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Lo smalto Kiron è due in uno: protegge e decora

Proteggere e decorare in un colpo solo? È possibile. Si può grazie a Kiron, smalto anticorrosivo sfornato dall’azienda San Marco. Il prodotto è indicato per la protezione e la decorazione dei supporti metallici di interni ed esterni; per le sue peculiarità ed aspetto estetico può fungere anche come fondo e finitura per le applicazioni su manufatti ferrosi esposti in ambienti umidi o in atmosfera industriale o marina.

Kiron è a base di resine sintetiche, pigmenti anticorrosivi e cariche lamellari e garantisce anche un effetto antichizzato. Tre gli effetti garantiti: 1) Effetto passivante, i pigmenti anticorrosivi presenti nel prodotto esercitano un’azione passivante evitando la formazione della ruggine; 2) Effetto barriera, la particolare struttura lamellare crea degli strati paralleli di carica all’interno del film che ostacolano l’infiltrazione dell’acqua e degli agenti atmosferici; 3) Effetto scudo, l’ossido di ferro micaceo e l’alluminio impediscono alle radiazioni ultraviolette di raggiungere gli strati sottostanti, ritardando così il degrado del legante.

Kiron, smalto antiruggine

Un oasi di pace in casa con Externo di Woodco

Externo di Woodco

Non finisce mai la ricerca di oasi di pace in cui rifugiarsi per staccare la spina dalla quotidianità . A creare questi spazi di relax ci pensa Woodco, che propone Externo, il nuovo pavimento ecologico in bamboo plastic composite: materiali naturali, tonalità soffuse e una linearità misurata sono gli ingredienti di uno spazio armonioso che favorisce il benessere psicofisico.

Externo di Woodco
Externo di Woodco

Dagli interni agli esterni, visto che la ricerca di serenità si è estesa con vigore anche al mondo dell’outdoor con la volontà di rendere gi ambienti esterni degli spazi da godere in tranquillità, con la famiglia o gli amici. Cresce sempre più l’attenzione verso il giardino, in particolar modo la piscina.  Dalla ricerca di soluzioni innovative che potessero rappresentare la migliore alternativa alla pavimentazione tradizionale, nasce Externo di Woodco, il nuovo pavimento per esterni sostenibile, performante e dal look raffinato e naturale. Bello come il legno ma molto più resistente, Externo è un pavimento realizzato con una particolare composizione a base di farina di bambù e polietilene che permette di avere superfici sempre perfette. Realizzato con bambù proveniente da foreste certificate,  Externo resiste all’invecchiamento, agli agenti atmosferici, alle macchie, ai funghi, alle muffe, ai batteri, ai microrganismi marini e agli insetti. Inoltre non ingrigisce, non invecchia, non marcisce ed è resistente sia all’acqua che gela sia ai raggi ultravioletti del sole.

Externo di Woodco, dettaglio
Externo di Woodco, dettaglio

Ideale per rivestire il bordo piscina, i camminamenti circostanti, terrazze e vialetti, Externo è un pavimento completamente sicuro: la superficie è antiscivolo anche se bagnata e le sue proprietà antisdrucciolo non consentono la formazione di schegge. Disponibile in tre colori e in diverse finiture di superficie, una volta installato non necessita di alcun tipo di trattamento, nemmeno di riverniciature o levigature, permettendo di vivere gli spazi outdoor in completa tranquillità.

Bagni moderni con Ponte Giulio e i lavabi Midioplan

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Eliminare le barriere anche in bagno. Questa la missione di Ponte Giulio, impegnata nella realizzazione di bagni moderni, sicuri e su misura dell’utente finale. Ultime novità dell’azienda Press e Novantagradi, nuovi lavabi della collezione Midioplan, versatili e plasmabili, adatti a qualsiasi progetto d’arredo.

