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Wienerberger innova la scuola e la mette in sicurezza

Nel nome dell’edilizia scolastica sostenibile, il 3 novembre Wienerberger – il più grande produttore mondiale di laterizi – sarà protagonista del primo forum sull’edilizia scolastica organizzato da Legambiente. Di costa si tratta? Sarà una giornata intera dedicata alle soluzioni costruttive innovative e sostenibili. Obiettivo del meeting è quello di far incontrare e confrontare su temi – quali la riqualificazione energetica, antisismica e ambientale del patrimonio edilizio scolastico – mondi diversi, dalle istituzioni locali a quelle nazionali, dalle imprese e progettisti al mondo dell’educazione. Un confronto a tutto campo durante il quale saranno presentati esempi virtuosi e innovativi per spiegare come costruire interventi capaci di garantire qualità ed elevate prestazioni. Durante l’appuntamento sarà inoltre presentato “Ecosistema Scuola”, l’indagine di Legambiente sulla qualità dei servizi scolastici e degli edifici, che, oltre a fotografare la situazione attuale del patrimonio edilizio, presenterà il risultato dei processi di riqualificazione in corso.

Scuola materna con asilo nido_San Vito di Cadore_02

Da segnalare l’intervento dell’ing. Dario Mantovanelli, Responsabile Marketing di Wienerberger Italia, dedicato all'”Innovazione nel laterizio” che mostrerà come un materiale tradizionale come il laterizio, fortemente legato alle costruzioni del passato, sia un materiale fortemente retro-innovativo e all’avanguardia, che fornisce soluzioni costruttive altamente prestazionali per il comfort abitativo e risponde alle esigenze di risparmio energetico, nella direzione di una concreta sostenibilità ambientale e di un’edilizia, anche scolastica, sempre più efficiente e di qualità. Soluzioni all’avanguardia ideali per la realizzazione di scuole innovative da un punto di vista architettonico, energetico e tecnologico che rispettano i criteri previsti dalle più attuali normative, come testimoniano le best practice della scuola dell’infanzia Papa Luciani di San Vito di Cadore (Bl), certificata Classe A+, e della scuola materna San Giuseppe di Castel Bolognese (Ra), certificata CasaClima, per la cui realizzazione sono state utilizzate le soluzioni firmate Wienerberger. L’appuntamento con Legambiente testimonia il costante impegno del gruppo internazionale verso la formazione: “Le scuole, luogo destinato all’educazione e alla crescita della nuova generazione di italiani devono essere il fiore all’occhiello dell’edilizia pubblica” sottolinea l’ing. Mantovanelli, “per questo costruire edifici sicuri e antisismici, confortevoli ed energicamente sostenibili è uno dei migliori insegnamenti che possiamo trasmettere anche proponendo soluzioni costruttive all’avanguardia e sostenibili realizzate secondo le linee guida della certificazione Leed”.

Wienerberger - Scuola materna con asilo nido, San Vito di Cadore

 

Una scuola tra le Alpi in classe A+

PresPaglia premiata al Forum CompraVerde 2016

Nuovo successo per PresPaglia, il biopannello prefabbricato dell’omonima azienda italiana, che ha ricevuto una menzione speciale al Forum CompraVerde-BuyGreen, gli stati generali degli acquisti verdi giunto alla sua decima edizione. La mostra-convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di green procurement pubblico e privato, si è tenuta lo scorso ottobre a Roma e ha coinvolto oltre 230 enti pubblici, imprese private e realtà non profit e più di 110 relatori nazionali ed internazionali.

Promosso dalla Fondazione Ecosistemi e dal Coordinamento Agende 21 Locali, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Unioncamere, ICLEI, il Forum CompraVerde-BuyGreen 2016 ha istituito quest’anno anche un premio dedicato all’Edilizia Verde, destinato alle imprese che producono materiali per l’edilizia a basso impatto ambientale, e suddiviso in due sezioni, una per i materiali innovativi, l’altra per quelli di origine locale e rinnovabile. Il premio vede la collaborazione di Officine Green Building.

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Tra le aziende presenti alla manifestazione, PresPaglia è risultata tra le miglior aziende con prodotti locali e rinnovabili e ha ricevuto una menzione per “per la capacità di proporre manufatti locali e rinnovabili con una costante attenzione alla riduzione degli impatti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto”.

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PresPaglia è il biopannello prefabbricato costituito da paglia compressa trattata con sostanze antiossidanti e rivestita con intonaco sui due lati, per favorire una maggiore stabilità del prodotto rendendolo intumescente, igroscopico e idrorepellente. Coperto da brevetto nazionale e internazionale, con certificato di sicurezza, il pannello PresPaglia garantisce un elevato isolamento termico e acustico, ponendosi come alternativa ai mattoni in laterizio. Ideale per la realizzazione in tempi rapidi di pareti interne ed esterne, in particolare laddove è richiesto un prodotto leggero, naturale ed efficiente: in una parete di paglia il valore di trasmittanza lineare U è di 0,187 W/m2K.

