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Tavego Onda, il solaio in legno fuori dalle righe

Solaio in legno Tavego

Ecco Tavego Onda, il solaio in legno per chi vuole uscire dalle righe. Marlegno, aziende leader nella costruzione dei prefabbricati ha ampliato la sua offerta con la linea di pannelli per solai con la novità Stack-S Onda. Si tratta di tavole e travetti in legno, connessioni meccaniche e una pennellata di design. Oltre alle caratteristiche di semplicità ed ecosostenibilità peculiari di questa gamma di pannelli, realizzati unendo travetti KVH con connessioni meccaniche, il pannello Onda è caratterizzato da un profilo ondulato in grado di donare movimento al vostro solaio. Ecco dunque il pannello perfetto per chi non si accontenta della normalità e preferisce uscire dai soliti schemi. La tecnologia costruttiva Nail Laminated Timber, con la quale sono realizzati questi pannelli, garantisce semplicità nelle fasi di montaggio e la possibilità di riciclo al 100%, oltre ad una maggiore salubrità degli spazi interni garantita dalle connessioni meccaniche senza colle. Previa richiesta è possibile realizzare i pannelli utilizzando tavole classe C24 di legno 100% italiano certificato: scegliere il legno italiano vuol dire incentivare la coltivazione dei nostri boschi e sviluppare ed incrementare la filiera economica locale contribuendo a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nell’ambiente.

Solaio in legno Tavego
Solaio in legno Tavego

Scarpa antinfortunistica Jumper: sicurezza più estetica

Scarpa antinfortunistica Jumper - Dike

Sicurezza e bellezza in un colpo solo? Possibile. Lo dimostra la calzatura antinfortunistica Jumerp, tanto comoda quanto sicura. La scarpa Jumper di Dike è disponibile in 12 colorate varianti ed è ispirata ad una calzatura da jogging tecnico, arricchita da dettagli british e da un inserto protettivo in nylon sul tallone, in forte contrasto con il colore della tomaia.

La scarpa antinfortunistica Jumper di Dike
La scarpa antinfortunistica Jumper di Dike

La suola, in poliuretano, è leggerissima e presenta diverse densità per garantire le massime prestazioni, mentre l’intersuola coniuga dinamicità ed eleganza: dipinta a mano, riprende il colore del tallone montato sulla tomaia con rilievi e curve sinuose. Il battistrada nella parte anteriore sale fino ad avvolgere l’intersuola garantendo la massima protezione dall’abrasione e facilitando la rullata. Gli speciali tasselli DSC (dike stability control) sono progettati per aumentare la superficie d’appoggio e quindi l’aderenza al terreno.

I numeri previsti dalla collezione vanno dal 38 al 47, mentre i costi oscillano dai 78 euro del modello S1p agli 87 del JETS3.

Calzatura antinfortunistica Jumper, Dike
Calzatura antinfortunistica Jumper, Dike

Smerigliatrici, la nuova generazione Stanley-Fat Max

La nuova gamma di smerigliatrici Stanley-Fat Max

Stanley-Fat Max ha presentato una nuova gamma di smerigliatrici angolari dotate di interruttore No-Volt per prevenire le eventuali partenze accidentali e assicurare così maggior controllo e sicurezza. Con gli aggiustamenti apportati, la nuove generazione risponde alle ultime normative dell’Unione Europea in materia di sicurezza in vigore dal primo aprile 2016 e permettono di lavorare con maggior controllo, riducendo al minimo i rischi per l’incolumità fisica dell’operatore.

Tutti e tre i modelli di smerigliatrici (FME821 – FME821K – FME822K) sono dotati di specifici accorgimenti volti a semplificarne l’utilizzo, migliorare la maneggevolezza e aumentare le prestazioni. L’impugnatura laterale regolabile su tre posizioni consente di ottimizzare il comfort e ridurre la fatica in uso.  Sempre nell’ottica di facilitare il lavoro e di operare in tutta tranquillità, il tasto per il blocco dell’albero consente un facile e sicuro cambio del disco così come la guardia di sicurezza regolabile senza l’ausilio di utensili.