Caratterizzati da dimensioni generose e da una moderna forma squadrata, i due lavabi sono realizzati in pietra acrilica, igienica, durevole nel tempo, resistente e  ripristinabile. Non assorbente o porosa, la superficie è prodotta per circa due terzi con idrossido d’alluminio e per un terzo con acrile di qualità, con l’aggiunta di piccole quantità di pigmenti colorati. Resistente ai raggi UV, il suo colore si mantiene invariato nel corso degli anni.

ponte giulio Novantagradi by Midioplan

Grazie alla collaborazione con D_sign lab, – laboratorio di designer e progettisti interni all’azienda, Ponte Giulio è in grado di costruire anche pezzi personalizzati, con tempi di consegna  tra i 7 e 10 giorni. E per essere ancora più vicini al cliente, Ponte Giulio mette a disposizione di progettisti e installatori un team tecnico a supporto del progetto. Una volta terminata la fase di installazione,  i disegni vengono archiviati e custoditi in azienda per il tempo concordato con il cliente.

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L’azienda ha elaborato un programma che consente, al comparto dell’ospitalità di realizzare personalizzazioni per forme e dimensioni, con sanitari, ausili e complementi adatti per essere impiegati in qualunque ambito.

Nuove finiture per Prolistel, i profili alluminio e acciaio Progress Profiles

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Prolistel effetto cuoio

Per impreziosire rivestimenti e pavimenti, Progress Profiles ha arricchito la gamma di profili Prolistel con una nuova gamma di tonalità, sfumature e materiali in grado di enfatizzare i complementi d’arredo con un design moderno e funzionale.

Listelli decorativi in alluminio, acciaio e ottone cromato, i profili della linea Prolistel sono in grado di soddisfare i più svariati coordinamenti di tipo cromatico o di contrasto, grazie alle numerose possibilità di personalizzazione. Si va dalla finitura effetto cuoio o quadratini per i listelli in acciaio, oltre al modello classico in acciaio lucido o satinato, mentre quelli in alluminio, con superficie bombata o piatta, spaziano dall’anodizzato allo spazzolato, dal brillantato all’anodizzato spazzolato tiltex (tutti disponibili in argento, rame o titanio), dalla linea Tuscany (grigio beige o bronzo) alla Black line dove è stata introdotta la nuova finitura crepè nero (disponibile anche in ottone cromato lucido). I listelli sono disponibili con una larghezza variabile dai 4,5 ai 25 mm.

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Prolistel nero crepé

Disponibile anche un listello con Led integrato, in alluminio anodizzato argento o brillantato cromo, a luce calda, fredda e neutra, per dare nuova luce non solo a bagni e cucine, ma anche agli ambienti living.

Ideali per rivestimenti in ceramica, marmo e mosaico, Prolistel viene posato con lo stesso collante della ceramica o del parquet, a parete o a pavimento, indipendentemente dallo spessore del rivestimento.

Inquinamento: Missione meno emissioni da Ascomac e Unacea

Basta inquinamento, la missione meno emissioni

Meno inquinamento, meno emissioni e sostenibilità dell’ambiente urbano: sono le proposte eco-friendly dell’industria delle macchine per costruzioni. Dal 2000 a oggi, grazie allo sviluppo delle normative europee, questo ha adottato mezzi che hanno abbattuto di oltre il 95% l’emissione di particolati: il dato emerge dal documento “Missione meno emissioni”, progetto congiunto di Ascomac e Unacea, associazioni degli importatori e dei produttori italiani.

Secondo lo studio gli investimenti e gli sforzi di progettazione dell’industria non hanno portato vantaggi alla qualità dell’aria e all’ambiente come avrebbero potuto. Gli enti locali, infatti, non hanno ancora istituito provvedimenti di limitazione all’utilizzo delle macchine più obsolete: oggi in Italia ci sono comuni dove tutti i mezzi possono operare sempre e comuni nei quali, nei giorni di limitazione del traffico, nessun tipo di macchina per costruzioni può circolare, indipendentemente dal livello di emissioni del motore utilizzato. A tal proposito, Ruggero Riva (presidente Ascomac) ha così commentato: “Si tratta di un paradosso. Così non vengono in alcun modo riconosciuti e premiati gli imprenditori che utilizzano le macchine delle più recenti generazioni”. Sulla stessa linea Paolo Venturi, presidente Unacea: “Non ha senso che l’Italia debba essere sanzionata per il superamento dei limiti di inquinamento e allo stesso tempo non si sfruttino le possibilità fornite dall’avanzamento tecnologico per abbattere le emissioni”.

