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Come si evolve la distribuzione edile di fronte alle nuove sfide?

Distribuzione edile

Pur con i dubbi e le domande di sempre, la distribuzione edile continua a cercare una identità forte e compiuta.

Il XVII Convegno Nazionale di Youtrade saprà offrire spunti di riflessione, ma la strategia più evidente deve essere decisamente orientata al cliente

Il mondo della distribuzione edile continua a essere sotto i riflettori. Le sollecitazioni arrivano un po’ da tutte le parti. Del resto, se vogliamo essere al centro della filiera tante attenzioni sono inevitabili.

Una certa concentrazione ci viene richiesta dal mondo della produzione e da quello degli operatori edili, cui non mancano le occasioni per migliorare la propria professionalità.

Fiere e convegni sembrano infatti virare tutti nella direzione della formazione sulle nuove tecniche costruttive. Cose per imprese e artigiani, si potrebbe erroneamente pensare, ma non sarebbe davvero male se i rivenditori entrassero in contatto con i nuovi prodotti e se ne facessero promotori nei loro punti vendita.

Una sorta di aggiornamento parallelo per essere preparati ad accogliere materiali e sistemi che con ogni probabilità rappresenteranno una buona fetta dei fatturati del futuro, soprattutto nell’ambito della sicurezza nella sua più ampia accezione, ma anche ovviamente della sostenibilità.

Ancora, sollecitazioni arrivano dai convegni – citiamo con piacere il Convegno nazionale organizzato da questa rivista – che offre riflessioni sulle strategie per i prossimi anni.

Naturalmente, e questa è la premessa, la fine delle agevolazioni richiede una riflessione sostanziale su quelle che dovranno essere le mosse giuste in termini di investimenti nella propria azienda.

Anche in questo caso, le nuove tecnologie costruttive si ritagliano uno spazio importante, perché essere promotori di innovazione male non può fare. Si tratta, in sostanza, di una ulteriore occasione per essere propositivi e abbandonare una volta per tutte il vecchio adagio che si vende ciò che il cliente chiede.

Ma il Convegno di YouTrade si spinge un po’ più in là, parlando di investimenti sulla gestione interna, che è sempre un argomento delicato.

Una mano a fare chiarezza potrebbe darla il passaggio generazionale, un asset strategico, direbbero quelli bravi, ma anche una fase realmente critica come complesse sono tutte le azioni che riguardano il trasferimento del controllo di un’azienda che porta spesso vere e proprie trasformazioni strutturali. Quindi, tanta chiarezza proprio non me l’aspetto.

Può essere curioso sapere che una recente ricerca di Confartigianato afferma che nel 2022 la presenza di imprese famigliari nel tessuto imprenditoriale nazionale (quelle controllate da una persona fisica o da una famiglia, con almeno tre addetti) non solo si mantiene vitale, ma è anche cresciuta.

Più precisamente, la percentuale raggiunge l’80,9%, rispetto al 75,2% del 2018. E tutto questo nell’era delle (presunte, a questo punto) grandi concentrazioni.

Evidentemente, il dubbio è un batterio decisamente resiliente. È certo che il settore della distribuzione edile è differente da quello degli artigiani, ma forse non così tanto.

Infatti, molte imprese della distribuzione edile oggi si stanno interrogando su argomenti che sono gli stessi di sempre: devo investire nella mia azienda da imprenditore indipendente, magari cercando di ingrandirmi o di acquisire altre piccole realtà, o convincermi a entrare in organizzazioni commerciali più grandi e strutturate?

E poiché i dilemmi non vengono mai da soli: quanto tempo ho per prendere una decisione così importante? Se avessi una risposta certa a queste domande ve la scriverei al volo, ma non ce l’ho.

Forse è un problema di ambizione, oppure di scarsa fiducia nel prossimo. Se è complicato il ricambio generazionale, dove in fondo un figlio o un nipote prendono il posto di un padre o di uno zio, figuriamoci affidare la propria impresa a persone che, per quanto colleghi, sono dei perfetti estranei.

Ma il mercato sollecita una presa di posizione, invita a scelte precise. Più che altro, il mercato chiede una immediata individuazione dei ruoli, e non ama le sorprese.

Quindi, ma è un ragionamento come un altro, ci dobbiamo chiedere che cosa vogliamo davvero offrire ai nostri clienti. Che cosa vogliamo essere per loro. Rispondere a queste domande potrebbe aiutarci a definire le nostre scelte.

Se ne deduce che non siamo «noi» al centro dell’attenzione, ma i nostri clienti, come, in fondo, è giusto che sia. Ho riletto le ultime righe: sì, credo che sia proprio così.

di Roberto Anghinoni

YouBuild Supplemento Acustica – Settembre 2024

YouBuild 33

Supplemento Acustica Settembre 2024

IN COPERTINA

Professione: progettista acustico
Partizioni: prestazioni attese
Correzione: open space
Impiantistica: migrazione sonora
Tecnologia: comfort – rumore da calpestio – ponti acustici

YouBuild Supplemento Acustica – Settembre 2024 (abbonati)

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Pannelli in polistirene o in poliuretano per l’isolamento termico?

Quando si parla di isolamento termico, due materiali si distinguono per le loro elevate prestazioni: la lastra in polistirene estruso (XPS) e il pannello in poliuretano espanso (PIR). Entrambi offrono soluzioni efficaci per ridurre le dispersioni di calore e migliorare il comfort abitativo negli edifici.

Caratteristiche dei pannelli isolanti

Polistirene estruso (XPS): resistenza e durata

  • Struttura: celle chiuse, compatta e omogenea, che lo rende resistente all’umidità e al passaggio d’acqua
  • Applicazioni: ideale per isolamenti a contatto con il terreno (fondazioni, solai), in ambienti umidi e dove è richiesta un’elevata resistenza alla compressione
  • Vantaggi: ottimo isolante termico, impermeabile, resistente alla compressione e durevole nel tempo

La lastra X-FOAM, in polistirene estruso, è altamente versatile e offre una resistenza alla compressione fino a 700 kPa. Completamente riciclabile, è un ottimo isolante termico che grazie alla struttura a celle chiuse con basso assorbimento d’acqua, che garantisce un mantenimento delle prestazioni nel tempo ed è permeabile al vapore.
Le sue caratteristiche lo rendono adatto a numerose applicazioni, tra cui coperture, isolamento perimetrale e ristrutturazioni di ambienti umidi, rendendolo praticamente insostituibile in contesti che richiedono elevate prestazioni meccaniche.

Poliuretano espanso (PIR): versatilità e leggerezza

  • Struttura: celle chiuse, a densità variabile, che lo rende versatile per diverse applicazioni
  • Applicazioni: adatto per isolamenti di tetti, pareti, pavimenti e sottofondi, sia in ambito civile che industriale
  • Vantaggi: eccellente isolante termico e acustico, leggero, facile da lavorare e con un’elevata adesione ad altri materiali

Il pannello POLIISO rappresenta un tipo di poliuretano espanso (PIR) ecologico, realizzato con espandenti che non danneggiano l’ozono. I pannelli sono rigidi, a celle chiuse, e offrono un’eccellente conducibilità termica di λD fino a 0,022 W/mK. Sono pedonabili, resistenti (fino a 200 kPa) e duraturi, con una vita utile superiore ai 50 anni. La loro struttura evita problemi di assorbimento d’acqua e deformazioni.
Tra le novità, POLIISO FB fornisce prestazioni di isolamento termico (λD = 0,025 W/mK) e una reazione al fuoco di Euroclasse B s1 d0, rendendolo ideale per facciate ventilate ed edifici a rischio incendio.

Perché scegliere la lastra in polistirene estruso o il pannello in poliuretano espanso

La scelta tra polistirene estruso e il poliuretano espanso dipende dalle specifiche esigenze del progetto.

Ad esempio il polistirene estruso è ideale per applicazioni dove sono richieste elevate prestazioni in termini di resistenza alla compressione e impermeabilità.
Mentre il poliuretano espanso è ottimo per isolamenti dove sono richieste elevate prestazioni termiche e acustiche, flessibilità e leggerezza.

I benefici dell’isolamento termico con le lastre in polistirene e i pannelli in poliuretano

  • Risparmio energetico: riduzione dei consumi per il riscaldamento e il raffrescamento.
  • Comfort abitativo: miglioramento del comfort termico all’interno degli ambienti.
  • Valore dell’immobile: aumento del valore dell’immobile grazie a una maggiore efficienza energetica.
  • Riduzione dell’impatto ambientale: contributo alla riduzione delle emissioni di CO2.

In conclusione

Sia il polistirene estruso che il poliuretano espanso rappresentano soluzioni di alta qualità per l’isolamento termico degli edifici. La scelta del materiale più adatto dipende dalle specifiche esigenze del progetto e dalle caratteristiche dell’edificio.

Dove trovare lastre e pannelli termici

Ediltec, azienda produttrice di pannelli isolanti, è leader in Italia nell’isolamento termico per edilizia residenziale e industriale, con oltre 30 anni di esperienza e una gamma completa di prodotti, tra cui i marchi POLIISO e X-FOAM. Tutti i materiali rispettano i requisiti dei Criteri Ambientali Minimi, garantendo un’ottima sostenibilità.

