Concrete Technology Awards, evento questo che ha sempre accompagnato la mostra piacentina.

Nel 2022 hanno partecipato al GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo 234 gli espositori e oltre 5.000 i visitatori (sia italiani che esteri)  «Sebbene sia sempre molto cauto nelle mie previsioni sono certo che questa quinta edizione della fiera sarà ancora più grande ed internazionale delle precedenti, e ciò anche perché sono sempre più numerosi gli operatori del comparto ad apprezzare la formula del nostro evento che garantisce contatti estremamente qualificati con operatori sia italiani che esteri a fronte di investimenti assai più contenuti rispetto alle fiere generaliste presenti in Italia», commenta Potestà.

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Alla luce della forte richiesta di spazi espositivi proveniente anche dagli operatori esteri, Mediapoint & Exhibitions ha deciso di iniziare la vendita degli stand con largo anticipo, riproponendo agli espositori della precedente edizione le medesime aree occupate nel 2022.

Per maggiori informazioni: www.gic-expo.it

Eleni Lighting: la luce su misura per ogni progetto

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Effetto con segna passo da incasso e superficie Eleni Lighting

Creare un’illuminazione bella ed efficace significa fare in modo che la luce sia dimensionata e perfettamente distribuita all’interno dell’ambiente, così da soddisfare tutti i requisiti funzionali ed estetici richiesti dal progetto. Grazie a una pluriennale esperienza nel settore del design, le soluzioni Eleni Lighting hanno l’obiettivo di utilizzare la luce come elemento di arredo e di completamento di ambienti domestici privati o strutture pubbliche, come negozi e alberghi.

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Contorno porta illuminato realizzato con EL504, cornice squadrata larga

In collaborazione con numerosi professionisti del settore, l’azienda di Villafranca Padovana (Padova) ha studiato e realizzato soluzioni in grado di integrarsi nelle architetture moderne, storiche e classiche.

Soprattutto nelle opere di restauro in edifici storici, monumentali e di pregio, gli interventi estetici devono essere il meno invasivi possibile, se non invisibili. Questo è uno dei parametri più ricercati dalle soprintendenze, a cui Eleni Lighting risponde con sistemi appositamente pensati per «scomparire» e lasciare alla sola luce il ruolo di protagonista.

Differenti sono le linee di prodotto disponibili, specifiche per l’interno e per l’esterno.

Per l’interno, il catalogo Eleni Lighting comprende velette-cornici portaled in Xps e poliuretano, rifinite con resina a polveri di marmo. Entrambe le soluzioni consentono di creare una luce indiretta e morbida, che permette una diffusione del fascio di luce a partire dall’angolo superiore della parete per poi proiettarsi sul soffitto. Questa tipologia di veletta è posizionabile anche sopra la testata di un letto o di un divano, per esaltare decorazioni o quadri, o valorizzare un soffitto a travature a vista in legno.

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EL302 posizionata a parete, effetto di luce diffusa bidirezionale

Il catalogo comprende anche velette-cornici portaled in versione Flex per pareti curve. La versatilità e la flessibilità del materiale utilizzato per la linea Flex permettono alla luce di seguire qualsiasi sviluppo delle pareti in condizioni di curvature marcate, riuscendo a copiarne fedelmente l’andamento. Tutte le velette sono tinteggiabili per la massima integrazione con la parete.

Per l’esterno Eleni Lighting propone invece cornici segna-passo e cornici decorative predisposte per l’illuminazione a Led, in Eps rifinito con resina acrilica. Pensati specificatamente per gli ambienti esterni, sono composti da una struttura che crea una lama di luce che si proietta sul perimetro inferiore della parete esterna di abitazioni o di garage, e che permette di illuminare il percorso di camminamento.

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Effetto con segna passo da incasso e superficie Eleni Lighting

Con i decori da esterno, sempre realizzati su misura in Eps, il progettista ha la possibilità di illuminare lo spazio con una luce radente e sfumata. In aggiunta, la cornice sottogronda può essere resa invisibile grazie a trattamenti di rasatura e pittura. Questa soluzione è ideale per esaltare i particolari architettonici di strutture antiche e moderne o per creare un ambiente adeguato ad aree relax, come terrazze e dehors.

Oltre all’adattabilità e alla funzionalità, le cornici Eleni Lighting sono facili e veloci da montare e installare. Le operazioni di messa in opera sono agevolate dalla modularità e dalla perfetta planarità degli elementi che, una volta posati e rasati possono essere tinteggiati a piacere facilitando il mimetismo ed esaltando pienamente la luce.

FF Systems: sotto la botola c’è tanta innovazione

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Adriano De Sury, amministratore delegato FF Systems

Sotto le botole e i chiusini da pavimento di FF Systems si nasconde un mondo di innovazione: sistemi filomuro per una perfetta integrazione con la superficie, certificazioni antincendio e prestazioni acustiche, fino a misure e soluzioni fuori standard per offrire una soluzione a qualsiasi esigenza progettuale in materia di sistemi di ispezione.

Nata nel 2005 a Lainate (Milano) e ora con sede a Busto Arsizio (Varese), il braccio commerciale e distributivo del gruppo tedesco FF Systems opera su tutto il territorio nazionale ponendo grande attenzione alle necessità del mercato locale. YouTrade ha incontrato l’amministratore delegato Adriano de Sury per scoprire i vantaggi delle soluzioni dell’azienda e le novità in vista per il 2023.

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Adriano De Sury, amministratore delegato FF Systems

Domanda. FF Systems è un gruppo internazionale specializzato nella produzione e commercializzazione di botole e chiusini a pavimento. Quando è nata la filiale italiana?
Risposta. FF Systems è stata fondata in Germania nel 1991. Pian piano si è espansa in altri Paesi tra cui l’Italia, dove è arrivata nel 2005. Prima come ufficio commerciale a Lainate, in provincia di Milano, poi nel 2007 la società si è trasferita a San Vittore Olona (Milano) con un magazzino di distribuzione e un reparto produttivo per i prodotti fuori standard. Nel 2015 FF Systems Italia si è spostata a Busto Arsizio (Varese) nella sede attuale e il gruppo si trasforma da FF Systembau in FF Systems per rimarcare il profilo sempre più internazionale. La proprietà dell’azienda resta la holding tedesca, che possiede partecipazioni nelle varie filiali estere. In Italia è socia al 100%, quindi è l’unica proprietaria.

D. Quali sono state le tappe fondamentali della crescita?
R. L’evoluzione dei sistemi a secco, soprattutto in Italia, dove questo settore scontava un ritardo rispetto agli altri Paesi, ci ha dato una grande spinta. Poi, l’introduzione di prodotti certificati. Si è partiti con l’antincendio: quando è cambiata la normativa, passando da quella nazionale a quella europea, sono stati realizzati grossi investimenti per aggiornare tutte le certificazioni. Un prodotto macrosettoriale come il nostro che riesce a possedere tutte queste certificazioni è difficile da sostenere se non si ha un trend di vendita importante, per cui c’è stato un grande salto di fatturato. Inoltre, la crescita esponenziale del settore dell’impiantistica, anche nel residenziale privato, e l’attenzione, molto italiana, al design e all’estetica ha portato a una richiesta molto importante di prodotti «invisibili», in grado di coniugare le esigenze tecniche di ispezione degli impianti alle esigenze estetiche di sportelli nascosti alla vista.