Il corpo macchina delle smerigliatrici è stato notevolmente ridotto: questo consente di lavorare agevolmente anche in aree ristrette. E poi, anche la ridotta scatola ingranaggi in metallo, che contiene ingranaggi in acciaio sinterizzato, facilita notevolmente l’operatività in spazi ridotti. Da sottolineare poi che il corpo in fibra di vetro di queste macchine le rende particolarmente adatte ad ambienti di lavoro artigianali. L’interruttore con protezione antipolvere e le spazzole in carbonio di lunga durata completano l’equipaggiamento di queste macchine, in grado di soddisfare anche l’utilizzatore più esigente.

La nuova gamma di smerigliatrici Stanley-Fat Max
La nuova gamma di smerigliatrici Stanley-Fat Max

Salone del Mobile 2016: Up Grade dà nuova vita ai termosifoni

Cover per caloriferi by Up Grade

Cover in lamiera d’acciaio colorate che trasformano i classici termosifoni in un oggetto di design. È l’intuizione Up Grade presentata nel giorno inaugurale del Salone del Mobile 2016 di Milano (12-17 aprile), che può interessare tutti coloro che vogliono dare un restyling ai vecchi radiatori tubulari.

Cover per caloriferi by Up Grade
Cover per caloriferi Up Grade by Scirocco H

Si tratta di un veloce tocco di design a basso costo e senza intervenire sul impianto idraulico. L’idea alla base dell’intuizione è semplice: cover ultrasottili (appena 2 millimetri di spessore) che si adattano al calorifero grazie a ganci compatibili con tutte la larghezze dei tubolari presenti nelle case. L’universalità è garantita, inoltre, dalla possibilità di scegliere la cover in base alle misure del radiatore, per cinque altezze diverse e tre o quattro colonne di profondità.

Cover per termosifoni by Up Grade
Cover per termosifoni Up Grade by Scirocco H

Up Grade è stato ideato da Franca Lucarelli e Bruna Lapisarda ed è disponibile in 65 tonalità dell’intera gamma colori Scirocco H. I più estrosi ed esigenti avranno così  la possibilità di sbizzarrirsi in infinite combinazioni estetiche, modificando ogni volta il design del radiatore, semplicemente cambiando la disposizione delle singole cover.

FuoriSalone 2016, Tecnasfalti-Isolmant per gli interior designer

Tecnasfalti-Isolmant al FuoriSalone 2016

Anche quest’anno Tecnasfalti-Isolmant è presente al Salone del Mobile, in corso a Milano dal 12 al 17 aprile. Due gli appuntamenti da protagonisti, uno in collaborazione con l’Associazione Italiana Posatori Pavimenti in Legno (che si svolgerà nello Spazio Back in Via Tortona) e un secondo presso l’Admiral Hotel di Via Domodossola, dove protagonista sarà l’innovativa pavimentazione magnetica Mabos by Isolmant. Lo Spazio Back, in occasione del Parquet Week 2016, presenterà la Parquet Art Gallery dove, su una superficie di 130 metri quadrati, è stato organizzato uno spazio espositivo che presenterà una vera e propria galleria d’arte dove i quadri avranno come protagonisti i prodotti delle aziende sponsor della manifestazione. Tecnasfalti-Isolmant esporrà l’opera “Arte del silenzio”, realizzata mixando in maniera originale i prodotti della Gamma IsolDrum.

Tecnasfalti-Isolmant al FuoriSalone 2016
Tecnasfalti-Isolmant al FuoriSalone 2016

Spiega Marta Casiraghi, responsabile marketing Isolmant: «Abbiamo voluto realizzare un’opera che rendesse onore ai nostri materiali; i nostri prodotti hanno per definizione una vita nascosta, perché si posano al di sotto della pavimentazione e non sono mai visibili all’utilizzatore finale. Questa bella iniziativa ci ha permesso di valorizzarli, nella nostra opera abbiamo voluto aprire uno squarcio nella pavimentazione con l’obiettivo di mettere in evidenza quello che c’è sotto, di renderlo visibile agli occhi e al tatto».

Tecnasfalti e Isolmant al Fuorisalone 2016
Tecnasfalti e Isolmant al Fuorisalone 2016

L’Admiral Hotel avrà invece un ospite speciale: la sorprendete pavimentazione magnetica Mabos by Isolmant che accoglierà progettisti e architetti del Salone del Mobile in una hall dove si svolgeranno incontri ed eventi a loro dedicati. Una particolare comunicazione informerà questi professionisti che, sotto i loro piedi, non c’è un pavimento qualsiasi ma Mabos, nello specifico le finiture Color White e Hold Iroko, che si divideranno equamente i 70 metri quadrati dello spazio.

