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Formazione Academy Saint-Gobain: corsi e master 2016

corsi-saint-gobain-2016

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Saint-Gobain punta a rafforzare l’offerta formativa ripartendo dalle esigenze e dalle criticità quotidiane dei partecipanti: video, immagini, esperienze sensoriali, ma anche attività pratiche e visite agli stabilimenti produttivi per rendere l’esperienza formativa realmente taylor made.

Per il 2016 l’azienda offre un ricco menu formativo nel quale i corsi, tutti gratuiti, possono essere anche attivabili a richiesta su tutto il territorio nazionale oltre che nelle consuete sedi dell’Academy Saint-Gobain.

In particolare i corsi si dividono in:
– “Breve ma intenso”: corsi di 2 ore per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare a informarsi e aggiornarsi
– “A ciascuno il suo”: corsi da 4 a 6 ore, con crediti formativi, aperti a tutti
– “Le mani in pasta”: corsi applicativi in cui i partecipanti sono chiamati ad applicare e installare loro stessi le nostre soluzioni
– “Come si fabbrica?”: visite lungo tutta la filiera industriale, dall’estrazione delle materie prime (es. le cave di gesso), attraverso gli stabilimenti produttivi fino ad arrivare alla trasformazione dei prodotti (vetrerie)

A questi corsi si affiancano i master per i professionisti del comfort presso Habitat Lab Saint-Gobain a Corsico. Rivolti principalmente ai progettisti, architetti, ingegneri e geometri sono strutturati in percorsi formativi che si articolano in tre corsi dedicati a quattro specifiche tematiche che riguardano la progettazione all’insegna del comfort abitativo. I master sono a partecipazione libera, e possono essere attivabili anche in altre sedi ed in altre date, in funzione delle esigenze del soggetto proponente.

Le quattro sezioni tematiche dei master sono:

– M1
Scuole: sistemi edilizi per il miglioramento delle prestazioni degli edifici scolastici
Alberghi: sistemi edilizi per il miglioramento delle prestazioni degli alberghi
Bim: progettare e costruire con il BIM – Building Information Modeling

– M2
Salute: salubrità e comfort dell’ambiente interno
Design: materia forma colore – interior design: aspetti costruttivi ed estetici
Legno: le costruzioni in legno: sistemi integrati per le costruzioni leggere a secco

– M3
Involucro: progettazione integrata dell’involucro
Sostenibilità nelle costruzioni: i protocolli ambientali e i sistemi di recupero
Comfort: Efficienza energetica, comfort e ritorno finanziario

– M4
Sismica: i sistemi a secco per il miglioramento sismico delle costruzioni
Fuoco: protezione passiva dal fuoco delle strutture portanti ed elementi di compartimentazione
Acustica: Progettazione Acustica degli ambienti interni – sistemi e soluzioni

I crediti formativi a cui danno diritto i diversi corsi sono riportati nelle schede di presentazione dei corsi pubblicate nel sito www.saint-gobain.it/formazione .
La frequenza permetterà ai partecipanti di accedere ad una “community” di esperti e professionisti del comfort, a cui Saint-Gobain ha pensato di dedicare un concorso a premi denominato “Costruiamo insieme il comfort Saint-Gobain”.Frequentando tutti e tre i corsi del Master si otterrà il diritto a partecipare ad un’estrazione a premi.

Casa Hoval, modello di efficienza con i portoni Hörmann

Casa-Hoval

Casa-Hoval

Casa Hoval non è una semplice sede aziendale, ma un vero e proprio edificio esemplare che mette in risalto le potenzialità offerte dalle costruzioni energeticamente efficienti. Tra i prodotti utilizzati non mancano le soluzioni Hörmann. “Uno dei nostri principali obiettivi era garantire funzionalità ed efficienza alle attività logistiche – dichiara Markus Raffl, project manager dell’intervento -. Inizialmente abbiamo confrontato diverse opzioni, decidendo poi di utilizzare i prodotti Hörmann che, dal punto di vista della qualità e delle prestazioni, sono sicuramente idonei allo scopo”.

Tra le soluzioni scelte i portoni rapidi con avvolgimento a spirale Hörmann HS 7030 PU. Chiusure industriali contraddistinte da prestazioni in termini di coibentazione termica (trasmittanza termica Ud = 1,95 W/m²K, per una superficie di 25 m2) ed elevata velocità di apertura per il passaggio dei carrelli elevatori (fino a 2,5 m/s), sono disponibili in tutti i colori della gamma RAL con larghezza fino a 6.500 mm e altezza fino a 6.000 mm. I componenti sono realizzati con un involucro esterno in acciaio, con elegante microprofilatura Micrograin, riempito con schiuma espansa di poliuretano (privo di CFC), collegati tra loro da cerniere particolarmente performanti che conferiscono all’intero manto stabilità e durata nel tempo, facilitando anche la riparazione in caso di danneggiamento.

