Bilancio positivo per Marca 2017, il Salone internazionale sui prodotti a Marca del Distributore (MDD) presso il Quartiere fieristico di Bologna. Questa fiera sulle private label, giunta alla tredicesima edizione, è organizzata da BolognaFiere in collaborazione con Associazione Distribuzione Moderna (ADM). Dalle prime indicazioni, la manifestazione ha fatto registrare importanti segnali di crescita rispetto all’edizione dello scorso anno. Sempre affollati di operatori professionali italiani ed esteri i tre nuovi padiglioni e la grande sala convegni. Segno più anche per la presenza di espositori copacker provenienti da tutta Italia (615 aziende, +16% rispetto al 2016) e per la superficie espositiva totale (29mila mq, +12%). Presenti alla fiera con i loro stand anche le 20 maggiori insegne della Grande Distribuzione Moderna, coordinate da ADM. In crescita pure la presenza internazionale, con un gran numero buyer e delegazioni ufficiali provenienti da più di 30 Paesi di tutto il mondo, che sono stati impegnati in incontri b2b con le aziende italiane interessate ad esportare i propri prodotti food e non-food nei mercati esteri.
“Marca apre il calendario degli eventi del nostro Quartiere fieristico e, anche quest’anno, lo ha aperto alla grande”, ha dichiarato Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere. “Ciò dimostra il successo di questa manifestazione sulle private label, seconda in Europa in questo settore e tra le prime nel mondo, oltre alla bontà della proposta espositiva di BolognaFiere. Anche quest’anno, Marca ha fatto registrare così un ottimo risultato e si è confermata una grande occasione di business, con importanti presenze sia italiane che estere alla ricerca di nuove opportunità di affari”.
“Marca si conferma un appuntamento imperdibile per tutto il mondo delle imprese, produttive e distributive, che ruotano intorno alla Marca del Distributore”, ha sottolineato il presidente di ADM, Giorgio Santambrogio. “È un evento che invita a riflettere sui fattori di successo che hanno portato la Marca del Distributore ad assumere un ruolo di vera e propria brand e ad essere così apprezzata dai consumatori. Un’evoluzione che può essere sintetizzata nel passaggio da ‘Private Label’ a ‘Marca del Distributore’: se prima la marca commerciale esprimeva solo un’opportunità di convenienza, ora identifica un mondo di valori, di diversificazione d’offerta, di innovazione che le hanno fatto conquistare un nuovo spazio e un ruolo guida nel panorama del largo consumo”.
In occasione di “Marca 2017”, è stato presentato il “13° Rapporto Marca sull’evoluzione dei prodotti a MDD in Italia”, elaborato da Adem Lab, Università di Parma sulla base di una ricerca commissionata a IRI. Nel Rapporto viene evidenziato un aumento del fatturato della MDD nel 2016 del +1,5% a valore e del +1% a volume rispetto allo stesso periodo del 2015, toccando una quota di mercato del 18,6%. Al novembre scorso, il fatturato nei canali ipermercati, supermercati e libero servizio ha raggiunto così i 9,78 miliardi di euro. La ricerca ha anche messo in luce che i consumatori acquistano sempre più prodotti MDD del segmento premium di alta qualità: la crescita del fatturato di questo segmento, che nei primi 11 mesi del 2016 ha toccato gli 1,35 miliardi di euro, è stata spinta infatti dai prodotti bio e da quelli premium (+15,3% a valore in media sui due segmenti).
Knauf presenta Topiq Soft, l’eccellenza nei sistemi leggeri per controsoffitti modulari con soluzioni smart, ideali per ogni ambiente. Knauf, multinazionale leader in soluzioni e sistemi per l’edilizia moderna presente in Italia e in oltre 60 nazioni nel mondo, introduce la linea Topiq Soft che arricchisce la sua offerta di soluzioni per i controsoffitti modulari e ne conferma l‘approccio orientato all’efficienza, alle prestazioni, alla rapida e facile installazione.
Per costruire e ristrutturare oggi si richiedono soluzioni efficienti, efficaci, affidabili e integrate, capaci di dare la giusta risposta a ogni diversa esigenza. A queste sfide Knauf, da sempre al fianco di installatori e progettisti, risponde con una linea completa di controsoffitti modulari ideali per ogni ambiente. I pannelli Topiq Soft sono ottenuti da un pannello di lana minerale nobilitata avvolta in un feltro acustico fonoassorbente che li rende leggerissimi, facili da tagliare e da installare e con elevatissime capacità di assorbimento acustico. I pannelli Topiq Soft si caratterizzano inoltre per un’elevata resistenza all’umidità (RH 100) e al fuoco (classe A1) e per un aspetto accattivante garantito dalla colorazione su tutti i lati, che soddisfa le esigenze estetiche di qualsiasi ambiente.
Assorbimento acustico. Tra tutti i pannelli Topiq di Knauf, eccelle Topiq Efficient Pro il cui coefficiente α di assorbimento acustico pari a 1 sottrae alle onde sonore gran parte della loro energia; migliorando il benessere acustico dei locali, riducendo il livello di rumore di sottofondo e aumentando l’intelligibilità del parlato. Riflessione luminosa. I pannelli Topiq di Knauf, grazie alle caratteristiche della superficie e alla speciale verniciatura dei bordi, riflettono e diffondono piacevolmente la luce e permettono di risparmiare energia utilizzando in modo più efficace la luce naturale, quella artificiale e quella indiretta. Resistenza totale all’umidità. In molti ambienti (cucine, sale sanitarie, magazzini, comunità) è facile che l’umidità dell’aria raggiunga livelli elevatissimi e li mantenga anche per lungo tempo. Questo può costituire un ambiente ideale per la formazione di muffe, funghi e batteri oltre a influire negativamente sulla stabilità e sulle prestazioni dei comuni pannelli modulari ma non sui pannelli nobilitati Knauf Topiq Pro Hygena, che grazie alle loro caratteristiche tecniche vantano una resistenza all’umidità 100% e prevengono la formazione di muffe, funghi e batteri. Design. Le nuove tendenze in materia di controsoffittature richiedono pannelli senza fori che permettano una maggiore libertà progettuale e la possibilità di realizzare forme nuove e originali garantendo comunque i massimi livelli prestazionali in termini di assorbimento acustico. Così, nella gamma Topiq si trovano innovative soluzioni di design come i controsoffitti a vela senza cornice Topiq Sonic, con vele in sospensione di varie forme e dimensioni ed eccellenti proprietà di assorbimento acustico, in cui l’originale estetica si coniuga perfettamente alle prestazioni creando ambienti armoniosi e rilassanti.
