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La termoidraulica entra in rivendita: 5 aziende raccontano come hanno allargato il business

termoidraulica-rivendita

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Sono sempre più numerose le rivendite di materiali edili che allargano il business a impianti termoidraulici e di condizionamento della temperatura. L’obiettivo è poter rispondere a tutte le richieste dei clienti e porsi sempre più come interlocutori unici.

Reparti specifici per Mollica Marino

Ne è un esempio la Mollica Marino, con sede a Cecina, in provincia di Livorno, che ha un reparto specifico per gli impianti idrosanitari, riscaldamento, condizionamento, ventilazione, antincendio, gas e sistemi fumari: «Da noi si può trovare il necessario per tutti i tipi di impianti idraulici: ci rivolgiamo sia alle imprese che ai privati», conferma Tonino Di Giovanni, addetto reparto idraulico dell’azienda. In questo caso, solitamente, la vendita ha la meglio rispetto alla consulenza, che spesso è gestita direttamente dall’installatore o dal termotecnico che si occupa del progetto: «Ovviamente siamo disponibili ad aggiungere ogni informazione, ma di solito il cliente che acquista sa già che cosa ha bisogno e si rivolge a noi per essere aiutato nella scelta, dato che la gamma di prodotti e marchi è vasta. I principali marchi? Ariston, Italtherm, Cosmogas e Riello. Per quanto riguarda i sistemi nuovi possiamo contare sul supporto dei produttori, che ci tengono aggiornati sulle novità tecniche».

Zanutta: termoidraulica in ogni filiale 

Dai 400 ai 600 metri quadri di magazzino più le aree esterne: è lo spazio che la Zanutta riserva al settore della termoidraulica nelle sue 21 sedi operative, localizzate tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Da rivendita di prodotti agricoli, nei lontani anni Cinquanta, a ditta che si specializza nel settore edilizio e oggi propone tutte le tipologie di impianti «ricoprendo con essi circa il 20% del fatturato totale», aggiunge Gianluigi Tonon, responsabile della termoidraulica di tutti i punti vendita Zanutta. «Ci rivolgiamo agli installatori idraulici, alle imprese e qualche volta ai privati, anche se è più difficile che un privato acquisti un impianto perché per la posa è quasi sempre necessaria la presenza di un installatore. Di solito il cliente che deve realizzare un impianto si rivolge a noi per una consulenza e ha bisogno di informazioni di diverso genere, dal preventivo ai suggerimenti per la realizzazione del lavoro. L’assistenza post vendita dipende dal tipo di impianto e anche noi siamo a nostra volta supportati dai nostri fornitori», continua il manager. È difficile dire quale sia l’impianto maggiormente richiesto perché dipende dalla stagionalità e dal tipo di costruzioni che vengono realizzate nelle diverse zone: «Nel campo civile sono richiesti soprattutto l’impianto di riscaldamento e idrico. Abbiamo i marchi più importanti sul mercato, per esempio Daikin, Samsung, Geberit, Rotex, Airmec; la lista è lunga, per soddisfare qualunque esigenza».

De Mas: non solo idraulica

Sempre in territorio veneto, ma in questo caso focalizzata nella provincia di Belluno, opera la De Mas, con più punti vendita e oltre 70 anni di esperienza nell’impiantistica, l’idraulica e il riscaldamento. L’azienda fa parte del gruppo BigMat per quanto concerne l’edilizia e del gruppo Nest per la termoidraulica e l’arredo bagno. «Proponiamo tutti i tipi di impianti e circa il 50% dei nostri prodotti riguarda la parte idraulica. Il 60% del nostro fatturato dipende da idraulica e arredo bagno, il resto deriva dal materiale edile», precisa Andrea Da Boit, responsabile commerciale del reparto idraulico De Mas. Idraulici e imprese edili sono i principali destinatari di questo tipo di prodotti «e se hanno bisogno di consulenza possono rivolgersi al nostro tecnico. È un ingegnere interno che, a richiesta, si reca in cantiere a fare la valutazione. Per eventuali esigenze specifiche, inoltre, possiamo fare affidamento alle aziende fornitrici che in alcuni casi si rendono disponibili ad affiancarci per la consulenza», continua il responsabile. Su cento clienti si può stimare la presenza di circa 60 operatori professionali e 40 privati. «Gli utilizzatori finali sono numerosi, anche perché abbiamo le sale mostre, e spesso sono informati grazie al web. I marchi più richiesti sono Immergas, Cosmogas, Viega, Cordivari, Ideal Standard e Grohe», conferma il rappresentante di De Mas.

