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Con i Lecablocco fioriscono le prestazioni

I Lecablocco Anpel per murature di tamponamento, esterne e interne,  sono stati utilizzati per la costruzione di un complesso residenziale di pregio nel quartiere Trigoria di Roma. Il progetto riguarda in particolare l’attuazione del primo stralcio del piano urbanistico denominato Giardini di Trigoria, che nella sua totalità prevede la realizzazione di due comparti a destinazione residenziale. Progettato dall’architetto Riccardo Armezzani, il complesso residenziale è stato ideato prestando notevole attenzione all’equilibrio tra città e natura. Gli edifici sono valorizzati dalla presenza di corti aperte, giardini ed ampi spazi verdi curati che contribuiscono a disegnare il profilo di un quartiere capace di garantire un’ottima qualità della vita. Il complesso si distingue per le linee moderne ed eleganti dell’esterno, e gli spazi luminosi ed innovativi dell’interno. Gli appartamenti, di varie dimensioni, presentano i migliori comfort e soluzioni a basso impatto ambientale, rientrando in classe energetica A.

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Le strutture in elevazione, a partire dal primo impalcato fino alle coperture, sono di tipo misto: colonne in acciaio con profilo He e setti in cemento armato esclusivamente per il vano scale, gli ascensori e gli angoli esterni delle sagome.  Gli elementi orizzontali strutturali sono costituiti da solette piene in calcestruzzo armato, con ribassamenti in corrispondenza dei balconi e di alcuni bagni, e parapetti dei balconi curvilinei di tipo prefabbricato in cemento armato con ringhiere e vetri di completamento. Le pareti di tamponamento sia esterne sia interne sono in Lecablocco, blocchi in calcestruzzo vibrocompresso a base di argilla espansa Leca. I blocchi ANPEL sono stati scelti dal progettista in quanto i valori di trasmittanza termica e di abbattimento acustico certificati di questi elementi costruttivi permettono il soddisfacimento dei requisiti prestazionali imposti dalla normativa vigente.

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Per le pareti perimetrali esterne è stato scelto il Lecablocco Bioclima Supertermico 36 da tamponamento, blocco multistrato in calcestruzzo di argilla espansa Leca e pannello isolante in polistirene espanso con grafite di spessore 10 cm, elemento costruttivo di spessore nominale 36 cm con il quale si realizza una parte intonacata con valore della trasmittanza termica di 0,29 W/m2K. Le pareti esterne sono rivestite internamente con pannelli prefiniti in cartongesso, quindi le superfici così realizzate sono state rasate e tinteggiate. Esternamente la muratura di tamponamento è stata finita con un rivestimento di grés porcellanato: al piano terra di colore grigio, ai piani superiori di colore chiaro (tendente al bianco) con alcuni intarsi color legno.

ANPEL_Trigoria_3

Internamente, le murature divisorie sono in Lecablocco Fonoisolante 25x20x25, che permette di raggiungere alte performance acustiche con una semplice parete monostrato (Rw=56,3 dB con intonaci tradizionali su entrambi i lati). Anche in questo caso, le murature sono state rivestite con pannelli prefiniti in cartongesso, rasati e tinteggiati, per uno spessore complessivo di circa 30 cm. Oltre alle prestazioni offerte dai Lecablocco, sono stati previsti altri accorgimenti progettuali per contribuire al raggiungimento degli elevati valori di isolamento acustico e termico voluti dalla committenza. Per esempio in tema di isolamento acustico, la stratigrafia orizzontale dei solai di separazione tra gli alloggi è stata studiata appositamente con tappeti anticalpestio e pannelli isolanti posti nei cavedi dei controsoffitti. Sul fronte dell’isolamento termico, invece, particolare attenzione è stata riservata alla soluzione dei ponti termici tra pilastri, solai e murature, che sono stati risolti con specifici materiali isolanti.

Lecablocco Supertermico

Una caldaia a biomassa taglia la bolletta del 60%

Con le caldaie a biomassa 60% in meno sulla bolletta: arriva da Viareggio l’esempio della floricoltura Magnani, che ha sostituito il vecchio impianto a gasolio con una modernissima caldaia a cippato di legno. Secondo i dati Istat le serre In Italia ricoprono una superficie pari a 42 mila ettari, di cui 37 mila nel settore florovivaistico. Molte strutture si trovano al nord, di cui 1.975 ettari solo in Lombardia. La necessità di riscaldare le strutture in inverno è  problema non da poco visti i costi dell’energia, aggravati dal fatto che le zone settentrionali ad alta densità di serre sono scarsamente metanizzate. Ecco perché sempre più imprenditori del settore decidono di investire nell’efficienza energetica. Lo dimostra il caso Enerqos, Esco specializzata in servizi per l’efficienza energetica, che in meno di due anni dal lancio di un’offerta specifica nel settore (florovivaistico, ortofrutticolo e serri-coltura), ha avviato 15 progetti di riqualificazione, sostituendo i vecchi impianti di riscaldamento a gasolio con modernissimi impianti alimentati a biomassa. Un intervento che consente di risparmiare fino al 60% sul costo della bolletta, oltre agli indubbi vantaggi ambientali. La Esco sviluppa una proposta ad hoc e finanzia l’intervento al 100%, a fronte della condivisione del risparmio solitamente per un periodo di cinque anni.

Caldaia a biomassa

“Il nostro modello – spiega Giorgio Pucci, presidente di Enerqos – consente agli imprenditori agricoli di poter scegliere la via della riqualificazione energetica anche senza incentivi. Il costo dell’energia rappresenta una delle voci di spesa più consistenti per il settore della serricoltura. Ecco perché l’efficienza energetica, importantissima per la salvaguardia dell’ambiente, è strategica per lo sviluppo e la competitività”. Tra i serricoltori che hanno scelto questa strada c’è Giampaolo Magnani, titolare della Floricoltura Magnani di Viareggio (Lu). Enerqos è intervenuta sostituendo la vecchia caldaia alimentata a gasolio da 2 MW di potenza nominale con una nuova caldaia Binder ad alta efficienza alimentata a biomassa legnosa. “Questo progetto si è reso necessario per poter far fronte ai costi dell’energia elettrica, ormai insostenibili” spiega Magnani. “L’intervento è stato possibile grazie a Enerqos, che si è accollata l’intero costo della caldaia. Ho iniziato da subito a beneficiare di un risparmio economico consistente sulla bolletta liberando risorse per nuovi progetti”.

