L’ex presidente di Confindustria e numero uno della Mapei, Giorgio Squinzi, in visita al Centro Edile Quartarella, a pochi chilometri da Bari. L’azienda è leader meridionale nel settore della vendita di materiali per l’edilizia, ed è cliente della Mapei sin dagli anni Ottanta. In Italia l’attività nelle costruzioni è pressoché ferma, nonostante il Sud abbia dato qualche soddisfazione in più a Mapei rispetto al Nord.Coincidenza: Squinzi è coetaneo di Piero Quartarella, entrambi del 1943 e nati lo stesso mese, a maggio. E hanno in comune anche l’impegno per raggiungere i traguardi. Non a caso oggi il Centro Edile Quartarella, anch’essa alla terza generazione, è stato nominato Retailer of the Year 2016 allo Store Innovation Award di Milano.
Squinzi in visita da Quartarella: affinità elettive
I giovani e la casa: l’eterna vita dei bamboccioni
I giovani italiani e la casa: un ossimoro? L’eterno ritorno dei “bamboccioni” certificato dall’ultimo rapporto Censis-Nomisma, presentato in occasione del convegno “Verso la casa-Taxi” organizzato da Sidief (Società italiana di iniziative edili e fondiarie) e Banca d’Italia. Qual è il bisogno residenziale dei giovani e la loro domanda abitativa? I numeri parlano chiaro: in Italia, 6 under 35 su 10 vivono ancora in casa con i genitori, ovviamente casa disoccupazione e crisi economica. Mentre a livello continentale il dato è del 48% e negli Stati Uniti appena il 30%.
Mario Breglia, presidente di Sidief commenta il trend: “C’è necessità di investire, aiutando sia gli investitori istituzionali che privati a comprare casa e darle in locazione, avendo vantaggi fiscali. Perché il nostro Paese ha enorme deficit di locazione rispetto all’Europa”. Però c’è un però: “C’è un calo generalizzato della propensione all’acquisto della casa da parte dei giovani, ma comunque non è così forte come si potrebbe pensare”. Insomma, calo sì, crollo no. E ancora: “Il 62% dei giovani che vivono soli o che coabitano sono proprietari dell’immobile stesso”. Quali gli andamenti? “I giovani, per far di necessità virtù, chiedono spazi piccoli, ma ecologici, ben connessi e ben posizionati;per esempio è molto ricercata la posizione strategia vicino alle linee metropolitane. E poi vedono la casa come un bene di passaggio, soprattutto perché non vedono nel breve periodo la prospettiva di una famiglia”. Breglia conclude: “È un mercato che deve tornare in movimento. Un dato è sintomatico: nei capoluoghi esistono ben 1,8 milioni di alloggi vuoti. Insomma, se non si muove l’80% del mercato residenziale, non si muovono i mutui, l’industria delle costruzioni e gli operatori del settore. Aiutate il mercato e i giovani, perché solo così si aiuta l’economia e si costruisce il futuro”.
Soffitti Armstrong TechZone: nuovi elementi tecnici per infinite combinazioni
Armstrong TechZone si rinnova e mette a disposizione una nuova gamma di elementi tecnici, finiture e dettaglio bordi, per creare infinite combinazioni di soffitto in uffici, negozi, ampi spazi commerciali, scuole, hotel ed ospedali.
Una gamma che si è rinnovata anche grazie alle nuove collaborazioni messe a punto da Armstrong Building Products con tre partner di primaria importanza:
– XAL, specializzato nella produzione di sistemi di illuminazione, di elevata qualità, per negozi, uffici, hotel e residenziale
– Zumtobel Lighting, player internazionale specializzato in soluzioni illuminotecniche professionali per interni ed esterni
– TROX Technik, azienda leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti e sistemi per la ventilazione meccanica controllata.
“Siamo molto orgogliosi degli importanti risultati raggiunti con Armstrong TechZone. È una soluzione innovativa che sta ottenendo un ottimo riscontro presso la nostra clientela proprio per il duplice vantaggio di rispondere alle più moderne esigenze architettoniche, in termini di design e funzionalità e, al contempo, di “agevolare” il lavoro di architetti ed installatori, che non devono più preoccuparsi, in cantiere, della compatibilità dei vari impianti a soffitto, già preventivamente verificata e certificata da Armstrong Building Products. Crediamo molto in questa soluzione ed è per questo che continuiamo ad investire nel suo costante miglioramento, motivo per cui abbiamo siglato queste tre nuove partnership, cercando di renderla sempre più performante“, ha dichiarato Alessandro Buldrini, Regional Sales Manager di Armstrong Building Products.
Caratteristica distintiva di Armstrong TechZone è la possibilità di integrare direttamente in cantiere il sistema di sospensione e i pannelli acustici con corpi illuminanti e diffusori d’aria, in un’unica soluzione monolitica. Soluzione che permette di organizzare in modo veloce e semplice tutti gli impianti a soffitto assicurandone, al contempo, un aspetto estetico finale uniforme e raffinato.
Il sistema è semplice da installare in soli cinque step:
1. Dopo aver definito la combinazione dei vari pannelli tecnici a soffitto, Armstrong TechZone permette di organizzare i corpi illuminanti e di condizionamento dell’aria in aree tecniche, tra i 100 e i 150mm, direttamente agganciate alla struttura portante, creando svariate configurazioni con moduli lineari centrati oppure simmetriche. Infine, in base alla dimensione del pannello che si vuole utilizzare viene definita la griglia di traversini di appoggio
2. In secondo luogo, si seleziona la tipologia di pannello Armstrong che meglio risponde alle esigenze di assorbimento acustico, igiene, riflessione della luce e qualità dell’aria. Tra le soluzioni disponibili Ultima+, Ultima+ OP, Perla, Perla OP 0.95 e Optima.