Edilizia e impianti per Hidrotermoedile

Prodotti di alta qualità anche per la Hidrotermoedile che, nel magazzino e nello showroom di Milano, offre sia materiali edili sia ceramiche, piastrelle, vernici, rubinetteria e tutto ciò che riguarda la termoidraulica: caldaie, climatizzatori, scaldabagno a gas ed elettrici, tubi e raccordi per impianti idrici, minuteria, impianti di riscaldamento e di raffrescamento a pavimento. «Siamo nati come rivendita di materiali edili, ma dopo poco abbiamo ampliato la gamma dell’offerta per rivolgerci a tutte le imprese e agli artigiani. La termoidraulica copre più o meno il 40% dei prodotti in rivendita con un fatturato che incide per il 30% sul totale», afferma Paolo Del Bianco, socio fondatore dell’azienda. Tra i marchi principali del comparto termoidraulico ci sono Vaillant, Ariston e Junkers. «Riceviamo supporto tecnico dalle aziende produttrici, ma solitamente i clienti arrivano sapendo già il tipo di prodotti di cui hanno bisogno per la realizzazione degli impianti», spiega Del Bianco.

Gruppo Edile: abbiamo anche l’e-commerce

A nordest di Milano, a Brugherio, invece, da quarant’anni la rivendita Gruppo Edile coniuga innovazione ed efficienza. E per l’idraulica propone sistemi radianti a pavimento e ventilatori con scambiatori di calore, caldo arredo, sanitari e rubinetteria. «Stiamo programmando l’introduzione di prodotti come i maceratori sanitari», è il commento di Valerio Giudice, titolare dell’azienda. «I prodotti per gli impianti termoidraulici occupano circa 10 metri quadri di esposizione e nel nostro showroom abbiamo anche un’ampia esposizione di sanitari e rubinetteria». Non manca neppure l’ingresso delle nuove tecnologie. «Alcuni prodotti sono venduti anche sul sito e-commerce», aggiunge Giudice, riferendosi al settore idraulico. «Per noi è un settore nuovo, soprattutto per quanto riguarda prodotti come i sistemi radianti a pavimento, ma prevediamo per quest’anno una crescita dell’1,5%. Sono prodotti che stanno avendo un ottimo riscontro online». Chi sono i clienti? «Piccoli artigiani che eseguono lavori di idraulica, privati e imprese. Di solito ci chiedono il giusto assortimento di prodotti e, nel caso dei pavimenti radianti, la realizzazione di un progetto, che riusciamo a fornire grazie alla consulenza dei nostri fornitori, i quali ci danno un supporto a 360 gradi, dall’inserimento dei prodotti alla formazione, fino al progetto e all’assistenza in cantiere. Tra i marchi principali abbiamo Redi, Nicoll, Jimten, Caleido, Duravit, Globo, Gessi e molti altri. Il trend del settore è in crescita e speriamo in una riduzione dei costi, garantita dal taglio di alcuni step», conclude il titolare. Anche Del Bianco prevede un aumento, mentre Da Boit e Tonon non pensano che il settore sia in crescita, ma confidano nella ristrutturazione e in un miglioramento verso aprile e maggio.

La panchina del futuro con carica batteria e wireless

Panchina Andromeda - Calzolari

È nata la panchina per ricaricarsi e connettersi. Si chiama Andromeda Connect ed è dotata di un carica batteria e di una rete wireless incorporata. L’innovazione firmata Calzolari è equipaggiata di un corpo centrale illuminante In versione fluorescente oppure a led), di una o più prese elettriche a tenuta stagna dotate di attacco Usb per la ricarica di dispositivi mobili e di presa tradizionale (per ricarica personal computer e altre apparecchiature elettroniche).

Panchina Andromeda - Calzolari
Panchina Andromeda – Calzolari

Inoltre è anche previsto un ripetitore wireless che consente di aumentare la copertura per tutte le reti Wlan.  Installando i ripetitori su più panchine è possibile creare una zona dotata di copertura completa di supporto al traffico wireless multimediale. Andromeda Connect è la scelta ideale per le città intelligenti pronti per vivere il futuro già oggi.

