Mapei, attraverso Polyglass Netherlands, filiale olandese della consociata Polyglass, ha acquisito Wecal Isolatie Techniek. Con sede a Wijk bij Duurstede, Wecal è un’azienda specializzata in prodotti e sistemi per le coperture piane e l’isolamento delle facciate, con un fatturato di 25 milioni di euro nel 2023.
La sede di Wecal Isolatie Techniek
«L’acquisizione di Wecal e della sua struttura, rafforza la posizione del gruppo Mapei in Olanda, dove siamo presenti dal 2009 con una sede logistica e commerciale. L’Europa, che contribuisce al 55% del fatturato globale del nostro gruppo, resta per noi un mercato di primaria importanza dove vogliamo continuare a crescere», commenta Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei.
«Ampliando la nostra offerta nel settore delle impermeabilizzazioni e dell’isolamento potremo soddisfare le richieste dei clienti locali e partecipare attivamente alla crescita del mercato delle costruzioni in Olanda che nel periodo 2025-2028 dovrebbe registrare un incremento annuale medio superiore al 2%1», aggiunge Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei.
Alvise Silenzi, interno dell'abitazione in via Edolo, nel quartiere Isola, a Milano
Casa Probiotica
La Casa Probiotica è un esperimento che replica la funzione dei ceppi batterici nel corpo umano e vuole aumentare la salubrità dell’ambiente. Con il contributo di una porta scomparsa dell’esperto del settore Eclisse.
Il termine probiotici indica diversi ceppi batterici attivi all’interno del corpo umano e ai quali è attribuito un potenziale effetto di protezione per l’organismo.
Il concetto è trasmigrato ora anche nell’ambito della progettazione e dell’edilizia: ProbioHouse, La Casa Probiotica, è un progetto di Ssk Studio e ProbioArKs, presentato in occasione del Fuorisalone 2024.
Una casa probiotica è un esempio sull’utilizzo di microrganismi nell’architettura e nella manutenzione degli ambienti abitativi.
Lo scopo è quello di costituire un’oasi urbana confortevole, salutare e viva, dove poter sperimentare il benessere ambientale e respirare aria pulita.
Il progetto ha coinvolto Eclisse, azienda storica nel campo delle soluzioni per porte a scomparsa e sistemi di chiusura.
Il progetto della casa probiotica
Probiohouse bagno interno
Per dimostrare come un’architettura possa essere viva e integrarsi armoniosamente nel design e nel budget dei progetti abitativi, è stato riqualificato un appartamento degli anni Trenta di circa 65 metri quadrati in via Edolo 9, nel quartiere Isola, a Milano.
Il progetto si basa sull’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale, l’applicazione di probiotici, un approccio circolare all’edilizia, ridotti tempi di realizzazione, il contenimento dei rifiuti ed un rapporto qualità-prezzo accessibile.
ProbioHouse utilizza materiali compatibili con il benessere, creando un habitat ideale per la colonizzazione da parte di batteri buoni, simili a quelli conosciuti come integratori per la salute del microbiota intestinale umano.
Il tema, oggetto di numerosi studi in ambito medico scientifico, è la scoperta dell’esistenza di un microbiota ambientale caratteristico di ciascuno spazio abitato.
Il benessere si basa su una progettazione a scala umana, dove spazio luce e colore creano un ambiente confortevole per l’esistenza umana e anche il substrato ideale per il proliferare dei microrganismi buoni.
La Casa Probiotica concepita a Milano vuole essere un luogo dove parlare dei microrganismi in tutti gli aspetti della loro convivenza con l’uomo ed in concomitanza con la Milano Design Week è stato presentato un programma ricco ed interessante con conferenze e appuntamenti sul tema.
I prodotti
I materiali selezionati per questo progetto sono stati forniti da aziende partner, che hanno collaborato in qualità di sponsor, selezionate per caratteristiche di biocompatibilità, facile smaltimento e rispetto di standard di ecosostenibilità generali.
Tutte le porte originali in legno sono state restaurate, compresa quella della cucina, trasformata in superficie a scomparsa mediante l’installazione di un controtelaio Eclisse Luce.
Grazie a questo, gli interruttori sono stati posizionati in corrispondenza del vano scorrevole, unica zona rimasta disponibile per una comoda accensione dall’ingresso.
Il sistema per porta a scomparsa permette il posizionamento dei punti luce direttamente sulla parete dove è installato, in modo tale da avere interruttori e punti luce vicino al foro porta.
«Penso che l’unica via per la sopravvivenza della nostra specie risieda nell’economia circolare. Il recupero dei materiali a fine e vita e la loro durata sono la chiave per ridurre le emissioni del comparto edilizia, uno dei più inquinanti. In questo progetto l’inserimento di questa tipologia di controtelaio ha consentito il recupero di una porta degli anni Venti, con le sue imperfezioni e rugosità che le conferiscono un gran fascino. L’inserimento dei probiotici è fortemente legato alla circolarità perché i microrganismi possono avere un forte impatto risolutivo nello smaltimento dei rifiuti», spiega Simona Kemenater, architetto di Studio Ssk.
Obiettivo comfort
I lavori di Simona Kemenater hanno come obiettivo il comfort ambientale, strettamente connesso alla salute personale, e si basano sul progetto del colore funzionale e dell’illuminazione, elementi fondamentali, insieme alla distribuzione spaziale, per raggiungere il benessere dei fruitori.
La passione per l’interazione tra architettura e biotecnologie ha portato alla sperimentazione nei materiali e nella cura del verde, anche a seguito di una serie di esperienze documentate in Giappone da parte dell’agronomo e microbiologo Teruo Higa negli anni Novanta.
L’uso di microrganismi è stato sperimentato con successo per la ricostruzione di centri abitati dopo il disastro nucleare di Fukushima al fine di ridurre l’inquinamento radioattivo, e poi ripetuto a seguito di altri incidenti ambientali.
Il sistema costruttivo della ProbioHouse è già stato applicato da Ssk Studio in altri interventi di ristrutturazione, anche nei centri storici. ProbioArKs si pone l’obiettivo di diffondere questo nuovo concetto dell’abitare.
A maggio 2024 la produzione di energia rinnovabile ha superato quella da fonti fossili. Merito soprattutto della diffusione del pannello fotovoltaico, che continua a essere gettonato anche dopo la fine del superbonus.
Produrre sempre più energia rinnovabile, fino all’idilliaco e per alcuni aspetti utopico, autosostentamento energetico con energia solare: dovrebbe essere non solo una volontà ambientalista, per il minor ricorso alle energie fossili, ma una vera e propria rivoluzione collettiva che abbraccia tutti, dalle famiglie alle imprese e fino alle istituzioni.
In realtà, a guardare i dati recentemente pubblicati da Terna sulla produzione fotovoltaica e da altre energie rinnovabili, questa rivoluzione è già in atto nel nostro Paese. Ed è una rivoluzione destinata a proseguire, con numeri che fino a qualche anno fa potevano sembrare, appunto, idilliaci o utopici.
Il mese di maggio di quest’anno sarà a questo proposito da ricordare: secondo Terna, è stato il periodo nel quale si è registrato il sorpasso della produzione da fonti rinnovabili su quelle fossili, principalmente gas e carbone.
La produzione da energie rinnovabili ha coperto oltre metà della domanda di elettricità, pari al 52,5%. I dati di Terna evidenziano che questo valore è il più alto di sempre. Ma si sa che i record esistono per essere battuti e valgono fino a quando sono superati, e nel caso del fotovoltaico sembrerebbe che nel prossimo futuro potrà essere così.
