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Rinforzo strutturale: Fibre Net e Mister Mac insieme per la sicurezza nell’area sismica

Rinforzo strutturale

Fibre Net, azienda specializzata nei sistemi di rinforzo strutturale, insieme al distributore Mister Mac, ha contribuito alla realizzazione dell’outlet di Castel Romano (Roma), oltre a servire con le sue soluzioni il territorio del cratere sismico attraverso il punto vendita Mister Mac di Tolentino (Macerata).

Intervista a Gabriele Rogari, sales Manager Area Centro.

Rinforzo strutturale

Quando è nato il rapporto con Mister Mac?

Sono già quattro anni che collaboriamo e stiamo intensificando ancora di più la nostra presenza sul territorio grazie alla loro forza vendita e distribuzione.

Quali sono le soluzioni più richieste dalla rivendita?

In generale le richieste delle rivendite si concentrano sui sistemi di rinforzo strutturale che spaziano dal CRM, agli FRP alle nuove configurazioni degli FRCM fino alle malte civili e tecniche. Un altro sistema che viene richiesto è quello per la messa in sicurezza di solai.

Quali sono i prodotti più richiesti nel Centro Italia?

Al netto delle malte non parlerei di prodotti ma di sistemi e quindi il focus sulla mia area, ancora interessata dalla ricostruzione post sisma, è forte sul rinforzo strutturale Frp, Crm e Frcm.

Quali sono i servizi che Mister Mac vi richiede di più?

La formazione tecnica della rete vendita interna ed esterna è stata determinante già dall’inizio della nostra partnership.

Si tratta di un elemento che non si è esaurito, ma che continua e gioca un ruolo essenziale per una crescita condivisa.

Naturalmente l’assistenza tecnica che forniamo, sia in fase progettuale che in cantiere, è un altro tema sostanziale per garantire l’operatività quotidiana.

C’è un progetto particolarmente significativo nel quale avete collaborato di recente?

Ci siamo trovati a collaborare nel cantiere di un famoso outlet della zona. In fase progettuale erano emerse delle problematiche di ribaltamento delle murature. Insieme a Mister Mac siamo riusciti a rispondere alle esigenze della progettazione e fornire i materiali.

Si è trattato di un intervento molto importante per il quale Fibre Net ha fornito a Mister Mac un servizio di supporto tecnico iniziale e il sistema CRM Ri-Struttura con reti in fibra di vetro, abbinate a una malta a base calce.

L’intervento di consolidamento strutturale è stato realizzato in un tempo decisamente limitato per consentire la rapida apertura del centro commerciale.

Il sistema Crm Ristruttura con reti in fibra di vetro di Fibre Net per l'outlet di Castel Romano (Roma)
Il sistema Crm Ristruttura con reti in fibra di vetro di Fibre Net per l’outlet di Castel Romano (Roma).

Quali sono le caratteristiche delle vostre malte?

Come ho detto disponiamo di un’ampia gamma, sia di malte civili per l’edilizia che di malte tecniche, più spesso utilizzate per l’infrastruttura; fattor comune è l’impegno di Fibre Net nello sviluppare prodotti che rispettino anche i requisiti Cam richiesti anche dal Pnrr.

Pensando proprio al Pnrr mi vengono in mente i tanti cantieri in cui abbiamo fornito, oltre alle malte per ripristino e finitura, anche sistemi per inforzo strutturale e messa in sicurezza, anch’essi Cam compliant.

Mister Mac

Perché scegliere i prodotti Fibre Net?

Da 25 anni Fibre Net è riconosciuta da tutta la filiera delle costruzioni come l’azienda specialista del rinforzo strutturale.

L’elevata competenza ingegneristica, sostanziata da una intensa attività di ricerca e sviluppo, ci consentono un approccio serio e professionale quando andiamo a sviluppare e certificare nuovi prodotti e sistemi, che spesso anticipano anche le richieste del mercato.

Dalla prima rete, tutt’ora in commercio, è nato il Sistema CRM Ri-Struttura, di cui quest’anno abbiamo lanciato una importante evoluzione, ovvero Ri-Struttura Force: una gamma composta da cinque reti talmente prestazionali da non avere competitor sul mercato.

Nell’arco degli anni la proposizione commerciale si è arricchita con rinforzi in fibra di carbonio per placcaggi fibrorinforzati FRP, e proprio nel 2025 con ben 26 sistemi FRCM.

Da non dimenticare i prodotti per la ristilatura armata, con il sistema Reticola, e l’antisfondellamento, oltre alle malte tecniche inserite negli ultimi anni.

Non da ultimo anche tutti i servizi tecnici a supporto di progettisti, imprese e rivendite fanno la differenza.

Le richieste di Pio Macarra-Mister Mac coincidono con quelle del territorio?

Certamente, un’azienda con questa storicità sul territorio non può che intercettare e rispondere ai bisogni dello stesso.

Ora il punto vendita di Tolentino ha dato un impulso importante anche alle richieste che pervengono dal territorio del cratere sismico.

Quali problematiche riscontra nelle rivendite di materiali edili nella sua area di riferimento?

Non parlerei di problemi, piuttosto di una migliorabile conoscenza dei prodotti di rinforzo strutturale con materiali composti a cui stiamo supplendo con una serie di attività di formazione.

Il 2025 è un anno di grandi prospettive nella mia area, quindi continuerò nel segno di quanto portato avanti finora, ovvero una presenza forte e capillare sulle rivendite per garantire a tutti i clienti, nuovi e storici, il massimo supporto.