3. Successivamente, è prevista la scelta dei pannelli tecnici Armstrong TechZone e degli elementi lineari con cui completare il soffitto. Per agevolare l’individuazione degli apparati idonei ad essere utilizzati con il sistema di Armstrong, all’interno dei cataloghi delle nuove aziende partner è stata inserita la dicitura “Compatibile con Armstrong TechZone”.
4 e 5. Le ultime due fasi, invece, sono dedicate rispettivamente alla definizione del sistema di sospensione e degli accessori di fissaggio e della soluzione perimetrale più adatta a seconda si tratti di un’installazione muro-a-muro, oppure discontinua o con transizioni di materiali differenti.
Edilizia sostenibile, l’eccellenza è made in Italy
Nella cornice di uno dei settori industriali che meglio rappresentano il Made in Italy, Confondustria Ceramica, sono stati proclamati a Sassuolo i vincitori dei GBC Italia Awards, riconoscimento che premia le migliori iniziative italiane in materia di edilizia sostenibile. Un evento che ha sottolineato la crescita del movimento green e dell’edilizia sotto più fronti, dal costruire sostenibile alla community dei green builders.
Italian Leadership Awards
È un premio tutto italiano ma collegato all’Europe Regional Network, la rete europea dei GBC che fa parte della più ampia rete mondiale del World GBC. I 3 progetti vincitori (uno per categoria), oltre al riconoscimento di eccellenza italiana, sono automaticamente candidati agli Europe Regional Leadership Awards 2017 (World GBC-ERN awards), con cadenza biennale:
- Per la categoria”Leadership in Green Building Design e Performance” il premio è stato conferito a Garretti Associati per il Building 1 – New Campus dell’Energy Park di Vimercate (Mb), certificato Leed Platinum con punteggio 84/110
- Nella categoria”Leadership di Impresa e Sostenibilità” si è contraddistinta Confindustria Ceramica per la costante attenzione alle tematiche ambientali ed energetiche sia nel processo di produzione che del prodotto ceramico stesso per qualificarlo sempre di più con un minor uso di risorse, assenza di sostanze pericolose, sicurezza d’uso
- Per la categoria“Leadership in Green Building nel settore pubblico” è stato proclamato vincitore il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara – Centro ricerche Architettura>Energia con il progetto UNIFE SOSTENIBILE – Screening energetico del patrimonio edilizio dell’ateneo di Ferrara e proposte preliminari per la fase di programmazione degli interventi di retrofit.
Premio Mirna Terenziani
Dedicato alle donne della comunità di Green Building Council Italia è stato assegnato a due vincitrici ex aequo, che svilupperanno i loro progetti innovativi nel corso dell’anno a venire:
- Giorgia Lorenzidi Strategie Srl con il progetto GreenTelling
- Daniela Guarneridell’Università di Trento con il progetto di Recupero degli Edifici Storici
Premio Chapter
È la novità dell’anno 2016, assegnato alla squadra dei soci del Chapter Abruzzo-Molise perché, nonostante la dimensione esigua della sezione territoriale, le attività svolte sono state tante e l’impegno profuso è stato ampiamente percepito in tutte le categorie di valutazione. Ha ritirato il premio il segretario del Chapter l’arch. Eleonora Sablone.
Libeskind per Oikos nominati per il Compasso d’Oro
Libeskind e Oikos, insieme. L’accoppiata, selezionata per l’Adi Design Index 2016, è in nomination per il Compasso d’Oro, grazie alla nuova palette della collezione LxO disegnata da Daniel Libeskind. LxO è composta da 33 soluzioni cromatiche in cui luce e colore si fondono per dar vita a una straordinaria composizione armonica in cui luce e colore si fondono. Alla base della scelta dei giurati, anche la speciale presentazione della collezione: un’orografia cromatica che reinterpreta il naturale processo di erosione dei canyon secondo il complesso linguaggio del famoso architetto statunitense. L’edizione 2016 di Adi Design Index è stata presentata in una mostra con duplice collocazione, a Milano e a Roma. A Milano, al Palazzo dei Giureconsulti fino all’11 ottobre, e a Roma nella Sala Appia dell’Ex Cartiera Latina con apertura al pubblico dal 28 ottobre al 1° novembre.
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Gerflor, il successo parte dal pavimento
Milioni di persone camminano tutti i giorni su un pavimento Gerflor. Multinazionale francese attiva con 3300 dipendenti e 13 siti produttivi in oltre cento paesi, il Gruppo Gerflor è infatti uno dei principali player nel mercato dei pavimenti e rivestimenti vinilici per il settore residenziale e professionale. Suoi i pavimenti sportivi dei Giochi Olimpici e delle maggiori manifestazioni sportive di pallacanestro e pallavolo, i pavimenti nelle scuole, negli ospedali, nei negozi e nelle industrie di tutto il mondo. «Da qui il nostro claim “The flooring company”», racconta Luca Di Puorto, Marketing Manager di Gerflor Italia. «Abbiamo soluzioni specifiche per ogni esigenza in tema di pavimentazioni. Gerflor è leader di mercato nel contract, ma in questi ultimi anni, soprattutto grazie al lavoro dell’Art Director Gino Venturelli, designer italiano con oltre 20 anni di esperienza nella ceramica, stiamo prestando particolare attenzione al mercato consumer, con lo sviluppo di soluzioni esclusive che esaltino design e prestazioni tecniche».