Scegliere Ediltec significa optare per soluzioni di alta qualità e rispettose dell’ambiente per ogni progetto.

Vuoi approfondire le caratteristiche di questi materiali o hai bisogno di consigli per il tuo progetto? Scopri tutta la gamma di prodotti

Il superbonus ha fatto lievitare l’Eps

Capotto con Eps
Capotto con Eps

I consumi di Eps nel 2023 sono saliti a quota 155 mila tonnellate, suddivise nei due settori applicativi più importanti: 103 mila tonnellate per l’edilizia, che rimane il comparto trainante (66% del totale) e 49 mila tonnellate per l’imballaggio, che con il 32% si attesta su basi storiche. Le restanti 2,9 mila tonnellate sono rappresentate da altre applicazioni. Secondo l’indagine promossa da Aipe, Associazione Italiana Polistirene Espanso, i numeri 2023 riflettono l’andamento registrato per l’intero settore manufatturiero delle materie plastiche. Rispetto al biennio precedente il rallentamento del 2023 ha coinvolto anche alcuni settori di utilizzo dell’Eps quali l’elettrodomestico, le costruzioni, l’arredamento; in controtendenza, invece, il farmaceutico, l’automotive e l’elettronica.

Alessandro Augello
Alessandro Augello

In base alle stime Aipe, rispetto al 2019 (pre-superbonus) la produzione manufatturiera in Italia è comunque cresciuta e anche il settore dell’Eps, con 155 mila tonnellate è risultato superiore al 2019 (124 mila tonnellate, +24% per il 2023). Nel mercato italiano della coibentazione dall’esterno, ovvero di prodotti isolanti o Etics, stimato in 50 milioni di metri quadrati di cappotto, l’Eps con uno spessore medio della lastra isolante utilizzata di 11 centimetri, ha raggiunto una quota dell’80%, equivalente a circa 82.500 tonnellate in base ai dati Eae Etics Market 2023. «Il mercato, in riallineamento a volumi storici, ha mantenuto un’importante attenzione verso l’efficienza energetica degli edifici, anche grazie al superbonus 110% per cui Etics, e le applicazioni dell’Eps in merito all’involucro edilizio, è stato uno degli aspetti principali per l’accesso agli incentivi», commenta Alessandro Augello, presidente di Aipe. «Questo ha permesso altresì di far conoscere maggiormente il polistirene e le sue proprietà anche tra gli utenti privati. Con la direttiva Case green ci attendiamo una domanda ancora più forte. Certamente, una parte della dinamica di mercato è legata anche allo sviluppo di riciclati, sia in imballaggio sia in edilizia, in riferimento ai Cam edilizi e arredi, ambiti in cui come associazione, ancora di più nell’anno del nostro 40 esimo anniversario, siamo fortemente impegnati e stiamo contribuendo sia con progetti proprietari, sia aderendo a iniziative terze e nel quale auspichiamo una sempre maggior collaborazione tra tutti gli attori e gli enti preposti per raggiungere gli obiettivi al 2025».

Capotto con Eps
Capotto con Eps

Saie 2024, Daikin presenta il nuovo Multiplus

Daikin Italia al SAIE 2024

Daikin è protagonista del Saie 2024, la più importante fiera in Italia dedicata al settore dell’edilizia, delle costruzioni e della progettazione che si tiene a Bologna fino al 12 ottobre.

Daikin Multi+ – Foto di Nick Zonna

Daikin, leader nelle tecnologie di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, trattamento aria e refrigerazione, è presente all’interno della fiera presso il padiglione 30 – stand B02.

Le novità: il nuovo Multiplus

Quest’anno l’azienda propone un ristretto, ma significativo numero di novità: una nuova versione di Daikin Multiplus, il nuovo climatizzatore ora con cinque attacchi totali che produce acqua calda.

Daikin Multi+ 1 – Foto di Nick Zonna

Questa versione, rispetto a quella precedente che si fermava a quattro attacchi, permette di climatizzare fino a quattro ambienti differenti e in più di avere un attacco per il serbatoio dell’acqua calda sanitaria fino a 230 litri.

Il nuovo Daikin Multiplus è in grado di effettuare riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria senza gas e presenta nuovi serbatoi a pavimento, ora disponibili da 180 lt e 230 lt. E’ molto più rapido di uno scaldabagno elettrico ed è compatibile con tutte le unità interne residenziali e commerciali, oltre che gestibile in modo smart con l’app Onecta.

VRV 5

VRV 5 è invece una soluzione utilizzata per edifici commerciali e abitazioni monofamiliari progettata per supportare gli obiettivi di decarbonizzazione e valorizzazione degli immobili. Grazie all’introduzione del refrigerante R32, infatti, VRV 5 Hp amplia la gamma di prodotti dedicati ad ambientazioni di prestigio e ad alta metratura. VRV 5 garantisce una riduzione delle emissioni di CO2 equivalente del 71% rispetto all’R410A, in linea con la direttiva europea F-gas.

Altherma

Altra novità presente allo stand sono le soluzioni autonome in pompa di calore da incasso Altherma, posizionabili all’interno di armadi zincati per facilitare la messa in opera degli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda negli spazi esterni delle abitazioni.

«La nostra presenza al Saie rappresenta un punto di contatto con i clienti finali e con gli operatori del settore che sono il motore della relazione con Daikin Italia – afferma Geert Vos, AD Daikin Italia -. Per noi il mondo dell’edilizia è fondamentale, anche perché il 38% della CO2 prodotta in Italia arriva proprio dal settore edile. Per questo Daikin si propone come partner di assoluto livello per tutte le aziende per aiutarle e supportarle attraverso la propria gamma di prodotti nella riduzione delle emissioni di CO2; senza infatti una diminuzione cospicua di CO2, l’Italia non potrà mai raggiungere i target fissati nel 2030. Al SAIE – prosegue – presentiamo pompe di calore con diverse tecnologie tra cui aria-aria, aria-acqua o miste che ovviamente sono ideali per case di nuova costruzione, ma anche per edifici da ristrutturare. Siamo orgogliosi perché le 100mila pompe di calore che abbiano installato finora in Italia hanno fatto risparmiare più di 1 milione di tonnellate di CO2.»

Edilya: spinta nel settore delle ferramenta e spazio alla formazione

Remo Pieretti Presidente Edilya
Remo Pieretti Presidente Edilya

Remo Pieretti, presidente di Edilya, spiega l’andamento del 2023 e le previsioni per il 2024.

Quali novità hanno interessato il vostro gruppo nel 2023?

Abbiamo cercato di consolidare la relazione con i nostri clienti cercando di offrire sempre più servizi e competenze.

Che cosa volete intraprendere per il 2024?

Stiamo assistendo a una rapida evoluzione del mercato, sostenibilità, innovazione, modernizzazione. L’iniziativa a cui daremo maggior spazio sarà la formazione, perché ci preparerà ad affrontare le nuove esigenze del mercato e le sfide che si presenteranno.

Come è andato il fatturato 2023?

Leggera contrazione.

Quali sono le vostre aspettative per quest’anno?

Si punta sempre a una crescita cercando sempre di ottimizzare i costi.

Come giudicate la redditività del vostro gruppo?

Buona.

Nel corso del 2023 avete aggiunto nuovi prodotti e/o servizi?

Non ci sono stati cambiamenti particolari da segnalare.

Avete progetti e/o investimenti in programma?

Abbiamo diversi progetti volti allo sviluppo del nostro gruppo e in particolare stiamo sperimentando una spinta al settore merceologico della ferramenta.

Ci sono tensioni sui prezzi o su qualche materiale?

Le impennate dei costi le abbiamo già subite: dall’anno scorso diciamo che i prezzi si sono stabilizzati.

Punti vendita Edilya Italia
Punti vendita Edilya Italia
Dettaglio punti vendita Edilya
Dettaglio punti vendita Edilya

Come gestite i listini?

La comunicazione è centralizzata, mentre la gestione è separata e fatta da ogni consociato.

I bonus si sono ridotti drasticamente: quale impatto vi attendete?

Con la riduzione dei bonus edilizi il settore delle costruzioni ha subito un rallentamento significativo lasciando il settore in uno stato di incertezza.

Si spera che da parte del governo ci sia un forte e prolungato impegno per garantire al settore edilizio sopravvivenza e prosperità per i prossimi anni.

Quanti dei vostri associati lavorano su progetti legati al Pnrr?

Tutti.

C’è qualche criticità che vi preoccupa?

Non siamo preoccupati, ma impegnati a cavalcare quest’onda.

Perché una rivendita dovrebbe scegliere di entrare nel vostro gruppo?

Perché Edilya è un importante punto di aggregazione per quelle rivendite edili che credono nella opportunità di crescere condividendo esperienze, idee e competenze.

Quali sono i principali servizi che offrite ai vostri associati?