Come sono organizzati i corsi di formazione?

I corsi in rivendita comprendono una parte teorica dedicata ai sistemi Fibre Net e una parte pratica in cui i partecipanti, sotto la nostra supervisione, hanno anche la possibilità di applicare i prodotti.

A questi educational partecipano rivenditori, progettisti, direttori lavori, maestranze delle imprese.

Parallelamente, Fibre Net offre anche proposte di alta formazione sviluppate per i progettisti e le rivendite partner; con due giorni di Academy nel nostro headquarter di Udine affrontiamo tematiche decisamente più tecniche oltre naturalmente a visitare i nostri laboratori e la produzione.

A fine Academy i corsisti ricevono un nostro attestato di partecipazione e i crediti professionali rilasciati da enti accreditati per la formazione.

In ogni caso, il nostro ufficio tecnico rimane sempre a disposizione per qualsiasi necessità formativa in azienda, in studio e on site.

Il Pnrr ha impattato sul business di Fibre Net in quest’area?

Sì, il Pnrr ha aiutato molto. È anche vero che nel 2024 si sono aperti moltissimi cantieri, chiusi nello stesso anno, per il Giubileo.

Quali sono le sue previsioni per i prossimi mesi?

Il mercato dei rinforzi strutturali è in crescita. C’è tanto lavoro e, come ho detto, ci sono spazi di sviluppo legati alla cultura del rinforzo strutturale.

Il superbonus ha portato in evidenza alcune lacune, a cui stiamo andando a sopperire con la competenza che contraddistingue Fibre Net sul mercato.

di Veronica Monaco

Recensioni online: il giudizio positivo moltiplica il fatturato, anche per i rivenditori edili

Recensioni online

La competizione tra rivendite si svolge anche in rete: l’arma in più sono le recensioni degli utenti del servizio fornito dal distributore o sui prodotti acquistati. Perché il giudizio positivo moltiplica il fatturato.

Ci sono due generi di aziende: quelle che tengono conto dell’opinione dei loro clienti e quelle che non lo fanno. Le prime guardano al futuro e incrementano il business, le seconde rischiano un prematuro declino.

Perché è ovvio: conoscere quello che pensa chi acquista un prodotto o usufruisce di un servizio, per esempio la distribuzione di un materiale o una consulenza, è fondamentale per correggere eventuali errori e migliorare l’esperienza utente. Oggi ottenere un feedback è più semplice, ma è anche un’arma a doppio taglio.

Può essere un moltiplicatore di successo, ma anche rivelarsi una trappola. Tutto dipende da una parola temuta e allo stesso tempo agognata: recensione.

Perché i clienti non sono più un soggetto passivo, ma tendono a interagire e a giudicare il servizio ricevuto. E la concorrenza si sposta anche sul mercato digitale.

Moltiplicatore

Quando un cliente offre pubblicamente un parere sul prodotto o servizio acquistato l’effetto è logaritmico: le vendite si moltiplicano se l’opinione espressa è positiva, ma si arenano se arriva una bocciatura.

Tutto sta a come gestire questa potente arma di marketing, che può mettere il turbo al fatturato.

Il presupposto, naturalmente, è che l’azienda sia affacciata sul web oppure abbia un account attivo sui social network.

Il meccanismo è semplice: chi acquista si fida di più del parere di un cliente qualunque come lui, che ha già provato un prodotto o un servizio, piuttosto di quello che è manifestamente una pubblicità che sottolinea gli aspetti positivi ed evita quelli negativi.

Le recensioni dei clienti sono considerate più veritiere e possono condizionare la scelta. Gli acquirenti possono scrivere recensioni per suggerire modi per migliorare l’esperienza di acquisto e di shopping complessiva o i servizi forniti dall’azienda.

Ma anche suggerire una rivendita piuttosto che un’altra in base all’esperienza di acquisto vissuta.

Feedback

È un feedback che consente di comprendere meglio che cosa vogliono i clienti e individuare i modi in cui creare un’esperienza più piacevole.

Insomma, ottenere recensioni è spesso il modo più utile per migliorare la propria attività, soprattutto grazie ai commenti dei clienti abituali, che hanno effettuato più acquisti o visitato il negozio più volte. I contenuti creati dagli utenti sono utili per interagire con loro e sviluppare relazioni migliori.

È importante, da questo punto di vista, che non manchino le interazioni che possono influenzare positivamente le relazioni.

Insomma, una critica o un complimento, se sono articolati e non solo un semplice aggettivo o un’emoji, possono aprire una porta direttamente al cuore del cliente, se provocano una risposta da parte dell’azienda.

Secondo Customer Alliance, società di software con sede a Berlino che offre una piattaforma basata su cloud per la gestione e l’analisi delle recensioni dei clienti e del feedback, il 79% delle persone è influenzato dalle recensioni online nella scelta di un’attività locale.

«Raccogliere feedback continuo e consistente è la base per aumentare il valore della relazione con il cliente. Implementare questo su una vasta scala in diversi punti di contatto del percorso del cliente può essere fatto solo tramite l’automazione dei sistemi di gestione del feedback con i sistemi Pms (Product management service) e Crm (Customer relationship management)», ripete il Ceo Steffen Schmickler.

Arma segreta

Per questo motivo colossi della distribuzione come Amazon sono cresciuti anche grazie al meccanismo delle recensioni online che, tra l’altro, sono anche un sistema di selezione darwiniana delle proposte in commercio.