Panchina Andromeda Connect- Calzolari
Panchina Andromeda Connect- Calzolari

Chi compra un attico abita in Lombardia

Piani alti a Milano
Piani alti a Milano

Chi acquista un attico? Risposta: chi può permetterselo. Non stupisce, quindi, che nelle aree più ricche del Paese sia più diffuso l’acquisto di appartamenti all’ultimo piano. Lo conferma, se mai ce ne fosse bisogno, anche l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che si è basato sui dati del mercato immobiliare nazionale del secondo semestre 2015. Secondo il network immobiliare, tra gli acquirenti di attici la fascia di età più attiva è quella compresa tra 35 e 44 anni, con il 37,3% delle compravendite. Questa tipologia è stata scelta in prevalenza da persone sposate (54,0%), mentre i single compongono il 46,0% del campione (categoria dei single che comprende celibi/nubili, separati, divorziati e vedovi). Per quanto riguarda la professione, ad acquistare attici sono stati soprattutto impiegati (49,2%), a seguire imprenditori, dirigenti e liberi professionisti (20,5%). La compravendita di questa soluzione immobiliare ha riguardato in particolare l’abitazione principale (83,2%), mentre si è trattato di un investimento nel 10,4% dei casi e di una casa vacanza nel 6,4% dei casi. Da segnalare, rispetto al secondo semestre del 2014, l’aumento delle percentuali di acquisti per investimento (+0,9%), mentre è in lieve calo la percentuale di compravendite per casa vacanza (-1,2%).

Tra le regioni più attive sul mercato degli attici da segnalare la Lombardia con il 20,6% delle compravendite totali ed il Lazio con il 15,9%. A seguire Piemonte e Puglia, ognuna delle quali comprende il 9,5% delle compravendite totali. Infine, è stata calcolata la percentuale di acquirenti che ha richiesto l’ausilio di un mutuo bancario per effettuare l’acquisto dell’attico: il risultato ha evidenziato che il 54,4% degli acquirenti si è rivolto a un istituto di credito, mentre il 45,6% ha comprato in contati. Rispetto ad un anno fa si registra una diminuzione della percentuale di coloro che hanno acquistato con il mutuo (-5,7%).

Piani alti a Milano
Piani alti a Milano

Efficienza energetica: l’Italia investe (ma non basta)

efficienza-energetica

L’Italia continua a investire nell’efficienza energetica – nel corso del 2014 sono stati messi infatti sul piatto 5,6 miliardi di euro (+10% rispetto 2014) – ma lo sforzo non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 dalla Strategia Energetica Nazionale. Il trend degli ultimi anni è certamente positivo nel 2012, per esempio, gli investimenti erano stati di 3,8 miliardi) e il settore residenziale fa da locomotiva degli investimenti (56%), seguito a ruota da quello industriale (32%), mentre terziario e uffici, inclusa la pubblica amministrazione, valgono meno del 14% del totale. Sono questi i dati dell’Energy Efficiency Report redatto dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano.

L’approfondimento ha preso in analisi gli investimenti in efficientamento energetico del comparto industriale (in particolare i settori a maggior consumo di energia), dove  prevalgono soluzioni che intervengono sull’efficientamento del processo produttivo e sull’erogazione dei servizi generali, mentre nel residenziale e nel terziario quelle che impattano sull’involucro edilizio e sul riscaldamento/raffrescamento. È nel residenziale (12,2 milioni di edifici) che gli investimenti hanno toccato la punta massima, raggiungendo i 3 miliardi: nel 2015 si è registrato un vero e proprio boom di installazioni di pompe di calore, il cui volume d’affari è aumentato di oltre il 50%, arrivando a toccare 1,1 miliardi di euro. Anche gli interventi sull’illuminazione hanno fatto registrare una crescita significativa (450 milioni) grazie soprattutto al progressivo aumento di maturità della tecnologia Led.

Efficientamento energetico, gli investimenti in Italia
Efficientamento energetico, gli investimenti in Italia

Nel comparto industriale, che rappresenta oltre il 30% degli investimenti complessivi, le soluzioni di efficienza energetica più adottate sono stati  i sistemi di combustione efficienti, che hanno raggiunto i 387 milioni di euro, ben 197 dei quali nel settore metallurgico.

È ancora marginale il ruolo delle Esco, ovvero tutte quelle società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica: hanno grandi  difficoltà a inserirsi nel settore della PA (dove la loro quota di mercato è di circa il 15%) e soprattutto in quello residenziale (appena l’1%).  Il grado di maturità del mercato italiano per quanto riguarda l’efficienza energetica è dunque piuttosto basso, nonostante il potenziale di crescita offerto dal bacino di utenze.

Analisi di Idealista: box batte appartamento

Affitti, boom dei box

Il rendimento da affitto di un box auto supera quello di un appartamento. I dati relativi ai rendimenti degli affitti dei principali immobili italiani parlano chiaro: boom dei box auto (+6,3%) e sorpasso sulla casa (+5,1%). Per quanto concerne gli ultimi 12 mesi, l’indagine realizzata dall’Ufficio Studi Idealista registra una crescita in tutti i settori del mercato, tranne i negozi, che sono in lieve flessione: -0,2%.