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D. Com’è organizzata l’azienda in Italia?
R. Abbiamo un ufficio commerciale e uno per l’export. Poi, c’è la parte operativa con il customer service e la logistica. Infine, un reparto produttivo che si occupa di tutte le richieste di prodotti non standardizzati per il mercato locale.

D. Quindi, fate molta progettazione di prodotti ad hoc?
R. Sì, ci sono stati addirittura prodotti non standard che sono stati poi inseriti a catalogo. Nascono tipicamente da un’esigenza dei progettisti: FF Systems trova una soluzione e sviluppa un prodotto adatto per un progetto specifico. Capita a volte che la soluzione sia talmente interessante che venga resa disponibile per tutti.

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D. Uno degli aspetti più interessanti per i rivenditori è la logistica: come siete organizzati e quali sono mediamente i tempi di consegna dei vostri prodotti?
R. Abbiamo sempre puntato tantissimo sulla logistica, non importando prodotti dall’estero. Ci scontriamo spesso con realtà che hanno prezzi più bassi, quindi il nostro investimento è sempre stato mirato al servizio al cliente, partendo proprio dalla logistica. Abbiamo una serie di prodotti stoccati a magazzino che comprendono sia soluzioni classiche sia misure fuori standard, che per nostra esperienza sappiamo essere molto richieste dal mercato. Tutti questi prodotti sono realizzati non su commessa, ma in anticipo, e sono dunque già stoccati a magazzino in modo da poteroffrire ai clienti tempi di consegna molto più veloci, tra le 24 e le 48 ore, in tutta Italia.

D. Quali sono i vostri prodotti di punta?
R. Per quanto riguarda le vendite il nostro prodotto di punta è lo sportello di ispezione F2. È un prodotto standard per il largo consumo, realizzato con una lastra di cartongesso e una di alluminio. Non presenta viti, ha già una superficie finita che può essere imbiancata come la parete o il soffitto, quindi diventa a scomparsa totale. Rimane soltanto la fuga, che permette di aprire e chiudere lo sportello montato su cartongesso. A livello tecnico il nostro prodotto di punta è lo sportello antincendio F5 per cavedi tecnici e d’ispezione. Si lega sempre al settore dei sistemi a secco, quindi per applicazioni su cartongesso, ma può essere applicato anche su muratura, settore nel quale abbiamo investito tanto nel corso degli anni e che ci sta dando grandi risultati. A catalogo abbiamo inserito tutta una serie di prodotti specifici anche per le costruzioni tradizionali perché sono in forte crescita.

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D. Quali sono i plus dello sportello di ispezione F2?
R. Non ci sono viti, staffette, nessun tipo di giunzione meccanica, tutto è saldato sul telaio in alluminio. Lo sportello è composto da una lastra in cartongesso idrorepellente: fino alla misura 80×80 centimetri non è avvitata, ma incollata con un procedimento ad hoc, quindi la finitura risulta molto più semplice in fase di installazione e montaggio.

D. Ci sono altri prodotti innovativi?
R. Da qualche anno abbiamo inserito una gamma di prodotti per l’ispezione con certificazioni di isolamento acustico, che vanno dai 26 ai 46 decibel, per pareti e controsoffitti. Questi prodotti consentono di risolvere i problemi di rumore dei cavedi tecnici, soprattutto negli alberghi dove solitamente sono posizionati nei corridoi, magari adiacenti alle camere. FF Systems Italia ha studiato un prodotto, certificato sia per l’antincendio sia per l’acustica, a tenuta di fumi, di aria e polveri. Tra le novità ci sono anche le botole e i chiusini a pavimento. Offrono soluzioni sia a semplice sollevamento manuale sia con chiusura servo assistita, con apertura dall’interno o dall’esterno, riempibili con la pavimentazione o con lastra in acciaio zincato, alluminio o acciaio inox. Abbiamo anche prodotti per il pavimento a tenuta d’acqua e antincendio, con varie portate, dai pedonabili ai carrabili. Anche questo rappresenta un fiore all’occhiello, perché gli sportelli di ispezione antincendio a pavimento sono veramente molto rari da trovare sul mercato. Dove c’è bisogno di ispezionare qualsiasi impianto, FF Systems Italia c’è.

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Chiusino in alluminio

D. Quali sono i prodotti più richiesti dal mercato italiano?
R. In questo momento i prodotti antincendio per i cavedi tecnici degli impianti che passano da piano a piano, oltre al prodotto standard F2, che è sempre molto apprezzato perché adatto a moltissime applicazioni. Un’altra soluzione molto richiesta è lo sportello a pavimento MAGB servo assistito con pistoni, adatto soprattutto per le pavimentazioni bordo piscina, dove c’è bisogno di ispezionare i filtri. Infine, stanno crescendo le richieste per le grandi aperture a soffitto: gli impianti sono sempre più grandi e richiedono sportelli d’ispezione sempre più sovradimensionati. FF Systems è rimasta al passo con i tempi ideando XXL, una soluzione che può arrivare anche oltre i 2×1,5 metri, combinando più sportelli che diventano un vano unico di apertura.

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Chiusino servoassistito

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D. Quali sono le soluzioni che possono interessare maggiormente la riqualificazione dei condomini?
R. Tutti gli sportelli per l’ispezione dell’impiantistica, sia nelle aree comuni sia all’interno degli appartamenti. Un primo esempio è il classico sportello per l’impianto idraulico, solitamente in plastica e a vista: se progettato in anticipo può essere utilizzato uno sportello FF Systems completamente nascosto e verniciato a filo muro. Sempre da progettare in anticipo, nei condomini possono essere efficaci tutti i nostri sportelli filomuro per le derivazioni elettriche, che consentono di ottenere un risultato molto estetico e pulito.

D. In qualche modo bonus e superbonus hanno inciso sul vostro business?
R. Indirettamente hanno inciso anche sul nostro lavoro, anche se i nostri prodotti non rientravano direttamente nei bonus, tranne che nella classica detrazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie. Anche se non direttamente trainati, c’è stato un incremento importante del macrosettore degli sportelli per esterno grazie al superbonus e al bonus facciate. Con i nostri sportelli che si integrano nella facciata siamo stati in grado di rispondere alle esigenze di copertura o ripristino delle ispezioni esistenti con soluzioni estetiche.

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Chiusino d’ispezione in acciaio inox con lastra zigrinata e apertura servoassistita

D. Che cosa richiedono i vostri prodotti per quanto riguarda la manutenzione? 
R. I nostri sportelli non richiedono nessuna manutenzione. Basta aprirli e chiuderli nella maniera corretta.

D. Come si articola il vostro rapporto con i distributori di materiali edili?
R. Ci rivolgiamo a tutta la distribuzione, che va dal classico magazzino edile allo specialista di costruzioni a secco. Disponiamo di una rete vendita sul campo in grado di offrire un primo supporto di assistenza e consulenza. Anche all’interno dell’azienda il nostro ufficio tecnico e commerciale è disponibile, telefonicamente o via mail, a risolvere richieste particolari o specifiche esigenze tecniche, oltre a consigliare il prodotto giusto.

D. E per quanto riguarda la formazione?
R. Organizziamo solitamente corsi con la rete vendita dei nostri clienti per offrire una conoscenza dei nostri prodotti a 360 gradi. Ci affidiamo tantissimo al canale della distribuzione perché, soprattutto in Italia, la nostra proposta passa esclusivamente attraverso i rivenditori. Non vendiamo direttamente alle imprese.