Installato a Casa Hoval anche il portone sezionale Hörmann SPU 40, realizzato in acciaio, goffrato e zincato a caldo, con doppia parete (spessore 42 mm) riempita con anima schiumata in poliuretano espanso rigido, per la massima coibentazione termica. La superficie è protetta con una mano di fondo a base di poliestere e tutti gli elementi sono dotati di un dispositivo antinfortunistico salvadita. Previste numerose possibilità di personalizzazione (griglie di aerazione, oblò, etc.) e l’opportunità di inserire una portina pedonale a soglia ridotta. Le dimensioni massime variano da 1.500 x 1.875 mm a 7.500 x 8.000 mm. La tenuta ermetica all’acqua e all’aria è assicurata da guarnizioni d’alta qualità, in tubolare di EPDM a tripla camera (a pavimento), e con guarnizioni laterali con listelli di battuta, sull’architrave e tra i singoli elementi. Appositi profili di rinforzo rendono il portone resistente alle sollecitazioni del vento.

Casa Hoval 2

Da oltre 50 anni sul mercato Hoval è fra le principali realtà industriali italiane nel settore del riscaldamento e del benessere termico negli edifici. Il nuovo quartier generale della società, situato a Zanica (Bergamo) è stato realizzato da Wolf System, uno dei principali player nazionali nel settore dell’edilizia sostenibile e prefabbricata. Certificato in classe A secondo CENED (Lombardia) e CasaClima (Alto Adige), l’edificio è inoltre certificato CasaClima Work&Life (edifici per uffici e servizi) e Minergie (marchio svizzero per la sostenibilità ambientale del costruito). Durante i CasaClima Awards 2015, Casa Hoval ha inoltre ricevuto il “Cubo d’Oro” come edificio particolarmente meritevole dal punto di vista architettonico, della funzionalità, della sostenibilità, del rispetto della natura e dell’uomo.

Si tratta di una realizzazione molto interessante non solo dal punto di vista architettonico, ma anche per l’impiego di una tecnologia costruttiva prefabbricata in acciaio e legno, che ci ha consentito di portare a termine la costruzione in soli cinque mesi – afferma Raffl -. Il tutto nel rispetto dei rigorosi standard prestazionali CasaClima, che prevedono non solo minimi valori di dispersione termica dell’involucro opaco, ma anche l’esecuzione di test di tenuta all’aria dei serramenti. In questo caso avevamo bisogno di due diverse tipologie di prodotto per il magazzino: un portone ad apertura rapida, capace di resistere a decine di cicli di apertura/chiusura al giorno, e un portone sezionale, che viene aperto al mattino e chiuso la sera”. Soluzioni trovate in Hörmann.

 

Fakro vince il Red Dot Design Award 2016

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fakro-FLa finestra per tetti piatti modello F di Fakro conquista il Red Dot Design Award 2016, uno dei più ambiti premi di design assegnato ogni anno dal Design Zentrum di Essen, in Germania.

“Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto questo importante premio – ha affermato Bruno Pernpruner, Direttore di Fakro Italia-. Ciò che più ci rende fieri di questo successo, è il fatto che si tratti di un riconoscimento di design trasversale a diversi settori. Il Red Dot Design Award non riguarda infatti esclusivamente l’ambito edilizio, ma prende piuttosto in considerazione moltissimi comparti, ben differenti fra loro, tra cui ad esempio quello automobilistico, dell’elettronica di consumo e dell’illuminotecnica. Per di più – ha aggiunto – si tratta di un riconoscimento di portata internazionale, che supera i confini del singolo Paese aprendosi al mondo intero. Questa vittoria dà grande prestigio al nostro brand, confermando allo stesso tempo quanto sia importante investire costantemente nei processi di innovazione, risorsa in cui Fakro non smetterà mai di credere.”

Evoluzione del prodotto tradizionale con cupola, la nuova finestra per tetti piatti F è dotata di un doppio vetrocamera DU6 composto da un vetro esterno temperato con spessore di 6 millimetri e da un vetro interno laminato ed antieffrazione di classe P2A. Realizzato mediante un sofisticato sistema di incollaggio dei vetri, garante non solo di una maggior durata della chiusura ma anche di una pregevole estetica, il vetrocamera presenta un’elevata efficienza energetica, tale da contribuire a dotare il modello F di un coefficiente termico pari a 0,88W/m²K.

Il nuovo modello è contraddistinto da un telaio con profili multicamera in PVC arricchiti all’interno di materiale termoisolante, altamente resistenti agli acidi e caratterizzati da un basso assorbimento di umidità. I profili appositamente progettati garantiscono una luminosità d’eccezione, grazie alla superficie vetrata molto ampia.

Proposto in dimensioni standard, la finestra è disponibile a richiesta in qualsiasi misura nei limiti da 60×60 a 120×120. Disponibile anche con triplo vetrocamera passivo DU8, con un coefficiente di trasmittanza termica fino a 0,76W/m²K, per edifici ad alta efficienza energetica e passivi. Applicabile su una base aggiuntiva di 15 cm che permette di rialzare la finestra, la finestra F è una soluzione idonea anche per tetti che presentino giardini pensili.

Proposta anche in versione elettrica (con sensore di pioggia che attiva automaticamente la funzione di chiusura del battente aperto in caso di precipitazioni), questa finestra dispone infine di accessori per la gestione dell’irraggiamento solare e dell’intensità della luce.