Impara a progettare case green

Dall’8 al 10 febbraio, la Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’Università di Bolzano ospiterà il convegno internazionale organizzato dalla sezione nazionale di IBPSA, l’associazione mondiale che si occupa di Building Performance Simulation, ovvero di quegli strumenti che permettono ai progettisti e ricercatori di calcolare le prestazioni degli edifici e renderli più sostenibili in termini energetici, economici ed ambientali e più gradevoli per gli occupanti. Uno specifico programma è predisposto per i professionisti, con il riconoscimento di crediti formativi professionali per i partecipanti. E le iscrizioni ancora aperte. Building Simulation Applications BSA 2017 è il convegno biennale della Libera Università di Bolzano e di IBPSA Italy, sezione regionale della International Building Performance Simulation Association, che riunisce in tutto il mondo circa 4mila ricercatori e progettisti specializzati nella simulazione delle prestazioni energetiche degli edifici o nello sviluppo di strumenti di simulazione. Alla sua terza edizione, l’evento scientifico punta a proporsi anche come appuntamento di riferimento per progettisti green – ingegneri, architetti, geometri – e costruttori attenti al risparmio energetico e al benessere degli occupanti e che vogliono mettersi al passo con i nuovi strumenti e le nuove tecniche di calcolo e desiderano aumentare la propria competitività grazie alle più recenti innovazioni del settore, così da progettare green.

Il laboratorio di termofisica degli edifici
Il laboratorio di termofisica degli edifici

Andrea Gasparella, professore della Facoltà di Scienze e Tecnologie e responsabile del laboratorio di termofisica degli edifici, coordina il comitato organizzatore. Il convegno che inizierà l’8 febbraio prevede, oltre alle relazioni scientifiche di esperti e ricercatori italiani e internazionali in lingua inglese, anche sessioni pratiche in italiano. Il 10 febbraio si terrà infatti il primo Workshop IBPSA ‐ Italy per progettisti e professionisti, focalizzato sulle potenzialità della simulazione degli edifici (BES) nel contesto della rivoluzione BIM (Building Information Modelling). Dopo una prima parte in cui si alterneranno presentazione di specifici tool di simulazione dinamica degli edifici e esempi di applicazione pratica da parte di professionisti, il workshop chiuderà con una tavola rotonda sul tema, di particolare attualità ed interesse, al punto da ottenere il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. “L’ottica che vogliamo privilegiare in questi tre giorni è quella che promuove l’integrazione crescente tra la BIM, Building Information Modelling, e la BES, Building Energy Simulation”, spiega Gasparella, che precisa: “Con la sinergia tra BIM e BES i progettisti hanno a disposizione una potente piattaforma che, contenendo tutti i dati dell’edificio, può consentire un calcolo più accurato e veloce delle prestazioni energetiche dell’edificio”. La diffusione della simulazione degli edifici nella pratica è infatti uno degli obiettivi di IBPSA. Non a caso nel corso di BSA verranno premiati con il BSA – IBPSA Italy Project Award i migliori progetti realizzati con il supporto della simulazione.

il prof. Andrea Gasparella
il prof. Andrea Gasparella

Per la partecipazione al workshop, l’Ordine degli Ingegneri riconoscerà ai propri iscritti 3 crediti di formazione professionale. BSA 2017 è patrocinato, tra gli altri, da Agenzia CasaClima, Provincia di Bolzano e associazione di categoria degli artigiani LVH-Apa.

Se Ikea si legge Raee

Ad Ancona e Chieti i rifiuti elettronici si portano in negozio. O, meglio, nei punti vendita Ikea, dove è arrivata l’EcoIsola Raee di Ecolight. È la rivoluzione del riciclo, grazie ai cassonetti intelligenti per la raccolta di vecchi cellulari, piccoli elettrodomestici e lampadine a risparmio energetico. Così è più facile smaltire i rifiuti elettronici nelle Marche e in Abruzzo: negli store Ikea di Chieti (via Regolizie, San Giovanni Teatino) e Ancona (via Aspio Terme, Camerano) sono state installate due nuove EcoIsole Raee del consorzio Ecolight; un aiuto in più per contribuire alla raccolta differenziata dei piccoli Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), uno strumento per rispettare maggiormente l’ambiente.

“I rifiuti elettronici rappresentano un’importante risorsa perché sono riciclabili per oltre il 90% del loro peso. Se correttamente raccolti e trattati possono fornire significativi volumi di materie prime e seconde come plastica, metalli e vetro”, spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE. “Con le EcoIsole abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sui rifiuti di piccole dimensioni che sono quelli più difficili da raccogliere: meno del 15% di questi rifiuti segue un corretto percorso di raccolta, recupero e smaltiment”. Le Ecoisole rispondono a due esigenze importanti: essendo localizzate in aree commerciali ad alta frequentazione, agevolano il cittadino-consumatore nel riciclare correttamente il proprio rifiuto. Inoltre, questo sistema dà una risposta concreta agli obblighi previsti dall’Uno contro Zero. Prosegue Dezio: “In vista dei nuovi obiettivi indicati dalla normativa RAEE, è importante individuare strumenti innovativi per poter intercettare i rifiuti elettronici e agevolare i cittadini al loro conferimento”. Si aggiunge la voce di Stefano Brown, Sustainability manager di IKEA Italia: Ikea si impegna a offrire prodotti e soluzioni sostenibili, che aiutano a risparmiare, a consumare meno acqua ed energia e a ridurre gli sprechi. Secondo noi, vivere una vita sostenibile in casa deve essere innanzitutto più semplice e più accessibile. Il servizio di raccolta dei rifiuti elettronici va proprio in questa direzione, semplificando la loro raccolta differenziata e focalizzando l’attenzione dei nostri clienti sulle possibilità di riciclo dei prodotti inutilizzati”.

ecoisola_20 - Ikea

L’EcoIsola RAEE 

Di dimensioni contenute (1,5×1,2×1,5 metri), è interamente automatizzata. Per conferirvi i rifiuti, al consumatore è richiesto di indicare il tipo di prodotto da smaltire (se un piccolo elettrodomestico o una lampadina) e identificarsi con la carta regionale dei servizi, quindi inserire il rifiuto nello sportello indicato. A conferma dell’avvenuto conferimento, al termine viene rilasciato uno scontrino. Quando i contenitori interni sono pieni, la macchina avvisa i tecnici per lo svuotamento via sms. I rifiuti conferiti vengono tracciati dal momento del conferimento fino al trattamento e recupero, nell’intento di prevenire il traffico illegale dei RAEE. Inoltre, i cittadini avranno sempre la certezza che i materiali conferiti seguiranno la filiera corretta, con grande beneficio per l’ambiente.

Ecolight 

Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee.

Terremoto, in Abruzzo da rifare una scuola su tre

L'Aquila, terremoto
L'Aquila, terremoto

In Abruzzo una scuola su tre è da rifare o, perlomeno, da mettere in sicurezza, Secondo i rilievi del Centro operativo regionale (Cor), aggiornati al 15 dicembre 2016 (quindi prima di altre scosse di terremoto) il 35% delle scuole abruzzesi, cioè 102 edifici su 292, è inagibile.  Secondo i sindacati Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola e Snals-Confsal, la situazione nel frattempo è peggiorata a causa del terremoto e delle eccezionali nevicate. Il ministero dell’Istruzione è stato informato della situazione, ma il governo è alle prese con il reperimento di nuove risorse (circa 1 miliardo per il 2017) per intervenire. I dati del Cor indicano che a Pescara e in provincia è inagibile il 52% degli edifici (12 su 23), nel Teramano il 40% (70 su 194) e nell’Aquilano il 17% (13 su 75); non sono invece pervenute richieste di sopralluoghi nel Chietino.