Questo processo è cresciuto fino a spingere la nascita di siti che raccolgono i resoconti dei clienti: il caso più famoso è quello di TripAdvisor, sito specializzato in recensioni di ristoranti e hotel. Il 91% dei suoi utenti legge le recensioni online almeno una volta al mese.

Quello che è stato definito come mondo degli Ugc (User Generated Content, cioè i commenti degli utenti a post pubblicati sui social oppure le recensioni ai prodotti acquistati) continua a crescere rapidamente, se si contano i contributi su Facebook, LinkedIn o Instagram.

Ma, tra le diverse tipologie di contenuti, sono le recensioni dei clienti, raccolte e pubblicate da operatori certificati, a svolgere un ruolo sempre più rilevante nelle decisioni d’acquisto dei consumatori.

Le recensioni, per esempio, sono utilizzate da Google per il motore di ricerca, abbinate ai risultati web sotto forma di stelline che indicano un punteggio medio e la valutazione. In questo modo orientano il cliente nel suo percorso d’acquisto o di scelta del venditore.

È uno dei motivi per cui le recensioni rappresentano un’opportunità per le aziende: chi vende online ottiene più click e la vendita dei propri prodotti o servizi se ha un rating più alto.

Ma anche chi utilizza un sistema di vendite tradizionale ottiene un beneficio, in primo luogo per la propria awareness aziendale, la conoscenza del marchio e la reputazione del proprio servizio.

Credibilità

Questi benefici, però, devono superare uno scoglio: quello della credibilità. Proprio perché il meccanismo delle recensioni è così incentivante per le aziende, non sono tardate le recensioni false, a volte promosse dalle stesse aziende.

Un problema che ha inficiato la credibilità dei commenti pubblicati online, anche se, nonostante tutto, le recensioni hanno continuato a essere consultate. È raro che chi acquista un prodotto online non dia prima un’occhiata al parere di chi l’ha preceduto. Nel caso di commenti negativi a subire le conseguenze delle false recensioni sono le aziende.

Non sono mancati i casi di ricatti, con la minaccia di pubblicare recensioni false, soprattutto ad albergatori e ristoratori, ma non solo. La minaccia di una recensione negativa basta, a volte, per convincere le aziende a concedere beni o servizi a titolo gratuito.

A dicembre, per esempio, sono scesi in campo i ristoratori ferraresi: «Il cliente ci deve mettere la faccia come facciamo noi. Se ti recensisce con una stellina viene condizionato il giudizio complessivo sul tuo locale. Quindi si deve assumere la responsabilità di quello che ha scritto», hanno detto.

Disegno di legge

Per contrastare il fenomeno delle recensioni fasulle, positive o negative, il governo sul finire del 2024 ha messo a punto un disegno di legge (che dovrà poi quindi essere approvato dal Parlamento) con l’obiettivo di una regolamentazione delle valutazioni online.

Secondo questo progetto, solo i consumatori che dimostreranno la propria identità e l’effettivo utilizzo di un servizio o prodotto potranno rilasciare una recensione.

Non solo: le recensioni dovranno essere dettagliate e pertinenti e pubblicate entro 15 giorni dall’utilizzo del servizio o dall’acquisto del prodotto.

Il disegno di legge prevede anche che le aziende recensite abbiano il diritto di replicare e di richiedere la cancellazione di quelle false, ingannevoli, non veritiere o eccessive, o di quelle non più attuali (oltre due anni) o relative a situazioni modificate.

Inoltre, il Ddl vieta l’acquisto e la vendita di recensioni, anche tra imprenditori e intermediari, l’attribuzione di recensioni a prodotti o servizi diversi da quelli effettivamente valutati, e la promozione o il condizionamento delle recensioni tramite incentivi.

Perché, attorno al sistema delle recensioni è nato un business con società specializzate, nel bene e nel male.

Codici di condotta

In base al disegno di legge l’Autorità per le Comunicazioni (Agcom) dovrà definire i codici di condotta per i gestori delle piattaforme online e i soggetti attivi nella diffusione di recensioni, per garantire l’identità degli autori, l’autenticità delle recensioni, la trasparenza e l’imparzialità nella gestione e dettagli utili per il contraddittorio.

L’Antitrust, invece, dovrebbe vigilare sul rispetto delle norme e potrà sanzionare le violazioni.

Le nuove disposizioni non saranno applicate, però, alle recensioni già pubblicate prima dell’entrata in vigore della legge.

Tutto bene, quindi? Forse. Le buone intenzioni si scontreranno presto con la realtà, perché non è facile stabilire se le identità di migliaia di recensori sono autentiche oppure no.

Inoltre, le recensioni non sempre sono concentrate in servizi come quelli di Amazon o TripAdvisor, ma sono distribuite su migliaia di siti. E un’azienda non sempre se ne accorge in tempo utile.

In ogni caso, il disegno di legge segnala comunque la volontà di tenere d’occhio il fenomeno delle recensioni false.

Certificazione

L’arma migliore, però, rimane la certificazione veritiera dei commenti dei clienti. Per questa ragione sono nate società di recensioni verificate, che aiutano le aziende a ottimizzare la raccolta di contenuti pubblicati dai clienti e assicurano che siano autentiche.

Un bollino blu, insomma, che garantisce che la recensione pubblicata è di un vero cliente.