D. Avete in programma qualche novità per quest’anno?
R. Sì, sono allo studio nuovi prodotti specifici che saranno inseriti a breve, sia per quanto riguarda l’impiantistica elettrica sia per l’antincendio, ed è previsto un ampliamento di gamma nel settore delle botole a pavimento per quanto riguarda le misure utilizzabili.

D. Quanti prodotti avete a catalogo oggi?
R. Circa 50-60 prodotti.

D. Com’è andato il primo quadrimestre dell’anno rispetto al 2022 e quali sono i vostri obiettivi a fine anno?
R. Siamo molto soddisfatti. Il primo quadrimestre è andato molto bene, sia grazie all’aumento delle vendite e all’inserimento di nuovi prodotti sia al supporto sul campo dei nostri venditori. Per quest’anno ci aspettiamo di mantenere lo stesso trend. Siamo ottimisti.

Mollo Noleggio fa il suo ingresso in Abruzzo con l’acquisizione di Manetta Noleggi

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Mollo Noleggio, l’azienda di Alba (Cuneo) guidata dai fratelli Mauro e Roberto Mollo e specializzata nel noleggio di macchine e attrezzature per l’edilizia, l’industria, l’agricoltura, la logistica e gli eventi, allarga la propria presenza alla regione Abruzzo con l’acquisizione della società Manetta Noleggi, con sede a Mosciano Sant’Angelo (Teramo).

Mollo Noleggio conferma la propria strategia di crescita anche per linee esterne: recenti le  acquisizioni di Monia Noleggi (Forlì), Parmiani Noleggi (Sondrio) e PMP (Udine). Con l’ultima di Manetta Noleggi raggiunge 50 centri operativi in ​​Italia.

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Mauro Mollo, Presidente di Mollo Noleggio

«Questa nuova acquisizione ha un forte valore simbolico, in quanto ci permette di segnare il traguardo dei 50 punti operativi Mollo Noleggio», dichiara il presidente Mauro Mollo. «Manetta Noleggi è una realtà consolidata e dinamica, condivide la nostra ambizione di fornire un eccellente servizio clienti. Dò il benvenuto allo staff di Manetta Noleggi che entra a far parte del nostro team. Penso sia motivo di piacere e stimolo continuo accogliere nuovi collaboratori nel nostro Gruppo, accrescere la reciproca competenza, migliorare il servizio ai nostri clienti, e fissare nuovi traguardi da raggiungere insieme».

Dal 1999 Manetta Noleggi opera nel settore delle attrezzature per lavori aerei, edili e manutenzioni industriali. Competenza, serietà ed esperienza sono gli elementi che hanno portato questa realtà al successo professionale, facendone un punto di riferimento nel proprio territorio. Grazie a uno staff qualificato e a un parco mezzi ampio e diversificato, Manetta Noleggi è un partner affidabile per il noleggio di attrezzature con e senza operatore, per la formazione e la sicurezza.

Aipe: nel 2022 record dei consumi di EPS in Italia

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Secondo l’analisi di mercato annuale eseguita dalla società di consulenza Plastic Consult per conto di AIPE (Associazione Italiana Polistirene Espanso) i consumi di EPS vergine nel 2022 hanno registrato un incremento del 3% rispetto alle 170.000 tonnellate del 2021, raggiungendo un totale record di 175.000 tonnellate, impiegate principalmente nei settori edilizia ed imballaggio.

A registrare le migliori performance è stato il settore dell’edilizia che, con un consumo totale di 119.000 tonnellate, è cresciuto rispettivamente nel segmento preformati (manufatti stampati) del 39%, pari a 28.500 tonnellate impiegate e nel segmento blocchi/lastre del 2% raggiungendo le 90.500 tonnellate.

Il trend positivo della filiera dell’EPS ha sicuramente beneficiato degli incentivi fiscali finalizzati all’efficientamento energetico delle abitazioni, mercato nel quale l’EPS è utilizzato come principale materiale isolante per l’isolamento a cappotto di edifici nuovi ed esistenti, ma anche dalle nuove opportunità di sviluppo per il settore edilizia, in particolare con le misure introdotte dall’UE con la Direttiva “Case Green” per la riqualificazione del parco immobiliare attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, al fine di ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030.

Gli imballaggi mantengono salda la quota di mercato anche se in leggera flessione. In calo il segmento preformati (manufatti stampati) che si attesta a 39.800 tonnellate (-9%), mentre il segmento blocchi/lastre registra un consumo di 11.500 tonnellate (-8%), per un totale complessivo di 51.300 tonnellate di EPS trasformate nel 2022.

Per il 2023 è previsto un progressivo assestamento e adeguamento dei volumi complessivi di EPS a valori più vicini ai periodi precedenti al biennio 2021-2022.

Fibrotubi: nuova vita al tetto di una cascina con Sottocoppo Metallico Coibentato

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La maggior parte del patrimonio storico immobiliare italiano si trova in aree agricole, rurali e periferiche, che dopo la pandemia sono diventate più ricercate per la possibilità di avere spazi esterni ampi, da vivere con la propria famiglia. Ristrutturare queste abitazioni di grandi dimensioni implica quasi sempre il rifacimento della copertura, spesso molto datata e fuori dagli standard di efficientamento moderni. Come nel caso di una cascina rurale a Campagnola Cremasca (Cremona).

L’abitazione si presentava con una vecchia sottocopertura ecologica in lastre in fibrocemento, con sopra vecchi coppi. Una struttura che denunciava problemi per il peso eccessivo e le infiltrazioni della pioggia. Il committente ha quindi chiesto una soluzione che rimediasse, ma recuperando i coppi esistenti, e che fosse leggera e durevole nel tempo.

L’impresa Edile Guerini Claudio di Casteleone (Cremona) e il cliente finale hanno scelto così di utilizzare Sottocoppo Metallico Coibentato di Fibrotubi. 

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Sottocoppo Metallico Coibentato è l’evoluzione della versione base che abbina alla lastra grecata nuda uno strato isolante da 13 millimetri.

Il metallo garantisce l’impermeabilità all’acqua anche a bassa pendenza (minimo 15%). I correntini e gli speciali profili metallici preforati brevettati consentono il fissaggio in sicurezza del coppo tramite ganci, impedendone lo scivolamento verso il basso, come con le classiche coperture tradizionali. 

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Pedonabile e resistente senza rischi di rottura, Sottocoppo Metallico Coibentato è più leggero rispetto ai classici sottocoppi in commercio.

Grazie allo strato coibente, questa soluzione ha consentito anche l’isolamento della struttura sottostante al tetto della casa di campagna, offrendo una trasmittanza termica migliorata, una riduzione del rumore e una riduzione dell’effetto condensa.

