Planitop Rasa&Ripara Zero e Planitop Rasa&Ripara R4 Zero sono soluzioni sostenibili, perché le emissioni di CO2
Innovazione e sostenibilità: le parole chiave per descrivere la malta Mapei, presentata con la nuova formula per Planitop Rasa&Ripara Zero.
Planitop Rasa&Ripara Zero e Planitop Rasa&Ripara R4 Zero sono soluzioni sostenibili, perché le emissioni di CO2
Planitop Rasa&Ripara Zero si rinnova
Planitop Rasa&Ripara Zero si rinnova con una nuova formulazione ideata per rispondere alle esigenze dei professionisti del settore. La malta tissotropica a presa rapida di Mapei è adatta per il ripristino e la rasatura di superfici in calcestruzzo, come travi, pilastri, solette, balconi, facciate e cornicioni ed è disponibile anche nella versione strutturale di classe R4.
Grazie al lavoro dei Laboratori di Ricerca Mapei, Planitop Rasa&Ripara Zero presenta oggi una formula innovativa che migliora la consistenza e l’adesione del prodotto durante l’applicazione, oltre a facilitarne l’applicazione ad alto spessore.
«Siamo partiti ascoltando le richieste del mercato e mettendo al centro gli applicatori per offrirgli un Planitop Rasa&Ripara Zero ancora più efficiente e capace di facilitare il loro lavoro, anche nella versione strutturale di classe R4. Volevamo che il prodotto fosse più lavorabile, in grado di aderire perfettamente al supporto e assicurare rapidità dando però il tempo necessario all’applicazione», così ha dichiarato Giulio Morandini, direttore linea edilizia Mapei.
Planitop Rasa&Ripara Zero e Planitop Rasa&Ripara R4 Zero sono soluzioni sostenibili
Soluzioni sostenibili
Planitop Rasa&Ripara Zero e Planitop Rasa&Ripara R4 Zero sono soluzioni sostenibili, perché le emissioni di CO2 sono compensate per l’intero ciclo di vita dei prodotti, e durevoli: le malte sono in grado di assicurare una elevata resistenza alla fessurazione, anche in presenza di sollecitazioni dinamiche indotte dalle normali condizioni di esercizio, così come evidenziato durante i test a fatica effettuati.
Le emissioni di CO2 misurate lungo il ciclo di vita di Planitop Rasa&Ripara e Planitop Rasa&Ripara R4 Zero della linea Zero per l’anno 2024 tramite la metodologia Lca, verificate e certificate con le Epd, sono state compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di energia rinnovabile e protezione delle foreste. Un impegno per il pianeta, le persone e la biodiversità.
Visitatori a presa rapida per Gic, Giornate Italiane del Calcestruzzo e degli Inerti da Costruzione e Demolizione – Italian Concrete Days, ospitato da Piacenza Expo. Sono stati oltre 6 mila i visitatori che dal 18 al 20 aprile sono affluiti alla principale mostra-convegno a livello europeo dedicata alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione, alla demolizione delle strutture in cemento armato, al trasporto e al riciclaggio degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti. Un’edizione record quella appena conclusa, che ha visto 263 espositori accreditati provenienti dall’Italia e dall’estero, 16 convegni e oltre 15 mila metri quadri di superficie espositiva.
“Il Gic è un appuntamento importante e di riferimento, dove si incontrano produttori di calcestruzzo, di macchinari, fruitori, clienti e progettisti”, commenta Alberto Truzzi, presidente di Assobeton. “Va quindi fatto un plauso al direttore Fabio Potestà, che ha messo in piedi una kermesse importante. Siamo felici di far parte di questo entourage e di avere ottime relazioni con il Gic, che è un’occasione per fare business e per fare cultura”.
“Questa quinta edizione è andata molto bene sia come numero di espositori italiani ed esteri, sia come numero di visitatori, che quest’anno è stato molto elevato. Tanto che supereremo ampiamente le 6 mila unità”, aggiunge soddisfatto Fabio Potestà, direttore di Mediapoint & Exhibitions, società organizzatrice del Gic. “La cosa importante è, poi, la qualità del visitatore: abbiamo fatto in modo di incoraggiare e stimolare la visita di operatori qualificati e questo c’è stato riconosciuto da tutti gli espositori”.
Zanutta | L'amministratore delegato Gianluca Zanutta all'inaugurazione del nuovo showroom di Milano
Zanutta | L’amministratore delegato Gianluca Zanutta all’inaugurazione del nuovo showroom di Milano
Zanutta continua a espandersi in Lombardia e apre un nuovo flagship store nel cuore di Milano, in piazza Sant’Ambrogio: uno spazio dedicato ai professionisti del settore e ai designer, dove è possibile trovare e scegliere con cura materiali di alta qualità e sempre più innovativi. Ma non finisce qua: si punta ad aprire altre 12 filiali.
Zanutta arriva al cuore di Milano
Zanutta | Il nuovo shop in piazza Sant’Ambrogio a Milano
In pieno centro a Milano, un nuovo flagship store, punto di riferimento per professionisti e architetti, in Galleria Borella 1, a due passi da piazza Sant’Ambrogio e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore
Zanutta | I materiali esposti nel flagship store
La nuova filiale nel capoluogo meneghino offre una vasta scelta di ceramiche, sanitari, rubinetterie, mobili per bagni e cucine, prodotti per la pavimentazione e rivestimento murale sia di interni che esterni e articoli di arredamento in genere. Ed è stata inaugurata proprio ieri, giovedì 18 aprile alle 18, nel cuore del Salone del Mobile. Il momento giusto, nel posto giusto: proprio in questi giorni Zanutta si è apprestato ad ospitare una serie di eventi a tema con fornitori d’eccellenza come Ceramica Fondovalle, Mafi e Bulbo legati a doppio filo con la settimana del Salone.
Un luogo dove i professionisti possono tornare
Presente all’inaugurazione del nuovo showroom Gianluca Zanutta, amministratore delegato del gruppo, che si è detto soddisfatto del nuovo ed esclusivo spazio.