Assistenza commerciale, amministrativa, consulenza tecnica, ricerche di mercato, pubblicità, marketing e ogni altro servizio si renda necessario.

Come siete organizzati sul fronte logistico?

Ogni punto vendita ha una gestione propria.

Avete una piattaforma e-commerce?

Non come Edilya, ma degli associati vi stanno già operando con ottimi risultati.

A che punto è la digitalizzazione del gruppo?

Buona.

Quante ore di formazione dedicate all’anno agli associati?

Circa 3040 ore. Poi, naturalmente, dipende dalle necessità.

Quali argomenti riscuotono più interesse?

I corsi più interessanti sono quelli organizzati dai fornitori dai quali si ottengono maggiori competenze e formazione.

Identikit

  • Ragione sociale completaEDILYA SRL CONSORTILE
  • Sede centraleVia dell’Industria 5 – 61032 Fano (Pesaro Urbino)
  • Sede legaleVia Roma 117 – 61032 Fano (Pesaro Urbino)
  • Tel0721.800960
  • Mailamministrazione@edilya.it
  • Dipendenti1 dipendente nell’ufficio amministrativo
  • Fornitori partnerKerakoll spa, Heidelberg Materials, Mapei Spa, Knauf, Saint- Gobain Italia spa, Index spa, Laterlite spa, Soprema srl, Technonicol Italia srl, Alfa Acciai spa, Industrie Cotto Possagno spa e molti altri.
  • Tipologia di aggregazioneconsorzio
  • Anno di fondazione2004
  • PresidenteRemo Pieretti
  • Responsabile ufficio acquistiRemo Pieretti
  • Fatturazione centralizzatano
  • Aree geografiche serviteMarche ed export
  • Numero rivenditori associati:
    2021: 4 soci + 2 affiliati
    2022: 4 soci + 2 affiliati
    2023: 4 soci + 2 affiliati
  • Numero totale punti vendita9
  • Numero totale showroom4

I temi del prossimo convegno YouTrade di Ottobre

Convegno nazionale YouTrade

Da qualche anno il Convegno Nazionale YouTrade non è più nazionale. Chi partecipa, o chi segue il risultato dell’evento sulle pagine della rivista leader nel mondo della distribuzione se n’è accorto. 

I temi del Convegno Nazionale YouTrade 2024

I nuovi temi dell’evento in programma il 24 ottobre 2024 a Villa Quaranta (Ospedaletto di Pescantina (Verona) comprendono due esclusive testimonianze, classifiche, previsioni, ricambio generazionale, intelligenza artificiale, instant poll. E il learning party.

Perché la volontà dell’organizzatore, Virginia Gambino Editore, è quello di ampliare lo sguardo su un orizzonte internazionale. È proprio quello di cui ha bisogno il sistema-edilizia, quello focalizzato sul commercio innanzitutto.

Mentre il business as usual si occupa 365 giorni all’anno del proprio orticello, che sia provinciale, regionale o nazionale, il resto del mondo segue altre strade, spesso molto differenti.

E siccome è poco probabile che le buone idee attecchiscano solo in Italia, portare ai distributori altri esempi, testimonianze e strategie diverse è un salutare bagno nella globalità.

Ed è quello che propone, anche quest’anno, il XVII Convegno YouTrade, preceduto dalla cena di business la sera del 23 ottobre con l’attribuzione degli attesi YouTrade Awards.

Distribuzione estera

Il programma  prevede per l’edizione 2024 l’intervento di Hartmut Goldboom, direttore sviluppo aziendale Hagebau.

Hagebau è un gruppo tedesco con una storia di 50 anni radicato in sette Paesi, tra cui Francia, Svizzera, Austria e Spagna.

Lo scorso anno ha fatturato 6,6 miliardi di euro. È controllato da 350 soci. Oltre ai materiali per edilizia offre servizi di It, logistica, e-commerce, assicurazioni con una struttura organizzativa che definiscono «strategicamente sostenibile».

Comprenderne i modelli organizzativi, i fattori di successo, le strategie serve non solo a sprovincializzare un settore che spesso è avvitato su sé stesso, ma anche a offrire spunti pratici accanto a una visione per il futuro.

Ristorante Borgo Antico presso villa quaranta
Ristorante Borgo Antico presso villa quaranta

Il Sentiment

Oltre a una visione internazionale, il nuovo evento promette ancora molto altro. Perché già dal titolo del convegno (Da soli o in compagnia?) traspare l’idea che per molte aziende sia giunto il momento di scegliere quale strada intraprendere.

Covid e successivo superbonus hanno mutato lo scenario e rotto gli equilibri.

Un processo di aggregazione, in diverse forme e con accenti differenti, è ormai palese e sembra un processo inarrestabile.

Ma se, in che modo, e quando cambiare rotta? L’instant poll in programma, che indaga il sentiment della platea, potrà essere d’aiuto per comprendere qual è la direzione del mercato. Ma ci vuole anche altro.

Come la consueta, attesa e meditata analisi della congiuntura, che arriverà puntuale nella relazione del Centro Studi YouTrade.

Numeri, grafici e tabelle che non solo fotografano l’esistente, il mercato del 2024, ma possono gettare un occhio sul trend dell’edilizia per il prossimo anno, ormai alle porte.

A proposito di mercato: non mancherà neppure la succosa anticipazione sul ranking della distribuzione, con la classifica ragionata Top 100 delle aziende della distribuzione edile: una selezione esclusiva che solleva sempre molta curiosità e risulta, inoltre, uno strumento di lavoro per comprendere meglio la posizione operativa e finanziaria delle imprese.

Sempre in tema di cambiamento, agli elementi aggregativi o, in alternativa, disgregativi, va aggiunto quello del passaggio generazionale che, prima o poi, tutte le aziende devono affrontare.

Un tema delicato sia per le implicazioni emotive ed affettive che legano chi ha fondato e fatto crescere un’impresa, sia per la difficoltà nel decidere ruoli, competenze e potere decisionale al momento del cambio della guardia. A questa fase della vita aziendale il Convegno YouTrade riserva un particolare focus.

Villa Quaranta

Tecnologia

Il cambiamento, la scelta di aggregazione oppure di navigazione in solitaria sono condizionati anche da quanto un’azienda riesce a utilizzare per aumentare ricavi e, soprattutto, redditività. E il Convegno YouTrade non tralascia mai di esaminare quelle che sono le armi a disposizione del rivenditore. Non ultima la tecnologia.

Quest’anno è impossibile non aver sentito parlare di intelligenza artificiale, l’AI (Artificial Intelligence). E, probabilmente, tutti si sono chiesti se questa nuova risorsa possa essere utile a incrementare il proprio business. O, perlomeno, se è il caso di utilizzarla per non rimanere indietro rispetto alla concorrenza.

Perché l’intelligenza artificiale, l’AI, è già entrata dalla porta principale del negozio, per fluire nel magazzino e nel programma gestionale delle aziende. E questo sarà un altro degli argomenti affrontati nell’evento di Villa Quaranta.

Talk show e learning party

Tra i tanti temi affrontati dall’evento, è bene ricordarlo, non mancherà lo spazio dedicato alla voce dei protagonisti, tra distributori e produttori, con i consueti talk show dedicati ai temi di maggiore attualità.

Infine, il XVII Convegno YouTrade si chiuderà con una novità assoluta: i learning party. Al momento del light lunch, previsto a conclusione dei lavori, si potrà scegliere previa iscrizione di unire il ristoro culinario a un momento formativo, partecipando a una tavola focalizzata su un determinato tema, con una chiacchierata condotta da un esperto per accrescere la propria conoscenza su un materiale o una soluzione.

Il Convegno YouTrade si conferma così un appuntamento quanto mai concreto e utile, un punto fermo nel mondo della distribuzione edile, da non mancare.

Come gestire il passaggio generazionale

Alberto Bubbio
Alberto Bubbio

In questi ultimi dieci anni uno dei problemi che affligge numerose imprese italiane è l’anagraficamente necessario passaggio del testimone ai vertici delle imprese. È il temuto e spesso poco accettato passaggio generazionale (da padre in figlio o da imprenditore a manager).

Questo passaggio è un processo delicato che è opportuno impostare pensando a tempi di realizzazione non brevi. Due sono le premesse per l’efficacia di questo processo: 1) si effettuano scelte pensando solo al «bene» dell’azienda e non dei singoli; 2) ai potenziali successori ricordare che di diritto si è solo soci e non anche manager.

Inoltre, i passi da compiere per aumentare l’efficacia di questo processo sono:

  • individuazione dei potenziali «delfini» e chiamarli, se della famiglia, a svolgere esperienze lavorative di uno-due anni fuori dall’azienda, in ambienti non protetti
  • delineare percorsi formativi complementari per gli eventuali differenti membri della famiglia destinati ad entrare in azienda
  • verificare motivazioni e capacità lavorative dei successori

Tutto questo può portare a elaborare un «patto di famiglia» che presenta e sintetizza per tutti le «regole del gioco» e far prevalere la «meritocrazia».