La paglia non emette sostanze inquinanti e nocive ed è traspirante al vapore acqueo. Questo permette un ricambio d’aria naturale ed una equilibrata regolazione dell’umidità impedendo la creazione di condense e muffe. La sua massima resa la si ottiene accoppiando intonaci a base di pura calce e/o argilla.

Oltre che da paglia compressa, i bioPannelli PresPaglia sono composti da VAGAlighTher, malta da intonaco super leggera, indicata per la realizzazione di sistemi termoisolanti e di intonaci protettivi antincendio, o Fibromalta Mapei, innovativa malta da intonaco resistente al fuoco, che garantisce l’assenza di fessurazioni da ritiro plastico ed una elevata lavorabilità senza paragoni.

Prespaglia contribuisce a migliorare il Punteggio Globale ITACA dell’edificio, per ottenere gli incentivi, volumetrici e fiscali, ove previsti.

Niederstätter si rinnova: nuova gru e nuovo corso di formazione

Niederstätter, una delle più importanti realtà italiane specializzata in macchinari per l’edilizia e container destinati a cantieri in Italia e all’estero, darà il via, nel primo semestre 2017, alla seconda edizione dell’unico corso formativo in Italia per gruisti. L’ attività di formazione e aggiornamento dedicate all’uso dei macchinari e alla sicurezza sul lavoro è uno dei fondamenti della filosofia di Niederstätter che, tre anni fa, ha aperto anche la Academy aziendale. Gli operatori certificati di macchine acquisiscono capacità adeguate alle proprie responsabilità, garantendo sicurezza, prestazioni e risultati.  Nel ricco programma formativo è stato inserito anche l’unico corso in Italia per operatori gru. Della durata di tre settimane per un totale di 120 ore, si compone di una parte teorica in cui vengono trattati gli aspetti di gestione e manutenzione della gru e di un’ampia parte pratica presso il centro di Formazione Safety Park di Bolzano che prevede l’utilizzo di un simulatore e di 2 gru, una automontante e una a rotazione in alto.  L’operatore, perfettamente istruito, verrà poi inviato presso i clienti che sono sempre alla ricerca del personale adatto per i propri grandi cantieri.

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La Gru Liebherr L1-24. Niederstätter ha presentato per la prima volta in Italia la nuova gru a impiego rapido Liebherr L1. A torre, idrauliche e automontanti, le L1 sono le gru più piccole di Liebherr e sostituiranno gradualmente l’esistente serie H. Il primo modello disponibile è la L1-24 con sbraccio di 25 e 27 metri, altezza sottogancio di 19 metri, posizione del braccio a 10°e 20° per altezze gancio elevate e portata massima di 2.500 kg. La capacità in punta è di 800 kg nella versione da 27 metri e di 950 kg nella versione da 25 metri. Grazie al raggio di rotazione di 1,95 metri e il sistema di appoggio flessibile, la L1 si adatta perfettamente anche a quei cantieri in luoghi straordinariamente angusti. Nonostante le dimensioni ridotte, la L1-24 presenta molte raffinatezze tecnologiche quali il Micro Move per il posizionamento di precisione attraverso sistemi di azionamento progressivo, un sistema che impedisce l’oscillazione del carico, la delimitazione dell’area di manovra e la possibilità di utilizzo sia con 230 che con 400 V. La torre a parete piena saldata ermeticamente protegge il materiale dalla corrosione interna rendendola sicura e durevole nel tempo.  La nuova serie L1 risulta flessibile e in grado di offrire elevate prestazioni convincendo anche per l’ergonomia perfezionata e un design gradevole e moderno.  La gamma L1-24 è commerciabile da subito con tempi di consegna su richiesta.

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YouTrade abbonati: ottobre 2016

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L’edizione integrale della rivista è disponibile solo agli abbonati. Scopri come sottoscrivere l’abbonamento: contattaci al numero 02/47761275 o scrivi ad abbonamenti@vgambinoeditore.it

La Top 350 della distribuzione edile su YouTrade

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Grandi sorprese sul nuovo numero di YouTrade. La classifica della Top 350 delle aziende della distribuzione edile italiane riserva infatti novità: una su quattro è in perdita, ma diminuisce il numero di quelle che registrano un calo del fatturato. Ai primi posti si piazzano Bauexpert (posizione invariata) e salgono Orsolini Amedeo e Zanutta. E tra i primi dieci c’è una new entry. Soffrono di più i piccoli, tengono le grandi, ma c’è chi guadagna. Ecco cosa è emerso dall’analisi dei bilanci 2015 a cura del Centro Studi YouTrade.