Gres porcellanato più pulito con i prodotti Fila

gres-porcellanato

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Molto apprezzati dai progettisti, i rivestimenti in gres porcellanato lappato forniscono resistenza, durabilità e un aspetto estetico d’effetto. Il calpestio può però causare alterazioni delle sue prestazioni. La pulizia superficiale è quindi fondamentale.

Specializzata nell’offerta di soluzioni per la protezione e manutenzione delle superfici, Fila Surface Care Solutions ha realizzato con il Centro Ceramico di Bologna uno studio sulla pulibilità del gres lappato e sui comportamenti del materiale rispetto a trattamenti protettivi. In particolare, sono stati studiati la morfologia superficiale del materiale, le sue caratteristiche fisiche (porosità, dimensioni dei pori) e l’effetto di due trattamenti protettivi: Fila FT1239 Plus, un trattamento applicabile in fase industriale messo a punto dalla divisione Fila Tech, e Fila PD15, prodotto antisporco da applicare dopo posa.

I risultati hanno dimostrato che entrambi i trattamenti migliorano al 100% la pulibilità del materiale, che, se non trattato, è sensibile allo sporco che si deposita nelle porosità superficiali.

Fila FT 1239 Plus è un protettivo antisporco rilucidante, a base acqua, che garantisce maggior lucentezza e resistenza allo sporco. Da applicare direttamente in linea di produzione, è stato messo a punto da Fila Tech, la divisione specializzata nello studio di soluzioni per l’applicazione industriale di tecnologie per la protezione dei materiali. Il prodotto protegge la superficie dallo sporco da cantiere e facilita la successiva pulizia, assicurando una lucentezza resistente con effetto antisporco. Resistente al lavaggio acido, facilita la pulizia post posa e può essere steso con le più diffuse tecnologie.

Dopo la levigatura è sempre preferibile eseguire un lavaggio acido utilizzando FilaDek20 con successivo risciacquo. Una volta asciugata la superficie del materiale con i convogliatori d’aria, applicare Fila FT 1239 Plus e stendere il prodotto in maniera uniforme su tutta la superficie con spazzole rotanti con appositi dischi. Infine rimuovere l’eccesso di prodotto.

Fila PD 15 è invece il primo protettivo antisporco e antimacchia per gres lappato. Il prodotto, frutto del lavoro di ricerca e sviluppo dei laboratori tecnici Fila, protegge le superfici dal traffico intenso e restituisce la loro naturale lucentezza, evitando che la polvere e lo sporco da calpestio ostruiscano le porosità superficiali e creino un’antiestetica patina grigia in superficie. Il prodotto aumenta la brillantezza superficiale del gres porcellanato lappato e ne facilita la manutenzione ordinaria. Resistente anche ai raggi UV, penetra in profondità proteggendo il materiale dalle macchie di natura acquosa e oleosa, senza creare film superficiali che ingialliscono e lasciando traspirare la superficie. La protezione è definitiva, non serve quindi riapplicare il prodotto.

Semplice da usare, viene venduto in lattine da 1 litro pronte all’uso. Da applicare a pavimento asciutto e pulito (si consiglia di usare DETERDEK o FILAPS87 per la pulizia), basta applicare FILAPD15 in modo uniforme su tutta superficie. Perfettamente calpestabile dopo 8 ore.

Isotex: a Frascati, il primo residence bioclimatico passivo

frascati-querce-isotex

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La cittadina di Frascati ha ospitato il primo centro-residenziale bio-climatico del centro-sud Italia. Interamente realizzato con blocchi e solai Isotex (clicca qui per maggiori informazioni sull’azienda), il residence “Le Querce” è stato premiato già in fase di progetto con l’Eco-Building Club Award a Parigi e come “Promocion imobiliaria mas sostenible 2009” a Barcellona per la promozione dell’edilizia sostenibile. Recentemente è stato premiato con la targa CasaClima Gold 2016 e Klimahouse Trend 2016.

Caratterizzato da eccellenti parametri bioclimatici, per la copertura vegetale, per l’uso di materiali naturali, per il sistema di riscaldamento con geotermia estate-inverno, per la serra bioclimatica, per la gestione degli impianti con un sistema domotico d’avanguardia, il complesso Residence “Le Querce” Frascati comprende nove immobili, composti da due blocchi di 4 e 5 villette a schiera. La costruzione presenta un involucro realizzato con blocchi e solai in legno cemento Isotex, ottimizzati dall’azienda per garantire al cappotto la massima durata nel tempo ed evitare che subisca danneggiamenti e fessurazioni.

Il nuovo modello di blocco è progettato con due nervature al posto di tre, in modo da ottenere uno strato di materiale isolante nettamente più continuo ed omogeneo.Mentre in precedenza i pilastrini in calcestruzzo che si formavano durante il getto erano più stretti e avevano andamento irregolare dovuto all’alternanza tra due coste ed una costa alle varie file, ora sono perfettamente allineati a larghezza costante in altezza. Il nuovo modello consente così di avere un incremento del 45% dell’area del pilastrino, con aumento del 45% della portata dei carichi verticali, mentre la lunghezza dei traversini si è ridotto della metà con un incremento della resistenza del 30%.