Per evitare tensioni in famiglia anche la parte giuridica ha la sua rilevanza e va curata. Nel caso di una successione con più eredi l’azienda necessita di una valutazione economica da inserire all’intero patrimonio che l’imprenditore lascerà in eredità.

Docente di Economia Aziendale e responsabile dei corsi Programmazione e Controllo e Sistemi di contabilità direzionale (Misurazione delle performance aziendali), presso l’Università Cattaneo-Liuc (Castellanza, Varese).

È stato docente dell’area Amministrazione e Controllo presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi dove ha anche coordinato alcuni corsi di General Management (Corso Biennale Serale – Executive Mba e GMP – General Management Program).

Sempre presso lo stesso ateneo milanese è stato per più di 15 anni docente di Contabilità industriale (I costi e le decisioni aziendali). È socio fondatore e tuttora partner di Dimensione Controllo, società di consulenza direzionale.

Si è laureato nel 1978 all’Università Bocconi in Economia Aziendale e ha perfezionato i suoi studi presso la Harvard Business School (Cambridge, Massachusetts, Usa, 1985).

Perché Urge un cambio di rotta

Federico Della Puppa
Federico Della Puppa

Oltre il superbonus, oltre il Pnrr, dove va l’edilizia e dove possono andare le imprese, in particolare quelle del settore della distribuzione dei materiali?

Con la forte crescita dei fatturati, solo in parte dovuti agli aumenti dei prezzi dei materiali ma dipendenti soprattutto dal forte incremento del mercato e degli investimenti, oggi è il momento di domandarsi non solo che cosa fare e come farlo, ma anche con chi.

Il settore della distribuzione in questi anni si è rafforzato e ha intrapreso una strada di consolidamento e di aggregazione che i numeri dei gruppi e consorzi raccontano molto bene.

La crescita dei multipoint e dei gruppi e consorzi riflette una necessaria strategia di ricerca di rafforzamento e di maggiore strutturazione, perché le imprese, perlomeno quelle più performanti, hanno compreso da tempo che piccolo non solo non è più bello, ma soprattutto non è efficiente e soprattutto efficace.

La forte crescita e concorrenzialità della Gdo nel settore è sempre più palpabile, con imprese come Bricoman e Leroy Merlin che hanno di fatto deciso di occupare sempre più un’area che un tempo era tutto sommato tutelata.

Il cambio di insegna da Bricoman a Tecnomat e l’apertura del secondo Centro Edile di Leroy Merlin a Venezia-Marghera, dopo quello di Corsico, avvenuta il 2 ottobre con uno spazio di oltre 1.700 metri quadrati dedicato al mondo dell’edilizia, evidenzia l’orientamento della Gdo verso il mondo delle imprese professionali.

Queste dinamiche, associate a una riduzione fisiologica della crescita del mercato, devono far riflettere non solo su dove andrà il settore e dove andranno le sue imprese, ma soprattutto come decideranno di agire e in particolar modo con chi.

Perché è del tutto evidente che da soli non si va da nessuna parte e adesso più che mai è il momento di mettersi assieme o di mettere assieme.

Gruppi e consorzi da un lato e multipoint da un altro sono i soggetti che oggi, attraverso specifiche azioni sul territorio e con opportune politiche di crescita dimensionale possono costruire l’ossatura di modelli di business dove l’improvvisazione non può trovare spazio, ma dove vincono la competitività, la conoscenza dei mercati e soprattutto l’efficienza operativa e l’efficacia commerciale.

Come utilizzare l’intelligenza artificiale 

Giuliano Noci
Giuliano Noci

L’intervento di Giuliano Noci intende presentare un quadro organico delle principali aree di impatto dell’Intelligenza Artificiale (Ia) per gli store fisici.

Nel nostro Paese si è infatti molto discusso del profilo etico dell’Ia e non si è posta invece sufficiente enfasi sul ruolo trasformativo che questa riveste grazie alla possibilità di processare dati con capacità computazionali sempre più elevate.

In questo quadro, Giuliano Noci intende, in primo luogo, evidenziare perché l’IA gioca un ruolo rilevante anche nel sistema del retail inerente la filiera dell’edilizia e, in secondo luogo, focalizzarsi sulle implicazioni strategiche e manageriali conseguenti ad un suo utilizzo maturo.

Particolare attenzione sarà dedicata all’adozione dell’Ia per l’ottimizzazione della gestione dell’inventario così come per il miglioramento dell’esperienza del cliente sia in termini di personalizzazione che di ottimizzazione del percorso di acquisto.

Una specifica attenzione verrà dedicata all’analisi del comportamento di acquisto e la progettazione di strategie di marketing sempre più efficaci.

di Alessandro Bonvicino

A Colleferro distributori e Heidelberg Materials per un nuovo confronto

Oltre un secolo di storia alle spalle e un lungo futuro davanti. Il sito di Colleferro (Roma) di Heidelberg Materials è un punto fermo nella produzione di cemento, sfuso o in sacchi. Ed è stato anche la sesta tappa del roadshow promosso dall’azienda, che ha scelto di incontrare in diverse parti d’Italia il mondo della distribuzione.

Accanto alla visita allo stabilimento, l’evento è stato accompagnato da una tavola rotonda che si è focalizzata sui grandi temi dell’edilizia: la sostenibilità, obiettivo che per l’azienda è prioritario, assieme all’evoluzione del rapporto tra produzione e distribuzione, senza dimenticare il passaggio da Italcementi al nuovo brand Heidelberg Materials.

L’incontro, organizzato da Virginia Gambino Editore, ha visto come protagonisti per Heidelberg Materials Mauro Ranalli, Colleferro plant manager, Francesca Proietti, marketing analyst, e Mario Bartolucci, sales area manager Tirreno, insieme alla rete commerciale di zona.

Per le rivendite hanno partecipato Carmela De Masi, titolare De Masi (Roma) e presidente Area De; Stefano Paolelli dell’ufficio acquisti F.lli Paolelli (Civita Castellana, Viterbo); Amedeo Innocenti e Andrea Bottaccini della Ditta Grotta 1873 (Tivoli); Alessio e Luca Romani della Sap società autotrasporti Paliano di Paliano (Frosinone); Alessio Corbi, referente commerciale di Corbi-Area De (Velletri, Roma); Emiliano Ciccotti, referente canale imprese Ciccotti FF (Roma); Stefano Donati, responsabile comunicazione e marketing di Edil Piemme-D-Marka (Roma) e Claudio Orazi, titolare Foredil (Roma).

Comprendere il ciclo produttivo del cemento è servito anche a scoprire il significato della svolta su una produzione più sostenibile dell’azienda cementiera. E, come ha commentato Bartolucci, «incontrarsi e comunicare i valori che transitano nell’azienda è molto importante perché viviamo una fase di grandi cambiamenti. L’arrivo della Gdo ha rappresentato un momento di presa di coscienza per la distribuzione, che ha messo in atto azioni di difesa e strategie virtuose di differenziazione per cambiare il paradigma di distribuzione del cemento».

Il superbonus spinge il settore delle costruzioni nel Lazio

Federico Della Puppa

Roma è la prima per numero assoluto di interventi dedicati al residenziale, grazie alla spinta dei bonus. Ma le altre città della regione presentano una migliore dinamicità. E per la distribuzione boom e qualche ombra.

Nel Lazio si contano 38.532 edifici, dei quali 9.114 condomini, 18.230 villette e 11.186 unità immobiliari funzionalmente indipendenti, oltre a due castelli: è il quadro complessivo degli interventi asseverati con il superbonus 110% al 30 agosto 2024.

Complessivamente sono stati attivati in questi quattro anni di utilizzo investimenti straordinari per oltre 10 miliardi di euro, dei quali 9,9 ammessi a detrazione.

Sono i condomini ad aver registrato la spesa maggiore, con 6,7 miliardi di euro ammessi a detrazione, pari al 67,7% degli investimenti regionali realizzati con il 110%, con una spesa media per intervento di 746 mila euro, a fronte di 2,1 miliardi per le villette, con un importo medio di 117 mila euro e 1,1 miliardi di euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti (con poco meno di 99 mila euro). La spesa rendicontata nei due castelli ammessi a detrazione è stata di 228 mila euro.

Annate record

Son numeri di un mercato straordinario, che in questi anni ha trainato il settore delle costruzioni nel Lazio, oltre che a livello regionale, e che ha di fatto aiutato il sistema della distribuzione edile non solo a incrementare il proprio giro d’affari, ma anche a mettere in atto strategie di crescita dimensionale, che in alcuni casi presentano risultati eclatanti e che indicano come alla crescita del mercato corrisponda nel Lazio, come e forse più che in altre regioni, una prospettiva di ridefinizione dei pesi e degli equilibri nel mondo delle rivendite di materiali, con progressive aggregazioni e crescite della presenza di multipoint e di soggetti sempre più specializzati.

Anche se, come vedremo, vi sono molti aspetti sui quali agire ed operare per rendere le aziende più performanti.