Stefano Ziliani, Product Managerdi Knauf sintetizza così le motivazioni tecniche che hanno portato all’introduzione della nuova linea e ne sottolinea i vantaggi strategici per gli operatori: “Knauf ha nell’innovazione continua e nella specializzazione i suoi tratti più caratteristici; oggi, con i nuovi Topiq Soft, Knauf allarga la sua offerta di proposte in materia di acustica e facilita le scelte e il lavoro di progettisti e installatori con un’offerta completa e rinnovata di soluzioni prestazionali e di design che intrepretano le più recenti tendenze in materia di assorbimento acustico.
Un benchmark, Green rating, per Trust EPC South, un progetto con un obiettivo preciso: convincere le istituzioni finanziarie a supportare lo sviluppo di progetti di efficientamento energetico nei Paesi dell’Europa meridionale. Il progetto è cofinanziato dalla Ue nell’ambito del programma Horizon 2020, svolto in sei Paesi europei (Croazia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna) da un consorzio costituito da dieci organizzazioni. È prevista la creazione di una piattaforma di confronto a livello nazionale che coinvolga istituzioni finanziarie, tecnici, specialisti, autorità di regolamentazione nazionale e aziende del terziario. Nel mercato immobiliare sono sempre più importanti gli investimenti di efficientamento energetico, ma si sente il bisogno di strumenti che possano fornire una garanzia per le realtà intenzionate a investire in questo senso tramite gli Epc (contratti di performance elettrica).
Ora Trust Epc South lancia un nuovo strumento, Green Rating, che fornirà i mezzi per valutare il rischio di questi finanziamenti e, quindi, faciliterà il coinvolgimento di realtà terze, che potranno prendere la decisione di investire o meno, basandosi su solide basi di analisi, garantite dal nuovo strumento di benchmarking.
Un danno per i cittadini della Lombardia. È la definizione che Unicmi dà al decreto sull’efficienza energetica approvato dalla Regione Lombardia. Il Decreto n. 176 del 12 gennaio 2017 (Aggiornamento delle disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e al relativo attestato di prestazione energetica, in sostituzione delle disposizioni approvate con i decreti n° 6480/2015 e n° 224/2016), infatti, sostituisce il DDUO 6480 di luglio 2015 e integra nel testo le modifiche apportate dal Decreto 224 di gennaio 2016 più alcune altre specifiche. In concreto, nel merito dei serramenti non recepisce le osservazioni poste da Unicmi alla Regione. Secondo l’associazione di categoria, la decisione di non prorogare di un anno il provvedimento emesso nel 2015 (che uniformava i limiti di trasmittanza a quelli disciplinati a livello nazionale per l’accesso alle detrazioni del 65% per la riqualificazione energetica) sancisce la disparità fra i cittadini lombardi e gli altri italiani.
Non solo: sempre secondo Unicmi, il nuovo scenario penalizza la filiera produttiva lombarda dei serramenti (molto presente con decine di produttori di sistemi e con centinaia di Pmi) che dovrà orientare le proprie linee produttive in maniera differente per il solo mercato lombardo, ma soprattutto assume una valenza estremamente negativa per i cittadini lombardi che, a differenza degli altri cittadini italiani, saranno costretti, relativamente agli interventi di sostituzione dei serramenti che si configurano in riqualificazione energetica, ad orientare la domanda verso prodotti realizzati ad hoc per questo mercato.
Infine, si creerà una grande confusione nel consumatore per la sovrapposizione fra la comunicazione che le aziende dovranno attivare a livello nazionale riguardo alle modalità di accesso alle detrazioni del 65%, e quanto dovrà essere costantemente rettificato sul territorio lombardo, rischiando di depotenziare questo strumento che negli ultimi dieci anni ha consentito un significativo rimpiazzo di serramenti energivori con infissi comunque molto performanti. Per ribadire la propria posizione, Uncimi ha spedito al presidente della Regione, Roberto Maroni, una lettera in cui argomentano le ragioni della contrarietà delle imprese di categoria.
Roberto Maroni
Ecco il testo della lettera
Illustrissimo Presidente,
Con la presente desidero metterla a conoscenza di una gravissima discriminazione a carico dei cittadini lombardi che avrà avvio dal 1° gennaio 2017.
Infatti con la comunicazione ricevuta oggi da parte della Direzione Generale ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile – Energia, Reti tecnologiche e Gestione Risorse di Regione Lombardia (in allegato), Unicmi, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’involucro e dei serramenti, che ha sempre intrattenuto cordiali e proficui rapporti con tutti gli Assessorati e gli Uffici della Regione a cui riconosce grande competenza e disponibilità all’ascolto, prende atto che a partire dal 1° gennaio 2017 i cittadini lombardi saranno discriminati rispetto ai cittadini delle altre 19 regioni italiane in merito all’accesso alle detrazioni del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici.
In estrema sintesi, Unicmi, negli scorsi giorni aveva formulato all’Assessore Terzi e al Direttore De Crinito una richiesta di proroga di un anno del Provvedimento Regionale emesso a valle della seduta n. 141 del 20 novembre 2015, a fronte della proroga fino al 31 dicembre 2017 delle detrazioni del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica negli edifici.
Per tutto il 2016 il provvedimento emesso da Regione Lombardia ha consentito – nell’ambito degli interventi di sostituzione dei serramenti che si configurano, ai sensi di legge, nella riqualificazione energetica – di continuare ad installare serramenti con prestazione di isolamento termico allineata ai valori limite previsti a livello nazionale per ottenere le detrazioni fiscali del 65% evitando così la penalizzazione dei cittadini lombardi rispetto a quelli delle altre Regioni a causa dell’imposizione di limiti di isolamento termico più severi rispetto alle disposizioni legislazioni nazionali.
Nel 2017 non sarà più così.
La decisione di non prorogare di un anno il provvedimento emesso nel 2015 crediamo sia in contraddizione proprio con l’intento del provvedimento stesso, che non era tanto quello di mettere in grado l’industria di adeguarsi ai nuovi limiti di trasmittanza ma quello di sanare una disparità fra i cittadini lombardi e gli altri italiani.
Il nuovo scenario penalizzerà la filiera produttiva lombarda dei serramenti (molto presente con decine di produttori di sistemi e con centinaia di PMI) che dovrà orientare le proprie linee produttive in maniera differente per il solo mercato lombardo ma soprattutto assume una valenza estremamente negativa per i cittadini lombardi che, a differenza degli altri cittadini italiani, saranno costretti ad orientare la domanda verso prodotti realizzati ad hoc per questo mercato.