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LA SCHEDA 

Tipologia: rifacimento copertura e ristrutturazione cascina rurale
Luogo: Campagnola Cremasca (Cremona)
Impresa installatrice: Impresa Edile Guerini Claudio di Casteleone (Cremona)
Copertura: Sottocoppo Metallico Coibentato, rosso coppo
Superficie totale coperta: 500 mq

Gruppo Fitt: sostenibilità e innovazioni per le tubazioni in edilizia

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Giuseppe Anastrelli, Sales Manager Fitt

Rivoluzione digitale, innovazione, centralità del cliente e responsabilità d’impresa: sono i pilastri del fare impresa del Gruppo Fitt di Sandrigo (Vicenza), introdotti dall’azienda leader nella produzione di tubi e tubazione in materiale termoplastico già sette anni fa. Risultato? «Nel 2019 la visione del nostro amministratore delegato, Alessandro Mezzalira, ha portato Fitt a cambiare il suo modello di business per restituire all’ambiente, al territorio, alla comunità, e a noi collaboratori stessi più di quello che consumiamo» racconta Giuseppe Anastrelli, sales manager del gruppo veneto. «Tutta l’azienda è permeata da questa visione: essere un’impresa responsabile significa perseguire l’obiettivo di creare valore economico migliorando l’ambiente e la vita delle persone. Con questi presupposti abbiamo dapprima iniziato a misurare le performance di sostenibilità dei prodotti. La scelta di diventare Società Benefit, nel 2021, è stata del tutto naturale».

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Giuseppe Anastrelli, Sales Manager Fitt

Domanda. Obiettivo non facile per un gruppo delle vostre dimensioni, così esteso e con target e mercati diversi. Come ci riuscite?
Risposta. L’Open Innovation, ossia la gestione dell’innovazione collaborativa è fondamentale. Non a caso lavoriamo con una rete internazionale di partner, con le università, in particolare quella di Padova, e diversi centri di ricerca. E ci sottoponiamo alla validazione di protocolli e ai test qualitativi di enti internazionali per mappare l’impatto ambientale non solo dei prodotti, ma anche dei processi. Per esempio, la certificazione Ecovadis ci posiziona all’interno dell’8% delle società sostenibili del nostro settore. Dall’altro lato, i centri produttivi e logistici sono strategicamente posizionati in tutta Europa per garantire l’erogazione dei prodotti con il massimo livello di servizio a grandi clienti, centri d’acquisto e privati e-commerce. La logistica è automatizzata e strutturata per diminuire l’impatto ambientale e le relative emissioni di CO2. Azioni che sottendono alla nostra strategia sostenibile 2030 in ambito Esg.

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La sede Fitt a Sandrigo (Vicenza)

D. Un esempio concreto della strategia Esg nella gestione consapevole del consumo di energia, acqua e territorio?
R. Ne abbiamo parecchi: dall’installazione di due trigeneratori nei nostri impianti più energivori (Sandrigo e Fara), al riciclo al 100% dello scarto di Pvc, dal ciclo chiuso di recupero dell’acqua, all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dello stabilimento di San Pietro in Gù (Padova). Senza dimenticare l’attivazione di linee per lo sviluppo di prodotti eco innovativi a basso impatto ambientale. E per il futuro prevediamo altri investimenti. Inoltre, abbiamo istituito il Sustainability Department, composto da quattro collaboratori che ci lavorano a tempo pieno, un po’ per la delicatezza dei temi trattati anche in ambito normativo e un po’ per creare una cultura interna condivisa e portare al mercato la nostra visione sulla sostenibilità. Insomma, un modo diverso di fare le cose.

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Impianto di trigenerazione stabilimento produttivo Fara Vicentino (Vi)
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Una vista aerea dell’area esterna dello stabilimento produttivo tubo rigido di Fara Vicentino (Vi)

D. Riguardo all’impatto ambientale dei prodotti dell’area building cosa è stato fatto?
R. La gamma Fitt Sewer e Fitt Sewer Evo di soluzioni per fognatura e scarichi industriali non a pressione è la prima in Italia ad avere la certificazione volontaria Epd. Si tratta di uno strumento internazionale utile e richiesto dai principali protocolli di sostenibilità ambientale degli edifici come Leed o delle infrastrutture come Envision, relativamente alle caratteristiche dei componenti edilizi. Un processo molto lungo che ha coinvolto anche l’Università di Padova, per cui i dati riportati sono calcolati e presentati secondo le regole standard previste per la categoria di prodotto dedicata ai materiali per le costruzioni. Attenzione, è una dichiarazione volontaria ma comunque certificata da un ente terzo e pubblicata su un portale accessibile a tutti, quindi i dati sono trasparenti perché confrontabili.

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Fitt produce tubi in pvc e tubazioni per l’edilizia, l’industria, l’agricolutra e il giardinaggio

D. Che cosa d’altro?
R. Poi, c’è il tubo corrugato a doppia parete in Hdpe Rollcable Grey con il 75% di contenuto riciclato che ha ottenuto la certificazione «Plastica Seconda Vita» dell’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (Ippr). Anche in questo caso si tratta di una dichiarazione volontaria dedicata ai prodotti ottenuti da scarti plastici industriali provenienti dalla raccolta differenziata. È il primo marchio italiano ed europeo dedicato alla plastica riciclata, nato dall’esigenza di rendere facilmente identificabili e maggiormente visibili i prodotti ottenuti da plastiche da riciclo destinanti alla pubblica amministrazione, alla Gdo, nonché ai privati cittadini. Un contributo di sostenibilità non nelle caratteristiche, ma per l’azione che svolge è il sistema di ventilazione meccanica controllata Fitt Agix, perché contribuisce a garantire e migliorare l’efficienza energetica degli edifici. E stiamo anche per ottenere la dichiarazione ambientale Epd per i prodotti francesi Fitt Batipro e Fitt Interpact M1 che sono i nostri sistemi di scarico sanitario per l’edilizia residenziale.

D. La rivoluzione digitale in che cosa consiste per Fitt?
R. Si sviluppa su due fronti. Da un lato l’informatizzazione dei processi aziendali, per esempio l’implementazione del gestionale Adi per gestire gli ordini della grande distribuzione, in questo modo si evitano errori o doppie lavorazioni dell’ordine. Mentre nella rivendita, che sta iniziando ora ad adottare il listino elettronico, gli ordini ancora non transitano in un sistema gestionale. Dall’altro lato c’è l’e-commerce, da cui sono esclusi i prodotti dell’industria pesante che non si prestano agli acquisti online.

D. Sostenibilità e innovazione tecnologia come si declinano nei prodotti del settore edilizia?
R. Abbiamo diversi progetti di ricerca e sviluppo in fase più o meno avanzata. Tutti i nostri nuovi prodotti sono sviluppati seguendo le nostre linee di eco design con l’obiettivo di raggiungere l’8% di fatturato da prodotti innovativi, a basso impatto e certificati entro il 2025. Traguardo che stiamo raggiungendo. E siamo al lavoro anche sui tavoli normativi per aumentare la sensibilità nell’utilizzo di materiali riciclati o rigenerati e dare un contributo concreto all’evoluzione sostenibile del nostro settore di mercato.

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Attività di ricerca e laboratorio

D. Avete anche brevetti?
R. A livello di gruppo le famiglie brevettuali sono una trentina e includono prodotti, macchinari e metodi di produzione. Per quanto riguarda il settore dell’edilizia siamo tenuti ad allinearci ai riferimenti normativi e l’attività brevettuale è meno impattante.

D. Qual è il vostro rapporto con i rivenditori?
R. Buono, sia con tutti i rivenditori che con i vari consorzi e/o gruppi d’acquisto. I nostri prodotti però scontano un limite legato all’impatto dei costi di trasporto e quindi siamo presenti quasi esclusivamente al Nord e Centro Italia. Grazie a un’ampia gamma di prodotti possiamo offrire ai nostri partner commerciali un alto livello di servizio. In più la nostra forza è avere la maggiore capacità produttiva in Italia, in particolare nel comparto dei tubi in Pvc. In pratica, il materiale è sempre disponibile a magazzino.