Le pareti realizzate con i nuovi blocchi Isotex presentano rigidezza con maggior resistenza alle spinte orizzontali nel piano, riduzione delle deformazioni e una buona duttilità. Il sistema consente inoltre di ottenere un’eccellente coibentazione a cappotto a bassissima manutenzione, grazie alla forma del blocco stesso. Infatti lo strato di isolante, che ha uno spessore che può raggiungere i 18 cm, è coperto da uno strato di legno cemento, che garantisce la massima protezione, permettendone anche la traspirazione.

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Ogni villetta riesce ad assicurare il comfort sfruttando al massimo le risorse naturali, con prestazioni da casa passiva (fabbisogno annuo per il riscaldamento di 5 e 7 kWh/m2). Le modifiche ai sistemi bioclimatici e alla struttura/coibentazione nel corso del progetto hanno consentito di ragionare meglio sul contributo di alcune soluzioni e su sistemi alternativi. Camere tecniche e vasche termoregolatrici sulle coperture, ipotizzate per il raffrescamento sono state sostituite dalla soluzione implementata per la ventilazione meccanica con geotermia e batteria di deumidificazione. Il sistema radiante a pavimento direttamente collegato con l’impianto solare termico, infatti, ha anche la funzione raffrescamento degli ambienti durante i mesi caldi e quindi il controllo dell’umidità è indispensabile. Il sistema radiante è direttamente collegato all’impianto solare termico oltre che alla pompa di calore. Tutta l’impiantistica è gestita da un sistema domotico.

In linea con i principi della bioedilizia anche la scelta di Isotex. Tutti i prodotti dell’azienda sono infatti costituiti da materie prime naturali e di qualità che favoriscono il risparmio energetico e migliorano la qualità della vita abitativa, riducendo l’inquinamento acustico e l’insorgere di condense e muffe.

Isotex è accreditata presso ANAB (Associazione Nazionale Bioedilizia) ed è sottoposta a periodici e scrupolosi controlli da parte dell’ente certificatore ICEA per il rilascio del certificato dei materiali per la bioedilizia.

www.blocchiisotex.com

L’Hotel Milano Scala è il primo albergo Allergy Free della città

Una stanza allergy free dell'Hotel Milano Scala

Un intero piano di camere totalmente prive di allergeni per il primo Allergy Free Hotel di Milano. Dopo essere stata la prima struttura a zero emissioni della città, perché non emette CO2 nell’ambiente,  l’Hotel Milano Scala prosegue nel suo percorso di  scelte eco-friendly. E aderisce al protocollo del primo progetto in Europa riconosciuto dalle più importanti certificazioni mediche e marchi di qualità come risposta alle esigenze di 2 milioni di persone che soffrono di allergie respiratore in Italia e 150 milioni in Europa.

L'ingresso dell'Hotel Milano Scala a Milano
L’ingresso dell’Hotel Milano Scala a Milano

Nella pratica si tratta di attuare un sistema di profilassi naturale ed ecologico che, mediante l’utilizzo di materiali anallergici, pulizia e sanificazione delle superfici e l’installazione tecnologie di purificazione dell’aria, permette di eliminare microrganismi e allergeni potenzialmente presenti nell’ambiente in una stanza d’albergo. Inoltre, il progetto prevede infatti l’impiego solo di sostanze presenti in natura come l’ossigeno trivalente e il vapore a 160°, ed elimina il ricorso a qualunque detergente chimico pericoloso per l’ambiente e potenzialmente nocivo per l’uomo. Ma l’attenzione  all’ambiente e alla salute degli ospiti varca anche in confini della ristorazione con originale concetto di gastronomia. È quello battezzato Green & Glocal, in cui la dimensione globale e quella locale si fondono in perfetta armonia, la prima colazione con l’offerta di prodotti alimentari che rispettano i più comuni tipi di allergie, seguito dall’orto in terrazza, ossia la coltivazione di un orto sulla terrazza dell’albergo che possa garantire prodotti addirittura a passo-zero. E infine, la mobilità soft con l’offerta di una macchina di cortesia con motore elettrico al 100%.

Una stanza allergy free dell'Hotel Milano Scala
Una stanza allergy free dell’Hotel Milano Scala

Peter Daniell Porsche Holding punta al mercato delle biomasse

Erwin Stubenschrott, amministratore delegato di KWB GmbH e Rafael Walter, amministratore della PDP Holding GmbH