Basti considerare che nei primi cinque mesi del 2024 sono stati installati 3 Gigawatt di nuova potenza rinnovabile e l’anno scorso ne erano stati installati 6, quando a favorire l’installazione c’era il superbonus del 110%, che poteva trainare la spesa in pannelli fotovoltaici.
Eppure, allo stato attuale il target del Governo, fissato a 8 Gigawatt, sembra raggiungibile per la fine dell’anno, anche in assenza di superbonus. Le famiglie e le imprese, ma anche gli enti pubblici, ormai hanno compreso la convenienza dell’installazione del fotovoltaico, anche in ragione della nascita delle comunità energetiche, e dunque la possibilità di utilizzare ulteriori incentivi a supporto.
Impianti fotovoltaici in Italia. Fonte GSE
Un aumento del 36,3%
Il fotovoltaico a maggio 2024 ha aumentato la produzione in Italia, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, del 36,3%, con l’idroelettrico a +34,7% e l’eolico +10,5%.
Tra le fonti rinnovabili la solare è quella che cresce di più in capacità produttiva che in valore assoluto vale +1.062 GWh, con un aumento della capacità in esercizio di +669 GWh e una maggiore produzione per maggiore irraggiamento di +393 GWh.
Nei primi cinque mesi del 2024 si è registrato un boom delle rinnovabili, che ha fatto diminuire la produzione termoelettrica da gas e carbone del 14,6%. Nel mese di maggio il carbone ha coperto appena l’1% della domanda di elettricità.
A tal proposito ricordiamo che il Pniec, il piano nazionale dell’energia, prevede la cessazione della produzione elettrica da questa fonte fossile nel 2025, con una deroga per la Sardegna fino al 2027.
Sempre Terna fa sapere che la capacità di produzione da fonti rinnovabili in esercizio in Italia nei primi cinque mesi del 2024 è aumentata di 3,015 Gigawatt, il 42% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
È di tutta evidenza l’impatto positivo del superbonus 110% in questo ambito, ma è merito anche dello sblocco delle procedure autorizzative avviato dal governo Draghi e poi proseguito con l’attuale governo Meloni.
Più residenziale
Uno studio dell’Enea, peraltro, ha fotografato un altro aspetto potenzialmente rilevante per il futuro energetico dell’Italia.
Secondo questo studio, curato da Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano, e da Domenico Palladino, ricercatore dello stesso laboratorio, per soddisfare l’intero fabbisogno elettrico del settore residenziale nazionale basterebbe installare pannelli fotovoltaici sul 30% circa della superficie complessiva dei tetti degli edifici a uso abitativo.
In pratica, la quasi totalità delle superfici a tetto idonee all’installazione di questi dispositivi.
Lo studio, pubblicato lo scorso anno sulla rivista Open Access Energies, dimostra che senza consumare suolo (per esempio, installando fotovoltaico direttamente sul terreno) le superfici dei tetti potrebbero rappresentare la vera sfida verso la quale tendere per un futuro più sostenibile ed economicamente conveniente.
Basta considerare che gli edifici a uso residenziale in Italia sono oltre 12 milioni e che contano una superficie complessiva dei tetti di circa 1.490 chilometri quadrati.
Di questa superficie, 450 chilometri quadrati, pari al 30% circa, ha caratteristiche adeguate all’installazione di pannelli fotovoltaici.
Utilizzando questa superficie si potrebbero generare oltre 79 mila GWh di energia elettrica, per una potenza complessiva installata di 72 GW.
Secondo i ricercatori, anche se si riuscisse a occupare una superficie inferiore (indicativamente circa 310 chilometri quadrati), l’energia prodotta sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno energetico elettrico del settore residenziale pari a un consumo medio annuo di circa 65,5 mila GWh.
Evoluzione della potenza e della numerosità degli impianti fotovoltaici. Fonte GSE
I consumi
Sempre con riferimento a Terna, per integrare il quadro informativo, i più recenti dati statistici dicono che nel 2023 i consumi elettrici italiani si sono attestati a 306,1 miliardi di kWh. Positivo il dato relativo alle fonti rinnovabili, che lo scorso anno hanno coperto complessivamente il 36,8% della domanda, rispetto al 31% del 2022.
Il valore è in aumento grazie al contributo tendenziale positivo di tutte le fonti e, in particolare, della produzione idroelettrica, tornata in linea con i valori storici.
Relativamente all’offerta, nel 2023 si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+15,4%). Considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 ci sono state nuove attivazioni per circa 5,8 GW, valore superiore di circa 2,7 GW rispetto al 2022.
Il dato sottolinea l’accelerazione nello sviluppo delle rinnovabili: infatti si è passati dalle nuove attivazioni pari a 1 GW nel 2021, ai circa 3 GW del 2022. In aggiunta, secondo i dati Terna aggiornati al 31 dicembre 2023, risultano circa 6 GW che hanno ottenuto la Soluzione Tecnica Minima Definitiva di connessione alla rete elettrica nazionale.
Numerosità e potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia. Fonte GSELa dinamica di crescita del fotovoltaico nel 2023 in Italia. Fonte GSEInfografica del consumo di energia elettrica in Italia
L’installato
Con riferimento specifico al fotovoltaico, secondo i dati del Gse nel 2023 in Italia erano installati 1,6 milioni di impianti fotovoltaici, con una potenza superiore a 30,3 Gigawatt e con una produzione lorda annua di oltre 30,7 Twh.
Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio in Italia circa 371.500 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva poco superiore a 5.200 Mw.
Alla fine dell’anno la potenza installata complessiva in esercizio ammontava a 30.319 MW, in aumento del 21% rispetto al 2022. La produzione registrata nell’anno è stata pari invece a 30.711 GWh; in questo caso, l’aumento rispetto al 2022 è pari a +9,2%. Al 31 dicembre 2023 risultavano in esercizio in Italia 1.597.447 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 30.319 MW.
Gli impianti di potenza inferiore o uguale a 20 kW costituiscono il 94% del totale in termini di numerosità e il 29% in termini di potenza; la taglia media degli impianti è pari a 19 kW.
Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio sul territorio nazionale 371.442 impianti fotovoltaici (in grande maggioranza di taglia inferiore a 20 kW) per una potenza complessiva di 5.209 MW2; oltre il 21% della potenza installata nel 2023 è costituita da impianti di taglia superiore a 1 MW.
Rivoluzione inarrestabile
Le dinamiche di crescita del fotovoltaico in Italia evidenziano la forte crescita che questi impianti hanno avuto nel nostro Paese e sono la fotografia non solo di una rivoluzione inarrestabile in atto, favorita nella sua crescita iniziale dai meccanismi di incentivazione pubblici (in particolare il Conto Energia) alla quale è seguita più recentemente una nuova accelerazione a partire dal 2022 grazie al superbonus.
Tuttavia, osservando il grafico dell’evoluzione della potenza e della numerosità degli impianti fotovoltaici, secondo i dati del Gse, emerge come in una fase di riduzione degli incentivi, a partire dal 2013, si sia comunque rilevata una fase di sviluppo, graduale, ma comunque progressivo.
È di tutta evidenza che il sogno dell’autosostentamento energetico mediante produzione da fonti rinnovabili, energia pulita prodotta dal trittico idroelettrico-fotovoltaico-eolico, non può che passare da una strategia di utilizzazione delle superfici edificate esistenti, non solo residenziali, ma anche non residenziali, che per essere efficace deve poter contare ancora sull’uso di incentivi, anch’essi ovviamente sostenibili dal punto di vista della defiscalizzazione da parte dello Stato, perché le rivoluzioni non vanno solo fatte, ma anche accompagnate in modo coerente per renderle strutturali ed efficaci in termini di risultati.