Su questo numero pubblichiamo inoltre gli atti del IX Convegno YouTrade, che si è svolto lo scorso settembre a San Pellegrino Terme, con tutti i contenuti più interessanti emersi nella giornata organizzata da Virginia Gambino Editore, con gli interventi dei relatori, le slide, i video e le immagini del convegno.

Da non perdere anche l’approfondimento sul nuovo Bonus Casa, appena inserito nella Legge di Bilancio, con le agevolazioni per ristrutturazione e risparmio energetico allungate al 2021 e lo sconto per i lavori strutturali antisisma, che può arrivare anche all’85%.

Su YouTrade si parla anche di Made Expo 2017: il direttore Giovanni Grassi racconta le novità della fiera, con aree dedicate a costruzioni, involucro e serramenti, interni e finiture, software, tecnologie e servizi. Risultato: più specializzazione e aumento delle presenze del 5%.

Appuntamento fisso poi con la rubrica YouTrade Casa, dedicata questo mese ai pavimenti, con le principali novità viste al Cersaie 2016 e alcuni progetti significativi in cui materiali da rivestimento e pavimenti giocano un ruolo importante.

Buona lettura!

Palazzo Italia, da simbolo di Expo a eccellenza mondiale

Palazzo Italia, all'Expo

Palazzo Italia, l’edificio simbolo di Expo Milano, ha vinto il premio ACI Excellence Award. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Philadelphia, Pennsylvania, e ha incoronato Palazzo Italia anche nella categoria Decorative Concrete, ovvero per il materiale utilizzato– il cemento biodinamico creato da Italcementi – e per la tecnologia costruttiva del Gruppo Styl Comp, con i quali è stato realizzato il candido rivestimento esterno del padiglione italiano all’Expo di Milano. Le parole di Roberto Realfonzo, presidente ACI Italian Chapter: “La giuria dell’American Concrete Institute, la più importante Associazione al mondo nel settore del calcestruzzo, che svolge una rilevantissima attività normativa e pre-normativa a livello internazionale, ha voluto premiare l’edificio e in particolare la sua complessità esecutiva e i materiali innovativi utilizzati”.

Palazzo Italia, all'Expo
Palazzo Italia, all’Expo

Palazzo Italia è un esempio di come in architettura può esistere un’estetica della materia, se chi la progetta e la produce accetta la sfida costante della ricerca e dell’innovazione. L’edificio nasce da un “utopia concreta” dello studio Nemesi&Partners di Roma, che voleva rappresentare al mondo intero, la creatività, la bellezza e l’ingegno del Made in Italy. Il materiale utilizzato per la facciata, il cemento biodinamico, è la sfida raccolta da Italcementi che lo ha messo a punto in i.lab, il centro innovazione di prodotto, grazie a un team di 15 ricercatori e oltre 15.000 ore di ricerca. Il nuovo materiale presenta caratteristiche di lavorabilità e resistenza straordinarie rispetto alle malte classiche. È due volte più resistente alla compressione e due volte più resistente alla flessione, oltre ad avere un altissimo valore estetico grazie alla presenza di Tx Active, il principio attivo brevettato da Italcementi, che ha raccolto, in questi anni, l’interesse e l’apprezzamento del mondo dell’architettura per la sua capacità “mangiasmog”.

Palazzo Italia, particolare
Palazzo Italia, Expo Milano

Tra il materiale e i progettisti, è stato fondamentale anche il ruolo del Gruppo Styl Comp, grazie al suo know-how implementato per l’occasione con innumerevoli innovazioni e invenzioni a vari livelli. A partire dall’ingegnerizzazione e dalla risoluzione costruttiva della facciata, attraverso l’ideazione di speciali casserature, tecnologie produttive e attrezzature su misura con le quali son stati realizzati oltre 750 pannelli che rivestono l’edificio. Tutti pezzi unici di circa 4 x 4 metri, piani, curvi o a doppia curvatura e bifaccialità della marmorea finitura. I pannelli sono stati installati con mezzi dedicati di nuova concezione, posizionamento georeferenziato e sistemi di connessione regolabili di BSItalia per garantire un accurato montaggio, con fughe regolari e continuità, tra i pannelli, dei sofisticati intrecci e delle modanature che caratterizzano questa particolare facciata. “Questo prestigioso riconoscimento internazionale mi riempie di gioia perché premia il lavoro creativo, tecnico e di ricerca compiuto da aziende e professionisti italiani straordinari”, afferma Diana Bracco, che di Padiglione Italia a Expo Milano 2015 è stata Commissario Generale. “Gli architetti vincitori della Gara internazionale che volli per Palazzo Italia hanno saputo immaginare un edificio stupendo rivestito nella parte esterna da pannelli di un cemento innovativo che generava un effetto particolare, come una sorta di morbida pelle. Una magia che è stata ammirata da tutti Capi di Stato del mondo giunti a Milano durante il semestre espositivo. Il bellissimo progetto che rappresentava una foresta urbana”, conclude Diana Bracco “è stato anche un simbolo di un ritrovato senso di comunità nazionale e al tempo stesso di incontro con le altre nazioni”.