In linea di massima si può dire che investire in immobili è sempre più un affare redditizio (nonostante la sola eccezione del segmento commerciale). Per i proprietari di immobili vi sono dunque notizie confortanti, soprattutto per quelli che si sono visti aumentare sensibilmente il rendimento dei box (dal 3,9% del 2015 al 6,3% odierno), degli uffici (7,3%) e del residenziale (5,1%). E allargando lo sguardo, acquistare un immobile per metterlo a reddito frutta incassi di almeno tre volte maggiori a quelli garantiti dai Buoni del Tesoro a 10 anni (+1,4%). È bene precisare che il rendimento da affitto viene inteso al lordo di imposte (Imu, cedolare secca) e spese di gestione.

Affitti, boom dei box
Affitti, boom dei box

Residenziale. Tra le città capoluogo d’Italia, al primo posto troviamo Trapani (7,8%), seguita da due realtà piemontesi: Biella (7,5%) e Alessandria (7%). A livello di metropoli, Milano e Torino 5,4%  guidano il gruppo, seguite da Firenze (5,1%) che si attesta sulla media nazionale. Nella capitale Roma il rendimento da affitto si ferma al 5%, mentre Napoli fa segnare un 4,1%. Le cittàcon redditività più bassa? Caserta, Siena, Massa e Pesaro: qui l’indici è  pari al 3,6%.

Locali commerciali
.  I locali commerciali sono il prodotto con i maggiori tassi di rendimento nelle città italiane, anche se accusano un calo dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In sostanza, non si registrano variazioni significative a livello generale, mentre a livello di mercati locali Milano (13,3%) diventa la regina del settore al dettaglio. Rendimenti da affitti a due cifre anche per Rimini (11,7%) e Lecce (11,4%). Le città con meno appeal per gli investitori sono inveveFoggia (6,9%), Ragusa (6,7%) e Caserta (6,4%).

Uffici. Piacenza (11,7%) e Bergamo (10,2%) rappresentano le città che garantiscono i maggiori ritorni per chi ha investito in uffici, la cui domanda in acquisto è decisamente più bassa che in passato. Sopra la media da segnalare anche Como (8,5%). Tra i grandi centri Milano sale al 7% e Roma al 6,7%. Sul fondo della graduatoria ecco Ferrara (5,1%) e Pesaro (4,3%).

Rendimento dei box. I box auto sono il prodotto che ha segnato il maggiore rimbalzo sul fronte dei rendimenti da affitti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, attestandosi al 6,3%.  Complici i prezzi in picchiata, vola la redditività a Bergamo (8,3%) e Modena (8%). I box rendono più dell’abitazione anche a Milano (7,3%) e a Roma (6,2%). Ferrara (4,8%) invece è il centro dove il box rende meno, ma anche in questo caso i ritorni sull’investimento restano nettamente superiori ai Btp a 10 anni.

Dopo il bosco verticale di Milano, ecco il giardino a Marlengo

Giardino verticale - Hotel Giardino Marling

Boschi verticali, giardini verticali. Dopo il grattacielo meneghino di Stefano Boeri, Sundar ha dato vita, a Marlengo (in Alto Adige), il giardino verticale per l’Hotel Giardino Marling. L’albergo in mezzo alle Alpi, ma quanto mai pervaso da un’atmosfera mediterranea, accresce così la sua offerta di relax trasformandosi in un’oasi di verde, con Spa e area wellness.

Giardino verticale - Hotel Giardino Marling
Giardino verticale – Hotel Giardino Marling

Il giardino verticale di Sundar Italia è lungo 27,5 metri e alto 2,3 metri per un totale, dunque, di 65 metri quadrati: il suo verde accompagna gli ospiti verso le aree relax. La parete verde, con quindici varietà di piante e accenni floreali, vuole fare da ulteriore ponte tra individuo e natura.

Il progetto green tiene in considerazione sia le necessità estetiche, strutturali e funzionali, sia l’ambiente: infatti, per un risultato duraturo e di qualità e, è importante valutare la temperatura, l’umidità, l’illuminazione naturale e la destinazione d’uso dello spazio scegliendo insieme agli esperti botanici le tipologie di piante da inserire. Il giardino verticale, realizzato con la tecnica del sistema modulare, è dotato di impianto automatico di ferti-irrigazione e prevede una gestione remota tramite centralina che mantiene monitorato costantemente il giardino inviando messaggi relativi allo ‘stato di salute’, al funzionamento e su eventuali interventi da effettuare.