Inoltre questo scenario comporterà una grande confusione nel consumatore per la sovrapposizione fra la comunicazione che le aziende dovranno attivare a livello nazionale riguardo alle modalità di accesso alle detrazioni del 65%, e quanto dovrà essere costantemente rettificato sul territorio lombardo, rischiando di depotenziare questo strumento che negli ultimi 10 anni ha consentito un significativo rimpiazzo di serramenti energivori con infissi comunque molto performanti.
Noi apprezziamo molto l’impegno di Regione Lombardia di porsi all’avanguardia rispetto alle tematiche dell’edilizia sostenibile, tematiche che fanno parte del dna della nostra Associazione e dei nostri Soci, ma crediamo che un’anticipazione su questo fronte possa produrre più danni rispetto ai benefici auspicati.
Per questi motivi confido nella sua sensibilità per affrontare questo problema e continuare ad offrire ai cittadini lombardi le medesime condizioni degli altri cittadini italiani.
Le segnalo infine che il direttore tecnico Prof. Ing. Paolo Rigone ed io (direzione@unicmi.it) siamo disponibili ad un incontro da domani al 31 dicembre e restiamo a completa disposizione dei suoi Uffici per qualsiasi comunicazione o approfondimento ritenga utile.
Con l’occasione voglia gradire i miei più sinceri auguri di buone feste.
Nobili Rubinetterie, azienda specializzata nella produzione di rubinetteria da bagno e da cucina, è stata scelta con la collezione Live per arredare il bagno di una lussuosa abitazione sulle colline di Gubbio. Progettata dagli architetti Menichetti+Caldarelli, questa nuova abitazione è stata pensata e costruita con l’intento di trovare un perfetto equilibrio tra natura e modernità: lo spazio interno è proiettato all’esterno attraverso una continuità formale e funzionale che ha come punto focale l’acqua.
Completamente realizzata ponendo attenzione a trovare soluzioni che potessero combinare bellezza estetica e attenzione all’ambiente, per il bagno è stata scelta la collezione Live di Nobili Rubinetterie, una soluzione di design e che rispetta l’ambiente. Live è il risultato di una perfetta sintonia, in cui l’assoluta proporzione tra le parti si libera degli eccessi stilistici e segue con coerenza l’eleganza formale del cilindro. Le sue linee tonde e i profili senza spigoli donano eleganza e carattere allo spazio in cui è inserita. L’avanguardia dell’efficienza è raggiunta anche sotto il profilo del rispetto ambientale: regolatore dinamico di portata per un notevole risparmio idrico (Nobili WaterSaving), limitatore di temperatura (Nobili EcoFresh), utilizzo esclusivo di materiali a mescola alimentare (Nobili EcoPlastic).
Software AG, società di servizi e soluzioni software per l’impresa, ha diffuso diffonde le sue sei previsioni top per il settore Retail relative al 2017. Oliver Guy, Global Industry Director for Retail di Software AG, afferma: “Nel 2017 i retailer saranno ancora impegnati a raggiungere il modello di vendita e soddisfazione offerto da Amazon, a sfruttare i nuovi canali, ad introdurre innovazioni tecnologiche nei loro negozi e ad utilizzare la tecnologia per perfezionare la gestione dei magazzini e anticipare i desideri dei propri clienti”.
Le nuove tribù della cosiddetta “Amazonizzazione” Ci si troverà di fronte ad un’ulteriore “Amazonizzazione” del settore retail, con nuove realtà entranti sul mercato che – così come i retailer già presenti – troveranno nuovi modi per vendere, soddisfare e consegnare prodotti a clienti esigenti, nonché spesso impazienti.
Non sarà necessario un telecomando per fare zapping I retailer si adatteranno rapidamente e si connetteranno a nuovi canali per coinvolgere i clienti, sfruttando anche il “conversational commerce” – Amazon Echo o i Bot su Facebook Messenger.
I nuovi approcci La completa visibilità del magazzino e delle scorte in tempo reale diventerà concreta: molti retailer realizzeranno che un programma rip-and-replace per i principali sistemi di merchandising, stoccaggio e assortimento dei punti vendita non rappresenta la soluzione migliore né la più rapida. I più intraprendenti cercheranno di ricorrere ad altri approcci, come l’utilizzo dell’in-memory caching insieme al messaging ad alta velocità al fine di fornire in tempo reale i livelli di giacenza lungo ogni sede, canale, negozio e spedizione.
La tecnologia per attrarre i clienti I clienti si aspettano di trovare articoli, dispositivi e servizi tecnologici quando si recano in negozi fisici e i retailer si stanno attrezzando in tal senso, ricorrendo ad innovazioni come robot in grado di fornire indicazioni, chioschi per gli ordini in-store e “specchi magici” per provare i vestiti.
L’IoT in cucina L’IoT diventerà parte integrante delle cucine con dispositivi quali Amazon Echo, Hiku e altri ancora che permettono ai clienti di aggiungere prodotti alle loro liste della spesa. Il conversational commerce sarà un precursore dell’Intelligenza Artificiale e del “cognitive commerce”, che si diffonderà negli anni a venire.
Anticipare i desideri dei clienti L’avvento della “customer experience preventiva” permetterà ai retailer di gestire le aspettative dei clienti sempre più all’inizio del processo di vendita. Ciò, a sua volta, potrà aiutare i retailer a consolidare l’attaccamento emotivo al loro marchio, grazie alla possibilità di offrire ai clienti quello che desiderano prima che essi si rendano conto di volerlo.
Oliver Guy conclude: “I retailer che sfrutteranno al meglio questo ‘retail moment’ saranno, pertanto, coloro che riusciranno a disporre di una visibilità completa delle scorte in tempo reale, introdurre dispositivi tecnologici nei loro negozi per attrarre nuovi clienti e prevedere quello che questi ultimi vogliono già nelle fasi iniziali del ciclo di vendita. Tutto ciò implicherà l’essere capaci di orchestrare i sistemi in modo tale da poter soddisfare le promesse al cliente”.
“I want you” e l’indice di Uncle Sam ha arruolato JCB. L’esercito degli Stati Uniti ha ordinato macchine per un valore di 142 milioni di dollari, commessa record per la multinazionale britannica, che così ha inaugurato il 2017 aggiudicandosi la fornitura di un’importante flotta di mezzi speciali. JCB ha annunciato la prossima consegna all’U.S.Army di oltre 1.600 sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M destinati ai più svariati compiti, in particolare alle operazioni di carico e scarico di aerei e portacontainer. Il nuovo sollevatore leggero fuoristrada 527-58M è derivato dalla gamma di sollevatori telescopici JCB Loadall, una macchina che celebra quest’anno i 40 anni di vita ed è tutt’ora il prodotto più venduto della sua categoria.