Basta inquinamento, la missione meno emissioni
Basta inquinamento, la missione meno emissioni

Il 30 dicembre 2015 il Ministero dell’Ambiente, Conferenza delle Regioni e Anci avevano firmato un protocollo d’intesa riguardante l’abbattimento delle emissioni attraverso interventi volti al rinnovo del parco circolante obsoleto. A tal proposito, le associazioni di categoria hanno avanzato diverse proposte: l’inclusione delle macchine per costruzioni nelle ordinanze comunali relative alle aree a traffico limitato, tenendo conto del livello emissioni dei motori così come fatto per le altre categorie di veicoli; superare l’approccio della sola circolazione, prevedendo limitazioni all’utilizzo delle macchine per costruzioni obsolete all’interno delle aree a traffico limitato; prevedere una specifica e incisiva premialità di punteggio nelle gare di appalto per lavori di costruzione e manutenzione in ambito comunale per le aziende che utilizzano macchine delle ultime generazioni; intensificare i meccanismi di controllo del mercato.

Smart home: Roma dietro a Parigi, Londra e Madrid

Smart home

Smart home: se ne parla molto, ma pochi conoscono veramente l’argomento. Il sondaggio condotto da Context, società americana che analizza i dati di vendita e i prezzi dei retailer, su un campione di 2500 consumatori in Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Italia rivela che il nostro Paese non è ancora davvero pronto per la casa intelligente. Lo affligge la scarsa conoscenza dei vantaggi percepiti che la home automation può apportare in termini di qualità di vita, efficienza e risparmio energetico. La Germania si colloca al primo posto per comprensione, desiderio e spesa relativi alla casa intelligente, seguita da Regno Unito, Francia e Spagna; chiude la classifica l’Italia.

Secondo la ricerca gli italiani immaginano di vivere in una casa corredata da apparecchi di ultima generazione nel lungo periodo, non nell’immediato, ma è forte l’interesse per questi temi e le donne sono le più propense alla casa intelligente arrivando a spendere fino a 5mila euro. Per acquisire quali vantaggi? Al di là del genere, al primo posto c’è il comfort, che segna un 33,4% di preferenze: rientrare a casa e trovare un ambiente accogliente o la cena cotta a puntino in forno rappresentano una forte attrazione; al secondo posto, con il 20,8%, la sicurezza; seguono le commodity come la regolazione della temperatura, lo spegnimento delle luci o l’abbassamento delle tapparelle con il 19,8%; la cura dei parenti anziani per il 19,2% e infine l’entertainment con il 14,6%. Non solo, il 24,8% degli intervistati sarebbe disposto a spendere per la propria sicurezza grazie a sistemi collegati direttamente alle forze dell’ordine; il 15,2% invece, vorrebbe installare apparecchi che consentano il collegamento con la compagnia assicuratrice in caso di allagamento o altri incidenti domestici; mentre il 32,2% è favorevole a soluzioni che rendano possibile collegarsi direttamente con il proprio medico o con l’ospedale più vicino in caso di necessità.

Emerge anche una considerazione rilevante: se si affronta il tema della Smart Home legato ai servizi correlati, come quelli legati alla salute o alla sicurezza, i consumatori manifestano maggiore propensione a investire nella casa intelligente. Il sondaggio rivela, inoltre, il ruolo chiave dei rivenditori specializzati in elettrodomestici ed elettronica di consumo: su di loro gli italiani ripongono la massima fiducia per ottenere informazioni e installare prodotti di domotica. Infine, una sorpresa: secondo Context la cucina è la stanza che per prima vorrebbero Smart in casa propria con il 61,2% delle preferenze, rispetto alla camera da letto con il 16,6% e al living con il 11,3%. Ma sebbene il 50% dei partecipanti dichiari la sua preoccupazione per la quando è fuori, soltanto il 9% ha sentito parlare delle camere Ip. Insomma, la vera sfida è sulla conoscenza tecnologica del consumatore.