Il made in Veneto alla conquista dell’Australia

Progress Profiles, nuova sede a Melbourne - Australia

Progress Profiles, leader nella produzione, progettazione e vendita di profili di arredo e di sistemi tecnici di posa, continua ad espandere i propri confini internazionali e sbarca in Australia.  La nuova società australiana si chiama Progress Profiles Oceania Pty Ltd e avrà base a Melbourne con 300 mq di showroom, uffici e magazzino. Con questa apertura, che fa seguito a quelle delle filiali di Dubai (2008) e di Randolph in New Jersey (2012), l’azienda di Asolo (Treviso) vuole rafforzare ulteriormente la propria presenza in un’area geografica strategica, come quella dell’Oceania.

Queste le parole di Dennis Bordin, amministratore delegato dell’azienda trevigiana: “L’apertura della filiale australiana è un passo importante per la nostra crescita internazionale, indispensabile per servire al meglio i mercati asiatici, la Nuova Zelanda, l’Indonesia e il Giappone. L’obiettivo è quello continuare l’espansione del Gruppo a livello mondiale, diventando il punto di riferimento per tutti coloro che ricercano finiture di vero design italiano, un connubio perfetto di eleganza, innovazione e materiali di qualità”.

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Dennis Bordin, AD Progress Profiles

Forte di oltre 30 anni di attività, Progress Profiles ha registrato nei primi sei mesi di quest’anno una crescita del 27%. L’export raggiunge oltre 50 paesi e rappresenta un significativo 35% del fatturato. L’azienda veneta offre una gamma di oltre 12.000 articoli, tutti prodotti nello stabilimento di Asolo: un vero made in Italy, frutto della costante ricerca tecnologica, della creatività e dell’alta qualità del materiale impiegato. L’apertura della filiale australiana è solo uno degli importanti investimenti messi in campo da Progress Profiles durante questo 2016, che ha visto l’ampliamento della nuova sede di Asolo, l’acquisto di nuovi macchinari, la costruzione di un magazzino automatizzato e la registrazione di numerosi brevetti.

Progress Profiles, nuova sede a Melbourne - Australia
Progress Profiles, nuova sede a Melbourne – Australia

 

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Perché la città ideale non è una chimera

Nonostante lo smog e un po’ di foschia, dal 39° piano di Palazzo Lombardia (sede della Regione) si vede tutta Milano. E pensare che fino a qualche anno fa quest’edificio non esisteva neanche: inaugurato nel gennaio 2010, il grattacielo alto 161 metri è stato costruito in quattro anni ed è un simbolo: insieme a Piazza Gae Aulenti, al Bosco Verticale e alle più lontane Tre Torri, sono i nuovi simboli di una città che si rinnova e che cresce, non solo in altezza. Dal 39° piano si vede tutta Milano e se ne parla anche con più cognizione di causa. Lì in cima si è tenuto il convegno La città ideale, organizzato da Paris Region Enterprises e Promosalons con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia. E allora un filo rosso lungo più di  850 chilometri lega Milano a Parigi, due città regione, due cuori pulsanti del Vecchio Continente.

Palazzo Lombardia
Palazzo Lombardia

La grande Milano e la grande Parigi. Due metropoli impegnate a diventare due città ideali. La prima ha ospitato Expo, richiama sempre più turisti stranieri, e continua a crescere non solo in altezza, ma  anche sottoterra: la Metro 5 inaugurata nel 2013 è stata estesa (in quanto a fermate) fino al 2015, mentre la M4 è work in progress (e lo sarà fino al 2022). La seconda, che ha una rete metropolitana seconda solo a Londra, è candidata alle Olimpiadi 2024. E la fiaccola è più vicina dopo il gran rifiuto di Roma.

La città ideale è il risultato di un’equazione complessa, di una concertazione possibile tra sostenibilità ambientale, qualità della vita, mobilità e connessione intra ed extra urbana. Facile a dirsi, difficile a farsi: sarebbe forse più semplice fondare dal nulla una nuova città, e costruirla da subito come luogo ideale, come un ambiente adatto allo sviluppo delle attività umane, dove l’uomo possa goderne la qualità e avvicinarsi alla felicità.