Il CEO di JCB Graeme Macdonald ha dichiarato: “Questa commessa rappresenta un nuovo grande successo per JCB, oltre che un eccellente modo per inaugurare il nuovo anno. Si tratta infatti del secondo ordine più importante per importo unitario nella storia della nostra azienda; voglio perciò congratularmi con tutti coloro che hanno lavorato alla conclusione di questo importante accordo, proprio nello stesso anno in cui i sollevatori telescopici JCB compiono quarant’anni”. All’Esercito degli Stati Uniti si deve anche il più importante ordine unitario nella storia dell’azienda, la commessa conclusa nel 2005 del valore di 206 milioni di dollari per la produzione di centinaia di versioni militari ad alta velocità delle terne JCB. Le macchine realizzate in quell’occasione, i cosiddetti High Mobility Engineer Excavator (HMEE), sono in grado di raggiungere una velocità di 60 miglia orarie e da allora sono state vendute alle Forze Armate alleate di tutto il mondo, dal Regno Unito alla Svezia, dalla Germania all’Australia e alla Nuova Zelanda.
Come avvenuto per gli HMEE, i nuovi sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M saranno prodotti presso lo stabilimento nordamericano di JCB a Savannah, in Georgia. Le macchine saranno equipaggiate con i motori JCB Dieselmax da 84 CV (63 kW) prodotti da JCB Power Systems in Derbyshire, Regno Unito. Grazie a una larghezza di due metri e un’altezza di 1,98 m i sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M sono ottimizzati per operare in spazi ristretti. Caratterizzati da una velocità di traslazione di 20 miglia orarie (33 km/h), le macchine offrono una capacità massima di sollevamento di 2,26 t e un’altezza massima di sollevamento di 5,8 m. Il 527-58M è stato inoltre marinizzato in modo da poter essere utilizzato anche per l’attraversamento di corsi d’acqua.
Arjun Mirdha, CEO e Presidente di JCB North America, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che l’Esercito degli Stati Uniti abbia scelto ancora una volta JCB e il suo stabilimento di Savannah per produrre un nuovo straordinario esempio di attrezzatura specializzata. Nel corso degli ultimi tre decenni JCB ha fornito più di 4.000 macchine alle Forze Armate di 57 paesi, acquisendo così una profonda conoscenza delle necessità operative e delle caratteristiche richieste in questo ambito di utilizzo”. Chris Giorgianni, Vice President – Product Support and Government & Defence di JCB North America, ha dichiarato: “JCB oggi offre più di 300 soluzioni COTS (commercial off-the-shelf) per impieghi militari. L’essere stati scelti per produrre questi sollevatori ci ha consentito di inserire nella già ampia gamma di soluzioni JCB nuovi modelli in grado di affrontare con successo anche le più severe condizioni di utilizzo. Il 527-58M, in particolare, è stato progettato per ridurre al minimo i costi operativi grazie a una garanzia che comprende due anni di assistenza, intervalli di manutenzione estesi e ricambi disponibili presso tutti i centri di distribuzione della rete mondiale JCB, in modo da garantire all’Esercito degli Stati Uniti una gestione più veloce e più efficiente della manutenzione e delle riparazioni”. L’Esercito degli Stati Uniti potrà così beneficiare di tutti i vantaggi in termini di affidabilità e costi operativi garantiti da un marchio come JCB, che oggi detiene oltre il 30% del mercato mondiale dei sollevatori telescopici. Così come l’HMEE JCB ha rivoluzionato il mondo del Genio militare, anche i nuovi sollevatori leggeri fuoristrada miglioreranno la gestione della logistica in ambito militare.
Non basta infilare un cappotto a un edificio per ottenere un risparmio. Bisogna anche applicarlo a regola d’arte, se non si vuole che l’isolamento termico si tramuti in un boomerang. Come è avvenuto per una palazzina di case popolari a Bari. Il cappotto applicato all’edificio, raccontano le cronache, è crollato all’improvviso. Colpa dell’imperizia dell’impresa che aveva in carico i lavori. Il crollo, infatti, è da imputarsi ai tasselli non adeguati per fissare i pannelli alla facciata, lunghi solo 6 centimetri per tavole di polistirolo e intonaco spesse 4 centimetri.
L’Arca, l’Agenzia regionale per la casa che ha sostituito lo Iacp, è intervenuta per metere in sicurezza l’area. Resta il crollo di un cappotto termico realizzato quasi nove anni, ma con una garanzia valida dieci anni. L’impresa ora dovrà riparare i danni.
L’Ance non ha cambiato idea: per le costruzioni il 2017 sarà di ripresa. Piccola, ma solida. Le previsioni dell’associazione confindustriale indicano un aumento dell’0,8% in valori reali rispetto allo scorso anno, dopo il +0,3% registrato nel 2016, Numeri piccoli, zero virgola, ma si confrontano con il -35% reale del periodo 2008-2015. Ma, attenzione, è una ripresa legata a un filo. Il Centro studi dell’Associazione nazionale costruttori edili punta il dito in buona parte dalla spinta alle opere pubbliche data dal governo Renzi con l’aumento dei fondi statali del 23% nell’ultima legge di bilancio (fondo infrastrutture da 1,9 miliardi nel 2017 e ricostruzione post-terremoto) e con la spinta, sempre con la legge di bilancio, al recupero edilizio privato grazie alla proroga e rafforzamento dei bonus fiscali per le ristrutturazioni. Ora, però, pende sul capo del nuovo governo una manovra restrittiva da oltre 4 miliardi chiesta dalla Ue. Indebolirà il piano di investimenti? È possibile. Basti dire che l’Ance prevede per i 2017 un aumento dell’1,9% reale per le opere pubbliche e +1,4% per la manutenzione straordinaria delle abitazioni. Le esigenze di bilancio, però, potrebbero provocare se non uno stop, almeno uno slittamento della spesa pubblica.
Tra l’altro, le previsioni dell’Ance sono più prudenti di quelle contenute del Dpef approvato a settembre, che prevedeva per l’anno in corso un aumento del business al +2,9% e del 3,9% nel 2018, grazie alle misure contenute nella legge di Bilancio, come i sisma bonus. Previsioni che, però, lo stesso governo potrebbe essere costretto a rivedere.
Dalla smart city alla smart forest. Accade in Trentino, dove si stanno provando ad applicare alcune delle tecniche alla base degli esperimenti di “città intelligente” a un contesto totalmente diverso: quello dei boschi nelle aree non urbanizzate, che rappresentano quasi l’80% del territorio. Dai rilevamenti radar aerei ai sistemi automatizzati di gestione del patrimonio boschivo, ai tablet per i forestali. L’evoluzione di un settore fino ad oggi amministrato con metodi tradizionali, rendendo più efficiente la gestione, il monitoraggio e la divulgazione delle risorse “verdi” presenti in Provincia di Trento, e organizzando i dati in un sistema telematico che ne velocizzi la condivisione e ne migliori lo sfruttamento.