Tecnasfalti e Isolmant alla Milano Design Week
Tecnasfalti e Isolmant alla Milano Design Week

Mabos by Isolmant verrà posato anche all’interno di una camera, dove gli interior designer potranno toccare con mano le caratteristiche del prodotto e apprezzarne l’eleganza e la praticità. Niente di meglio per offrire tanti spunti per i loro progetti futuri.

Tecnasfalti-Isolmant per il FuoriSalone
Tecnasfalti-Isolmant per il FuoriSalone

Ovvo protagonista alla Fiera Idea di Bergamo

Sistemi di giunzione, la rivoluzione di Ovvo

È il nuovo sistema di giunzione Ovvo una delle attrazioni principali della Fiera Idea (Bergamo, 12-15 aprile). La tecnologia firmata Ovvo è stata messa a punto per accorciare il lungo procedimento di assemblaggio dei prodotti: l’utilizzo di attrezzi, colle e viti diventa così un ricordo. Il prodotto consiste in una soluzione a incastro a spinta, che permette di unire due pannelli semplicemente e senza sporcare. Il meccanismo di Ovvo è composto da un elemento femmina incassato in un pannello e da un secondo di ancoraggio sporgente dall’altro, che lega saldamento i due panelli nella posizione desiderata. Il sistema permette di risparmiare fino all’80% sui tempi di assemblaggio (in laboratorio o in loco). Il processo di fresatura a due passaggi garantisce un risparmio del 30% sui tempi. E, ancora, i volumi di trasporto sono così ridotti del 50% grazie proprio alla possibilità di trasportare il prodotto non ancora assemblato. Il sistema di giunzione è stato sviluppato per una vasta gamma di applicazioni soprattutto nella falegnameria.

Sistemi di giunzione, la rivoluzione di Ovvo
Sistemi di giunzione, la rivoluzione di Ovvo

Matteo Tampone, l’arte del Cement Design

Salone del Mobile, RockFace - Tampone

L’arte di Matteo Tampone, artista-designer torinese, al Salone del Mobile 2016: dal 12 al 17 espone sotto la Madonnina i suoi ultimi lavori Rock Face, Materia prima e Toccare con mano. Per il secondo anno Tampone torna a Milano nella settimana dedicata al design rinnovando la collaborazione con Cement Design, azienda leader nella produzione e distribuzione di materiali innovativi a base cementizia. A dominare le sue ultime creazioni è la ruggine, elevata dunque a materia artistica. È il Ventura Desing District (in via Massimiliano 25) ad ospitare le sue opere.

Salone del Mobile, RockFace - Matteo Tampone
Salone del Mobile, RockFace – Matteo Tampone

Rock Face. È l’icona di un volto vissuto che racchiude in sé storie di epoche differenti, un volto in cui si coglie ancora l’espressività di una storia epica nella sua evoluzione dei tempi. Un viso segnato dal tempo ma pieno di forza, è impresso su una superficie altamente resistente, la carta da parati in fibra di vetro, da Inkiostro Bianco, laboratorio specializzato in decorazione di interni. È la tecnologia che incontra la tradizione e, attraverso le cromie dei tratti profondi ed espressivi, offre un coinvolgimento unico nel suo genere.

Salone del Mobile, Materia Prima - Matteo Tampone
Salone del Mobile, Materia Prima – Matteo Tampone

Materia prima. I materiali sono una parte essenziale della ricerca artistica e progettuale di Tampone. Esplorare, sperimentare e plasmare i materiali sono stimoli per proporre nuovi concetti e nuove opere. Così, dal ferro, l’ottone e il rame ossidato, nasce la lampada-scultura a sospensione. È la rivincita della materia stessa che in quest’opera si riappropria della sua identità con tutta la sua forza diventandone la protagonista.

Salone del Mobile, Toccare con mano - Matteo Tampone
Salone del Mobile, Toccare con mano – Matteo Tampone

Toccare con mano. Matteo Tampone gioca con il processo di ossidazione della materia terrena per creare un concerto di dodici mani che riaffiorano nel presente da un passato vissuto singolarmente. Rosse, ferrose, forti come il passato, oppure azzurre, brune e mescolate nel presente. Mani da sfiorare per ascoltare le loro anime che vivono in battiti fluidi, interrotti, lunghi, vivi, simulati, prolungati nel tempo come un eco di storia che volge vivamente verso l’infinito.