L'Aquila, terremoto
L’Aquila, terremoto

Il bricolage del cuore di Leroy Merlin

Il Bricolage del cuore di Leroy Merlin, iniziativa di volontariato grazie alla quale tutti i 6.500 collaboratori dell’azienda possono mettere a disposizione, su base volontaria, una giornata lavorativa all’anno con lo scopo di riqualificare o migliorare strutture di vario tipo, quali scuole, parchi e case famiglia, continua la sua mission anno dopo anno. Solo nel 2016 sono stati portati a termine 45 progetti, per un totale di 5.268 ore di volontariato impiegate e con il coinvolgimento di ben 45 tra associazioni ed enti locali. Un legame, quello con il territorio, a cui Leroy Merlin tiene particolarmente grazie al contributo dei propri collaboratori, suddivisi nei 48 punti vendita presenti in tutta Italia, che dedicano una giornata all’anno per realizzare progetti socialmente utili. Ed è questa la forza dell’iniziativa che, oltre ad impiegare i prodotti di Leroy Merlin, mette a disposizione il tempo e le competenze degli “esperti del bricolage” per il miglioramento di strutture e giardini. Da qui, la particolare attenzione che è stata posta sul tema “casa” e nello specifico sul problema della povertà abitativa, che rappresenta il 70% dei progetti realizzati. Esempi di progetti che hanno avuto come denominatore comune la ristrutturazione di case famiglia e unità abitative per famiglie in difficoltà economiche sono quelli realizzati a Curno (Bg), Bastia Umbra (Pg) e Palermo.

Squadra Leroy Merlin

Ristrutturazione unità abitativa – Curno (Bg)

I collaboratori del punto vendita Leroy Merlin di Curno hanno stretto un accordo con il Comune, incaricato di segnalare ogni anno cinque famiglie bisognose affidate ai Servizi Sociali per le quali l’azienda si impegna a effettuare operazioni di riqualificazione degli immobili. Nel 2016, anno di partenza del progetto, sono stati completati due interventi. Il primo è stato volto alla sostituzione della vasca da bagno con un box doccia presso l’appartamento di una donna anziana con difficoltà motorie ed è stato reso possibile dall’intervento di un artigiano di fiducia. Nel secondo caso, invece, i collaboratori di LM hanno fatto piccoli lavori di risanamento alle scale e al bagno della casa di una famiglia in difficoltà e imbiancato le pareti. Per il 2017 è previsto un nuovo intervento di sostituzione della vasca da bagno e quattro progetti per la riqualificazione di case popolari assegnate a famiglie bisognose.

Ristrutturazione due unità abitative – Bastia Umbra (Pg)

Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune e i Servizi Sociali di Bastia Umbra, ha visto la ristrutturazione completa di due unità abitative appartenenti a due famiglie in difficoltà. Il progetto ha visto impegnati i collaboratori di Leroy Merlin di Bastia Umbra, che per 10 giorni hanno ristrutturato le due case. Leroy Merlin ha fornito tutti i materiali necessari per i lavori e i collaboratori hanno donato il proprio tempo e la propria esperienza impegnandosi a stuccare, imbiancare, decorare soffitti e pareti, e apportare varie migliorie per riqualificare alcune aree delle case, creando un ambiente più confortevole per le famiglie. Un prezioso contributo è stato offerto anche dagli artigiani, da numerosi partner presenti sul territorio umbro e da piccoli negozianti della cittadina: tutti hanno spontaneamente messo a disposizione le loro strutture e i loro servizi.

Centro di Accoglienza Padre Nostro – Palermo

Il progetto è stato realizzato a sostegno del Centro di Accoglienza Padre Nostro, ONLUS presente nel quartiere Brancaccio dal 1991, principalmente impegnata nell’assistenza sociale, nella prevenzione e nell’eliminazione delle cause di disagio ed emarginazione, offrendo servizi rivolti alle persone in difficoltà. I lavori di riqualificazione del Centro sono stati realizzati con il coinvolgimento di oltre 70 collaboratori dei punti vendita Leroy Merlin Palermo Forum e Mondello, che hanno partecipato attivamente offrendo il proprio tempo e la propria esperienza. Il progetto ha previsto la bonifica del controsoffitto, il ripristino dei pilastri e delle pareti perimetrali, la stuccatura e la tinteggiatura dei locali, il ripristino dell’impianto di rilevamento fumi e delle luci d’emergenza, l’installazione di nuove plafoniere a led, la riconversione dei locali bagno, la messa in funzione delle porte d’emergenza con maniglione antipanico e delle porte tagliafuoco.

“Sono molto orgoglioso di presentare per il terzo anno consecutivo gli ottimi risultati generati dal Bricolage del cuore, un’iniziativa a cui tutti noi teniamo in modo particolare perché ci permette di mettere al centro il nostro valore più importante: le persone siano esse clienti, collaboratori o abitanti delle diverse comunità in cui operiamo” dichiara Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile di Leroy Merlin Italia, che chiosa: “La povertà abitativa nel nostro paese è un tema spesso trascurato ma che per noi di Leroy Merlin è di fondamentale importanza. Poterci adoperare per riqualificare l’habitat delle persone in difficoltà è per noi motivo di orgoglio, perché una casa migliore, rende migliore la vita”.

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Ecco il vetro che rende interattive finestre e pareti

AGC Glass Europe inaugura una nuova era di finestre e pareti interattive: nasce il vetro smart Halio. Assomiglia a un vetro comune, ma Halio è dotato di un sistema intelligente in grado di colorarsi di grigio neutro per fornire privacy e una protezione antiriflesso con schermatura solare, automatica o a comando. Integrando gli ultimi sviluppi tecnologici, offre il sistema di gestione della luce naturale più efficiente e sensibile al mondo. Grazie alla sua intuitiva interfaccia utente e molteplici opzioni di controllo – tramite app, comandi a parete o vocali – Halio inaugura una gamma di finestre e pareti interattive per abitazioni residenziali e immobili commerciali; trasforma istantaneamente gli spazi abitativi in rifugi di luce naturale, offrendo comfort, privacy e un grande senso di benessere.

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Halio è la prima tecnologia di colorazione intelligente in grado di fornire un prodotto di fatto indistinguibile dal comune vetro trasparente. Con la sua colorazione uniforme e una reattività immediata, Halio offre agli architetti e ai progettisti un prodotto versatile per creare interni ed esterni ancora più sorprendenti, soddisfacendo inoltre le disposizioni nazionali in materia di efficienza energetica. Le tonalità in grigio neutro di Halio si sposano con qualsiasi colore o stile di abitazione o immobile. Halio può essere programmato per reagire alle condizioni atmosferiche, in funzione del momento della giornata o della posizione del sole durante il giorno. Può essere azionato manualmente, con comandi vocali o comandi intuitivi installati a parete. La colorazione è immediata e Halio offre la possibilità di arrestarla quando viene raggiunto il livello di oscuramento desiderato. Nelle grandi vetrate, dal soffitto al pavimento, le tonalità di grigio più scure sono ottenute in meno di cinque minuti. Nella tonalità più scura, Halio fornisce livelli di privacy che non sono possibili con il vetro tradizionale. Quando è utilizzato come pareti interne, Halio crea spazi aperti dinamici, inondati di luce, che possono diventare oscurati a comando, una soluzione perfetta per sale riunioni e uffici privati.