È un’iniziativa in divenire di cui però sono state già realizzate alcune parti, grazie alla collaborazione fra la società Trilogis (insediata nell’incubatore di Trentino SviluppoSpecializzato di meccatronica a Rovereto), il Consorzio dei Comuni Trentini, la Fondazione Edmund Mach (FEM) e la Fondazione Bruno Kessler (FBK). “Si tratta di informatizzare e dare coerenza a un settore ancora gestito con metodi tradizionali”, spiega il presidente di Trilogis,Gianni Rangoni. Partendo dalle immagini Lidar – ossia ricavate dai radar degli aerei in volo sul territorio – e usando algoritmi sviluppati da FEM e FBK, assieme al software di Trilogis, è già oggi possibile tenere sotto controllo l’estensione e il mutamento delle specie boschive, stimare le masse legnose, l’altezza delle piante con molta maggiore accuratezza di quanto fosse possibile un tempo. “Si registrano le decine di migliaia di ‘echi di ritorno’ della emissione elettromagnetica del sensore, in modo che, a seconda delle diverse altezze delle piante, con particolari modelli matematici che abbiamo messo a punto, si ottengono dati molto precisi sul volume legnoso, la biomassa, il numero di alberi del bosco”, racconta il direttore tecnico di Trilogis, Massimo Barozzi.
Ai forestali del Comune di Arco (Trento) sono stati consegnati dei nuovi strumenti di lavoro: dei tablet che consentono di comunicare in tempo reale agli enti di competenza eventuali problemi del territorio, come la presenza di crepe o danneggiamenti colposi, nonché di memorizzare altri dettagli, come i punti da cui è stata presa la legna, o dove è stata accatastata. Informazioni già in passato rilevate dai custodi dei boschi, ma che, per la natura ancora essenzialmente analogica del servizio, spesso non venivano condivise e messe in rete nella maniera più adeguata. Le migliorie introdotte non hanno riguardato comunque soltanto chi opera sul “campo”, ma anche gli uffici provinciali che si occupano di territorio e urbanistica, per i quali i tecnici del software di Trilogis hanno sviluppato dei programmi che automatizzano, su base geografica, la gestione dei piani forestali e di taglio.
Il progetto, che vorrebbe coinvolgere in futuro anche i Paesi transfrontalieri dell’arco alpino, mira anche alla creazione e allo sviluppo di alcune best practice da esportare in altri territori. Fra le componenti (ancora da realizzare) dell’iniziativa “smart forest” anche un sistema per l’auditing delle informazioni per l’ottenimento della certificazione Pefc, che attesta, fra le altre cose, che la carta usata in libri e quaderni provenga da boschi amministrati in maniera eco-sostenibile. Oggi le foreste svolgono un ruolo sempre più importante nelle economie dei diversi settori all’interno dei paesi alpini: grazie al turismo, alla capacità di fornire bio-energia e come riserva di legno di alta qualità. In tempi di crescente cementificazione e rapidi cambiamenti climatici, sono preziose anche per le loro funzioni di ritenzione idrica, protezione idrogeologica e sottrazione di carbonio dall’atmosfera. Nei paesi in via di sviluppo potrebbero essere usate queste tecnologie per combattere la deforestazione illegale e il disboscamento selvaggio. Insomma, renderle smart, è un passaggio necessario e urgente per sfruttarle al meglio.
A Monaco, dal 16 al 21 gennaio, si svolge la biennale internazionale Bau, dedicata all’architettura, ai materiali e ai sistemi di costruzioni: Mapei, insieme alla consociata tedesca del Gruppo, partecipa con diverse novità per gli operatori dell’edilizia. Presso lo spazio espositivo, Stand 502-Hall B6, saranno presentati i prodotti e i sistemi per piastrelle e pietre naturali, resilienti, tessili e parquet, materiali da costruzione, additivi per calcestruzzi e sigillanti per coperture. I visitatori potranno scoprire di più su primers, sigillanti, prodotti per la protezione delle superfici, malte adesive e fugature.Qui Mapei ripropone le novità presentate al Domotex per la posa di pavimenti in LVT (Luxury Vinyl Tiles): Ultrabond Eco MS 4 LVT, Mapesonic 4 LVT (vincitori entrambi del premio Innovations@Domotex 2017) e Planiprep Remove 4 LVT.
L’adesivo monocomponente a base di polimeri sililati, Ultrabond Eco MS 4 LVT, migliora la stabilità dimensionale del rivestimento grazie alla sua resistenza al taglio. Per le sue caratteristiche di adesione e resistenza al taglio, l’adesivo Ultrabond Eco MS 4 LVT può essere utilizzato in ambienti privati, pubblici, e commerciali ad elevato carico, sia statico sia dinamico, o in ambienti industriali ad elevato traffico, come ospedali, centri commerciali, aeroporti e ambienti industriali. Inoltre può essere utilizzato per pavimentazioni soggette a forti sollecitazioni meccaniche come quelle causate da carrelli elevatori o montacarichi. Ultrabond Eco MS 4 LVT è indicato per la posa di pavimenti in PVC di ogni tipo, tessili, poliolefine e linoleum. Infine può essere utilizzato in ambienti esposti all’acqua, come le aree di ingresso di locali pubblici o ambienti umidi come bagni o docce.
Il materassino fonoassorbente Mapesonic 4 LVT misura solo 1,5 mm ed è altamente resistente alla compressione (1968 kPA). Si compone di uno strato isolante e una rete in fibra di vetro che ne garantisce la stabilità dimensionale. Il sistema fonoassorbente Mapesonic 4 LVT previene la propagazione dei rumori da calpestio se utilizzato al di sotto di LVT. In combinazione con adesivi in dispersione acquosa, Mapesonic 4 LVT è utilizzabile per l’utilizzo sotto pavimentazioni LVT. È particolarmente indicato negli interventi di ristrutturazione o riqualificazione di edifici esistenti, è il caso ad esempio di hotel, appartamenti, uffici, scuole, case di riposo. Mapesonic 4 LVT migliora l’acustica dell’ambiente portando l’isolamento da calpestio fino a 16 dB, senza la necessità di rimuovere la pavimentazione o il massetto esistenti.