Desing, c’è anche il Circolo di Torino al Fuorisalone 2016

Circolo del Desing di Torino, Fuorisalone 2016

C’è anche il Circolo del design di Torino al Salone del Mobile di Milano, 12-17 aprile. La Desing United, grazie all’intesa con il Brera Design District, sarà presente mercoledì 13 per raccontare il capoluogo piemontese tra tradizione e innovazione. Nonostante la velocità del mondo moderno, il design nostrano non ha mai tagliato il cordone ombelicale con la tradizione. Quella piemontese affonda le sue radici in un passato industriale che ha il territorio regionale. È questa la storia che il Circolo di Torino ha deciso di raccontare in occasione del Fuorisalone: parlare dell’eredità di Torino. La città della Mole negli ultimi due decenni ha cambiato  volto senza però rinnegare la propria identità.

L’appuntamento è fissato per mercoledì 13 aprile alla Clubhouse Brera in Foro Bonaparte, dove interverranno gli stessi protagonisti di questa metamorfosi socio-ambientale: Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino; Francesco De Biase, Dirigente Servizio Arti visive, cinema, teatro della Città di Torino; Roberto Giolito, Head of FCA Heritage Department e Andrea Granelli, Presidente Associazione Archivio Storico Olivetti. A Torino è stata nominata City of Desing dall’Unesco, all’interno del contest Città creative, per la sua capacità di ridisegnare spazi urbani, aspetti economici e vita sociale. Il forte legame che unisce Torino e Milano continuerà nel mese di novembre quando il Circolo ospiterà a Torino, nell’ambito della manifestazione Contemporary Art, un evento promosso dal Brera Design District.

Circolo del Design di Torino al Salone del Mobile 2016
Circolo del Design di Torino al Salone del Mobile 2016

Salone del Mobile 2016, Saint-Gobain ad alto tasso di desing

Fuorisalone, Outdoor Riccardo Lanfranchi per Saint-Gobain

Saint-Gobain protagonista del FuoriSalone 2016. Per il secondo anno consecutivo l’azienda sarà a Milano con materiali innovativi ad alto tasso di desing e comfort abitativo: 400 metri quadrati di loft dal sapore metropolitano in via Adige 11, a Milano, ospiteranno cinque differenti ambientazioni curate e realizzate da Andrea Castrignano per dar vita a una nuova concezione di paesaggio domestico e a una nuova dimensione dell’abitare. Il progetto è stato denominato Color Inside e vede per l’esattezza una sala da pranzo, una zona living, una camera da letto e un bagno, ognuno caratterizzato da un colore dominante.

Fuorisalone, Outdoor Riccardo Lanfranchi per Saint-Gobain
Fuorisalone, Outdoor Riccardo Lanfranchi per Saint-Gobain

I brand Saint-Gobain Glass e Gyproc con le loro soluzioni sono stati impegnati in tutte le fasi di ristrutturazione e definizione degli spazi grazie all’impiego di alcuni dei prodotti di punta che hanno valorizzato l’intervento del famoso interior designer garantendo la massima resa tecnica e funzionale senza tralasciare l’estetica, il benessere e quindi il comfort abitativo. Le soluzioni Saint-Gobain hanno contribuito nella realizzazione dell’intervento di recupero e ristrutturazione del noto interior designer che attraverso nuance, profumi, suoni e consistenze materiche ha dato vita a una nuova concezione di paesaggio domestico e a una nuova dimensione dell’abitare.

Fuorisalone, Bathroom Riccardo Lanfranchi per Saint-Gobain
Fuorisalone, Bathroom Riccardo Lanfranchi per Saint-Gobain

Bucci nuovo general manager di Knauf Italia

Andrea Bucci

Andrea Bucci è il nuovo General Manager di Knauf Italia. Prende il posto nella carica di direttore generale a Maurizio Casalini, che ha guidato con successo Knauf Italia per 31 anni. Classe 1972, laurea in Business Economy alla Sapienza di Roma, inglese fluente e una vita trascorsa in posizioni manageriali in aziende leader di mercato nel mondo dei beni capitali nel settore automotive, Bucci ha le sue maggiori competenze nel B2B di beni e servizi complessi e nella gestione dell’innovazione.