Zanutta | Il nuovo flagship store nel cuore di Milano
«La sala mostra di piazza Sant’Ambrogio trova un punto di esposizione al piano terra e la materioteca al primo piano, ed è dedicato esclusivamente alle finiture. Abbiamo deciso di intervenire proprio in questo periodo poiché il Salone del Mobile raggruppa i maggiori professionisti dei settori interessati in questa città. Ero desideroso far conoscere questo punto vendita per far tornare i professionisti dove sono già stati. E’ a loro che lo spazio è dedicato: architetti, progettisti, designer. Possono trovare tutto quello di cui hanno bisogno, di diversi marchi, sempre di alta qualità. Un mix fra materiale nuovo e già conosciuto, presentando prodotti diversificati per dare un’alternativa valida. Questo spazio, inoltre, dà risalto a green e finiture, un connubio oggi indispensabile: il cliente ci chiede un ambiente confortevole, sostenibile, emozionale. Siamo qui per esaudire questi desideri».
Zanutta | L’inaugurazione del nuovo flagship store
L’espansione, inoltre, continua.
«L’obiettivo è continuare a dare una forte specializzazione del settore ampliando la scelta per tutta la filiera dell’edilizia. Il mercato di Milano è affollato, ma noi siamo riusciti a ritagliarci il nostro spazio perché tutti sanno che Zanutta non è solo un nome, ma anche una garanzia. Il cliente è consapevole che con noi può trovare un feeling, un dialogo e un rapporto che è destinato a durare nel tempo, dove la qualità non è secondaria. Ci stiamo sviluppando in Lombardia e in Piemonte, la A4 è il nostro filo conduttore. Le novità e le aperture intervenute nell’ultimo periodo non si fermano, siamo in trattativa per aprire altri 12 punti vendita».
Zanutta | L’inaugurazione del nuovo flagship store in piazza Sant’Ambrogio, da sinistra Gianluca Zanutta e Federico Nessi, amministratore di Eternedile
Opere di design, ci pensa Bulbo
Creare un progetto unico ed esclusivo è la missione. Per questo ci pensa Matteo Coppelli, designer e titolare di Bulbo, che ha iniziato la collaborazione con Zanutta proprio in questi giorni e ha esposto le sue lastre nell’esclusiva location.
Matteo Coppelli, designer e titolare di Bulbo
«Sono entrato nel novero dei fornitori Zanutta all’interno di questa prestigiosa vetrina con l’idea di creare un progetto che si differenziasse. Decoro lastre come terzista per i top player ceramici da molto tempo, due anni fa ho voluto fare qualcosa di diverso poiché ho percepito un limite forte nel mondo della decorazione. Così è nato Bulbo, dove interpretiamo il progetto lastra-ceramica come se fosse carta da parati, ma sul gres. Con la misura della parete che riceviamo, riproponiamo il disegno sulla lastra. Grazie a questa intuizione operiamo in diversi settori, permettendo ai professionisti di rivestire gli ambienti in maniera completa e innovativa, con un concetto di mondo della ceramica che guarda lontano, sempre più vicino al design, al lusso e alla modernizzazione».
Quali sono le strade della lattoneria per il 2024? Per scoprirlo, basta leggere il nuovo numero di Lattoneria, la rivista realizzata da Virginia Gambino Editore per l’associazione Pile. E proprio il resoconto dell’ultima assise dei Produttori e Installatori di Lattoneria Edile svela le strategie che intendono seguire i soci, ma che sono anche le direttrici su cui si muove l’intero settore. Accanto al resoconto dell’attività portata a termine nella scorsa stagione, Pile ha annunciato stimolanti novità, che passano attraverso il percorso formativo, con la definizione normativa dell’attività perseguita negli scorsi anni e ora giunta al traguardo. Ma non solo. Per la lattoneria si profila anche una fiera interamente dedicata al mondo dell’involucro edilizio, i cui contorni sono già definiti e descritti in un altro articolo del periodico. Ed infine, il primo Convegno Nazionale dei Lattonieri (Villa Quaranta, 5-6 dicembre 2024), che si preannuncia come un momento importante per definire le strategie delle imprese.
Ancora: il nuovo numero di Lattoneria esamina uno scenario macro in cui è analizzato un aspetto che riguarda da vicino la materia prima, in particolare la speculazione sul nichel, metallo essenziale per realizzare la lega di acciaio. Inoltre, il magazine pubblica un’approfondita analisi sulle aziende del settore realizzata dal Centro Studi YouTrade: comprende i dati di bilancio delle imprese, comprensivi di indicatori finanziari tra le maggiori 48 aziende della lattoneria.
Infine, accanto alle case history sui migliori lavori realizzati dalle imprese, il nuovo numero del periodico pubblica anche uno speciale dedicato a uno dei prodotti di punta: le lamiere grecate. Un motivo in più per non perdersi il nuovo numero di Lattoneria.
Il gruppo di rivenditori e manager di Heidelberg Materials nel sito produttivo di Cagnano (l'Aquila)
Un produttore di cemento e tanti rivenditori per una partnership capace di rinnovarsi. Al centro: lo stabilimento di Cagnano Amiterno (l’Aquila) di Heidelberg Materials ma, soprattutto, le prospettive dell’edilizia del Centro-Sud Italia.
Il gruppo di rivenditori e manager di Heidelberg Materials nel sito produttivo di Cagnano (l’Aquila)
Il grande gruppo ha scelto la via del roadshow, organizzato da Virginia Gambino Editore, per confrontarsi con la distribuzione dopo il rebranding che ha sostituito lo storico marchio Italcementi.
Tavola rotonda Heidelberg Materials | L’incontro a Cagnano con i rivenditori
Ma non solo. Perché accanto alla nuova veste sociale il gruppo ha voluto spiegare le nuove strategie in materia di sostenibilità: un aspetto molto importante per un’attività energivora come i cementifici. E per farlo la strada migliore è quella di offrire informazione e formazione, continuando sulla strada della qualità e del servizio che da sempre contraddistingue l’azienda, i veri ingredienti capaci di offrire valore aggiunto all’attività di distributore di materiali edili. Come è avvenuto nell’incontro tra manager di Heidelberg Materials e un panel di distributori a Cagnano.
Tavola rotonda | Da sinistra il coordinatore del Centro Studi YouTrade Federico Della Puppa, Fabio Di Fabio, Sales Area Manager Adriatico ed Emanuele Rossetti di Ediltutto
Attorno a un tavolo, a raccontare le loro esperienze, si sono ritrovati Ugo ed Emanuele Rossetti (Ediltutto), Diego Bonari e Gianfranco Graziani (Bad), Luca Pellegrini e Luca Traficante (Ciesse Intermediazioni), Domenico Menna (Menna Camillo), Dante Cianciosi (Cianciosi), Alessandro e Federica Angelozzi (Edil ’83) e tutta le rete commerciale dell’area Adriatico di Heidelberg Materials. Le strategie del sito produttivo sono state affrontate da Rabih Moukhtar El Omeiri, direttore dell’impianto Cagnano Amiterno Plant manager Heidelberg Materials, mentre le strategie del gruppo sono state illustrate da Francesca Proietti, Marketing analyst Heidelberg Materials e da Fabio Di Fabio, Sales area manager Adriatico.