Settore delle costruzioni nel Lazio
Il superbonus nel Lazio

La spinta del Pnrr

Finita la stagione del superbonus, si apre quella del Pnrr che, al di là dei grandi progetti, vede nel Lazio oltre 16,3 miliardi di investimenti previsti per un totale di 15.608 progetti, dei quali la maggior parte relativi a interventi a livello locale e gestiti dai comuni, per una spesa media di poco più di 1 milione di euro per opera, dunque spese compatibili con investimenti che in larga parte riguardano scuole, palestre, asili, strutture sanitarie e altri servizi a livello locale, per i quali i materiali delle rivendite edili possono rappresentare un riferimento nel mercato.

Ma un’altra prospettiva positiva a livello regionale, a Roma e non solo, è rappresentata dal Giubileo del 2025, una prospettiva che vede il mercato degli affitti brevi in prima posizione nel soddisfare una domanda di alloggi turistici che sarà in crescita il prossimo anno, e che già oggi può contare su numeri molto significativi, legati al mercato delle ristrutturazioni.

Roma e AirBnb
Roma e AirBnb. Fonte: InsideAirBnb

Effetto Airbnb

Secondo i dati di Inside Airbnb, nella sola città di Roma sono stati superati i 34 mila alloggi per affitti brevi, quando a gennaio di quest’anno il numero era di 29.500 Airbnb presenti a Roma, in forte crescita rispetto ai 24.500 dell’anno precedente.

Secondo Scenari Immobiliari, le abitazioni regolari offerte con locazioni turistiche sono aumentate del 16% nel 2023, mentre il numero dei contratti registrati di lungo periodo è sceso del 3,5%, sotto le 17 mila unità.

Da questo punto di vista altri numeri mettono in evidenza il cambiamento epocale che sta avvenendo nel mercato delle locazioni a Roma.

Il sito Immobiliare.it riporta un crollo del 32% dell’offerta su Roma a gennaio 2024 su base annua, con le periferie che segnano un ribasso del 50% e un rialzo dei canoni al 9% al metro quadrato.

Ma in questa grande crescita di mercato nel mondo del microrinnovo a scopo turistico non dobbiamo dimenticarci del mercato ordinario del futuro, che oggi vede sette abitazioni su dieci aver raggiunto la soglia dei 40 anni di età, con evidenti necessità di intervento al di là delle opportunità degli incentivi fiscali, dei quali ancora nulla sappiamo del loro funzionamento per i prossimi anni, e delle opportunità di cambiamento epocale nel mercato date dalla crescita vertiginosa delle demolizioni e ricostruzioni.

Uno sviluppo del mercato del recupero dei materiali da demolizione favorito dalla recente approvazione del nuovo regolamento End of waste, composto da nove articoli e tre allegati che ha abrogato il DM 152/2022.

È una nuova opportunità anche per i rivenditori edili che vorranno approcciare questa opportunità, ovvero attivare presso le proprie sedi attività di recupero, riciclo e riuso dei prodotti da demolizione.

Dal punto di vista delle prospettive future nel lungo periodo, non dimentichiamo infine la direttiva Case green e le potenzialità che verranno dalla sua applicazione a livello nazionale, che vedrà la luce probabilmente nel 2026.

Settore delle costruzioni nel Lazio
Il mercato delle costruzioni nel Lazio. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat.

Rieti e Latina

Dal punto di vista della dimensione e delle tendenze del mercato nel Lazio, la provincia di Roma ovviamente è la protagonista assoluta, con quasi il 75% degli investimenti e del valore aggiunto prodotto in regione nel comparto delle costruzioni, in un mercato che vale circa 16 miliardi di euro e che negli ultimi vent’anni ha avuto andamenti diversificati a livello regionale.

Analizzando le dinamiche di mercato a livello provinciale, si può osservare come non sia stata Roma la provincia più reattiva di fronte alle dinamiche che hanno interessato il mercato dal 2000 in poi.

Fatto 100 il mercato di quell’anno, infatti, emergono le forti dinamiche di crescita delle province di Rieti e Latina nel periodo del boom dell’edilizia e fino alla crisi del 2008-2014, nella quale proprio Roma presenta gli indicatori di maggiore difficoltà.

Anche la ripartenza nel 2021, grazie al superbonus, mostra segnali più dinamici dalle altre province.

Dunque, Roma vince in termini assoluti per investimenti, ma i mercati delle altre province evidenziano spesso capacità dinamiche migliori e più reattive di fronte alle opportunità di mercato.

La dinamica delle costruzioni nel Lazio. Fonte elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
La dinamica delle costruzioni nel Lazio. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat.

Più fatturato, ma…

Analizzando, infine, il mercato laziale dal punto di vista delle dinamiche di mercato dei rivenditori edili, la base dati delle analisi di bilancio del Centro Studi YouTrade ha analizzato 67 aziende, per un totale di 614 milioni di euro di fatturato nel 2022, con una crescita del 29,7% rispetto al 2021 e del 76,6% rispetto al 2020.

Ma se le performance di crescita appaiono più o meno in linea con quelle medie nazionali, anzi presentando valori di crescita migliori, è negli indicatori di redditività che si notano alcune debolezze del sistema della distribuzione di materiali edili regionali.

Le dinamiche del fatturato mostrano come a livello nazionale la crescita del 27,6% sia stata superata dal 29,7% del dato laziale, con la provincia di Roma che fa ancora meglio, con +30,9%.

Dinamiche simili anche per il valore della produzione e nel valore aggiunto, ma un primo strappo lo si nota nella capacità di crescere in termini di margini e utili.

Da questo punto di vista emerge la contradditorietà di una regione che ha nelle province un mercato più performante sotto questo punto di vista, mentre a Roma emerge una difficoltà di produrre utili rispetto al valore medio regionale e nazionale.

761 bilanci analizzati. Fonte .plaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali.
761 bilanci analizzati. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali.

Poca liquidità

Dove emerge, tuttavia, il punto debole generale non è tanto nella crescita di margini e utili, ma nel loro peso su valore della produzione e fatturato, così come anche nel confronto tra i dati relativi al peso del cash flow sui ricavi.

Questi indicatori evidenziano una minore capacità delle imprese di distribuzione di materiali edili laziali e romane di avere denaro pronta cassa rispetto alle medie nazionali. Rispetto al valore medio nazionale del 7,7% nel Lazio questo indicatore scende al 4,1% e in provincia di Roma al 3,7%.

Idem per margini e utili, che migliorano nel biennio, salendo mediamente di un punto percentuale, ma restando sostanzialmente a metà rispetto alle performance medie nazionali.

Questi elementi denotano una debolezza intrinseca del mercato laziale, e in particolar modo di quello romano, una debolezza che si esprime con un numero che più di altri evidenzia una difficoltà che le imprese devono affrontare, ed è quella relativa ai tempi di pagamento, che rispetto ad una media nazionale inferiore a 90 giorni nel Lazio e in particolare a Roma supera i 200.

Performance a confronto. Fonte elaborazione Centro Studi YouTrade su analisi di 67 bilanci di aziende edili nel Lazio
Performance a confronto. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su analisi di 67 bilanci di aziende edili nel Lazio.

È di tutta evidenza dunque che a fronte di un mercato molto interessante per dimensioni e prospettive, alcuni vincoli operativi, generati anche dalla grande concorrenzialità nel mercato tra tutti gli operatori di tutti i livelli della filiera, associati ad alcune pratiche in uso da sempre a Roma, ovvero la dilazione dei pagamenti che costringe i distributori a fare da finanziatori ai propri clienti, sono elementi che non consentono alle imprese di migliorare le proprie performance, ma consentono tuttavia di mantenersi attive, grazie alla grande dinamicità del mercato e alle sue opportunità, che oggi presentano, nonostante la fine della stagione del superbonus, ancora degli ambiti di buona prospettiva per il settore.

a cura del Centro Studi YouTrade

Gruppo D-Marka: l’obiettivo è intensificare il lavoro in Abruzzo, Toscana e Sardegna

Ego Cantiani Presidente D-Marka
Ego Cantiani | Presidente D-Marka

Il Gruppo D-Marka è nato nel 2010 su iniziativa di rivenditori di materiale edile del Centro Italia. Oggi D-Marka è un’azienda specializzata nella vendita e distribuzione di prodotti e servizi professionali alle imprese edili, presente sul territorio nazionale con numerosi punti vendita.

La missione è promuovere la concentrazione della distribuzione, per valorizzare gli attori della filiera: produttori, rivendite, professionisti e imprese.

La strategia è mettere in rete gli attori della filiera e i maggiori produttori del settore. Come spiega Fabrizio Pangallozzi, consulente esterno per le attività commerciali.

Quali novità hanno interessato il vostro gruppo nel 2023?

Tra il 2023 e il 2024 sono subentrato come consulente commerciale, diventando una nuova e importante risorsa, e l’altra novità è che il presidente è Egeo Cantiani.

La sede sociale è stata spostata su Roma e quella operativa presso la Cantiani di Fiano Romano. La segreteria è già attiva su Roma.

Quali iniziative avete introdotto o volete intraprendere?