Nel commercio elettronico il punto di vendita ha rappresentato fin dagli inizi uno degli spazi da cui far partire l’esecuzione dell’ordine verso il cliente.
Nel tempo però questa strategia ha dimostrato una serie di punti di debolezza e di criticità che hanno messo in discussione questo modello distributivo.
Tra i principali problemi emersi, la difficoltà di combinare le esigenze del pubblico che frequenta il punto di vendita con le necessità dell’operatore di magazzino addetto alla preparazione degli ordini.
Si pensi, per esempio, che chi fa commercio elettronico utilizzando il negozio come base di spedizione deve dedicare il proprio personale alla vendita a preparare gli ordini, a confezionare il bene (cosa che per un cliente fisico non accade), a finalizzare l’ordine attraverso la stampa dei documenti.
Queste attività delegate al commesso potrebbero ridurre il livello di servizio offerto al cliente del negozio, sia attraverso una minore assistenza alla persona, sia con un mancato rifornimento dello scaffale e con un incremento delle mancate vendite.
Per evitare una scomoda coesistenza nello stesso luogo della gestione di più canali di vendita sono stati realizzati i dark store.
Questo termine descrive un magazzino dedicato esclusivamente alla preparazione e alla spedizione degli ordini online, non accessibile al pubblico per lo shopping tradizionale.
Questi spazi sono ottimizzati per l’efficienza nella gestione degli ordini online, permettendo una raccolta e una spedizione più rapide rispetto a un negozio al dettaglio tradizionale.
I dark store possono variare in dimensioni e in complessità operativa, ma il loro scopo principale è di fungere da centro logistico. Essi sono solitamente situati in aree urbane o periurbane per garantire tempi di consegna rapidi.
I principali vantaggi sono prevalentemente un aumento dell’efficienza operativa, dal momento che vengono progettati come veri e propri magazzini, ottimizzati per facilitare il picking e il packing, riducendo così i tempi di preparazione degli ordini.
Il dark store non necessita di ambienti curati, il materiale può essere contenuto negli imballi originali, possono essere fisicamente ubicati in aree con costi immobiliari più bassi rispetto ai negozi tradizionali.
La gestione della merce è migliore grazie a un maggiore controllo delle giacenze. L’uso di un dark store presenta anche alcuni punti di debolezza che devono essere considerati, come:
costi iniziali, per la costruzione o la conversione di uno spazio, oltre a infrastrutture, tecnologia e formazione del personale
distanza dal cliente: se i dark store non sono baricentrici rispetto ai mercati di consumo, i tempi di consegna potrebbero essere più lunghi rispetto ai negozi tradizionali
bilanciamento del carico di lavoro: i siti di e-commerce possono subire alti picchi di domanda, come le festività o eventi speciali (per esempio, il black friday), seguiti da periodi più tranquilli
Per concludere, rimane da sottolineare che tanto più elevato è il livello di servizio che si vuole garantire al cliente in termini di velocità e precisione della consegna, tanto più la strategia del dark store deve essere implementata.
La Academy dell’azienda propone un’offerta integrata di eventi formativi online e live focalizzati sul risparmio energetico, sulla corretta progettazione e posa dell’isolamento ventilato.
Brianza Plasticada sempre valorizza l’importanza della formazione, impegnandosi come soggetto promotore della diffusione della cultura, intesa come percorso continuo e progressivo. L’azienda, infatti, si distingue per una forte vocazione formativa rivolta sia agli operatori specializzati nella posa del prodotto sia al mondo della progettazione con Isotec Academy.
Isolamento ventilato
Si tratta della piattaforma integrata per eventi formativi online e live, creata da Brianza Plastica per i professionisti e progettisti interessati alle tematiche del risparmio energetico, sostenibilità edilizia, riqualificazione ed efficienza degli edifici.
L’offerta formativa dei seminari, tenuti da esperti aziendali e docenti universitari, si concentra e approfondisce, di volta in volta, temi che riguardano materiali e soluzioni innovative per l’efficientamento dell’involucro, le certificazioni di sostenibilità e conformità ambientale dei prodotti, gli aggiornamenti normativi, la corretta progettazione dell’isolamentotermoventilato per coperture e facciate, i dettagli di realizzazione per l’esecuzione a regola d’arte.
Scuole di posa
Proprio per formare alla corretta installazione, Brianza Plastica ha creato scuole di posa, svolte in collaborazione e presso le scuole edili sull’intero territorio italiano. I corsi hanno l’obiettivo di avvicinare gli operatori del settore e gli applicatori al mondo Isotec e alla sua estrema semplicità e versatilità di applicazione. Tutti gli eventi sono a partecipazione gratuita e, quando previsto, rilasciano crediti formativi professionali.
«È importante ricordare che Brianza Plastica da sempre offre servizi di assistenza tecnica pre e post vendita», spiega Simone Pruneri, sales manager Insulation Building di Brianza Plastica. «Sia ai progettisti che ai tecnici di cantiere, affiancando i professionisti nelle fasi più delicate del lavoro. Per esempio, siamo presenti nella partenza del cantiere e nella formazione alle imprese che non conoscono il sistema Isotec. Un valore aggiunto che Brianza Plastica da sempre offre ai clienti».
I sistemi per l’installazione di impianti fotovoltaici rispondono a tutte le esigenze di applicazione. E arriva anche un software ad hoc.
Da oltre 60 anni uno dei principali produttori mondiali di sistemi di fissaggio, la consociata italiana del Gruppo Fischer, ha messo il proprio know-how a servizio dello sviluppo di soluzioni innovative per l’installazione di impianti fotovoltaici.
I sistemi Fischer per il solare rispondono alle esigenze di progettazione e sono pensati per diverse tipologie di applicazione su coperture e facciate.
Le soluzioni per tetti inclinati in tegole o coppi, comuni in ambito residenziale, prevedono ganci regolabili installabili su strutture con o senza ventilazione.
I morsetti universali pressofusi sono compatibili con la gran parte dei pannelli presenti sul mercato. I profili in alluminio ad alte prestazioni sono disponibili in diverse altezze e sezioni per installazioni su tegole e lamiera.
I sistemi per coperture piane di fabbricati commerciali e industriali permettono di scegliere l’inclinazione del pannello per massimizzarne l’esposizione e sono compatibili anche con moduli di grandi dimensioni.
Fischer ganci RH AL
Fissaggi su coperture e facciate
I ganci in alluminio Rh Al offrono da due a quattro regolazioni per garantire la massima flessibilità in fase di installazione su tutti i tipi di tetti inclinati in tegole, con e senza ventilazione. La loro elevata caricabilità permette di aumentare gli interassi e ridurre il numero di fissaggi necessari.
Inoltre, Fischer lancerà a breve Pv Clip, un innovativo sistema per facciate fotovoltaiche che prevede il fissaggio direttamente a muro o, a scelta, con l’ausilio di un solo profilo verticale, in grado di semplificare e velocizzare notevolmente l’installazione in facciata grazie alla semplice connessione di una staffa e di uno speciale dado.
Solarpanel-Fix per installazione di impianti fotovoltaici
Oltre a un’assistenza tecnica qualificata, per supportare i propri clienti Fischer mette a disposizione gratuitamente Solarpanel-Fix, un software per il dimensionamento degli impianti fotovoltaici: la funzionalità Bill of Materials è pensata per aiutare i rivenditori a individuare in modo veloce e immediato i prodotti necessari all’installazione del sistema fotovoltaico.
Ad agosto gli indicatori delle attese per il mercato delle costruzioni mostrano un andamento in flessione. Il calo per alcuni aspetti può essere considerato come un fattore abbastanza fisiologico, soprattutto se letto assieme ai dati dei mesi precedenti e in ottica di lungo periodo, ovvero confrontando i dati con quelli degli anni precedenti.