Marlengo - il giardino verticale
Marlengo – il giardino verticale

Brickell Flatiron, il made in Italy conquista lo skyline di Miami

Brickell Flatiron a Miami

Cambia lo skyline di Miami. È stato infatti presentato (a Milano) il nuovo edificio Brickell Flatiron, che diventerà il grattacielo residenziale più alto della zona finanziaria (e centrale) della città. A firmare il progetto è Cmc Group: i lavoro si concluderanno nel 2018 dopo aver dato alla luce una torre di 64 piani Accanto a Ugo Colombo, fondatore di Cmc Group, in questo  progetto sono coinvolti anche l’architetto Massimo Iosa Ghini, fondatore di Iosa Ghini Associati, e l’architetto Luis Revuelta.

L’edificio sarà diventerà l’icona italiana del quartiere di Brickell, il distretto economico-finanziario di Miami con la più alta concentrazione di istituti finanziari. Negli ultimi anni Miami è stata protagonista di una importante metamorfosi, da luogo di vacanza per gli americani a città cosmopolita a tutti gli effetti, seconda solo a New York negli Usa e tra le prime dieci città al mondo.

Il nuovo high rise ospiterà  549 unità con una Spa al 64° piano sospesa nel cielo a 224 metri di altezza. Per le unità abitative sono previste tipologie da 1 a 5 camere da letto, attici e residenze duplex. E ad oggi è stata venduta più della metà delle residenze disponibili. Tutte le unità peraltro saranno arredate secondo un progetto su misura e con arredi e finiture italiani di alta qualità. Ogni abitazione è dotata di ampi balconi ellittici con vista panoramica e di numerosi sistemi tecnologici di ultima generazione. I servizi sono studiati per soddisfare ogni esigenza: la portineria e il garage aperti 24H, servizio self service di biciclette e deposito, sei ascensori ad alta velocità e montacarichi.

 Tra gli obiettivi di Ugo Colombo c’è quello di rappresentare l’eleganza e la sofisticatezza del design italiano. Per questo motivo tutti i materiali utilizzati per gli arredi interni delle unità sono stati accuratamente selezionati e importati dall’Italia. “Lo scopo del nostro approccio di progettazione con Brickell Flatiron è quello di rappresentare l’idea di esclusività e lusso raggiungibile”, spiega Massimo Iosa Ghini, che dunque aggiunge: “Ogni elemento, spazi, oggetti e arredi, è stato progettato utilizzando finiture sofisticate e ricche con caratteristiche semplici e con grande attenzione al dettaglio”.

Brickell Flatiron a Miami
Brickell Flatiron a Miami

 

Vola la ceramica italiana, investimenti record: 351,3 milioni di euro

Investimenti record per la ceramica italiana

Parafrasando la celebre frase di Humphrey Bogart nel film L’ultima minaccia: «È l’industria ceramica italiana, bellezza». Il settore vola e fa registrare investimenti record: 351,3 milioni di euro, (+22,7%), volume pari al 6,9% del fatturato annuo. Dal 2000 mai così bene.

Le piastrelle made in Italy galoppano e  sfondano il tetto dei 5,1 miliardi di euro (+4,1%), mentre l’esportazione fa registrare un vero e proprio boom: 4,3 miliardi (+5,1%), quando invece il mercato interno rimane stabile a 799 milioni di euro (-0,6%). L’internazionalizzazione produttiva vale 792 milioni di euro, realizzati da 16 società di diritto estero in Nord America ed Europa. Oltre 721,5 milioni di euro il fatturato di ceramica sanitaria, materiali refrattari e stoviglie, garanzie di occupazione.

Investimenti record per la ceramica italiana
Investimenti record per la ceramica italiana

I dati sono stati presentati da Confindustria Ceramica nel merito di una corposa indagine statistica che ha interessato i numerosi settori che costituiscono l’industria tricolore di tale ambito: piastrelle, ceramica sanitaria, materiali refrattari e stoviglie.