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La logistica, nello stabilimento di San Pietro in Gu’ (Padova)

D. Quindi, i distributori di materiali sanno riconoscere la qualità in questa tipologia di prodotti?
R. Certo, Fitt è riconosciuta nel mercato come marchio di qualità, garantita da più enti di certificazione, e anche per la più alta capacità produttiva in Italia per i tubi in Pvc. Fitt da sempre spinge per proporre prodotti a norma, ma il mercato italiano è ancora molto eterogeneo e legato a consuetudini d’uso di prodotti non a norma e non garantiti. L’impegno di Fitt è anche quello di favorire la cultura circa l’utilizzo dei prodotti sostenibili.

D. Sentite la necessità di investire in formazione nelle rivendite?
R. Le Fitt Experience sono incontri dedicati alla condivisione della nostra strategia di sostenibilità in termini di prodotto, di azienda e di finanza per creare consapevolezza in diversi ambiti. Lo scopo è individuare delle occasioni d’incontro, partnership o progetti con i quali creare concrete opportunità di collaborazione. Per esempio, abbiamo organizzato una sessione formativa con le rivendite, l’Università di Padova e Banca Intesa sui mutui chirografari, ed è emersa la tendenza della Banca Centrale Europea a erogare finanziamenti ai soggetti orientati alle attività sostenibili. Non è più una scelta, ma un obbligo, nei confronti dell’ambiente e della società. Chiaramente trasferire simili messaggi non è semplice e anche al nostro interno ci deve essere questa sensibilità sui cui investiamo buona parte delle ore di formazione aziendale. E operiamo anche nelle scuole per condividere con le nuove generazioni la cultura dell’uso corretto dei materiali plastici e l’attenzione alla sostenibilità.

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Produzione tubo rigido nello stabilimento di Fara Vicentino (Vicenza)

D. Quali sono le previsioni di business per il 2023?
R. Nel comparto dei tubi nel 2022 c’è stato un calo rispetto all’anno precedente e il primo quadrimestre del 2023 sembra seguire questa tendenza. Le nostre criticità più importanti restano quelle legate alla scarsità di volumi e quindi la difficoltà di dare continuità produttiva ai nostri stabilimenti. La corsa ai volumi potrebbe sfociare in una potenziale guerra dei prezzi, su cui si fa fatica a intervenire, in quanto, a tendere, permane una forte insicurezza sull’andamento delle materie prime e sui costi energetici. Viviamo in una totale incertezza e l’approvvigionamento delle materie plastiche resterà molto difficoltoso anche nei prossimi mesi. Riuscire a fare previsioni è difficile: questa situazione ci mette sotto stress dal punto di vista organizzativo. Speriamo che partano i cantieri pubblici legati al Pnrr. Anche se queste commesse normalmente non riguardano le rivendite edili in modo diretto, comunque fornirebbero lavoro ai distributori che danno un servizio alle imprese di grandi opere. Si potrebbe creare un volano importante, una boccata di ossigeno per salvare la stagione.

Sistemi di tubazioni Fitt per l’edilizia

FITT CABLE PROTECTION SYSTEM: TUBI CORRUGATI PER CAVIDOTTI

Rollcable Grey è un tubo corrugato per cavidotto a doppia parete in Hdpe di colore grigio esternamente e nero internamente. Rollcable Grey è certificato «Plastica Seconda Vita» ed è conforme alla normativa Cei En 61386-24 (ex Cei En 50086-2-4/A1-Cei 23-46;V1).

Rollcom è un tubo per telecomunicazioni corrugato a doppia parete Hdpe di colore blu esternamente ed internamente utilizzabile per la protezione di cavi elettrici (bassa
tensione) e telefonici.

Rolldrain è un tubo per drenaggio corrugato a doppia parete fessurato in Hdpe di colore verde esternamente e nero internamente per il drenaggio di terreni agricoli e per uso civile.

FITT BUILDING PIPE SYSTEM: SISTEMI DI SCARICO PER L’EDILIZIA

Drain è un tubo in Pvc rigido a norma Uni En 1329, bicchiere ad incollaggio, per scarichi civili e industriali a bassa ed alta temperatura.

Revolution, tubo in Pvc rigido a parete compatta SN2 per scarichi all’interno dei fabbricati testato IIP antifiamma Euroclasse E secondo la norma En 13501 e conforme al D.M. n. 174 del 06/04/2004 e al D.M. del 21/03/1973.

Red, tubo in Pvc rigido spessorato, bicchiere ad incollaggio, per scarichi civili ed industriali a bassa temperatura. Red offre il miglior rapporto tra funzionalità e costi, per tutte le applicazioni in campo edile che richiedono medio-basse temperature.

FOGLIE IN POLIETILENE PER USO PROFESSIONALE

Fitt Blu sky, l’innovativa foglia in polietilene per massetti con elevato potere di barriera al vapore, resistente allo strappo, alla lacerazione e alla puntura. Grazie a competenze tecniche approfondite e a tecnologie produttive all’avanguardia, presenta standard qualitativi molto elevati e assicura un’estrema praticità in fase di posa in opera per effetto della sua maggiore elasticità.

Fitt Foglia verde, foglia in polietilene di prima qualità. È il film da copertura in polietilene di qualità superiore idoneo per uso professionale ed hobbistico, superiore ad ogni altro prodotto standard presente nel mercato. Lo spessore di 0,12 mm, più ridotto rispetto ai 0,20 mm degli altri film in commercio, consente di ottenere, a parità di peso, una superficie superiore dell’80% rispetto alle foglie comuni con un evidente risparmio. Basso spessore significa anche minor impiego di materia prima e, di conseguenza, un ridotto impatto ambientale nell’utilizzo di materia prima e nello smaltimento post-consumo.

RETI FOGNARIE, SISTEMI PER LA RACCOLTA E IL CONVOGLIAMENTO DELLE ACQUE REFLUE

Fitt Sewer Evo, sistema per fognatura e scarichi interrati. Il tubo Fitt Sewer Evo a norma Uni En 1401-1:2019 per fognatura e scarichi industriali non in pressione, garantisce prestazioni superiori grazie all’esclusivo sistema di giunzione con guarnizione integrata inamovibile. I tubi Fitt Sewer Evo a norma Uni En 1401-1:2019 sono prodotti con l’esclusivo sistema di giunzione Sewer Lock con guarnizione pre-inserita a caldo inamovibile, sviluppato in collaborazione con Trelleborg Forsheda. L’impiego di stabilizzanti organici Obs, privi di metalli pesanti, inoltre, permette a Fitt Sewer Evo di rispettare i più severi standard normativi dei principali mercati europei in termini di salvaguardia dell’ambiente.

Eclisse è online con il nuovo sito web

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Eclisse è online con il nuovo sito web eclisse.it, sviluppato in collaborazione con l’agenzia Fkdesign, che ha ottenuto un importante riconoscimento all’ultima edizione del concorso Mediakey Interactive Key Award, aggiudicandosi il prestigioso Premiere Key Award.

«Non si tratta di un semplice progetto di restyling grafico, ma del risultato di un percorso di analisi, studio, progettazione che ha portato dopo tanto lavoro sempre in sinergia con il team interno Eclisse al rinnovamento del sito web. La creazione di un percorso di navigazione mirato e personalizzato secondo ciascun target agevola la fruibilità e l’utilità del sito, rendendolo non solo una vetrina dei prodotti e racconto dell’azienda, ma una piattaforma che punta sulla massima facilità e immediatezza in ottica di user experience e, al contempo, una declinazione digitale del posizionamento e della brand identity, esplicitandone valori, personalità e promessa», ha dichiara Federico Frasson, managing director di Fkdesign.