Ciò si deve, per una certa parte, alla stagionalità del mercato dei lavori edili e delle costruzioni, che prevede uno stop ai lavori in agosto non solo per motivi di ferie, ma quest’anno in particolare anche a causa delle alte temperature registrate nella nostra Penisola che rendevano di fatto impossibili in molte regioni i lavori all’aperto.
Prosegue dunque l’andamento discontinuo delle tendenze nel mercato delle costruzioni, un andamento che ad agosto evidenzia un rallentamento della fiducia delle imprese rispetto al valore medio di giugno e luglio, ovvero a circa 3 punti percentuali sopra lo zero, un dato che rimane ancora in positivo rispetto al valore medio negativo degli andamenti a livello europeo e dell’area euro, che si sono stabilizzati in negativo in questi ultimi due mesi, con uno scarto significativo rispetto all’andamento nazionale.
Cala la fiducia delle imprese di costruzioni in Italia e si stabilizza, ma in negativo, nel resto d’Europa. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat (DG ECFIN, European Commission)
A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta solo il comparto dei servizi in ripresa netta, mentre tutti gli altri settori evidenziano una flessione degli indicatori di fiducia, sia in quello industriale, che in quello commerciale, così come nelle costruzioni.
Bisognerà attendere i prossimi mesi, ovviamente, per verificare la consistenza di questo rallentamento, ovvero se frutto di un sentiment temporaneo o di più lungo periodo.
Un sentiment che deriva molto anche dalle azioni di Governo e dalle scelte che in questi mesi andranno prese in termini di legge di Bilancio, per la quale non abbiamo ancora a disposizione le principali coordinate: un fattore che sicuramente incide sulla dinamica negativa della fiducia dei consumatori registrata ad agosto.
Il rallentamento, con dinamiche comunque molto contenute, in questo senso, può anche essere letto come una sorta di attendismo degli operatori in vista della stagione programmatoria futura, che per le costruzioni oggi poggia molti dei suoi asset di forza sui lavori del Pnrr.
Nonostante questi attendismi, la fiducia del settore delle costruzioni, se letta in prospettiva di medio periodo, fatto 100 il 2021, mostra un andamento di assestamento a circa 3 punti percentuali superiori al valore medio del 2021, anno certamente molto positivo per il settore, come evidenziano i dati nel relativo grafico, con la forte crescita da poco meno di 93 a oltre 106 nell’arco di un solo anno.
Non potendo presentare questo mese il dato sull’andamento della produzione nelle costruzioni, un indicatore che abbiamo introdotto qualche mese fa ma che, per motivi di aggiornamento dei dati Istat non è ancora disponibile, questo mese presentiamo l’andamento della fiducia delle imprese, che evidenzia quanto già commentato e che apre all’attesa dei dati a ottobre per verificare il trend produttivo in modo più puntuale.
In ogni caso, i due indicatori anticipatori del mercato, ovvero gli ordini e/o i piani di costruzione delle imprese nei prossimi tre mesi e la relativa occupazione, evidenziano da un lato una crescita dei primi fino al mese di luglio, e poi un calo che possiamo ritenere fisiologico in agosto.
Fiducia in flessione per tutti i settori in agosto tranne per il comparto dei servizi. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTradeSempre in positivo la fiducia delle imprese che si assesta su un valore di 3 punti percentuali superiori alla media del 2021. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade
Sul fronte dell’occupazione si rileva un rallentamento meno consistente a luglio e poi più significativo ad agosto, ma in ottica comunque positiva degli indicatori, entrambi sopra lo zero e pari a circa 3 punti percentuali per gli ordini e i piani di costruzione e a 6,4 punti percentuali per l’occupazione.
Il raffreddamento della fiducia delle imprese può essere anche collegato alla ripresa della crescita dell’inflazione a luglio, alla quale tuttavia è seguito un rallentamento ad agosto pari a -0,2 punti percentuali, portando la dinamica su base annua pari all’1,1%, valore che sale a 1,3% secondo l’indice Ipca europeo.
Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione riflette in primo luogo l’ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei beni durevoli (da-1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%).
Ordini in positivo fino a luglio, occupazione bene fino a giugno, poi un rallentamento fisiologico ad agosto. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati IstatLieve ripresa dell’inflazione a luglio e leggero rallentamento ad agosto. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve invece all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14,0%) e, in misura minore, dei servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +2,9%) e dei beni alimentari lavorati (da +1,6% a +1,8%).
Nel mese di agosto l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale a +2,0% (da +1,9% di luglio), e quella al netto dei soli beni energetici a +1,9% (da +1,8%).
Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio).
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +2,2% per la componente di fondo.
Torna il Cersaie 2024, il grande appuntamento alla Fiera di Bologna, con una serie di eventi di contorno al business focalizzato su architettura e arredobagno.
Costruire, abitare, pensare. Tre parole che racchiudono appieno il significato della 41esima edizione di Cersaie 2024. Un appuntamento, quello del Salone Internazionale della Ceramica per l’architettura e dell’Arredobagno, che è diventato colonna portante nella storia della filiera.
Anche quest’anno quindi, dal 23 al 27 settembre, a Bologna, all’interno del Quartiere Fieristico di BolognaFiere, per l’appuntamento i motori sono caldi, con un fitto programma che non deluderà le migliaia di visitatori previsti.
Sarà presente, come sempre, anche Virginia Gambino Editore con le sue testate dedicate a un pubblico professionale.
Progettazione Cersaie 2024
Il programma prevede cinque giorni intensi, nei quali i protagonisti della filiera italiana, e non solo, potranno incontrare i professionisti provenienti da tutto il mondo, tra designer, architetti e progettisti: oltre al business, l’obiettivo è confrontarsi.
Stringere rapporti, creare partnership e sodalizi, scoprire le anteprime delle future tendenze e soluzioni innovative nel campo delle superfici, dell’arredo bagno e delle finiture per lo spazio architettonico. Ma non solo: la fiera di Bologna sarà anche un posto per chi la propria casa la vuole progettare.
A disposizione, su 155 mila metri quadrati di area espositiva, 15 padiglioni e migliaia di ospiti, con presenze che rappresentano tutto il mondo della ceramica, dei pavimenti e dell’arredobagno.
Non mancheranno nemmeno momenti di formazione, quali convegni, relazioni e ospiti eccellenti. Circa 800 gli espositori previsti e più di 70 mila i visitatori attesi.
Incontri al Quadriportico
Il cuore pulsante batterà all’interno del Centro Servizi, grazie a The Square, uno spazio ispirato alle piazze di Bologna, creato dall’architetto Dario Curatolo, con l’intento di favorire incontri, scambi di idee e convivialità, con spazi dedicati alla particolare attenzione per il riuso.
In quest’ottica si inserisce il nuovo allestimento del Quadriportico, che diventa il fulcro di Cersaie, in cui si terranno gli incontri del programma culturale intitolato Costruire, abitare, pensare, assieme a molti altri eventi.
Una piattaforma per confrontarsi sul mercato futuro e sulla visione della progettazione declinando il concetto di spazio architettonico.
Un viaggio che prende spunto dall’esperienza di Route 40, la mostra che lo scorso anno ha raccontato quattro decenni di innovazione nella ceramica e nell’arredobagno, e ritrova il concetto di piazza come luogo di incontro, scambio di informazioni e convivialità.
L’allestimento è progettato per essere completamente riciclabile e riutilizzabile, all’insegna della sostenibilità.