Sono presenti anche le novità dedicate alla posa di pavimenti tessili come l’adesivo Ultrabond Eco TX 3, caratterizzato da un elevato e rapidissimo tack iniziale, e Ultrabond Eco 195, l’adesivo a basso odore e a bassa emissione di sostanze organiche volatili (VOC) per la posa di moquette, con elevata resistenza al taglio, quindi particolarmente indicato per incollare pavimentazioni in agugliato senza rischi di ritiri e aperture delle giunte. Mentre nel campo degli adesivi per resilienti Ultrabond Eco VS30, l’adesivo versatile per PVC, linoleum e moquette. Caratterizzato da elevata resistenza al taglio, sviluppa velocemente un elevata forza adesiva. Inoltre, come al Domotex, viene riproposta anche al BAU la resina silicato-uretanica bicomponente a rapido indurimento, indicata per la sigillatura di crepe e giunti nei massetti e piccole riparazioni, Eporip SCR.
Per quanto riguarda i prodotti per la posa del parquet Mapei ripropone Ultrabond Eco S968 1K, vincitore del premio Innovations@Domotex 2015. Resistente al taglio è indicato per la posa di tutte le tipologie di parquet, parquet solido compreso. Perfetto per la posa di grandi formati e disegni, come la posa a spina di pesce. Completamente esente da solventi, Ultrabond Eco S968 1K è certificato Emicode EC1 R Plus dal GEV per la bassissima emissione di sostanze organiche volatili VOC in fase di miscelazione e Blauer Engel. Nella famiglia degli adesivi Ultrabond, Ultrabond Eco P909 2K è invece l’adesivo bicomponente poliuretanico rapido per la posa di tutti i tipi di parquet.
Nel settore delle vernici colorate per il parquet Mapei propone Ultracoat Oil Color disponibile in 7 colori. A distanza di 16 ore il parquet rifinito con Ultracoat Oil Color può essere trattato con un ulteriore prodotto di manutenzione. Mapei presenta inoltre un’innovativa variante per il trattamento delle superfici attraverso l’applicazione di uno strato di vernice sul parquet rifinito con l’olio colorato. Ciò fornisce contemporaneamente al parquet quella superfice lucida e l’elevata protezione tipica delle vernici bicomponenti. Ultracoat High Traffic è la vernice all’acqua 100% poliuretanica con elevata resistenza all’usura ed all’abrasione, per pavimenti in legno. Questa vernice conferisce al parquet un effetto “legno naturale” (0 gloss). Ultracoat Traffic MT appartiene alla famiglia delle vernici Mapei. Si tratta di una vernice all’acqua bicomponente acrilica poliuretanica a bassissima emissione di sostanze organiche volatili. Ultracoat Traffic MT può vantare ottime caratteristiche di resistenza all’abrasione e all’usura, nonché buona resistenza alle tracce di suole in gomma. Indicato per la protezione pavimenti in legno tradizionali, prelevigati e da ripristinare, ad uso civile e commerciale, anche sottoposti a traffico pedonale medio alto. Ultracoat Traffic MT ravviva notevolmente la colorazione del parquet senza manifestare nel tempo fenomeni di ingiallimento.
Nell’ambito dei prodotti per la pulizia, manutenzione e cura del parquet Mapei propone Ultracoat Cleaner, detergente igienizzante non aggressivo per la pulizia profonda del parquet allo stato puro e per la pulizia quotidiana se diluito con acqua; Ultracoat Remover Plus, detergente per la rimozione di vecchie cere e sporco resistente; Ultracoat Polish Anti Slip, protettivo antiscivolo; Ultracoat Polish Matt, protettivo antiusura e antimacchia. L’innovativa attrezzatura Mapei Spray Mop è stata studiata sia per la pulizia veloce ed efficace degli ambienti domestici, sia per interventi di manutenzione straordinaria come la rimozione della vecchia cera e applicazione della nuova.
In occasione del BAU Mapei presenta la cartella colori Set the Mood per le fughe e i sigillanti: 50 colori, oltre alla versione trasparente, raccolti in 5 collezioni diverse: Serene, Traditional, Natural, Romance e Glamour per facilitare la scelta del progettista e cliente finale. 5 collezioni che, in accordo con le tendenze più attuali delle piastrelle, rispondono a tutte le esigenze del progettista e del posatore e permettono di ricreare l’atmosfera ideale in tutti gli ambienti.
Sempre nell’ambito dei prodotti per ceramica, Mapei espone la gamma Ultralite: la famiglia di adesivi alleggeriti per la posa di ceramica, mosaico, pietre naturali e gres porcellanato sottile. Meno faticosi da applicare grazie alla formula con sfere di vetro che ne agevolano la spatolabilità, gli adesivi Ultralite, presentano eccellenti caratteristiche di bagnatura del retro della piastrella. Gli adesivi Ultralite, oltre ad avere una resa fino all’80% maggiore rispetto ad adesivi di pari classificazione, contribuiscono all’ottenimento di crediti Leed, per progetti sostenibili.
Particolare attenzione viene data ai livellanti ai quali si aggiunge Planex Maxi, livellante universale per spazi interni ed esterni, disponibile a breve. Planex Maxi riempie e livella massetti cementizi e in calcestruzzo oppure massetti a base di solfato di calcio (esclusivamente negli ambienti interni), con uno spessore da 3 a 30 mm. Grazia alla formula a base di speciali cementi idratanti, sabbie selezionate e additivi studiati nei laboratori di Ricerca & Sviluppo Mapei, Planex Maxi è un livellante fluido, semplice da lavorare e a ritiro compensato con un’ottima adesione al substrato. Può essere applicato sotto piastrelle ceramiche e pietre naturali sottoposte a intenso traffico e massetti riscaldati e non. Novoplan Maxi è un altro speciale autolivellante con eccellenti caratteristiche di conducibilità termica per sistemi di riscaldamento a pavimento compatti e altamente conduttivi e sistemi di riscaldamento a pavimento ad acqua sottili. La malta pronta all’uso a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (VOC) Mapecem Pronto ha una nuova e migliorata formula. Indicata per realizzare massetti aderenti e massetti galleggianti negli ambienti sia interni sia esterni che hanno bisogno di asciugarsi in fretta in modo per poter posare rapidamente parquet, PVC, linoleum, piastrelle ceramiche, pietre naturali e sintetiche, tessili.
Tra i prodotti presentati anche impermeabilizzanti innovativi e altamente performanti come Mapelastic Turbo, la malta cementizia bicompontente elastica a rapido asciugamento, anche a basse temperature e con sottofondi non perfettamente asciutti, per l’impermeabilizzazione di terrazzi e balconi. Altri prodotti per impermeabilizzare, dedicati alle costruzioni in sotterraneo, opere interrate e gallerie, sono Mapeplan System, manti sintetici impermeabilizzanti, e Mapethene SA, membrana bituminosa autoadesiva, idonea alla posa con basse temperature fino a -5°C. Mapecoat I 620 W, è la resina epossidica bicomponente idrodispersa, idrorepellente per la protezione delle superfici in aree sottoquota come garage, cantine, seminterrati ecc.