Il mandato affidato a Bucci prevede il rafforzamento della leadership di Knauf nell’ambito dell’edilizia tecnologicamente innovativa e delle soluzioni costruttive che puntano alla sicurezza, alla salute e al benessere abitativo. Knauf è una multinazionale leader in soluzioni e sistemi per l’edilizia moderna presente in Italia e in oltre 60 nazioni nel mondo. «Knauf detta oggi gli standard di prodotti e sistemi per l’edilizia moderna ma le sfide che il mercato e il progresso tecnologico ci lanciano sono forti e impegnative; noi dovremo dunque essere ancora più pronti e dinamici per cogliere le opportunità di questi cambiamenti e innovarci costantemente, con un offerta vincente nella value proposition, per restare all’avanguardia e mantenere le nostre leadership tecniche e di mercato», commenta Bucci. «Knauf deve e vuole crescere ancora e noi faremo di tutto perché questa crescita avvenga e sia forte, sostenibile e profittevole, per noi, per la rete, per tutti i nostri partner di filiera e per i nostri clienti finali».

Andrea Bucci
Andrea Bucci

Prestazioni da 10 e lode per la scuola materna San Giuseppe

La pensilina della scuola materna

Parte di un antico convento diventa un’asilo, grazie a un progetto di recupero innovazione tecnologica. L’intervento di ampliamento della costruzione cinquecentesca in una nuova struttura, la scuola materna  San Giuseppe di Castel Bolognese nel ravennate, è stato realizzato dallo Studio Lambertini Mainardi di Bologna che ha saputo integrare un’architettura moderna in un contesto storico rispettando i canoni costruttivi ed energetici di elevata efficienza. Merito anche di un involucro all’avanguardia come Porotherm Plana+ Revolution 12-50/24,9 di Wienerberger.

La scuola materna San Giuseppe di Castel Bolognese
La scuola materna San Giuseppe di Castel Bolognese

Nell’asilo i percorsi sono distribuiti per stimolare la fantasia e la creatività dei più piccoli, e c’è un abbondante uso della luce, che penetra da un grande lucernario a forma piramidale posto al centro e da una grande vetrata. Concepita come elemento che contraddistingue l’atrio d’ingresso da cui si sviluppano diversi ambienti, sala insegnanti, aule e servizi, lambisce copertura lignea che si apre a trapezio e crea uno spazio di collegamento tra interno ed esterno per permettere ai bambini di giocare all’aria aperta protetti dalle intemperie. Intorno, le mura storiche e l’ampio giardino del convento.

L'atrio della scuola materna San Giuseppe
L’atrio della scuola materna San Giuseppe

L’attenzione per la qualità dell’ambiente interno non si limita alla corretta definizione dei volumi, ma prevede il contenimento dei consumi energetici e l’uso di energie rinnovabili. Obiettivi raggiunti attraverso il corretto orientamento degli spazi in base al ciclo solare e l’utilizzo di schermature per le pareti vetrate basso emissive e di blocchi di tamponamento che garantiscono un ottimo potere di isolamento termico e acustico e un’elevata traspirabilità. Infatti, il cappotto in laterizio della gamma Porotherm Revolution, è una soluzione altamente traspirante, con un’elevata resistenza meccanica e al fuoco, che unisce i vantaggi di un’ottima coibentazione termica alla capillarità dei materiali che la compongono: laterizio e lana di roccia. La struttura porosa del laterizio e l’anima isolante della lana di roccia consentono l’autoregolazione dell’umidità all’interno della parete, assicurando in questo modo un microclima confortevole e salubre all’interno degli spazi scolastici. L’applicazione di Porotherm Revolution ha comportato una riduzione delle perdite di energia e la completa eliminazione dei ponti termici, garantendo in questo modo, oltre a un risparmio sui costi di riscaldamento, anche elevati standard qualitativi e un ottimo livello di comfort.