Smart home
Smart home

Vetro e acciaio per le cucine Pertinger

La nuova sede Pertinger

Ultra-moderna, funzionale e dalle linee decise: la nuova sede dell’azienda Pertinger a a Varna, vicino a Bolzano, ha le stesse caratteristiche delle cucine a legna che produce. L’impianto contemporaneo e grintoso, realizzato per lo più in acciaio e vetro, che si vede lungo l’autostrada a ridosso dell’uscita Bressanone-Val Pusteria è firmato da Architekten Walter Pichler & Partner, mentre il progetto strutturale, la costruzione portante in acciaio, l’involucro esterno e le facciate continue vetrate sono interamente opera dell’azienda Stahlbau Pichler. In un’area di 5700 metri quadrati si trovano lo stabilimento produttivo, lo stoccaggio e l’amministrazione mentre all’estremo opposto lo showroom dalle grandi vetrate verticali, aperto al pubblico.

Struttura metallica e copertura

Stahlbau Pichler ha operato in maniera particolare su questo impianto poiché parte della produzione e l’intero montaggio sono avvenuti in cantiere. I profili impiegati per le strutture portanti in acciaio sono prevalentemente laminati a caldo tipo Hea, Ipe ed altri, e profili saldati a doppio T in qualità S235 JR/ S355J2, mentre per le strutture secondarie sono stati scelti profili tubolari rettangolari. La struttura metallica portante di copertura è composta dai seguenti elementi strutturali: colonne in Hea 450, travi di copertura principali sono reticolari saldate in Hea 180 (briglie inferiori) e Hea 160 (briglie superiori). I profili di collegamento sono costituiti da profili tubolari che vanno da 80 a 120. Le travi secondarie di falda sono costituite da capriate con profili Hea 220 e profili tubolari da 80. Il pacchetto di copertura si compone di lamiera grecata autoportante (5.500 m2) altezza greche 150 mm, spessore lamiera 8/10 mm.

Facciate e solai

L’edificio presenta un ́imponente facciata continua il alluminio con montanti e traversi. Il sistema utilizzato per il reticolo portante della facciata vetrata è Schüco FW 60 + a garanzia di un elevato isolamento termico, in osservanza degli standard attuali di risparmio energetico. Le facciate si integrano nella struttura e creano un continuum architettonico di piacevole impatto estetico. I solai alvelolari sono concepiti come solai collaboranti con sezione mista acciaio/cemento armato, con posa degli elementi alveolari in luce alle travi saldate a doppio T con ali differenziate per ottenere uno spessore strutturale ridotto. Sono stati realizzati 2.800 m2 di solai su due piani. La scelta strutturale applicata  ha consentito di coprire luci notevoli e sopportare elevati carichi.

In totale sono state impiegate 600 tonnellate di acciaio per le strutture portanti, mentre per le facciate vetrate possiamo parlare di 994 metri quadrati, mentre i lavori per la realizzazione della sede sono durati all’incirca un anno.

La nuova sede Pertinger
La nuova sede Pertinger

Gruppo Made: la distribuzione edile in Italia ha perso il 25% dei ricavi

Distribuzione edile, convengo Gruppo Made

Come creare valore in un mercato in recessione come quello della distribuzione edile? Da questo interrogativo è partito lo studio di settore promosso dal Gruppo Made e realizzata dall’Università degli Studi de l’Aquila. Il punto di partenza, però, non è confortante: lo studio, che ha esaminato circa 800 bilanci sulle 6mila rivendite che sono state oggetto dell’analisi, ha stabilito che in sette anni, dal 2007 al 2014, la perdita di fatturato è stata del 25%, pari a quasi 1 miliardo. I risultati sono stati presentati e commentati a Milano da Claudio Troni (direttore marketing di Made), Fabrizio Berti e Fabio Ciaponi (rispettivamente professore e ricercatore dell’Ateneo abruzzese), che hanno presentato i risultati della ricerca.

Distribuzione edile, convengo Gruppo Made
Distribuzione edile, convengo Gruppo Made

La discesa dei ricavi delle rivendite è, ovviamente, la diretta conseguenza della crisi dell’edilizia. Per dare un’idea dell’impatto della perdita di fatturato sui conti del settore basta citare due dati. Nel 2007 circa un azienda su dieci presentava un risultato in perdita, mentre nel 2014 le aziende con i conti in rosso sono state tre su dieci. Nel 2007 il 45% delle imprese riusciva a creare un valore economico positivo, mentre nel 2014 solo una su quattro (e quindi il 25%) è stata capace di raggiungere questo risultato.