Mapei propone anche i prodotti della linea Mape-Antique, completamente esenti da cemento, a base di calce ed Eco-Pozzolana, ideale per consolidare, risanare, deumidificare e intonacare edifici in muratura esistenti, anche di pregio storico e artistico sotto tutela delle Soprintendenze Belle Arti e Paesaggio. Tra i prodotti per la rasatura, Mapei propone Planitop Rasa&Ripara R4, malta cementizia tissotropica, fibrorinforzata di classe R4 per la riparazione e la rasatura del calcestruzzo. Il Bau rappresenta l’occasione per tutti i visitatori di scoprire le novità e conoscere l’esperienza di Mapei nell’edilizia, testimoniata da cantiere e referenze in tutto il mondo.
L’edilizia sta attraversando grandi processi di trasformazione, passando dall’housing sociale ai nuovi sistemi di sharing abitativo in atto nelle città contemporanee, in Italia e più in generale in Europa. L’emergere delle attitudini collaborative e degli stili di vita che abbracciano i principi della sostenibilità – ambientale, economica e sociale – sta modificando le abitudini e i comportamenti delle persone. Che forma assumerà la nostra casa, nell’epoca della sharing economy? L’Osservatorio Made expo, il nuovo laboratorio di ricerca avviato dalla biennale milanese dedicata all’architettura e all’edilizia Made Expo (8-11 marzo 2017, Rho Milano Fiera) propone un approfondimento sul cohousing attraverso la voce di esperti e progetti internazionali. La mutazione del concetto di privacy sta infatti portando a sperimentazioni molto interessanti sugli spazi intermedi. Il concetto di co-working si sta evolvendo in co-living e questo passaggio culturale sancisce una nuova coscienza dell’abitare, con effetti sul mondo della progettazione e dell’edilizia, in termini di modularità degli spazi, riqualificazione, accorgimenti tecnici, materiali.
Le novità fiscali per le imprese sotto la lente di Confcommercio Milano. Martedì 24 gennaio, dalle 10, la Sala Colucci di corso Venezia 47 ha organizzato un convegno per spiegare le tappe del fisco 2017. In particolare, si parlerà di nuovo regime semplificato di cassa, imposta sul reddito di impresa (IRI), nuovo spesometro, trasmissione trimestrale delle liquidazioni Iva, rottamazione dei ruoli di Equitalia, soppressione degli studi di settore e nuovi indicatori di affidabilità, incentivi fiscali al welfare aziendale, maxi e iper ammortamento dei beni strumentali, altre novità fiscali. L’incontro è gratuito.
Il 2017 promette bene, ma ha già pronta la lista dei cattivi. Cioè di quelli che potrebbero fare danni e vanificare i segni di ripresa per l’edilizia. Perché l’anno appena iniziato, secondo le previsioni del Centro Studi YouTrade, potrebbe davvero essere l’anno della svolta: un indice demografico positivo (più matrimoni), i risparmi delle famiglie che riprendono a crescere, un Pil che sembra rimanere più stabilmente in zona positiva, sono i segnali alla base della agognata ripresa del settore delle costruzioni. A questo si aggiunge la proroga dei bonus casa che, anzi, per alcuni aspetti sono migliorati rispetto al passato. I trend dell’edilizia del 2017, argomento trattato sul nuovo numero di YouTrade, segnalano inoltre un massiccio impiego della tecnologia anche tra le aziende che sono rimaste indietro: un investimento che darà i suoi frutti in termini di redditività. E i cattivi? Purtroppo, ci sono anche loro. Perché, anche se l’economia ha ripreso a camminare, dietro l’angolo ci sono trappole da non sottovalutare. I bau bau del 2017 hanno nome e cognome: Donald Trump, nel caso il nuovo presidente dovesse scuotere l’economia mondiale con politiche protezionistiche (il nostro è uno dei Paesi che si regge sull’export), poi ci sono le elezioni in Italia, che potrebbero tenersi tra giugno e settembre: un clima di scontro non sarebbe certo un buon viatico per l’attività delle imprese. A proposito di elezioni: si approssimano quelle in Germania Francia. Ci interessa? Sì, perché una possibile politica di maggior rigore europea può inficiare gli investimenti in Italia, anche per il settore delle costruzioni. Da non sottovalutare la mina rappresentata dagli investimenti finanziari: la Borsa americana, secondo molti analisti, ha raggiunto livelli difficilmente sostenibili e in molti ricordano che gli anni che finiscono con 7 (1987, 2007) sono stati quelli in cui i mercati sono crollati rovinosamente, trascinando le economie in lunghi periodi di recessione. Dulcis in fundo, alla fine del 2017 la Bce dovrà per forza terminare la politica di acquisto di obbligazioni pubbliche (Bot, Btp e simili), mentre i tassi sono tendenzialmente in aumento. Insomma, non bisogna avere paura dei bau bau, ma neanche dimenticare che esistono.
Laterlite è fra le aziende sostenitrici di “Modulo Eco“, un padiglione itinerante che per tre mesi offrirà ai cittadini di Parma uno spazio di incontro e sensibilizzazione dedicato alla sostenibilità ambientale. Ciò grazie anche a Leca Termopiù, una delle soluzioni che meglio interpreta l’attenzione dell’azienda verso questo importante tema.
Fino al 28 febbraio 2017 la città di Parma potrà contare su un luogo d’incontro dedicato alla formazione e l’aggiornamento sui temi legati alla sostenibilità e l’educazione ambientale per le scuole. Ma anche su un punto informativo sui progetti in materia di efficienza energetica e energie rinnovabili legati al territorio. È questo lo spirito che anima il “Modulo Eco”, un padiglione temporaneo costruito dall’Associazione Culturale Manifattura Urbana con il contributo di studenti, cittadini, tecnici specializzati e sponsorizzato interamente da aziende del settore che per i prossimi tre mesi in piazzale della Pace, nel centro storico di Parma, sarà a disposizione di cittadini, scuole, associazioni, enti proponendo temi e progetti in un folto calendario di eventi.
Nato come spazio dedicato al tema della sostenibilità a 360 gradi, il “Modulo Eco” è un padiglione di 60 metri quadri auto-costruito caratterizzato da grandi performance energetiche; concepito come luogo simbolo di rigenerazione urbana, “Modulo Eco” offrirà ai cittadini del capoluogo emiliano anche l’occasione per conoscere più da vicino anche alcune delle più moderne tecniche e soluzioni costruttive volte a migliorare l’efficienza energetica degli edifici attraverso lavorazioni come l’assemblaggio di strutture in legno a telaio, la posa di cappotti, serramenti, tetti verdi, intonaci in terra cruda, impianti e prodotti naturali quali l’argilla espansa Leca.