Peter Daniell Porsche Holding annuncia l’acquisizione di una partecipazione nell’azienda costruttrice di impianti di riscaldamento a biomasse Kwb (Kraft und Wärme aus Biomasse GmbH). Fondata nel 1994 da Erwin Stubenschrott e da August Raggam, pionieri dello sfruttamento delle biomasse, ha registrato nel 2015 un fatturato complessivo di 55 milioni di euro e conta attualmente circa 350 collaboratori tra la sede in Austria a St. Margarethen/Raab e succursali in Germania, Francia e Italia e circa 15 partner commerciali in tutt’Europa, Canada, Cile e Giappone. «Kwb è un’azienda solida con un elevato potenziale di mercato e strategie imprenditoriali orientate al futuro. Per questo motivo una partecipazione in quest’azienda per noi è ovvia e si integra magnificamente nel nostro portafoglio prodotti», ha dichiarato Rafael Walter, amministratore della Pdp Holding GmbH con sede a Salisburgo, che possiede partecipazioni in imprese attive nei settori economici tecnologie innovative, gestione sostenibile delle risorse, editoria, gastronomia e cultura. La strategia del portafoglio è consapevolmente diversificata e questa si tratta di una collaborazione strategica per garantire il futuro dell’azienda e i posti di lavoro nel lungo periodo. «Soluzioni energetiche innovative si sviluppano dal prodotto al sistema e si basano sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e sostenibili. Oggi più che mai dobbiamo agire quindi orientati alle soluzioni e al prodotto. Questa partecipazione ci rafforzerà nel nostro cammino. La Pdp Holding e Kwb non sono unite da una semplice relazione d’affari, ma insieme si assumono la responsabilità di dare un futuro ai nostri nipoti», ha sottolineato Erwin Stubenschrott, amministratore di KWB GmbH.

Erwin Stubenschrott, amministratore delegato di KWB GmbH e Rafael Walter, amministratore della PDP Holding GmbH
Erwin Stubenschrott, amministratore delegato di KWB GmbH e Rafael Walter, amministratore della PDP Holding GmbH

Stiferite Fire B, pannello termoisolante contro il rischio incendi

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Impegnata nello sviluppo di prodotti dalle elevate prestazioni di reazione al fuoco, Stiferite presenta Stiferite Fire B, pannello termoisolante in grado di aumentare il livello di sicurezza degli edifici.

Realizzato in schiuma polyiso rivestito su una faccia da velo vetro mineralizzato e sull’altra da un velo vetro addizionato da fibre minerali denominato Stiferite Fire B facer, da posizionare sul lato maggiormente esposto al rischio incendi. La sinergia tra le prestazioni della schiuma poliuretanica del poliuretano e quelle del rivestimento permettono di ottenere la migliore classe di reazione al fuoco prevista per i materiali organici: B s1 d0.

Oltre all’ottimale comportamento al fuoco, il pannello Stiferite Fire B garantisce elevate prestazioni isolanti .

Sviluppato per soddisfare le esigenze delle applicazioni edili che richiedono elevati livelli prestazionali di sicurezza agli incendi come, ad esempio, l’isolamento termico di facciate ventilate, il pannello Stiferite Fire B soddisfa le prestazioni richieste dalla Guida Tecnica “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili” del 15/04/2013.

Winkler: a qualcuno piace freddo

La manutenzione programmata del suolo pubblico, nelle grandi città metropolitane come nei comuni più piccoli non sarà più un problema. È quanto promette Winkler con Techonasfalt, il suo nuovo conglomerato bituminoso a freddo di terza generazione che consente di ripristinare velocemente i piani stradali disconnessi a causa di buche e ormaiamenti, garantendo la viabilità in piena sicurezza. Infatti, rispetto ai sistemi tradizionali a caldo, complessi da gestire come logistica e dannosi per l’inquinamento generato, l’intervento di manutenzione è molto più semplice. Perché pur essendo un conglomerato a freddo ha la stessa consistenza del prodotto posato a caldo, ma è molto più veloce la ripresa della circolazione che può avvenire anche subito dopo la posa e la relativa compattazione.

La miscela di sabbia e di graniglie basaltiche di prima categoria e lo speciale legante, costituito da bitume modificato a freddo con elastomeri, oli vegetali ecocompatibili, plastificanti e additivi rendono Techonasfalt lavorabile anche alle base temperature, posabile anche in presenza di acqua o in caso di pioggia. Inoltre le sue elevate caratteristiche di stabilità e compattezza fanno sì che non si attacchi ai pneumatici dei veicoli in transito dopo l’applicazione, riducendo quindi al minimo la perdita di graniglia e lo sfrido, a tutto vantaggio della qualità e della durabilità dell’intervento. La sua posa non richiede l’uso di primer.

Infine, il prodotto è atossico e inodore, si consolida attraverso la sola compattazione e mantiene inalterata la sua flessibilità perché non scorre e non sgrana né alle basse, né alle alte temperature. Un altro considerevole vantaggio e che, a differenza di altri prodotti similari, si può tranquillamente stoccare per 24 mesi senza perdere minimamente le sue rivoluzionarie proprietà.Winkler

Agli italiani piace il mattone. Di lusso

Milano, il Bosco verticale
Milano, il Bosco verticale

Agli italiani piace il mattone. Ma di liusso: con una spesa media di 2,7 milioni, i connazionali sono al nono posto della classifica mondiale per budget disponibile fra chi, negli ultimi sei mesi e attraverso il canale online, ha cercato immobili di lusso residenziali da acquistare. Il trend è frutto dell’analisi dell’osservatorio condotto da Immobiliare.it e LuxuryEstate.com. Secondo l’analisi emerge che quelli che spendono di più, oltre 4,1 milioni a fronte di una media di 3,1, sono gli abitanti degli Emirati Arabi Uniti, seguiti sul podio da statunitensi e svizzeri. Valori superiori a quelli italiani anche per tedeschi, inglesi e spagnoli, mentre l’Arabia Saudita è decima. A livello di destinazione Montecarlo è la nazione che attira i maggiori capitali (15.461.000 l’importo medio della ricerca), mentre l’Italia, con un budget di 2.245.000 euro, è quattordicesima alle spalle della Francia e davanti al Brasile.