Distribuzione edile, come creare valore - Convegno Gruppo Made
Distribuzione edile, come creare valore – Convegno Gruppo Made

Una carrellata di dati negativi. Le imprese con un reddito netto positivo si sono ridotte del 21%. Nel 2014 solo un’impresa su quattro ha creato valore (nel 2007 era una su due): il rendimento dei capitali investiti si è quasi azzerato. E il rendimento degli investimenti ha toccato il suo punto di minimo nel 2010 (riducendosi del 33%). Il ritorno sulle vendite, cioè il reddito per ogni euro di fatturato, ha concluso nel 2013 la sua caduta, dopo essersi ridotto del  34%. In compenso, la marginalità delle vendite è cresciuta del 18%, ma ciò non è bastato per assorbire l’aumento dell’incidente dei costi fissi. Altro dato non positivo: il capitale turnover è in costante decrescita (a parità di investimenti si riesce a ottenere sempre meno fatturato), mentre l’allungamento dei tempi di incassi è marcato e le scorte restano in magazzino il doppio del tempo. Gli investimenti decrescono: all’inizio della crisi, per mille euro di fatturato se ne distruggevano due di valore. Nel 2014 se ne bruciano ancora di più: 18.

In controtendenza. In questo scenario non troppo confortante sono state individuate comunque qualche isola felice: su 814 imprese prese in analisi, le eccellenze sono 27 (appena il 3,5%). La chiave per tornare a crescere sta nell’ottimale gestione dei costi fissi e dei crediti e non nella marginalità sulle vendite.

Distribuzione dile, come uscire dalla crisi - Convegno Gruppo Made
Distribuzione dile, come uscire dalla crisi – Convegno Gruppo Made

Circolo vizioso. La perdita di fatturato, unita a una rigidità della struttura di costi ha prodotto l’erosione del debito e le contromisure adottate per difendere gli equilibri aziendali dai nuovi scenari economici non hanno prodotto risultati. L’erosione del reddito si è tradotta così in un deprimente calo della redditività degli investimenti aziendali, che nel 75% dei casi è scesa al di sotto del costo dei capitali, comunque impiegati per la realizzazione degli stessi investimenti (con conseguente distruzione di valore). In un quadro così critico c’è comunque una nota positiva: l’analisi delle aziende sembra indicare, nell’ultimo triennio, un arresto della caduta e dal  2012 gli indicatori si sono stabilizzati. Solo con i prossimi bilanci 2015 sarà però possibile verificare se effettivamente il settore della distribuzione edile ha intrapreso un nuovo percorso di effettiva crescita per riconquistare quella produttività perduta.

Gli italiani risparmiano su assicurazione e internet

Ogni italiano, in media, nel 2015 ha risparmiato 625 euro grazie ai tagli alle proprie spese.  Lo indica una ricerca di mUp Research per conto del sito Facile.it, comparatore di prodotti finanziari. Lo studio ha indagato sul risparmio attuale, ma anche su come sia cambiato il modo di tagliare le spese negli ultimi cinque anni, sia per quanto riguarda le voci obbligatorie del bilancio familiare sia quelle accessorie. Il risultato che è ovviamente funzionale all’attività del sito promotore del sondaggio, è che i risparmi maggiori si sono ottenuti sulle polizze auto e moto (proprio quello che fa Facile.it); il 38% del campione intervistato (pari a 9,1 milioni di italiani) ha dichiarato di essere riuscito a tagliare il costo della propria assicurazione. A seguire, secondo l’indagine, pur senza cambiare operatore, il 36% degli italiani (8,4 milioni di individui) ha risparmiato sui costi telefonici e il 26% (6,1 milioni) lo ha fatto migrando verso un’altra compagnia per i servizi di linea fissa e Adsl. In ambito delle spese domestiche, il 29% degli intervistati (6,8 milioni) ha affermato di aver risparmiato grazie al cambio di fornitore di energia elettrica e gas. risparmio