Grazie alle recenti tecnologie, infatti, le pavimentazioni viniliche hanno raggiunto un grado di tecnica e di elevata resa estetica, come dimostrato dalle gamme Lvt Creation e Virtuo messe a punto dall’azienda, in grado di replicare in modo realistico legno, marmo e cemento. «Inoltre, siamo in grado di offrire palette grafiche esclusive, a marchio Gerflor, non replicabili con i materiali tradizionali. Questo rappresenta sicuramente un vantaggio laddove le nuove tendenze architettoniche impongono ai materiali uno sforzo sempre maggiore di versatilità, resistenza, nuovi colori e forme. I pavimenti vinilici permettono di realizzare ciò che con altri materiali non è possibile. Al momento abbiamo oltre 400 decori e colori». Spesso vittime di pregiudizi, in un mercato in cui i pavimenti classici la fanno da padroni, i rivestimenti vinilici sono invece estremamente versatili e prestazionali. Come spiega Di Puorto: «I pavimenti in Pvc sono flessibili, resilienti, resistenti all’acqua, con caratteristiche antibatteriche e antiscivolo. La facilità di posa offre grandi potenzialità in ambito di ristrutturazione, in quanto è possibile eseguire l’installazione senza interventi di muratura. Basta avere un massetto o una superficie preesistente ce non presenti gravi danneggiamenti o fughe superiori ai 5 millimetri, e semplicemente attraverso l’incollaggio o l’incastro dei moduli in Pvc, è possibile in poco tempo avere un pavimento nuovo». In più, prosegue il manager «il Pvc è un materiale confortevole, resistente come la ceramica e caldo come il legno, con ottime prestazioni di fonoassorbenza».
Un doveroso approfondimento merita anche il discorso eco-sostenibilità. «C’è molto più green nel Pvc di quanto di possa immaginare», afferma Del Puorto. «I prodotti Gerflor non utilizzano nessun solvente a base inchiostro, sostanze cancerogene o metalli pesanti. Il vinilico si può inoltre riciclare al 100%. La maggior parte della nostra produzione ha un contenuto riciclato in percentuali che vanno dal 20 al 100%, e stiamo inoltre investendo in materiali biologici, come i cereali di scarto e alberi provenienti da foreste certificate. Basti sapere che il 70% dei nostri prodotti sono stati lanciati negli ultimi tre anni per capire quanto l’azienda abbia voglia di crescere e innovare». E in termini di durabilità? «I pavimenti vinilici Gerflor sono assolutamente paragonabili a quelli in legno o in ceramica. Come ogni pavimento, anche i pavimenti in Pvc hanno regole di applicazione e prodotti specifici a seconda della destinazione d’uso. La durabilità è un parametro che quindi dipende molto dall’applicatore, in ogni caso Gerflor è sempre al suo fianco con un efficiente servizio di assistenza tecnica». Le potenzialità del Pvc soprattutto in ambito di ristrutturazione e la politica commerciale di differenziazione dei canali distributivi hanno permesso a Gerflor Italia di aumentare il fatturato dai 7 milioni di euro del 2010 agli attuali 18 milioni di euro, mentre a livello internazionale il gruppo punta al raggiungimento di un fatturato consolidato di 1 miliardo di euro.
(Veronica Monaco)
Legnaia, La Pratolina fa il cambio di stagione
Autunno (e inverno), che passione. Il laboratorio artigianale La Pratolina ha costruito la soluzione ideale per una legnaia da esterno, in legno certificato Pefc, impregnata ad acqua, veloce da montare e versatile nell’utilizzo. La legnaia “Rustica” è disponibile in diverse versioni e in tutte l’ampio spazio aperto permette di riporre in modo comodo, veloce ed elegante la legna per l’inverno. Prevista anche una sezione laterale, a destra, chiusa con porta battente, permette di dare riparo ad attrezzi o fungere da laboratorio per i piccoli lavori di bricolage.
Tornando sul discorso delle versioni disponibili, La Pratolina progetta e realizza direttamente i propri modelli, questo vi consentirà scegliere legnaie più o meno capienti a seconda delle vostre esigenze. Infine l’amore per l’artigianalità e la cura per i dettagli consente di arricchire l’esterno della vostra casa di un angolo magico e suggestivo, funzionale e pratico, ma anche bello da vedere.
La Legnaia è perfetta per essere posizionata lungo le pareti esterne di casa, in terrazzo o in qualsiasi punto del giardino. Solida e capiente può ospitare fino a 10 quintali di legna con un ingombro di soli 170x170cm e 60cm di profondità. Il trattamento impregnate la rende resistente ai fenomeni atmosferici e il tettuccio dotato di guaina bituminosa in ardesia rossa assicura alla legna perfetta protezione dalla pioggia.
Illuminotecnica, a Padova ha vinto il Led
Sono stati 7.245 professionisti, tra decisori aziendali, responsabili acquisto, impiantisti, installatori, system integrator, architetti, lighting designer, uffici tecnici della Pubblica Amministrazione, illuminotecnici e progettisti, i presenti a Illuminotronica, l’evento professionale dedicato al “visibile” e alle sue applicazioni che si è svolto a Padova dal 6 all’8 ottobre confermandosi il punto di riferimento italiano per i settori dell’illuminazione a Led e delle soluzioni smart applicate a domotica e sicurezza.
Presentandosi al via con il tutto esaurito su un’area di 3.500 mq e con 190 aziende presenti e rappresentate distribuite su due padiglioni, la manifestazione ha registrato una crescita del 15% rispetto all’anno precedente raccogliendo la soddisfazione degli espositori che riconoscono alla manifestazione il suo grande valore aggiunto: la capacità di offrire, anno dopo anno, uno strumento di marketing e comunicazione unico nel suo genere, una vetrina di eccezione per prodotti, soluzioni e nuove tecnologie, un laboratorio di tendenze nei settori lighting e domotica e un’occasione irripetibile di business e networking.