Milano, città ideale
Milano, città ideale

Bene, per tendere alla città ideale siamo chiamati a ripensare l’urbanistica. Come? Abbassando i tempi di connessione tre la città-pianeta (o perlomeno i suoi punti nevralgici) e i suoi centri minori-satelliti. L’obiettivo? Mezz’ora di percorrenza, grazie a un green belt intelligente. E infine cosa mancherebbe solo? Il paesaggio. E allora si devono ricostruire anche gli elementi di paesaggio che diano maggiore godibilità visiva; si deve perseguire la bellezza, così come la intendeva Kant. Da un filosofo tradizionale a un industriale filosofo: Adriano Olivetti parlava della fabbrica di vetro, costruita a misura d’uomo, e prima di lui l’urbanista inglese Ebenezer Howard teorizzava la città-giardino. Il seme è stato gettato, innaffiato e ha dato i frutti: si chiamano “riqualificazione“. Già, perché riqualificare nel segno della sostenibilità ambientale significa (ri)concepire la città, darle nuova vita e una nuova pelle, quella di luogo ideale dove vivere e lavorare con qualità. Il cantiere della città ideale è aperto.

IsolTile, isolamento acustico in 2 millimetri di spessore

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Ideale per le ristrutturazioni, IsolTile è il materassino a basso spessore di Isolmant studiato per creare un efficace isolamento acustico sottopavimento.

Realizzato in polipropilene espanso ad alta densità (77 kg/m3), rivestito su ambo i lati con speciale FIBTEC XP1 (geotessile tecnico in polipropilene, di colore nero, serigrafato e calandrato) e ideato per essere posato a colla al di sotto della pavimentazione in ceramica o parquet, sia in caso di sostituzione del vecchio pavimento, sia nel caso in cui la posa debba avvenire sul pavimento esistente (posa sovrapposta o posa su posa).

La posa di IsolTile può avvenire sia con due strati di colla (tra sottofondo e materassino e tra materassino e finitura), oppure in caso di finitura in ceramica anche con un solo strato di colla tra materassino e finitura. Tale modalità permette di preservare il sottofondo esistente e di procedere successivamente alla facile rimozione della nuova finitura. La nuova finitura può essere posata in sovrapposizione, aggiungendo solo 2 millimetri allo spessore della finitura scelta.

Isolante acustico, ma anche sistema completo e versatile per la posa delle piastrelle, l’utilizzo di IsolTile consente di ottimizzare la distribuzione del carico dalla piastrella al sottofondo, evitando concentrazioni localizzate di sforzi, aumentando la resistenza del pavimento in caso di urti. Inoltre la sua funzione di separatore neutralizza la trasmissione di tensioni tra sottofondo e piastrella, evitando la formazione di crepe.

Per assicurare le migliori performance acustiche e funzionali, il materassino IsolTile deve essere posato nella massima continuità, sigillando i teli con l’apposita Fascia IsolTile e avendo cura di posizionare l’apposita Fascia Perimetrale sulle pareti verticali per desolidarizzare il rivestimento dalla muratura. Entrambi gli accessori sono già contenuti nella confezione.

Kato Works compra IHI Construction Machinery

IHI Corporation ha annunciato di aver accettato di trasferire tutte le azioni della sua società interamente di proprietà IHI Construction Machinery Limited a Kato Works. La decisione è in linea con le politiche di gestione del Gruppo IHI  nell’anno 2016, che ha adottato un nuovo approccio di gestione del portafoglio per rafforzare la struttura dei ricavi di IHI. Questo trasferimento di azioni è il risultato di attività commerciali tese ad accelerare la concentrazione e la selezione del business.

IHI Construction Machinery è stata fondata nel 1952 con il nome di Ishikawajima Koehring Co., una joint venture con la società statunitense Koehring. Nel corso degli anni l’azienda ha prodotto e venduto miniescavatori, gru, trasportatori cingolati e altre macchine da cantiere, con livelli qualitativi  e di servizio di alta qualità offerti sia in Giappone che all’estero. In considerazione degli elevati tassi di crescita della popolazione mondiale e della vasta urbanizzazione di molte aree nel mondo, il settore delle macchine da costruzione ha rappresentato un solido potenziale a lungo termine. Negli ultimi anni, tuttavia, il settore ha registrato un clima sempre più negativo a causa di un rallentamento della crescita nei paesi emergenti e più incertezza nell’economia globale. Le aziende del settore Construction Machinery hanno cercato di accogliere questi cambiamenti drammatici e di rafforzare le loro basi commerciali attraverso la formazione di alleanze o mediante ristrutturazioni.

Fondata nel 1895, Kato Works è una società leader di macchine da costruzione. È proiettata al futuro con un piano di gestione 2016‐2018 a medio termine che prevede vendite nette superiori ai 100 miliardi di Yen. Essa sta implementando misure importanti per coprire il mercato globale, per sviluppare prodotti altamente competitivi ed espandere le sue linee.  È stato in questo contesto che IHI ha cercato la struttura aziendale ottimale a cui cedere le risorse di IHI Construction Machinery, i cui punti di forza sono i miniescavatori e le grandi gru cingolate. Il Management di IHI ha ritenuto che l’integrazione con Kato Works, quale leader specializzata nelle macchine da costruzione, avrebbe potuto solo rafforzare la competitività di IK. Altro obiettivo è stato quello di creare una struttura di prodotti e servizi in grado di offrire maggiore valore aggiunto ai clienti sfruttando la business unit italiana della IHI Construction Machinery, quella cinese e le rispettive reti di vendita.