Specializzata nella produzione di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa e filomuro, con oltre 30 anni di esperienza e più di 40 brevetti depositati, Eclisse si conferma come un’azienda votata all’innovazione, impegnata nella ricerca, nell’ottimizzazione e nel perfezionamento delle proprie soluzioni. 

Il sito, caratterizzato da un percorso di navigazione chiaro ed intuitivo, permette a ciascun utente, professionale e non, di trovare rapidamente le informazioni di cui ha bisogno, anche senza conoscere a fondo i prodotti della gamma. Ognuno potrà poi rivolgersi direttamente al proprio rivenditore di zona per richiedere un preventivo o un appuntamento in sede.

«Siamo entusiasti di presentare questa risorsa a supporto dell’attività dei nostri partner commerciali. Attraverso questa nuova esperienza di navigazione, più intuitiva ed agevole, i rivenditori potranno intercettare direttamente la domanda dei clienti e gestire il lavoro in maniera più efficiente e redditizia», è il commento del responsabile commerciale dell’azienda, Fabrizio Zaccaron.

«Eclisse è un brand da sempre orientato all’innovazione che ha come baricentro l’ascolto dei propri clienti per creare soluzioni che rendano più semplice la scelta, la progettazione e la posa dei controtelai. Il sito è stato progettato infatti per rispondere alle esigenze di ciascun target definendo un percorso ad hoc, in grado di valorizzare al massimo le potenzialità dei prodotti, con il supporto di un servizio a 360 gradi. La semplicità di utilizzo delle soluzioni Eclisse è diventata anche il messaggio chiave della nuova campagna di comunicazione multicanale ‘Semplice con Eclisse’, dedicata a progettisti, installatori e privati», conclude Fabiana De Luca, responsabile marketing dell’azienda.

La membrana impermeabilizzante Wingum Pro Teck ora in versione Rapid e Antiradice

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Alla richiesta di impermeabilizzanti liquidi altamente performanti per resistenza e durabilità Winkler risponde con una gamma di soluzioni certificate all’avanguardia, come Wingum Pro Teck, membrana impermeabilizzante liquida bituminosa, a base acqua (come tutti i prodotti Winkler-Safe), elastomerica tixotropica, resistente al ristagno e agli agenti atmosferici.

Formulata con materie prime di nuova generazione, è resistente ai raggi UV, anche senza protezione, fino a un’esposizione massima di due anni.

Wingum Pro Teck, oltre che per impermeabilizzare le nuove superfici, siano esse calcestruzzo, fibrocemento, legno, pietre naturali, laterizi, è utilizzata con successo per il ripristino di manti bituminosi ammalorati, sia lisci (ossidati da almeno 180 giorni dalla posa), sia ardesiati.

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Una delle sue principali caratteristiche è la resistenza all’invecchiamento anche nelle condizioni più difficili, per esempio in presenza di continui e sensibili sbalzi di temperatura, cicli gelo-disgelo, eventualità di condense notturne, forte salinità nell’aria.

Wingum Pro Teck è oggi disponibile nella versione Rapid che offre tempi di asciugatura fuori pioggia dopo solo 4 ore.

Inoltre, i laboratori Winkler hanno messo a punto anche la variante Antiradice, in formula fibrorinforzata, per una ideale applicazione nei giardini pensili, nelle fioriere, nei muri di contenimento, e così via.

In normali condizioni di esercizio, e per metrature non molto ampie, è anche possibile applicare Wingum Plus Pro teck e Wingum Plus Antiradice “fresco su fresco”, senza quindi attendere l’asciugatura della prima mano.

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Anche Wingum Pro Teck in tutte le sue varianti fa parte della tecnologia Winkler-Safe: prodotti a base acqua, senza solventi, e quindi non pericolosi per l’uomo e per l’ambiente. I prodotti con il marchio Winkler-Safe sono sicuri e adeguati alle norme antincendio e a quelle relative al trasporto. Inoltre, possono essere tranquillamente stoccati anche per tempi lunghi.

Sistemi per il riutilizzo dell’acqua piovana e dell’acqua grigia di Aliaxis Italia

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Irriga

Il riscaldamento globale e la tutela dell’acqua sono sempre più importanti per il benessere del nostro pianeta e della vita.

Il risparmio idrico legato agli edifici è un tema cruciale e per affrontare il tema della sostenibilità ambientale. Se pensiamo che circa il 50% dell’acqua che utilizziamo quotidianamente potrebbe non essere acqua potabile, ci rendiamo conto di quanta acqua stiamo sprecando.

Riutilizzare le acque piovane e le acque grigie (provenienti da docce, lavabi e bidet) per tutte le attività come irrigazione dei giardini, lavaggio auto e scarico dei WC, permette di preservare l’acqua potabile e ridurre l’impatto delle nostre abitazioni.

Aliaxis Italia ha sviluppato una serie di soluzioni che permettono di recuperare le acque piovane e le acque grigie.

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Irriga

La gamma Irriga rappresenta gli impianti più semplici, l’acqua piovana che proviene dai tetti delle abitazioni viene raccolta attraverso le grondaie in serbatoi. L’impianto è dotato di un filtro a cestello per evitare che foglie o animaletti possano entrare a contatto con l’acqua piovana che viene stoccata nel serbatoio, una pompa autoadescante e un pressostato.
Sono disponibili in diversi formati e vanno da taglie da 3.500 a 40.000 litri, sono forniti di un sistema un troppo pieno, che permette lo scarico dell’acqua in esubero.

Il modello Irriga Flat ha un’altezza molto contenuta (H = 120 cm) ed è adatto quando fare scavi profondi diventa difficile o antieconomico, la capacità di accumulo in questo caso può essere di 5.000 o 10.000 litri.

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Irriga Flat

L’acqua piovana recuperata può essere utilizzata per l’irrigazione di aree verdi, escluso coltivazione di ortaggi, il lavaggio di veicoli, la pulizia di aree cortilizie

Se oltre a questi impieghi si vuole riutilizzare l’acqua piovana anche per lo scarico dei WC e la lavatrice è opportuno scegliere un impianto che garantisca una depurazione dell’acqua più spinta, in questo caso l’impianto adatto è Riusa plus che grazie al sistema di filtraggio a più stadi e al debatterizzatore garantisce un livello di purezza dell’acqua maggiore.

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Aliaxis Riusa Plus

La raccolta dell’acqua per il riutilizzo con gli edifici, fornisce una risorsa da utilizzare nell’edificio, ma contribuisce anche ad attenuare i flussi che potrebbero portare a eventi di allagamenti in contesti urbani (in particolare durante le bombe d’acqua).

Aliaxis Italia fornisce anche un sistema per il riutilizzo delle acque grigie cioè le acque saponate provenienti da doccia, lavabo e bidet. In questo caso l’impianto viene progettato su misura.

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Aliaxis Impianto acque grigie

Le diverse tipologie di impianto si caratterizzano per la loro compattezza e per il pre-assemblaggio in fabbrica, garantendo un’installazione più facile e più sicura, le macchine sono progettate per una bassissima manutenzione e per costi di esercizio molto contenuti, grazie alla presenza di un sistema di contro-lavaggio automatico e alla costruzione facilmente accessibile.