Grazie al ricco programma convegni, alle iniziative speciali – come l’Area Start-Up con le 10 realtà italiane innovative selezionate da Assodel, la Casa Domotica con i suoi 96 mq e le 6 stanze tutte da sperimentare e la Leddove Gallery con l’esposizione di prodotti e soluzioni di design – e all’ampia offerta formativa messa in campo, Illuminotronica si è confermata inoltre il riferimento professionale per aggiornarsi e confrontarsi sui cambiamenti in atto nel campo dell’illuminazione intelligente, della domotica e delle nuove tecnologie, dimostrando di non essere soltanto una fiera, ma lo specchio di un mercato in continua evoluzione.
“Con estrema soddisfazione vediamo una manifestazione in continua crescita, punto di riferimento per tutti i professionisti del settore – ha dichiarato Silvio Baronchelli, Presidente Tecnoimprese, organizzatore della manifestazione – La conferma di una industria in evoluzione e di un numero crescente di operatori che desiderano aggiornarsi su nuove tecnologie, trend di mercato, prodotti e soluzioni. Lo stesso successo del Premio Codega, assegnato nella splendida cornice della Peggy Guggenheim Collection a Venezia, ha sottolineato, del resto, il ruolo sempre più centrale della manifestazione con il premiare le eccellenze nell’illuminazione a Led presentate da lighting designer italiani e stranieri.”
Un manuale di Aice per le nuove regole del cavo
Cambiano le caratteristiche dei cavi da installare negli edifici o, almeno, ne sono ridefinite le caratteristiche.
Aice, l’associazione federata Anie che rappresenta le aziende produttrici di cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici, dà il via alla campagna d’informazione sul nuovo Regolamento prodotti da Costruzione Ue 305/2011, meglio noto come Regolamento Cpr, che diverrà obbligatorio da luglio 2017. Il Regolamento Cpr riguarda tutti i prodotti fabbricati per essere installati o utilizzati in modo permanente negli edifici e nelle altre opere d’ingegneria civile come abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole o metropolitane.
«Il nuovo regolamento introduce una sorta di linguaggio obbligatorio comune per tutti gli Stati membri e avrà un forte impatto sulle aziende produttrici e sugli utilizzatori di cavi. In pratica, ogni cavo sarà dotato di un certificato di performance che lo classificherà in base alla risposta del prodotto al fuoco, senza distinzioni in termini di destinazione d’uso del cavo o di materiale conduttore utilizzato», ha spiegato il vice presidente Aice con delega alla Cpr, Francesco Sciarra. «L’obiettivo della nuova disposizione è garantire una maggiore sicurezza dei prodotti in circolazione nella Ue e, di conseguenza, dell’impianto elettrico realizzato con quei prodotti in ogni tipo di costruzione o opera d’ingegneria».
Fino a prossimo luglio sussisterà un periodo di coesistenza con la normativa attualmente in vigore, durante il quale produttori e importatori potranno immettere sul mercato cavi che rispettano o meno il Regolamento Cpr.
In questo scenario Aice ha avviato una campagna informativa diretta a tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati che ricadono nell’ambito del Regolamento Prodotti da Costruzione. La campagna consiste in una serie di azioni che vanno dalla diffusione d’informazioni attraverso i media, al road show che nei prossimi mesi toccherà l’Italia insieme a Imq, Cei e altri enti notificati, fino alla realizzazione di un logo Cpr Aice che potrà essere utilizzato anche dalle aziende associate.
Nell’ambito della campagna d’informazione, Aice ha inoltre realizzato un documento informativo I cavi e il regolamento prodotti da costruzione–Cpr UE 305/11, dove sono illustrati gli obblighi di legge da rispettare, le euroclassi dei cavi, i sistemi di valutazione e verifica della costanza delle prestazioni (Avcp), le prestazioni minime da garantire, i tipi di ambienti e le tempistiche di applicazione del Regolamento Cpr.
È possibile scaricare una copia del documento collegandosi qui. Allo stesso sito sarà inoltre pubblicato un aggiornamento costante degli appuntamenti che verranno organizzati nei prossimi mesi.
«L’impegno di Aice rientra nella mission di Anie di promuovere presso le aziende associate e gli utenti cultura tecnica e normativa sul tema della sicurezza. Il nuovo regolamento troverà applicazione in uno scenario in cui, secondo l’Istat, nel solo ambito domestico, ogni anno in Italia si verificano circa 4 milioni di incidenti, di cui oltre 240mila imputabili a cause elettriche. Anche se i cavi elettrici sono raramente causa di un incendio, a causa della loro pervasività, sono gli elementi chiave di un impianto. Dal punto di vista tecnologico, la ricerca e l’innovazione hanno fatto passi da gigante e hanno permesso alle aziende italiane ed europee di realizzare prodotti sempre più sicuri. Con un’attenta prevenzione e realizzando impianti con componenti sicuri e di qualità, in accordo con il Regolamento Cpr, la propagazione del fuoco, l’oscuramento degli ambienti invasi dal fumo e la diffusione di gas corrosivi e pericolosi si potrebbero ridurre o eliminare quasi totalmente. Riteniamo estremamente importante mettere chi produce e utilizza cavi nella condizione di comprendere a fondo il Regolamento Cpr, così da rispettare la normativa in fase di progettazione e realizzazione di un impianto, limitando al minimo i rischi sia per le persone che per i beni», ha dichiarato Stefano Bulletti, presidente di Aice.