Milano, il Bosco verticale
Milano, il Bosco verticale

BNP ParibasRE Investment Management a tutto Breeam

Palazzo Montedoria

Doppio risultato per Neif (Next Estate Income Fund) il fondo paneuropeo gestito da BNP ParibasRE Investment Management: il palazzo Montedoria e il moderno edificio HQ2 Pirelli, sono stati entrambi premiati con la certificazione britannica Breeam In Use International (Biu). La struttura progettata dallo studio di Giò Ponti nel 1963 con la facciata coperta da un rivestimento in ceramica di varie tonalità, disegni e sporgenze ha ottenuto il livello di certificazione Good, grazie anche alle aree Energy e Waste, per la gestione dei rifiuti ed il metodo di raccolta differenziata. Very Good invece è stato assegnato all’edificio HQ2 Pirelli costruito nel 2005 alla Bicocca che ha ottenuto ottimi punteggi in tutte le nove aree di sostenibilità previste dalla certificazione BIU International. HQ2 è stato valutato in maniera particolarmente positiva per la gestione dei rifiuti, le azioni a favore della mobilità sostenibile e l’attenzione nell’uso delle risorse idriche.

Palazzo Montedoria
Palazzo Montedoria

«L’ottenimento delle certificazioni Breeam in use sui due asset conferma l’interesse del gruppo nel valorizzare gli immobili di proprietà dei veicoli gestiti anche al fine di dimostrare agli investitori e agli utilizzatori la qualità degli stessi», ha spiegato Ivano Ilardo, amministratore delegato di BNP Paribas REIM Sgr. Per Alberto Ballardini, responsabile Area Edifici Esistenti in Habitech: «la scelta del gruppo BNP Paribas conferisce valore ad un protocollo di certificazione Breeam In Use, già molto diffuso in Europa e grazie alla sua versatilità, in fase di rapida affermazione anche Italia».

Il complesso HQ2 alla Bicocca
Il complesso HQ2 alla Bicocca

Il mobile comincia a circolare. E diventa verde

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Eco-design, durabilità, disassemblabilità, biomateriali e materiali innovativi, materiali rinnovabili e certificati, materiali riciclati, riduzione sostanze inquinanti, efficienza energetica, riuso e upcycling, certificazioni ambientali. Ecco i 10 green driver dell’economia circolare italiana analizzati nel dossier Il made in Italy abita il futuro – Il Legno Arredo verso l’economia circolare presentato a Roma da Fondazione Symbola e FederlegnoArredo. Un’occasione per fare il punto sulla transizione avviata in questo settore dai vecchi modelli produttivi legati al cosiddetto business as usual e all’economia lineare (produci, consuma, butta) a quelli di un’economia più sostenibile, efficiente e circolare (produci, consuma, recupera).

E per fortuna, in questo ambito l’industria italiana del mobile vanta performance ambientali da primato in Europa. Sul fronte dei consumi di energia elettrica i numeri parlano chiaro: usiamo 30 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) ogni milione di euro prodotto, contro le 68 della media dei Paesi Ue, le 39 del Regno Unito, le 56 della Francia, le 63 della Germania, le 101 della Spagna. Lo stesso vale per le emissioni climalteranti: con 39 tonnellate di CO2 equivalente per milione di euro prodotto, le nostre imprese del legno arredo fanno meglio di quelle tedesche (50), francesi (52), britanniche (93) e spagnole (124). Nella riduzione dei rifiuti il mobile made in Italy segna risultati lusinghieri, anche se si potrebbe fare di più: sono 15,5 le tonnellate di rifiuti generate per milione di euro prodotto, meglio delle imprese tedesche (15,8), meno bene di quelle spagnole (7), francesi (10), britanniche (13).

«La ricerca evidenzia un valore intrinseco che ci sprona a essere ancora più decisi nel perseguire quella ricerca della qualità che a oggi ha contribuito a imporci sui mercati di tutto il mondo anche in momento difficili. Qualità che passa attraverso la grande cura del dettaglio e, soprattutto, l’attenzione a processi produttivi sostenibili e virtuosi. Per le nostre imprese l’economia circolare è già una realtà, ma dobbiamo fare di più puntando a diventare il settore di riferimento per l’Italia e il resto del mondo», commenta Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo. E in effetti secondo i dati analizzati investire green è una scelta che paga: il 23,4% delle imprese del Legno Arredo che hanno fatto investimenti verdi (anni 2012- 2014) ha registrato un aumento del fatturato, contro il 17,6% del imprese non eco-investitrici. Con uno spread di +5,8 punti percentuali a favore delle prime. Il 37,2% delle imprese del Legno Arredo che ha fatto investimenti in sostenibilità ha esportato i suoi prodotti, a fronte del 22,4% delle altre (14,8 punti percentuali di spread). Il 23,1% delle imprese del settore eco investitrici ha fatto assunzioni, contro il 10,1% delle altre.cucine-snaidero-loftGli investimenti green spingono anche l’innovazione: hanno sviluppato nuovi prodotti o servizi, infatti, il 30,4% delle imprese che hanno effettuato eco-investimenti, solo il 18,0% delle altre (+12,4 punti percentuali). C’è anche tutto questo dietro al fatto che l’industria italiana del Legno Arredo è seconda al mondo solo alla Cina per surplus commerciale, e, nonostante il deficit strutturale di materie prime, genera un valore aggiunto (4,9 miliardi di euro) di gran lunga superiore a quello di molti Paesi naturalmente ricchi di materie prime legnose come la Francia che si attesta sui 2,3 miliardi di euro, la Spagna (1,8 miliardi di euro), la Svezia (900 milioni di euro).