L’analisi di Vittorio Borelli. Il presidente di Confindustria Ceramica ha commentato così i dati: “Lo scenario internazionale sembra tendere ad un lieve peggioramento nelle sue principali variabili, a causa dell’indebolimento del dollaro, del maggior costo del petrolio, di un Pil mondiale in rallentamento e dell’annunciato rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Borelli ha dunque spostato il focus sul fronte energetico: “Sul tema degli oneri generali di sistema dell’energia elettrica siamo fermi a 12 mesi fa: l’Italia non è riuscita a sbloccare gli sgravi già previsti per le imprese. Auspichiamo che il ministro Carlo Calenda interverrà anche sulla cogenerazione, tecnologia per noi fondamentale dalle chiare valenze ambientali e di competitività, che è stata purtroppo in questo ultimo periodo oggetto di interventi normativi confusi, che mettono in seria difficoltà gli impianti già in esercizio e, di fatto, bloccano tutti gli investimenti futuri”.

Vittorio Borelli
Vittorio Borelli

Wierer sbarca a casa Ferrari: l’evento clienti a Maranello

Wierer

Continuano gli eventi clienti organizzati da Wierer, azienda leader in Italia nella produzione di tegole minerali, componenti e accessori per il tetto. L’ultimo dei meeting, occasioni per dialogare e coinvolgere i clienti, per entrare in contatto con le imprese e i posatori e presentare le novità, si è tenuto a Maranello (Modena), casa della Ferrari. Una serata speciale nel nome della tegola Coppo del Borgo, prodotto di eccellenza della produzione dell’azienda altoatesina.

Circa 200 i clienti che hanno partecipato all’evento di Villa Bice immersa in uno splendido parco plurisecolare che ospita una famosa collezione di sculture, e si estende su un’area di circa 120.000 metri quadrati. Per l’occasione, ha ospitato anche cinque Ferrari per la gioia degli occhi degli ospiti. Insomma, una cornice straordinaria nella quale promuovere la qualità dei prodotti e dei servizi Wierer.

La serata clienti ha voluto essere una nuova e significativa occasione per creare momenti di confronto e rafforzare così la comunicazione e la collaborazione tra l’azienda e i propri interlocutori. Nella gestione manageriale, questa iniziativa di “business relax” rappresenta un segnale di forte vivacità aziendale per affermare, anche attraverso attività conviviali, la propria presenza sul mercato, aumentare il senso di appartenenza e migliorare l’engagement.

Wierer
Wierer

Architettura, legno e luce nel nuovo progetto dell’archistar Shigeru Ban

Il nuovo progetto di Shigeru Ban per Team7

Shigeru Ban progetterà la nuova sede di Team7, nella città di Ried Im Innkreis, in Austria. Il player austriaco, produttore di mobili in legno maturale, si rifà il look e premia il lavoro dell’architetto giapponese, capace di aggiudicarsi il contest internazionale di progettazione a cui hanno partecipato anche colleghi di rilievo quali Isay Weinfeld (San Paolo, Brasile) e gli architetti del Delugan Meissl Associated Architects.

Il nuovo progetto di Shigeru Ban per Team7
Il nuovo progetto di Shigeru Ban per Team7

La giuria ha scelto il progetto di Ban, vincitore del premio Pritzker nel 2014, perché capace di esprimere i valori di Team7 in tutti gli ambiti, incarnando la connessione tra natura, tecnologia, design e artigianato, nonché la consapevolezza della responsabilità  ecologica, sociale ed economica, principi fondanti dell’azienda austriaca. Specializzato nel fondere le conoscenze tradizionali giapponesi nel campo dell’edilizia con l’architettura e le tecniche costruttive ed architettoniche contemporanee, Shigeru Ban ha presentato un progetto innovativo in legno a impatto zero che trasuda di responsabilità ecologica, sociale ed economica, pensiero innovativo e di una stile di vita moderno e sostenibile.

Shigeru Ban progetta la nuova sede di Team7
Shigeru Ban progetta la nuova sede di Team7

Il commento di Georg Emprechtinger, proprietario e amministratore delegato Team7: “Il design di Shigeru Ban arriva al cuore e all’anima di Team7, il concept dà forma alla nostra vision e rende tangibile la nostra sfaccettata filosofia in ogni aspetto”.

Ban si aggiudica la progettazione della nuova sede di Team7
Ban si aggiudica la progettazione della nuova sede di Team7

Come sarà la nuova sede? Quattro piani di livello, collegati tra loro centralmente tramite uno spazio interno di forma ellittica; una rampa a spirale, una scalinata e un ascensore condurranno i visitatori e i collaboratori dalla zona espositiva all’atrio trasparente, passando per due piani con uffici aperti, fino allo skybox situato al quarto piano.