Un esempio: con le recensioni verificate da una società esterna, Italo ha deciso di raccogliere i feedback dei consumatori basandosi su metriche come il prezzo, la disponibilità dei treni, gli orari e la facilità di acquisto online tramite il sito italotreno.com e l’app.

I risultati sono stati poi condivisi sulle pagine web dell’azienda, in particolare su quelle relative alle singole tratte.

L’operazione ha avuto un riscontro positivo sia sul mercato italiano, dove il brand è già assestato, sia sul mercato internazionale, dove un alto rating può contribuire a guadagnare la fiducia di nuovi clienti.

I vantaggi

Secondo Customer Alliance, il 46% delle persone è disposto a pagare di più per un servizio presso un’attività locale che ha ricevuto recensioni online positive.

Una forte strategia di recensioni può garantire un buon ritorno sull’investimento: il 52% dei partecipanti si aspetta un punteggio minimo di 4 su 5 prima di considerare un servizio.

Questa aspettativa imposta un livello di competizione alto per le aziende, sottolineando l’importanza non solo di raccogliere recensioni, ma di ottenere valutazioni elevate. Con il feedback online dei clienti, insomma, la competizione tra soggetti che operano nello stesso segmento di mercato, si è allargata parecchio.

di Giuseppe Rossi

Condominio S&C febbraio/marzo 2025

Condominio sostenibile & certificato

n° 61 | febbraio/marzo 2025


Tetto condominiale: chi risponde di patologie e danni
Registro sulla sicurezza:
pilastro della gestione responsabile
Patrimonio: Amministratore legittimato a sporgere querela

 
 
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Una giustizia sprint per far ripartire il Pil

La durata stimata dei processi ordinari in primo grado supera i mille giorni
La durata stimata dei processi ordinari in primo grado supera i mille giorni

Al momento l’attenzione è concentrata su dazi e guerre (speriamo arrivi presto un dopo). Ma, nel frattempo, i problemi che frenano lo sviluppo dell’economia italiana non sono scomparsi. Uno di questi riguarda la macchinosa, inefficiente, irritante giustizia civile. Secondo le parole, ahinoi inascoltate, pronunciate da Mario Draghi quando era governatore di Bankitalia, anche senza considerare l’intasamento da liti condominiali, un processo civile rapido ed efficiente potrebbe liberare 18 miliardi l’anno e far crescere l’occupazione del 3%. Sono passati 15 anni da quando Draghi ha pungolato la classe politica: «Va affrontato alla radice il problema di efficienza della giustizia civile: la durata stimata dei processi ordinari in primo grado supera i mille giorni e colloca l’Italia al 157esimo posto su 183 Paesi nelle graduatorie stilate dalla Banca Mondiale». Investire sulla macchina della giustizia (investire non con un camion come vorrebbero alcuni, ma con mezzi finanziari) può portare a un’efficienza che, sempre secondo la relazione dell’allora governatore, può liberare fino all’1% sul Pil. Sarebbe un bel risultato, visto che da due anni la produzione industriale arretra e l’export delle aziende, come quelle della ceramica e dell’arredamento, è falcidiato dai dazi americani.

La dea bendata, immagine simbolica della giustizia
La dea bendata, immagine simbolica della giustizia

Crediti, appalti o abusi veri e presunti portati sui banchi dei tribunali sono invece una palla al piede. Anni fa un’analisi della Banca Mondiale aveva stimato che in Italia servono in media 1.120 giorni per recuperare un credito commerciale. Un freno a mano che colloca l’Italia al 111esimo posto su 190. Nel frattempo la statistica potrebbe essere anche migliorata. Ma di quanto?

Senza entrare nella polemica tra chi è impegnato a separare le carriere dei giudici da chi difende l’assetto attuale, non sarebbe invece una priorità velocizzare, eliminare le farraginosità e gli espedienti giuridici escogitati per non arrivare a sentenza e allungare il tempo dei procedimenti? E la causa della lentezza non è data dal diritto romano alle fondamenta del nostro diritto. Per esempio, in Spagna, con un sistema analogo a quello italiano, una sentenza civile arriva dopo 510 giorni e in Germania 499. Insomma, durano la metà rispetto a quelli nostrani. Va detto, per amore di verità, che sui tempi della giustizia ci sono anche stime diverse. La Commissione europea per l’efficienza della giustizia (Cepej), per esempio, ha accorciato tutto, riducendo a 514 giorni la durata di un processo civile di primo grado in Italia, ma che resta comunque più lunga rispetto ai 282 giorni della Spagna e i 196 giorni della Germania. Insomma, la nostra (in)giustizia impiega il doppio del tempo. E, sempre per amore di verità, la colpa non è solo della politica, ma anche del comportamento dei cittadini. Nel 2015, a Napoli le iscrizioni presso i giudici di pace delle cause di «risarcimento danni da circolazione» rappresentavano il 44% di tutte le iscrizioni nazionali.

La durata stimata dei processi ordinari in primo grado supera i mille giorni
La durata stimata dei processi ordinari in primo grado supera i mille giorni

Paolelli Garden: manufatti per arredo giardino, così è germogliato il business per l’outdoor

Manufatti artistici da giardino
Roberto Paolelli, amministratore Paolelli Garden

Nel 1950 la famiglia Paolelli inizia a collaborare con alcuni mastri artigiani esperti nella realizzazione di manufatti artistici da giardino modellati a mano. Grazie a questa collaborazione viene fondata Italgarden, che nel 2005 si trasforma in Paolelli Garden, con sede a Fabrica di Roma (Viterbo).