La pensilina della scuola materna
La pensilina della scuola materna
cappotto
Il cappotto in laterizio Porotherm Plana+ Revolution 12-50/24,9 di Wienerberger

Inoltre, il perfetto incastro dei blocchi e l’utilizzo della malta speciale Porotherm Bio Plan, facilmente mescolabile con acqua all’interno di un normale secchio, hanno permesso di ridurre i tempi di posa fino al 50%, generando notevoli economie e vantaggi per il completamento dell’opera. I blocchi Porotherm Plana+ Revolution 12-50/24,9 di Wienerberger, hanno consentito inoltre di abbattere i rumori esterni ed eliminare il riverbero interno con pannelli fonoassorbenti ad alta prestazione per un massimo confort degli ambienti scolastici. Infine, una moderna centrale termica, nascosta alla vista, gestisce i pannelli fotovoltaici che soddisfano l’intero fabbisogno di energia elettrica, l’illuminazione a led e il riscaldamento degli ambienti ottenuto attraverso l’utilizzo di pannelli radianti a bassa temperatura. Caratteristiche che hanno permesso alla scuola materna San Giuseppe di raggiungere la certificazione energetica CasaClima B, ovvero un consumo energetico inferiore a 50 kWh per metro quadro all’anno (la cosiddetta Casa da 5 Litri).

La cella solare ultra sottile più leggera di una bolla

La cella solare ultra sottile creata all'Mit

La popolarità del sole come fonte di energia è cresciuta parecchio negli ultimi dieci anni e la percentuale dei nuovi impianti installati ogni anno è del 40%, tanto da rappresentare circa l’1% della spesa energetica totale nel mondo. All’aumento costante però non corrisponde una diminuzione dei prezzi: se è vero che i costi dei pannelli solari si sono notevolmente abbassati, le spese di installazione rimangono alte. E questa voce, che include l’ancoraggio delle pesanti lastre sui tetti spesso inclinati, pesa per l’80% sul budget totale. Per ovviare al problema, tre professori del Mit, Vladimir Bulović, Joel Jean e Annie Wang hanno avviato una ricerca per cella solare ultraleggera, magari di grandi dimensioni, tali da poter essere srotolata su un tetto o su un terreno e fissata con un punto metallico.

La chiave della ricerca dunque era ridurre il peso dei pannelli sostituendo il pesante substrato, in genere vetro, con un materiale più leggero. Così il primo passo del team nella produzione è stato quello di ricorrere a un processo a temperatura ambiente, a differenza di quello ad alta temperatura usato per le celle convenzionali, per evitare di sciogliere la cella stessa o danneggiare il substrato. Il risultato è una cella solare così leggera da poter essere distesa su una bolla di sapone senza provocarne la dissoluzione. Un elemento minuscolo che misura soltanto 2.3 micron, in pratica lo spessore di un capello ed è così sottile che potrebbe, in teoria, essere applicato su qualsiasi superficie, anche quelle più delicate come i palloncini, i vestiti, la carta e perfino la pelle umana. È stato usato il polimero parylene, flessibile come la plastica per avvolgere i cibi ma più resistente, adagiato su una lastra di vetro su cui è stata posato un sottile strato di cella solare quindi sigillato con il parylene, poi staccato dal vetro.

Incredibilmente la potenza di questa cella ultra leggera è di 6 watts grammo, circa 400 volte di più rispetto a un prodotto tradizionale. Il prossimo passo sarà capire come avviare una produzione massiva: il procedimento per depositare il materiale della cella solare sul substrato è piuttosto lento, e il successo della ricerca sta nel riuscire ad accelerare questo processo su estensioni maggiori. A cui seguiranno i test di resistenza e durata che dovrebbe essere garantita per alcuni anni. Certo, si tratta di una scoperta che potrebbe avere implicazioni notevoli nelle aree dove il peso è di estrema importanza, per esempio le navicelle spaziali. Ma potrebbero essere usate per alimentare i dispositivi elettronici domestici senza alcun peso o ingombro aggiuntivo. O addirittura dare potenza in maniera quasi invisibile a qualsiasi tipo di superficie e quindi introdurre un nuovo paradigma sul modo di distribuire l’energia elettrica. Gli scienziati ritengono che ci vorranno almeno dieci anni perché uno scenario simile possa diventare un fenomeno di massa.

La cella solare ultra sottile creata all'Mit
La cella solare ultra sottile creata all’Mit

Costruzioni, Saint-Gobain abbraccia la tecnologia Bim

Costruzioni, Saint-Gobain lancia la tecnologia BIM

Saint-Gobain, leader mondiale nel mercato dei prodotti per le costruzioni, lancia la libreria dei propri oggetti Bim (Building Information Modeling), metodologia che simula il processo costruttivo e coniuga progettazione 3D, gestione della filiera, dei materiali e del cantiere e project management. Il modello dell’abitare promosso da Saint-Gobain pone al centro il benessere dell’uomo e la salvaguardia dell’ambiente: l’innovazione del prodotto, il comfort abitativo, la sostenibilità e il design sono le stelle polari del gruppo, che ha da poco festeggiato 350 anni di storia.