Il progetto di Ban per Team7
Il progetto di Ban per Team7

Secondo Shigeru Ban il nuovo nido Team7 sarò un luogo di creatività, ispirazione e incontro aperto al mondo, al cui centro c’è sempre l’estetica del legno. Trasparenza e apertura sono i principi chiave del progetto che, grazie all’uso intelligente di elementi in vetro e oscuranti, riesce a sfruttare al massimo la luce diurna e il collegamento tra interni ed esterni. Inoltre, l’impiego del legno ed uno sfruttamento efficiente delle risorse energetiche faranno sì che l’edificio avrà un ridotto impatto ecologico con un bilancio positivo di Co2, in perfetta sintonia con la produzione sostenibile che caratterizza l’azienda austriaca.

Il bonus casa convince gli italiani: investimenti +38%

Nel primo quadrimestre del 2016 il volume degli investimenti in lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica è cresciuto del 38% rispetto allo stesso periodo 2015. Il perché è tutto da ricercare nel cosiddetto “bonus casa” che prevede una riduzione fiscale del 50% per le ristrutturazioni e del 60% per tutti quegli interventi di miglioria energetica.

I numeri. L’incentivo bonus casa, secondo le stime del centro studi Cresme (sui numeri forniti dal Ministero delle Finanze), è stato colto da 11 milioni di contribuenti che hanno detratto oltre 5.8 miliardi. Nel solo mese di aprile gli italiani hanno avviato lavori per oltre 1,9 miliardi di euro: +5% rispetto a quanto investito nel medesimo mese 2015. Si tratta di un dato che porta l’asticella della spesa a oltre 9.546 miliardi di € nei primi quattro mesi dell’anno corrente: + 38% rapportato al primo quadrimestre 2015 (quando gli investimenti si erano fermati a 6.924 miliardi). Confrontando il dato 2016 al recente passato,  questo rappresentato il valore più alto del lustro, secondo solo al record fatto registrare nel 2014, quando erano stati investiti ben 10.2 miliardi nel quadrimestre iniziale (e 28.5 nell’anno intero).

L’analisi del Mef. Anche il ministero dell’Economia ha presentato un report sull’andamento degli incentivi fiscali per ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche e altre misure legate all’abitazione. Pier Carlo Padoan ha spiegato: “Il settore dell’edilizia richiede una molteplicità di strumenti che si possono raggruppare nel capitolo agevolazioni fiscali, che quest’anno sono state estese all’arredo della prima casa”. Gli ha fatto eco Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera: “È importante la conferma del Mef circa le intenzioni del governo di voler procedere sulla via del credito di imposta per le ristrutturazioni e dell’eco-bonus“.

Bonus casa
Bonus casa

Mercato immobiliare, inizio 2016 col botto: vendite +20%

Mattone, tornano a crescere le vendite +20%

Il mattone torna a tirare nel primo trimestre 2016. I dati raccolti dall’Osservatorio dell’agenzia delle Entrate parlano di un incremento delle vendite delle case pari al 20,6% rispetto al medesimo periodo 2015. Nei primi tre mesi dell’anno corrente gli italiani che hanno comprato casa sono 115.135 (contro i 95.455 dell’anno passato).

L’andamento positivo riguarda l’interno settore immobiliare: le transazioni sono cresciute del 17% se si prendono in considerazione anche altre tipologie di beni immobili quali uffici, i negozi e i magazzini (per un totale di 244 mila unità). E poi c’è la fetta di mercato delle pertinenze (cantine, box e posti auto) che fa registrare un +17,3%, in linea con il trend generale. Il settore commerciale fa segnare un +14,5%, con 6.774 negozi compravenduti e in deciso rialzo  anche la compravendita degli immobili a destinazione produttiva (+7%).

Mattone, tornano a crescere le vendite +20%
Mattone, tornano a crescere le vendite +20%

A guidare la risalita è il Settentrione, che fa segnare un+24%. Si tratta di un risultato significativo in quanto le regioni del Nord Italia rappresentano oltre la metà del volume totale del mercato del mattone. Il centro Italia vede 24 mila transazioni (+18,5%), mentre il Meridione si ferma a un +16%, comunque positivo.  E ancora, nel Nord la crescita per i capoluoghi è pari al 22,9% contro il +19,4% per i comuni minori; al contrario al Centro i rapporti si invertono: non capoluoghi (19,8%), capoluoghi (17%). E al Sud guidano i comuni maggiori ma la distanza con gli altri comuni si riduce rispetto a quanto registrato nel corso del 2015. Prendendo dunque in analisi le maggiori otto città italiane, la medaglia d’oro delle case vendute va a Torino (+37%), seguono oltre quota 25% Genova e Milano (rispettivamente 1.468 e 4.804 case passate di mano. Sulla media nazionale Napoli, Bologna e Firenze. Anche Roma cresce a buon ritmo: +12,5%. Fanalino di coda è invece Palermo, sia in città che in provincia.