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Halio prevede un sistema di gestione della luce naturale facile da usare. La luce naturale è una delle caratteristiche più apprezzate nelle abitazioni e anche negli uffici; di conseguenza il vetro è sempre più presente nella progettazione architettonica, ma una maggiore superficie vetrata fa entrare più luce (calore, abbagliamento, eventuali danni agli interni), oltre a  non garantire la privacy. Sino ad oggi, il controllato della luce del sole e la privacy è stato affidato a tende oscuranti e avvolgibili. Con Halio, il trattamento e il rivestimento delle finestre diventa una scelta stilistica anziché una necessità. Il vetro con sistema di colorazione intelligente Halio offre ai proprietari di abitazioni residenziali e agli occupanti di immobili commerciali un controllo completo su quando far entrare e quanta luce naturale lasciar entrare negli ambienti. Le finestre Halio possono colorarsi in modo indipendente o a gruppi. Halio è progettato per funzionare in modo semplice come un interruttore. È un sistema autonomo che offre agli utenti molteplici opzioni di controllo – un’app mobile e comandi a parete disegnati in modo elegante. Può anche essere attivato mediante comandi vocali. Caratterizzato da livelli di codifica e sistemi di protezione tipici delle banche, Halio interagisce in modo trasparente con famosi sistemi di gestione di abitazioni ed edifici (BMS). Halio è indicato per i proprietari di abitazioni che vogliono mantenere un collegamento costante con l’esterno senza compromettere il controllo, la privacy o l’efficienza energetica, nonché per i proprietari di immobili commerciali che vogliono fornire ai loro occupanti spazi aperti pieni di luce che ispirino e favoriscano il benessere. “Halio non è solo un altro vetro con sistema di colorazione intelligente: è una nuova esperienza che acquisisce magicamente tutti i vantaggi della luce naturale e mantiene connesse le persone con il loro ambiente, neutralizzando tutti gli aspetti eccessivi del sole”, dichiara Jean-François Heris, Presidente di Building & Industrial Glass Company.

Vetro Halio

AGC collabora con Kinestral Technologies: Halio è il frutto di una partnership strategica con Kinestral Technologies (USA) avviata sei mesi fa. Oltre a integrare il know-how delle aziende coinvolte, è anche una partnership finanziaria, industriale e commerciale. AGC ha acquisito una quota, e i due partner collaborano nella costruzione di un impianto di produzione su vasta scala, integrando le rispettive reti commerciali e sfruttando la loro complementarità geografica. La fase di industrializzazione partirà all’inizio del 2017, con Halio disponibile all’inizio del 2018. Halio è stato presentato per la prima volta in Europa alla fiera BAU (Monaco di Baviera, Germania, dal 16 al 21 gennaio 2017).

Un’Eclisse di novità al Bau

Eclisse, Bau 2017

Si è chiusa pochi giorni fa l’edizione dei record di Bau 2017,  fiera che si conferma sempre più internazionale e che per la prima volta ha visto la partecipazione di oltre 80 mila visitatori esteri su oltre 250 mila totali.  Un appuntamento irrinunciabile anche per Eclisse che in questa occasione si è presentata con uno stand completamente rinnovato di oltre 120 metri quadri. Uno spazio dal forte impatto tecnologico, articolato in quattro strutture dinamiche con video wall e area hospitality centrale. Uno stand innovativo che rispecchia la vocazione tecnologica dell’azienda di ricerca maniacale della perfezione, di cura del dettaglio e di miglioramento continuo del prodotto.  Per la prima volta, tutti i prodotti sono stati esposti nella loro versione grezza. Una scelta motivata dalla volontà di offrire al visitatore l’opportunità di toccare con mano le caratteristiche esclusive dei sistemi Eclisse e cogliere le ragioni per cui tali accorgimenti diventano fondamentali anche nella resa estetica finale. “Vediamo Oltre”, payoff aziendale, rappresenta pertanto la sintesi dell’impegno nei confronti del cliente di guardare sempre al futuro e alle nuove tecnologie.

Eclisse - Bau 2017

Eclisse – Prodotti esposti

 A Bau 2017 Eclisse ha presentato una selezione della gamma di controtelai per porte scorrevoli con stipiti: Eclisse Unico, il modello più versatile della gamma, ideale per le ristrutturazioni e le nuove costruzioni e Eclisse Luce, sistema studiato per permettere il passaggio di cablaggi elettrici e avere vicino al foro porta punti luce ed interruttori. Presente inoltre Eclisse Syntesis Collection, linea di soluzioni dedicata al minimalismo: dai sistemi per porte scorrevoli privi di finiture esterne, porte a battente filo muro, vani tecnici e battiscopa filo muro. Un insieme di prodotti che si caratterizza per integrarsi perfettamente nella parete, senza interruzioni, e dare la massima libertà creativa in fase di progettazione. Tutti i dettagli tecnici sono studiati per facilitare la posa e ottenere un risultato finale impeccabile in modo tale che tutte le finiture risultino perfettamente integrate nella parete.

Eclisse - Bau 2017

 

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Porta da garage: efficienza energetica al top con Hörmann

In occasione di Klimahouse, Hörmann ha esposto in assoluta anteprima sul mercato italiano una nuova porta da garage contraddistinta da performance d’eccezione in tema d’isolamento termico: il sezionale LPU67 Thermo. La prestazione energetica di un edificio – in grado di ridurre le perdite di calore e di far risparmiare sulle spese di riscaldamento – è ad oggi un must sempre più imperante nell’edilizia sia industriale che residenziale. In risposta a questo evidente trend, Hörmann propone un’ampia gamma di prodotti contraddistinti da elevate performance in termini di isolamento termico. Leader a livello mondiale nelle chiusure e volta alla costante ricerca di soluzioni sempre migliorative in termini di efficienza energetica, l’azienda arricchisce oggi la propria proposta con un’ulteriore portone caratterizzato da prestazioni termiche assai elevate: LPU67 Thermo.

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Realizzata in acciaio coibentato a doppia parete, questa nuova porta da garage presenta elementi a separazione termica con uno spessore di 67 millimetri e una doppia guarnizione sia per i singoli elementi sia a pavimento, importanti peculiarità che consentono alla chiusura di raggiungere i più elevati standard di isolamento termico. Questo portone ha infatti un valore di trasmittanza termica pari a 0,31 W/(m²∙K) (per una dimensione di 5000×2125 mm) e garantisce quindi un potenziamento dei valori di coibentazione fino al 50% in più rispetto ai tradizionali modelli da 42 mm. Per implementare ulteriormente l’efficienza energetica del prodotto, è inoltre possibile applicare su richiesta la guarnizione perimetrale ThermoFrame, grazie alla quale il telaio portone viene separato termicamente dalla muratura consentendo così un miglioramento dell’isolamento termico dell’intero portone.