Come parte di Kato Works group, IHI Construction Machinery continuerà a produrre e vendere i prodotti  di cui beneficiano i clienti consolidando così i propri punti di forza tecnologici e produttivi. Il gruppo Kato Works farà il possibile per ampliare la sua linea, accrescere la propria rete di vendita e rafforzare la capacità di sviluppo e la progettazione, distribuendo prodotti e servizi ancor più competitivi in Giappone e in tutto il mondo. IHI continuerà a guardare al futuro con iniziative basate su politiche di gestione del Gruppo 2016 per rafforzare i suoi guadagni e la sua competitività. Il trasferimento definitivo delle azioni è soggetto ad approvazione normativa attesa per il prossimo 25 novembre 2016.

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Macchine da costruzioni: +24% di vendite nel 2016

Cresce il mercato italiano delle macchine da costruzioni: da gennaio a settembre 2016 le vendite di macchine per costruzioni sul mercato italiano sono state 7.037, 24% rispetto agli stessi nove mesi del 2015. I dati li riporta Unacea, l’associazione di categoria delle aziende di macchine e attrezzature per le costruzioni. Nel dettaglio, sul mercato sono state immesse 6.669 macchine per il movimento terra (+22% su base annua), mentre crescono del 19% le macchine stradali (286 unità vendute).

Il commento ai numeri di Paolo Venturi, presidente Unacea: “Si consolida ancora la crescita del mercato italiano e questo ci fa ben sperare per la chiusura del quarto anno consecutivo in positivo. Non bisogna tuttavia dimenticare le ingenti perdite registrate negli anni della crisi che hanno ridotto dell’80% il mercato, basti pensare che nei primi 9 mesi del 2007 le macchine vendute furono 19.237, ben il 65% in più rispetto a quanto rilevato quest’anno. La ripresa c’è, ma va opportunamente stimolata con gli investimenti in edilizia, fermi ormai da troppo tempo, così come attraverso un piano di svecchiamento del parco dalle macchine ormai obsolete”.

Debole l’export, bene (e molto) le importazioni. Guardando al mercato estero, è debole la crescita dell’export di settore (+3,6%) che raggiunge i €1.540 milioni tra gennaio e luglio del 2016. Questo è quanto emerge dall’ultimo Samoter Outlook, realizzato in collaborazione con Prometeia, con il contributo informativo di Unacea. Le esportazioni crescono nel solo comparto delle macchine per la perforazione (+52%). Negativo l’export di tutte le altre linee di prodotto: i macchinari per il calcestruzzo flettono del 13,4%, le macchine per la preparazione degli inerti del 6,8%, seguono le macchine stradali (-3,3%), le macchine per il movimento terra (-2,3%) e le gru a torre (-1,7%). In crescita del 29% le importazioni (458 milioni di euro), mentre la bilancia commerciale, in attivo per € 1.083 milioni, cala del 4,9%.

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Green economy = occupazione e 250 mila posti di lavoro nel 2017

Green economy

La green economy si è dimostrata una delle più significative ed efficaci risposte alla crisi. Innovazione, high-tech e uso efficiente dell’energia: le aziende hanno investito nella ricerca e prodotto lavoro, peraltro di qualità. È quanto dice il GreenItaly 2016, il settimo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai e il Ministero dell’Ambiente: più di un’impresa su quattro, dall’inizio della crisi a oggi, ha scommesso e investito sulla green economy

I numeri? Sono più di 385mila le aziende italiane – il 26,5% del totale dell’industria e dei servizi – che dal 2010 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Una quota che sale al 33% nel manifatturiero, dove l’orientamento green si conferma un driver strategico per il made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell’occupazione. Nel manifatturiero il 46% delle imprese che investono in tecnologie verdi esporta, contro il 27,7% delle imprese non investitrici; il 35,1% delle imprese green ha aumentato il fatturato nel 2015 a fronte del 21,8% delle altre; il 33,1% ha introdotto innovazioni, contro il 18,7% delle altre. Le aziende della green Italy innovano di più delle altre.

La green economy produce posti di lavoro: 2milioni 964mila i green jobs, ossia occupati che applicano competenze “verdi”. Una cifra che corrisponde al 13,2% dell’occupazione complessiva nazionale, destinata a salire ancora entro dicembre. Dalla nostra economia “verde” infatti arriveranno quest’anno 249.000 assunzioni fra green jobs in senso stretto e figure ibride con competenze green: pari al 44,5% della domanda di lavoro non occasionale. Quota che sale fino al 66% nel settore ricerca e sviluppo. Il contributo dei green jobs al prodotto lordo del Paese viene stimato per il 2015 a 190,5 miliardi di euro, pari al 13% del totale complessivo.