Amazon apre un nuovo centro di smistamento
Il commercio elettronico avanza. L’Italia colma il gap con gli altri Paesi e Amazon apre un nuovo deposito di smistamento a Origgio (Varese), che permetterà di incrementare la capacità e la flessibilità delle sue attività in tutta la Lombardia, andando incontro alla richiesta di un servizio di consegna di qualità da parte di un crescente numero di consumatori. Si tratta del terzo deposito di smistamento per Amazon Logistics nel Paese, dopo l’entrata in attività del centro di Avigliana (Torino) lo scorso 25 luglio e del centro di Porto di Mare (Milano), aperto solo 21 giorni fa, il 21 Settembre scorso. Il nuovo centro è situato a Origgio (Varese), a circa 17 chilometri da Milano, e occupa una superficie di 8.000 metri quadri. I centri di smistamento di Avigliana, Porto di Mare e Origgio sono gestiti da Amazon Logistics, che potenzia in questo modo la capacità e flessibilità della rete di consegna di Amazon, permettendo inoltre ai corrieri locali e regionali di consegnare gli ordini effettuati dai clienti su Amazon sei giorni a settimana.
Secondo Philippe Hemard, Vice Presidente europeo di Amazon Logistics, «la crescita delle attività di Amazon in Lombardia testimonia quanto velocemente il nostro mercato si stia espandendo in Italia: apriamo questo nuovo deposito di smistamento per avvicinarci ulteriormente ai nostri clienti e garantire loro un servizio di consegna sempre più rapido e flessibile». E per Mario Angelo Ceriani, sindaco di Origgio, «l’apertura del deposito di Amazon è una buona notizia per Origgio: questo nuovo centro creerà nuove opportunità di business e posti di lavoro sul territorio. La scelta di Amazon conferma l’attrattività della nostra città, che già ospita le sedi di diverse aziende italiane e internazionali».
I Millennial sono i più attivi nella ristrutturazione di casa
Sono gli appartenenti alla fascia d’età dei Millenial a essere maggiormente sensibili al tema della ristrutturazione abitativa. A rivelarlo è una ricerca di Houzz, la piattaforma online leader mondiale nell’arredamento, progettazione e ristrutturazione d’interni e di esterni. Dallo studio, condotto su quasi 3.000 rispondenti in Italia (oltre 225.000 a livello globale), emerge che più di un terzo (34%) dei giovani italiani (25-34 anni) ha rinnovato la propria casa nel 2015, contro il 29% della fascia d’età 35-54 e il 30% degli gli over 55. Anche in termini di arredamento e decorazione, i Millennial sembrano essere più attivi rispetto alle altre generazioni (55% contro il 45% della fascia d’età 35-54, e il 34% degli over 55). A spingere i più giovani verso la ristrutturazione c’è il desiderio di personalizzare il più possibile la casa recentemente acquistata (52% contro il 35% della fascia d’età 35-54 e il 21% degli over 55).
“L’indagine Houzz & Home è il più grande studio annuale sulle ristrutturazioni residenziali che fornisce una conoscenza senza precedenti sul modo in cui i proprietari di casa rinnovano le proprie abitazioni”, ha dichiarato Mattia Perroni, Managing Director di Houzz Italia. “Nonostante i proprietari di casa appartenenti alla fascia d’età tra i 24 e i 34 anni rappresentino ancora una minoranza, il loro desiderio di personalizzare casa in base ai propri gusti li rende i più attivi quando si tratta di mettere mano alla propria abitazione”. Il desiderio di avere una casa a proprio gusto rappresenta la motivazione principale che spinge gli italiani a intraprendere lavori di ristrutturazione: più di un terzo (36%) dichiara, infatti, di voler ristrutturare la propria vecchia casa anziché comprarne una nuova per il desiderio di personalizzarla secondo i propri gusti.
A sorpresa, l’aspetto finanziario per gli italiani è secondario: solo il 22% afferma di scegliere la ristrutturazione perché più economica rispetto all’acquisto di una nuova costruzione, mentre il 16% pensa di ottenere un migliore ritorno sull’investimento. Ancora una volta, la possibilità di personalizzare l’abitazione (35%) fa preferire l’acquisto (e la successiva ristrutturazione) di una casa vecchia rispetto a una nuova “chiavi in mano”. Il 25%, invece, sceglie di rinnovare per la necessità di adattarsi a recenti cambiamenti di stile di vita avvenuti in famiglia, mentre il 16% ha invece finalmente trovato le risorse finanziarie per affrontare i lavori.
Progetti più diffusi
Il 24% ritiene prioritario il rifacimento del bagno, il 19% della cucina e il 18% della camera da letto. Rinnovare un design ormai obsoleto è il motivo principale che spinge a ristrutturare bagno e cucina (entrambi 48%) e altri spazi interni (30%). Molti proprietari di casa stanno affrontando il rinnovo degli impianti tra cui quello idraulico (43%), elettrico (42%) e di riscaldamento (32%). La maggior parte dei progetti per la ristrutturazione degli elementi esterni include invece finestre e lucernari (32%), porte esterne e rivestimenti/stuccatura (entrambi 18%) e pittura esterna e isolamento (entrambi 17%).
Budget?