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Disponibile in svariate misure (fino a un massimo di 5 metri in larghezza e 3 metri in altezza), LPU67 Thermo è idoneo ad ogni tipologia di garage e vanta, oltre a un’ottima coibentazione, anche un’elevata sicurezza, grazie anche alla possibilità di motorizzazione con abbinamento al sistema BiSecur. In grado di regolare la trasmissione del segnale tra telecomando e motorizzazione per porte da garage, questo sistema deve la sua eccezionale sicurezza all’utilizzo di una codifica AES 128, standard riconosciuto e utilizzato a livello internazionale, e impiegato, per esempio, per l’online banking. Tramite BiSecur, il portone LPU67 Thermo può essere controllato e comandato non solo da casa ma anche da qualsiasi altro luogo nel mondo, utilizzando la nuova APP BiSecur per smartphone e tablet.

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Estremamente performante a livello tecnico, questa nuova porta da garage si distingue anche per un’estetica contemporanea ed accattivante. Proposto con greca M e L in due superfici –  Silkgrain effetto seta e Decograin simil-legno (nelle finiture pellicolate simil-legno Golden Oak, Dark Oak e antracite Titan Metallic CH 703 ) – LPU67 Thermo è disponibile in 15 pregiati colori preferenziali e, a richiesta, in tutte le tonalità della gamma RAL. Il nuovo portone sezionale Hörmann è inoltre proposto anche in versione Premium, vale a dire con una speciale dotazione di ruote di scorrimento tandem, guide e componentistica in bianco grigio RAL 9002 , in grado di rendere l’insieme esteticamente ancora più raffinato. Come tutte le chiusure dell’azienda, anche il modello LPU67 Thermo presenta poi la collaudata protezione salvadita – predisposta sia all’interno che all’esterno e persino sulle cerniere – in grado di escludere ogni pericolo di schiacciamento delle falangi tra gli elementi del portone. L’innovativa porta da garage lanciata da Hörmann risponde infine perfettamente ai requisiti della normativa UNI EN 13241-1. (Il portone LPU67 sarà disponibile a partire dal  primo luglio 2017).

LPU_67_Thermoframe_detail - Hormann

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Italcementi protagonista ad Asphaltica

Sarà presentato ad Asphaltica, la manifestazione di riferimento per le tecnologie e le soluzioni per pavimentazioni stradali, la sicurezza e le infrastrutture viarie, in programma alla fiera di Verona dal 22 al 25 febbraio 2017, i.tech Cargo, la proposta di Italcementi per rendere quattro volte più resistenti le pavimentazioni in asfalto. Il prodotto, messo a punto in i.lab, il Centro Innovazione di Prodotto di Italcementi, è una soluzione pronta all’uso che si sposa perfettamente con l’asfalto. Può essere utilizzato per intasare gli asfalti open graded e ottenere in questo modo delle pavimentazioni con un’elevata resistenza alla compressione e al fuoco. Rispetto alle tradizionali strutture orizzontali, una pavimentazione progettata in asfalto e i.tech Cargo raggiunge livelli di resistenza meccanica quattro volte più elevati.  All’interno dello stand (pad. 2 stand 10) sarà esposto un simulatore di carico che mette a confronto la capacità di resistenza di una pavimentazione in asfalto, con una pavimentazione in asfalto intasato con i.tech Cargo.  Questo connubio tra cemento e asfalto diventa così la soluzione ideale per aree logistiche, pavimentazioni industriali, pavimentazioni per caselli autostradali, corridoi di manovra per mezzi militari o aree di de-icing degli aeroporto, in una parola per tutte quelle aree che richiedono altissime prestazioni meccaniche.

Confronto Cargo da brochure_Alta risoluzione - Italcementi

Quali sono i vantaggi? Sicuramente una riduzione dei costi di manutenzione grazie a una maggiore durabilità legata all’usura, una maggiore resistenza ai carichi pesanti, una maggiore resistenza alle alte temperature, al fuoco e agli agenti chimici. Il prodotto consente una facilità di posa in quanto non sono richiesti i giunti per il controllo del ritiro e permette minori spessori. i.tech Cargo si presenta sotto forma di boiacca omogenea e molto fluida. Grazie a queste caratteristiche penetra nelle cavità presenti negli asfalti open graded, senza necessità di alcuna vibrazione, garantendo quindi risparmio di tempo e fatica rispetto alle soluzioni tradizionali per pavimentazioni. Un’ulteriore performance di i.tech Cargo che sta riscuotendo sempre maggiori consensi da parte dei progettisti, è la capacità di ridurre l’effetto “isola di calore”. Questa caratteristica, tipica delle superfici chiare o comunque riflettenti si definisce in termini tecnici “Effetto Albedo” e trova perfetta applicazione nella riduzione del cosiddetto effetto “isola di calore”, tipica dei luoghi fortemente urbanizzati.

 

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SanMarco rifà il look al Marco Polo di Venezia

È stato recentemente inaugurato il nuovo Water Terminal (darsena per imbarcazioni) e il Moving Walkway (tappeto mobile) all’aeroporto Marco Polo di Venezia, infrastrutture necessarie per collegare lo scalo alla laguna. L’intervento, dal costo complessivo di 33 milioni di euro, rientra tra le opere previste nel Piano di investimenti dell’aeroporto per il periodo 2012-2021: SanMarco Terreal ha partecipato da protagonista, fornendo i mattoni faccia a vista e i frangisole in laterizio. Si tratta di due infrastrutture che accrescono il livello dei servizi offerti ai passeggeri dallo scalo aeroportuale attraverso soluzioni architettoniche funzionali, che coniugano tradizione edilizia veneziana con le più moderne tecnologie, in coerenza stilistica con gli altri edifici dell’aeroporto e in particolare con il terminal passeggeri.

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Sono i mattoni SanMarco della colorazione Rosso Vivo (unitamente alla malta e ai sistemi di ancoraggio che completano il pacchetto “parete-sicura” SanMarco) a caratterizzare l’intervento, che ha lo scopo di accogliere e accompagnare i passeggeri lungo il tragitto di collegamento tra terminal acqueo e aerostazione, garantendo loro un trasferimento più confortevole di quello attualmente possibile.
In alcune parti della realizzazione sono stati utilizzati anche i frangisole Terreal-SanMarco, moderna declinazione del laterizio più tradizionale.