A questa iniziativa, infatti, non poteva far mancare il suo contributo Laterlite, che dei concetti di sostenibilità ed efficienza energetica ha fatto la sua filosofia produttiva. In questa occasione, in particolare, l’azienda ha partecipato alla realizzazione della base su cui è stato collocato il “Modulo Eco”, fornendo a questo scopo sia i materiali per la creazione dei cordoli perimetrali del basamento, realizzati mediante l’impiego di elementi costruttivi Lecablocco sia Leca Termopiù, l’argilla espansa che, grazie allo speciale trattamento produttivo, permette di realizzare vespai isolati termicamente con sicurezza e grande velocità esecutiva. “Modulo Eco” è uno spazio di sensibilizzazione e didattica sull’abitare sano e sostenibile, uno strumento di ricerca per studiare, testare e sviluppare nuove tecnologie. Un’occasione a cui Laterlite ha naturalmente aderito con il suo contributo di costante attenzione all’ambiente e alla ricerca di soluzioni per l’efficienza energetica e il benessere degli edifici.
Vincitore Premio Nazionale Italia 2015, Pedevilla Architects, La Pedevilla Pliscia 13 (photocredit Gustav Willeit)
Tutto pronto per il BigMat International Architecture Award: lunedì 16 gennaio partono le iscrizioni al concorso. E sono tante le novità di questa terza edizione: sei le categorie, sette i Paesi coinvolti (con la new entry Slovacchia), premiazione finale per la prima volta in Italia (a Firenze) e un bel montepremi da oltre 70 mila euro.
Anche per il 2017 BigMat è alla caccia dei migliori architetti di Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna (i sette Paesi europei dove è presente il marchio BigMat) con la volontà di premiare l’eccellenza di quelle opere che hanno contribuito alla cultura architettonica contemporanea del Paese in cui sono state realizzate. Innovativa, creativa, visionaria, coraggiosa, sostenibile, in continua evoluzione: questa è l’architettura che il Gruppo BigMat promuove in tutto il continente attraverso il premio biennale BigMat International Architecture Award. Perché BigMat crede e investe nei professionisti e nelle opere che contribuiscono alla cultura architettonica contemporanea.
Vincitore Gran Premio 2015, Alberto Campo Baeza, Oficinas Zamora (photocredit Javier Callejas)
Iscrizione – Le iscrizioni e la procedura per la presentazione della documentazione richiesta saranno aperte dal 16 gennaio 2017 fino al 4 maggio 2017 sul sito web dedicato.
Le opere candidate dovranno quindi rientrare nelle categorie qui sotto descritte.
Sostenibilità e uso innovativo del materiale: opere che mettano in risalto parametri di efficienza energetica, economia nei mezzi utilizzati e nuove letture nell’uso del materiale architettonico
Architettura: edifici di cui si valutano l’adeguamento all’ambiente fisico e la pertinenza strutturale e costruttiva
Città e paesaggio: lavori relativi agli spazi pubblici, sia urbani sia del territorio
Ristrutturazione: interventi in contatto con opere pre-esistenti
Architettura effimera: progetti che lavorano su questioni relative alla temporaneità e la mobilità
Architettura d’interni: azioni che conservino la struttura dell’edificio e degli elementi dell’arredamento o progettazione industriale.
Il Premio Internazionale d’Architettura riscuote ogni anno una crescente partecipazione (750 i progetti candidati nel 2015) e si rivolge solo ad architetti il cui domicilio professionale si trovi in uno dei sette Paesi che partecipano al premio. Le opere dovranno essere state costruite nello stesso Paese e ogni candidato potrà presentare il numero di opere che ritiene opportuno per la categoria corrispondente, nel caso di lavori realizzati da vari autori, almeno uno dei titolari dovrà rispettare i requisiti come da regolamento. Saranno ammesse le opere completate fra il primo gennaio 2011 e il primo gennaio 2017, in tutti i Paesi partecipanti, eccetto la Slovacchia, che partecipando per la prima volta in questa terza edizione, potrà presentare opere realizzate fra il primo gennaio 2009 e il primo gennaio 2017. Tra le opere, che verranno selezionate nella prima fase (15 per ogni Paese), la giuria individuerà una seconda rosa di finalisti e, ai migliori tra questi, assegnerà in totale 13 premi distribuiti fra le diverse categorie in concorso: sei Premi per le categorie BigMat ’17 (valore: 1.500 euro cad.); sei Premi Nazionali (valore: 5.000 euro cad.) e un Gran Premio Internazionale (valore: 30.000 euro). Verranno infatti nominati 7 vincitori dei Premi Nazionali BigMat ’17 e le sette opere vincitrici, una per ognuno dei Paesi, parteciperanno poi al concorso per eleggere il vincitore del Gran Premio Internazionale. Attenzione per le giovani promesse dell’architettura che, anche in questa terza edizione, verranno premiate. La Menzione Speciale Giovani Architetti BigMat ’17, dal valore di 1.500 euro, sarà infatti assegnata a un’opera particolarmente meritevole realizzata da un architetto under 40 al momento della conclusione dei lavori.
Vincitore Premio Nazionale Italia 2015, Pedevilla Architects, La Pedevilla Pliscia 13 (photocredit Gustav Willeit)
Il Gran Premio Internazionale BigMat ’17, titolo che annovera nelle passate edizioni il belga Xaveer De Geyter nel 2013 e nel 2015 lo spagnolo Alberto Campo Baeza, verrà assegnato durante il congresso annuale del Gruppo, il 24 novembre 2017 a Firenze, una delle città simbolo dell’architettura italiana. Durante la serata verranno premiati anche i vincitori nazionali, grande attesa anche per il Premio Nazionale di casa nostra per il 2017, che seguirà gli studi Lelli Associati & Architettura (RA) e Pedevilla Architects (BZ) rispettivamente vincitori del 2013 e del 2015.
Giuria – Totalmente rinnovata, sarà composta da membri di prestigio per ognuno dei Paesi partecipanti e a presiederla per il terzo anno sarà Jesús Aparicio, dottore architetto e cattedratico dell’Università Politecnica di Madrid.
I membri della giuria saranno:
Francesco Isidori (Italia), architetto e fondatore dello studio d’architettura LABICS, è il nuovo giurato italiano
Xaveer de Geyter (Belgio), architetto e vincitore del Gran Premio Internazionale di Architettura BigMat ’13
Marc Barani (Francia), architetto e vincitore del Grand Prix de l’Architecture 2013
Henrieta Moravčíková (Repubblica Ceca e Slovacchia), architetto, storico dell’architettura e curatrice
Paulo David (Portogallo e Spagna), architetto e Medaglia Alvar Aalto 2012.