La casa galleggiante in mezzo al bosco sardo

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La Casa nel bosco progettata dallo studio Officina29 Architetti (foto Joao Morgado)

Sono stati il terreno in pendenza e la fitta foresta di querce a definire la pianta e il design della Casa nel Bosco progettata in Sardegna dallo studio di Sassari, Officina29 Architetti. Alberi maestosi circondano e toccano con i rami l’edificio dalla forma ortogonale. Ma nemmeno una pianta è stata abbattuta per fare spazio alla struttura che galleggia sopra la terra con i pilastri in cemento armato. Certo, la casa pensata come una suite per gli ospiti o una sala giochi, è piccola: un soggiorno con angolo cottura, un bagno e una camera da letto con mobili su misura. Muri bianchi, piccole finestre sul retro e altezza contenuta, eppure grazie all’ingresso con pareti di vetro terra-soffitto, che rendono il contesto circostante parte degli interni, gli spazi sembrano più ampi. E proprio su questo dialogo tra edilizia e vegetazione sono organizzati i nuovi volumi, come la passerella in legno che segna il percorso tra la casa principale e la dépendance, immersa nella quiete del bosco-giardino. La passatoia è in gradini con alzate e pedate di diverse dimensioni che si snodano zigzag, per non seguire la pendenza ed evitare di toccare alberi, addirittura in un punto c’è un’apertura per fare spazio a un tronco sottile. Anche la scelta di una struttura sopraelevata è data oltre che dall’inclinazione del terreno, dalla volontà di permettere alla vegetazione di crescere sotto. Il risultato è che tra edificio e paesaggio non ci sono più confini.

(foto Joao Morgado)
(foto Joao Morgado)
(foto Joao Morgado)
(foto Joao Morgado)
(foto Joao Morgado)
(foto Joao Morgado)
(foto Joao Morgado)
(foto Joao Morgado)

La Casa di mezza montagna tra le colline piemontesi di Borgiallo

Il lato nord della Casa di mezza montagna

Si chiama Casa di mezza montagna ed è una nuova costruzione progettata dallo studio milanese deamicisarchitetti tra le verdi colline di Borgiallo, nel torinese, a ridosso di un bosco di castagni. L’intervento si inserisce in una particolare tipologia edilizia a cortina adagiata lungo la linea di massima pendenza del terreno e realizza una struttura nella parte centrale di un complesso rurale. La nuova casa ha due lati tanto diversi quanto equilibrati e continui tra loro: il lato nord, sul retro, si presenta chiuso e ricoperto in pietra di Luserna a protezione dall’esposizione dei venti.

Il lato nord della Casa di mezza montagna
Il lato nord della Casa di mezza montagna

Dalla parte opposta, sul fronte sud, una facciata in legno di larice fa da contrasto alla fredda pietra del lato nord, ed emerge tra i pilastri di calce bianca tipici di queste case a schiera. In questo caso il legno si ispira agli chalet della valle svizzera dell’Engadina. Nella parte più alta della facciata si trova la camera da letto che domina, grazie alla sua posizione, una spettacolare vista della pianura sottostante, mentre all’interno spazi a tripla altezza, illuminati da grandi finestre allungate fino al tetto, consentono di ampliare un volume relativamente piccolo.

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La scalinata coperta

Un foro fa da ponte tra i due fronti della casa mettendo in comunicazione il grande prato con il bosco e ospita al suo interno una scalinata coperta, ma aperta allo stesso tempo, che funge da punto di raccordo fra gli spazi e da snodo per il sistema degli ingressi. L’utilizzo non convenzionale di materiali tipici del luogo, come la pietra di Luserna per la facciata sul lato nord e il cotto e il legno di larice per il lato sud, rende la Casa di Mezza Montagna un elemento riconoscibile in un contesto paesaggistico molto uniforme: una nuova sintesi di elementi mutuati da lessici diversi.