Premio design
Il quadriportico di mille metri quadrati comprende anche un’arena per convegni modulabile fino a 200 posti, una libreria dedicata al design e la presenza di Adi (Associazione per il Disegno Industriale), che in questa edizione della fiera celebra i dieci anni del Premio eponimo organizzato in occasione dell’evento bolognese.
Vi sarà anche una postazione radiofonica che trasmetterà in diretta per tutta la durata della fiera, mentre un maxischermo illustrerà l’evoluzione del concorso di architettura Ceramics of Italy Tile Competition e un lounge fungerà da luogo di incontro per i visitatori.
Sarà, infine, presente anche il desk istituzionale di ConfindustriaCeramica, nel quale si potranno richiedere tutte le informazioni sull’industria italiana della ceramica.
La Città della Posa
Oltre 400 metri quadrati allestiti all’interno del padiglione 32 di Cersaie ospitano l’area dedicata alla Città della Posa, che per la sua 12 esima edizione riserva ai propri visitatori innovative dimostrazioni di applicazioni per piastrellature ceramiche, rese possibili dall’abilità dei maestri posatori di Assoposa.
Il concept dell’allestimento di quest’anno è il rapporto tra l’uomo e la tecnologia. Binomio inscindibile in grado di creare valore, dove la tecnologia viene impiegata per creare un ambiente di lavoro più sostenibile, sicuro e inclusivo.
La Città della Posa racconta una nuova figura dell’operatore dell’industria ceramica, che pone il benessere del lavoratore industriale al centro del processo di produzione e di installazione.
Nella parte centrale dello stand, il percorso si compone in tre parti: tra esoscheletri in sperimentazione, un aiuto ai posatori a ridurre l’usura e a recuperare la mobilità dopo eventuali incidenti, migliorando le condizioni di lavoro e la qualità delle operazioni.
In secondo luogo, macchine di taglio precise e accessibili, di dimensione compatta, silenziose e di facile utilizzo, possono essere posizionate in qualsiasi location e agevolare il lavoro del posatore.
Infine, tecnologie di proiezione che superano i limiti di spazio mostrando digitalmente come i prodotti si adattano agli ambienti, migliorando l’esperienza d’acquisto e facilitando la scelta dei materiali e degli schemi di posa nei punti vendita.
Academy della posa
Un apposito spazio sarà dedicato ad AssoposaAcademy, cuore pulsante dell’azione formativa dell’associazione, con l’esposizione di ambienti e manufatti di arredamento realizzabili con i prodotti ceramici di tutti i formati.
Nell’area convegni si svolgeranno i seminari tecnici sulla posa delle grandi lastre ceramiche rivolti ad architetti e progettisti. La partecipazione garantisce ad architetti, ingegneri e geometri l’acquisizione di crediti formativi professionali.
Un desk informativo di Formedil (ente unico nazionale di formazione e sicurezza) consente di essere aggiornati sulle ultime proposte formative delle scuole edili italiane, tra le quali quelle rivolte ai posatori di ceramica, frutto della Convenzione siglata tra Formedil, Assoposa e Confindustria Ceramica.
Infine, nell’area esterna compresa tra il padiglione 32 e il padiglione 37, si svolgerà l’iniziativaIl Bagno in Posa a Cersaie, una struttura di oltre 90 metri quadrati, nella quale quattro squadre di posatori provenienti da altrettanti Paesi (Italia, Svizzera, Danimarca e Brasile) si cimenteranno nella posa di superfici ceramiche per la realizzazione di diversi ambienti bagno.
L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione tra Cersaie, Confindustria Ceramica, Euf (associazione dei posatori europei) e le singole associazioni dei posatori dei Paesi partecipanti.
Formazione e orientamento
Aumenta l’attenzione ai temi della formazione e dell’orientamento al lavoro, con uno spazio specifico destinato a incontri e seminari nella Galleria tra i Padiglioni 21 e 22.
Martedì e mercoledì sono in programma diversi seminari dedicati all’argomento e presieduti da esperti, con titoli come Fattori umani e sicurezza nelle organizzazioni complesse.
Procedure di migrazione dei modelli aeronautici all’industria, ma anche Decarbonizzazione, economia circolare e digitalizzazione nell’industria ceramica: i progetti Ccs4cer e Bloch4Mat, R&D cooking director Storytelling di Roberto Carcangiu e Ecosistema Territoriale di Innovazione dell’Emilia-Romagna- Pnrr – Missione 4: casi studio nel settore ceramico.
Career Days
Nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 settembre sono in programma i Career Days, durante i quali le 26 aziende espositrici che hanno aderito al programma incontreranno gli studenti.
Giovedì saranno protagonisti i laureandi e laureati, la cui partecipazione è frutto della collaborazione con Almalaurea, e gli uffici placement delle Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia e Ferrara.
Venerdì sarà invece la volta dei diplomati delle scuole superiori con cui Confindustria Ceramica ha stretto accordi di partnership.
Disegna la tua casa
Giovedì 26 e venerdì 27 settembre, nella location Mall 29/30, è in programma l’iniziativa Cersaie Disegna La Tua Casa. L’evento, giunto alla dodicesima edizione, ripropone il proprio format di successo offrendo consulenza gratuita per la progettazione architettonica e di interior design.
Gli architetti dei più importanti periodici di interior design italiani offrono il loro supporto ai visitatori che pensano di ristrutturare o acquistare casa.
Un’occasione unica per ottenere consigli su come sistemare al meglio gli ambienti della propria abitazione, ed anche una conferma dell’attenzione che Cersaie rivolge anche al pubblico dei consumatori finali, sempre più autonomi e centrali nelle scelte di acquisto.
Fiv ha messo a punto la tecnologia del riscaldamento radiante e grazie ad essa una temperatura di mandata a 35 gradi fa risparmiare 0,46 tonnellate all’anno di anidride carbonica. E un’ulteriore potenziale riduzione si ottiene con il controllo della climatizzazione ambiente.
Riscaldare la casa, ottenere più comfort e ridurre il consumo energetico: un obiettivo possibile grazie alla nuova tecnologia costruttiva a sistema radiante.
Nella Ue, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico totale e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Il sistema di riscaldamento e raffreddamento radiante offre una grande opportunità per ridurre la nostra impronta di carbonio sul pianeta.
Quando bruciamo combustibili fossili per riscaldare e raffreddare i nostri edifici, produciamo emissioni di carbonio. Insieme ad altri gas serra, le emissioni di anidride carbonica sono la causa primaria del riscaldamento globale, che a sua volta ha un impatto distruttivo sul nostro pianeta.
Per rallentare il cambiamento climatico e minimizzarne gli effetti, dobbiamo ridurre le emissioni di carbonio. E per ridurre le emissioni di carbonio, oltre a scegliere il miglior generatore di energia, è necessaria una corretta progettazione di un sistema radiante, come FivPav.
Ambientazione FivPav
I vantaggi del sistema di riscaldamento radiante
Impostando la temperatura di mandata a 35 gradi è possibile risparmiare altre 0,46 tonnellate all’anno di CO2.
Un ulteriore potenziale risparmio di CO2, pari a 0,29 tonnellate all’anno, è offerto dal controllo della temperatura ambiente, ancora più efficiente con la possibilità di avere un controllo remoto con il Fiv Touch wi-fi.
Complessivamente, l’intero sistema di riscaldamento ha un potenziale risparmio di CO2 fino a 3,45 tonnellate all’anno. Il risparmio di CO2 non deve precludere il comfort all’interno dell’abitazione.
Sistema FivPav Fiv
Gestire l’umidità
Un parametro fondamentale di cui va tenuto conto è l’umidità. L’umidità relativa raccomandata all’interno di un edificio dovrebbe essere compresa tra il 50% e il 60% e riuscire a mantenerla all’interno di questi limiti diventa essenziale per la qualità dell’aria interna.