Sostenibilità
Francesca Proietti, Marketing Analyst Heidelberg Materials, insieme a Rabih Moukhtar El Omeiri, direttore dell’impianto Cagnano Amiterno, Plant Manager Heidelberg Materials
Fabio Di Fabio, Sales Area Manager Adriatico Heidelberg Materials, ha sottolineato la specificità del sito produttivo abruzzese: «Attualmente i prodotti sostenibili rappresentano il 42% della produzione di Cagnano Amiterno: cemento in sacchi 32,5 II/B -LL a basso contenuto di CO2, cemento Termocem 42,5 Cem III sfuso a basso contenuto di CO2 e con elevato contenuto di materiale riciclato (40%). Utilizziamo tecnologia e soluzioni per produrre cemento con ridotte emissioni, come l’utilizzo dei combustibili alternativi. Inoltre, il punto di distribuzione di Chieti ci permette di essere vicini al cliente per rispondere in tempi rapidi a ogni loro esigenza. Un servizio e approvvigionamenti sostenibili per la clientela più distante dallo stabilimento», ha spiegato. Anche Paolo Donnarumma, Sales representative – Sales area Adriatico, è intervenuto sulla soluzione i.idro DRAIN per pavimentazioni drenanti.
Le prospettive
Un confronto che è stato arricchito dall’analisi del coordinatore del Centro Studi YouTrade Federico Della Puppa, che ha focalizzato tabelle e grafici sui risultati e sulle prospettive del mercato nel dopo-superbonus. Con un’edilizia che, nonostante il freno imposto dal governo, rimane ancora vivace, seppure in contrazione dopo il boom dei due anni precedenti. Anche perché un nuovo impulso è legato ai fondi europei del Pnrr, con oltre 32 miliardi destinati a opere legate a lavori di costruzioni ed edilizia civile. L’analisi si è poi focalizzata sul mercato della distribuzione in Lazio, Abruzzo e Molise, in particolare sulle aree che sono state colpite dal terremoto, dove si concentrano ancora circa 2,5 miliardi destinati alla ricostruzione.
Visita allo stabilimento | Il cemento drenante prodotto all’interno degli stabilimenti Heidelberg Materials
A conclusione dell’incontro è stata organizzata una visita allo stabilimento di Cagnano Amiterno, per osservare da vicino il processo produttivo del sito di Heidelberg Materials Cemento.
Visita all’interno del sito | Il centro di controllo del sito produttivo Heidelberg Materials di Cagnano Amiterno
Wienerberger e le nuove soluzioni per la sostenibilità
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento strategico avviato dal Governo per la riqualificazione e il rilancio dell’economia italiana. Tra le priorità rientrano certamente la promozione di progetti di efficienza energetica, la riqualificazione architettonica e la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Un’opportunità unica per il rinnovo dell’intero patrimonio edilizio italiano, insomma, con particolare attenzione agli aspetti legati all’efficienza energetica degli edifici pubblici e alla sostenibilità ambientale. Questi due aspetti, efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, sono strettamente correlati nell’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, abbreviato Lea) di un edificio.
Il metodo Lca
Il metodo Lca permette di valutare oggettivamente gli impatti energetici e ambientali nell’intero ciclo di vita del “prodotto edilizio”, considerando tutte le fasi del processo produttivo come correlate e dipendenti. Proprio questo approccio innovativo in riferimento a diverse scale (materie prime, soluzione progettuale, edificio, contesto urbano, posizione geografica), rappresenta uno strumento completo a disposizione di tutti gli attori coinvolti (progettisti, produttori, pubbliche amministrazioni) per una progettazione e una costruzione consapevoli e più sostenibili.
In ambito di edilizia pubblica, il focus è posto indubbiamente sulle strategie di progettazione che, attraverso la valutazione Lca, possono e devono attenersi ai principi della sostenibilità applicati alla durabilità dei materiali e al loro uso. Prestazioni energetiche, utilizzo delle risorse, tempo. Ciò che emerge in questo ambito è che la progettazione temporale degli edifici pubblici sia una condizione necessaria (seppur non sufficiente) per la sostenibilità, e che la durabilità dei materiali costruttivi sia l’elemento che maggiormente condiziona la resilienza del patrimonio edilizio pubblico.
Lca, Cam e Pubblica Amministrazione
Ma in che modo una Pubblica Amministrazione può avvalersi della valutazione Lca per individuare le strategie di azione più efficaci da promuovere all’interno dei piani e delle politiche urbanistiche? Per facilitare l’uso di informazioni ambientali verificate e verificabili, i Cam (Criteri Ambientali Minimi) relativi all’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici (approvato con DM 11 ottobre 2017, in G.U. Serie Generale n. 259 del 6 novembre 2017) incentivano l’utilizzo di etichette ambientali, le quali permettono alle stazioni appaltanti di accertare facilmente la rispondenza del progetto. L’obiettivo dei Criteri Ambientali Minimi è dunque quello di incentivare la produzione di prodotti/servizi a ridotto impatto grazie all’inclusione di criteri ambientali nel processo di acquisto delle pubbliche amministrazioni. In ambito edile, viene richiesto che una percentuale minima di materie prime contenute nei prodotti da costruzione provenga da percorsi di riciclo o recupero.
La soluzione Wienerberger
Wienerberger | La soluzione che si coniuga con la sostenibilità
Questo fattore, oltre ad un approccio da sempre orientato alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica, al massimo comfort indoor e alla durabilità dell’edificio, è alla base dell’analisi Lca che wienerberger ha sviluppato in merito ai propri prodotti e all’intero processo produttivo.
Nell’attuale contesto di normative e certificazioni per la valutazione della sostenibilità dei materiali da costruzione, è importante per ogni azienda che opera nel settore edilizio, manifesti le proprie intenzioni nei confronti dell’ambiente; per questo, wienerberger ha scelto le dichiarazioni ambientali di prodotto di tipo III (in inglese Epd – Environmental Product Declaration), riconosciute come strumento affidabile (verificato da ente terzo), obiettivo e trasparente per valutare le prestazioni ambientali dei propri prodotti in modo tecnico, ma al tempo stesso standardizzato e completo: questo grazie agli standard (Iso 14025 e En 15804) e alla metodologia Lca (definita in Isa 14040-44) che sono alla base della Epd stessa. Il vantaggio dell’Epd è che l’informazione ambientale è oggettiva e viene comunicata in maniera trasparente (non è un rating o un marchio, ma è un documento contenente dati ambientali).