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Queste le parole dell’architetto Ruben Verdi, consulente alla progettazione ed alla direzione operativa: “Il progetto propone di disegnare un percorso sopraelevato nel verde, traslare verso l’alto un percorso che normalmente si trova a livello terra. L’ambiguità tipica del carattere di luoghi come questo, che sono contemporaneamente interni ed esterni, spazi privati di uso pubblico, percorsi di tipo urbano ma anche nodo di interscambio, comunicazioni veloci e momento di decantazione nell’iter di un viaggio è il concetto ispiratore delle scelte progettuali”. E ancora: “Il concept scaturisce dalla funzione del ‘passaggio’ il quale suggerisce momenti di fuga e di sosta. L’obiettivo principale del design interno è il comfort del passeggero in transito, l’obiettivo principale dell’immagine esterna è l’adeguatezza al contesto e alla funzione”.

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Lungo la banchina nord-est della darsena, un nuovo edificio di 5000 metri quadrati, anch’esso in mattoni rossi SanMarco copre la zona di attracco dei mezzi d’acqua (taxi, traghetti) per rendere più confortevole lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri che utilizzano il collegamento navale con Venezia e le isole. Con la realizzazione dell’edificio in darsena si prevede anche la sistemazione dei 12 pontili e dei 24 approdi. L’edificio presso la darsena si configura come uno spazio aperto coperto rettangolare, con una distribuzione a pettine che raccoglie il flusso di passeggeri provenienti via acqua mediante moli di attracco, ortogonali alla riva, per i motoscafi-taxi o i traghetti e lo accompagna lungo la riva fino all’innesto della linea dei tappeti mobili posta all’estremità sud-occidentale.

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A livello compositivo, la struttura edilizia si rifà alla tipologia strutturale archetipica del sistema trilitico, articolandosi in una successione di grandi pilastri – dell’altezza di 8,90m ed allineati su campate di luce netta pari a 15,40m – su cui poggiano imponenti architravi dell’altezza complessiva di 2,5m; gli architravi, a loro volta, forniscono l’appoggio alla travatura secondaria che sostiene il solaio di copertura, interrotto puntualmente per far filtrare la luce naturale in maniera controllata.

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È l’epoca della casa nomade

Piantina di una casa

In un mondo che grazie alla tecnologia è sempre più senza confini si assiste all’emergenza di una classe cross-generazionale di persone che ha assorbito il moderno concetto di liquidità – di baumaniana memoria – all’interno dei propri stili di vita. È la “tribù” dei nomadi urbani per la quale le condizioni di transitorietà e costante cambiamento rappresentano la norma in molti aspetti della vita: il lavoro, le relazioni, il luogo di residenza e non da ultimo la casa. Mai come in questo momento, infatti, gli spazi abitativi stanno gradualmente perdendo le loro caratteristiche di bene permanente e di proprietà a favore di configurazioni più flessibili e temporanee che mutano repentinamente al variare delle esigenze, dei bisogni e dei life stage di individui che si sentono a proprio agio a Milano come a New York e che vivono all’insegna di una mobilità sempre più spinta, sia all’interno che all’esterno delle mura domestiche. E così l’abitare diventa provvisorio. Tra le fasce di popolazione più giovani si parla di Generation Rent, sono studenti o neo-professionisti sempre on-the-move la cui vita non si concentra in un solo luogo, città o abitazione, poco abituati al possesso e inclini a spostamenti agili e veloci anche quando si tratta di traslocare e, di conseguenza, alla ricerca di nuove tipologie di accessori e arredi facilmente smontabili, spostabili e riconfigurabili.

Sulla scia di questo nomadic way of life nascono servizi innovativi come Roam, un network di abitazioni condivise che dà la possibilità di soggiornare per settimane, mesi o periodi più lunghi in diverse parti del mondo. Non si tratta di sistemazioni “vacanziere” ma di una modalità alternativa di pensare alla casa per persone che amano la vita nomade e possono lavorare in remoto. Ogni residente ha la propria camera con bagno privato, condivide cucina e living con gli altri abitanti – una dozzina al massimo – e ha a disposizione uno spazio di coworking. L’ideatore Bruno Haid stima che siano circa un milione e duecentomila le persone location-independent e non si tratta solo di giovani professionisti freelance ma anche di coppie di trentenni che sperimentano questo stile di vita prima di avere figli o coppie i cui figli sono al college e che decidono di viaggiare per il mondo per qualche anno. Sbrigare due settimane di lavoro a San Francisco, ritirarsi a Bali per finire quel libro in sospeso e poi immergersi nel vivace panorama culturale di Oakland, diventa facile quanto un click.

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Designer, come Anikó Rácz fondatore del marchio ungherese Hannabi, hanno intercettato il bisogno dei consumatori di elementi di arredo che possano essere facilmente spostati e modificati anche all’interno degli spazi domestici: per adattarsi a esigenze che cambiano, a spazi limitati oppure a spostamenti frequenti. Il concept dell’Urban Nomad Sofa, infatti, nasce proprio come risposta a queste necessità. Questo divano de-strutturato è composto da due grossi cuscini rettangolari e un paio di supporti triangolari che fungono da poggia-schiena. Le diverse parti possono essere separate e utilizzate per svariati scopi: come singola seduta, come due materassini più bassi o come un letto singolo. L’assenza di struttura fissa e piedistalli rende le componenti leggere e maneggevoli nonché facilmente combinabili tra di loro. La stabilità è garantita da giunture in gomma e l’intelaiatura interna in legno e il rivestimento in tessuto sono pensate ad hoc per continui riassetti.

Questo macro-trend si declina in due interessanti micro-trend che ne rappresentano le manifestazioni concrete in ambito abitativo e progettuale: Moving Interiors e Mobile Living

Moving Interiors

Anche all’interno degli ambienti domestici è in atto un fenomeno di nomadismo. I locali sfumano uno nell’altro, le destinazioni e le occasioni d’uso si ibridano e, di conseguenza, arredi e complementi migrano da una stanza all’altra assecondando istantaneamente l’occorrenza del momento, la voglia di cambiamento o l’alternarsi delle fasi della vita. Questo significa che mobili e oggetti non sono più necessariamente legati a uno specifico spazio fisico o una camera in particolare ma si adattano, muovendosi, alla configurazione sempre più instabile degli ambienti che non viene più definita a priori e una volta per tutte. Il living si può temporaneamente trasformare in ufficio o camera da letto, la cucina viene vissuta a tutte le ore del giorno e anche i confini del bagno, la stanza considerata più intima, un po’ alla volta si aprono al resto della casa. Di qui nasce l’esigenza di elementi di arredo leggeri, portatili e facilmente spostabili che assicurino flessibilità e libertà di movimento in spazi vitali le cui dimensioni, oltretutto, si vanno progressivamente riducendo.