È importante anche immettere aria fresca dall’esterno, in maniera controllata, per eliminare l’aria umida, specialmente da bagni e cucine.
Questo vale anche per edifici moderni con finestre ermetiche o senza finestre, dove una buona ventilazione rimane cruciale. Una corretta ventilazione è essenziale per minimizzare l’umidità negli edifici.
Ventiza Hp per garantire un'elevata qualità dell'aria
L’unità di ventilazione meccanica controllata si presenta con l’intera scocca bianca e nuovo logo, ma anche con l’introduzione di una nuova taglia con capacità massima dell’aria fino a 400 metri cubi ora.
Ventiza Hp, tra le linee di unità di ventilazione meccanica controllata per l’edilizia residenziale di maggior successo di Wavin Italia, si presenta con una serie di novità.
L’aggiornamento riguarda la parte estetica, con l’intera scocca che diventa bianca e con nuovo logo in evidenza, ma anche e soprattutto l’introduzione di una nuova taglia con portata massima dell’aria fino a 400 metri cubi ora.
Restano inalterate, invece, le sue peculiarità, che hanno permesso al prodotto di imporsi sul mercato nel corso degli ultimi anni, in termini di prestazioni, silenziosità e versatilità.
La nuova versione di Ventiza Hp è già disponibile sul mercato in tre differenti taglie, che si differenziano in base alla portata massima dell’aria erogata: 180 m3/h per quella più piccola, 280 m3/h per quella intermedia e 400 m3/h per la taglia maggiore.
Ambientazione Top Parete White def
Caratteristiche
Compatta e silenziosa, Ventiza Hp è un’unità di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso con recuperatore di calore a elevata efficienza caratterizzata da una struttura autoportante in Eps, rivestita in lamiera pre-verniciata di colore bianco (Ral9003).
La macchina garantisce quattro diverse configurazioni: può essere installata a soffitto o a parete, sia in verticale, con distribuzione interna verso il pavimento oppure verso il soffitto, che in orizzontale, con distribuzione interna verso sinistra.
Il suo pannello inferiore è apribile, in modo da assicurare una facile manutenzione ordinaria e straordinaria.
L’unità è dotata di uno scambiatore di calore di tipo sensibile o entalpico, a seconda della scelta, in controcorrente in polipropilene, di scarichi in pressione che agevolano l’espulsione della condensa e impediscono la risalita nell’unità e, di conseguenza, di cattivi odori nell’impianto, e di serranda di by-pass automatico per il free-heating e per il free-cooling a seconda della stagione.
La scelta dell’utilizzo di un ventilatore a portata costante di tipo centrifugo a pale avanti con motore elettronico EC brushless, che opera a frequenze più elevate rispetto ai classici plug fan, garantisce a Ventiza Hp ottime performance sul piano della silenziosità.
Scarico condensa in pressione
Filtrazione elettronica
Progettata per garantire il ricambio dell’aria in ambienti residenziali e non residenziali dalle ridotte dimensioni, assicurare la rimozione degli inquinanti indoor e prevenire problemi di condensa e muffa, Ventiza Hp è provvista di un doppio filtro per l’aria di rinnovo, ovvero un pre-filtro Coarse 60% (ex G4) e un filtro Iso ePm1 60% (ex F7) a basse perdite di carico, e di un filtro Coarse 60% (ex G4) per l’aria di estrazione.
L’unità è impreziosita con un comando utente con sensore di temperatura di serie che permette di selezionare, manualmente o attraverso un programma di tempo orario/settimanale, tre diversi livelli di velocità preimpostate (modificabili in cantiere).
Il suo software include inoltre la gestione automatica della velocità in funzione dell’umidità relativa rilevata nell’ambiente, mentre l’elettronica è interfacciabile con Sentio, la soluzione smart di Wavin che permette di gestire il sistema da remoto tramite App.
Anticipare i cambiamenti sempre più veloci del mondo attuale e del modo di abitare. È l’obiettivo di Protek, azienda specializzata nella progettazione e nella realizzazione di controtelai e sistemi per porte e finestre scorrevoli. Un concetto che guida l’impresa fondata nel 2001, quando i fratelli Giovanni e Maurizio Maggioni raccolsero l’eredità del padre e trasformarono la vecchia officina meccanica in una realtà capace di ottenere ben 25 brevetti e vendere 5 milioni di pezzi prodotti nello stabilimento di Usmate Velate, in Brianza.
Magic Box Linear Domotika
A partire dal primo attestato del 2002 e battezzato 1 Minute Set-Up, un sistema per il montaggio totalmente a incastro del controtelaio in soli 60 secondi, che lo rende a prova di qualsiasi muro. La qualità dei loro prodotti si esprime in caratteristiche uniche, come la nervatura orizzontale e ripetuta ogni 10 centimetri, in modo da ridurre di un terzo il punto di leva e avere una struttura molto più resistente, oppure il binario e il fondo interamente in alluminio e nessun punto di saldatura. Quindi, tre accortezze di progettazione fondamentali per scongiurare un’eventuale risalita della ruggine. E, ancora, il carrello di portata, che sopporta fino a 150 chilogrammi, la silenziosità dei cardini, la scorrevolezza che dura nel tempo perché le ruote su cui poggia il sistema sono di nylon, scelte apposta perché molto più robuste e spesse rispetto a quelle di plastica stampata, che ruotano in maniera fluida. Infine, i cuscinetti a sfera posti sulle quattro ruote invece di essere centrati sul perno.
Protek, esterno
Insomma, tanti dettagli che fanno la differenza. Non a caso, il nome Protek è la contrazione dei due sostantivi: prodotti tecnici, che offrono nel loro insieme una solidità garantita per 25 anni. Anche questo è un unicum nel settore. Se il know-how nel campo della meccanica e nella prototipazione alla base della fabbricazione del telaio assicura una qualità che facilita il lavoro degli applicatori nell’eseguire installazioni a regola d’arte, la capacità di sapere anticipare le tendenze offre ai progettisti dei sistemi in grado di superare molti ostacoli in fase di progettazione, appunto.
Per esempio, la linea Magic Box consiste in una serie di controtelai con alloggiamenti interni predisposti per le utenze elettriche o idriche, in modo da poter inserire termostati, prese, pulsantiere, soffioni senza dover predisporre delle contropareti: un bel vantaggio in termini di messa in opera. Alle diverse soluzioni, tutte modulari e personalizzabili, come i controtelai per porte scorrevoli senza stipiti e coprifili Linear, si affianca il nuovo e ingegnoso sistema di arredo modulare a scomparsa Bigfoot, integrabile nel muro in fase di progettazione e ristrutturazione per ampliare, moltiplicare, comporre e nascondere gli spazi. Così, una scrivania, un letto, un appoggio per la televisione, addirittura degli scaffali per le bottiglie di vino, o per oggetti preziosi e i documenti riservati hanno il loro posto all’interno di una parete e sono visibili solo quando servono. E grazie alle molteplici funzioni come le luci Led, le prese elettriche, la chiusura con serratura elettronica e la motorizzazione dello scorrimento del modulo, l’effetto wow è assicurato.
Infrastrutture: passerella sopraelevata Brussi Costruzioni Impianti idroelettrici: l’Italia in Nord Uganda La classifica: anno d’oro per i big del progetto Volteco: specializzazione e coraggio, fattori di crescita e sviluppo
Fase del progetto Piscopia Corner-Augmented Education Lab
Nel Milano Innovation District, polo italiano di eccellenza scientifica, è stato allestito un ambiente per la formazione applicando i controsoffitti in gesso Gyproc Gyptone Quattro 20 Activ’Air ed Eurocoustic Tonga A22 nei soffitti e lastre Big Quattro 41 Activ’Airnelle contropareti.