Green economy
Green economy

Insomma, la green economy fa bene all’occupazione: anche nel creare lavoro la sostenibilità è un driver importante, sia tra le imprese eco-investitrici che tra le altre. Quest’anno le assunzioni programmate di green jobs in senso stretto (72.300) e figure ibride con competenze green (176.800) arriveranno nell’insieme a 249 mila. Inoltre La domanda di lavoro di green jobs si caratterizza inoltre per una maggiore stabilità contrattuale: le assunzioni a tempo indeterminato sono ben il 53,4% nel caso dei green jobs, quando nel resto delle altre figure tale quota scende al 38%. Dal punto di vista settoriale, le costruzioni sono il comparto dove la domanda di green jobs è più intensa, coinvolgendo poco più di un terzo del totale delle assunzioni previste.

Geografia degli eco-investimenti. Molte le imprese green nelle regioni del Nord, ma la loro presenza è diffusa in tutto il territorio nazionale. La Lombardia è la regione con il più alto numero di imprese eco-investitrici, ne conta 69.390, quasi un quinto del totale nazionale; seguono il Veneto con 37.120 unità, il Lazio con 33.630 imprese green, l’Emilia-Romagna a quota 33.010 e la Toscana con 29.160. Quindi troviamo il Piemonte con 28.480, la Campania (26.910), la Sicilia (23.630), la Puglia (23.330) e Marche (11.870). A livello provinciale, in termini assoluti, Roma e Milano guidano la graduatoria staccando nettamente le altre province italiane grazie alla presenza, rispettivamente, di 25.240 e 22.590 imprese che investono in tecnologie green. In terza, quarta e quinta posizione, con oltre 10.000 imprese eco-investitrici si collocano Torino, Napoli e Brescia.

Partnership Sikkens e Neopor di Basf per l’isolamento a cappotto

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Fabrizio Colombo, Commercial Manager Styropor®, Neopor® Europe e Michelangelo Pajno, Amministratore Delegato AkzoNobel Decorative Paints Italia

Ancora più innovazione ed efficienza energetica nel campo della riqualificazione e progettazione degli edifici. Va in questo senso la partnership siglata da Sikkens, marchio di AkzoNobel Coatings, e Neopor, il polistirene espandibile di Basf, che ha dato vita a un nuovo sistema dalle qualità e prestazioni superiori per l’isolamento termico a cappotto: Sikkens Renovatherm Energy Plus.

Il tutto va a favore del risparmio energetico, del risparmio economico e della sostenibilità ambientale. Infatti, I annelli isolanti Made of Neopor, realizzati da Isolconfort S.r.l – partner trasformatore di Neopor -, utilizzati nel sistema a cappotto Sikkens Renovatherm Energy Plus, permettono lavorabilità, maneggevolezza e facilità di installazione durante le fasi di posa e garantiscono un’elevata permeabilità al vapore, resistenza all’invecchiamento e stabilità dimensionale nel tempo.

“Per AkzoNobel è un privilegio essere partner di un grande gruppo come Basf, pioniere nello sviluppo di prodotti tecnologicamente avanzati” sostiene Michelangelo Pajno Amministratore Delegato AkzoNobel Decorative Paints Italia. “Con il sistema di isolamento termico a cappotto Sikkens Renovatherm – che sfrutta le proprietà isolanti della grafite nei pannelli EPS e l’eccellenza dei nostri prodotti Sikkens per la finitura esterna – abbiamo davvero la possibilità di offrire una soluzione di eccellenza al tema dell’efficienza energetica dei nostri edifici e nel rispetto delle normative internazionali attualmente in vigore.  Ancora una volta AkzoNobel con Sikkens, conferma tutto il suo impegno per un business all’avanguardia e all’altezza delle sfide che ci attendono e per contribuire a rendere le nostre città sempre più vivibili, colorate e sostenibili, da un punto di vista sociale ed economico”.

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Sikkens Renovatherm Energy Plus

Additivato con grafite, il polistirene espandibile Neopor di Basf presenta una capacità isolante superiore del 20% rispetto all’EPS tradizionale. Utilizzato nel sistema a cappotto Sikkens Renovatherm Energy Plus, oltre a conferire un maggior potere isolante, permette di ottenere una maggiore permeabilità al vapore, resistenza all’invecchiamento e una maggiore stabilità dimensionale nel tempo. A questo si uniscono i plus dei prodotti Sikkens dedicati ai sistemi di isolamento termico, caratterizzati da elevate prestazioni in termini di idrorepellenza e permeabilità al vapore. Come Renovatherm Putz, rivestimento acril-silossanico strutturato a effetto intonaco per esterno, specifico per la finitura di supporti su nuovi sistemi di isolamento termico a cappotto.