Vogliamo aumentare la presenza in diverse regioni. Siamo principalmente presenti nel Lazio, ma vogliamo intensificare il lavoro in Abruzzo, Toscana e Sardegna: sono i nostri obiettivi a breve termine. Abbiamo anche richieste da alcuni rivenditori presenti in altre regioni, ci lavoreremo.

Come è andato il fatturato del 2023?

Bene, siamo sui 130 milioni di euro. C’è stato un incremento del 18% tra il 2022 e il 2023, il superbonus ha inciso molto.

Quali sono le aspettative per quest’anno?

Ci aspettiamo una flessione del 20%, il mercato è stato gonfiato, soprattutto nel settore degli isolanti. Ora si dovrebbe tornare alla normalità.

Come giudicate la redditività del vostro gruppo?

Sicuramente molto positiva.

Nel corso del 2023 avete aggiunto nuovi prodotti e/o servizi?

Abbiamo attivato accordi e convenzioni specializzate, per informazioni commerciali e credito, per la manutenzione e la formazione finanziaria per tutti i collaboratori. Tutto fra il 2023 e il 2024.

Punti vendita D-Marka Italia
Punti vendita D-Marka Italia

Avete progetti e/o investimenti in programma?

Sì, un negozio eBay ricco di tutti i prodotti, così che tutto il gruppo possa consultare un’unica piattaforma, ma non è ancora attivo.

Poi, abbiamo lavorato per inoltrare una newsletter mensile e bimestrale che possa informare i nostri fornitori partner sulle novità del gruppo.

Stiamo implementando il sito internet: vogliamo creare un’area di accesso dove i nostri affiliati possano consultare le condizioni di acquisto per i contatti e stiamo progettando dei corsi di formazione obbligatori e accreditati per i clienti.

Ci sono tensioni sui prezzi o su qualche materiale?

Al momento non rileviamo nessuna tensione, abbiamo solo notato che i prezzi si sono abbassati.

Come gestite i listini?

Li abbiamo tutti consultabili nel nostro portale, dove ciascun fornitore ha la sua condizione che è visibile per tutti i nostri associati. Molto utile.

I bonus si sono ridotti drasticamente: quale impatto vi attendete?

Ci aspettiamo un calo nel settore puramente edile.

Quanti dei vostri associati lavorano su progetti legati al Pnrr?

Nel Lazio si sta già iniziando a pensare a dei progetti di recupero del patrimonio edilizio e pubblico, anche se al momento non sono previsti grandi cantieri.

C’è qualche criticità che vi preoccupa?

Sì. L’arrivo imminente di settembre, poiché si smuoverà il lato economico del superbonus. Qualche criticità potrà esserci da luglio in vista del pagamento delle tasse che dovranno sostenere tutte le aziende che hanno avuto a che fare con il Superbonus, considerando l’incremento di fatturato che hanno avuto negli ultimi anni e la gestione non sempre corretta delle pratiche. Questo farà si che alcuni si troveranno in difficoltà nei pagamenti verso i vari fornitori.

Perché una rivendita dovrebbe scegliere di entrare nel vostro gruppo?

Perché si lavora meglio in squadra che da soli. L’affiliazione è importante, si ottiene un potere d’acquisto superiore e un rapporto migliorativo con i fornitori.

Quali sono i principali servizi che offrite ai vostri associati?

Carta dei servizi, informazioni commerciali a 360 gradi, noleggi, Academy dove fare formazione, negozi online, newsletter, allestimenti all’interno delle rivendite, implementazione dei servizi marketing, supporto per qualsiasi evenienza.

Come siete organizzati sul fronte logistico e dei trasporti?

Non abbiamo nessun tipo di deposito, ci affidiamo ai fornitori e rivendite.

Avete una piattaforma e-commerce?

È in programma un negozio eBay ricco di tutti i prodotti che sono all’interno delle rivendite. Sarà molto utile per vendere quei prodotti che magari non sono tanto ricercati all’interno delle aziende.

A che punto è la digitalizzazione del gruppo?

Tutto digitalizzato, listini, cataloghi, riferimenti. Di cartaceo ormai è rimasto poco.

Quante ore di formazione dedicate all’anno agli associati?

L’anno scorso 30 ore per i manager. Quest’anno vorremmo aumentarle, specialmente per i dipendenti addetti alle vendite, concentrandoci sull’ascolto dei clienti e sulla loro soddisfazione.

Quali argomenti riscuotono più interesse?

Supporto alla vendita, risoluzione delle problematiche e soddisfazione dei bisogni della clientela.

Identikit

  • Ragione sociale completa: D-Marka Srl
  • Sede centralevia Giovanni Nicotera, 29, 00195, Roma
  • Sede operativaCantiani Srl, via San Sebastiano 37, 00065, Fiano Romano Roma
  • Tel07.65546482
  • Mailinfo@d-marka.it
  • Dipendenti (del gruppo/consorzio)1
  • Fornitori partnerMapei, Kerakoll, Knauf, Poligraf, Fbm, Marciano, Isolex e tanti altri
  • Fatturato totale: 130.000.000
  • Sito internetwww.dmarka.it
  • Tipologia di aggregazioneGruppo di acquisto
  • Anno di fondazione2010
  • Presidente: Egeo Cantiani
  • Responsabile ufficio acquistiFabrizio Pangallozzi
  • Fatturazione centralizzatano
  • Aree geografiche servite: Lazio, Umbria, Marche, Sardegna, Toscana e Campania
  • Numero rivenditori associati:
    202135
    2022:35
    202335
  • Numero totale punti vendita37
  • Numero totale showroom36

Gdo, cresce l’interesse per le costruzioni in legno

Rubner | Le strutture in legno sono le gettonate dalla God

Nella Gdo, l’interesse per le costruzioni in legno è sempre più alto: tra i vantaggi, l’elevato livello di prefabbricazione, i tempi ridotti e i costi certi, le grandi performance ambientali ed estetiche del legno, la possibilità di realizzare grandi campate, l’ottimo isolamento acustico e termico.

Edifici sostenibili e rispettosi dell’ambiente

Secondo il World Economic Forum, il 25% di tutte le emissioni globali di gas serra è causato dalle catene di approvvigionamento dell’industria alimentare. La grande distribuzione organizzata, nella sua funzione di collegamento tra produttori e consumatori, ricopre un ruolo significativo nella promozione di uno sviluppo più sostenibile. A partire dalla costruzione di edifici più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

Il legno non rappresenta un materiale da costruzione nuovo: l’uomo ha costruito con il legno nel corso dei millenni, ma oggi, con l’intensificarsi delle necessità di decarbonizzazione e l’ingegnerizzarsi dei prodotti in legno, come a esempio il legno lamellare, le proprietà strutturali del legno, tra cui stabilità, resistenza e sicurezza antincendio, sono enormemente migliorate e di conseguenza, il numero di edifici in legno è aumentato, soprattutto nelle città.

La filosofia di Rubner

A essere consapevoli di questi vantaggi non sono solo i consumatori, sempre più impegnati in scelte d’acquisto sostenibili, ma anche le aziende e gli investitori.

Ne sono un esempio il punto vendita di Lidl Italia a Villafranca di Verona (VR), la Coop di Como, il Merlata Bloom di Milano e il Mercato San Michele di Mestre che, oltre a portare la firma di Rubner Grandi Strutture in legno, hanno tutti in comune il legno come materiale da costruzione principale.

«Attualmente, le strutture in legno sono utilizzate soprattutto nei progetti di edilizia residenziale, ma stanno diventando sempre più popolari anche nel settore commerciale dove costruire in legno presenta numerosi vantaggi, non solo ambientali. Gli elementi in legno ingegnerizzato sono leggeri, strutturalmente efficienti, veloci da assemblare in cantiere, grazie soprattutto alla prefabbricazione. Inoltre, le strutture in legno hanno ottime proprietà di isolamento termo-acustico», sottolinea Raffaele Di Domenico, direttore vendite di Rubner Grandi Strutture in legno Italia.

Perché è meglio il legno

Dal punto di vista ambientale, non solo il legno è un materiale naturale che si rinnova naturalmente, ma 1m³ di legno è in grado di immagazzinare circa 1 tonnellata di CO2 dall’atmosfera.

Fronte architettonico, l’utilizzo di travi in legno lamellare, che Rubner arriva a produrre con lunghezza di oltre 40 metri, permette di realizzare strutture di grandi dimensioni con coperture imponenti caratterizzate da campate di grande luce con pochi elementi portanti e senza appoggi intermedi, ideali per le aree di vendita o stoccaggio. Grazie all’elevato grado di prefabbricazione in stabilimento, la struttura viene montata in tempi molto brevi ed è subito pronta all’utilizzo: l’assemblaggio non è subordinato alle condizioni atmosferiche e il capannone è sigillato e resistente alle intemperie in tempi rapidissimi.

Relativamente alla resistenza al fuoco delle strutture, il legno ha il grande vantaggio, rispetto ad altri materiali da costruzione, di bruciare in modo controllato per cui in base alla grandezza della sezione delle travi, si conosce il tempo di resistenza della struttura al fuoco. Inoltre, il legno brucia solo in superficie dove forma uno strato protettivo carbonizzato che contribuisce a preservare le caratteristiche statiche del materiale.