Costruzioni, Saint-Gobain lancia la tecnologia BIM
Costruzioni, Saint-Gobain lancia la tecnologia Bim

L’innovazione proposta dall’azienda è una vera  e propria rivoluzione digitale che coinvolgerà tutto il settore dell’edilizia, ripensando in toto l’intero processo di costruzione. Alla base del Bim c’è la volontà di anticipare il più possibile le problematiche che emergono man mano che si realizza un edificio. Il Building Information Modeling renderà possibile individuare, fin dalla fase iniziale della progettazione, tutte le caratteristiche di un edificio. Il sistema avvantaggia sensibilmente i professionisti che operano nel settore delle costruzioni, visto che gli errori nella fase progettuale e in quella esecutiva saranno ridotti, i tempi e i costi diminuiranno in favore di una maggiore efficienza ed efficacia. Nel Bim, si tratta di oggetti in tre dimensioni che contengono tutta una serie di informazioni determinanti per la progettazione dell’edificio quali caratteristiche tecniche, energetiche, acustiche, composizione e prestazioni, oltre alle certificazioni di prodotto correlate, che consentono la tracciabilità dell’oggetto reale che verrà costruito, durante il suo intero ciclo di vita. Ciò permette un’efficace previsione della gestione e manutenzione dell’edificio, anche in termini economici.

Costruzioni, la tecnologia BIM di Saint-Gobain
Costruzioni, la tecnologia BIM di Saint-Gobain

Il Bim è già utilizzato in diversi Paesi (Inghilterra, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Norvegia, USA, Qatar), mentre in Italia verrà introdotto, inizialmente in via facoltativa per poi essere applicato obbligatoriamente, dal Nuovo Codice Appalti che lo prevederà per le nuove opere pubbliche e per i servizi di importo superiore alle soglie comunitarie. Alla luce di ciò, Saint-Gobain ha deciso di rendere disponibile gratuitamente la propria ampia libreria BIM in anticipo rispetto al 18 aprile, data di scadenza della delega per il recepimento della Direttiva Europea sugli appalti pubblici, che verrà recepita in Italia attraverso il Nuovo Codice Appalti.

Fuorisalone 2016, BathCo presenta Atelier Collection

Salone del Mobile, il lavabo Totem della collezione Atelier di BathCo

In occasione del Fuorisalone 2016 (Milano, 12-17 aprile), BathCo presenta Atelier, un progetto nato in collaborazione con diversi artisti di prestigio internazionali che porta l’arte nel mondo dei sanitari da bagno. La collezione è stata firmata da Adri Santiago Cludia iza Jose Luis Ochoa Ana Exposito Marga Polanco Emeric Minaya Maria Centeno Sandra Suarez.

Salone del Mobile, collezione Atelier di BathCo
Salone del Mobile, collezione Atelier di BathCo

Il progetto Atelier in mostra al Fuorisalone si compone di 14 disegni creati da questi otto differenti artisti che hanno interpretato con il loro punto di vista, il loro stile e la loro arte ogni pezzo uscito dai forni dell’Atelier.

Salone del Mobile, un pezzo della collezione Ateleir di BathCo
Salone del Mobile, un pezzo della collezione Ateleir di BathCo

Tutti i pezzi della collezione Atelier sono realizzati in ceramica, dipinti a mano e numerati e vengono consegnati in un packaging davvero speciale che impreziosisce ancora di più il prodotto: una cappelliera che riporta lo stesso disegno del lavabo.

Salone del Mobile 2016, la collezione Atelier di BathCo
Salone del Mobile 2016, la collezione Atelier di BathCo

Milano Desing Week 2016, l’appuntamento con la mostra Disinquinamente

Fuorisalone 2016, la mostra Disinquinamente

Nella settimana milanese del Salone del Mobile c’è spazio per la mostra Disinquinamente, ideata da GrandesignEtico,che da oltre vent’anni opera a livello internazionale promuovendo attività ed eventi che esaltano il connubio tra design, creatività ed etica. Disinquinamente è di casa al Fuorisalone e quest’anno l’esposizione troverà spazio alla sede dell’Associazione Plana, in Piazzale Cadorna. La mostra presenta oggetti, prodotti e tecnologie selezionati dal Board di GrandesignEtico per aspetti qualitativi e d’innovazione dei materiali e si svolgerà in tre distinti spazi espositivi. Come il padiglione Corpore Sano, con prodotti alimentari e oggetti legati al mondo della cucina, mentre Mens Sana propone Zerobody di Starpool, azienda leader nel settore della ricerca di soluzioni benessere. Infine, lo spazio Design Sano ospita prodotti innovativi di design: il bello che fa bene alla mente. L’esposizione prosegue anche nel cortile interno con la presentazione di Monterosaterme.