Istat: incremento della produzione nelle costruzioni a febbraio

Cantiere al lavoro
Cantiere al lavoro

La nota mensile dell’Istat rileva un incremento dello 0,3% a febbraio, rispetto al mese precedente, nell’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni, mentre calano dello 0,3% gli indici di costo del settore per il tronco stradale con tratto in galleria e per quello senza tratto in galleria. Invariato invece l’indice relativo al fabbricato residenziale.

L’Istituto rende anche noto che su base annua, a febbraio 2016, l’indice della produzione nelle costruzioni corretto per i giorni lavorativi aumenta dello 0,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2015).

Sempre su base annua, l’indice grezzo della produzione nelle costruzioni aumenta del 5,3%. Cresce in misura più lieve anche l’indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale (+0,6%), mentre diminuiscono, rispettivamente dell’1,4% e dell’1,8%, gli indici del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto in galleria e quello senza tratto in galleria.

A febbraio 2016, alla variazione tendenziale dell’indice di costo del fabbricato residenziale contribuiscono l’aumento del gruppo di costo manodopera (+0,9 punti percentuali) e la diminuzione di quello materiali (-0,3 punti percentuali).

Il contributo maggiore alla diminuzione tendenziale degli indici dei costi di costruzione dei tronchi stradali deriva, sia per il tratto in galleria sia per quello senza galleria, dal calo dei costi dei materiali (rispettivamente -1,3 e -1,9 punti percentuali).produzionecostruzioni

I bonus ristrutturazioni, riqualificazione e arredo sul podio del 730 precompilato

L’Agenzia delle Entrate rende disponibile sul proprio sito il modulo precompilato 2.0 per  accedere e visualizzare la dichiarazione dei redditi 730 per il 2015 con tutti i dati già inseriti, bonus per le spese di ristrutturazione casa del 50% e riqualificazione energetica del 65% compresi. La precompilata 2016, che si rivolge a circa 20 milioni di contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente, assimilati, o di pensione, e a circa 10 milioni di soggetti che utilizzano il modello Unico persone fisiche ha permesso di elaborare delle stime sugli effetti delle detrazioni. E infatti sul podio delle spese ci sono proprio le fatture per ristrutturazioni, arredo e risparmio energetico: per tali interventi sono infatti giunti 7,4 milioni di comunicazioni di avvenuto bonifico, per una spesa complessiva di 27,2 miliardi di euro.
Uno strumento capace di ridare slancio a tutto il comparto dell’edilizia, tanto che il Senato ha chiesto al Governo di stabilizzarlo per il triennio 2017-2019.bonus_ristrutturazione

Delrio: sarà più facile demolire le case vecchie

Graziano Delrio

Il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, promette interventi rapidi sull’edilizia residenziale: «Stiamo mettendo una quantità di denaro e vogliamo recuperare i 25mila alloggi pubblici in tre o quattro anni e non in 15 o 20: quest’anno l’obiettivo è di almeno 7.500». Delrio lo ha annunciato al convegno Nuovi strumenti e opportunità per la rigenerazione urbana e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, organizzato dal gruppo Pd della Camera. Parlando di rigenerazione urbana, Delrio ha sottolineato la necessità di semplificare le procedure per le demolizioni. «Il prossimo obiettivo che speriamo non sia lontano è fare in modo che demolire in Italia sia più semplice, perché attualmente pagare gli oneri di demolizione scoraggia molto. Questo è l’elemento al quale Governo e Parlamento stanno lavorando e può portare a un cambio di passo. Stiamo ragionando di mettere in piedi un Piano di rinascimento urbano. Questa e’ la vera sfida che abbiamo davanti ed è una sfida molto complicata». Sul Piano per le città, il ministro ha evidenziato la «grandissima carenza di progettazione». Nel nuovo Codice degli appalti, ha aggiunto, «abbiamo dato molta importanza al progetto e abbiamo anche istituito un Fondo per la progettazione. Se ci mettiamo 15-20 anni per fare un progetto è ovvio che i progetti nascono vecchi. Bisogna invece semplificare molto le procedure che aiutano questo tipo di approccio».