Roberto Snaidero
Roberto Snaidero

Legno più acciaio: da laboratorio a residenza

house-gentbrugge-gafpa-architecture-ghent-belgium-tim-van-de-velde_dezeen_1568_1Una casa di legno inserita nel guscio di un vecchio edificio industriale, un laboratorio lapidario in disuso nella città di Gand (area fiamminga del Belgio) è un’idea originale, funzionale e anche economica, a patto di mantenere una certa coerenza con destinazione d’uso. Certo, non è la soluzione alla carenza di alloggi a buon mercato, ma in questo caso il committente, un artista-carpentiere ne ha fatto la sua casa- atelier. Il progetto firmato dallo studio belga Gafpa, non solo ha calato l’abitazione all’interno di un grande capannone dal telaio in acciaio, ma ha trasformato una dipendenza in un giardino recintato.house-gentbrugge-gafpa-architecture-ghent-belgium-tim-van-de-velde_dezeen_1568_2

La scelta di sfruttare le strutture esistenti dove possibile ha permesso di ridurre i costi nel creare un’abitazione senza perdere le caratteristiche industriali del sito. Il risultato è una residenza a due piani costruita all’interno delle mura esistenti del capannone. Un’infrastruttura a graticcio in legno è stata posta sotto il tetto ondulato spiovente originale, mentre l’aggiunta di una terza struttura a fianco di quella in metallo e degli elementi in calcestruzzo conferisce un’estetica eclettica all’insieme. La stratificazione delle strutture è interrotta per permettere alla luce di penetrare all’interno e per creare uno spazio all’aperto: infatti, parte del tetto a lamiera e del pavimento, sono stati smantellati per contenere una sorta di giardino murato.house-gentbrugge-gafpa-architecture-ghent-belgium_dezeen_1568_0

L’edificio di legno riprende le proporzioni del telaio in acciaio esistente, ma le sue dimensioni sono ridotte per adattarsi allo spazio tra le pareti perimetrali. L’uso del legno sia per la struttura e per il rivestimento non solo ha ridotto i costi, ma anche reso più semplice la costruzione e ha lasciato la possibilità di cambiare la disposizione degli interni in futuro. La facciata combina vetri con persiane in legno verticali che possono essere aperte per consentire la ventilazione naturale e massima esposizione al giardino in estate. In inverno, questi elementi solidi contribuiscono a creare una sensazione di calore e protezione. Nel giardino, i resti dell’annesso in cemento aggiungono carattere a uno spazio altrimenti anonimo.house-gentbrugge-gafpa-architecture-ghent-belgium-tim-van-de-velde_dezeen_1568_0

Ruredil al Fuorisalone 2016: una futuristica pista di biglie

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Daniele Premoli

Tecnologia e tradizione per Ruredil, che partecipa al Fuorisalone 2016 con Ruredil Ring, una futuristica pista di biglie interattiva ideata dall’architetto milanese Danilo Premoli presso Palazzo Litta in Corso Magenta 24. Ruredil Ring è aperta a tutti coloro che vorranno sfidarsi in questo intramontabile gioco. E sabato 16 aprile appuntamento con il “Primo Campionato Ruredil di Biglie su pista riservato ad Architetti” che vedrà sfidarsi in gara i progettisti invitati.

Ruredil Ring utilizza la tecnologia X Plaster W-System, nuovo sistema costruttivo sviluppato da Ruredil con Bekaert, pensato per rivestimenti architettonici e conservativi. Composto da una rete porta intonaco e da una specifica malta, può essere impiegato su tutti i generi di substrato in calcestruzzo e muratura, oltre che su strutture di supporto quali legno o profili del telaio in metallo. Il sistema X Plaster W-System utilizza un pannello costituito da una rete metallica elettrosaldata galvanizzata o in acciaio inossidabile in cui è intessuto un foglio di cartone che assicura l’aderenza della malta in fase plastica e l’aggrappo, attraverso i fori, alla rete metallica in fase indurita.

Il sistema X Plaster W-System prevede numerose possibili applicazioni. Il prodotto più corposo e cementizio rispetto al cartongesso, è anche più flessibile e versatile. Dal punto di vista architettonico, X Plaster W-System esalta il design creativo e la libertà architettonica, in quanto consente di realizzare volumi intonacati tridimensionali di qualsiasi forma sia in interno che in esterni. Leggero da movimentare, flessibile, sagomabile, ideale per realizzare superfici curve o volumetrie architettoniche, può essere facilmente piegato, tagliato, sovrapposto e fissato a qualunque tipo di supporto mediante viti, ganci o clip fornite con il prodotto.