Salone del Mobile, l'appuntamento con la mostra Disinquinamente
Salone del Mobile, l’appuntamento con la mostra Disinquinamente

Veniamo al programma dell’esposizione. Mercoledì 13 l’inaugurazione con la performance dell’artista e poeta Sergio Carlacchiani Disinquinamente 1993-2016 – Pensare diVerso: Pattumeria PoEtica, mentre in serata è in palinsesto Mangiare sano con Raspadura Lodigrana. Giovedì 14 Monterosaterme e Forte di Bard proporranno una serata a tema valdostano Cultura e Benessere: un viaggio nella Valle d’Aosta, con la collaborazione di Comfort Zone. Starpool venerdì 15 è la volta di Zerobody: l’importanza del corporate brain wellness, un lettino dotato di una tecnologia innovativa che permette di rilassarsi e coccolarsi nella frenesia della città. Infine, gli orari di apertura al pubblico: da martedì 12 a sabato 16 aprile 2016 dalle  10 alle 19. Domenica 17  dalle 10 alle 14. Per le serate del 13, 14 e 15 dalle 18 alle 20. L’ingresso sarà invece solo a invito.

Cna scende in campo per il riuso degli scarti edili

Terre e macerie in cantiere
Terre e macerie in cantiere

Rifiuti: le differenze tra la norma nazionale e quella comunitaria da sempre hanno creato complicazioni e inefficienze nel settore dell’edilizia. Eclatante è stato il provvedimento, estremamente cautelativo, che classificava temporaneamente i calcinacci di ogni dimensione e tipologia raccolti dai cantieri come materiali speciali pericolosi. Ora per fortuna non è più così, ma si tratta comunque di una voce che, secondo il Rapporto Rifiuti Speciali 2015 redatto da Ispra, rappresenta il 37,4% di questa categoria, pari a 49 milioni di tonnellate. Lo studio però evidenzia che in Italia la maggioranza dei rifiuti da costruzione vengono portati in discarica, che di conseguenza è una delle forme di smaltimento più utilizzate: circa il 35,7% del totale. Proprio su questi numeri si basa l’analisi di Cna Costruzioni: lo scarso ricorso al recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione è frutto anche della poca attenzione del legislatore circa le esigenze dei cantieri, la mancanza di un’offerta organica sul territorio nazionale e il problema dei costi. E infatti, la norma di semplificazione della disciplina in materia di terre e rocce da scavo all’esame delle commissioni Ambiente sia di Montecitorio che di Palazzo Madama potrebbe indirizzare alla discarica il materiale di risulta di svariati cantieri.

Così la confederazione delle imprese ha deciso di inviare alla Commissione Europea, prima dell’avvio dei lavori sulla direttiva quadro in materia (l’obiettivo è recuperare il 70% in peso dei rifiuti da demolizione e costruzione entro il 2020), una serie di proposte per incentivare e facilitare il riuso e la rigenerazione degli scarti edili, e per favorire l’introduzione più massiccia di materiali riciclati nel comparto delle costruzioni. La prima proposta è quella di introdurre un provvedimento fiscale che incentivi in forma di sgravi per chi acquista materiali riciclati da una parte, e dall’altra per chi appronta tecniche selettive di demolizione in modo da agevolare il recupero dei materiali. La seconda richiesta è la semplificazione delle norme amministrative e dei regolamenti per il recupero e l’utilizzo in cantiere di una parte del materiale di risulta. Seguono l’indicazione di esempi concreti di produzione e relativa commercializzazione di materiali riciclati tramite impianti fissi. Infine, si punta sulla formazione degli operatori per promuovere le possibili modalità di riciclo dei materiali e far conoscere le buone pratiche messe in campo.Rifiuti_cantiere