Infine, vi sono infinite possibilità per sfruttare al meglio la superficie del tetto con sistemi fotovoltaici integrati, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e progetti di inverdimento.

Le strutture realizzate

Il Lidl a Villafranca

Ne è un esempio il punto vendita Lidl a Villafranca di Verona (VR), il supermercato più sostenibile mai realizzato dall’Insegna in Italia, benchmark per tutti i futuri punti vendita nel mondo.

Realizzato da Rubner con 3.150 m² di elementi prefabbricati per facciate e copertura, 450 m³ di legno lamellare per pilastri, travi e telaio strutturale e 80 m³ di XLAM per pareti e solai, il nuovo store Lidl è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie anche a un impianto fotovoltaico da 575.000 kWh/anno – corrispondenti al consumo di oltre 230 abitazioni – in grado di produrre in un anno più energia del suo fabbisogno.

La Coop di Como

Coop di Como il cui impegno per la sostenibilità è visibile già da lontano, all’apparire della facciata in legno ricoperta con 1.000 m² di licheni, erba e muschio disposti verticalmente.
 
Rubner | Lidl di Villafranca
 
L’obiettivo di TP4 Associati e Rubner era riportare in città un pezzo di bosco. Superato l’ingresso, un’ampia galleria domina l’architettura ad accompagnare i visitatori verso l’area di 2.500 m² che accoglie anche diversi negozi per lo shopping. Realizzata interamente in legno, la galleria è costituita da una struttura portante in lamellare di larice e tetto e pareti in elementi universali.

Il mercato coperto di San Michele

 
A vista sia all’interno che all’esterno, il legno è il grande protagonista dell’edificio
Simbolo di riqualificazione della città, il mercato coperto San Michele di Mestre è stato costruito in soli 5 mesi, di cui 2 sono bastati a realizzare la struttura in legno firmata Rubner.
 
Ampia 2.000 metri quadri, di cui 1.000 dedicati a negozi, la nuova struttura è coperta con falde romboidali in legno lamellare su pilastri in acciaio, posizionati al centro dei percorsi; ciò permette di lasciare libera la visuale dei banchi delle 36 botteghe. La caratteristica principale del mercato è la copertura il cui manto è in lamiera ondulata opaca per le falde rivolte a sud e traslucida per le falde orientate a nord. Tale soluzione garantisce un’illuminazione naturale e, allo stesso tempo, consente una schermatura dall’irraggiamento diretto del sole. La copertura posizionata a un’altezza di 4,50 m assicura un ampio spazio aperto sulle botteghe sottostanti di circa 2,00 m; ciò permette un abbondante ricircolo dell’aria all’interno del mercatoUna serra bioclimatica che garantisce un comfort ottimale grazie a un ambiente a temperatura controllata, caldo d’inverno e fresco d’estate.

Il Merlata Bloom

 
Situato nel cuore del primo urban smart district milanese, Winter Garden (Giardino d’inverno) è il fiore all’occhiello del più grande centro lifestyle di Milano, il Merlata Bloom.
 
Rubner | Merlata Bloom a Milano
 
Firmato Rubner che ha progettato, prodotto e assemblato la struttura in collaborazione con lo studio di architettura Gualini, Winter Garden è una suggestiva architettura che, con le sue ampie vetrate e gli affacci sugli spazi esterni, offre una continua connessione con il paesaggio circostante e un’abbondante pervasività della luce naturale negli spazi coperti. Protagonisti assoluti della struttura sono i portali in legno lamellare che, con una luce massima di 34 metri e un’altezza massima di 15 metri, non solo ne plasmano la forma avveniristica, ma rappresentano anche un esempio eccellente dell’enorme potenziale che un materiale sostenibile come il legno gioca nel plasmare il futuro delle città.

 

 

Aperte le iscrizioni al Wood Architecture Prize 2025

Wood-Architecture-Prize-klimahouse

Sono aperte le candidature per il Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse, il premio per l’architettura e l’edilizia in legno sul territorio nazionale promosso da Fiera Bolzano con l’Università Iuav di Venezia, il Politecnico di Torino e PEFC Italia.

Giunto alla terza edizione, il concorso mira a sostenere la progettazione e la costruzione di opere di architettura e di ingegneria ideate e realizzate con il legno.

Nell’edizione 2025 il Wood Architecture Prize abbandonerà la tradizionale suddivisione in categorie, offrendo ai partecipanti la possibilità di presentare i propri progetti all’interno di un ambito di azione più ampio che comprenda interventi sia pubblici che privati.

Potranno partecipare al Wood Architecture Prize nuove edificazioni, riqualificazioni e/o ampliamenti, sopraelevazioni di edifici esistenti, architetture temporanee e sperimentali e opere di differente connotazione funzionale – pubbliche o private, con spazi di uso individuale o collettivo – la cui realizzazione sia stata completata sul territorio nazionale a partire dall’anno 2021.

Il premio si rivolge dunque non soltanto agli architetti, ma a tutti i membri della filiera delle costruzioni in legno: ingegneri civili, ambientali e paesaggistici, committenti pubblici e privati, startup, PA, imprese e ricercatori che presentano pratiche virtuose nell’uso di tecnologie all’avanguardia.

Fra le opere partecipanti al concorso verranno selezionati 12 progetti finalisti, che verranno presentati in occasione dell’evento di lancio di Klimahouse a metà dicembre 2024, e successivamente sottoposti a un’ulteriore selezione per identificare i 3 progetti vincitori.

La giuria del Wood Architecture Prize 2025, presieduta dall’Arch. Manuel Benedikter (Benedikter Architekt), è composta da Prof. Paolo Simeone (Politecnico di Torino), Prof. Guido Callegari (Politecnico di Torino), Arch. Mauro Frate (MFA architetti e Professore
contrattista Iuav), Arch. Sandy Attia (MoDusArchitects), Arch. Marta Baretti (Arbau Studio), Luca Gibello (Direttore Il Giornale dell’Architettura).

I vincitori del concorso verranno annunciati in occasione di Klimahouse 2025, in programma dal 29 gennaio al 1° febbraio 2025, e potranno partecipare in qualità di speaker ad alcuni eventi di carattere internazionale.

È possibile iscriversi al concorso online fino al 18 novembre 2024 collegandosi al sito Internet del premio

Scatta l’obbligo della patente a crediti per l’edilizia

In cantiere

Diventa operativa la patente a crediti nei cantieri, un provvedimento che coinvolge circa 832.547 imprese, il 14% del totale delle aziende iscritte in Camera di commercio.

Con il decreto Pnrr (19/2024 articolo 29, comma 19), da ottobre diventa obbligatoria la patente a crediti, indispensabile per poter lavorare nei cantieri temporanei o mobili.

L’obiettivo è prevenire e contrastare il lavoro irregolare e aumentare il livello di sicurezza nei lavori edili o di ingegneria civile.

Il settore vasto include chi lavora nella costruzione di opere edili, ma anche chi installa impianti elettrici e idraulici, chi svolge lavori di isolamento termico, acustico o antivibrazioni, opere di ingegneria civile e di pubblica utilità.

Ancora: lavori edili nel privato, anche le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, mentre non coinvolge chi effettua solo forniture o prestazioni di natura intellettuale (cioè i professionisti).

Da ottobre, quindi, le imprese anche in forma individuale, dovranno avere la patente a crediti rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro in forma telematica, dopo aver attestato il possesso di una serie di requisiti.

La dotazione iniziale è di 30 crediti, che potranno essere aumentati fino a ulteriori 30 in base all’anzianità dell’impresa e alla mancanza di violazioni in materia di salute e sicurezza, e fino a ulteriori 40 per attività, investimenti o formazione intrapresi dall’azienda per aumentare la sicurezza.

La patente non è necessaria, invece, per le imprese che hanno già l’attestazione di qualificazione Soa «in classifica pari o superiore alla III», che è già obbligatoria per le aziende che vogliono partecipare all’esecuzione di lavori pubblici di importo oltre i 150mila euro, anche per chi esegue lavori legati al superbonus di valore superiore a 516 mila euro: al momento questi soggetti sono circa 30 mila

La patente a crediti è in formato digitale e per ottenerla l’impresa deve avere l’iscrizione alla Camera di commercio, Durc in regola e certificazione di regolarità fiscale (ma è possibile l’autocertificazione).

Non solo: è necessario l’adempimento per tutti gli addetti degli obblighi formativi previsti per legge, oltre al documento di valutazione dei rischi (Dvr), con la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) quando previsto. Per poter lavorare nei cantieri servono almeno 15 crediti.

La patente è revocata quando non sono ottemperati gli obblighi previsti o in caso di grave omissione della formazione obbligatoria.

Il documento sarà sospeso fino a 12 mesi se nel cantiere si verifica un infortunio mortale imputabile al datore di lavoro, e può essere sospeso nel caso di infortuni dai quali derivi l’inabilità permanente di uno o più lavoratori, o una menomazione irreversibile.

di Alessandro Bonvicino

Gruppo Edilcom: tutti gli associati al lavoro sul Pnrr

Luca Passini Presidente Edilcom
Luca Passini | Presidente Edilcom

Luca Passini, presidente del Gruppo Edilcom, spiega l’andamento del 2023 e le previsioni per il 2024.