Ruredil Gold è aperto tutti i giorni, dalle 11 alle 21.

 

 

Istat: il prezzo delle case è ancora in discesa

Case a Milano

Notizie dal fronte immobiliare: l’Istat definisce meglio i numeri della ripresa di interesse per il mattone. Che, però, registra ancora una diminuzione dei prezzi: nel quarto trimestre 2015, spiega l’Istituto di statisica sulla base delle stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie diminuisce dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti dello stesso periodo del 2014 (era -2,3% nel trimestre precedente). Insomma, i prezzi delle case continuano a scendere, anche se un po’ meno di un anno fa. Rispetto al 2010, in ogni caso, i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 13,9% (-1,2% per le abitazioni nuove, -18,9% le esistenti). La progressiva riduzione dell’ampiezza della flessione tendenziale dei prezzi delle abitazioni si conferma anche nel quarto trimestre del 2015, grazie soprattutto alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, dopo il -2,8% del terzo trimestre, hanno registrato un calo pari all’1,0% nel quarto. I prezzi della abitazioni nuove sono diminuiti su base annua dello 0,5% (era -0,9% nel terzo trimestre).
Pertanto, il differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove si riduce, portandosi a 0,5 punti percentuali (da 1,9 del trimestre precedente). Il ribasso congiunturale è dovuto sia alla diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-0,5%) e, in misura più contenuta, al calo di quelli delle abitazioni esistenti (-0,1%). In media, nel 2015, i prezzi delle abitazioni diminuiscono del 2,4% rispetto al 2014 (quando la variazione media annua era stata pari a -4,4%). Il calo e’ imputabile a una flessione del 2,8% dei prezzi delle abitazioni esistenti (dopo il -5,2% del 2014) e dell’1,3% dei prezzi di quelle nuove (era -2,2% nel 2014).
Il ridimensionamento del calo in media d’anno dei prezzi delle abitazioni si è manifestato in presenza di segnali di ripresa dei volumi compravenduti (+6,5% è l’incremento registrato per il 2015 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale).

Case a Milano
Case a Milano

Novità Saint-Gobain a Klimahouse Toscana 2016

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A Klimahouse Toscana 2016 Saint-Gobain Glass, Gyproc, Isover e Weber propongono numerose soluzioni per un “modello dell’abitare” che pone al centro il benessere dell’uomo e la salvaguardia del pianeta. Tra queste l’ultimo nato della gamma prodotti di Saint-Gobain Glass, il nuovo vetro a controllo solare a selettività SGGCool-Lite Xtreme 70/33 II. Questo vetro è in grado di respingere il 67% di radiazione solare incidente, abbattendo così i costi di climatizzazione.

Saint-Gobain Gyproc svelerà in anteprima anche la nuova lastra in gesso rivestito Habito Forte, adatta sia al mercato residenziale che per il settore terziario. Elevata portata ai carichi, Habito Forte consente di appendere carichi fino a 30 kg con una normale vite, permettendo di installare mensole, pensili, supporti per TV e altro, senza l’utilizzo di strumenti meccanici. La nuova lastra Saint-Gobain Gyproc consente l’utilizzo del cartongesso per realizzare pareti e contropareti anche in situazioni che fino ad oggi non lo permettevano. Elevato anche il grado di sicurezza contro le effrazioni, la resistenza al fuoco e le prestazioni di isolamento.

Per Saint-Gobain Isover invece novità sul fronte dei materiali alternativi per l’isolamento. Alla lana di roccia, già presente in gamma, si aggiungono Fibra di Legno, Ultimate, PIR, EPS e XPS, soluzioni in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza di impermeabilizzazione e isolamento di coperture, pareti perimetrali ed interne, pavimenti ed impianti.

Saint-Gobain Weber completa invece l’offerta delle soluzioni per l’isolamento termico ed acustico dell’involucro edilizio con tre sistemi a cappotto che si differenziano in funzione della tipologia di isolante e delle relative performance termo-acustiche parte dell’ampia gamma weber.therm composta da ulteriori 9 sistemi. Inoltre presenterà anche l’autolivellante cementizio weber.floor 4150, ideale per applicazioni su sistemi di riscaldamento a basso spessore, opportunamente sagomati e forati. Un’ulteriore soluzione in grado di abbattere significativamente i costi di riscaldamento grazie alla particolare densità costante che permette una distribuzione omogenea del calore.

Un approccio moderno e integrato, che si concretizza in un’ampia varietà di materiali e soluzioni Saint-Gobain oggi disponibili sul mercato: vetro per tutte le stagioni, che mantiene temperatura e luce sempre al livello ideale, sistemi a secco in grado di catturare e neutralizzare la formaldeide negli ambienti chiusi, o ancora nuove generazioni di isolanti minerali eco-compatibili e sistemi a cappotto adatti a qualunque prodotto colorato di finitura o a rivestimenti pesanti.