Graziano Delrio
Graziano Delrio

Come arredare casa? Ispirandosi al Feng Shui

Arredare casa secondo il Feng Shui

Anche una disciplina orientale millenaria come il Feng Shui può essere d’aiuto per arredare casa. Proprio così, il Feng Shui è un’arte geomantica nata in Cina oltre 4mila anni fa e i suoi principi si basano sulla disposizione dei campi magnetici ed energetici e sull’equilibrio di yin e yang. ManoMano.it, il più grande eCommerce di bricolage in Europa ha raccolto alcuni suggerimenti per ispirarsi ai principi di quest’antica disciplina per arredare la propria casa, grazie alla Feng Shui Master Silvia Archetti Voltolini, membro della Scuola Italiana di Architettura Feng Shui.

Lo scopo principale è la creazione di ambienti accoglienti, in cui trascorrere momenti di benessere e relax, attraverso la consapevolezza: la casa deve essere infatti il luogo ideale per chi ci abita, deve sostenere energeticamente le persone, farle sentire a loro agio, essere il luogo dove la famiglia si ritira per ricaricarsi. Quando una casa gode di questa armonia, poi, anche gli ospiti che vi entreranno subiranno l’influenza positiva e si troveranno a proprio agio. La prima regola da seguire è guardare all’essenziale: “Simmetria o asimmetria, ordine perfetto o disordine creativo? La soluzione è nel giusto mezzo aristotelico.

Anche la scelta dei colori, dei materiali e della disposizione secondo i punti cardinali è fondamentale per la disciplina; la stessa disposizione degli arredi va studiata con cura e calibrata sull’energia delle persone. Le pitture e i materiali vanno sempre scelti tra quelli consigliati in bioarchitettura, cioè prodotti naturali e atossici a base d’acqua, senza emissioni di sostanze nocive come la formaldeide, presenti nelle vernici sintetiche”.

La casa è anche il luogo di convivenza della famiglia e la disposizione degli spazi deve aiutare a renderla più armoniosa. Infatti la casa ideale presenta spazi in comune e altri che ospitano le esigenze di ciascun membro della famiglia. Purtroppo questo non sempre è possibile e la mancanza di un luogo dove rifugiarsi rende a volte la convivenza difficile. Una curiosità conclusiva: alla nascita di un bambino, il nuovo arrivato dovrebbe poter avere da subito una sua stanza, collocata nel punto più energetico della casa, per esempio in zona est, dove c’è l’energia adatta alla crescita, mentre per i genitori è più adatta una zona a nord ovest.

Arredare casa secondo il Feng Shui
Arredare casa secondo il Feng Shui

Cucine, arriva la partnership Aster-Novacolor

Cucine, partnership Aster-Novacolor

Dopo la chiusura di Eurocucina 2016, il salone internazionale dei mobile per cucine, rimane in primo piano la novità del settore con la partnership tra Aster Cucine e Novacaolor, boutique company nel mondo delle finiture decorative di pregio.

Per valorizzare la linea Factory firmata da Lorenzo Granocchia è stato scelto l’abbinamento con Archi+Concrete di Novacolor, un prodotto che riproduce effetti simili al cemento con finiture estetiche, in linea con le più attuali tendenze di architettura e nel design di interni. Archi+ Concrete è un intonachino di calce in polvere per interni ed esterni e può essere applicato su diverse superfici, donando un risultato materico di grande impatto. Il cemento rappresenta la rivoluzione del ventesimo secolo e ha sempre offerto importanti spunti per la fantasia dell’architetto. Il legno e il ferro saldato, dal forte sapore industrial della linea Factory, si sposano perfettamente con le pareti decorate con Archi+Concrete interpretando un mood metropolitano e contemporaneo: la cucina diventa un laboratorio creativo dove la materia è autentica e lo spazio si apre all’immaginazione.

La partnership con Aster Cucine, azienda che fonda la propria filosofia partendo dalle esigenze abitative e di espressione delle persone, rientra perfettamente nelle strategie legate al nuovo concept  #DesignForThePeople creato dai color designer di Novacolor per il 2016. Le finiture decorative, grazie al loro tratto distintivo di colore, hanno la forza di realizzare ambienti di design di grande eleganza nel quale gli spazi si arricchiscono e i volumi si ampliano.

Cucine, partnership Aster-Novacolor
Cucine, partnership Aster-Novacolor