Quali novità hanno interessato il vostro gruppo nel 2023?

Nuovi ingressi e ricerca di nuovi partner.

E quali iniziative volete intraprendere per il 2024?

Iniziative volte a portare un maggior sostegno al socio che deve essere seguito a 360 gradi.

Come è andato fatturato 2023?

Un leggero aumento.

Quali sono le vostre aspettative per quest’anno?

Speriamo in un moderato calo.

Come giudicate la redditività del vostro gruppo?

Si attesta nella media dei magazzini nel nord Italia.

avete aggiunto nuovi prodotti o servizi?

Una app per tenere sempre aggiornati in tempo reale i consociati e abbinata a un nuovo supporto informatico.

Avete progetti? 

Sì.

Ci sono tensioni sui prezzi?

Tensioni al ribasso su molti materiali, molto repentine.

Come gestite i listini?

Aggiorniamo in tempo reale.

I bonus si sono ridotti: quale impatto vi attendete?

Un calo consistente, che viene contrastato con l’impatto del Pnrr.

Quanti dei vostri associati lavorano su progetti legati al Pnrr? 

Tutti.

Punti vendita Edilcom Italia
Punti vendita Edilcom Italia
Dettaglio punti vendita Edilcom
Dettaglio punti vendita Edilcom

C’è qualche criticità che vi preoccupa?

La liquidità sulle cessioni in uscita del 110%.

Perché una rivendita dovrebbe scegliere voi?

Trasparenza, efficienza e sostegno.

Quali sono i principali servizi che offrite?

Innanzitutto, gli acquisti, poi una serie di consulenze che riguardano l’intera attività a 360 gradi.

Come siete organizzati con i trasporti?

Ogni socio ha la sua organizzazione autonoma.

Avete una piattaforma e-commerce?

 No.

A che punto è la digitalizzazione del gruppo?

Medio-alta.

Quante ore di formazione dedicate all’anno agli associati?

Quaranta-cinquanta.

Quali argomenti riscuotono più interesse?

Chimica per l’edilizia e finiture.

Identikit

 Nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

  • Ragione sociale completa: EDILCOM S.C.C.
  • Sede centraleVia Milano 7 – 25030 Roccafranca (Brescia)
  • Tel030.9770840
  • Mailinfo@gruppoedilcom.it
  • Dipendenti (del gruppo/consorzio)254
  • Fornitori partner: Bmi, Kerakoll, Knauf, Mapei, Xella, Morganti-Kapriol, Fischer, Saratoga, Unifix, Fi-ve, Swisspor, Eclisse, Heidelberg, Colacem, Latercom, Laterlite-Gras Calce, Stiferite, Cugini, Ursa, Soprema, Briarwood Landini, Mario Cirino Pomicino, Index, Sika-Technokolla-MBS, Rockwool, Gridiron
  • Fatturato totale: 132.000.000 euro
  • Sito internetwww.gruppoedilcom.it
  • Tipologia di aggregazioneconsorzio
  • Anno di fondazione: 2000
  • Presidente: Luca Passini
  • Responsabile ufficio acquistiRosanna Morghen
  • Fatturazione centralizzatano
  • Aree geografiche serviteLombardia e provincia di Piacenza
  • Numero rivenditori associati:
    202124
    202225
    202325
  • Numero totale punti vendita33
  • Numero totale showroom33

Consorzio Edilgroup: ecco le nuove importanti adesioni per il gruppo

Daniele Marusi Presidente Edilgroup
Daniele Marusi Presidente Edilgroup

Daniele Marusi, presidente del Consorzio Edilgroup, spiega l’andamento del 2023 e le previsioni per il 2024.

Quali novità hanno interessato il vostro gruppo nel 2023?

Il 2023 non è stato segnato da particolari novità nell’ambito della compagine, ma il 2024 si è aperto con l’ingresso nel nostro gruppo di alcune interessanti realtà venete e più precisamente Bellan Edilizia, Gobbo Malvina, Marchesin Alberto e Sudiro Mario, alle quali diamo il nostro caloroso benvenuto, anche sulle pagine della vostra prestigiosa rivista.

E quali iniziative avete già introdotto o volete intraprendere per il 2024?

Il 2024 è un anno dedicato all’analisi delle future criticità dovute al rallentamento del post superbonus 110%, ma anche alle problematiche che arriveranno dal mercato con l’operazione Pnrr.

Come è andato il fatturato 2023?

In leggera flessione rispetto al 2022.

Quali sono le vostre aspettative per quest’anno?

Il 2024 è iniziato bene, ma le nostre aspettative sono molto legate alla risposta che sarà data nelle aree di nostra competenza al passaggio dell’investimento dal privato (con il superbonus) al pubblico con il Pnrr, che già di partenza è di appannaggio delle imprese di maggiori dimensioni (e già conosciamo i loro canali di approvvigionamento).

Come giudicate la redditività del vostro gruppo?

Buona.

Nel 2023 avete aggiunto nuovi prodotti o servizi?

All’interno delle rivendite ormai è stato inserito l’inseribile. Tutte le rivendite si assomigliano nell’offerta dei prodotti, ma i rivenditori si misurano ogni giorno con il saper creare rapporti con i propri clienti che si concretizzano con servizi ad hoc per le esigenze di ognuno di loro.

Avete investimenti in programma?

Non al momento.

Ci sono ancora tensioni su prezzi o materiali?

Certo. Il calo della domanda ha inevitabilmente creato parecchie tensioni sui prezzi della maggior parte dei prodotti.

Punti vendita Edilgroup Italia
Punti vendita Edilgroup Italia
Dettaglio punti vendita Edilgroup
Dettaglio punti vendita Edilgroup

Come gestite i listini?

Da diversi anni Edilgroup ha creato un sistema di importazione dei listini (e delle fatture) che ci permettono di accorciare notevolmente i tempi di lavorazione e che ha ben resistito allo stress test del 2021-2022, quando molti fornitori cambiavano listino ogni 15 giorni.

Bonus ridotti: che cosa vi attendete?

L’impatto inevitabile è il calo degli investimenti nella casa da parte del privato, che senza la spinta del superbonus (con relativa cessione del credito), deve avere i fondi per poter far fronte alle opere.

Quanti dei vostri associati lavorano su progetti legati al Pnrr?

Potenzialmente tutti, ma a oggi i progetti legati al Pnrr sono per la maggior parte sulla carta e molti devono ancora essere appaltati.

C’è qualche criticità che vi preoccupa?

Ancora no, ma il rispetto dei pagamenti da parte dei nostri clienti, sarà sicuramente una delle criticità dei prossimi periodi.

Perché una rivendita dovrebbe scegliere di entrare nel vostro gruppo?

Perché i punti cardine del nostro gruppo sono serietà e concretezza. Questo ci ha permesso di creare forti partnership con i fornitori.

Quali sono i principali servizi che offrite?

Agli aderenti Edilgroup sono forniti tutti quei servizi che permettono di non dover occuparsi di tutta una serie di problematiche che vengono lasciate alla centrale, permettendo loro di dedicarsi solo al lavoro di rivenditore.

Come siete organizzati sul fronte logistico?

Oltre a un polo logistico comune per tutti gli aderenti, ogni punto vendita ha piena autonomia sulla gestione dei trasporti.

Avete una piattaforma e-commerce?

Sono di competenza di ogni singolo aderente.

A che punto è la digitalizzazione del gruppo?

Per quanto concerne la sede centrale, come già detto, da diversi anni si è partiti con un progetto di digitalizzazione, con la creazione di un programma appositamente studiato per le nostre esigenze, che ci permette di automatizzare e integrare dati dei clienti e dei fornitori, ma soprattutto di snellire e velocizzare le diverse procedure, dalla preventivazione alla fatturazione.

Quante ore di formazione dedicate all’anno agli associati?

Ogni punto vendita decide autonomamente quante ore dedicare alla formazione.

Quali argomenti riscuotono più interesse?

I corsi di maggior interessa sono relativi alle finestre da tetto, porte tagliafuoco, fissaggio e prodotti chimici.

Identikit

  • Ragione sociale completaEDILGROUP scpa
  • Sede centralevia Romagnoli 40 – 43056 San Polo di Torrile (Parma)
  • Tel0521.812039
  • Fax0521.315863
  • Mailedilgroup@gmail.com
  • Sito internetwww.edilgroupscpa.it
  • Tipologia di aggregazioneconsorzio
  • Anno di fondazione2000
  • PresidenteDaniele Marusi
  • Responsabile ufficio acquistiGenziana Carpena
  • Fatturazione centralizzata
  • Aree geografiche serviteParma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, RovigoMantova, Treviso, Venezia e Vicenza
  • Numero rivenditori associati:
    2021: 26
    2022: 24
    2023: 24
  • Numero punti vendita: 32
  • Numero showroom3