Mobile Living

In un mondo dinamico e mutevole, altrettanto veloci e frequenti sono i passaggi delle persone tra spazi e tempi esperienziali diversi. La ripresa di alcuni tratti tipici della nomadicità, quali spostamento, cambiamento, ricerca e scoperta, è coerente con le società instabili e in continuo mutamento in cui gli individui oggi vivono, lavorano e consumano. Individui e comunità sempre più “fluttuanti” che si trasferiscono da un quartiere all’altro, da una città o da un continente all’altro, dai contesti urbani alla campagna e che necessitano di soluzioni facilmente “impacchettabili” e trasportabili a partire dagli arredi per arrivare fino alla casa stessa. In questo contesto, architetti e interior designer sfidano il confine tra provvisorietà e permanenza, tra immobilità e mobilità, ideando strutture e mobilio che all’irrinunciabile comfort abbinano la facilità di essere montati e smontati e trasportati con il minimo impiego di tempo e risorse. A trasformarsi non è solo il modo di abitare la casa, ma il concetto stesso di edilizia residenziale. Nascono così unità abitative modulari e mobili, che ridisegnano i paesaggi in cui si innestano, arredi e interni portatili e spostabili che rispondono al bisogno di dislocazione e cambiamento. Progetti – low-cost in molti casi – versatili e sostenibili, che camminano con piede leggero sul pianeta che ci ospita.

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Sonnen premiata come energia del futuro

Il gruppo sonnen è la prima azienda tedesca ad aggiudicarsi il premio Zayed Future Energy Prize con la dotazione di 1,5 milioni di dollari nella categoria “Piccole e medie imprese”. Sonnen ha ottenuto uno dei massimi riconoscimenti al mondo per particolari innovazioni nel settore dell’energia. In occasione dell’apertura del World Future Energy Summit di Abu Dhabi, Christoph Ostermann, ceo di sonnen, ha ritirato il premio “Per la nostra giovane impresa è un altissimo riconoscimento ricevere quello che consideriamo l’Oscar nel settore dell’energia”. Questo dimostra che è stato riconosciuto l’impegno della nostra azienda per un futuro energetico pulito e sostenibile nonché la nostra forza innovatrice ai massimi livelli internazionali”, ha dichiarato Ostermann. Il Zayed Future Energy Prize viene conferito dal 2008. Per la Germania, fino a questo momento, hanno ricevuto questo premio la Siemens nella categoria “Grandi imprese” e la Fraunhofer ISE nella categoria “Organizzazioni non governative”. La giuria internazionale presieduta dall’ex presidente islandese Grimsson ha scelto sonnen quale azienda vincitrice selezionandola tra numerose aziende internazionali altamente innovative. Il premio è stato consegnato dallo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi. Solo lo scorso anno sonnen aveva già ricevuto molteplici riconoscimenti per la sua rapida crescita ed era stata selezionata dal MIT di Boston come una delle 50 imprese più innovative al mondo.

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L’architettura mondiale in mostra con Porcelanosa

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Inizia il conto alla rovescia per la ventiquattresima edizione della Mostra Internazionale di Architettura Globale di Porcelanosa Grupo, un evento mondiale che quest’anno si terrà dal 13 al 17 febbraio. Le otto società del Gruppo preparano i loro showroom per il 2017, innovativi spazi espositivi in cui presentare gli ultimi sviluppi e le tendenze per materiali e prodotti. La Mostra Internazionale di Porcelanosa Grupo anticipa il design del futuro presentando a professionisti, clienti e distributori, nonché alla stampa internazionale, quale sarà il concetto di abitazione o spazio commerciale. Tutti gli showroom saranno dotati di eleganza, esclusività e alta tecnologia in modo che ogni elemento e ogni prodotto sia integrato in un ambiente del tutto unico e realistico. Quindi, visitare la Mostra Porcelanosa Grupo significa passeggiare attraverso un mondo di idee, tendenze e nuove proposte, che ispirano il professionista e lo immergono tra le infinite possibilità offerte dall’architettura e dall’interior design.

Tra i materiali proposti dalla XXIV Mostra Internazionale, si scopriranno le ultime proposte in pavimenti e rivestimenti ceramici, dal legno e pietre ceramiche a materiali testurizzati, creati per stupire e reinventare il design contemporaneo. Inoltre, Porcelanosa e Venis si caratterizzano per l’elevata qualità e l’alto lusso, oltre che per la loro grande varietà di formati, tra cui i grandi “XL”. I materiali naturali saranno protagonisti della XXIV Mostra Internazionale grazie a L’Antic Colonial, con Linkfloor e i pavimenti in laminato o i suoi mosaici. Urbatek, invece, presenterà nel suo showroom gli ultimi modell idi gres porcellanato tecnico a tutta massa e la lastra ceramica extra fine, insieme ai suoi modelli di XLight Premium effetto marmo.

Il concetto Premium ruota anche attorno alla cucina e al bagno, attraverso le proposte di Gamadecor e Noken. La prima concentrerà la sua sala espositiva sui nuovi modelli di cucina Premium Emotions, tra le varie proposte. Noken sorprenderà attraverso Vitae by Zaha Hadid Design e Tono di Foster+Partners, collezioni per il bagno uniche e del futuro. Il minerale compatto Krion ripresenterà le sue numerose applicazioni, sia per bagni che per mobili, rivestimenti infiniti o come materiale idoneo per l’installazione di spettacolari facciate ventilate. Butech si dirigerà a professionisti attraverso soluzioni costruttive all’avanguardia e di grande tecnicismo, facilitando l’unicità dei progetti e i processi di installazione. Una garanzia di lunga durata e resistenza. Questa XXIV Mostra Internazionale Porcelanosa Grupo di Architettura Globale spera di battere il record di presenze. La media delle visite registrate nelle edizioni precedenti è di 12.000 visite, con persone provenienti da 80 paesi diversi.

Pocelanosa
Pocelanosa

Alpilegno serramenti per il risparmio energetico

Alpilegno Serramenti è stata protagonista a Klimahouse presentando alcune interessanti novità per il risparmio energetico e per l’edilizia sostenibile.

Alzante scorrevole Eternity – Alpilegno Serramenti

Alpilegno è protagonista di una ristrutturazione con sopraelevazione di una residenza privata nello splendido scenario del Trentino. In questo contesto, in cui la natura è l’elemento principale, le soluzioni abitative seguono gli standard più elevati di efficienza energetica. L’edificio si caratterizza come tipologia costruttiva locale per l’utilizzo in facciata di un rivestimento in doghe di legno di larice e con l’intonacatura della muratura del basamento.  La scelta costruttiva è stata indirizzata sull’utilizzo quasi totale del legno come materiale unico dell’intervento.

Alpilegno Serramenti - Eternity
Alpilegno Serramenti – Eternity

Elemento scenografico del soggiorno è l’alzante scorrevole ad angolo in abete legno/alluminio – modello Eternity – con finitura personalizzata e con, all’interno, particolari tendine motorizzate oscuranti, collegate all’impianto domotico. Per creare un tutt’uno con l’ambiente esterno e dare un effetto “solo vetro” alla grande apertura che si affaccia sulla terrazza, il serramento è stato realizzato con soglie a filo pavimento e con chiusura ad angolo anta su anta, senza barriere in mezzo.

Per aumentare ulteriormente la luminosità dell’ambiente interno e per dare un tocco estetico alla struttura, sono stati realizzati dei sopraluce sia fissi che apribili motorizzati, anch’essi collegati all’impianto domotico.