E le previsioni per il futuro? Se i prossimi trimestri confermassero il trend in atto, il 2016 potrebbe chiudere con compravendite ben superiori alla soglia delle 500mila (erano state circa 445mila a fine 2015), segnale di un mercato tornato (finalmente) in salute. Ma è ancora presto per dirlo, visto le tante le variabili che potrebbero congelare l’ottimismo.

Galeria, la finestra-balcone di Fakro

Balcone-finestra Galeria - Fakro

Un po’ finestra e un po’ balcone. Fakro ha lanciato Galeria, la finestra-balcone innovativa, di grandi dimensioni, nella quale si due battenti verticali si aprono formando un balcone panoramico. Fakro, secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, ho datato la gamma Galeria con  tutta una serie di accessori  da abbinare al battente inferiore, utili per proteggere l’ambiente domestico dai raggi del sole e per decorarlo al tempo stesso: dalle tende avvolgibili, alle plissettate, alle oscuranti per l’interno, fino alla tenda parasole nelle versioni manuale e solare per l’esterno.

Galeria, balcone-finestra by Fakro
Galeria, balcone-finestra by Fakro

Grazie alla maniglia Elegant, posizionata nella parte inferiore del battente e dotata di due livelli di microapertura, la finestra Galeria può essere manovrata agevolmente e con grande comodità. Il battente superiore può essere aperto e poi fermato in qualsiasi posizione per merito dell’innovativo sistema di sostegno. Il battente inferiore, invece, si spinge verso l’esterno consentendo un facile accesso al balcone. Visibili solo a battente aperto, le ringhiere vengono nuovamente nascoste alla chiusura della finestra e coperte dal raccordo di rivestimento, che le protegge dallo sporco e ne assicura l’uniformità con il resto della copertura. Infine, tutta la finestra può essere aperta e ruotata di 180°: in questa posizione, il sistema di bloccaggio la tiene ferma e agevola le operazioni di pulizia della parte esterna.

Balcone-finestra Galeria - Fakro
Balcone-finestra Galeria – Fakro

La finestra-balcone è equipaggiata con un sistema di ventilazione automatica V40P e sistema TopSafe, utile a rafforzare la costruzione del serramento, per una maggiore resistenza contro l’effrazione. Inoltre, questa finestra presenta un vetrocamera con gas nobile argon, vetro esterno temperato, vetro interno laminato in classe di sicurezza anti-effrazione P2A e quattro guarnizioni di tenuta, che la rendono ancora più sicura ed efficiente dal punto di vista energetico, permettendole di raggiungere un valore di trasmittanza termica Uw pari a 1,5 W/m²K.

Galeria, il balcone-finestra di Fakro
Galeria, il balcone-finestra di Fakro

Realizzata in legno di pino di altissima qualità, impregnato sottovuoto e rifinito con due mani di vernice acrilica ecologica trasparente che ne conserva la colorazione naturale, la finestra Balcone Galeria è proposta in due dimensioni standard: nella versione da 78 centimetri di larghezza e 225 cm di altezza e nella variante più grande da 94 x 225 cm.

Porte per interni Zk: design e qualità by Hörmann

Hormann, la nuova gamma di porte per interni

Le porte per interni Zk di Hörmann, leader nelle chiusure civili e industriali a livello mondiale, ha presentato la nuova collezione: ideali per le abitazioni private, come per gli uffici commerciali e pubblici, le porte Zk Hörmann rispondono ai requisiti dell’edilizia moderna: elevata stabilità e coibentazione termica, isolamento acustico, protezione anti-scasso, versatilità  e design accattivante.

Hormann, la nuova gamma di porte per interni
Hormann, la nuova gamma di porte per interni

Realizzate in acciaio, le porte per interni Zk si caratterizzano per robustezza, l’indeformabilità e la resistenza all’usura del tempo. Ad uno o due battenti, le porte sono disponibili a richiesta in varie tonalità, in ulteriori finiture “tipo legno” e anche nella versione acciaio inox. I colori di tali porte si contraddistinguono per la verniciatura a polveri d’alta qualità con finitura opaca e liscia. Anche le finestrature sono disponibili su richiesta. A doppia parete (spessore di 40 mm), queste porte sono estremamente silenziose e sono contraddistinte da una serratura ad incasso.

Zk di Hormann - Porte per interni
Zk di Hormann – Porte per interni