Un quinto delle persone dichiara di non stanziare alcun budget prima di iniziare la ristrutturazione (21%), mentre il 39% sfora la spesa precedentemente stabilita. Questi dati emergono in maniera omogenea in tutti i gruppi di età. Le cause che portano al superamento della cifra prestabilita sono: la scelta di prodotti o materiali più costosi (44%), progetti diventati più complessi rispetto a quanto inizialmente stimato (37%) e, infine, costi di prodotti o servizi maggiori rispetto a quello preventivato (34%). Per ristrutturare la propria abitazione, gli italiani hanno speso nel 2015 una media totale di 44.400 Euro e, ancora una volta, sono i più giovani ad aver affrontato la spesa totale media più onerosa (48.600 Euro), investendo più degli over 55 (42.400 Euro). La spesa media destinata alla ristrutturazione del bagno è stata di 6.220 Euro per una superficie media di 8 metri quadrati. Per i progetti di rinnovo della cucina invece, la spesa media affrontata è stata di 4.450 Euro per una ristrutturazione che si aggira mediamente intorno a una superficie di 14 metri quadrati. La maggior parte dei proprietari di casa finanzia la ristrutturazione attingendo dai risparmi personali (75%), seguiti da regali/eredità (11%). Carta di credito e prestiti personali da amici e familiari sono il metodo di pagamento meno utilizzato; vengono sfruttati solo da un proprietario su dieci.
Professionisti coinvolti
L’88% dei proprietari di casa ricorre all’aiuto di professionisti per affrontare interventi di rinnovo. Questa scelta è condivisa da proprietari di casa di tutte le età (91% per gli over 55, 90% per la fascia 25-34 e 87% per la fascia 35-54). I professionisti maggiormente ingaggiati sono: imprese edili (50%), architetti (32%) e giardinieri (12%). Tra gli specialisti più richiesti emergono idraulici (58%), elettricisti (55%) e imbianchini (42%).
The Houzz & Home Survey
L’indagine Houzz & Home è il più grande studio annuale riguardante le ristrutturazioni, costruzioni e arredi residenziali. Questa edizione si riferisce a una vasta gamma di progetti di rinnovamento realizzati nel 2015: dalle ristrutturazioni e ampliamenti d’interni alle integrazioni di impianti domestici, fino ai miglioramenti di esterni. I dati raccolti includono le spese affrontate in passato e quelle già pianificate, il coinvolgimento di professionisti, le motivazioni e le sfide che hanno influenzato i progetti completati, nonché gli interventi previsti per il 2016. Hanno partecipato al sondaggio Houzz & Home 2016 più di 2.900 rispondenti italiani e 229.541 utenti internazionali rappresentativi dell’attività di oltre 40 milioni di utenti unici mensili di Houzz a livello globale.
Parete vetrata Vista Cristal, spazio alla luce
Per chi ama il design innovativo è stata studiata la versione Cristal della parete vetrata Vista: si tratta di una soluzione Finistral in cui i profili sottili dei montanti o delle traverse, nascosti dalla superficie vetrata, risultano quasi invisibili. L’assenza di profili di supporto sul lato esterno permette di ottenere ampie trasparenze senza soluzione di continuità, che a scelta si possono sviluppare in senso orizzontale oppure verticale. Dotando poi la parete di angoli a tutto vetro l’estetica sarà ancora più pulita e leggera. Il sistema costruttivo delle pareti vetrate è costituito da profili in Pvc termoisolanti, con valore Uf 1,1 W/m²K, rinforzati in acciaio, che esternamente – o su entrambi i lati – vengono rivestiti con gusci in alluminio. In funzione del risultato estetico desiderato possono essere personalizzati con materiali e finiture diversi, anche fra interno ed esterno. Oltre che con le porte-finestre alzanti scorrevoli e le scorrevoli Easy-Slide, la parete vetrata può essere integrata con porte-finestre apribili ad anta e anta/ribalta e anche con un ampio assortimento di portoncini in alluminio e Pvc-alluminio. Le ottime prestazioni d’isolamento termico sono assicurate anche dall’impiego di vetri speciali, proposti in due differenti spessori: vetrocamera a doppia lastra da 30 mm e vetrocamera a tripla lastra da 46 mm con un valore Ug fino a 0,6 W/m²K.
Dati tecnici
Isolamento termico del telaio: Uf 1,1 W/m²K
Spessore dei vetri: da 30 mm a 46 mm
Dimensioni anta, apertura integrabile: variabili a seconda della soluzione scelta
Fattore solare: valore g da 64% a 26% (a seconda del vetro impiegato)
Speciale tetto: come risparmiare con una copertura efficiente
Le coperture degli edifici sono tra le maggiori cause dell’inefficienza termica. E i mancati interventi di riqualificazione pesano per il 20% sulla bolletta energetica. Eppure investire per eliminare gli sprechi può essere anche un buon affare.
Un tetto per proteggersi
Il tetto ha molti sinonimi. È prima di tutto sinonimo di casa, di luogo che protegge, ripara, difende dalle intemperie, prima fra tutte la pioggia. E per questo motivo in passato gli interventi primari sui tetti esistenti sono sempre stati quelli di una messa in sicurezza da eventuali infiltrazioni d’acqua, con le guaine impermeabilizzanti che hanno coperto milioni e milioni di metri quadrati di tetti.
Ma la parola tetto ha anche altri significati, uno dei quali indica il limite massimo oltre il quale non andare. «Raggiungere il tetto», «non superare il tetto», «fissiamo un tetto», sono espressioni che usano questa parola per indicare un limite. Ed è abbastanza paradossale che nel momento in cui utilizziamo in modo così semplice, come metonimia, questa parola, non consideriamo che il tetto, quello vero, quello che sta sopra le nostre case, in realtà potrebbe essere contemporaneamente non solo la copertura contro le intemperie, ma anche quell’elemento strutturale in grado di porre un tetto ai nostri consumi energetici. Che sono notevoli, perché viviamo in alloggi e in edifici energivori che consumano troppo e che, con adeguati interventi, potrebbero diventare molto più contenuti nei consumi, garantendo miglior comfort abitativo e riducendo, al contempo, le emissioni di Co2 in atmosfera, che sono una delle cause del cambiamento climatico che ha portato in questi mesi 175 Paesi a firmare l’accordo di Parigi per il suo contenimento e la sua riduzione.