Il progetto Piscopia Corner-Augmented Education Lab è intitolato alla prima donna laureata al mondo.
È nato dalla collaborazione tra diverse realtà che si sono poste l’obiettivo di proporre una nuova idea di spazio educativo che fa leva sulla connettività, sull’intelligenza artificiale e sulla sensoristica diffusa, per rendere le aule non solo più sostenibili, inclusive e sicure per studenti e docenti, ma anche più flessibili, con la possibilità di essere usate per meeting e convegni.
L’aula del futuro è stata allestita presso la sede di Valore Italia in Mind-Milano Innovation District, polo italiano di eccellenza scientifica che si trova nella ex area Expo.
2 fasi del progetto Piscopia Augmented Lab
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Fase del progetto Piscopia Corner-Augmented Education Lab
Fase del progetto piscopia corner-augmented education lab
Fase del progetto Piscopia Corner-Augmented Education Lab
Fase del progetto piscopia corner-augmented education lab
Il progetto
Il progetto ha visto la partecipazione nello sviluppo e nella ricerca di Valore Italia, Saint-Gobain Italia, Schneider Electric, Elt Elettronica Group, Windtre e Cisco.
Ogni azienda ha portato all’interno del progetto (o ha messo a disposizione) le proprie competenze e la propria offerta specializzata di prodotti e servizi.
In particolare, Saint-Gobain ha contribuito con soluzioni tecniche per il comfort e la sicurezza che garantiscono elevate prestazioni acustiche, antisismiche e di protezione attraverso la realizzazione di controsoffitti e rivestimenti a parete opportunamente progettati.
Dal 2020 è in vigore la normativa sulla qualità acustica degli spazi scolastici (Uni 11532-2), resa cogente dai Cam, che definisce per ciascuna destinazione d’uso criteri acustici ad hoc.
Il Piscopia Corner è stato progettato con i requisiti, fortemente stringenti, della categoria A4 della norma, destinata ad ambienti per uso multimediale.
Gyptone Activ All
I materiali
Saint-Gobain è intervenuta applicando i controsoffitti Gyproc Gyptone Quattro 20 Activ’Air ed Eurocoustic Tonga A22 nei controsoffitti, e le lastre Big Quattro 41 Activ’Airnelle contropareti.
La linea di controsoffitti in gesso rivestito Gyproc Gyptone è costituita da lastre e pannelli, forati o lisci, ed è pensata per un’ottimale regolazione acustica di ambienti nell’edilizia non residenziale, in particolare aule scolastiche, ma anche uffici, sale conferenze, ristoranti.
I pannelli Eurocoustic TongaA22, assieme ad altri pannelli del marchio, hanno recentemente ottenuto l’importante certificazione Cradle to Cradle (C2C) Bronze (versione 4.0).
Dal punto di vista dell’applicabilità, questo tipo di intervento può essere scalato in tanti ambienti diversi, sia di nuova costruzione sia di ristrutturazione, visto l’incremento delle attività di multimedialità all’interno delle aule.
Si tratta di una soluzione che ben rappresenta una visione del futuro ed è la dimostrazione di come l’acustica possa far coesistere attività didattica, attenzione agli studenti e sensoristica intelligente.
Il controsoffitto fornisce inoltre all’aula i più alti standard di sicurezza antisismica e di comportamento al fuoco.
Dal 23 al 27 settembre 2024 si rinnova l’appuntamento con Cersaie 2024, il Salone Internazionale della Ceramica e dell’Arredobagno di Bologna.
Anche quest’anno YouTrade è tra i protagonisti di “Cersaie disegna la tua casa”, l’iniziativa che offre ai visitatori consulenze gratuite con i progettisti dei più importanti periodici di interior design italiani.
YouTrade avrà un suo spazio all’interno dell’Agorà dei Media (Centro Servizi) per offrire ai visitatori privati suggerimenti per abbellire la propria abitazione.
Ogni appuntamento avrà la durata di circa 30/40 minuti e si terrà all’interno dell’Agorà Media di Cersaie 2024 (Mall 29-30 Stand 11) nelle giornate di giovedì 26 settembre e venerdì 27 settembre.
Per richiedere un appuntamento è necessario compilare il form anticipando i dettagli della richiesta e la documentazione che hai a disposizione. Una volta ricevuta la tua richiesta, sarai contattato direttamente dal nostro interior designer Diletta Evangelisti per fissare l’orario dell’incontro.
Cosa portare all’appuntamento: piantina dell’abitazione e qualche foto degli ambienti interni
Da sinistra, Andrea Menozzi, Francesca Menozzi, Andrea Baldo
Il pannello strutturale è un prodotto innovativo, composto da fibre e particelle di legno. Si presta a molteplici applicazioni, come elemento strutturale controventante, rinforzo per pareti a secco, divisorie e controplaccaggi. Può anche essere abbinato ad altri materiali, è ecocompatibile e riciclabile.
Superpan Build è un pannello strutturale innovativo realizzato in fibre e particelle di legno la cui distribuzione sul mercato italiano, a partire da gennaio 2024, è stata affidata in esclusiva a Xt Insulation.
Un prodotto, progettato dalla spagnola Finsa, che coniuga efficienza e sostenibilità: i due aspetti che sono i più richiesti nel mondo dell’edilizia e che, in prospettiva, lo saranno sempre di più. «Superpan Build ha caratteristiche uniche che lo distinguono da tutti gli altri prodotti presenti sul mercato», conferma Andrea Menozzi, presidente di Xt Insulation.
Com’è nata la partnership con Finsa?
Superpan Build è frutto di un brevetto sviluppato in molti anni di ricerca e messa a punto da Finsa, una grandissima realtà produttiva con sede in Spagna e con una storia secolare nel settore della lavorazione industriale del legno. È una azienda molto conosciuta nel settore del mobile e dell’arredo di alta qualità grazie al suo know-how tecnologico, che le ha permesso di posizionarsi ai primissimi posti nell’offerta mondiale.
I continui investimenti in ricerca l’hanno poi portata a crescere oltre il mercato dell’arredo, proponendo soluzioni innovative ed esclusive anche nel settore delle costruzioni.
Per la proposta di Superpan Build al mercato italiano Finsa ha scelto di dar vita ad una partnership con la nostra azienda, fortemente radicata nel settore dei materiali da costruzioni, per valorizzare il grande potenziale di questo prodotto.
Quindi, facendo leva sulla nostra esperienza e profonda competenza nel settore, abbiamo creato all’interno di Xt Insulation una struttura commerciale nuova, esclusivamente dedicata a questo progetto.
Che cosa vi ha convinto di Superpan Build?
Il prodotto ci ha entusiasmato fin dal primo momento: è una soluzione versatile, polivalente e unica sul mercato, ancor più un’assoluta novità per l’Italia, poiché è in grado di rispondere a una varietà di esigenze tecniche estremamente ampia.
Siamo estremamente orgogliosi di aver dato vita a questa prestigiosa sinergia, che ci vede distributori in esclusiva per l’Italia di Superpan Build.
Superpan Build è stato presentato ufficialmente al mercato in occasione della fiera Klimahouse di Bolzano lo scorso gennaio. In questi mesi che feedback avete avuto?
Il prodotto piace molto, abbiamo avuto da subito riscontri positivi sia da parte degli operatori e applicatori, sia dai professionisti. C’è molto interesse proprio per le caratteristiche uniche del pannello, sia in termini di prestazioni che di versatilità di utilizzo. Il pannello è coperto da brevetto produttivo, aspetto che testimonia l’innovazione e la particolarità della sua composizione.