Ogni impianto risponde a un bisogno unico, perché uniche sono le situazioni di contorno: il territorio con le sue caratteristiche idrogeologiche, le normative statali e regionali, i regolamenti locali. Inoltre gli impianti per il riutilizzo delle acque, contribuiscono alla certificazione energetica dell’edificio e contribuiscono ad aumentarne il valore.

Scopri di più sul sito Aliaxis Italia

Con il nuovo numero di YouTrade un supplemento speciale dedicato al drenaggio

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L’Italia è un territorio ad alto rischio. E l’ormai acclarato cambiamento climatico non fa che aumentare i pericoli di frane e allagamenti, che secondo l’Ispra hanno provocato oltre 1.600 vittime. Il dissesto idrogeologico, inoltre, comporta anche danni miliardari a strutture abitative e produttive, come testimonia la recente alluvione in Emilia. Ma gli strumenti per evitare o, almeno, limitare i guai ci sono: si chiamano soluzioni per il drenaggio. E proprio al grande tema del drenaggio è dedicato un supplemento al nuovo numero di YouTrade.

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Sfoglia la rivista

La rivista leader nella distribuzione edile ha deciso di fornire un ampio approfondimento, che spazia dalla fotografia geo-idrografica del Paese, fino alle regole, alle soluzioni, ai materiali e ai casi di riqualificazione del territorio più interessanti. È un supplemento che, certo, sarà di vivo interesse per i distributori, ma anche di utilità per progettisti e imprese della filiera delle costruzioni. A maggior ragione considerando i fondi europei del Pnrr che, in parte, sono destinati proprio alla cura del territorio.

Oltre al supplemento dedicato al drenaggio, il nuovo numero di YouTrade pubblica altri contenuti stimolanti. Per esempio, un focus sulla distribuzione del Sud, nello specifico in Calabria. Oppure sul problema del consumo di suolo. O, ancora, un focus sul sistema bagnonella sezione YouTrade Casa, ma anche un articolo sulle ombre che la distribuzione deve affrontare, con la cosiddetta retail apocalypse, oppure un focus sulle frontiere della termoidraulica. Oltre, naturalmente, a tante rubriche centrate come sempre sul business dell’edilizia e della distribuzione.

Un numero doppio, ricco e imperdibile quello del nuovo YouTrade: non perderlo! Abbonati ora!

YouTrade giugno 2023 (abbonati)

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L’edizione integrale della rivista è disponibile su abbonamento. Clicca qui per maggiori informazioni

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Baustoff Metall Italia: la marcia in più dei sistemi a secco

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Un network con sette filiali specializzate nei sistemi a secco e un nuovo punto vendita interamente dedicato al colore. Questa la carta di identità di Baustoff+Metall Italia, che punta sulla specializzazione, con prodotti di qualità e ad elevato contenuto tecnologico, e sui servizi, dalla consulenza tecnica alla logistica.

Parte di un gruppo multinazionale fondato a Vienna e oggi presente in 14 nazioni europee, con 125 filiali operative e sette siti produttivi in tre nazioni, Baustoff+Metall non offre solo tutto ciò che concerne l’edilizia a secco, ma collabora direttamente sia alla progettazione delle strutture sia alla scelta del sistema costruttivo più idoneo. Ne parliamo con Veronica Leso, responsabile comunicazione e marketing e assistente di direzione di Baustoff+Metall Italia.

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Veronica Leso con il magazziniere Marco Bagnara

Domanda. Qual è l’identità del gruppo Baustoff Metall, di cui fate parte?
Risposta. Il gruppo è di origine austriaca. È stato fondato dalla famiglia Kristinus nel 1965 e nel corso degli anni ha sviluppato un’identità ibrida, nel senso che non è semplicemente un rivenditore di materiale per l’edilizia a secco, ma è anche un produttore. In tre nazioni europee il gruppo possiede sette siti produttivi e questo ha permesso di maturare un grande know how interno anche nella produzione dei materiali che poi rivendiamo.

D. Che tipologia di prodotti realizzate?
R. Noi siamo specializzati nei sistemi a secco, andando in profondità sia nella tipologia di prodotti sia nell’ampiezza di gamma. I nostri siti produttivi sono specializzati in produzione di struttura per cartongesso, soffitti metallici, sistemi radianti, telai e porte in acciaio e alluminio. Non produciamo cartongesso.

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Il sistema di soffitto radiante brevettato GP Cool Speed

D. Qual è il vantaggio di questa soluzione ibrida?
R. Questa soluzione permette di sfruttare il know how sviluppato a livello produttivo per dare al cliente una consulenza più dettagliata su tutto il mondo dei sistemi a secco. Abbiamo un’esperienza tale alle spalle per poter consigliare il prodotto migliore e le tecniche costruttive più adatte, sviluppando una sorta di servizio chiavi in mano. Forniamo il materiale, che in parte possiamo produrre direttamente, e offriamo consulenza e logistica.

D. Come è avvenuto lo sviluppo in Italia?
R. Baustoff+Metall ha aperto in Italia nel 2006 con la fondazione della sede legale a Brunico (Bolzano). Negli anni abbiamo aperto altre filiali a Bolzano, Verona, Milano. Alle porte di Milano nell’ultimo anno abbiamo inaugurato anche una seconda filiale a Bollate, mentre la prima è situata a Segrate. A Verona e Brunico abbiamo creato filiali che sono anche showroom veri e propri. Di recente abbiamo inoltre aperto una nuova filiale specializzata nel colore. Questo nuovo punto vendita, B+M Coatings, ha al suo interno tutto ciò che concerne le finiture per i sistemi a secco.

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Il nuovo punto vendita dedicato al colore B+M Coatings

D. In quali aree siete presenti a livello distributivo?
R. In tutto il Nord Italia. Per cantieri importanti ci muoviamo anche fino al Centro Italia.

D. L’edilizia cambia e diventa sempre più tecnologica: che cosa comporta?
R. Sicuramente tanti investimenti in ricerca e sviluppo e formazione. Negli ultimi anni ci siamo focalizzati sempre più sulla formazione, rivolta sia ai clienti, che devono restare al passo con i tempi e le nuove tecnologie, sia ai nostri venditori interni che devono acquisire conoscenze sempre più tecniche. I nostri venditori vengono formati internamente, grazie a una divisione tecnica che li tiene costantemente aggiornati. In più, seguono i corsi di aggiornamento con i fornitori sulle novità di prodotto.

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D. Com’è organizzata la formazione per i clienti?
R. Agli applicatori forniamo un servizio di academy gratuito che normalmente comprende due ore in aula e un’ora di parte pratica. In collaborazione con i fornitori presentiamo inoltre i nuovi prodotti ad elevato contenuto tecnologico o che non sono ancora stati distribuiti sul mercato. In più facciamo dei corsi di formazione più generale che possono interessare chi si approccia per la prima volta a questo tipo di lavoro. Per esempio, come applicare una lastra di cartongesso o un controsoffitto.

D. Quanti corsi di formazione organizzate durante l’anno?
R. Da settembre-ottobre fino a maggio-giugno normalmente riusciamo a organizzare quattro academy al mese, su vari tipi di argomento. Tendenzialmente sono otto moduli l’anno.