Un tetto per risparmiare
Il tetto è oggi uno dei sistemi tecnologici legati alle componenti degli edifici che più di altri viene interpretato, presentato, proposto come un sistema, con alterne fortune. Perché, spesso nei condomini e in certe aree del Paese, l’unico intervento di miglioramento al quale è associato è quello relativo all’impermeabilizzazione. Eppure, se andassimo a verificare quanto il tetto comporta in termini di dispersioni termiche scopriremmo che, in assenza di un adeguato isolamento, costa ogni anno dal 20% al 25% della nostra bolletta energetica. Da un quinto fino a un quarto. Non è poi così poco, considerando che mediamente una famiglia in Italia ha una spesa per consumi energetici (energia elettrica, gas, altri combustibili) compresa tra 1.600 e 3mila euro all’anno, secondo le aree climatiche.
Un tetto ben coibentato consente di risparmiare almeno il 20%, ovvero tra i 300 e i 600 euro all’anno. Una cifra che, se associata agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e rigenerazioni energetiche, pari al 65% di quanto speso, nell’arco di dieci anni potrebbe rappresentare una somma che se opportunamente investita non solo garantirebbe il suo totale recupero in termini economici e finanziari, ma anche un risparmio effettivo successivo agli interventi oltre il decimo anno che garantirebbe per sempre una sorta di «rendita annua» non trascurabile. Ma tra 6mila euro in dieci anni di risparmio in bolletta e oltre 10mila di risparmi fiscali (65%) su un intervento da 15mila euro complessivi, i numeri ci raccontano che in dieci anni l’intervento si ripaga completamente e, nel frattempo il comfort, delle abitazioni aumenta di almeno il 20%, se non di più. E va considerato che i valori che stiamo usando sono valori prudenziali.
Pacchetti e sistemi tetto per ogni esigenza
La lotta alle dispersioni termiche e la ricerca di una migliore efficienza energetica delle abitazioni oggi è entrata nell’agenda mondiale grazie a Cop21 e all’accordo di Parigi e l’Europa nella propria programmazione 2014-2020 ha spinto molto in questo senso. E i produttori di materiali e le altre realtà che operano nel settore hanno da tempo messo in atto pacchetti, componenti e soluzioni che consentono di realizzare o intervenire su un tetto esistente migliorando al massimo le prestazioni sia in termini energetici che di impermeabilizzazione, mantenendo una elevata traspirabilità.
Paradossalmente nella nuova concezione dell’edilizia orientata al risparmio energetico si potrebbe affermare che la casa si costruisce dal tetto e non dalle fondamenta e a ben osservare il paradosso non è poi così paradossale. Ovviamente considerando le diverse tipologie di tetti presenti in Italia nelle diverse regioni c’è la necessità di avere soluzioni diverse e sistemi di intervento tarati sulle specifiche situazioni edificate, dalle case singole, mono-bifamiliari e degli edifici condominiali di piccola dimensione, ai tetti piani degli edifici condominiali di grande dimensione. Ma va considerato anche l’ampio mercato dei sistemi di copertura degli edifici pubblici, di quelli industriali e commerciali e delle attività del terziario. Un sistema altamente complesso che necessita di soluzioni specifiche e mirate.
YouTrade ha selezionato soluzioni e accessori che aiutano a trasformare la vecchia copertura dell’edificio in un elemento moderno, non energivoro, e capace di concedere più comfort alle abitazioni: ve li presentiamo qui.
Via l’amianto dai tetti
Altro tema, che va inserito in questo contesto e sul quale alcuni comuni, come nel caso di Bologna, hanno iniziato a operare, è la bonifica e riconversione dei tetti che presentano amianto e per i quali la Ue ha approvato una risoluzione che prevede la rimozione definitiva entro il 2028. Dodici anni sembrano molti ma, in realtà, per la dimensione dei metri quadri di tetti in amianto presenti in Italia rischiano di essere appena sufficienti.
La rimozione dell’amianto, prevista dalla Ue per la verità non riguarda solo le coperture, ma certamente sulle coperture vi è la maggior parte dell’amianto usato in passato. Nonostante la messa al bando dell’amianto estesa a tutta l’Europa nel 1999, infatti, nel nostro continente (e non solo) ci sono ancora milioni di edifici, uffici, navi e tubature che contengono amianto e questa è una ulteriore sfida alla quale il mercato deve assolvere con soluzioni integrate, soluzioni che oggi sono alla portata di tutti proprio grazie al combinato disposto tra incentivi fiscali, risparmio energetico e basso costo del denaro. E, grazie a prodotti finanziari flessibili, che permettono il finanziamento di spese di ristrutturazione di piccola dimensione, oggi è più fattibile e soprattutto conveniente rimettere mano al tetto.