Collegata alla F.lli Paolelli, che ricopre il ruolo di capogruppo, la società è specializzata in manufatti per arredo giardino e si rivolge a garden center, studi di architettura e strutture ricettive di fascia medio-alta, oltre a produrre anche conto terzi.

«L’attività di produzione di manufatti in cemento nasce nel 1950 ad opera di mio padre. All’epoca la società si occupava di prodotti legati all’edilizia come imbotti per finestre e soglie.

Intorno al 1960 la produzione si è orientata all’arredamento da giardino con la realizzazione di vasi, fontane e statue. Una trasformazione del business dettata dall’aumento significativo della domanda che iniziava a registrarsi in quegli anni», spiega l’amministratore della società, Roberto Paolelli.

«Attualmente serviamo tutta Italia e l’Europa occidentale, in particolare Francia, Svizzera e Germania. I nostri prodotti sono realizzati rigorosamente a mano con cemento bianco mescolato a resine o altri inerti. Abbiamo anche brevettato Cement Eco, una resina ecologica che, mescolata al cemento, permette di realizzare prodotti estremamente leggeri ma robusti.

Oltre all’originalità e alla qualità del materiale impiegato, offriamo anche ottime garanzie di durabilità. Ancora oggi esistono giardini italiani che accolgono i nostri manufatti prodotti negli anni Sessanta».

Manufatti artistici da giardino

Oggi l’attività della Paolelli Garden è dedicata al 90% alla produzione di vasi per piante e fiori.

«Vorremmo esplorare sempre più la collaborazione con studi di architettura dedicati allo studio del paesaggio.

Il settore del garden ha conosciuto un grande sviluppo dopo il covid. Non è stato un fuoco di paglia limitato alla pandemia, ma una crescita che sta perdurando da più di due anni.

Il business è cresciuto quasi a due cifre e abbiamo inserito tantissimi nuovi articoli, legati sia al mondo del cemento che delle resine. Il connubio tra leggerezza e resistenza sta dando i suoi risultati».

Grazie alla collaborazione con architetti specializzati e garden designer, Paolelli Garden è riuscita a dare vita a prodotti sempre innovativi.

«La difficoltà maggiore è trovare manodopera. È diventato sempre più difficoltoso reclutare e mantenere il personale. I giovani oggi difficilmente apprezzano lavori così artigianali.

L’aumento del costo dell’energia incide invece in minima parte perché, essendo i nostri prodotti fatti a mano e a essiccazione naturale, non abbiamo bisogno di forni o attrezzature particolari per la loro lavorazione».

Che cosa vogliono i clienti? Un’inchiesta sul nuovo numero di YouTrade

Che cosa vogliono, davvero, i clienti dei distributori di materiali per edilizia? Molti rivenditori sono convinti di conoscere bene la risposta. Ma, forse, si sbagliano. Perché le esigenze dei clienti, cioè delle imprese di costruzione, nel tempo si sono evolute, di pari passo con la progettazione e la stessa edilizia. Vale la pena, quindi, di ascoltare direttamente quali sono le vere esigenze di chi fa acquisti in rivendita.

Le opinioni raccolte sono al centro di una densa inchiesta pubblicata sul nuovo numero di YouTrade. La rivista leader nel mondo della distribuzione edile ha interpellato imprenditori e progettisti in tutta Italia per registrare gli umori e, qualche volta, le insoddisfazioni dei clienti delle rivendite.

Un altro argomento caldo affrontato dalle pagine di YouTrade riguarda l’impatto dei dazi, per esempio su ceramica o arredamento, decisi dalla nuova amministrazione americana. Quanto peseranno sul business delle imprese italiane?

E che cosa significa per il mondo dell’edilizia? Sono domande che si pongono tutti gli operatori della filiera delle costruzioni. Ancora: la rivista fa il punto anche sull’introduzione (e sui costi) delle polizze catastrofali, obbligatorie per tutti gli iscritti al Registro delle imprese e previste a partire dal 31 marzo: il rinvio di qualche mese richiesto dalle aziende non cambia la necessità di informarsi e valutare quale tipologia di polizza sottoscrivere.

La nuova edizione del periodico, inoltre, comprende un servizio sulla recente fiera Edil 2025 di Bergamo, che ha riunito un buon numero di imprese dell’edilizia, con foto e interviste ai protagonisti. 

Infine, da citare una sezione speciale con una serie di approfondimenti che vanno al punto del business dei distributori. Su questo numero YouTrade ospita focus su tetto, malte, case in legno, fissaggio, cartongesso. Tanti argomenti, tante informazioni utili: non perdete il nuovo numero di YouTrade.

 

SFOGLIA LA RIVISTA

YouTrade marzo 2025

NUMERO 157 – MARZO 2025
 
In copertina:
 
Inchiesta: che cosa vogliono (davvero) i clienti
Mercato: quanto peseranno i dazi per le costruzioni
BigMarket: l’evento per la distribuzione e i produttori
Fissaggio: focus sul mercato e la classifica dei top
Speciali: tetto, malte, case in legno, cartongesso
 
 
Per leggere la versione integrale del numero
 

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Compravendite immobiliari: l’8% è effettuata da pensionati

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Secondo una indagine Tecnocasa, l’8% delle compravendite immobiliari del 2024 è stata effettuata da pensionati, in leggero calo rispetto al dato 2023 (8,7%).