Le Epd
Le Epd sono etichette ambientali volontarie che permettono a wienerberger di rispondere ai Cam e comunicare in maniera oggettiva le informazioni ambientali (Lca e Cam) dei propri laterizi durante tutte le fasi del ciclo di vita. I dati contenuti in un EPD possono essere utilizzati dai professionisti per rispondere a richieste di sostenibilità ambientale di appalti pubblici e privati. La certificazione Epd dei laterizi wienerberger è la dimostrazione dell’attenzione e della sensibilità alle tematiche ambientali da parte dell’azienda leader nella fornitura di soluzioni per l’involucro edilizio, e orienta il mercato verso nuove caratteristiche di sostenibilità dei prodotti.
Le scelte progettuali in ambito pubblico, infatti, sono guidate in maniera sempre più costante dal principio Dnsh (acronimo di Do No Significant Harm), che prevede che gli interventi previsti dal Pnrr nazionale non arrechino nessun danno significativo all’ambiente: questo principio è fondamentale per accedere ai finanziamenti del Rrf (Dispositivo europeo per la Ripresa e la Resilienza, in inglese Recovery and Resilience Facility). Inoltre, i piani devono includere interventi che concorrano per il 37% delle risorse alla transizione ecologica.
Sensibilità, ma anche incentivo economico
È evidente quindi che l’incentivo economico, oltre alla sensibilità dei committenti, guidi la scelta dei materiali da costruzione verso aziende, come wienerberger, che dimostrano con i fatti la propria attenzione nei confronti delle tematiche ambientali.
L’impulso positivo del principio Dnsh non si limita alla promozione della durabilità degli edifici, ma si estende all’implementazione di processi produttivi virtuosi in termini di impatto ambientale: le aziende produttrici mirano a gestire le risorse in modo più efficiente, aumentando la produttività nei processi di produzione e consumo; riducendo gli sprechi; mantenendo il più possibile il valore dei prodotti e dei materiali; evitando di dismetterli prima della fine d’uso; recuperandoli e reintroducendoli nel sistema economico.
L’essenza dell’economia circolare di Wienerberger
Questi aspetti costituiscono l’essenza dell’economia circolare messa in atto da wienerberger, che intende, attraverso l’innovazione tecnologica e una migliore gestione, rendere le attività economiche più efficienti e meno impattanti per l’ambiente, nell’ambito delle strategie Esg (Ambiente, Sociale, Governance). In questo labirinto di sigle e acronimi (Pnrr, Rrf, Dnsh, Lca, Esg, Epd, Cam, ecc…) l’obiettivo da centrare è un futuro più sostenibile per il pianeta e per le prossime generazioni.
Il tema della sostenibilità, in particolare, è un pilastro che guida quotidianamente le decisioni aziendali all’interno di wienerberger Italia, riflettendosi sia nell’ottimizzazione dei processi produttivi, attraverso strategie di decarbonizzazione ed economia circolare, che nello sviluppo di soluzioni costruttive sempre più performanti, caratterizzate da elevata durabilità (meno rifiuti prodotti nel tempo) e ottime prestazioni termiche, per la realizzazione di edifici energeticamente efficienti (meno CO2 emessa in fase di esercizio). In termini di prodotto, questo significa offrire un laterizio che abbia una tracciabilità ambientale del proprio processo produttivo, grazie alla certificazione Epd che garantisce la conformità dei prodotti ai Criteri Ambientali Minimi.
Gli infissi sono elementi fondamentali nell’edilizia, contribuiscono al comfort abitativo e all’efficienza energetica di un edificio solo se vengono posati in modo corretto e con i giusti sigillanti. Quali sono i tre livelli di tenuta che fanno la differenza? Ecco le soluzioni Holz Technic agli aspetti più critici.
Tenuta al vento
Il primo livello di tenuta di un serramento è la barriera contro gli agenti atmosferici.
I serramenti devono essere posati e sigillati in modo tale da resistere al vento, evitando infiltrazioni d’acqua, anche in caso di condizioni avverse.
Nastri ad elevata adesione come Cementa Out di Holz Technic sono indispensabili per garantire la tenuta al vento e come regolatori della traspirabilità. Oltre ad aderire perfettamente a qualsiasi materiale, Cementa Out è intonacabile e garantisce un risultato estetico appagante.
Cementa Out
Isolamento termo-acustico
Al livello intermedio, c’è l’isolamento termo-acustico, che garantisce due elementi fondamentali del comfort e fornisce un fissaggio meccanico stabile.
In questo caso, un’installazione che eviti la presenza di ponti termici non è affatto scontata, soprattutto nell’edilizia in muratura.
In questo caso, a seconda della fessura da isolare, è possibile utilizzare i nastri sigillanti autoespandenti Window Band o Frame Band.
Il primo sigilla fughe tra i 6 e 15 mm di porte e finestre mantenendo le proprietà termoacustiche su tutta la profondità.
Il secondo sigilla efficacemente ogni tipo di fessura tra i 2 e 10 mm ed evita possibili ponti acustici nella giunzione struttura-serramento.
Window Band e Frame Band
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Window Band
Window Band
Frame Band
Frame Brand
Tenuta all’aria
Si tratta del livello più interno e per nulla scontato da ottenere. Assicurare una tenuta all’aria impeccabile, evitando perdite energetiche ma garantendo, allo stesso tempo, la traspirazione del vapore dall’interno della struttura verso l’esterno è compito di Cementa In.
Questo nastro speciale ad elevata adesione è intonacabile e dotato di un liner in PP a rimozione facilitata che permette una posa agevole e rapida.
Cementa In
Nastri, sigillanti e membrane sono i nostri principali alleati per garantire una corretta installazione dei serramenti. Per questo la durabilità dei loro materiali è essenziale.
Raggi Uv, temperature elevate e inquinamento influenzano la durata dei nastri e delle membrane ed è importante scegliere i prodotti con il corretto rapporto costo-performance per ogni progetto e applicazione. Scegliere i prodotti giusti per la tua zona climatica e il tuo sistema costruttivo è cruciale.
Il Salone del Mobile 2024 ha aperto le porte e le parole d’ordine sono valore, esperienza e sinestesia, per creare circuiti culturali a disposizione di tutti.