Dierre supera la prova del fuoco
Si chiama New Idra la nuova porta tagliafuoco, in acciaio, di Dierre. Forte e flessibile contro le fiamme, è stata pensata per l’installazione in varchi di medie dimensioni in abitazioni e luoghi pubblici. New Idra garantisce massime prestazioni in termini di sicurezza: la porta riesce a resistere per una o due ore – a seconda del modello 60 o 120 – all’attacco del fuoco, mantenendo una chiusura ermetica e fermando la trasmissione del calore. Conforme alle più severe normative italiane ed europee, New Idra si adatta ad ogni spazio con estrema versatilità, anche grazie a un sistema costruttivo che ne facilita la posa. Tra le sue caratteristiche, la complanarità tra anta e telaio e le guarnizioni tagliafuoco collocate direttamente all’interno di quest’ultimo per garantire una migliore tenuta e una piena efficienza anche dopo numerosi cicli di apertura dell’anta. New Idra può essere personalizzata in una vasta gamma di colori e dimensioni, anche fuori misura, in versione cieca o vetrata e antipanico. È disponibile inoltre anche in versione smart, con la nuova chiusura elettronica Starter System di SimonsVoss che governa il cilindro della serratura con un piccolo telecomando/portachiavi dotato di transponder o con una semplice tessera di prossimità. Un software intuitivo permette di gestire accessi multipli e autorizzazioni, anche temporizzate.
Rallenta la crescita di mutui: effetto Brexit?
Primi segnali di rallentamento della crescita di erogazione dei mutui. Lo rileva Tecnocasa. La Brexit, fanno notare gli analisti del network immobiliare, potrebbe aver influenzato il settore creditizio e finanziario del nostro Paese, che sembrava aver trovato una via d’uscita dopo la crisi iniziata quasi dieci anni fa. In ogni caso l’offerta continuerà a essere interessante e, con tutte le cautele del caso, le banche erogheranno maggiormente rispetto al passato. I principali indici di riferimento dei tassi sono ancora a livelli molto bassi, riducendo in questo modo il costo dei finanziamenti e creando nuove opportunità per il mercato e le famiglie.
Non da ultimo vanno segnalate le manovre adottate dalla Banca Centrale Europea allo scopo di sostenere i finanziamenti a famiglie e imprese, come testimoniato dal taglio dei tassi di interesse sui depositi e dal proseguimento del Quantitative Easing. Resterа ancora da capire come la Bce e le istituzioni europee si muoveranno dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Inoltre, bisogna considerare le prospettive economiche e l’andamento del mercato del lavoro che crescono troppo lentamente, nonché il livello del contenzioso dei mutui condizionato dalla situazione economica del nostro Paese.
Sebbene più morbide rispetto al passato, le politiche di erogazione rimarranno prudenziali per tutto il 2016 e la qualità del portafoglio degli istituti continuerà a essere un fattore determinante che condizionerà le politiche di erogazione nei prossimi mesi.
Il 2015 si è chiuso con un aumento delle erogazioni rispetto a quanto rilevato nel 2014, anche per effetto della significativa crescita dei finanziamenti di surroga. Il 2016 è iniziato bene e dovrebbe continuare cosм per tutto l’anno, ma con una riduzione delle erogazioni relative alle surroghe.
Nel secondo trimestre, intanto, le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 13.223 milioni di euro nel secondo trimestre 2016. Rispetto allo stesso trimestre del 2015 si registra un aumento delle erogazioni pari a +28,5%.
Anie: Busetto prossimo presidente
Il Consiglio Generale di Anie Confindustria, Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche, settore altamente tecnologico e leader per gli investimenti in ricerca e innovazione, ha designato Giuliano Busetto come prossimo presidente della Federazione.
Busetto guida dal 2008 il settore industriale di Siemens Italia nelle sue diversificate organizzazioni, con responsabilità allargata ad alcuni paesi dell’area mediterranea, conducendo le attività – oggi strutturate nelle due divisioni Digital Factory e Process Industries and Drives – ai primi posti per volumi e performance nel ranking mondiale del Gruppo. Ha inoltre vasta esperienza associativa, in quanto presidente dal 2010 di Anie Automazione, l’associazione che in Anie Federazione rappresenta il punto di riferimento italiano per le imprese fornitrici di tecnologie per l’automazione di fabbrica, di processo e delle reti.
Giuliano Busetto ha ottenuto la fiducia del Consiglio Generale di Anie con un programma che punta su tre tematiche fondamentali per l’intera industria italiana e trasversali al vasto ambito delle imprese Anie:
1- Le infrastrutture intelligenti: il loro potenziamento, insieme a quello dei trasporti, la migrazione verso le tecnologie digitali per il controllo degli edifici intelligenti e delle reti, la progressiva evoluzione verso la mobilità elettrica sono nodi chiave per la realizzazione di smart building e smart city, tematiche per le quali le aziende Anie hanno il dominio delle tecnologie e dell’impiantistica;
2- L’energia: produzione, trasmissione e distribuzione di energia sono elemento portante della politica industriale del Paese; le imprese Anie sono attore di primo piano nel nuovo paradigma della generazione distribuita, con un ruolo sempre crescente delle rinnovabili. In quest’ottica efficienza energetica, sostenibilità ambientale e circular economy diventano ambiti sempre più importanti, anche in vista dei prossimi sviluppi a livello europeo;
3- La digitalizzazione del manifatturiero: è l’elemento cardine per contribuire in maniera determinante a rafforzare l’industria italiana e a mantenere in Italia un comparto produttivo competitivo e di eccellenza a livello globale: le tecnologie già oggi presenti in Anie e in fase di ulteriore innovazione tecnologica sono necessarie e imprescindibili per lo sviluppo di Industria 4.0.
Il programma del Presidente designato, che prevede anche altri temi caratterizzanti – tra cui il rafforzamento dei rapporti con le imprese committenti, gli enti e le associazioni di clienti e mercati affini ad Anie, l’internazionalizzazione, il supporto sul nuovo Codice degliappalti pubblici, la Ricerca e Sviluppo, l’Education – verrà realizzato con una squadra di 5 vice presidenti, che verranno presentati all’assemblea della Federazione convocata per il prossimo mese di novembre