Alpilegno Serramenti - Eternity
Alpilegno Serramenti – Eternity

Serramento in legno-alluminio, realizzato con materiali naturali e riciclabili. Coniuga il calore del serramento in legno, nella parte interna, con un’ottima protezione dagli agenti atmosferici, grazie al profilo in alluminio nella parte esterna. La tenuta termica e acustica è garantita dal vetrocamera con lastre di diverso spessore, per migliorare l’isolamento acustico e da quattro guarnizioni. Il profilo interno in legno ha una linea moderna può essere personalizzato con essenze e finiture su misura, mentre l’alluminio esterno può avere una linea classica con profilo tondo o una linea moderna con profilo squadrato.

  • Trasmittanza termica globale della finestra Uw con trasmittanza termica del vetro Ug=1,10 e distanziatore warm edge: 1,34

  • Permeabilità all’aria: Classe 4
  • Tenuta all’acqua: Classe 9A/8A
  • Resistenza al carico del vento: Classe 5C
  • Capacità portante dei dispositivi di sicurezza: 350 N
  • Sezione Telaio 92 x 90 mm – Sezione Anta 95 x 83 mm
  • Numero guarnizioni: 4
  • “Rw” isolamento acustico = 35 dB
Alpilegno Serramenti - Eternity
Alpilegno Serramenti – Eternity

 

Portoncini d’ingresso Clima 72 – Alpilegno Serramenti

Il portoncino d’ingresso coibentato Clima 72 di Alpilegno, in larice, con serratura di sicurezza elettronica, viene impreziosito con finiture pantografate e un vetro fisso di sicurezza e antisfondamento.

Scheda tecnica

Portoncino d’ingresso antisfondamento composto da telaio fisso e anta mobile dello spessore di 72 mm con profilo di tenuta a tripla battuta e spigoli inclinati, è realizzato in legno lamellare “netto” di 1ª scelta certificato Pefc. L’anta è realizzata internamente con materiali che assicurano elevate prestazioni di stabilità, durata nel tempo e termo-acustiche. La verniciatura con prodotti Remmers protegge il legno con tre diversi strati di resina e le tre guarnizioni tra profilo telaio e profilo battente sono realizzate in gomma Epdm bimescolare con durezze differenziate per una migliore tenuta termo-acustica.  La ferramenta è costituita da cerniere con una portata fino a 160 Kg ad altissima resistenza alla corrosione, con tre regolazioni, che garantiscono livelli di resistenza all’estrazione superiori ai 1500 Kg, serratura di sicurezza a tre punti di chiusura e cilindro anti-trapano con chiave piatta.

Alpilegno Serramenti - Clima 72
Alpilegno Serramenti – Clima 72 (outdoor)
Alpilegno Serramenti - Clima 72 (indoor)
Alpilegno Serramenti – Clima 72 (indoor)

 

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Gbc Italia diventa “Established Member” del World Gbc

Green Building Council Italia ottiene il massimo riconoscimento dal World Green Building Council per l’influenza sul mercato e l’operatività nel diffondere la sostenibilità in edilizia. Il 25 Gennaio 2017, il Ceo di World Green Building Council Terri Willis ha annunciato che Green Building Council Italia ha ottenuto lo Status “Established” all’interno del network globale. Nel mondo esistono 34 Green Building Council “Established” e 14 di questi si trovano in Europa. “È un grande risultato che mostra la qualità del lavoro svolto e la capacità di esser leader nel nostro paese per rivoluzionare il settore dell’edilizia” dichiara Gianni Silvestrini, Presidente di Gbc  Italia, che aggiunge: “Ringraziamo tutto lo staff di Gbc Italia e i soci che hanno preso parte alle commissioni tecniche a supporto dei lavori per il passaggio di stato. Un importante traguardo per una struttura associativa sempre più consolidata e interconnessa a livello internazionale”.

Lo Status Established consolida infatti il valore dell’associazione nel network internazionale dando accesso a numerosi benefici come l’opportunità di candidarsi ed essere eletti nel Board della Europe Regional Network per influenzare i processi decisionali e le priorità d’azione della rete; prendere parte alle attività dedicate ai Ceo dei Gbc più affermati per migliorare le competenze e l’incisività delle associazioni sul mercato; importanti occasioni di networking su scala internazionale; scegliere e prendere parte in modo prioritario ai consorzi per la stesura e realizzazione di progetti collaborativi supportati da fondi europei; ospitare una conferenza annuale di World Gbc; godere del supporto di World Gbc per attrarre nuovi Membri internazionali e per rafforzare la posizione dell’associazione in qualità di punto di riferimento per il settore dei green building in Italia.

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Il Cambiamento di Status dell’associazione rappresenta un passaggio importante. Wgbc ha infatti sottoposto Gbc Italia ad un percorso di valutazione durissimo durato 18 mesi, supportato da Usgbc come mentore, in cui sono state verificate la struttura della associazione, la sua trasparenza nelle fasi operative, la crescita, la credibilità nel settore dell’edilizia green, la continuità e solidità della policy messa in atto. “Vorrei ringraziare Usgbc per il supporto dato in questo processo nel ruolo di mentore, affidatogli da World Gbc”, commenta Nadia Boschi, Vicepresidente di Gbc Italia. “Questa assegnazione sottolinea quanto la relazione tra Usgbc e Gbc Italia sia riconosciuta e consolidata nel network e di questo ne facciamo un punto di merito e, soprattutto, di gratitudine nei confronti di Usgbc per l’aiuto ricevuto e per la continuità di collaborazione che auspichiamo per gli anni a venire”.

Green building Council Italia ha lavorato intensamente per dare la massima trasparenza all’operato dei soci che prendono parte agli organi direttivi dell’associazione, attraverso la stipula del codice etico e di condotta e attraverso l’istituzione di una policy per regolare il conflitto di interesse. I documenti sono stati sottoscritti da tutti i Membri del Consiglio di Indirizzo e del Comitato Esecutivo, dai funzionari e dai presidenti/coordinatori dei comitati standard e tecnico scientifico. Tutti i Soci inoltre sono stati coinvolti in questo processo di rinnovamento attraverso la sottoscrizione di un codice etico dedicato in concomitanza con l’adempimento della quota associativa 2017. Il questionario, condiviso con i soci lo scorso autunno, è stato una tappa importante per il passaggio di stato ed è servito per individuare gli ambiti d’azione di maggior interesse per gli associati e il livello di soddisfacimento per i servizi offerti. I risultati del questionario sono scaricabili alla pagina dedicata del sito internet dell’associazione. A testimonianza della qualità del lavoro svolto, i Gbc francese e ungherese hanno preso a modello il questionario di Gbc Italia per sviluppare una survey simile per i loro associati. Il riconoscimento dello status “Established” rappresenta un importante successo per Green Building Council Italia e conferma l’impegno dei suoi Membri per diffondere la cultura dell’edilizia green in Italia e nel mondo.