Obiettivo della 62ª edizione del Salone del Mobile.Milano infatti è: produrre valore durevole per chi espone, creare esperienze di qualità e generare sinestesia e circuiti culturali per tutti.
Alla conferenza stampa di apertura i saluti della politica: dal sindaco di Milano al presidente della Regione, dal ministro del Turismo a quello del Made in Italy sono stati unanimi nel definire l’evento un’eccellenza italiana nel mondo che affonda le sue radici nel lavoro dei milanesi. E gli organizzatori non li hanno smentiti, anzi.
Un po’ di numeri per esprimerne il #Valore
174.457 mq monoplanari, oltre 1.950 espositori da 35 Paesi, 185 brand tra debutti e ritorni. Un focus di altissima qualità sul #design della #cucina e del #bagno; 25 anni di #SaloneSatellite e un biglietto speciale per gli studenti a 15 euro; una proposta culturale diffusa in tutti i padiglioni per innescare nuove riflessioni sul futuro. Il Salone del Mobile.Milano riaccende i #riflettoriinternazionali su un ecosistema unico al mondo. Parola chiave: #evoluzione.
Manifestazione 2024, numero 62: approccio sistemico e responsabile
Da oggi e per sei giorni, presso Fiera Milano Rho, si svolge la nuova edizione della manifestazione, che conferma il cambio di passo avviato nel 2021 grazie a un percorso di evoluzione e rinnovamento – senza precedenti per il settore fieristico – volto a rispondere, con un approccio sistemico e responsabile, ai nuovi bisogni del mercato dell’arredo e alle aspettative di una community internazionale del progetto attesa da 180 Paesi.
People first
La tappa numero 62 – che vede coinvolti oltre 1.950 espositori da 35 Paesi su una superficie monoplanare di 174.457 mq – segna un ulteriore scatto in avanti: confermati validità e successo dell’approccio progettuale dell’edizione 2023, il Salone ha scelto il supporto pioneristico delle neuroscienze e l’egida di una filosofia “people first”, per rinnovare la disposizione delle aziende all’interno della maglia espositiva in modo da creare gruppi di espositori affini per contenuto e target di visitatori e generare poli di senso omogenei, amplificando il valore dell’esperienza di visita. Poi, traducendo le esigenze di categorie merceologiche di riferimento, ha rimodulato i percorsi del Salone Internazionale del Bagno e di EuroCucina, che accoglie anche i protagonisti di FTK, Technology For the Kitchen.
La nuova urbanistica dei padiglioni è finalizzata a ottenere significativi benefici: risparmio d’energia (fisica e di pensiero) ai visitatori, maggior chiarezza dei percorsi, equilibrata visibilità e riconoscibilità per tutti gli espositori. Ma è anche volta a creare le condizioni migliori per dare forma a contenuti speciali, che possano ricalibrare e rallentare il ritmo serrato con cui si affronta una kermesse fieristica, grazie a spazi di approfondimento culturale e luoghi di riposo.
Installazioni e conversazioni
E, infatti, la terza novità di questa edizione è una proposta culturale diffusa in tutta la manifestazione, fatta di installazioni – intime e raccolte come “Interiors by David Lynch. A Thinking Room” o fuori scala come “Under the Surface” di Salotto.NYC – Accurat, Design Group Italia e Emiliano Ponzi, o ancora in costante divenire come “All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances” – ma anche di incontri e conversazioni – “Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives” – che vedono alternarsi, sul palcoscenico dell’omonima Arena rigenerata da Formafantasma, i più interessanti protagonisti nell’ambito dell’architettura e dei linguaggi del contemporaneo, dal premio Pritzker Francis Kéré a Hans Ulrich Obrist.
Maria Porro | Presidente Salone del Mobile.Milano
«Negli scorsi mesi abbiamo raccontato il Salone del Mobile di Milano, incontrando giornalisti, architetti e interior designer da tutti i continenti. Il Salone 2024 ha preso forma, grazie al lavoro di oltre 1.950 espositori, impegnati per oltre venti giorni negli allestimenti dei meravigliosi mondi che ci attendono nei Padiglioni della 62a edizione della manifestazione. Un’edizione sempre più sostenibile, grazie alla condivisione di nuove Linee Guida Verdi per gli allestimenti, un ulteriore passo in avanti nell’ambito della politica di sostenibilità della manifestazione, certificata Iso20121. Ma anche un Salone sempre più aperto alla sperimentazione. Dalle neuroscienze, applicate al redesign dei layout e dei percorsi di visita al programma culturale 2024, in grado di innescare sinestesia e cortocircuiti aperti a tutti. Questa sfida è stata accolta da chi ogni anno rinnova la fiducia nel Salone, ma anche da 185 new entry tra brand che hanno scelto per la prima volta (o nuovamente) di prendere parte alla manifestazione. Il 2024 è anche il compleanno del SaloneSatellite, straordinaria “fabbrica” di connessioni per oltre 14.000 giovani talenti internazionali: 25 anni che celebreremo con una grande mostra in Triennale. Milano – Universo Satellite. E con una nuova iniziativa speciale dedicata agli studenti italiani e stranieri: la possibilità di visitare il Salone – dal venerdì alla domenica – con un biglietto alla tariffa speciale di 15 euro. È un invito a immergersi nell’esperienza della manifestazione, a esplorare e connettersi con la cultura del progetto e del prodotto. Ma anche una risposta ai bisogni di un settore sempre più alla ricerca di una nuova biodiversità professionale che acceleri l’evoluzione. Quello slancio verso il futuro che speriamo di dare anche con i nuovi Progetti Speciali 2024, a partire dallo spazio intimo delle “Thinking Room di David Lynch” per arrivare alle tante occasioni di ascolto e incontro diretto, offerte dai Talk e delle Tavole Rotonde ma anche nel Design Kiosk, la nostra nuova edicola del design in Piazza della Scala. Dove il verbo progettare è già un faccia a faccia, grazie a una serie di conversazioni con la città. Chi vedremo al Kiosk? Stefano Boeri, Cino Zucchi, Parasite 2.0, Luca Nichetto… Ma soprattutto, spero, una nuova generazione di costruttori di futuro».