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D. Qual è il corso più gettonato?
R. Al momento quello sulla protezione al fuoco e quello dedicato all’isolamento, specialmente il cappotto che negli ultimi anni è stata una vera tendenza del mercato grazie agli incentivi. Anche l’isolamento acustico è un argomento importante.

D. Tornando all’innovazione, quali sono le maggiori difficoltà nella gestione?
R. Diciamo che la realtà del mercato e i nostri desiderata non sempre convergono. Come azienda cerchiamo sempre di proporre sistemi tecnologicamente all’avanguardia e tutto ciò che rappresenta una novità, però tante volte dobbiamo scontrarci con un mercato un po’ pigro, difficile da penetrare con idee nuove e forse troppo distanti rispetto alla realtà quotidiana. Anche il nostro target, costituito da imprenditori non giovanissimi, è per età anagrafica un po’ restio ad adottare tecnologie innovative, al contrario delle nuove generazioni. Tante volte dobbiamo mediare con la realtà del mercato, anche se sicuramente c’è stato un miglioramento rispetto a cinque anni fa.

D. Anche la digitalizzazione è una parte importante dell’innovazione: come la affrontate?
R. Se parliamo di vendite, negli ultimi due anni stiamo sviluppando un intenso rapporto con delle agenzie di comunicazione per costruire una presenza importante sul web. I prossimi step prevedono di affrontare il mercato dell’e-commerce per alcune categorie produttive. Al momento, stiamo valutando con molta attenzione quali prodotti spingere con la vendita online, che sicuramente non possono essere gli utensili di base che possono avere tutti gli altri distributori.

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D. Nella vostra organizzazione però il digitale non si ferma soltanto all’e-commerce…
R. Stiamo puntando moltissimo sugli investimenti per la digitalizzazione. Da un anno stiamo mettendo in pista un sistema molto avanzato per la gestione del magazzino, con device, lettori codice a barre e altri strumenti. Questo ci consentirà di digitalizzare completamente la parte finanziaria e logistica. Ci vorranno almeno un altro paio di anni per andare a regime.

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D. È un progetto che nasce dalla casa madre o è una vostra iniziativa?
R. È un’iniziativa tutta italiana. Abbiamo un amministratore molto aperto alle nuove soluzioni, all’avanguardia su tutto ciò che può rappresentare un punto di differenziazione rispetto ai competitor. Cerchiamo di avere una marcia in più e portare avanti un progetto che poi possa eventualmente essere condiviso anche con l’estero.

D. Anche in Italia si costruirà sempre di più a secco?
R. Il trend sicuramente c’è. Negli anni, complici anche i vari incentivi sulle ristrutturazioni, il mercato dei sistemi a secco è cresciuto poiché rappresentano la soluzione più rapida ed economicamente vantaggiosa. Siamo fiduciosi di raggiungere i livelli del resto d’Europa.

D. Il gap tra Nord Europa e Italia è sempre così ampio o la forbice si sta riducendo?
R. Si sta riducendo, sebbene sarebbe bello lo facesse più velocemente. Al momento il mattone continua a essere protagonista nel mercato italiano, anche se l’edilizia a secco sta cominciando a prendere sempre più piede, sia grazie all’attività di comunicazione dei distributori sia alla maggiore conoscenza del cliente finale, che inizia a prenderla in considerazione per i suoi progetti. Speriamo che nei prossimi anni questa forbice si riduca sempre di più.

D. Quali sono i prodotti su cui puntate di più?
R.
Siamo specializzati nella rivendita di prodotti a secco, però puntiamo soprattutto sul servizio e il valore aggiunto che siamo in grado di offrire, quindi la consulenza, la prevendita, la gestione del post vendita, della logistica. Non ci piace essere messi a confronto per il prezzo, preferiamo fidelizzare il cliente per la qualità del servizio.

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D. Qual è il servizio più apprezzato dai clienti?
R. Oltre alla consulenza, un servizio molto apprezzato è quello logistico. Abbiamo un parco di mezzi invidiabile, tanti li importiamo anche dall’estero. Abbiamo mezzi adatti veramente a qualsiasi esigenza, con una media di almeno cinque mezzi per filiale, tra bilici, van, daily, con gru e crayler. Abbiamo un ampio spettro di mezzi per le più diverse situazioni, dallo scarico in centro storico a Milano alla consegna in zone di montagna. Offriamo un servizio di logistica anche per lo scarico di materiale che non abbiamo venduto direttamente noi con mezzi all’avanguardia. Per esempio, il crayler è un piccolo muletto telecomandato che riesce a scaricare ovunque, anche in spazi piccoli dove l’alternativa sarebbe il trasporto manuale. Oppure abbiamo gru che consentono di effettuare consegne al piano fino a 30 metri di altezza, impensabili in altro modo.

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D. Per la consulenza come siete organizzati?
R. Abbiamo un reparto specifico, tra Milano e Bolzano, in grado di offrire consulenza a tutti i nostri clienti. Investiamo molto in questo ambito e siamo in grado di offrire tutto il supporto necessario, anche con l’utilizzo di strumentazione particolare come Autocad o Bim. I nostri consulenti sono persone molto specializzate, che spesso hanno avuto precedenti esperienze nel mondo della produzione, quindi hanno un bagaglio di conoscenze molto approfondito.

D. Chi sono i vostri principali clienti?
R. I general contractor e le imprese edili. A seguire i cartongessisti e gli imbianchini, e anche i privati.

D. Il mercato della riqualificazione ha spostato l’accento sul consumatore finale: questo che cosa comporta per voi?
R. Ci ha aperto un nuovo canale di comunicazione. Il consumatore finale si affida all’architetto o al progettista, per cui abbiamo iniziato ad approcciarci anche agli studi per poter vendere direttamente il prodotto. In questo senso le soluzioni di design e più avveniristiche sono un po’più facili da vendere, proprio perché il cliente finale sa già quello che vuole e punta molto sull’estetica e la soluzione tecnologica. Il consumatore finale ha accorciato di uno step la filiera e rappresenta un canale che sta offrendo molti benefici, soprattutto nel mercato milanese.

D. Come si evolve il rapporto tra produttori e distributori?
R. Il rapporto tra produttori e distributori sarà sempre un rapporto conflittuale. Tuttavia, rispetto a tre-quattro anni c’è maggiore volontà di arrivare a instaurare un rapporto di partnership. C’è più dialogo e rapporto umano.

D. Avete un concept anche per quanto riguarda l’organizzazione dei punti vendita?
R. È in divenire. Al momento abbiamo una semplice esposizione della minuteria e dell’attrezzatura con pareti dedicate, il resto è quasi tutto a magazzino. Il concept del nuovo punto vendita dedicato al coating è invece molto più interattivo, con una comunicazione più visiva e digitale con le etichette elettroniche. Per noi è un concept completamente diverso perché la vendita al dettaglio è una novità.

baustoff-metall

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D. A che cosa vi siete ispirati?
R. Abbiamo scelto uno stile molto industriale, moderno e di design. Come assortimento abbiamo inserito prodotti non standard, d’impatto, all’interno di un concept molto pulito, quasi come una boutique.

D. Com’è andato il 2022 e che cosa vi aspettate dal 2023?
R. Il 2022 è andato molto bene, con un incremento a doppia cifra. Per il 2023 siamo partiti bene. Sappiamo che ci sarà un decremento per il taglio degli incentivi, ma l’edilizia a secco continua a crescere e siamo fiduciosi. Non ci fermiamo.