La quota di pensionati che acquista accendendo un mutuo è bassa (9,3%), in aumento rispetto al 2023, quando si era registrato un minimo del 6,6% a causa dell’aumento dei tassi sui mutui.

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©Tecnocasa

Ma cosa cercano i pensionati quando decidono di acquistare casa? Il 36,4% compra soprattutto trilocali, mentre cresce l’interesse per le soluzioni indipendenti e semindipendenti dotate di spazi esterni (che passano dal 12,7% del 2019 al 15,3% del 2024). I bilocali evidenziano una quota di acquisti intorno al 28%, in leggera crescita rispetto agli anni precedenti.

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©Tecnocasa

I pensionati che hanno comprato casa nel 2024 lo hanno fatto per viverci nel 65,7% dei casi (abitazione principale), per investimento il 22,1% (quota superata solo nel 2019 quando si attestava al 23,8%) e per l’acquisto della casa vacanza nel 12,2% dei casi (in calo rispetto al 2023, quando la percentuale era al 13,2%, ma comunque cresciuta rispetto al periodo precovid).

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©Tecnocasa
 

L’analisi delle operazioni effettuate nel 2024 attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che i pensionati hanno acquistato nel 79,1% dei casi, mentre hanno optato per l’affitto nel 20,9% dei casi.

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©Tecnocasa

Rispetto agli anni precedenti aumenta in gap tra acquisti e affitti, i primi non avevano mai superato il 75% sul totale delle operazioni e i secondi non erano mai scesi sotto il 24-25%.

L’ancorante metallico fischer FAZ II Plus è certificato Epd

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FAZ II Plus, l’ancorante metallico per carichi pesanti di fischer, è certificato Epd (Environmental Product Declaration).

Il documento Epd descrive l’impatto ambientale legato alla produzione di un prodotto ed è molto importante nell’ambito delle regole e conformità per le gare d’appalto, in adempimento ai Cam disciplinati nel Codice dei Contratti Pubblici e per accedere ai fondi del PNRR.

La certificazione Epd aiuta infine ad ottenere crediti per le certificazioni dei sistemi orientati all’efficienza energetica e al controllo dell’impronta ecologica degli edifici come Leed, Breeam, Dgnb.

Caratteristiche ancorante metallico FAZ II Plus

Versione evoluta del fissaggio FAZ , il nuovo FAZ II Plus, a battere e a espansione ad alte prestazioni, è certificato per carichi statici su calcestruzzo fessurato e per applicazioni sismiche e dinamiche.

Con la collaudata fascetta di espansione e nuovi acciai più resistenti, FAZ II Plus garantisce il trasferimento sicuro nel calcestruzzo di carichi a trazione e taglio elevati, sia per carichi statici che in caso di applicazioni sismiche, con o senza l’uso della rondella di riempimento FFD – kit sismico e sollecitazioni dinamiche cicliche di fatica, dove invece è obbligatorio l’utilizzo del Dynamic Set.

Nelle versioni da M8 a M24 l’installazione è ancora più rapida e non necessita della pulizia del foro, come attestato dal Rapporto Esperto ufficiale rilasciato da IEA di Stoccarda.

L’impiego di acciai ad alta resistenza garantisce anche valori di trazione e taglio più elevati.
FAZ II Plus è certificato per categoria di prestazione sismica C1 e C2 per i diametri da M10 a M24 e resiste alle elevate sollecitazioni sismiche con e senza l’uso della rondella di riempimento FFD. L’ETA 20/0897 certifica il FAZ II Plus per carichi dinamici per i diametri M16-M20-M24 con l’impiego del Dynamic Set.

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La valutazione tecnica indipendente rilasciata da FAST3 di Stoccarda attesta per FAZ II Plus (M10-M12-M16) una vita utile di servizio fino a 120 anni, garantendo la sicurezza per le costruzioni che richiedono una lunga durata.

In presenza di azioni sismiche, l’utilizzo della rondella di riempimento FFD – kit sismico garantisce il corretto riempimento dello spazio anulare tra l’ancorante FAZ II Plus ed elemento da fissare, massimizzando la resistenza sismica C2 a taglio.

In presenza di azione dinamica ciclica di fatica, è obbligatorio usare il “Dynamic Set”, riempendo lo spazio anulare con resina con resistenza a compressione ≥ 50 N/mm² (come. FIS V Plus, FIS EM Plus, FIS HB e FIS SB).

Applicazioni e materiali di supporto

FAZ II Plus è disponibile nelle versioni in acciaio zincato, acciaio inossidabile R, acciaio con alta resistenza alla corrosione HCR.

FAZ II Plus in acciaio zincato è ideale per l’ancoraggio- in ambienti interni e asciutti – di carpenterie pesanti in acciaio e legno, ringhiere, cancelli e balaustre, passerelle e mensole portacavi, applicazioni in presenza di carichi dinamici come nel caso di ascensori, piattaforme elevatrici, nastri trasportatori, macchinari e pompe.

È approvato per calcestruzzo fessurato e non fessurato da C20/25 a C50/60.
Idoneo per calcestruzzo C12/15; calcestruzzo C80/95; calcestruzzo con fibre di acciaio; mattone pieno in silicato di calcio

FAZ II Plus è idoneo per installazione passante, non passante e per installazione distanziata grazie alla lunga filettatura. L’ancorante è installato correttamente una volta raggiunta la coppia di installazione prestabilita.