Claudio Feltrin | Presidente di FederlegnoArredo
«L’appuntamento con il Salone del Mobile.Milano, il più importante momento di business del legno-arredo mi piace pensarlo come ‘il Capodanno’ del settore. Un momento speciale, irripetibile e unico che dà il via all’anno del design. Nei Padiglioni di Fiera Milano Rho il meglio del Made in Italy si presenta con orgoglio al mondo con prodotti progettati e sapientemente realizzati sul nostro territorio, con una qualità che ha nella ricerca dei materiali, nella tecnologia e nella sostenibilità i suoi punti di forza. Il Salone, come sempre, aiuterà le imprese anche a individuare nuovi mercati e nuovi target di pubblico, a partire dalle giovani generazioni che hanno imposto un cambio di prospettiva grazie ai loro criteri di acquisto. Avere una fiera internazionale come il Salone del Mobile.Milano rappresenta una certezza e un valore irrinunciabile per l’intera filiera e le va dato il merito di aver saputo, in questi 62 anni, evolvere mantenendo intatte le radici. Il momento estremamente complesso che il sistema produttivo sta vivendo, complici i conflitti in corso, l’inflazione che non scende e i tassi di interesse ancora troppo elevati per imprese e famiglie, ci pone di fronte a sfide sempre più complicate che la Federazione è chiamata ad affrontare con uno sguardo di sistema. La filiera si presenta all’appuntamento di aprile con un fatturato di 52,7 miliardi di euro, un saldo commerciale di oltre 8 miliardi di euro (+16,7%) rappresentando circa 300mila addetti e poco più di 66mila imprese. I Consuntivi 2023 realizzati dal nostro Centro Studi parlano di una contrazione della filiera sul 2022 del 7,8%, che non ci ha comunque sorpresi, arrivando da due anni eccellenti con performance oltre ogni attesa. Mercato italiano (32,8 miliardi di euro) ed export (quasi 20 miliardi di euro) si mantengono comunque sopra i livelli pre-pandemici del 2019. Facendo un focus sul macrosistema arredamento (circa 28 miliardi di euro) il settore arretra solo del 3,8%, ma resta ancora sopra i livelli pre-covid. Le esportazioni, che pesano il 53% del totale, toccano i 15 miliardi di euro, mentre il mercato italiano a quota 13 miliardi registra un -3,7% dovuto in gran parte alle modifiche sui bonus edilizi. Estremamente positivo il saldo commerciale che sfiora i 10 miliardi di euro, a dimostrazione di come il nostro Made in Italy sia ancora attrattivo, e il Salone di Milano è il modo migliore per rinsaldare e ampliare questo rapporto con i mercati internazionali».
Grazia Signori, Mapei, dialoga con Martin Rein–Cano, architetto paesaggista fondatore dello studio Topotek 1
Caldo, freddo, sole, vento: al di là di qualsiasi tempo atmosferico, Sit Together rimane un saldo punto di incontro. Come sfidare la crisi ecologica? La risposta è stata la creazione di una nuova gamma di arredi urbaniche si adattano al cambiamento del clima.
È fresca di ieri la conferenza stampa di presentazione del progetto FuoriSalone 2024 (Milano, 15-28 aprile), e Mapei ha accolto la stampa alla Statale di Milano per illustrare il progetto di Topotek 1 e MDT-Tex all’interno della mostra-evento “interni cross vision” che supporta come media partner.
Un progetto che nasce da una riflessione sulle nuove esigenze e comportamenti sociali imposti dai cambiamenti climatici ed è l’emblema di un approccio architettonico capace di guardare contemporaneamente al passato, traendo ispirazione, al presente, considerando i problemi del nostro tempo, e al futuro, proponendo un nuovo modello di arredo urbano.
Sit Together
Il prototipo, collocato nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano, unisce la classica seduta europea alla torre del vento della tradizione persiana per ridisegnare la concezione di socialità e inclusione.
Il risultato è una panchina in grado di accogliere ospiti in ogni momento del giorno e dell’anno, grazie all’alternanza di un lato caldo più scuro e uno fresco più chiaro.
La torre protegge dal sole e, per le stagioni più torride, dei nebulizzatori posti sulla sua sommità raffreddano l’aria dirigendola verso il basso, creando una leggera brezza che fluisce dai fori posti sopra la base. Per l’inverno, invece, la superficie scura assorbe e trattiene il calore del sole.
I prodotti Mapei
Per la posa dei rivestimenti sulla struttura realizzata in legno sono stati impiegati anche prodotti Mapei: la membrana Mapeguard UM 35; l’adesivo durevole e a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (Voc) Ultrabond Eco PU 2K; la fuga colorata Ultracolor Plus, ideale per gli ambienti a traffico intenso e il sigillante Mapesil LM.
Martin Rein–Cano | Architetto paesaggista fondatore dello studio Topotek 1
«Sit Together esalta il significato sociale e valorizza la qualità dei nostri spazi pubblici, incoraggiando le persone a riunirsi a fronte di condizioni climatiche sempre più aspre».
Simona Giorgetta | Architetto e membro del consiglio d’amministrazione Mapei
«Rinnoviamo la nostra partecipazione al FuoriSalone, un evento così ricco di spunti di riflessione per il mondo dell’architettura, del design e della progettazione. Anche quest’anno abbiamo deciso di sostenere un progetto innovativo, che coglie a pieno lo spirito della manifestazione proponendo un modo nuovo di vivere gli spazi aperti, mettendosi in relazione con le problematiche e i cambiamenti del nostro secolo».
Il sistema CrmRi-Struttura di Fibre Net ha ottenuto l’Environmental Product Declaration (Epd), un riconoscimento che premia l’impegno su sostenibilità e innovazione profuso ogni giorno nei loro stabilimenti.
L’azienda friulana traccia la rotta verso scenari che valorizzano la compliance dei materiali compositi per rinforzo strutturale verso i Criteri minimi ambientali (Cam), soddisfacendo obiettivi di sostenibilità e responsabilità ambientale, a beneficio dell’intera filiera delle costruzioni.
Passi da gigante nell’ottica
Per le stazioni appaltanti, i progettisti e le imprese partner, la certificazione Epdrappresenta uno strumento di verifica del rispetto dei requisiti ambientali previsti, facilita il controllo e promuove l’utilizzo green di materiali innovativi.
Grazie alle proprie competenze e tecnologie, Fibre Net ottiene un traguardo che si inserisce nel percorso del Gruppo volto al miglioramento dei propri sistemi di consolidamento strutturale, sia sul fronte della selezione delle materie prime sia in relazione ai processi produttivi, in ottica «zero waste».
Il sistema Ri-Struttura
Ri-Struttura, primo sistema ad aver ottenuto la marcatura Ce e sviluppato secondo la tecnica dell’intonaco armato Crm, si compone di reti, angolari e connettori preformati in fibra di vetro Ar e resine termoindurenti (Gfrp – Glass fiber reinforced polymer) e si completa con malte strutturali.