L’ingresso dell’headquarter di XT insulation
Com’è realizzato?
È un pannello composito formato da cinque strati di materiale derivato da differenti lavorazioni del legno e ricomposto mediante un processo di pressatura in continuo.
Esternamente si compone di due facce di Hdf, fibra di legno ad alta densità e gli strati intermedi sono costituiti da particelle fini e grosse dello stesso materiale: si ottiene così un manufatto che consente di avere numerosi vantaggi.
Superpan Build presenta elevate prestazioni meccaniche, di alta resistenza alla flessione, è facilmente lavorabile e ha un ottimo comportamento di adesione per eventuali rivestimenti. La produzione in linea, inoltre, offre una costanza di performance del pannello e di tutte le sue parti.
Quali sono i principali ambiti di applicazione del pannello?
Superpan Build si presta a molteplici applicazioni e offre un contributo prezioso e altamente performante: può essere utilizzato come elemento strutturale controventante nella realizzazione di pareti, solai e coperture, oppure come elemento di rinforzo per pareti a secco, pareti divisorie e controplaccaggi.
Inoltre, è ottimale per essere abbinato ad altri materiali costruttivi complementari, in primis gli isolanti e i sistemi costruttivi a secco. L’ottimo comportamento di adesione rende semplice l’eventuale rivestimento, per esempio in copertura, con guaine o altri prodotti.
Superpan Build presenta una superfice piana a basso assorbimento, oltre a risultare semplice da tagliare, in maniera precisa, e resistente agli urti.
Pur essendo disponibile nel formato standard che segue le misure dei pannelli a secco, per altre applicazioni può essere prodotto in formati su misura con minimi produttivi estremamente ridotti.
In questa fase iniziale di proposta al mercato dove avete trovato maggiore apertura?
Devo dire che il prodotto è piaciuto e piace a tutti gli interlocutori con cui ci siamo interfacciati. È nuovo, è innovativo e desta sempre grande curiosità e apprezzamento.
Superpan Build è distribuito attraverso le rivendite di materiali edili, che possono così rispondere alle richieste degli applicatori, e i nostri consulenti stimolano anche la domanda dei progettisti, a cui Superpan Build apre un ventaglio davvero ampio di possibilità costruttive.
Va inoltre sottolineato che il pannello ha un’alta valenza in tema di sostenibilità: possiede le più importanti certificazioni sulla filiera di produzione, come le certificazioni forestali Pefc e Fsc, che certificano la catena di custodia del legno e la sua riciclabilità, Eutr (che garantisce l’origine legale del legno), il Cradle to Cradle collegato direttamente agli obiettivi di sviluppo sostenibile e, non ultima, l’Epd, che attesta il basso impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.
Infine, Superpan Build è conforme ai requisiti Cam, indispensabili per l’utilizzo negli appalti pubblici e nell’edilizia più evoluta e contribuisce a soddisfare i requisiti per l’edilizia sostenibile secondo i protocolli Breeam, Leed, Iwbi.
Un altro aspetto sicuramente significativo è legato allo smaltimento: Superpan Build può essere smaltito seguendo la filiera del legno, non costituisce un rifiuto speciale, ed è riciclabile.
Nell’applicazione in ambito strutturale la sicurezza è un parametro fondamentale. Il pannello possiede certificazioni in tema di antisismica e di resistenza al fuoco?
Ci stiamo lavorando. Al momento sono state fatte diverse prove della resistenza sismica. Il pannello ha ottimi valori in questa prospettiva, ma stiamo ultimando il processo di certificazione. Stesso discorso vale per il fuoco. Ci sono già delle certificazioni in abbinamento ad altri prodotti.
Quali sono i vantaggi principali del prodotto che lo rendono essenziale per la rivendita?
Il pannello è estremamente versatile, quindi si presta a essere impiegato in diverse applicazioni, in copertura con funzione portante, come elemento strutturale in aderenza alla travatura in legno, come strato intermedio o finale, per realizzare controtelai di finestre.
Ancora: può essere un elemento strutturale controventante a parete, oppure essere impiegato come elemento di servizio in contropareti nelle applicazioni a secco, che al momento è il nostro punto di partenza.
Infine, è ideale anche per realizzare massetti a secco a basso spessore, veloci e pratici da posare, che offrono grandi doti di resistenza a trazione.
Qual è il suo punto di forza più evidente?
Il plus più evidente è la tenuta ai fissaggi: il pannello si presta a qualsiasi tipo di ancoraggio. Questo fa la differenza sia in applicazioni di copertura, dove il pannello si dimostra in grado di resistere in maniera notevole alla forza di estrazione del vento ed è ottimale per il fissaggio di elementi quali le staffe del fotovoltaico, per esempio, senza necessità di cercare la corrispondenza con la trave.
Anche in parete, ad esempio in abbinamento ai sistemi a secco, Superpan Build può essere usato come elemento di rinforzo in grado di sopportare carichi di massa elevata, grazie alla tenuta delle viti elevatissima.
Non dimentichiamoci inoltre che, grazie alla sua massa e all’elasticità del materiale, apporta benefici anche a livello acustico, andando a coadiuvare gli altri materiali con cui Superpan Build si trova a collaborare.
Come si applica?
La posa del pannello è molto semplice, non richiede abilità particolari, se non l’accortezza di rispettare le indicazioni di posa fornite dal produttore e la distanza e frequenza dei fissaggi determinati dai calcoli dello strutturista, nel caso delle strutture portanti.
Il taglio si esegue con utensili comunemente presenti in cantiere. Inoltre, il pannello è utilizzabile anche in eventuali ritagli, poiché anche tagliato non perde le sue qualità ed eventuali sfridi possono essere impiegati in tante situazioni nello stesso cantiere.
In questo momento sul mercato sono tre gli spessori richiesti: 12, 15 e 18 millimetri. Quindi, con pochi articoli è possibile soddisfare una vasta gamma di esigenze dei clienti.
Composizione pannello Superpan Build
Avete sviluppato una linea d’offerta in tutta Italia?
Siamo partiti da pochi mesi e quello che abbiamo fatto in meno di metà anno è già un successo di rilievo, perché siamo presenti in modo organico in tutto il Centronord. Il prossimo obiettivo è consolidare l’offerta del prodotto nelle rivendite delle regioni del Sud.
Inoltre, per noi è prioritario investire in divulgazione, verso i progettisti e le imprese, sia realizzando progetti ad hoc con agenzie formative sia creando eventi presso le rivendite.
Quello che ci riempie di orgoglio è che ogni volta che ci confrontiamo con professionisti e operatori del mercato abbiamo sempre feedback molto positivi, poiché il pannello presenta caratteristiche il cui valore viene immediatamente percepito.
È un prodotto di fascia alta come qualità e prestazioni, ma al tempo stesso riesce a mantenere un ottimale equilibrio fra costi e benefici, per tutti i tratti di complementarietà e di versatilità che dimostra.
Pannello Superpan Build
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Carico A trazione Superpan Build
Carico A trazione Superpan Build
Il pannello Superpan Build impiegato come rinforzo strutturale per pareti a secco
Il pannello Superpan Build impiegato come rinforzo strutturale per pareti a secco
XT Parete a Secco Divisoria
XT Parete a Secco Divisoria
È importante la sostenibilità del prodotto?
Sicuramente è perfettamente adeguato a soddisfare le esigenze dell’edilizia del futuro, poiché si presenta come una soluzione altamente sostenibile, riciclabile, con un percorso di circolarità documentato, una compatibilità ambientale attestata dalle più prestigiose certificazioni internazionali e concorre all’ottenimento dei crediti all’interno dei protocolli ambientali più diffusi.