4Bild inaugura un nuovo punto vendita a Basiano (Milano)

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4BILD rafforza la propria presenza in Lombardia con l’apertura di un nuovo punto vendita a Basiano (Milano), in via Delle Industrie 2.

Il nuovo spazio è dedicato alle imprese di costruzione, agli artigiani e ai professionisti del settore, con un’ampia offerta di materiali edili, attrezzature e prodotti tecnici per l’edilizia.

Oltre alla fornitura di materiali edili e finiture, il nuovo punto vendita offre un servizio di noleggio attrezzature con oltre 700 tipologie di strumenti disponibili, grazie alla partnership con il marchio leader nei noleggi HSS.

I clienti possono inoltre usufruire del servizio di assistenza tecnica specializzata con esperti in cantiere, offerte personalizzate e un referente dedicato, soluzioni su misura.

Con 24 punti vendita e una gamma di oltre 50.000 articoli in catalogo, 4BILD si conferma il partner di riferimento per chi opera nel mondo delle costruzioni. 

Paving Show: a Verona attrezzature, tecnologie e servizi per le pavimentazioni stradali

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Si scaldano i motori per la prima edizione di Paving Show & Congress, la fiera dedicata alle pavimentazioni stradali e spin-off dello storico SaMoTer (il Salone internazionale sulle macchine per costruzioni in programma dal 6 al 9 maggio 2026).La cornice dell’evento è sempre Veronafiere, le date dal 12 al 13 marzo 2025.

«La formula individuata per il Paving Show è quella della mostra-convegno, riservata agli operatori del settore delle pavimentazioni stradali per garantire un elevato tasso di specializzazione agli addetti ai lavori, agli ordini professionali e agli stakeholder, oggi alle prese con le nuove sfide della mobilità sostenibile, della sicurezza stradale e di infrastrutture sempre più smart», afferma il direttore generale, Adolfo Rebughini.

«Paving Show & Congress vuole essere un momento di confronto fra costruttori, fornitori, operatori e utenti del settore dell’industria delle pavimentazioni stradali, alle prese con una fase di transizione verso politiche green e con la necessità di stare al passo con l’innovazione e di sfruttare le opportunità che l’Intelligenza Artificiale può offrire per una gestione più razionale e per migliorare la sicurezza del settore».

Manutenzione stradale

Oltre all’esposizione dedicata alle attrezzature, alle tecnologie e ai servizi per le pavimentazioni stradali, Paving Show offrirà un ricco calendario di eventi in collaborazione con aziende del settore e partner istituzionali come Anas, Ance, Anepla, Unacea, Assodimi-Assonolo, Unem e Cece.

Proprio Cece (il Comitato europeo per le attrezzature da costruzione) presenterà al Paving Show il progetto europeo InfraRob, finanziato dall’Unione europea per automatizzare tanti interventi di manutenzione stradale che attualmente causano problemi al traffico e sono fonte potenziale di incidenti per i lavoratori.

Tanti i temi che saranno affrontati durante la manifestazione: dalla sostenibilità all’intelligenza artificiale per la progettazione e gestione delle strade, dagli aspetti normativi, alle materie prime e attrezzature.

In ogni giornata dell’evento sarà realizzata una tavola rotonda in collaborazione con le associazioni dedicata agli addetti ai lavori: imprese stradali, progettisti, direttori lavori, sindaci, assessori, uffici tecnici della pubblica amministrazione e società concessionarie autostrade e trafori.

Samoter day

Riflettori accesi anche sul Samoter Day, appuntamento di avvicinamento al Salone di maggio 2026, con la relazione del direttore di Unacea, Luca Nutarelli, che analizzerà il mercato delle macchine per costruzioni in Italia e all’estero.

Dopo un biennio particolarmente brillante per le vendite, trascinate nel 2022-23 da politiche incentivanti come Industria 4.0, il settore delle macchine per costruzioni punta al rilancio, focalizzandosi su innovazione, circolarità del cantiere (anche con strategie a costo zero per le amministrazioni locali) e strategie green che vedono l’Italia protagonista a livello europeo nella raffinazione e in prodotti ormai considerati a tutti gli effetti specialty, come ad esempio il bitume, dove l’impiego di materiale secondo si sta diffondendo rapidamente.

di Veronica Monaco

Soluxa: moduli fotovoltaici colorati per la massima integrazione architettonica

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Utilizzando moduli fotovoltaici standard Aiko, Soluxa crea soluzioni colorate e personalizzate che rispettano l’armonia architettonica, sbloccando così un nuovo potenziale solare per applicazioni residenziali, storiche e urbane.

L’adozione della tecnologia fotovoltaica ha spesso incontrato difficoltà a causa di conflitti estetici e restrizioni normative, soprattutto nelle aree con edifici storici protetti e tetti tradizionali in terracotta. I moduli standard neri risultano infatti in contrasto con l’identità architettonica di queste zone, limitando così l’integrazione delle energie rinnovabili.

Soluxa, pioniere nella tecnologia brevettata di rivestimento Vibrant, ha introdotto moduli fotovoltaici colorati ad alta efficienza, consentendo agli edifici storici di adottare l’energia pulita senza compromettere l’estetica.

«Con la tecnologia Vibrant brevettata da Soluxa, siamo in grado di ottenere una vasta gamma di colori intensi con una perdita di energia minima. Grazie all’elevata efficienza dei moduli standard di Aiko, offriamo una soluzione fotovoltaica che si integra perfettamente nell’architettura, senza compromettere le prestazioni», dichiara Lourens van Dijk, fondatore di Soluxa. 