L’intervento di rinforzo garantisce un miglioramento strutturale omogeneo e diffuso, con elevate caratteristiche meccaniche, di resistenza e duttilità e un modesto incremento di rigidezza della struttura.
Parte la 62esima edizione del Salone del Mobile.Milano (martedì 16 aprile 2024 – domenica 21 aprile 2024). Gli occhi sono puntati sulle novità, ma anche sul business, in un momento così delicato dal punto di vista della geopolitica e dell’export. I consuntivi 2023 realizzati dal Centro Studi di Federlegno Arredo indicano una contrazione della filiera sul 2022 del 7,8%, ma dopo due anni eccellenti con performance oltre ogni attesa. Mercato italiano (32,8 miliardi di euro) ed export (quasi 20 miliardi di euro) si mantengono comunque sopra i livelli pre-pandemici del 2019.
“L’appuntamento con il Salone del Mobile.Milano, il più importante momento di business del legno-arredo mi piace pensarlo come il Capodanno del settore”, commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “Un momento speciale, irripetibile e unico che dà il via all’anno del design. Nei Padiglioni di Rho Fiera il meglio del Made in Italy si presenta con orgoglio al mondo con prodotti progettati e sapientemente realizzati sul nostro territorio, con una qualità che ha nella ricerca dei materiali, nella tecnologia e nella sostenibilità i suoi punti di forza. Il Salone, come sempre, aiuterà le imprese anche a individuare nuovi mercati e nuovi target di pubblico, a partire dalle giovani generazioni che hanno imposto un cambio di prospettiva grazie ai loro criteri di acquisto. Avere una fiera internazionale come il Salone del Mobile.Milano rappresenta una certezza e un valore irrinunciabile per l’intera filiera e le va dato il merito di aver saputo, in questi 62 anni, evolvere mantenendo intatte le radici”.
La filiera, ricorda l’associazione, si presenta all’appuntamento di aprile con un fatturato di 52,7 miliardi di euro, un saldo commerciale di oltre 8 miliardi di euro (+16,7%) rappresentando circa 300 mila addetti e poco più di 66 mila imprese.
Facendo un focus sul macrosistema arredamento (circa 28 miliardi di euro) il settore arretra solo del 3,8%, ma resta ancora sopra i livelli pre-covid. Le esportazioni, che pesano il 53% del totale, toccano i 15 miliardi di euro, mentre il mercato italiano a quota 13 miliardi registra -3,7% dovuto in gran parte alle modifiche sui bonus edilizi. “Estremamente positivo il saldo commerciale, che sfiora i 10 miliardi di euro, a dimostrazione di come il nostro Made in Italy sia ancora attrattivo, e il Salone di Milano è il modo migliore per rinsaldare e ampliare questo rapporto con i mercati internazionali”, aggiunge Feltrin.
Nel panorama attuale della sicurezza domestica, l’efficienza e la personalizzazione sono diventate requisiti essenziali. Con il cilindro RX, Cisa inaugura una nuova era nella sicurezza che pone l’utente al centro di un sistema, offrendo massima protezione e comodità grazie ai partner fidati della rete dei Red eXpert in grado di fornire in loco tutti i servizi richiesti dai clienti.
chiave personalizzata
Il cilindro RX combina massima sicurezza e personalizzazione con un servizio di duplicazione chiavi istantaneo, offerto esclusivamente dai centri Red eXpert direttamente su cifratura Cisa, presentando la tessera Securicard.
Il cilindro certificato SKG*** si avvale della tecnologia Radial System, un sofisticato sistema di cifratura con 5 file e 16 perni in acciaio carbonitrurato, posizionati radialmente per massimizzare la resistenza contro i tentativi di effrazione.
La chiave è invece protetta da brevetti meccanici contro clonazione e duplicazione fraudolente.
cilindro radiale
A questa protezione si aggiunge quella della piattaforma Securicard, che consente il controllo digitale tramite notifiche in caso di richieste dupliche e la verifica opzionale in due passaggi al momento della richiesta duplica.
Ogni account conserva inoltre lo storico delle operazioni effettuate, per conoscere sempre il numero di chiavi in circolazione.
duplica protetta con Securicard
L’innovazione non si limita alla protezione fisica e digitale. Grazie al suo sistema modulare brevettato, i centri autorizzati Red eXpert possono creare cilindri su misura da 30-30 a 100-100 mm, con incrementi di 5 mm, offrendo così soluzioni rapide e personalizzate per rispondere a ogni necessità.
Secondo i dati del centro studi Youtrade l’industria rallenta, ma l’edilizia resiste in territorio positivo grazie ai lavori residui dei bonus e al Pnrr.
Segnali di rallentamento a febbraio per gli indicatori economici e tendenziali del mercato, che confermano i dati contrastanti del mese precedente e peggiorano le attese del mercato dopo i dati positivi di dicembre.
A livello europeo, ma anche nazionale, si registra un rallentamento della fiducia delle imprese, un’inversione di rotta ormai delineatasi in modo abbastanza chiaro, con valori pari a -5,4 punti percentuali per l’Area Euro (erano -4,6 a gennaio) e -7,7 per l’Europa a 27 (erano -7,1 il mese precedente), mentre a livello nazionale l’indice di fiducia delle imprese di costruzioni a livello nazionale scende a 2,0 punti percentuali, dai 5,3 del mese precedente e dal picco di 8,7 di dicembre, mantenendo comunque uno scarto ancora ampio con i valori europei, pari a oltre 7 punti rispetto all’Area Euro.
Lo scarto tuttavia si va riducendo ed è un segnale anticipatorio di una probabile uniformazione al basso, che nel nostro Paese continua comunque a rimanere sopra lo zero, grazie anche al proseguire, anche se in forma minore, degli in incentivi fiscali per le ristrutturazioni e per l’avvio della spesa per il Pnrr.
Un po’ meno fiducia
A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta tutti i settori, eccetto la fiducia dei consumatori, in flessione, chi con percentuali maggiori, come per il settore delle costruzioni, per quello del commercio e quello dei servizi, mentre l’industria, dopo un tentativo di debole rimbalzo nel mese di gennaio, a febbraio fa segnare un leggero rallentamento.
Rimane sostanzialmente stabile l’indice di fiducia dei consumatori, pareggiando il valore di -16 relativo al mese precedente: evidenzia un attendismo dovuto anche alla verifica dell’andamento dell’inflazione che, come vedremo, a febbraio è rimasta stabile a valori molto contenuti.