“Con sforzo comune, le due aziende hanno introdotto una importante novità nel mercato italiano delle costruzioni. Siamo felici di essere il partner nel lancio di questo nuovo prodotto, di alta qualità, della famiglia Sikkens”, aggiunge Klaus Ries, Business Management Europe in Basf’s Global Business Unit Styrenic Foams. “Attraverso la nostra esperienza nel trasformare chimica in innovazioni, abbiamo sostenuto il team Sikkens, non solo fornendo il nostro prodotto Neopor, l’Eps grigio originale, ma soprattutto con la nostra profonda conoscenza, di leader di mercato, delle materie prime per l’isolamento”

Coperture in cotto: Winter in arrivo

Coperture in cotto - Winter

Dalla ricerca e sviluppo di Industrie Cotto Possagno nasce Winter, una gamma di prodotti creata ad hoc per essere impiegata in condizioni climatiche estreme. La gamma delle coperture in cotto Winter vince il gelo, il peso della neve, la forza degli agenti atmosferici. Una resistenza che ha ottenuto la certificazione tedesca TÜV e che Industrie Cotto Possagno premia con una garanzia di ben 30 anni. Particolarmente adatti nelle zone ad elevate escursioni termiche, i coppi della Linea Winter, garantiti non temono neve, ghiaccio, grandine ed altre avversità, superando brillantemente la sfida dei climi rigidi: le condizioni estreme sono il loro ambiente naturale. I Coppi Winter con dentello, per la loro stabilità, soddisfano i bisogni costruttivi in presenza di pendenze accentuate e danno forza al manto di copertura. La lavorazione e gli agganci di cui sono dotati garantiscono una maggiore compattezza e resistenza alla trama che costituisce il tetto.

Coperture in cotto - coppo, Winter
Coperture in cotto – coppo co dentello. Winter

Te.Si. Winter: la copertura in cotto con la certificazione tedesca TÜV.

Te.Si. Winter, con solo 12 pezzi a metro quadrato, assicura velocità di posa grazie al suo montaggio per file orizzontali o verticali. Anche dove i climi invernali si fanno più rigidi, Te.Si. Winter ha una resistenza al gelo ai massimi livelli previsti dalla normativa tedesca e un’alta impermeabilità, sempre comprovata da TÜV.

Coperture in coppo, con dentello - Winter
Coperture in coppo, con dentello – Winter

Unicoppo Winter: la bellezza naturale raggiunge l’alta quota.

Il rivoluzionario sistema di copertura Unicoppo, unico per qualità, biocompatibilità e fascino estetico, incontra la gamma Winter, per affrontare anche le condizioni climatiche più estreme. Assimilabile per bellezza ad un manto di coppi, la copertura garantisce un’elevata tenuta all’acqua, assicurata dalla doppia onda con ampio canale di scorrimento. Le soluzioni tecniche ed estetiche adottate consentono una perfetta chiusura anche nella convergenza tra più elementi grazie ad un quadruplo sormonto, unico nel suo genere.

Coperture in cotto - Winter
Coperture in cotto – Winter

Saie diventa biennale, il prossimo nel 2018

Espositori al Saie

Il mercato è quello che è, la concorrenza con il Made Expo di Milano scontenta tutti: così  BolognaFiere decide la biennalizzazione del Saie. Il prossimo appuntamento, quindi, è per ottobre 2018. La motivazione è che questo serve «per rispondere all’evoluzione in atto nel mondo delle costruzioni e allinearsi alle tendenze internazionali». E anche che l’obiettivo è «di essere sempre più al servizio e punto di riferimento della filiera del mondo delle costruzioni, per anticipare e accompagnare la trasformazione del mercato, Saie diventerà il Salone dedicato all’ambiente costruito e all’abitare e sarà articolato in percorsi sviluppati per facilitare, ancor di più, la visita degli operatori».

Non ci saranno più aree espositive articolate per merceologie, ma « che guideranno il visitatore attraverso i mercati attuali e futuri del mondo delle costruzioni», passando dalla riqualicazione edilizia alla rigenerazione urbana, dalle opere pubbliche alle infrastrutture, con una lettura dell’offerta espositiva che rispecchierà le eccellenze della filiera 4.0. «Saie si distinguerà come luogo di dibattito e crescita verso una nuova industria del settore e nuove professioni. Un Saie protagonista di una nuova cultura dell’industrializzazione, fra digitale e circolare», è il commento di Franco Boni, Presidente BolognaFiere. D’altra parte, sono biennali anche altri saloni europei dell’edilizia come Bau di Monaco e Batimat di Parigi, che però si tengono negli anni dispari. Come Made Expo.

Il Saie a Bologna
Il Saie a Bologna