I pannelli colorati di Soluxa, basati sui moduli standard Aiko ABC N-Type, offrono una potenza fino a 390 Wp per modulo, garantendo così un’elevata produzione di energia e affidabilità. Soluxa si occupa di tutte le attività post-vendita e della garanzia.

Per le applicazioni residenziali, una recente installazione da 7,5 kWp su un edificio storico protetto nei Paesi Bassi ha evidenziato i vantaggi dei moduli color terracotta di Soluxa. Il sistema ha infatti permesso al proprietario di rispettare le normative estetiche, producendo al contempo energia pulita sufficiente per il consumo quotidiano.

Per gli sviluppi urbani, le facciate solari offrono un’alternativa scalabile e altamente efficiente rispetto alle tradizionali installazioni sui tetti. Un modulo solare colorato, installato su una facciata esposta a sud nei Paesi Bassi, può generare circa 300 kWh all’anno, equivalente a un valore di 90 euro per modulo all’anno.

Inoltre, questi moduli svolgono una doppia funzione: non solo forniscono energia solare, ma fungono anche da materiale di rivestimento, contribuendo a ridurre i costi di costruzione e massimizzare l’efficienza dello spazio.

Eclisse apre il nuovo showroom aziendale a Pieve di Soligo (Treviso)

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Nella sede di Pieve di Soligo (Treviso), Eclisse apre un nuovo showroom aziendale con un allestimento che esalta il potenziale estetico e funzionale delle soluzioni per porte scorrevoli, battenti e sistemi di chiusura.

Lo showroom si estende su una superficie complessiva di 600 metri quadrati, di cui 120 dedicati all’area tecnica dove i professionisti possono approfondire la conoscenza dei sistemi attraverso corsi di formazione e sessioni dimostrative.

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Protagonista dell’allestimento è Eclisse Syntesis Collection, gamma che permette di integrare ogni elemento architettonico della casa: porte scorrevoli e a battente filomuro, chiusure per nicchie, botole fino al battiscopa.

Il risultato è una continuità visiva e materica che valorizza gli ambienti con un design essenziale e pulito. La possibilità di personalizzare le superfici con pittura o carta da parati consente libertà creativa, adattando ogni soluzione a qualsiasi esigenza di stile e progetto.

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L’allestimento dedica particolare attenzione anche alle cabine armadio, con sistemi che includono scaffalature e soluzioni modulari per ottimizzare lo spazio. Le porte a tutta altezza, prive di traverso superiore, valorizzano invece le ampie aperture dal pavimento al soffitto.

Oltre alle superfici materiche e ai sistemi filomuro, è presente una zona dedicata alle porte in vetro e alluminio. 

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Lo showroom offre anche un’esposizione dedicata ad Eclisse Classic Collection, le soluzioni per porte a scomparsa con stipiti e cornici esterne. Anche qui i prodotti vengono presentati sia nella loro versione finita che in una sezione volutamente incompleta e a vista per mostrare i dettagli costruttivi che fanno la differenza tanto nella posa in opera quanto nella resa estetica finale, offrendo un approfondimento pratico utile sia ai progettisti che agli installatori.

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Lo spazio non è solo un punto espositivo, ma un luogo di incontro e confronto aperto ai professionisti del settore e ai privati interessati a scoprire i prodotti Eclisse. La visita è su appuntamento, dal lunedì al venerdì: per prenotare è necessario compilare il form sul sito Eclisse.

D-Vision, la lastra trapezoidale per pavimentazioni esterne sicure e di carattere

pavimentazioni esterne

D-Vision è un modulo trapezoidale per pavimentazioni esterne che permette disegni di posa inusuali, rendendo distintiva ogni realizzazione. Garantisce inoltre sicurezza, prestazioni elevate e il rispetto dei principali protocolli ambientali.

Novità Bagattini per il 2025: D-Vision rappresenta un cambio di prospettiva che dona personalità e distintività agli spazi esterni.

Grazie a un unico modulo brevettato è possibile personalizzare la pavimentazione esterna con varie modalità di abbinamento e di resa del disegno.

Il modulo monoformato agevola inoltre la vendita al pezzo nelle rivendite e l’utilizzo per il fai-da-te.

La lastra D-vision di Bagattini consente di personalizzare camminamenti e pavimentazioni esterne
La lastra D-vision di Bagattini consente di personalizzare camminamenti e pavimentazioni esterne.

D-Vision si abbina a tutte le pavimentazioni esterne della serie BAGAFlame di Bagattini, dalle inconfondibili striature fiammate irregolari, disponibili in dieci formati.

Caratterizzate da eccezionali resistenze ad abrasione e gelo e posabili a secco o a malta, sono le uniche lastre per esterno testate per quattro diverse normative sulla resistenza allo scivolamento, raggiungendo i valori massimi in ogni prova.

Questi prodotti possiedono inoltre un indice di riflettanza solare SRI certificato, che permette di garantire superfici fredde anche se sottoposte al forte irraggiamento solare estivo.

Una caratteristica che, unita all’utilizzo di materiale riciclato in produzione, permette di rispondere alle recenti richieste dei Cam (Criteri Ambientali Minini) e dei principali protocolli ambientali quali Leed, Itaca, Breeam.

di Sara Giusti