Il segnale potenzialmente preoccupante è quello degli ordini e dell’occupazione a tre mesi, ovvero per i due indicatori previsionali del mercato di breve periodo. A febbraio 2024 la previsione dell’occupazione nei prossimi tre mesi è in calo, dopo il rimbalzo positivo di dicembre e gennaio, mentre gli ordini a tre mesi proseguono nel trend negativo degli ultimi due mesi.
Unico dato positivo è che in entrambi i casi gli indicatori rimangono positivi, ovvero sopra la soglia dello zero, facendo intravvedere comunque una parziale e seppure minima positività in uno scenario comunque in rallentamento.
Costruzioni, occupazione e inflazione
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Rallenta ancora la fiducia delle imprese di costruzioni europee e Italiane a febbraio
Rallenta ancora la fiducia delle imprese di costruzioni europee e Italiane a febbraio
Costruzioni, commercio e servizi in flessione
Costruzioni, commercio e servizi in flessione
In flessione la tendenza degli ordini e dell'occupazione per i prossimi 3 mesi
In flessione la tendenza degli ordini e dell'occupazione per i prossimi 3 mesi
L'inflazione si stabilizza a livelli molto contenuti sia a livello nazionale che di indice Ipca a livello europeo
L'inflazione si stabilizza a livelli molto contenuti sia a livello nazionale che di indice Ipca a livello europeo
Ma l’inflazione frena
Proseguono anche a febbraio le buone notizie sul fronte dell’inflazione, con le stime preliminari che vedono l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registrare un aumento dello 0,8% su base annua, esattamente come nel mese precedente.
Questa stabilizzazione è dovuta ad andamenti contrapposti nei diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi degli alimentari non lavorati (da +7,5% a +4,5%) e lavorati (da +4,5% a+3,8%), degli altri beni (da +1,7% a +1,3%) dei servizi relativi ai trasporti (da +4,2% a +3,8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3,2%) e di quelli relativi all’abitazione (da+2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -20,4% a -17,2%) e regolamentati (da -20,6% a -18,6%) e accelerano quelli dei tabacchi (da +2,2% a +2,6%) e dei servizi relativi alle comunicazioni (da +0,2% a +0,7%).
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,1% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta di 0,1% su base mensile e dello 0,9% su base annua (stabile rispetto al mese precedente).
Defender è un pannello modulare in polipropilene riciclato che protegge dall’umidità le pareti a contatto con il terreno. Crea una intercapedine ventilata che impedisce il contatto diretto tra terreno e struttura, adatto anche per grandi superfici.
Chi ha una casa immersa nel verde, magari con locali al di sotto del piano campagna, deve preoccuparsi delle problematiche che possono insorgere nel tempo per il contatto tra il terreno e i muri controterra. Il pannello modulare Defender è la soluzione Geoplast che consente di creare una barriera protettiva per prevenire qualsiasi inconveniente.
Solidità del pannello modulare Defender
La mission del prodotto è semplice: garantire massima protezione alla parete interrata. Come già si capisce dal nome, Defender crea una difesa per la guaina impermeabilizzante fin dalla fase di rinterro.
La sua funzione è quella di creare un’intercapedine d’aria di 7 centimetri, riducendo i problemi di umidità e l’effetto parete fredda. Defender garantisce anche la solidità necessaria per il rinterro solidale al muro con il materiale di riporto derivato dallo scavo.
Il pannello modulare garantisce inoltre un’elevatissima resistenza. Uno dei vantaggi del sistema di Geoplast consiste nel sistema di aggancio dei pannelli: in questo modo si evita il trascinamento verso il basso dovuto all’aggiunta del terreno fresco e, di conseguenza, si conserva l’efficacia nel tempo del sistema di impermeabilizzazione.
Con una corretta posa si raggiunge la garanzia di evitare il contatto diretto tra l’umidità presente del terreno e la guaina impermeabile a protezione del muro.
In sintesi Defender unisce i vantaggi della guaina bugnata e della ghiaia in un un unico prodotto e protegge l’impermeabilizzazione del muro interrato grazie alla ventilazione. I pannelli sono modulari e facilmente stoccabili in bancali.
Pannello modulare Defender
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Applicazione pannello modulare Defender
Applicazione pannello modulare Defender
Defender single product hires
Defender single product hires
Adattabilità
Un altro punto a favore è la riduzione dei costi rispetto ai sistemi tradizionali, anche grazie alla facilità di posa e di movimentazione in cantiere che riducono i tempi di lavorazione: Defender può essere tagliato con smerigliatrici angolari o seghe circolari per far combaciare i bordi e la parte superiore delle pareti.
L’installazione è semplice: si compie da destra verso sinistra e dal basso verso l’alto seguendo le frecce. Il fissaggio degli elementi superiori avviene con l’utilizzo di chiodi in acciaio e tasselli in plastica. Un foglio di cartone ondulato plastico viene posizionato sul piano con una sovrapposizione di 200 millimetri e fissato con adesivi.
I punti a favore del pannello modulare
Tra i vantaggi di Defender, Geoplast ne sottolinea alcuni:
Eliminazione della tradizionale ghiaia e membrana bugnata con un risparmio del 15-20% circa.
Ventilazione ottimale grazie all’intercapedine che si viene a creare tra il muro e Defender, con eliminazione dell’umidità di risalita, diminuzione dell’effetto parete fredda a beneficio della vivibilità interna.
Buona impermeabilizzazione grazie al particolare sistema di bloccaggio sovrapposto.
Efficace protezione impermeabilizzante dagli urti durante le operazioni di riporto, ottime prestazioni meccaniche sulla spinta orizzontale del terreno contro la struttura ed efficace sistema antiradice che dura nel tempo, preservando l’impermeabilizzazione da pericolosi danneggiamenti.
Spazio ridotto tra il Defender e l’impermeabilizzazione e migliore protezione di quest’ultimo grazie ai piedini arrotondati.
Adatto per grandi aree anche con pochi elementi grazie alla dimensione del Defender (80×60). Il peso e l’ingombro ridotti del singolo pannello facilitano e velocizzano la movimentazione e l’installazione degli elementi.
Defender può essere facilmente tagliato in prossimità dei bordi. Per sigillare i bordi e la parte superiore dei pannelli viene utilizzato un foglio di cartone ondulato in materiale + plastico con una sovrapposizione di 200 millimetri.